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Protocollo PROVLT/AOO.001 GE/2021/0013101 del 06/04/2021 - Pag. 1 di 6

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Dipartimento pressioni sull’ambiente Servizio Sezione provinciale di Latina Unità Controlli

Pec: sededilatina@arpalazio.legalmailpa.it

Referente per quanto comunicato: Ing. Alessandra Salvatori Tel.: 0773/402975 - fax: 0773/402929

Email: alessandra.salvatori@arpalazio.gov.it Prot. n°

Rif.: note Provincia di Latina prot.n. 35660 del 16/10/2020;

prot. n. 37945 del 02/11/2020; prot.n. 2710 del 25/01/2021;

Rif.: ARPA Lazio prot. n.64631 del 16/10/2020;

prot.n. 68349 del 02/11/2020; prot. n. 4129 del 26/01/2021.

Alla Provincia di Latina

Settore Ecologia ed Ambiente –Ufficio Tutela del Suolo

ufficio.protocollo@pec.provincia.latina.it

p.c. Alla Regione Lazio

Direzione Regionale Politiche ambientali e Ciclo dei rifiuti

val.amb@regione.lazio.lagalmail.it

p.c. Segretario Generale

Ufficio rappresentante Unico e Ricostruzione, Conferenze dei Servizi

conferenzediservizi@regione.lazio.legalmail.it conferenzediservizi@regione.lazio.it

Oggetto: Società DP Lubrificanti S.p.A. – Domanda di Rinnovo dell’Autorizzazione Unica ai sensi dell’art.208 del D.lgs 152/06 di un impianto di recupero di oli e grassi vegetali esausti per la produzione di Biodiesel e altri prodotti ad uso industriale, sito nel Comune di Aprilia in Via della Meccanica n°16. Conferenza di servizi decisoria.

Con riferimento alle note indicate a margine, si evidenzia che, in relazione a quanto contenuto nella normativa nazionale di settore e nella D.G.R. n. 239/2008, non si ravvisano competenze tecniche di Arpa Lazio preordinate nella fase di rilascio delle autorizzazioni (nuove/modifiche sostanziali o rinnovi) alla gestione dei rifiuti ai sensi del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. e che, allo stato, non risulta alcun accordo di programma ovvero stipula di apposita convenzione da parte di codesta Provincia con Arpa, nelle forme e nei modi stabiliti dall’art. 16 della L.R. 6 Ottobre 1998 n. 45, necessario per fornire il supporto tecnico richiesto.

Prot. 06/04/2021.0021549.U - Copia conforme dell'originale sottoscritto digitalmente da: Giorgio Caponi; Fabozzi Concetta - arpa_laz.ARPA Lazio

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Ad ogni buon conto, per quanto di competenza di questo Servizio, a seguito dell’esame della documentazione presente al link indicato da Codesta Provincia con nota prot.n. 35660 del 16/10/2020 e tenuto conto delle attività svolte dalla scrivente Agenzia presso l’impianto in oggetto, si evidenzia quanto segue.

Preliminarmente si rappresenta che la Soc. DP Lubrificanti S.p.A. è in possesso dell’autorizzazione allo scarico delle “acque reflue industriali” rilasciata da Codesta Provincia con prot. n. 37954 del 27/07/2016, con la quale è autorizzata a scaricare nel corpo idrico superficiale denominato “Fosso Carrocetello” i reflui provenienti dai pozzetti fiscali PF1 (industriale previa depurazione, per una quantità di 324 mc/dì, nei limiti previsti dalla tabella 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs.

152/06) e PF2 (industriale senza depurazione, per una quantità stimata di 668,3 mc/dì originato dal raffreddamento e osmosi/anelli liquidi, nei limiti previsti dalla tabella 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06 con una percentuale di abbattimento del BOD di almeno 85% e il contenuto di azoto totale che deve essere inferiore al limite di 10 mg/l).

I reflui (provenienti dall’impianto di depurazione) confluenti all’interno del pozzetto fiscale PF1 transitano all’interno del pozzetto fiscale PF2 (in cui confluiscono n. 2 reflui differenti:

raffreddamento e osmosi/anelli liquidi) si miscelano tra loro e confluiscono successivamente in un ulteriore pozzetto (pozzetto finale), ubicato sempre all’interno del perimetro aziendale, ed infine vengono scaricati nel Fosso Carrocetello.

Si riporta di seguito, per completezza di informazione, un riassunto dei sopralluoghi svolti negli ultimi anni presso l’impianto della Società “DP Lubrificanti S.p.A.”, con le relative criticità riscontrate.

In data 16 e 17/11/2016 personale tecnico della Sezione di Latina si è recato presso l’impianto dando seguito a quanto richiesto dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Latina, di cui al P.P.

n°3804/16/24 RG mod. 44.

