• Non ci sono risultati.

3 Capitolo Il Progetto architettonico

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "3 Capitolo Il Progetto architettonico"

Copied!
23
0
0

Testo completo

(1)

3

Capitolo Il Progetto architettonico

Il progetto realizzato prevede la costruzione del nuovo impianto di imbottigliamento per la commercializzazione dell' Acqua San Leopoldo. Questo è connesso tramite dei percorsi di collegamento, tra cui una struttura che ospita una rampa di scale e un ascensore, ad un centro espositivo dedicato alla tematica dell' "Acqua". In particolare la presenza del centro espositivo, aumenta il pregio architettonico dell'impianto che non si pone più come un ordinario fabbricato industriale, improntato unicamente alla produzione, ma come parte integrante di un complesso architettonico che crea un dialogo concettuale e funzionale tra i due edifici, connessi tramite il percorso espositivo. Quest'ultimo snodandosi tra il centro espositivo, l'impianto di imbottigliamento e gli elementi di collegamento, crea un continuum architettonico tra le due realtà. Per preservare il carattere naturalistico della zona e minimizzare sia l'impatto visivo sia ambientale, dovuti all' inserimento delle strutture nel fianco della collina, si è utilizzato come tipologia di copertura il "tetto giardino", anche per le sue potenzialità energetiche ed ecologiche. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla consultazione delle tavole dedicate al progetto architettonico, allegate alla presente Tesi.

3.1

Introduzione al progetto

Il lotto di edificazione, denominato dal Piano Strutturale del Comune di Casciana Terme, UTOE 10, è un'area collinare ad oggi dimora di un uliveto in stato di abbandono. Sul lato nord - ovest è fiancheggiato dalla Strada Provinciale del Monte Vaso, mentre sugli altri lati confina con aree a carattere naturalistico e boschivo. Il sito è collocato in una zona collinare di notevole interesse paesaggistico, dove il panorama dominante sono le verdi colline della zona cascianese, su cui si affacciano borghi antichi come quello di Chianni.

L'Area UTOE 10 ha una forma allungata e per assecondare l'andamento collinare del terreno gli edifici sono stati disposti a quote diverse, operando così una suddivisione funzionale del lotto. In particolare l'impianto di imbottigliamento, la cui funzione principale è la commercializzazione dell' Acqua San Leopoldo, è stato posizionato ad una quota minore rispetto al centro espositivo, in modo da agevolarne il raccordo con la strada. Si è riservato al centro espositivo la posizione sommitale, dalla quale è possibile ammirare uno splendido scorcio sull' ambiente circostante, dato che questo fabbricato rappresenta la funzione pubblica e turistica del complesso edilizio e dunque maggiormente frequentato. In tal modo il lotto risulta essere suddiviso in una zona a carattere produttivo e commerciale dislocata più in basso e in prossimità della strada, e in una zona con funzione turistica e ricettiva, posizionata a quota maggiore e più arretrata rispetto alla via di comunicazione.

Dato che le strutture sono dislocate su livelli differenti è nata l'esigenza di collegarle attraverso un ulteriore costruzione, identificata come "collegamento verticale". Questo elemento è adiacente all' impianto di imbottigliamento e al suo interno si è ricavato un vano scale e un ascensore. Il livello di calpestio dell'ultima rampa di scale è posto alla stessa quota del centro espositivo e contemporaneamente si trova anche allo stesso livello della copertura giardino dell'impianto. La rampa di scale e l'ascensore permettono ai visitatori di potersi immettere nel percorso vetrato a loro dedicato, all'interno dell'impianto di imbottigliamento. Appare dunque chiaro il "circuito" che si propone ai turisti: dal centro espositivo è possibile raggiungere il collegamento verticale; da qui, attraverso il vano scala o l'ascensore, si più scegliere se continuare il cammino all'interno dell'impianto o se dirigersi sulla terrazza per ammirare il panorama.

(2)

Nelle porzioni del lotto dove non si è costruito in parte si sono messe a dimora nuove piante di ulivo, in parte sono state reimpiantate quelle già presenti nell'area, precedentemente sradicate per avviare gli interventi di costruzione.

Poiché nel lotto sono state individuate due attività principali, anche la viabilità è stata ideata in modo coerente con la suddivisione funzionale operata. Come già spiegato l'impianto di imbottigliamento necessita di un collegamento immediato con la via di comunicazione, al fine di agevolare il traffico dei mezzi pesanti che si recano all'impianto per ritirare le casse d'acqua, destinate alla "grande distribuzione". Per raggiungere l' obiettivo si è ricavato una strada a doppio senso di marcia che raccorda la zona posteriore del fabbricato alla strada provinciale del Monte Vaso, unicamente riservata ai mezzi pesanti. Questi, una volta imboccata la viabilità interna del lotto, hanno a disposizione un ampio piazzale dove possono condurre le opportune manovre e caricare la merce. Anche la parte anteriore dell'impianto è stata congiunta con la strada Provinciale del Monte Vaso, in modo che gli impiegati degli uffici e gli addetti alla linea di imbottigliamento possano raggiungere il fabbricato. La viabilità progettata prevede una strada interna che conduce direttamente in prossimità degli ingressi per i dipendenti. Lungo la strada interna sono stati previsti anche i parcheggi per le auto.

Sull'altro versante del lotto si è progettato la viabilità dedicata ai fruitori del centro espositivo. A differenza del caso precedente, la strada interna che conduce al fabbricato in oggetto, termina all'interno del parcheggio interrato, che è posto nelle immediate vicinanze del centro. Si risale dal parcheggio attraverso un vano scale con ascensore, che adducono ad una zona verde, copertura del parcheggio, abbellita con le piante di ulivo. Attraversando il giardino si arriva sia agli ingressi riservati al personale sia a quello principale dedicato ai visitatori.

(3)

3.2

Organizzazione interna degli edifici

Nel paragrafo corrente si analizza l'organizzazione interna sia dell'impianto di imbottigliamento, sia del centro espositivo, attraverso la descrizione della struttura delle piante e delle funzioni individuate. Poiché i due edifici fanno parte di un organismo architettonico che prevede una loro connessione, attraverso il percorso espositivo riguardante la tematica dell' "Acqua", si è ritenuto opportuno esaminare contemporaneamente l'organizzazione funzionale di entrambi i fabbricati.

