Investimenti in Formazione
Professionale
N.B. il contenuto di questa presentazione è una sintesi dell’argomento che va completato
con la lettura del capitolo del libro indicato in programma
La produttività dipende da:
1) Abilità innate
2) Competenze acquisite con l’istruzione
3) Competenze acquisite con la formazione
(training on job o learning by doing oggi
inoltre si propone una formazione
continua nell’arco della vita di un
individuo)
• La decisione di intraprendere un processo
di formazione professionale può essere
visto come un investimento in capitale
umano (Becker, 1962)
• Vedremo i modelli di Becker in mercati
concorrenziali e in mercati non
concorrenziali, con formazione generica e
specifica.
• Formazione generica: competenze
spendibili in qualunque impresa
• Formazione specifica: competenze che
possono essere efficientemente impiegate
solo in una specifica impresa, in genere
quella in cui il lavoratore è già inserito
(rendita specifica: surplus positivo oltre il
profitto normale di cui si appropria
Mercato in concorrenza perfetta
investimento in formazione
generica
• Considerando un modello a due periodi
• 1
°periodo il lavoratore viene assunto e si
considera di effettuare l’investimento in
formazione
• 2
operiodo si traggono i frutti derivanti dal
Mercato in concorrenza perfetta
investimento in formazione
generica
• Indichiamo con:
•
il training
• c(
) il costo del training c’>0 e c’’>0
• y
0è la produzione con le capacità iniziali ;
• y(
) è la produzione dopo il training y’>0 e y’’<0;
• w
0salario “non” influenzato dalla formazione
professionale acquisita
• w (
) salario influenzato dalla formazione
professionale acquisita
Mercato in concorrenza perfetta
investimento in formazione
generica
• Se il training viene svolto, il profitto totale
dell’impresa per i due periodi è
= [y
0- w
0- c(
) ] + [y (
) – w(
)]/ (1+ r)
Per semplicità r= 0
= [y
0- w
0- c(
) ] + [y (
) – w(
)]
La massimizzazione di tale profitto rispetto alla
variabile di scelta, il training
, implica che
-c’(
) + [y’ (
) – w’(
)]= 0
Mercato in concorrenza perfetta
investimento in formazione
generica
• Se la formazione è generica, ed il mercato è in
concorrenza perfetta, ogni impresa cercherà di
appropriarsi del lavoratore che ha acquisito la
formazione.
• La formazione generica fa aumentare il salario
pagato dall’impresa dello stesso ammontare
dell’incremento della produttività;
• Tutte le imprese si faranno concorrenza e quindi i
salari nel mercato tenderanno ad aumentare fino
alla maggior livello di produttività w’(
) sarà uguale y’
(
)
Mercato in concorrenza perfetta
investimento in formazione
generica
Data la condizione di massimo profitto: c’(
) = [y’ (
) – w’(
)]Se w’(
) = y’ (
)Affinché ci sia massimo profitto c’(
) dovrebbe essere pari a 0Dato che i benefici sono catturati interamente dal
lavoratore, il beneficio marginale per l’impresa è pari a zero, per cui l’impresa non ha alcun incentivo a fare l’investimento in formazione.
Di solito accade che l’impresa sostiene il costo della formazione ma riduce il salario nel primo periodo in
misura pari a tale costo, rivalendosi cosi’ sul lavoratore che si vede ridurre il beneficio nel primo periodo
Mercato in concorrenza perfetta
investimento in formazione
generica
Il lavoratore si appropria di tutti i benefici con l’ottenimento del maggior salario pari alla massima e maggiore produttività raggiunta. Ciò ci fa intuire che dovrebbero essere i
lavoratori a sostenere il costo ed a scegliere il livello ottimo di formazione. Se cosi’ accade l’utilità per il lavoratore sarà: U= [w0 - c() ] + w()
Per max l’utilità rispetto alla formazione, calcoliamo la derivata rispetto , .La condizione di primo ordine richiede che la
derivata sia pari a 0, da cui la condizione di massima utilità è:
c’() = w’() e sapendo che w’() = y’() avremo che
c’() = y’() (tale condizione ci fornisce un risultato, ovvero una scelta efficiente dato che il lavoratore si appropria del beneficio complessivo della formazione: y’ = w’ =c’ e ne sostiene il costo e tutto il sistema ci guadagna)
Mercato in concorrenza perfetta
investimento in formazione
generica
c’(
) = w’(
)
(costo marginale=ricavo marginale), pertanto tutto
ciò che influisce sui costi marginali o sui ricavi
marginali, influirà anche sul livello ottimo di
formazione professionale scelto.
