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Decisione n. DEC25 del 08/06/2021

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(1)

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE (SEDUTA DEL 8 GIUGNO 2021)

L’anno duemilaventuno, il giorno di martedì otto del mese di giugno, alle ore 11.05 presso la Presidenza della Regione Lazio (Sala Giunta), in Roma - via Cristoforo Colombo n.

212, previa formale convocazione del Presidente per le ore 11.00, dello stesso giorno, si è riunita la Giunta regionale così composta:

1) ZINGARETTINICOLA ………... Presidente 7) LOMBARDI ROBERTA ………... Assessore 2) LEODORI DANIELE ………... Vice Presidente 8) ONORATI ENRICA ... “ 3) ALESSANDRI MAURO ...…………... Assessore 9) ORNELI PAOLO …………... 4) CORRADO VALENTINA ... “ 10) TRONCARELLI ALESSANDRA ... “ 5) D’AMATO ALESSIO …...………. “ 11) VALERIANI MASSIMILIANO ... “ 6) DI BERARDINO CLAUDIO ………... “

Sono presenti: gli Assessori D’Amato, Orneli e Troncarelli.

Sono collegati in videoconferenza: gli Assessori Lombardi, Onorati e Valeriani.

Sono assenti: il Presidente, il Vice Presidente e gli Assessori Alessandri, Corrado e Di Berardino.

Partecipa il sottoscritto Segretario della Giunta dottor Luigi Ferdinando Nazzaro.

(O M I S S I S)

Decisione n. 25

(2)

OGGETTO: Relazione sullo stato di attuazione della Legge Regionale 20 giugno 2016 n. 8.

Clausola valutativa prevista dall’Articolo 8.

LA GIUNTA REGIONALE

SU PROPOSTA del Presidente della Regione Lazio;

VISTO lo Statuto della Regione Lazio;

VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modifiche ed integrazioni recante Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale;

VISTO il Regolamento regionale di organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta regionale 6 settembre 2002, n. 1, e successive modificazioni e integrazioni;

VISTO il Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00033 del 12 marzo 2021 XI legislatura.

Modifica dei componenti della Giunta Regionale di cui al decreto n. T00031/2021. Rimodulazione delle deleghe;

VISTA la Legge Regionale 8 giugno 2016, n. 7 “Istituzione del Comitato per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi e la valutazione degli effetti delle politiche regionali”, ed in particolare:

- l’articolo 3, comma 1, lettera c), il quale stabilisce che il Comitato “verifica il rispetto degli obblighi informativi previsti dalle clausole valutative o da altre disposizioni contenute nelle leggi regionali ed esamina la documentazione prodotta dalla Giunta regionale e dagli altri soggetti attuatori in adempimento alle stesse”;

- l’articolo 4, comma 1, il quale stabilisce che “Le clausole valutative sono disposizioni normative che definiscono in modo chiaro quali sono le informazioni necessarie a comprendere i processi di attuazione e i risultati delle politiche regionali, i soggetti preposti alla produzione delle informazioni richieste e le modalità e i tempi per l’elaborazione e la trasmissione delle stesse, l’eventuale previsione di adeguate risorse finanziarie per lo svolgimento delle attività di monitoraggio e valutazione”;

VISTA la Legge Regionale 20 giugno 2016, n. 8, recante Interventi di valorizzazione delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e culturale della Regione Lazio e disposizioni a tutela della costa laziale;

CONSIDERATO che l’Articolo 8 della suddetta Legge Regionale 8/2016 dispone che la Giunta regionale presenti alla Commissione consiliare competente una relazione informativa sullo stato di attuazione della legge stessa, comprendente, in particolare, la quantità e la tipologia degli interventi effettuati e le risorse finanziarie utilizzate;

VISTA la Relazione sullo stato di attuazione della Legge Regionale 20 giugno 2016 n. 8. Anni 2017-

(3)

RITENUTO, pertanto, di trasmettere, in ottemperanza a quanto previsto dall’Articolo 8 della L.R.