3.2.1

L'Impianto di imbottigliamento

L'impianto di imbottigliamento è stato progettato sulla base delle dimensioni di ingombro della linea di imbottigliamento e dello spazio necessario allo stoccaggio del prodotto finito. Per proporzionare nel modo corretto sia gli ambienti che l'intera struttura è stata contattata l'azienda F&P machinery srl, con sede operativa a Gattatico (RE), la quale ha gentilmente collaborato al progetto, ideando uno schema preliminare della linea. Brevemente possiamo descriverla nel seguente modo: è composta da una sequenza di macchinari che attraverso vari passaggi trasferiscono l'acqua, prelevata dalla sorgente San Leopoldo, all'interno di bottiglie in PET da un litro. Nella fase finale del processo le bottiglie vengono confezionate in casse e stoccate nell'apposita area. Da qui verranno poi prelevate dal personale per essere trasferite sui mezzi pesanti che le trasporteranno a destinazione. Informazioni più dettagliate sono fornite in Appendice 9, ove è possibile consultare anche lo schema grafico della linea.

La soluzione progettuale ideata, a seguito dell'elaborazione dello schema preliminare della linea di imbottigliamento, consiste in un capannone industriale con struttura portante in acciaio su fondazioni in cemento armato. Le dimensioni di impronta sono 40 metri per 50 metri di estensione lineare e sono compatibili con gli ingombri dei macchinari e dei relativi spazi di stoccaggio. All'interno dell'impianto sono presenti anche due telai di due piani fuori terra, sorretti dalle medesime fondazioni su cui è impostato lo scheletro portante del capannone.

Figura 3.2: Schema delle funzioni che trovano spazio all'interno dei telai in acciaio

Questi ospitano gli spazi dedicati alle funzioni correlate all'imbottigliamento. Infatti si è reso necessario individuare uno spazio per il laboratorio analisi (3), dove vengono fatti i controlli di qualità sull'acqua imbottigliata, un'area magazzini (4) per la conservazione dei materiali utilizzati dal processo di imbottigliamento come le etichette, la colla per fissarle alle bottiglie, i tappi e simili. Si è ritenuto opportuno prevedere anche una officina per le riparazioni di eventuali componenti della linea con relativo magazzino (6). Per un maggiore comfort degli addetti si è ricavato una zona loro dedicata, ove sono stati previsti degli ampi spogliatoi separati per sesso (2), e una piccola sala

(4)

pranzo con cucina annessa (5). Tali funzioni essendo a servizio diretto del processo industriale sono state collocate "fronte - linea". Diversamente i servizi come gli uffici(7,8,9) e il percorso visitatori (10) sono stati posizionati al piano superiore dei due telai in acciaio. In questo modo il direttore dell'impianto (8)e gli impiegati (7) hanno l'opportunità di controllare dall'alto la linea, grazie alla parete in vetro che contorna il piano degli uffici. Il percorso riservato ai turisti è posto nelle immediate vicinanze degli uffici ma le due zone non sono comunicanti, fatta eccezione per l'uscita di sicurezza. Anche il perimetro del percorso per i visitatori è contornato da una parete vetrata che permette ai turisti una visuale d'insieme sull'impianto. I servizi igienici, compresi quelli per disabili, sono collocati ad entrambi i livelli dei telai in acciaio e sono in entrambi i casi separati per sesso. Nella zona terminale del fabbricato si è collocato un piccolo ufficio con reception dove il personale addetto controlla l'uscita dall'impianto delle casse di acqua confezionate. La zona terminale del fabbricato si affaccia infatti sul piazzale che accoglie l'arrivo dei mezzi pesanti, preposti al trasporto dell' Acqua San Leopoldo.

Di seguito si riporta in modo più dettagliato l'articolazione degli spazi e dei percorsi studiati. Sia gli impiegati che gli addetti alla linea hanno la possibilità di posteggiare la propria auto lungo la strada che conduce all'impianto, in prossimità di questo. Sono stati previsti due ingressi separati, uno per i dipendenti della zona produttiva e uno per gli impiegati degli uffici.

Gli addetti alla linea e coloro che lavorano presso il laboratorio analisi, accedono al fabbricato tramite un ingresso, arretrato rispetto al filo esterno del fabbricato, al fine di creare una protezione dagli agenti atmosferici. L'entrata conduce ad una zona filtro che immette negli spogliatoi (2) riservati agli operai della linea. Questi sono ampi e dotati di servizi igienici, doccia, armadietti doppi e panche per potersi cambiare più comodamente. Gli addetti, una volta usciti dagli spogliatoi, possono raggiungere, sempre attraverso la medesima zona filtro, la zona produttiva recandosi alle proprie postazioni di lavoro. Per motivi igienici gli spogliatoi riservati al personale del laboratorio analisi sono stati previsti all'interno del locale stesso.

Figura 3.3: Schema preliminare alla progettazione,distribuzione del piano terra

Gli impiegati degli uffici accedono all'impianto tramite un ingresso riparato dal ballatoio in aggetto dai locali superiori. L'apertura immette in un ampio disimpegno vetrato (1), illuminato dalla luce naturale, dove si trovano la rampa di scale e l'ascensore che conducono al piano superiore. Giunti a

(5)

questo livello si entra nella zona degli uffici attraverso uno spazio filtro studiato per mantenere un microclima confortevole all'interno dei locali. Gli uffici sono organizzati in modo tale che la segretaria sia locata in prossimità dell'ufficio del direttore (8) e della zona occupata dalle scrivanie degli impiegati che svolgono funzioni commerciali e amministrative. Per permettere una collaborazione tra colleghi si è creato un ampio open space (9) , dove le divisioni tra la segreteria, la zona commerciale e amministrativa avvengo per mezzo di divisori leggeri di altezza limitata. Sull'open space degli uffici si affacciano una sala per le riunioni interne (7), un archivio e i servizi igienici. Al fine limitare l'altezza del locale, ma anche per evitare eccessivi costi di riscaldamento, migliorare l'illuminazione e l'acustica si è predisposto un controsoffitto in cartongesso sorretto dalle travi in acciaio della struttura metallica progettata. Inoltre affinché gli impiegati possano svagarsi durante le piccole pause lavorative, si è creato un ballatoio dal quale si può osservare il panorama circostante e riposare la vista, affaticata dagli schermi dei computers. Il ballatoio funziona anche come via di esodo in quanto conduce alla scala antincendio esterna. Gli uffici sono dotati di un' ampia parete vetrata che permette alla luce naturale di filtrare, migliorando le condizioni lavorative non solo dal punto di vista illuminotecnico ma anche psicologico, dato che la percezione della natura circostante crea un ambiente confortevole e accogliente.