Se c’>0 e c’’>0 la curva dei costi marginali sarà
crescente o per semplicità c’’=0 (nota p. 79)
Se y’>0 e y’’<0 la curva dei ricavi marginali sarà
decrescente. (GRAF. P. 82 LIBRO DEPAOLA
SCOPPA)
Mercato in concorrenza perfetta
investimento in formazione
Mercato in concorrenza perfetta
investimento in formazione
Mercato in concorrenza perfetta
investimento in formazione
generica
Considerando l’eterogeneità degli individui:
investono in formazione professionale:
1) I più abili o più istruiti perché si riducono i costi
marginali in termini di impegno;
2) I più abili o più istruiti perché aumentano i
rendimenti marginali della formazione;
3) Più è lungo il periodo in cui si usufruisce delle
maggiori competenze acquisite, quindi
Mercato in concorrenza perfetta
investimento in formazione
specifica
La differenza sta nel fatto che le imprese non si
fanno concorrenza tra di loro, anche se in un
mercato in concorrenza perfetta. Dato che il
lavoratore non può trovare ovunque un salario
adeguato
alla
sua
maggiore
produttività
generata dal training.
Il lavoratore non raggiungerebbe, al di fuori
dell’impresa
che
lo
ha
formato,
una
remunerazione adeguata, dato che le altre
imprese gli darebbero solo w
0. Teoricamente
l’impresa che ha formato il lavoratore potrebbe
anch’essa
offrire
solo
w
0cioè
una
Mercato in concorrenza perfetta
investimento in formazione
specifica
L’imprese non fornisce un salario pari a w0 e decide per un salario compreso tra i due limiti esterni
w0 <w(
) < y (
), perché ha paura che il lavoratore loabbandoni comunque dato che w0 sarebbe lo stesso dentro e fuori (turnover); e ciò costituirebbe comunque un costo per l’impresa che così perderebbe tutto
l’investimento realizzato. Quindi anche w’(
) < y’(
)Da cui [y’ (
) – w’(
)] > 0 l’impresa non annullacompletamente il suo profitto e pagherà il lavoratore un salario maggiore delle outside option che il
lavoratore ha, ma un salario inferiore alla produttività. La soluzione efficiente in questi casi è contrattare non solo una ripartizione dei benefici ma anche dei costi e si può dimostrare che il livello di investimento
Mercato in concorrenza perfetta
investimento in formazione
specifica
Questo tipo di formazione (specifica) riduce il turnover e favorisce esperienze lavorative di lungo periodo. Infatti, i lavoratori sono disincentivati ad abbandonare le imprese perché ricevono un
salario maggiore di quello che possono trovare fuori sul mercato (i lavoratori sono locked in) e le imprese sono disincentivate a
licenziarlo dato che gli stanno pagando un salario inferiore alla produttività
Quindi il lavoro tende a diventare un fattore “quasi fisso”, perché diventa costoso per ambedue le parti scindere il rapporto di lavoro;
I lavoratori per i quali l’impresa ha già sostenuto i costi di assunzione (insider) hanno dei vantaggi rispetto agli altri lavoratori (outsider)
Mercato del lavoro imperfettamente
concorrenziali e investimento in
formazione generica
Evidenza empirica: sono le imprese a sostenere il
costo della formazione anche se generica
Intuizione di Becker, il grado di specificità dell’investimento dipende, oltre che dalla sua natura intrinseca, anche dalle condizioni del mercato del lavoro.