8/2016 la suddetta Relazione alla Commissione Consiliare competente e al Comitato per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi e la valutazione degli effetti delle politiche regionali di cui alla L.R. 7/2016;

DECIDE

per le motivazioni espresse in premessa, che formano parte integrante e sostanziale del presente atto:

di trasmettere, in attuazione di e in conformità con quanto previsto dall’Articolo 8 della L.R. 8/2016, alla Commissione Consiliare competente e al Comitato per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi e la valutazione degli effetti delle politiche regionali, di cui alla L.R. 7/2016, la Relazione sullo stato di attuazione della Legge Regionale 20 giugno 2016 n. 8. Anni 2017-2021, predisposta dalla Direzione Regionale Cultura e Lazio Creativo – Area Valorizzazione del Patrimonio Culturale, allegata alla presente Decisione quale parte integrante e sostanziale.

La presente decisione non comporta oneri a carico del bilancio regionale.

(4)

RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 9 FEBBRAIO 2016 N. 8

ANNI 2017-2021

LEGGE REGIONALE N. 8 DEL 20 GIUGNO 2016

Interventi di valorizzazione delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e culturale della Regione Lazio e disposizioni a tutela della costa laziale

(5)

Sommario

PREMESSA ... 2

RELAZIONE ... 3

LA RETE DELLE DIMORE STORICHE DEL LAZIO ... 3

Tabella 1 – Diffusione beni per provincia ... 4

Grafico 1 – Percentuale beni accreditati per provincia ... 4

Grafico 2 – Beni pubblici e beni privati accreditati per annualità: 2017 - 2018 - 2019 - 2020 ... 5

Tipologia dei Beni accreditati ... 5

Tabella 2 – Tipologie beni accreditati alla Rete per provincia (aggiornamento ottobre 2020) ... 6

Grafico 3 – Tipologie beni accreditati alla Rete ... 6

ATTIVITA’ DI PROMOZIONE E COMUNICAZIONE ... 7

ATTIVITA’ DI VALORIZZAZIONE ... 8

TOTALE INTERVENTI 2019/2021 ... 10

Tabella 3 – Interventi finanziati nel triennio 2019-2021 ... 10

Tabella 4 – Interventi finanziati per anno ... 10

Grafico 4 – Beni finanziati ... 11

Grafico 5 – Contributo regionale concesso annualità 2019 – 2020 e 2021, confronto beni pubblici beni privati ... 11

Tabella 5 – Tipologie di beni ammessi a contributo 2019-2021 ... 12

Grafico 6 – Tipologia dei beni finanziati annualità 2019- 2020 e 2021 ... 12

CRITICITÀ, PROSPETTIVE E CONCLUSIONI ... 13

Criticità ... 13

Prospettive e conclusioni ... 13

(6)

PREMESSA

La presente relazione, come previsto dall’art 8 della L.R 8/2016, riguarda lo stato di attuazione della legge, con particolare riferimento a:

a) quantità e la tipologia degli interventi effettuati;

b) risorse finanziarie utilizzate,

La legge ha come finalità quella di promuovere e sostenere interventi di valorizzazione, fruizione, conoscenza, informazione relativamente alle dimore, ville, complessi architettonici e paesaggistici, aventi natura di bene culturale o paesaggistico e ambientale.

Si tratta di un patrimonio vasto ed eterogeneo di proprietà pubblica e privata che interessa capillarmente il nostro territorio e la cui valorizzazione specifica è stata avviata a partire dal 2017 a cura dell’area Valorizzazione del Patrimonio culturale della direzione Cultura, Politiche giovanili e Lazio creativo, con la costituzione della Rete delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e culturale prevista dall’art 2 della norma.

L’accreditamento alla Rete costituisce infatti il presupposto per accedere alle iniziative di sostegno e promozione promosse dalla Regione in base alle risorse disponibili ed è nello stesso tempo una preziosa occasione per una estesa ricognizione e mappatura di questa tipologia di beni nella nostra regione.

Le diverse attività poste in campo dalla regione per la messa in valore e la salvaguardia di questo ingente e straordinario patrimonio hanno riscosso grande attenzione e apprezzamento da parte dei proprietari dei beni ma più in generale anche da parte del territorio nel suo insieme.

Il documento che segue descrive in modo sintetico le attività realizzate e in corso di realizzazione nel periodo 2017 - 2020.

(7)

RELAZIONE

LA RETE DELLE DIMORE STORICHE DEL LAZIO

Per realizzare i propri scopi, la L.R. 8 (art. 2) ha istituito la Rete regionale delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e storico-artistico della Regione Lazio.