Figura 3.4: Schema preliminare alla progettazione,distribuzione del primo piano

Per contemplare tutte le esigenze dei dipendenti, sia dell'area produttiva che degli uffici, a piano terra si è creato una piccola sala da pranzo(5) con una cucina, dove il personale in pausa può recarsi per consumare il proprio pasto confezionato a casa oppure cucinarlo sul momento. Il locale si affaccia su un corridoio a diretto contatto con il vano scale, dunque può essere raggiunto dagli impiegati semplicemente recandosi a piano terra, mentre gli addetti alla linea arrivano alla zona pranzo, passando attraverso lo stessa zona filtro sul quale si affacciano gli spogliatoi. All'interno del locale è stato ricavato anche un piccolo spazio destinato ai servizi igienici, separato dalla sala tramite un antibagno. La sala pranzo ha dimensioni contenute in considerazione del fatto che non viene fruita contemporaneamente dagli addetti alla linea e dagli impiegati, in quanto svolgono le proprie funzioni lavorative in orari diversi.

Infine allo stesso livello degli uffici si trova un corridoio vetrato (10) che ospita il percorso dedicato ai visitatori. Questi in arrivo dal collegamento verticale accedono al corridoio tramite una porta di ingresso. I turisti non entrano mai in contatto con i dipendenti dell'impianto.

(6)

Figura 3.5: Schema tridimensionale che mostra la distribuzione degli spazi al'interno degli uffici

3.2.2

Il Centro espositivo

Come già anticipato il centro espositivo è stato analizzato principalmente dal punto di vista architettonico, organizzando la distribuzione in pianta delle funzioni e degli ambienti, studiando la forma, i volumi, i materiali dell'edificio e l'inserimento nel lotto e infine avendo cura di definire la relazione con il collegamento verticale e dunque con l'impianto di imbottigliamento.

Tuttavia, si è studiato, uno schema preliminare della disposizione dei pilastri in cemento armato, pensando di utilizzare tale tecnica costruttiva per la realizzazione del centro espositivo. Questo passaggio è stato fondamentale nella individuazione degli spazi architettonici, i quali sono stati modellati sulla maglia strutturale dei pilastri in cemento armato. La soluzione progettuale elaborata per il centro espositivo consiste in un fabbricato di 40 metri per 21 metri di estensione lineare, di due piani fuori terra, con struttura portante in cemento armato.

La funzione principale del fabbricato è quella definita in precedenza come turistico - ricettiva, specialmente legata alla presenza del percorso espositivo dedicato all'argomento "Acqua"; ciò nonostante sono state individuiate ulteriori funzioni ad essa correlate, necessarie all'esistenza del centro espositivo e al suo "corretto funzionamento", in qualità di organismo edilizio autosufficiente. Infatti l'attività pubblica del fabbricato implica l'esistenza di servizi a sostegno di questa funzione come: punti ristoro, informativi, e una area direttiva che si occupi della gestione del centro espositivo. Di conseguenza si sono raggruppate la attività affini all'interno di due "blocchi funzionali": uno dedicato ai visitatori e uno agli addetti, dove con questo termine ci si vuole riferire sia al personale impiegato all'interno delle attività del percorso espositivo, dei punti ristoro e informativi, e nel punto vendita dell'Acqua San Leopoldo, sia agli impiegati dell'area direttiva (uffici). Con il termine visitatori ci si riferisce sia ai semplici turisti che agli alunni di scuole dell'infanzia, elementari medie e superiori.

Entrambi i blocchi si snodano su due livelli, e sono raccordati dal blocco centrale che ospita il collegamento verticale tra i due piani (vano scale e ascensore). Nel blocco riservato ai visitatori trovano spazio a piano terra il percorso espositivo dedicato all'"Acqua", un piccolo punto ristoro, un bar e una sala convegni. Al piano superiore è dislocata l'area didattica del percorso informativo, ricreando delle aule, una biblioteca due punti informativi dedicati all'"Acqua San Leopoldo" e un punto vendita dell'acqua. Parallelamente l'altro blocco ospita a piano terra gli spogliatoi per il

(7)

personale, la cucina del punto ristoro(con i relativi locali tecnici ), la zona direttiva e uno spazio filtro anch'esso disposto su due livelli che oltre ad ospitare locali tecnici come gli archivi e i ripostigli, ha la funzione di mettere in comunicazione il blocco dei visitatori con quello degli addetti, rendendo possibile, in particolare per coloro che prestano servizio all'interno del blocco visitatori, un agevole raggiungimento delle proprie postazioni di lavoro. Anche in questo edificio i percorsi sono stati separati cosicché non ci sia una sovrapposizione di flussi che renderebbe caotica la fruizione e l'intuizione degli spazi.

Figura 3.6:Schema dei blocchi funzionali

Si sono previsti servizi igienici separati per sesso, compresi quelli per disabili, ad ogni piano. Si è posta molta attenzione nel separare i servizi degli addetti da quelli dei visitatori, per rispettare la diversificazione dei percorsi di fruizione degli spazi. Infine Si è ideato un parcheggio interrato in adiacenza del centro espositivo, la cui copertura è stata trasformata in una terrazza verde coltivata con piante di ulivo.

Per comprendere maggiormente l'organizzazione degli spazi interni, e dunque il funzionamento del centro espositivo, di seguito si analizzano in modo più dettagliato i due livelli.

Si arriva al centro espositivo percorrendo la viabilità interna al lotto che termina all'interno del parcheggio interrato, ove è possibile posteggiare le auto. Il parcheggio nasconde alla vista i veicoli, minimizzando l'impatto visivo e preservando così il carattere naturalistico dell'area. Dal parcheggio si risale attraverso il vano scale e l'ascensore che conducono al livello del centro espositivo, raggiungibile velocemente, passeggiando attraverso la zona verde creata sfruttando la copertura del parcheggio.