In merito dal sopralluogo, è emersa la presenza sul terreno alle spalle dell’impianto per la produzione di ozono di uno sversamento semisolido proveniente da due tubazioni, che la Società ha dichiarato essere lo scarico del troppo pieno delle vasche di accumulo di prima pioggia a servizio dell’area

“filtrazione”. Di tale materiale è stato eseguito un prelievo, i cui risultati analitici evidenziavano che si trattava di materiale organico ad elevato tenore di grassi. Sono stati inoltre eseguiti dei prelievi dai pozzetti fiscali di scarico; in particolare dal punto di prelievo del pozzetto fiscale PF1, da cui è emerso il superamento del valore del parametro BOD5 del valore di emissione in acque superficiali fissato nella tabella 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs 152/06. È stato eseguito un campione anche dal pozzetto fiscale di prelievo campioni di acque reflue industriali PF2, rilevando il superamento dei valori per i parametri SST, BOD5 e COD dei limiti fissati in tabella 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs 152/06. Infine, è stato prelevato un campione dal punto di scarico pozzetto finale riscontrando il superamento dei parametri SST, BOD5, COD, azoto nitroso e indice di idrocarburi dei limiti fissati in tabella 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs 152/06

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In data 26/04/2019, in servizio di pronta disponibilità, personale di questa Agenzia, congiuntamente a personale della Polizia locale di Aprilia, ha eseguito un’attività di campionamento di acque reflue da cui è emerso quanto segue:

1. Il campione prelevato presso la condotta in cemento recapitante in Fosso Carrocetello, all’interno del sito industriale della ditta “Beta Invest S.r.l”, è risultato essere un refluo ad alta forza con concentrazioni dei parametri “SST, BOD5, COD, Azoto ammoniacale, Fosforo totale, Cloruri, Ferro, Grassi ed oli vegetali e animali, Indice di idrocarburi” superiori a quelle fissate come valori limite di emissioni in acque superficiali nella tabella 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06;

2. Il campione prelevato dal campionatore automatico che pesca dall’ultimo pozzetto (pozzetto finale) ubicato all’interno al sito industriale della Società DP Lubrificanti S.p.A, e recapitante nel Fosso Carrocetello, è risultato essere un refluo ad alta forza con concentrazioni dei parametri “Solidi Sospesi Totali, BOD5, COD, Azoto ammoniacale, Fosforo totale, Alluminio, Ferro” superiori a quelle fissate come valori limite di emissioni in acque superficiali nella tabella 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06;

3. Il campione prelevato direttamente dal “pozzetto fiscale di prelievo campioni di acque reflue industriali PF1 della DP Lubrificanti S.p.A.”, non rispettava i valori limite di emissioni in acque superficiali fissati nella tabella 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06 per i parametri

“Solidi Sospesi Totali, BOD5, COD, Azoto ammoniacale, Cloruri, Fosforo totale, Alluminio, Ferro, Grassi ed oli vegetali e animali, Fenoli”

In data 14/05/2019 è stata svolta un’attività di campionamento da Funzionari di questa Agenzia, congiuntamente ai militari C.C. N.A.S. di Latina, in seguito a esposto con cui si lamentavano da tempo cattivi odori e aria irrespirabile provenienti dal fosso Carrocetello, in particolare da uno sversamento di liquidi provenienti da un tubo di raccolta. Dalle caratteristiche organolettiche del liquido, si è giunti a stabilire che il liquido proveniva dalla Società DP pertanto sono stati eseguiti dei prelievi anche dai pozzetti della Società.

Dai risultati analitici dei campioni di acque di scarico è emerso quanto segue:

1. per il campione prelevato dalla “Tubatura che confluisce nel Fosso Carrocetello” è stato riscontrato un refluo ad alta forza con concentrazioni dei parametri “Alluminio, Ferro, Solidi sospesi totali, BOD5, COD, Fluoruri, Fosforo totale, Azoto ammoniacale e Tensioattivi ionici” superiori a quelle fissate come valori limite di emissione in acque superficiali di cui alla tabella 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06.