La Rete include beni e siti dichiarati di interesse culturale o pubblico ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio di seguito Codice beni culturali) di proprietà di soggetti pubblici o privati e insistenti sul territorio regionale. I vincoli previsti sono di due tipi: di tipo culturale (artt. 10-13) oppure di tipo paesaggistico e ambientale (art. 140 del Codice).

L’adesione alla Rete prevede alcuni requisiti necessari ed avviene su base volontaria. Con l’iscrizione alla Rete i beni aderenti hanno diritto a partecipare alle attività di sistema per la conoscenza e promozione dei siti (cfr. più avanti Promozione e comunicazione), e agli avvisi per la concessione di contributi (cfr. più avanti Attività di valorizzazione).

Con apposito avviso pubblico la Regione apre annualmente i termini per la presentazione di nuove istanze di accreditamento alla Rete. Possono fare istanza i proprietari, sia pubblici che privati, degli immobili di riconosciuto valore storico, paesaggistico, culturale.

 Dal 2017, anno di istituzione della Rete, i termini di accreditamento sono stati riaperti per cinque successive sessioni (annualità 2017, 2018/riapertura ordinaria termini, 2018/riapertura straordinaria, 2019, 2020).

 Finora sono stati accreditati alla Rete 159 beni immobili tra ville, palazzi, conventi, complessi paesaggistici e monumentali, case-museo, giardini e parchi storici.

(8)

DIFFUSIONE BENI ACCREDITATI PER PROVINCIA

ROMA CITTÀ METROPOLITANA VITERBO LATINA FROSINONE RIETI

62 43 26 16 12

Tabella 1 – Diffusione beni per provincia

Grafico 1 – Percentuale beni accreditati per provincia FR 10%

LT 16%

RI 8%

RM 39%

VT 27%

Percentuale beni per provincia

(9)

 Sul totale dei beni accreditati, il 40,25% è di proprietà di privati, ed il 59,75% di proprietà pubblica.

Grafico 2 – Beni pubblici e beni privati accreditati per annualità: 2017 - 2018 - 2019 - 2020

Tipologia dei Beni accreditati

La tipologia di beni accreditati è piuttosto vasta in base alla legge, infatti sono ammissibili alla Rete tutti i siti aventi natura di bene culturale oppure paesaggistico e ambientale (ai sensi degli artt. 10, 13 e 140 del Codice beni culturali, D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 12 e ss. mm. ii, che individuano quali beni culturali le ville, i parchi e i giardini che abbiano interesse artistico, storico, le pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico e storico, le architetture rurali. La dichiarazione di interesse culturale (artt. 10, 13) accerta la sussistenza dell’interesse richiesto; la dichiarazione di notevole interesse pubblico (art. 140) detta la specifica disciplina intesa ad assicurare la conservazione dei valori espressi dagli aspetti e carattere peculiari del territorio considerato e costituisce parte integrante del Piano paesaggistico della Regione.

È possibile sintetizzare le tipologie prevalenti di beni in Abbazie e Complessi conventuali, Complessi

0 10 20 30 40 50 60

pubblico privato

2017 54 35

2018 14 14

2019 9 13

2020 15 5

54

35

14 14

9 15 13

5

Proprietà

2017 2018 2019 2020

(10)

stratificati, nuclei urbani abbandonati), Complessi paesaggistico-architettonici (ad esempio strutture storiche inserite in aree paesaggistiche, aree archeologiche), Dimore storiche (case e palazzi), Ville (case rustiche, casali, ville con giardino), Castelli (castelli propriamente detti, torri, rocche, fortificazioni), Parchi e giardini storici.