I visitatori risaliti dal parcheggio sono indirizzati visivamente verso l'ingresso principale del centro, poiché situato nel blocco centrale vetrato che emerge nitidamente dal contrasto con le vicine pareti verdi. Varcato l'ingresso ci si trova all'interno di un ampio open space , dove si intuiscono tutti i

(8)

percorsi che possono essere intrapresi: infatti sulla destra si trova il percorso espositivo con la relativa biglietteria - guardaroba, a sinistra vi è l'ampia zona bar, sulla quale si affaccia l'ingresso al punto ristoro, e in posizione arretrata ma ugualmente visibile è situato l'ingresso alla sala convegni. Inoltre l'ampio vano scale circolare (con ascensore) invita i turisti a visitare il piano superiore, dove si trovano altre numerose attività.

Figura 3.7: Schema preliminare alla progettazione,distribuzione del piano terra

Il percorso espositivo, poiché è stato concepito per essere l'anello di congiunzione tra il centro e l'impianto di imbottigliamento verrà descritto nel successivo paragrafo.

La zona bar occupa un' ampia porzione dell' open space centrale ed è composta da una parte occupata dal bancone e una dove si trovano i tavolini, ricreata sfruttando lo spazio al di sotto della scala circolare. Per chi vuole intrattenersi ulteriormente può farlo consumando un pasto veloce nel punto ristoro, dotato di una cucina. In adiacenza al locale cucina si sono predisposti i locali tecnici, come la dispensa, e la zona di stoccaggio dei rifiuti. Il rifornimento delle materie prime, necessarie allo svolgimento delle attività del bar e del punto ristoro e il conseguente smaltimento dei rifiuti, avviene tramite un montacarichi che posizionato al di sotto del livello della cucina e in comunicazione con il parcheggio interrato, fa si che tale servizio venga effettuato dagli addetti senza ostacolare la fruizione del centro espositivo da parte dei visitatori.

La sala convegni, collocata tra il bar e il punto ristoro e più precisamente nell'area retrostante al bar, è un'ampia sala caratterizzata da una parete vetrata che permette di ammirare il paesaggio circostante. Nella sala sono previste conferenze inerenti alle tematiche trattate all'interno del centro, ed eventi culturali a carattere generale dirette sia ai professionisti del settore sia ai visitatori, come ad esempio gli alunni delle scuole.

Il percorso del visitatore continua al piano superiore a cui si accede tramite la spaziosa rampa di scale e l'ascensore, posti in fascia centrale. Nella zona di arrivo delle scale si trovano un punto vendita dell'Acqua San Leopoldo, che può essere acquistata come singola bottiglia o in casse, mentre la degustazione è offerta dal punto ristoro e nella zona bar. Nelle immediate vicinanze della zona

(9)

vendita troviamo il punto informativo riguardante l'Acqua San Leopoldo, dove il personale esperto può spiegare al visitatore le numerose proprietà benefiche di questa importante acqua termominerale, e guidarlo verso un corretto utilizzo. L'accostamento tra questa due attività non è casuale, infatti dato che l'acqua ha anche proprietà mediche si è ritenuto opportuno avere cura del visitatore anche in questo senso ovvero guidarlo verso l'acquisto di un prodotto di cui conosce le importanti virtù. A pochi passi da questa zona, si trova il punto informativo sul centro espositivo, a cui è stato dedicato un piccolo ufficio dove il personale addetto informa i visitatori sulle varie attività che si possono svolgere nel centro, tra cui la prenotazione di visite guidate, delucidazioni sul percorso espositivo e sulla relativa area didattica e informazioni sul calendario degli eventi organizzati dal centro. Per connettere maggiormente Il centro con la realtà circostante e viceversa, l'ufficio funziona anche come punto di informazioni turistiche sul territorio limitrofo.

Nell'ala destra, si trova l'area didattica del percorso espositivo, si rimanda dunque al paragrafo ad essa dedicato per il necessario approfondimento.

Figura 3.8: Schema preliminare alla progettazione,distribuzione del primo piano

Gli impiegati degli uffici accedono al centro tramite un ingresso loro riservato. Il ballatoio in aggetto dal piano superiore ha anche la funzione di riparare dagli agenti atmosferici coloro che si apprestano a varcare l 'entrata. Quest'ultima immette in un ampio disimpegno dove è stata alloggiata una rampa di scale che conduce al piano superiore ove è dislocata l'area direttiva. Percorsa la rampa si arriva in una zona relax arredata con divanetti e dispensatori automatici di cibi e bevande, ideata per creare un ambiente di lavoro accogliente che consenta ai dipendenti di potersi adeguatamente rilassare durante i momenti di pausa. La zona relax è stata arricchita anche da un ballatoio, ove gli impiegati possono entrare in contatto con l'ambiente esterno e rilassarsi osservando le colline circostanti. Superata questa zona si entra negli uffici, dove troviamo la segreteria collocata in una stanza apposita ma in comunicazione con l'open space, dove si svolgono le funzioni amministrative e commerciali, e l'ufficio del direttore. E' presente anche una sala riunioni, alla quale si accede tramite l'ufficio del direttore e l' open space .Gli impiegati possono raggiungere il piano terra, anche per recarsi al punto ristoro o al bar, attraverso le scale di servizio poste nella zona filtro, che è accessibile dall' open space uffici.

(10)

Il personale impiegato nelle attività del percorso espositivo, nel punto ristoro, nella zona bar nei punti informativi e nel punto vendita dell'Acqua San Leopoldo, accede al centro attraverso un ingresso in posizione defilata, ed è arretrato rispetto al filo esterno del muro perimetrale, in modo da creare una rientranza che protegga l'ingresso da vento e pioggia. L'ingresso immette nella zona filtro, dalla quale si accede agli spogliatoi, alla cucina, alla zona del percorso espositivo e al piano superiore tramite un vano scale e l'ascensore. Gli spogliatoi sono pensati per accogliere tutto il personale coinvolto, sono separati per sesso, dotati di servizi igienici, docce e armadietti doppi. Come si intuisce, attraverso la zona filtro il personale ha accesso alle proprie postazioni lavorative, previo passaggio dagli spogliatoi. Ad esempio coloro che sono impiegati nelle attività poste al secondo livello, possono raggiungere la propria postazione utilizzando il vano scale e l'ascensore della zona filtro.

