DOTTORATO IN SCIENZE DELL'ANTICHITÀ E ARCHEOLOGIA Titolo del progetto:
Applicazioni informatiche per la gestione degli archivi archeologici e bioarcheologici. Sviluppo di standard documentativi e di una piattaforma multimediale di raccolta ed elaborazione dei dati di scavo e laboratorio. Candidato:
Francesco Coschino (curriculum vitae et studiorum) Abstract:
Il progetto di dottorato in oggetto è consistito nella creazione di ArcheoDB, una piattaforma web per l’inserimento e la gestione del dato proveniente da scavi stratigrafici archeologici e bioarcheologici.
Il fine ultimo del lavoro intende proporre una serie di nuovi parametri metodologici volti a standardizzare la moltitudine di informazioni raccolte a latere delle operazioni di indagine di contesti sepolti, integrando nuove prospettive funzionali alla gestione informatica del dato ai protocolli già esistenti e codificati negli anni dagli Istituti Universitari, Ministeriali e da altre esperienze scientifiche private. L’idea alla base della piattaforma realizzata è fortemente legata alle nuove tecnologie, che ormai da oltre tre decenni si sono affiancate ai consueti metodi di documentazione, potenziandone, da un lato, l’efficacia epistemologica e consentendo, dall’altro, un accesso semplificato, rapido, universale e immediato all’informazione. Il presupposto disciplinare-scientifico che sottende a tale prospettiva è definito, nell’ambito delle nuove branche dell’archeologia processuale e post-processuale, come open data: una fruizione immediata e aperta del dato, che oltrepassi i confini dell’obsoleto e, molte volte, autoriferito, approccio cartaceo. Il presente progetto di dottorato ha avuto dunque come scopo quello di realizzare un apparato documentario globale e ragionato per la raccolta, la gestione e l’elaborazione dei dati provenienti da cantieri archeologici e bioarcheologici e da laboratori osteoantropologici. Il presupposto principale è costituito dall’inedito tentativo di conciliare le informazioni strettamente archeologiche e stratigrafiche a quelle antropologiche, bioarcheologiche e tafonomiche, inserendole all’interno di un database centralizzato ed ancorandole a criteri spaziali georiferiti. Per tale scopo si tenterà di creare uno standard sistematico di catalogazione per tutte le tipologie di contesti archeologici, bioarcheologici e osteologici, in grado di definire criteri omogenei e condivisi a livello globale, in modo funzionale alla gestione informatizzata. Il prodotto finale è costituito da un pacchetto di schede per il censimento e la raccolta dei dati e di una piattaforma web impostata su un archivio globale ed accessibile dall’utenza. In particolare, le schede coprono tutti gli standard catalografici normati dal Ministero e arricchiscono quegli archivi per i quali non sono ancora stati sviluppati protocolli centralizzati di documentazione, segnatamente quelli per la
georeferenziazione GIS dei contesti. Per questo motivo è stata contestualmente sviluppata una piattaforma multimediale web ancorata ad un geodatabase relazionale in grado di raccogliere ed implementare tutte le schede cartacee, consentendo di inserire i dati reperiti in modo uni-forme e globale e di renderli disponibili ad un’utenza interna o esterna al gruppo di studio. Tale applicazione potrà essere sia private che
multiclient, ovvero installabile su sin-goli device o in rete e perciò raggiungibile da un numero variabile di persone, sia online che offline. Al suo interno potrà ospitare dati alfanumerici, geografici, immagini, docu-menti, elaborazioni tridimensionali, e file multimediali.
Le finalità sostanziali del progetto possono essere riassunte pertanto in cinque punti:
1) Creare uno standard di documentazione globale ed integrato per la raccolta e la gestione dei dati archeologici e bioarcheologici.
2) Creare una base di dati globale compatibile e ad accesso multiplo e diffuso.
3) Rendere il processo di acquisizione sul campo ed in laboratorio più rapido e completo. 4) Consentire elaborazioni informatizzate multilayer ed incrociate.