Tipologie Beni accreditati per provincia

TIPOLOGIE BENI Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Totale tipologie Abbazie,

complessi conventuali

3 1 6 3 3 16

Castelli 3 8 3 16 9 39

Complessi

architettonici - - - 4 2 6

Complessi paesaggistico - architettonici

- 11 - 5 2 18

Dimore 8 4 3 16 16 47

Parchi e giardini 1 - - 5 5 11

Ville 1 2 - 13 6 22

Totale 16 26 12 62 43 159

Tabella 2 – Tipologie beni accreditati alla Rete per provincia (aggiornamento ottobre 2020)

Totale 0

10 20 30 40 50

11 16

47

39

6

22 18

Tipologie beni accreditati alla Rete

Totale

(11)

ATTIVITA’ DI PROMOZIONE E COMUNICAZIONE

Per i beni accreditati sono previste varie attività di promozione, comunicazione e conoscenza:

per diffondere la consapevolezza del patrimonio della Rete e favorirne l’esperienza da parte del grande pubblico:

 realizzazione di un logo delle Dimore storiche del Lazio, con valore di brand per le iniziative di valorizzazione del sistema; il logo è anche apposto con targa su tutti i beni accreditati alla Rete;

 a partire dal 2018 è stato realizzato, implementato ed aggiornato il sito dedicato alla Rete delle Dimore storiche del Lazio http://www.retedimorestorichelazio.it/, curato da Lazio Innova S.p.A. come le successive pubblicazioni a tema. Sul sito sono pubblicate sia informazioni generali sia specifiche sui singoli beni della rete;

 dal 2018 si sono succedute n. 3 aperture straordinarie al pubblico delle dimore storiche, per un totale di 5 giornate; i siti che hanno aderito all’iniziativa sono stati quindi aperti per l’occasione, in alcuni casi per la prima volta;

 il pubblico, oltre alle visite guidate nei luoghi, ha potuto partecipare anche a varie attività, quali concerti, eventi culturali, spettacoli etc.; tali manifestazioni sono state adeguatamente pubblicizzate attraverso i canali della comunicazione regionale. Per l’anno 2020 e per parte del 2021, causa Covid19, non è stato possibile rinnovare la manifestazione. Si prevede di riprendere le aperture straordinarie e le attività connesse quando sarà terminata l’emergenza sanitaria;

 le attività di apertura straordinaria hanno previsto la pubblicazione di carte, brochures e piccoli prodotti editoriali di supporto alla visita dei luoghi;

 la Regione collabora con l’ASDI - Associazione Dimore Storiche Italiane e con l’APGI - Associazione Parchi e Giardini d’Italia per favorire le attività di sensibilizzazione e

(12)

 dal 2018 è stato pubblicato annualmente il volume illustrato Catalogo della Rete delle Dimore storiche del Lazio. La prima edizione è stata realizzata in formato cartaceo, mentre le successive sono in formato pdf, scaricabili online dal link:

http://www.retedimorestorichelazio.it/documenti/

ATTIVITA’ DI VALORIZZAZIONE

La Deliberazione n. 668/2018, in attuazione dell’art 3 della LR 8/2016, ha individuato le linee di indirizzo in merito agli interventi da sostenere, alle risorse da utilizzare e ai criteri e alle modalità di concessione dei contributi attraverso specifici Avvisi pubblici.

L’art. 3 della LR 8/2016 prevede la concessione di contributi regionali per progetti (autorizzati ai sensi del Codice beni culturali) oggetto il restauro, il risanamento conservativo, il recupero, la fruizione e la manutenzione straordinaria dei beni inserirti nella Rete. I contributi sono previsti in misura variabile per i soggetti privati e pubblici e in particolare entro il 50% dei costi di progetto per i soggetti privati, ed entro il 70% dei costi di progetto per i soggetti pubblici.

La DGR n. 668/2018 specifica che i contributi sono concessi in conto capitale nella misura fissata nei rispettivi Avvisi pubblici; tali contributi finora non hanno superato il tetto massimo di 50.000,00 euro a progetto. Inoltre, in base a quanto stabilito dalla legge, essi non possono superare il limite massimo del 50 per cento delle spese ammissibili - per le richieste relative a beni privati - e del 70 per cento delle spese ammissibili per le richieste relative a beni pubblici.

Ai contributi finalizzati alla realizzazione di lavori pubblici, secondo quanto indicato dal D.Lgs.

50/2016 “Codice dei contratti pubblici”, si applica, inoltre, quanto disposto dalle leggi regionali vigenti in materia. La concessione del contributo regionale è condizionata al rispetto dei vincoli sussistenti sul bene e al mantenimento, per almeno 10 anni dall’erogazione, della fruibilità pubblica del bene stesso, almeno in relazione alla parte interessata dall’intervento sovvenzionato.