Infine si vuole richiamare l'attenzione sulla luce naturale che filtra attraverso le ampie pareti vetrate del centro le quali permettono anche una visione sul panorama collinare rendendolo un elemento protagonista dell'architettura interna del centro espositivo.

3.2.3

Il percorso espositivo dedicato alla tematica dell'"Acqua"

Lo studio architettonico è stato guidato dal concetto di "integrazione", declinato su due livelli : integrazione tra ambiente naturale e costruito ed integrazione ovvero connessione tra i due edifici facenti parte del complesso edilizio. L 'impianto e il centro espositivo, essendo posti a quote diverse, sono connessi tramite dei percorsi di collegamento, tra cui un volume che ospita una rampa di scale e un ascensore . Per rafforzare il rapporto tra la due realtà e tra queste e l'ambiente naturale circostante si è pensato di far proseguire il percorso informativo sull'Acqua, che origina all'interno del centro espositivo, anche attraverso gli elementi di collegamento e l'impianto di imbottigliamento stesso. In questo modo il percorso viene proiettato all'esterno del centro guidando il visitatore verso la scoperta dell'ambiente circostante, che diventa esso stesso oggetto del cammino formativo.

Figura 3.9: disegno preliminare alla progettazione che mostra le strutture di collegamento (evidenziate in rosso)

Di seguito illustriamo i vari passaggi del percorso espositivo, prendendo come riferimento il circuito esperienziale offerto al visitatore.

Il percorso espositivo è stato collocato nell'ala destra del centro. La biglietteria si affaccia sull'ampio open space a piano terra, in prossimità dell'ingresso. Qui ha inizio il cammino formativo del visitatore; infatti una volta acquistato il ticket si individua facilmente l'accesso del percorso espositivo. Quest'ultimo è composto da un susseguirsi fluido di spazi ognuno dei quali approfondisce la tematica "Acqua" da diversi punti di vista. Il percorso si pone come un cammino

(11)

formativo il cui obiettivo è quello di istruire i visitatori sull'argomento trattato rendendoli, una volta terminato il circuito, maggiormente consapevoli della sua importanza per l'umanità e per il nostro pianeta.

Per chiarire l'analisi teorica attorno alla quale si articola il percorso, si riporta lo schema analitico dei concetti affrontati. Questi sono esposti attraverso proiezioni sonore e visive, fotografie, tavole descrittive, e schermi interattivi.

• Sala 1: "Acqua come" principio divino e filosofico e etimologia del termine: Si inizia il percorso partendo dall'etimologia del termine. Contestualmente si parla del significato rappresentato dall'Acqua per le civiltà antiche e di come abbia influenzato il pensiero dell'uomo, descrivendo il ruolo dell'Acqua in vari culti religiosi e teorie filosofiche.

• Sala 2: "Acqua come" elemento fisico e chimico: Si approfondisce la tematica analizzando le principali caratteristiche chimiche e fisiche della molecola di Acqua. successivamente si ampliano gli orizzonti conoscitivi descrivendo in che modo l'Acqua è presente nell'Universo e sulla terra. In particolare si approfondisce la spiegazione del ciclo idrologico.

• Sala 3:"Acqua come" alimento: Si parla dell'importanza di questo elemento per l'organismo umano facendo riferimento all'importanza dell'idratazione per l'esistenza stessa degli esseri viventi ("Acqua come" fonte di vita). Parallelamente si inquadra l'argomento anche dal punto di vista normativo fornendo le principali classificazioni e definizioni proposte dalle leggi vigenti in materia. In particolare si affronta la descrizione dei vari tipi di Acqua minerale naturale (bicarbonata, calcica, fosfata e simili) indicandone le principali caratteristiche e spiegando come ciò venga riportato nelle etichette.

• Sala 4 "Acqua come" gusto: dopo aver illustrato le peculiarità dei vari tipi di Acqua minerale naturale si esamina anche l'aspetto organolettico di questo elemento, ritagliando un approfondimento dedicato all'Acqua San Leopoldo.

• Sala 5 "Acqua come " elemento curativo: l' "Acqua", presentata come alimento fondamentale per l'esistenza, viene ora descritta come sostanza terapeutica. In questa fase si parla dell'acqua come elemento termale usato sin dai tempi antichi descrivendo le cure termali e idropiniche con un particolare riferimento sia all'Acqua San Leopoldo che all' Acqua Mathelda .

• Sala 6 "Acqua come" prodotto commerciale: si ripercorre la storia dell'industria dell'imbottigliamento analizzando il fenomeno e le motivazioni alla sua base. Contestualmente si apre una retrospettiva storica sul vecchio complesso idrotermale San Leopoldo, con forti riferimenti all'edificio termale e al vecchio impianto di imbottigliamento. Per completare l'analisi storica si arriva ai giorni odierni focalizzando l'attenzione sulla storia recente del nuovo impianto progettato per l 'Acqua San Leopoldo.

• Sala 7: "Acqua come" fonte di energia rinnovabile: Altro aspetto importante da mostrare è il potenziale energetico dell'Acqua. In questa sede si illustrano quali sono le varie applicazioni, ovvero energia idroelettrica, il funzionamento dei mulini ad acqua, del motore a vapore, per terminare con l'energia delle maree sfruttata nelle centrali maremotrici. • Sala 8 :"Acqua come "risorsa mondiale da preservare: Alla fine del percorso si traggono le

considerazioni conclusive, evidenziando l'importanza dell' Acqua alla luce dei vari argomenti affrontati. In particolare si focalizza l'attenzione sul fatto che la riserva idrica mondiale inizia a scarseggiare, generando anche fenomeni sociali come guerre e incremento di mortalità nelle zone in cui questo problema è più marcato. Si conclude indicando le cause del fenomeno come l' inquinamento, la crescita demografica, e soprattutto un utilizzo

(12)

sbagliato da parte dell'uomo che in molti casi non "conoscendone" l'importanza ha sprecato questa importante risorsa mondiale.

Terminato il percorso, all'uscita il visitatore è immesso all'interno di uno spazio dedicato agli acquisti di Souvenirs e Gadget sull'Acqua.

