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Speciale Expo cucina legna expo Lombardia Expo 2015
Il 38% dell'umanità cucina a legna, con danni per salute e ambiente
Inviato da milano1 il 8 Luglio, 2015 - 17:14
Il 38% dell'umanità cucina su fuoco aperto con danni diretti sulla salute, indiretti sulla cultura e l'istruzione, e con conseguenze anche sull'ambiente.
Si tratta di un problema da gradi numeri, per un'abitudine che interessa circa 2,8 miliardi di persone al mondo, tra le quali soprattutto popolazioni dell'Africa sub-sahariana e dell'Asia, che nelle proprie case respirano grandi quantità di fumo, con il risultato, stando ai datidell'Organizzazione mondiale della Sanità di circa 4 milioni di morti all'anno. Il fenomeno ha fatto ingresso oggi nella discussione di Expo Milano 2015, in un seminario dal titolo 'Il clean cooking come soluzione per la salute e la sostenibilità", organizzato da Global Alliance for clenaing cookstoves, Aspen Institute Italia edall'associazione Wame, nata nel 2013 proprio per accendere i riflettori dell'Esposizione anche su questo tema dell'energia pulita e sostenibile. "La mancanza di accesso alle forme migliori di energia è un problema che riguarda molte popolazioni nel mondo - ha spiegato il presidente di Wame, Pippo Ranci -, ma se da un lato concepiamo facilmente il disagio di mancanza di energia elettrica, nelle società ricche non è visto come un gran problema il cucinare con la legna, che invece lo è". Le ripercussioni, dunque, sono soprattutto sulla salute, con patologie correlate soprattutto respiratorie, fino ai numerosi casi di mortalità, ma anche sulla società e sull'ambiente. Stando a quanto spiegato, infatti, c'è insito anche un risvolto di genere: sono, infatti, le donne, adulte o
giovanissime, a occuparsi della cucina, compresa la raccolta della legna che richiede di percorrere chilometri ogni giorno con l'impossibilità, per questo, di frequentare scuole, avviare piccole attività artigianali e conseguire così un'emancipazione; di converso, come spiegato da Joy S. Clancy dell'University of Twente and Energia NGO,
"sono gli uomini a prendere le decisioni finali e dobbiamo convincerli che l'acquisto di nuovi fornelli è una priorità per la salute di tutta la famiglia". In ultimo, a risentirne c'è l'ambiente, con il prelievo di legna che ha effetti importanti sulla vegetazione e il disboscamento che accelera l'erosione del suolo. Non ci sarebbe una soluzione al problema a livello mondiale, ma molti progetti realizzano soluzioni per ridurre il divario nell'accesso all'energia moderna e, partendo da questi casi, potrebbero moltiplicarsi gli sforzi per un impegno globale. Il programma delle Nazioni Unite, lanciato nel 2011, 'Energia sostenibile per tutti' si pone l'obiettivo di ottenere l'accesso globale a energie sostenibili entro il 2030.
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