(13)

nella Rete che già risultassero visitabili da parte del pubblico (anche solo per appuntamento), nonché a quei beni per i quali la fruibilità pubblica può essere consentita in piena sicurezza in tempi rapidi.

Nello specifico:

 Tipologie di interventi previsti: restauro, risanamento conservativo, recupero e interventi per la fruizione e la manutenzione straordinaria dei beni immobili, così dettagliati nelle linee di indirizzo della DGR 668/2018:

- restauro;

- risanamento conservativo;

- recupero;

- manutenzione straordinaria;

- completamento di interventi di restauro già avviati con risorse pubbliche e, in particolare, con quelle regionali;

- recupero, il restauro e la conservazione di manufatti e sculture di particolare pregio storico-artistico;

- miglioramento dell’accessibilità o fruibilità dei beni, in particolare nei confronti di persone con disabilità fisica o sensoriale;

- realizzazione di infrastrutture di interconnessione, fisica o funzionale, di beni inseriti nella Rete.

Relativamente all’avviso pubblico 2019, per i beni di proprietà di piccoli comuni con meno di 15.000 abitanti, sono stati previsti contributi fino al 100% della spesa.

Finora sono stati pubblicati due Avvisi pubblici per la concessione di contributi: il primo nel 2018 (Determinazione n. G 15318 del 28 novembre 2018) e il secondo nel 2019 (Determinazione n.

G17279 del 10 dicembre 2019), con una destinazione di risorse complessive pari a Euro 3.375.429,46 per i due Avvisi, sui capitoli G24568, G24573, G24574 e G24575 (determinazione di impegno primo avviso n. G09009 del 03 luglio 2019; determinazione impegno secondo avviso n. G09923 del 28 agosto 2020; determinazione impegno scorrimento graduatoria secondo avviso n. G03678 del 2 aprile 2021).

Ai due Avvisi hanno partecipato 126 soggetti fra pubblici e privati.

(14)

 Sono stati ammessi a contributo un totale di 77 progetti di valorizzazione, (nel 2019, nel 2020 e, per scorrimento della precedente graduatoria, nel 2021);

 Di questi, 9 risultano attualmente conclusi e rendicontati; gli altri sono in corso di realizzazione.

TOTALE INTERVENTI 2019/2021

Dei 77 progetti di valorizzazione ammessi a contributo nel triennio 2019-2021, 25 valorizzano beni privati e 52 beni di soggetti pubblici.

ANNUALITÀ

NUMERO TOTALE INTERVENTI FINANZIATI

IMPORTO TOTALE

CONTRIBUTI REGIONALI

TOTALE

CAPITOLI DI BILANCIO AVVISO 2019,

AVVISO 2020 E SCORRIM.

GRADUATORIA 2021

77 5.980.173,14 3.375.429,46

G24568, G24573, G24574 e

G24575

Tabella 3 – Interventi finanziati nel triennio 2019-2021

 FINANZIAMENTI PER ANNO

ANNO

NUMERO INTERVENTI FINANZIATI

IMPORTO COMPLESSIVO

PROGETTI

CONTRIBUTO REGIONALE

2019 30 2.222.606,25 1.249.216,04

2020 31 2.439.592,49 1.378.567,22

2021 16 1.317.974,40 747.646,20

Tabella 4 – Interventi finanziati per anno

(15)

Grafico 4 – Beni finanziati

Grafico 5 – Contributo regionale concesso annualità 2019 – 2020 e 2021, confronto beni pubblici beni privati

0 5 10 15 20 25

annualità 2019 annualità 2020 annualità 2021

Beni Pubblici 18 22 12

Beni privati 12 9 4

18

22

12 12

9

4

Beni Finanziati

Beni Pubblici Beni privati

0,00 200.000,00 400.000,00 600.000,00 800.000,00 1.000.000,00 1.200.000,00

annualità 2019 annualità 2020 scorrimento 2021

Beni pubblici 751.299,83 1.020.903,34 560.943,00

Beni privati 497.916,21 357.663,88 186.703,20

751.299,83

1.020.903,34

560.943,00 497.916,21

357.663,88

186.703,20

Contributo Regionale

Beni pubblici Beni privati

(16)