Figura 3.10: Schema della disposizione planivolumetrica del percorso informativo

Nella sezione dedicata all'Acqua San Leopoldo si apre un "link" che invita ad un approfondimento su questa importante acqua e sul territorio circostante .Infatti nella Sala 4 il percorso espositivo si apre su un corridoio vetrato che conduce all'esterno del fabbricato . Nel corridoio si forniscono ulteriori informazioni sull' Acqua San Leopoldo partendo dalla sua storia. Al termine del corridoio il visitatore è guidato verso il collegamento verticale: durante il passaggio all'esterno si può ammirare il panorama circostante che viene presentato al visitatore come il luogo "nativo" dell' Acqua San Leopoldo. Arrivati al collegamento verticale il percorso conoscitivo continua anche al suo interno snodandosi su due livelli: si può scegliere se continuare l'approfondimento relativo alla scoperta dei luoghi nativi dell' Acqua San Leopoldo, raggiungendo la copertura giardino dell'impianto da cui ammirare il panorama, oppure si può decidere se percorrere il collegamento verticale, dove vengono fornite ulteriori nozioni sull' Acqua San Leopoldo (già esaminata all'interno delle sale del centro espositivo ma in modo più sintetico), per raggiungere l'entrata del percorso visitatori posto all'interno dell'impianto di imbottigliamento. In questa sede viene spiegato il funzionamento della linea di imbottigliamento studiata per l'impianto dell' 'Acqua San Leopoldo, che contestualmente è possibile osservare passeggiando lungo il corridoio vetrato. Qui si conclude il circuito conoscitivo e i visitatori possono rientrare al centro espositivo per proseguire l'esperienza formativa iniziata.

Riportando l'attenzione sul centro espositivo concludiamo il racconto del percorso formativo spiegando il funzionamento dell'area didattica. Il centro è stato pensato anche per attirare l'attenzione delle Scuole (da quella per l'infanzia fino alla scuole superiori), dunque si è pensato di ricavare al piano superiore due aule dove gli studenti possono partecipare a lezioni frontali inerenti alle tematiche affrontate a piano terra. Vi è anche l'opportunità di condurre esperimenti scientifici,

(13)

seguiti dal personale addetto, all'interno del laboratorio analisi. Per chi vuole accrescere ulteriormente le proprie conoscenze si è anche previsto una piccola biblioteca dedicata all'argomento "Acqua".

(14)

3.3

Studio dei prospetti e dei volumi

Uno degli obiettivi che hanno guidato la progettazione è stata l'integrazione, che come abbiamo già avuto occasione di sottolineare numerose volte, è stata interpretata sia come rapporto tra edifici sia tra costruito ed ambiente, intendendo con esso il lotto di edificazione (Area UTOE10) e il paesaggio circostante.

In questo contesto si inserisce la scelta di "mimetizzare" gli edifici attraverso l'utilizzo di forme, materiali e colori del luogo. Si è optato per l'utilizzo di volumi semplici e compatti, definiti da coperture e pareti verdi, in modo da ricreare artificialmente le porzioni di collina asportate per attuare l'intervento. In particolare questo concetto è rappresentato dalla copertura dell'impianto di imbottigliamento che è stata trasformata in una terrazza giardino praticabile, dove si può passeggiare, ammirando l'incantevole panorama circostante.

Attualmente Il lotto è coltivato con piante di ulivo ma è in stato di abbandono. Per minimizzare l'impatto ambientale, gli ulivi espiantati durante i lavori di scavo, saranno reimpiantati accanto a nuove piante, come nel caso della copertura del parcheggio interrato.

Il complesso edilizio, risulta in questo modo "inglobato" dalla natura circostante. Il parco di ulivi richiama alla memoria il passato del lotto e, come la copertura verde dell'impianto, sono un richiamo storico al parco del vecchio complesso idrotermale San Leopoldo.

Figura 3.12:Schema della planimetria

Per creare un dialogo visivo tra l'impianto di imbottigliamento e il centro espositivo si è pensato di caratterizzare i loro prospetti principali (ossia le facciate fronte strada) attraverso la creazione di uno stesso disegno, contraddistinto dalla reiterazione della sagoma di una bottiglia. La bottiglia è l'elemento rappresentativo dell'intero progetto: l'imbottigliamento e la diffusione di informazioni e di cultura riguardo l'argomento Acqua. La linea sinuosa che la contraddistingue evoca le forme morbide delle coline circostanti e rompe la geometria scatolare e compatta dei due edifici.

(15)

Figura 3.13: L'immagine mostra la leggerezza conferita dal Corten traforato ai volumi

Al fine di contraddistinguere i due fabbricati, i prospetti sono stati realizzati con materiali diversi. Per l'impianto si è scelto un rivestimento esterno a doppia pelle composto da una parete interna vetrata (tranne in alcuni casi in cui si è reso necessario un tamponamento opaco), e da una parete esterna in Corten forato. Il Corten è un materiale resistente alle intemperie, si accorda cromaticamente con l'ambiente naturale circostante e la sua finitura superficiale ruvida ricorda la corteccia degli alberi. Il Corten forato è largamente utilizzato in architettura perché lasciando intuire gli spazi retrostanti, crea una sensazione di sfocatura e leggerezza che rende dinamico l'elemento architettonico trattato con questo materiale. Infatti il prospetto cambierà in base a come la luce viene riflessa dal vetro retrostante e quindi muterà aspetto con il susseguirsi delle stagioni e con l'alternanza del giorno con la notte. L'impianto di imbottigliamento diviene "mutevole" come la natura che lo circonda

3.14: Vista sul prospetto anteriore dell'impianto di imbottigliamento

Nel caso in esame la foratura è stata studiata per ricreare il moto vorticoso delle bolle d'aria, tipico delle acque effervescenti come l' Acqua San Leopoldo. Inoltre, per schermare le zone che necessitano di maggiore privacy, come gli spogliatoi e i servizi igienici (posti sul fronte anteriore

(16)

dell'impianto) si è utilizzato un tamponamento interno opaco, "mimetizzato" attraverso una densità minore di fori del pannello esterno in Corten. Questo accorgimento è stato riproposto anche nello studio del prospetto posteriore del'impianto dove la foratura è stata rarefatta per proteggere da un eccessivo irraggiamento solare il materiale stoccato.