2. per il campione prelevato all’interno dello stabilimento direttamente dal punto di scarico fiscale indicato da apposito cartello riportante la dicitura “DP Lubrificanti S.p.A. pozzetto fiscale di prelievo campioni di acque reflue industriali PF1”, è stato riscontrato il superamento, per i parametri

“Alluminio, Ferro, Solidi sospesi totali, BOD5, COD, Solfati, Cloruri, Fluoruri, Fosforo totale, Azoto ammoniacale e Tensioattivi ionici”, dei valori limite di emissione in acque superficiali fissati nella tabella 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06. Si rappresenta che successivamente al suddetto prelievo è stato immesso del tracciante di colore verde (fluoresceina sodica) all’interno del

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3. per il campione prelevato dalla medesima “Tubatura che confluisce nel Fosso Carrocetello” di cui al punto 1, è stato riscontrato un refluo ad alta forza con concentrazioni dei parametri “BOD5, COD, Cloruri, Fluoruri e Fosforo totale” superiori a quelle fissate come valori limite di emissione in acque superficiali di cui alla tabella 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06. Si rappresenta che detto campionamento è stato eseguito successivamente all’interdizione dello scarico proveniente dal punto di scarico fiscale indicato da apposito cartello riportante la dicitura “DP Lubrificanti S.p.A.

pozzetto fiscale di prelievo campioni di acque reflue industriali PF1” di cui al punto 2.

Visto quanto sopra, sia dai risultati analitici che dalla prova avvenuta mediante tracciante, il refluo rappresentato nel punto 1 risultava verosimilmente riconducibile al refluo rappresentato nel punto 2 e quindi connesso all’attività lavorativa svolta presso lo stabilimento della Soc. DP Lubrificanti S.p.A.

In data 16/07/2019 è stato effettuato un sopralluogo presso l’impianto, su richiesta dei C.C. NAS di Latina, congiuntamente a personale di tale Comando, personale del C.C. Forestale – Stazione di Cisterna di Latina, personale di codesta Provincia e del comune di Aprilia, nel corso del quale è stato riscontrato:

- un collegamento tra il pozzetto PF1 e PF2 che permetteva ai reflui del primo di confluire nel secondo;

- l’assenza di campionatori nei pozzetti PF1 e PF2 e la presenza di un campionatore non funzionante in un terzo pozzetto posto tra il PF2 e la canalizzazione consortile di scarico;

- il mancato funzionamento delle pompe di sollevamento delle acque di prima pioggia e la confluenza delle acque di lavaggio dei piazzali ed, eventualmente, meteoriche, nel pozzetto PF2 e poi nello scarico esterno allo stabilimento senza il trattamento previsto.

In data 13/11/2020, personale tecnico di questa Agenzia in servizio di pronta disponibilità, su richiesta della Polizia locale di Aprilia finalizzata ad accertare la causa di emissioni odorigene provenienti dal fosso Carrocetello, e congiuntamente a personale della stessa, ha eseguito un’attività di campionamento di acque reflue. Al momento del sopralluogo, da una tubazione in cemento, era in atto lo scarico di un refluo di colore “ambrato” dall’odore acre, che si immetteva nel fosso Carrocetello. Si è proceduto al campionamento di detta acqua reflua di cui non era nota la provenienza. In seguito è stata effettuata un’ispezione dei pozzetti presenti all’interno della Società DP Lubrificanti, nello specifico dei pozzetti PF1, PF2 e PF3. Nel primo pozzetto fiscale si rinveniva lo scorrimento di acqua reflua e, anche se su di esso era installato un campionatore automatico delle acque reflue depurate, visto che l’acqua che lo attraversava presentava caratteristiche anomale, cioè colore ambrato, odore acre e con temperatura alterata (il liquido era tiepido al tatto), si è proceduto con un campionamento istantaneo.

Vista la conformazione del punto di scarico PF2 (diverse condotte in entrata con apporti intermittenti ed una in uscita) non è stato possibile eseguire un campionamento rappresentativo del refluo in esso presente.

Si è proceduto, infine, ad effettuare un campionamento istantaneo dal pozzetto indicato, dal presente, come PF3. Anche nel PF3 era installato un campionatore automatico ma lo stesso non era correttamente funzionante, tant’è che l’interno si presentava con dei residui fangosi sia lungo la

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tubazione di prelievo del campione che nei contenitori utilizzati per il deposito dei campioni (acque reflue).

Dai risultati analitici dei campioni di acque di scarico è emerso quanto segue:

1.Per il campione prelevato alle ore 18,45 dal pozzetto di prelievo fiscale campioni di acque reflue industriali di processo identificato come PF1, è stato riscontrato un refluo ad alta forza con concentrazioni dei parametri, “Alluminio, BOD5, COD, Cloruri, Azoto ammoniacale”, superiori a quelle fissate come valori limite di emissione in acque superficiali di cui alla tabella 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06;

2. per il campione prelevato alle ore 20,00 all’interno dello stabilimento nel punto di scarico indicato dal presente all’ispezione per conto della Società, come PF3, ovvero l’ultimo pozzetto di ispezione prima della immissione del refluo nella condotta che confluisce nel fosso Carrocetello, non si evidenziano superamenti dei valori limite di emissione in acque superficiali fissati nella tabella 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06. Si rappresenta che nel pozzetto indicato come PF3 nel quale confluiscono tutti i reflui industriali prodotti dall’insediamento era installato un autocampionatore non funzionante poiché erano presenti residui fangosi che ne ostruivano le condotte;

3.per il campione prelevato alle ore 17:50 dalla “Tubatura che confluisce nel Fosso Carrocetello”, è stato riscontrato un refluo ad alta forza con concentrazioni dei parametri “BOD5, COD, Azoto ammoniacale, Alluminio” superiori a quelle fissate come valori limite di emissione in acque superficiali di cui alla tabella 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06.