TIPOLOGIE DEI BENI AMMESSI A CONTRIBUTO 2019/2021

TIPOLOGIA BENE ANNUALITÀ 2019 ANNUALITÀ 2020 SCORRIMENTO 2021 TOTALE TIPOLOGIE

Abbazia, complesso

conventuale 1 6 1 8

Castelli 5 4 4 13

Complessi

architettonici 3 4 2 9

Complessi paesaggistico - architettonici

3 1 1 5

Dimore 13 4 2 19

Parchi e giardini 2 9 1 12

Ville 3 2 2 7

Totale interventi 30 31 16 77

Tabella 5 – Tipologie di beni ammessi a contributo 2019-2021

(17)

CRITICITÀ, PROSPETTIVE E CONCLUSIONI

Nell’anno corrente, con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 76 del 9 febbraio 2021 sono state destinate risorse per procedere allo scorrimento della graduatoria degli aventi diritto al contributo regionale – avendo conseguito utile punteggio – non finanziati nel 2020 per insufficienza delle risorse. Con successiva Determinazione n. G03678 del 2 aprile 2021, le risorse sono state impegnate sui capitoli G24568, G24573 e G24575 per un totale di Euro 747.646,20.

Con la medesima DGR 76/2021, sono state destinate ulteriori risorse pari a Euro 890.179,99 per un nuovo Avviso da pubblicare nel 2021.

Criticità

La classificazione dei beni e la loro corretta iscrizione alla Rete, in coerenza con l’oggetto e i fini della L.R. 8/2016, ha rappresentato una fase delicata nell’attuazione della legge stessa in ordine alla verifica del requisito principale, ovvero il vincolo di tutela del bene. Proprio il reperimento di tale vincolo ha spesso costituito la maggiore difficoltà per l’accreditamento nella Rete, a fronte dell’ampia tipologia di beni candidati. In particolare, quanto previsto dagli artt. 12 e 13 del Codice dei beni culturali ha comportato l’iscrizione con riserva di numerosi beni, per i quali non è tuttora concluso l’iter per l’ottenimento di uno specifico decreto di vincolo.

Altre criticità scaturiscono inoltre dalla natura stessa dei beni da valorizzare: gli edifici, i luoghi e le aree sono beni particolarmente fragili, che necessitano di interventi a volte improvvisi ed urgenti, tali da modificare anche profondamente le strategie di progettazione.

Prospettive e conclusioni

Il progressivo lavoro di ricognizione che ha portato alla costituzione e all’ampliamento della Rete ha consentito l’individuazione e la valorizzazione, il restauro, la conoscenza e la cura, di una sorprendente quantità di beni.

Si sottolinea in particolare l’emergere di un patrimonio vasto e diffuso sul territorio, specchio della sua vicenda storica, artistica, economica e suo elemento distintivo. Un patrimonio da valorizzare in modo sostenibile per contribuire a ricomporre le sue diverse identità ed aprire una

(18)

Le giornate di apertura straordinaria dei siti hanno infatti avvicinato i cittadini al loro patrimonio, favorendo la riscoperta di luoghi quali il giardino di Ninfa o il Ninfeo di Bramante a Genazzano, o anche il Bosco Monumentale del Sasseto ad Acquapendente, la Casa Barnekow di Anagni, la Rocca dei Papi a Montefiascone, la Villa Grazioli di Grottaferrata, il Palazzo Santarelli Forani a Casperia. Molti di questi beni, siti di nicchia spesso privati e per comprensibili motivi raramente aperti al pubblico, possono godere di una nuova visibilità ed attenzione.

Le attività di promozione e di valorizzazione hanno inoltre permesso l’instaurarsi di un rapporto di fiducia tra l’Amministrazione regionale ed i proprietari privati, nell’ottica di un comune interesse per la salvaguardia di questa ricchezza diffusa e fragile. Un miglioramento della consapevolezza del proprio patrimonio si registra anche da parte delle istituzioni locali, chiamate a proporre i loro luoghi ed a sviluppare progetti di valorizzazione che potranno beneficiare di un’ottica più ampia, di sistema.

(19)

Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di decisione che risulta approvato all’unanimità.

O M I S S I S

IL SEGRETARIO L’ASSESSORE ANZIANO

(Luigi Ferdinando Nazzaro) (Alessio D’Amato)

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