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Che cos’è l’impresa?

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Academic year: 2021

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(1)

Che cos’è l’impresa?

L’impresa è un istituzione economica che svolge attività di trasformazione fisica e/o economica

degli input in output allo scopo di venderli sul per

soddisfare i bisogni dei clienti.

(2)

piccolo paradosso: il simbolo dell’economia di mercato e della competizione è di fatto un’istituzione:

governata da regole, contratti, dove si esercitano relazioni di potere e comando

Istituzione

i beni intermedi e i fattori produttivi che l’impresa usa e organizza per produrre gli output

input

il risultato del processo di trasformazione quello che l’impresa vende ai clienti

output

(3)

processo di produzione trasformazione fisica e/o economica

INPUT OUTPUT

Il Processo di produzione come una scatola nera

Funzione di produzione

relazione fra gli input e gli output: equivale al massimo livello di output che si può ottenere impiegando un dato livello degli input. Considera esclusivamente tecniche efficienti

𝑦 = 𝐹(𝐾, 𝐿)

(4)

Consiglio di amministrazione

Socio Socio Socio Socio

Manager

Dipendente Dipendente Dipendente Dipendente Dipendente Dipendente

La struttura (semplificata) dell’impresa

(5)

Cosa hanno in comune Manager e dipendenti ?

Non certo la remunerazione

Svolgono una attività «costosa» nell’interesse di qualcun altro in un regime di informazione imperfetta,

le loro azioni non sono sempre direttamente osservabili, hanno spesso un vantaggio informativo,

i loro incentivi non sempre sono allineati con quelli nel cui interesse agiscono

sono legati da un «contratto incompleto» con coloro che li pagano

(6)

Il contratto

• Il contratto è un accordo fra due o più parti diretto a regolare il loro rapporto

• Specifica le obbligazioni cui ogni parte deve assolvere in differenti momenti

• Definisce la distribuzione dei costi e dei benefici

• Completo se definisce in modo esplicito ed esaustivo:

– tutte le condizioni e le contingenze possibili

– gli obblighi delle parti di fronte ad ogni circostanza

• Contratto è detto incompleto se non tutto è

completamente specificato

(7)

L’incompletezza del contratto deriva da:

• Impossibilità di prevedere tutte le circostanze

• Variabili, azioni non verificabili/non osservabili

• Una o entrambe le parti hanno informazioni private che l’altra parte non ha

L’incompletezza contrattuale apre il fianco a

comportamenti opportunistici

(8)

Il contratto di lavoro

• È un particolare tipo di contratto in cui una parte (il datore di lavoro)

può richiedere all’altra parte (il

lavoratore)alcuni compiti in cambio di un salario

• ≠ dal contratto di vendita (il

venditore non è interessato a come il compratore userà il bene

venduto)

(9)

Contratto di compravendita di una bibita

Avviene contestualmente e se non c’è incertezza su cosa ci sia nella bottiglia e sulla autenticità della valuta, il

contratto è completo

Questo grazie ad altri meccanismi istituzionali:

informazione etichetta; garanzia, etc.

Denaro contro

bibita

(10)

dura nel tempo ( a vantaggio di entrambe le parti)

l’impegno del lavoratore è costoso per lui ma vantaggioso per il datore di lavoro

Il contratto di lavoro è incompleto

Il controllo dell’impegno del lavoratore è spesso difficile, a volte impossibile, altre volte vietato dalla legge

Lo scambio lavoro-salario è più complesso

(11)

Quel che vuole il lavoratore

 effettuare lo sforzo minimo quando si lavora

 ottenere il salario più alto possibile

 minimizzare la possibilità di perdere il lavoro

Spesso i lavoratori hanno anche comportamenti reciprocanti e tendono a aumentare lo sforzo «gratuitamente» se si sentono trattati bene

(12)