Anche se la formazione è generica, se il numero di imprese è ridotto, il lavoratore ha minori opportunità di trovare lavoro e quindi il potere dell’impresa che lo ha formato è maggiore e l’investimento assume “di fatto” le
caratteristiche di un investimento specifico.
Altre forme di imperfezioni sono: costi di mobilità; frizioni nel matching tra lavoratori ed imprese; asimmetria informativa su abilità; sistemi istituzionali;
Mercato del lavoro imperfettamente concorrenziali
e investimento in formazione generica o specifica
Le imperfezioni del mercato riducono le outside option, le opportunità che il lavoratore avrebbe con la sua formazione generica.
w() < y () e ad esempio è pari a w() = y () con 0<<1 Il profitto nei due periodi sarà
= [y 0 - w0 - c() ] + [y () – y ()]
questo secondo termine rappresenta la rendita (R) di cui si appropria l’impresa grazie al potere di mercato.
Da cui la massimizzazione si avrà se: c’() = y’ ()(1 – )
Se =1 avremmo di nuovo la stessa soluzione del mercato del lavoro in concorrenza perfetta, quindi 1 - rappresenta il potere dell’impresa di appropriarsi di una rendita o surplus oltre il profitto normale.
Però dato che:
y’ ()(1 – )< y’ () cioè il rendimento della formazione è inferiore al
Mercato del lavoro imperfettamente concorrenziali
e investimento in formazione generica
• Infine, se aumenta il turnover si riduce
l’investimento in istruzione:
Data una probabilità 0<q<1 di separazione
Π= [y
0-w
0-c(
) ] +(1-q) [y (
) –βy (
)]
Massimizzando: c’(
) = y’(
)(1 –β)(1-q) Se
aumenta β si riduce l’investimento in quanto si
riduce la rendita per l’impresa, se aumenta q si
riduce l’investimento per lo stesso motivo.
Mercato del lavoro imperfettamente concorrenziali
e investimento in formazione generica: problema
della natura costante della rendita
• Si può dimostrare che se la rendita di cui l’impresa di può appropriare è uguale per ogni livello di formazione, cioè la rendita R = y () –βy () è costante e non varia al variare di , l’impresa non investe in formazione. Se la rendita per l’impresa, ovvero la differenza tra il valore
della produttività del lavoratore ed il salario che l’impresa paga rimane constante nonostante la formazione, non c’è convenienza a fare l’investimento.
• Quel che conta per l’impresa non è solo un aumento della produttività ma un aumento della rendita di cui l’impresa gode.
Mercato del lavoro imperfettamente concorrenziali
e investimento in formazione generica
• Si dimostra che l’investimenti in formazione si riduce se l’impresa deve pagare dei salari minimi ai propri
lavoratori e non può abbassare oltre un certo limite il
salario durante il periodo di formazione, non riuscendo a raggiungere un accordo sulla riduzione salariale
necessaria per finanziare la formazione.
• Allo stesso tempo l’investimento in formazione aumenta se in presenza di salari minimi, l’impresa prima delle
formazione doveva pagare un salario maggiore della produttività e se dopo la formazione riesce a pagare sempre un salario pari a quello minimo, nonostante l’aumento della produttività generato dalla formazione.
Opportunismo in formazione
specifica: problemi
• Il livello di formazione e quindi di abilità ottenute non
sono facilmente valutabili, e non è possibile stipulare dei contratti completi, ovvero contratti che riescano a
prevedere ogni tipo di contingenza o imprevisto.
• Problema HOLD UP: RISCHIO ESPROPRIAZIONE DELLA RENDITA DATO CHE L’ALTRA PARTE è
LOCKED IN. Nel senso che il lavoratore potrebbe non impegnarsi nella formazione o l’impresa potrebbe dire alla fine della formazione che non è disposta a pagare il maggior salario in quanto la formazione non è andata a buon fine.