Elementi di base del calcolatore
• Registri:
– dispositivi elettronici capaci di memorizzare insiemi di bit (8, 16, 32, 64,…)
• Clock:
– segnale di sincronizzazione per tutto il sistema – si misura in cicli/secondo [Hz]
(400 MHz = 400 x 106
Hz =
4 x 108Hz
1 ciclo è eseguito in 2.5 x
10-9s = 2.5ns)
Il calcolatore
• Macchina per eseguire sequenze di operazioni elementari
• Hardware Architettura
• Software Programmi
(algoritmi + strutture dati = programmi, N.Wirth)
Calcolatore di Von Neumann
Unità di Controllo (CU)
Memoria
Unità artimetica (ALU)
Uscita (Output) Ingresso
(Input)
Unità di Ingresso
• Comunica con il calcolatore:
– 1. Trasduttori (posizione, temperatura, pressione, luminosità,…)
– 2. Parte elettronica (per mantenere l'informazione, per codificarla, per
Unità di Ingresso
• Permette di:
– introdurre dati
– introdurre programmi
– comunicare con dispositivi normalmente non compatibili con il calcolatore (funziona cioè da interfaccia)
• Esempi:
tastiera, mouse, convertitori A/D, telecamere,
Unità di Uscita
• Sistema usato dal calcolatore per comunicare con il mondo esterno:
– 1. Parte elettronica (per mantenere
l'informazione, per codificarla, per segnalare lo stato dell'unità,…)
– 2. Attuatori (trasformano il segnale elettrico digitale in: posizione, temperatura,
pressione, luminosità,…)
Unità di Uscita
• Permette al calcolatore di:
– comunicare con il mondo esterno
attraverso dispositivi normalmente non
compatibili con il calcolatore (funziona cioè da interfaccia)
• Esempi:
stampante, monitor, plotter, altoparlanti, convertitori A/D,...
Unità di Ingresso-Uscita
• Alcuni sistemi possono essere utilizzati indipendentemente come Ingresso e Uscita:
– dispositivi di memorizzazione esterna (dischi, nastri magnetici)
Unità di Controllo
• Sequenzializzazione delle operazioni
• Fetch (PC)
• Interpretazione del codice operativo (IR)
• Contiene:
– Registri (general-purpose, puntatori) – Flags e Status Word
• Machine cycle e Instruction cycle
Unità Aritmetico-Logica
(Arithmetic Logic Unit, ALU)
• Comandata da segnali di controllo
• Esegue operazioni aritmetiche e logiche
• Accumulatore e Flags
• Esegue operazioni su:
– dati semplici (+,-,… and, or, …, shift, compl2) – dati complessi (*, /, +,- in doppia precisione)
Memoria
• Memoria principale e secondaria
• Modalità di accesso:
– Sequenziale – Casuale
Memoria
• Organizzazione della memoria
– Unità di informazione, caratterizzata da:
• indirizzo o locazione
• contenuto
• Parametri caratteristici:
– capacità [esempio 64 Mega bytes]
– tempo di accesso [esempio 50 ns]
Memorie
• Diversi tipi in dipendenza dalla capacità di conservare le informazioni in caso di mancanza di alimentazione:
– RAM – ROM
– PROM (scritte una sola volta) – EPROM (scritte più volte)
– EEPROM, oppure E PROM [ms]
Dati e Programmi
• Von Neumann introdusse il calcolatore con programma immagazzinato la cui memoria contiene sia i dati che il
programma (OpCodes, Operands)
Architettura del calcolatore
• BUS dei dati, BUS degli indirizzi e BUS di controllo
• PC, Instruction Reg., Address Reg., Data Reg.