Quel che vuole l’imprenditore

 ottenere il massimo sforzo dal lavoratore

 pagare il salario più basso possibile per quello sforzo

Scopo dell’impresa è ottenere il massimo profitto possibile

(13)

 l’impegno fosse perfettamente verificabile e misurabile

a volte ha una componente qualitativa che è difficilmente misurabile

a volte la relazione fra impegno (non osservabile) e risultato (osservabile) è incerta e dal secondo non si può desumere il primo

a volte è il risultato di un lavoro di squadra da cui è difficile dedurre il contributo di ognuno (Ana e Beatrix)

 il rapporto non fosse duraturo nel tempo

quando il lavoratore impara facendo non è perfettamente sostituibile (è costoso sostituirlo)

per il lavoratore è costoso anche in termini non monetari cambiare lavoro

 la natura dell’impegno fosse perfettamente nota ex-ante

e non ci fosse alcuna incertezza su quel che il lavoratore deve fare, su come deve farlo, e quando

allora lo scambio sarebbe uguale a quello bibita -soldi

Il contratto di lavoro è incompleto

Se

(14)

Prezzo di riserva del lavoratore

= costo opportunità lavoro il valore di quello a cui il lavoratore rinuncia lavorando il salario più basso a cui il lavoratore accetterebbe di lavorare

Prezzo di riserva del datore di lavoro

= il salario più alto che il datore di lavoro sarebbe disposto a pagare

equivale al salario che porta i profitti dell’impresa a zero ovvero la remunerazione del capitale è uguale al suo costo

opportunità

Rendita da occupazione

(15)

Se non vi fosse incertezza e il contratto fosse completo il lavoratore sarebbe come Angela

e il datore di lavoro come Burt

senza un ruolo positivo delle istituzioni

Burt  offerta prendere o lasciare ad Angela

il salario uguale al prezzo di riserva del lavoratore

Ma l’impegno non è osservabile e quindi il datore non vuole solo minimizzare il salario, ma vuole massimizzare l’impegno a parità di salario o minimizzare il salario a parità di impegno L’impresa massimizza il rapporto

𝒆

𝒘 = 𝒊𝒎𝒑𝒆𝒈𝒏𝒐 𝒑𝒓𝒐𝒇𝒖𝒔𝒐 𝒔𝒂𝒍𝒂𝒓𝒊𝒐 𝒑𝒂𝒈𝒂𝒕𝒐

Rendita da occupazione

(16)

Per far questo paga un salario maggiore del prezzo di riserva del lavoratore, così il lavoratore è stimolato a impegnarsi per evitare di perdere

la rendita da occupazione Rendita da occupazione

Salario settimanale – disutilità del lavoro (prezzo di riserva del lavoratore)

In più  se il lavoratore pensa di essere disoccupato per un certo numero di settimane

questo deve essere moltiplicato per il numero di settimane

di disoccupazione attesa

(17)

Rendita di Maria quando

è occupata

0 0

Settimane Durata attesa della

disoccupazione = 36 settimane

Salario orario, $

Salario = $10

Costo opportunità del lavoro

Beneficio netto del lavoro

= Ciò che Maria ottiene se non perde il lavoro oggi

= Ciò che Maria ottiene se perde il lavoro oggi Disutilità

impegno = $1.50 Disutilità impegno quando occupata

Rendita da occupazione: il caso di Maria

Immaginiamo che

a)

il salario orario sia pari a $10

b) la disutilità oraria del lavoro pari a $1.50

c) se licenziata M. si aspetti di trovare lavoro in 36 settimane

(18)

Rendita da occupazione di Maria

=

beneficio netto del lavoro (salario – disutilità)

Salario/h = 10$

Disutilità/h = 1,5 $ Ore settimanali = 40

Durata disoccupazione = 36 settimane Rendita da occupazione =

($ 400 – $ 60) × (36 settimane) = $ 12.240

Rendita da occupazione: il caso di Maria

A settimana

(19)