Figura 3.15:Vista sul prospetto posteriore dell'impianto di imbottigliamento

Per il centro espositivo si è utilizzato una facciata verde interrotta da una parete vetrata. La quinta verde, è distaccata dal filo esterno del fabbricato di circa 4 metri poiché è stata allineata con il volume vetrato centrale. Si è creato dunque uno spazio intermedio, protetto dalla copertura dell'edifico, la quale raccordandosi alla parete verde crea un effetto tridimensionale che alleggerisce l'intera struttura. La parete e la copertura verde avvolgono l'edificio con un manto erboso, cosi come se fuoriuscisse dal fianco della collina stessa.

Meritano un breve approfondimento le coperture verdi, e il vetro utilizzato come tamponamento esterno, dei quali si vogliono mettere in luce le maggiori qualità.

L'utilizzo delle coperture verdi è largamente diffuso in architettura moderna e non solo, dato che si fanno risalire le sue origini ai giardini pensili della civiltà Babilonese. Questa tipologia di copertura, oltre ad aumentare il pregio estetico del fabbricato ha importanti potenzialità energetiche, ecologiche, ed economiche. Le coperture verdi, assorbendo il calore, creano una mitigazione microclimatica che riduce di conseguenza l'utilizzo degli impianti di condizionamento durante i mesi estivi e forniscono un adeguato isolamento termico durante i mesi invernali, abbassando il fabbisogno economico degli edifici. Questo aspetto ci è apparso di notevole interesse soprattutto per l'impianto di imbottigliamento, dato che questa attività produttiva richiede un microclima costante. Le coperture verdi filtrano l'aria inquinata, assorbendo le particelle in sospensione nell'aria e l'anidride carbonica. Si è pensato che la presenza del manto erboso sulla copertura dell'impianto possa limitare l'inquinamento prodotto da questa attività industriale. Un ulteriore pregio è la ritenzione delle acque piovane, con un conseguente alleggerimento del carico fognario e una protezione del fianco della collina da eventuali smottamenti dovuti allo scavo .

Per non accrescere sensibilmente i carichi gravanti sulla struttura portante dell'impianto, si è scelto una copertura verde di tipo intensivo leggero, ovvero coltivata esclusivamente con manto erboso, praticabile e dotata di una particolare stratigrafia di spessore e peso limitati che la rendono adatta anche a coperture di grandi luci. Per il centro espositivo si è scelto una copertura verde non praticabile, di tipo estensivo, ossia un manto erboso spontaneo che non necessita di particolare manutenzione. Al fine di creare una sintonia tra i vari edifici si è scelto di adoperare la copertura verde anche per il collegamento verticale e per la pensilina delle scale del parcheggio interrato.

(17)

Il tipo di parete vetrata utilizzata sia per il centro espositivo sia per l'impianto di imbottigliamento,la dove è stata utilizzata, è caratterizzata dalla seguente stratigrafia:

• vetro monolitico temprato di 8 mm (60/28) con deposito su faccia per permettere il controllo solare;

• intercapedine di 15 mm riempito con aria disidratata;

• vetro stratificato interno ad alto potere fonoisolante di 8,5 mm;

Il vetro utilizzato è antisfondamento per ottenere una maggiore sicurezza dei fabbricati ed è sorretto da una opportuna baraccatura. Nel caso dell'impianto di imbottigliamento, davanti al pannello in vetro viene posizionato, ad una opportuna distanza, quello in Corten, anch'esso sorretto da una propria struttura di baraccatura (tamponamento esterno a "doppia pelle" .

Si è scelto un vetro a controllo solare, in quanto nonostante lasci passare la luce naturale, evita il passaggio di buona parte dell'energia legata all'irraggiamento del sole, che altrimenti provocherebbe una situazione di "effetto serra" all'interno degli edifici. Questo particolare tipo di vetro lavora in parallelo con la copertura verde, potenziando i suoi effetti benefici sulla struttura, infatti: evita il surriscaldamento degli ambienti, soprattutto nella stagione estiva, avendo una bassa dispersione termica mantiene caldi gli ambienti in inverno,e conseguentemente riduce il consumo energetico dell'edificio.

Figura 3.16. Schema che mostra i prospetti principali dei fabbricati

Si precisa che un eccessivo irraggiamento potrebbe essere dannoso per l'attività dell'imbottigliamento, dunque il fabbricato è stato opportunamente schermato tramite l'utilizzo del tamponamento esterno a "doppia pelle", con una foratura studiata anche per proteggere le zone maggiormente sensibili, e questa particolare tipologia di vetro. Per fornire un ulteriore protezione dagli effetti nocivi delle radiazioni solari si è prevista anche una pensilina aggettante posta lungo tutto il perimetro del fabbricato . Nel caso del centro espositivo si è affidato il potere schermante sia al vetro a controllo solare, sia alla parete verde che ha le stesse caratteristiche di isolamento termico già esposte in merito alle coperture. Inoltre la zona intermedia che si viene a creare per mezzo del distacco tra la quinta verde e la parete esterna, amplifica l'effetto di isolamento termico. Infine il vetro fonoisolante ha lo scopo di evitare la propagazione dei rumori aerei provocati dall'impianto di imbottigliamento e dalla presenza delle numerose persone che frequentano il centro espositivo. L'obiettivo è quello di evitare l'inquinamento sonoro che queste due attività potrebbero causare, danneggiando l 'ambiente naturale in cui sono inseriti.

(18)

3.4

Architetture di riferimento

La soluzione progettuale esposta nel capitolo corrente è stata elaborata dopo aver studiato numerosi esempi di architetture esistenti, da ognuna delle quali si è tratto ispirazione. Di seguito riportiamo i casi più importanti dei quali sottolineeremo in che modo hanno influenzato il progetto presentato. Si sono riportati sia esempi che hanno influito sulle forme e sui materiali utilizzati, sia sull'organizzazione interna degli edifici. Questo aspetto riguarda in particolar modo l'ideazione del percorso espositivo del centro .