Relativamente alla matrice emissioni in atmosfera, si rappresenta che presso l’insediamento sono presenti cinque punti di emissione, autorizzati dalla Provincia ed in particolare:

 E1 “impianto termico” autorizzato ai sensi dell’art.269 c8 del D.lgs 152/06

 E2 “impianto di transesterificazione” autorizzato ai sensi dell’art.6 del DPR 203/88

 E3 “impianto a combustione interna alimentato a biogas” ed E5 “impianto a combustione interna alimentato a metano” dichiarati attività in deroga ai sensi dell’art. 272 c.1

 E4 “torcia di emergenza”

In data 17/11/2016 è stato eseguito il campionamento dai punti di emissione in atmosfera denominati E3 ed E5, i cui risultati analitici evidenziavano quanto segue:

 il superamento dei parametri monossido di carbonio e biossido di zolfo per il punto E3

 il superamento dei parametri biossido di zolfo e ossidi di azoto per il punto di emissione E5.

In merito alla documentazione presente nel link indicato da Codesta Provincia con nota prot.n. 35660 del 16/10/2020, si rappresenta quanto segue.

Nell’autorizzazione originaria di cui all’atto prot. n. 86935 del 29/09/2010 della Provincia di Latina, nella prescrizione b.10 è previsto che la Società rediga un piano di monitoraggio ambientale; inoltre, nella prescrizione b.16 è riportato che la Società deve “trasmettere annualmente entro il mese di

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percentuali di recupero ottenute”. Tra gli allegati all’istanza di autorizzazione, sono presenti 3 relazioni riguardanti gli esiti del piano di monitoraggio per gli anni 2017, 2018, 2019. Si fa presente che tali relazioni risultano carenti di:

 tabelle riportanti i parametri ricercati, i relativi valori e la frequenza di campionamento, per quanto concerne le matrici: acque reflue, acque sotterranee ed emissioni in atmosfera;

 rapporti di prova relativi a campionamenti effettuati sulle diverse matrici previste nel piano.

Si ritiene opportuno, pertanto, che la Società inserisca queste informazioni all’interno del piano di monitoraggio ambientale e, nello specifico che:

 per la matrice acque reflue: effettui un campionamento almeno bimestrale delle acque in uscita dai pozzetti fiscali PF1 e PF3, riportando nella relazione annuale una tabella contenente i parametri analizzati e i relativi valori, che andranno confrontati con i valori limite di emissione in acque superficiali fissati nella tabella 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06;

 per la matrice acque sotterranee: inserisca nella relazione annuale una tabella riportante gli analiti ricercati e i valori riscontrati (che andranno confrontati con le CSC di cui alla tabella 2

“Concentrazione soglia di contaminazione nelle acque sotterranee” dell’allegato 5 alla parte IV – Titolo V del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.), specificando la posizione dei diversi piezometri (se posti a monte o a valle);

 per la matrice emissioni in atmosfera: presenti all’interno della relazione annuale una tabella riassuntiva dei parametri ricercati con i relativi valori, per ogni punto di emissione.

Alla relazione annuale andranno allegati i rapporti di prova attinenti ai campionamenti delle sopraccitate matrici.

In merito alla matrice rifiuti, si ritiene utile che la Società riporti nella relazione annuale una tabella con le seguenti voci: rifiuti in entrata (suddivisi per Codice), additivi di lavorazione, perdite di processo, MPS e rifiuti in uscita (specificandone il relativo codice dell’EER) con relativi quantitativi e percentuale di recupero ottenuta.

Si ritiene opportuno, infine, che la Società effettui con regolarità la pulizia e la manutenzione dei serbatoi utilizzati per la messa in riserva degli oli e grassi esausti e dei bacini di contenimento.

Questa Struttura resta a disposizione, previa esplicita richiesta, per effettuare i controlli tecnici di competenza che si riterranno necessari.

Cordiali saluti Il Dirigente

Ing. Giorgio Caponi

Il Dirigente Responsabile Dott.ssa Concetta Fabozzi

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