Rendita di Juan quando è occupato

0 0

Settimane Durata attesa della

disoccupazione = 36 settimane Il sussidio ricevuto da Juan durante il periodo

di disoccupazione Sussidio di disoccupazione = $3

Salario = $ 10

Sussidio di disoccupazione + disutilità dell’impegno = $4,5

Salario orario, $

Costo

opportunità del lavoro

Beneficio netto del lavoro

= Ciò che Juan ottiene se non perde il lavoro oggi

= Ciò che Juan ottiene se perde il lavoro oggi

Disutilità dell’impegno quando occupato

Rendita da occupazione: il caso di Juan (con sussidio di disoccupazione)

Immaginiamo che

a)

il salario orario sia pari a $10

b) la disutilità oraria del lavoro pari a $ 1.5

c) se licenziato J. si aspetti di trovare lavoro in 36 settimane

d) per ogni ora di disoccupazione J. riceve $ 3

(20)

Salario/h = 10$

Disutilità/h = 1.5 $ Ore settimanali = 40

Sussidio di disoccupazione = 3$

Durata disoccupazione = 36 settimane

Rendita da occupazione = ($ 400 – $ 60 – $ 120) × (36 settimane)

= 7.920 $

Rendita da occupazione: il caso di Juan (con sussidio di disoccupazione)

La presenza di un sussidio di disoccupazione determina:

a) Un aumento del benessere del disoccupato durante il periodo di disoccupazione

b) Una diminuzione della rendita di occupazione

 Diminuisce il costo di perdere il lavoro

(21)

La risposta ottima del lavoratore al variare del salario

Dato che

a) l’impegno non è osservabile perfettamente, ma un maggiore impegno diminuisce la probabilità di essere licenziati

b) il lavoratore vuole minimizzare la probabilità di essere licenziato c) il costo del licenziamento dipende dalla rendita di occupazione

coeteris paribus

l’impegno dipende positivamente dal salario

Se w  la rendita di occupazione

Il costo di perdere il lavoro  l’impegno

(22)

0 0

Salario orario, $

Impegno / ora

1 Impegno massimo possibile

0,8

20

Funzione di risposta ottima del lavoratore

Salario di riserva

insieme fattibile per l’impresa rappresenta le coppie di impegno e salario che sono compatibili con gli

incentivi del lavoratore

0,5

12

Z

La risposta ottima del lavoratore al variare del salario

22

(23)

La risposta ottima del lavoratore al variare del salario

Nota

Quando aumenta l’impegno aumenta anche la disutilità del lavoro e quindi diminuisce la rendita di occupazione

Questo spiega anche perché la curva divenga più piatta man mano che l’impegno cresce.

Maggiore è la disutilità del lavoro (impegnarsi stanca)  minore sarà la rendita da occupazione  e maggiore dovrà essere l’incremento salariale

per convincere il lavoratore ad impegnarsi di più

(24)

0 0

Salario orario, $

Impegno / ora

1 Impegno massimo possibile

0,8

20

Funzione di risposta ottima del lavoratore

Salario di riserva

$ 3 sono sufficiente per aumentare l’impegno da 0.5 a 0.6 Ne occorrono $ 8 per aumentare l’impegno da 0.8 a 0.9

0,5

12

La risposta ottima del lavoratore al variare del salario

0,6

15 0,9

28

(25)

0 0

Salario orario, $

Impegno / ora

1

18 0,85

0,75

Salario di riserva nello

status quo

Funzione di risposta ottima con più elevata disoccupazione

Salario di riserva

con più disoccupazione

Funzione di risposta ottima nello status quo

Il livello di disoccupazione e la funzione di risposta ottima come si sposta

Se la disoccupazione aumenta aumenta la rendita di occupazione

La curva si sposta verso sx/alto

Per ogni livello di salario vi sarà un impegno maggiore

Aumenta la disoccupazione

(26)

Disoccupazione e impegno

L’economista Joseph Stiglitz (che ha vinto il Premio Nobel per i suoi studi sul funzionamento del mercato del lavoro) e il suo co-autore Carl Shapiro hanno scritto un influente

articolo scientifico nel 1984 su “La disoccupazione come meccanismo di disciplina del lavoro”.