5) Rendere i dati divulgabili ed accessibili ad un numero variabile di utenze.
L’elaborato che accompagna il progetto di ricerca si è mosso sostanzialmente su tre direttive principali: 1) Il reperimento, confronto e sintesi dei protocolli editi e già in uso a livello ministeriale e universitario
in Italia ed all’Estero.
2) La creazione dell’apparato documentario oggetto della ricerca in senso stretto. 3) L’applicazione, sperimentazione e test del pacchetto di standard sviluppati.
Una prima fase del progetto (Capitolo 1) è consistita nell’analisi e nella rilettura delle metodologie di documentazione archeologica, a partire da una sintesi ermeneutica degli approcci teorico-disciplinari delle moderne teorie stratigrafiche (dalla New Archaeology, alla rivoluzione di Harris, all’archeologia Post-Processuale e Interpretativa).
Nel Secondo Capitolo ci si è sforzati di reperire modelli di standard documentativi sviluppati da istituti universitari, enti governativi ed équipe di ricerca sia su territorio nazionale che estero (con particolare attenzione alla Francia, alla Gran Bretagna e agli USA). Si è dunque proseguito con una disamina dell’edito e, ove possibile, con un confronto diretto con i gruppi di studio autori dei differenti protocolli. Il materiale reperito è stato studiato ed integrato e dunque sottoposto ad un tentativo di standardizzazione.
Una volta raccolto sufficiente materiale di confronto, lo sforzo metodologico si è mosso, nel concreto, all’interno dei seguenti presupposti:
- Integrare applicazioni precedentemente sviluppate dal candidato; - Creare applicazioni web e stand-alone utilizzando software terzi; - Sviluppare pacchetti di schede cartacee;
Le tecnologie utilizzate sono state varie e tra loro integrate, nello sforzo di ampliare le applicazioni dell’informatica umanistica al patrimonio culturale. Il processo di progettazione e creazione della piattaforma è stato esaminato nel Capitolo 3, in modo da creare un protocollo funzionale esplicito e ragionato.
Nel Capitolo 4 vengono illustrati nello specifico i risultati concreti dell’intero lavoro, che si è impostato sulla creazione di un pacchetto di schede destinate a coprire le necessità documentarie di svariati ambiti di ricerca. Alle consuete schede prettamente archeologiche (US, USM, RA, SI) sono state affiancate matrici catalografiche destinate alla raccolta di dati bioarcheologici (USk, USs, Schede osteologiche), ai rilievi, al magazzino ed al restauro in situ; a queste schede da cantiere si è aggiunto un intero pacchetto di archivi per il censimento dei dati antropologici da laboratorio, seguendo i principi già elaborati dallo scrivente nella stesura del progetto di tesi magistrale. Gli archivi sono stati in seguito digitalizzati ed inseriti all’interno di una piattaforma Web 3.0 impostata su un database relazionale. A partire da questo programma ci si è mossi in un terreno il più possibile caratterizzato dall’open source e dalla libera diffusione e fruizione del dato, con la finalità di renderlo accessibile, una volta raffinato e interpretato, alla comunità scientifica, e comprensibile per quella dei non addetti ai lavori. Per questo caso di studio si è fatto largo uso di una serie
di tecnologie per l’acquisizione e la gestione dei dati alfanumerici e geografici (DBMS, GIS e WebGIS), implementati dall’uso di tecniche di programmazione web (HTML5, PHP, MySQL, CSS3, JavaScript). L’ultima fase, sintetizzata nel Capitolo 5, è infine consistita nel mettere a punto la “Release version” del prodotto sviluppato attraverso una serie di prove di valutazione, sia con tecniche ispettive euristiche, che con test ed applicazioni empiriche su utenti reali e in contesti concreti (i laboratori della Divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa e il cantiere di scavo archeologico e bioarcheologico di Badia Pozzeveri, Lucca).
Indirizzo del beta test del prodotto finale: https://www.archeodb.it/
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