3.4.1

Esempi notevoli

BDP: Edinburgh Drinking Water; Edimburgo , Regno Unito (2012)

L'edificio grazie alla sua copertura verde, si integra con le colline circostanti (le Pentland Hills), diventando parte integrante del paesaggio. Poiché il progetto e il contesto circostante sono molto vicini all'argomento di Tesi, L' Edinburgh Drinking Water è stato considerato il "progetto guida", soprattutto nei riguardi dell'integrazione ambientale

Figura 3.17:Visione globale del fabbricato

(19)

SWECO ARCHITECS: Textile Fashion Center; Borås , Svezia (2013)

Il centro si trova in una vecchia area industriale chiamata Simonsland. La vecchia fabbrica e il parco sono stati convertiti in un campus dove si trova l'università tessile, un museo e numerose aziende del settore. Le superfici esterne di alcuni edifici sono state trattate con Corten traforato, che richiama l' attività industriale della tessitura, focus dell'intero complesso.

Figura 3.19:Simonsland Textile Fashion Centre

Figura 3.20:Particolare del rivestimento in Corten traforato

HERZOG & DEMEURON: Caixa Forum; Madrid, Spagna (2008)

La galleria d'arte moderna è situata nel centro della città di Madrid, in una zona riqualificata tramite la spettacolare presenza dell'edificio. Da questo progetto si è tratta l'idea di utilizzare la parete verde come elemento di rifinitura complementare al Corten traforato.

(20)

Figura 3.21: Prospetto principale della Caixa Forum

JEAN NOUVEL: Musée du Quai Branly; Parigi, Francia (2006)

Il museo è dedicato alle arti delle civiltà non occidentali, è situato nell' omonimo lungosenna a breve distanza dalla Tour Eiffel. L'edificio è caratterizzato da un imponente muro vegetale intervallato da numerose aperture tamponate con vetro riflettente. Dall'osservazione di questo progetto è nata l'idea di interrompere la facciata verde del centro espositivo con un volume centrale in vetro, dato l'accostamento armonico tra questi due elementi.

(21)

MARSIGLILAB E STUDIO LENZI&ASS: Concorso Terme di Comano; Trentino, Italia (2013)

L'intervento architettonico è mirato all'integrazione totale con il territorio circostante, inserito nel Parco Naturale Adamello Brenta. La pendenza del terreno ha imposto la creazione di una serie di superfici pensili in continuità con il terreno. Lo studio di questo progetto è stato importante nel capire come rapportarsi con la natura preesistente, perseguendo l'obiettivo dell'integrazione.

Figura 3.23: Schema del rapporto tra il pendio e le coperture

Figura 3.24: vista foto realistica del progetto

3.4.2

Musei sull' Acqua

In Italia e nel mondo esistono molti musei dedicati all'argomento Acqua, nei quali viene analizzata da numerosi punti di vista. Di seguito mostriamo gli esempi che hanno influito maggiormente sulla ideazione dell'organizzazione del centro espositivo e in particolare modo sul percorso espositivo.

Il Museo dell'Acqua nella fonte di Pescaia; Siena, Italia (2010)

Il museo occupa i tre piani sovrastanti la Fonte di Pescaia, antico edificio di origini medioevali Il percorso museale, allestito da Socialdesign in collaborazione con studio Azzurro e Mizar, è stato

(22)

progettato con un approccio multimediale, ossia il visitatore è immerso nel racconto dei bottini e delle fonti attraverso filmati e narrazioni che proiettano il visitatore in una dimensione sospesa tra il passato di Siena e il presente.

Figura 3.25: Interni del Museo sull'Acqua di Siena

Il Museo delle Acque; Perugia, Italia (2008)

Il museo delle Acque di Perugia è allestito in prossimità dei medioevali "conservoni" dell'Acquedotto di Monte Pacciano di Perugia. L'allestimento del museo è costituito da una mostra che ripercorre la storia dell'approvvigionamento idrico nel capoluogo Umbro e da una mostra che affronta scientificamente l'aspetto naturalistico e sociale dell'Acqua. In questo museo sono organizzate numerose attività didattiche che coinvolgono gli alunni dalle scuole d'infanzia fino alle secondarie di II grado, che hanno lo scopo di sensibilizzare i ragazzi sulle problematiche delle risorse idriche e la tutela dell'ambiente.

(23)

Vista sul prospetto posteriore dell'impianto di imbottigliamento

Figura 3.27:Immagine che mostra l'attività didattica svolta con i bambini nel Watermuseum

Sopra le logge; Pisa, Italia (2010)

Sopra le logge è un moderno spazio espositivo concepito come una "promenade verticale" lungo una rampa di scale in Corten, che contraddistingue questo edificio. Il progetto, ideato dall' Architetto Roberto Pasqualetti, nasce come collegamento verticale tra Palazzo Gambacorti e il primo piano delle Logge di Banchi, due importanti edifici storici della città di Pisa. Lo spazio espositivo Sopra le logge è stato fonte di ispirazione nell'ideare il "circuito" di collegamento tra i due edifici principali del progetto di Tesi, ed è stato quindi riproposto attraverso il collegamento verticale vetrato che ospita una rampa di scale, un ascensore e la continuazione del percorso espositivo.

Figura 3.28: L'esterno del centro espositivo Sopra le Logge

Figura 3.29: esposizione all'interno della scala Sopra le Logge

Riferimenti

Documenti correlati

From these results it is easy to conclude that the main impacts - assessed with the Eco- Indicator 99 method - of the considered open and closed thermal energy

Ogni documento andrebbe al contrario considerato nella sua singolarità, cercando di esaminare i tratti peculiari e la personalità del compositore, sebbene quasi sempre anonimo, e

It is rather a work of cultural history in which the significance of two female paradigms of the period, the New Woman and the White Slave, is explored through

Quando Matsukata divenne Ministro delle Finanze a seguito dell’incidente politico del 1881, che aveva cacciato dal governo la fazione guidata da Okuma a favore di

Reach of traditional media and access to the Internet is at medium risk (63%) as a result of insufficient PSM coverage (<98%), the level of broadband penetration (<78%) and

The hydrogen propulsion technology is not yet mature and faces several problems of production, storage and distribution, but once these will be overcome,

La cupola reticolare del Planetario e il tronco di cono rovesciato del Museo, coperto anch’esso da una cupola reticolare, sono gli elementi architettonici

I nomi che spiccano maggiormente sulle pagine di «Periodo Ipotetico» sono, oltre a quello del direttore Pagliarani, quelli di Angelo Guglielmi e di Gianni Celati,