La disoccupazione come meccanismo di disciplina del lavoro

Oltre 100 anni prima Karl Marx aveva avanzato lo stesso argomento nella sua famoso libro Il capitale, nel quale

descriveva i disoccupati come un “esercito industriale di riserva”.

(27)

0 0

Salario orario, $

Impegno / ora

1

18 0,85

0,75 0,6

Salario di riserva nello

status quo Salario

di riserva con più disoccupazione

Funzione di risposta ottima con aumentati sussidi di disoccupazione

Salario di riserva con

aumentati sussidi di disoccupazione

Funzione di risposta ottima nello status quo

Il livello di disoccupazione e la funzione di risposta ottima come si sposta

Aumenta il sussidio di disoccupazione

Se il sussidio aumenta

Diminuisce la rendita di occupazione La curva si sposta verso dx/basso Per ogni livello di salario vi sarà un impegno minore

(28)

0 0

Salario orario, $

Impegno / ora

1

18

Salario di riserva nello

status quo

Funzione di risposta ottima quando il lavoratore ricambia con il

suo impegno la disponibilità del datore di lavoro a maggiore flessibilità

Salario di riserva quando il lavoratore ricambia

Funzione di risposta ottima quando il peggioramento delle condizioni di lavoro rende questo più spiacevole

Salario di riserva con peggioramento delle condizioni

di lavoro

Funzione di risposta ottima nello status quo

Le condizioni di lavoro e la funzione di risposta ottima

Se i lavoratori sono reciprocanti

(29)

L’obiettivo del proprietario dell’impresa

• Obiettivo dell’impresa: massimizzazione del profitto

• Il profitto è la differenza tra i ricavi totali ed i costi dell’impresa:

C

R 

P Q

R   Cwh  altri costi

+ -

Max π trade-off tra impegno del lavoratore e salario

Max rapporto tra impegno e salario

L’impegno e del lavoratore dipende dal:

- salario

- livello di disoccupazione - durata della disoccupazione - sussidio di disoccupazione

e/w

MAX

(30)

Le curve di isoprofitto

0 0

Salario orario, $

impegno / ora

1

Isoprofitto 1 Isoprofitto 2

Isoprofitto 3

inclinazione

= e/w 0,7

0,45

10 0,9

salario di 20 riserva 0,6

13 0,3

luogo dei punti dove il maggior costo di una riduzione dell’impegno è esattamente compensato dal minor salario

pagato dall’impresa e il profitto resta invariato curva di isoprofitto

Sono inclinate positivamente perché se il salario aumenta

anche l’impegno deve aumentare per mantenere costante il profitto Curve più a sx/alto

comportano livelli di profitto maggiori perché a parità di salario

mostrano un impegno maggiore

(31)

Le curve di isoprofitto

0 0

Salario orario, $

impegno / ora

1

Isoprofitto 1 Isoprofitto 2

Isoprofitto 3

inclinazione

= e/w 0,7

0,45

10 0,9

salario di 20 riserva 0,6

13 0,3

Modellizzazione dell’obiettivo dell’impresa Massimizzare il profitto

curva di isoprofitto

Obiettivo dell’impresa

raggiungere la più alta curva di isoprofitto possibile

(32)

Equilibrio dell’impresa

Massimizzare il profitto

tenendo conto del vincolo della relazione

impegno salario del lavoratore

(33)

0 0

Salario orario, $

impegno / ora

1

Profitto più basso (l’impresa può fare meglio di così)

Massimo profitto raggiungibile Profitto più alto (ma non

raggiungibile)

inclinazione

= e/w

0,7 B

0,45

10 0,9

20

Funzione di risposta ottima del lavoratore

salario di riserva 0,6

13 A

L’impresa fissa il salario offerta prendere o lasciare

33

(34)

0 0

Impegno / ora

1

Salario di riserva

Funzione di risposta ottima senza sindacati

Salario che massimizza il profitto del datore

di lavoro

0,6 A

0,85

B

Salario orario, $ Retta di isoprofitto

Se esiste il sindacato

Massimo salario che il datore di lavoro è disposto a

pagare

Retta di isoprofitto nullo,

la remunerazione del capitale è uguale al suo costo opportunità

Se i lavoratori non hanno capacità contrattuale,

dovranno accettare, il salario che massimizza il benessere dei datori di lavoro

(35)

0 0

Impegno / ora

1

Salario di riserva

Funzione di risposta ottima senza sindacati

Salario che massimizza il profitto del datore

di lavoro

0,6 A

0,85

B

Salario orario, $ Retta di isoprofitto

Se esiste il sindacato

Massimo salario che il datore di lavoro è disposto a

pagare

Retta di isoprofitto nullo,

la remunerazione del capitale è uguale al suo costo opportunità

C

Se i lavoratori si sindacalizzano e riescono ad effettuare una contrattazione collettiva possono ottenere un salario più alto

Il sindacato può redistribuire i vantaggi dello scambio che si crea sul mercato del lavoro dall’impresa ai

lavoratori

(36)

Gli indicatori

• Utili per analizzare

– la struttura dell’occupazione – L’andamento del MDL

• Tasso di attività - Tasso di inattività

• Tasso di occupazione

• Tasso di disoccupazione

(37)

Tasso di partercipazione

• Indica le persone che sono nel mercato del lavoro rispetto al totale della popolazione in età da lavoro

• Si esprime come rapporto tra le forze di lavoro e la popolazione totale:

• Dipende da:

– variabili demografiche (sesso, età, stato civile, etc.)

– economiche e sociali (struttura produttiva, movimenti migratori, livello di istruzione, etc.)

) lavoro da

età in

( POP

i) disoccupat occupati

(

Tp  FL 

(38)

Tasso di occupazione

• Indica le persone che sono occupate rispetto al totale della popolazione

• Si esprime come rapporto tra gli occupati e la popolazione totale:

lavoro) da

età (in

POP

Occupati

T o

(39)

Tasso di disoccupazione

• Indica le persone in cerca di occupazione rispetto alle forze di lavoro complessive

• Si ottiene come rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro

FL

i

disoccupat

T d

(40)

0.5 0

Tasso di occupazione

Salari

Forza lavoro

Curva del salario

1

Disoccupazione = 12%

Disoccupazione = 5%

La curva del salario e la disoccupazione

In base a quanto detto si può ottenere una relazione aggregata fra salario e tasso di occupazione

(41)

L’impresa e i lavoratori

Lo scambio che avviene fra lavoratori e imprese crea ricchezza: il salario massimo che le imprese sono disposte a pagare è maggiore del prezzo minimo a cui i lavoratori sono disposti a lavorare

Come questa ricchezza si distribuisce fra imprese e lavatori dipende

Istituzioni e regole a) diritti sindacali b) diritto di sciopero c) indennità di

disoccupazione

come nel caso di Angela e Burt

Forza contrattuale:

a) capacità di coordinamento b) sindacalizzazione

come nell’ esempio dell’ultimatum game con due rispondenti

La forza delle due parti è strutturalmente

sperequata:

stare senza lavoro e molto più pesante

che stare senza lavoratori

(42)

Uno studio recente di due ricercatrice del

IMF

collega l’incremento della diseguaglianza alla diminuzione della sindacalizzazione della

forza lavoro

Chi è interessato può trovare l’anticipazione del paper qui

https://www.imf.org/external/pubs/ft/fandd/2015/03/pdf/jaumotte.pdf

(43)

Quanto più

diminuiscela Union density (asse orizzontale) ovvero

sindacalizzazione della FL tanto più aumenta la

diseguaglianza (asse verticale) misurata come la quota di

reddito che va al 10% più ricco del paese

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