• Parallelismo del calcolatore
Funzionamento del calcolatore
• L'unità di controllo esegue due attività:
– caricamento dell'istruzione (fetch) – esecuzione effettiva dell'istruzione
(execution)
Fase di Fetch
• PC > Buffer indirizzi
• Lettura da memoria e memorizz. nel Buffer dei dati
• Buffer dei dati > Registro di Istruzione
• Incremento PC
• Interpretazione codice operativo
• Per ogni operando di cui è richiesta la lettura:
– PC > Buffer indirizzi
– Lettura da memoria e memorizz. nel Buffer dei dati – Incremento PC
Fase di Execution
• In dipendenza dal codice operativo viene eseguita una particolare sequenza di
operazioni, utilizzando i segnali di controllo
• Il tempo necessario dipende
dall'operazione
Organizzazione a BUS
• Le due parti principali sono:
– la CPU (Central Processing Unit, CU+ALU) – i diversi BUS
• Uno schema usato frequentemente è:
Mem. Mem. I/O
CPU I/O
Bus di sistema
I dispositivi periferici
• Sono collegati al calcolatore tramite una circuiteria dedicata
• Se la CPU deve gestire anche i periferici si ha un degrado delle prestazioni
• Generalmente i periferici contengono
CPU dedicate, alloggiate fisicamente al
loro interno
Le interfacce
• I periferici di diversi costruttori devono essere intercambiabili, senza modificare i programmi (blocchi indipendenti)
• Sono state definite alcune interfacce standard:
Calcolatore Interfaccia Periferico
Standard Interfaccia
Standard
Connessione
L'interfaccia seriale
• E' l'interfaccia più comune e più semplice
• Il nome rispecchia la modalità di comunicazione utilizzata (seriale)
• RS232, RS432,… fissano gli standard
(livelli di tensione, piedinatura, temporizzazione,…)
• L'intervallo tra due bit successivi è costante
(velocità di trasmissione)
L'interfaccia parallela
• I bit vengono inviati tutti insieme, con l'aggiunta di segnali di controllo
• La comunicazione è più veloce, ma occorrono più fili rispetto alla seriale
• Di conseguenza è usata in modo
monodirezionale
(stampante, distanze brevi)I periferici più comuni
• Verranno analizzati:
– video – tastiera
– sistemi di puntamento (mouse, trackball, joystick, tavoletta, touch screen)
– stampante – plotter
Il video
• Monitor CRT
• RGB vs monocromatico
• Alfanumerico vs grafico (risoluzione)
• Raster vs vettoriale (circuiti per rinfresco)
• La memoria associata determina:
– la risoluzione
– il numero di colori (paletta)
Il video
• Esempi:
– 320 x 200, 256 colori, ognuno (8,8,8) bit Memoria: 64.000 bytes, 768 per la paletta – 640 x 480, 16 colori
Memoria: 307.200/2 = 153.600 bytes
– 1024 x 768, 16.777.216 colori (true color) Memoria: 2.359.296 bytes
La tastiera
• Insieme di tasti, connessi ad interruttori
• La circuiteria individua il/i tasto premuto ed invia il codice al sistema, che -attraverso
una tabella- determina il carattere ASCII
• E' possibile modificare tale tabella
• Risolve problemi di debounce e repeat
• Buffer circolare
Sistemi di puntamento
• Unità di input per sistemi grafici
• Differiscono per:
– la tecnologia utilizzata
– la differente ergonomia dell'interazione con l'operatore umano
• Sono dispositivi che trasformano l'azione
della mano dell'operatore sullo strumento di
Il mouse
• E' lo strumento più economico e diffuso
• Trasmette la variazione di posizione (coordinate x e y )
• Mediante la pressione di tasti invia prefissate sequenze di caratteri
• Tecnologie:
– pallina di gomma
La trackball
• Analogo al mouse
• Tecnologia solo a pallina di gomma
• Alloggiato in posizione fissa:
– utilizzato in ambiente industriale – e su computer portatili
Il joystick
• Cloche di puntamento usata soprattutto per i videogiochi
• Trasmette la posizione della cloche
• Trasmette segnali opportuni a fronte
della pressione dei tasti (che possono
avere funzioni di repeat )
La tavoletta
• Supporto piano su cui viene appoggiata una penna con punta metallica
• Trasmette le coordinate della posizione della punta della penna
• Risoluzione elevata (10 linee/mm)
• Tecnologie:
– a pressione
Il touch screen
• Monitor sensibili al tocco del dito
• Trasmettono le coordinate del punto
• Risoluzione modesta
• Il dito interrompe due fasci ortogonali di luce infrarossa tra fotoemettitori e
fotorivelatori
• Usato in ambienti industriali
La stampante
• Collegate tramite:
– seriale – parallela – rete locale
• Velocità di stampa:
– caratteri al secondo – righe al minuto
La stampante
• Tecnologia di stampa:
– Ad impatto: martelletto su nastro inchiostrato:
qualità buona, ma lenta; pochi colori
– Ad aghi: insieme di aghi; la qualità dipende dal numero di aghi, dalla loro distanza e precisione;
lente ma grafiche; monocromatiche; costi bassi – A getto d'inchiostro: gli aghi sono sostituiti da
ugelli che spruzzano gocce di inchiostro; qualità migliore; possibilità del colore
La stampante
– Termiche: comprendono diversi tipi: aghi che bruciano carta termo-sensibile, calore che fa
evaporare sostanze che si depositano sulla carta – Laser: un raggio laser forma l'immagine della
pagina su un cilindro fotosensibile che si carica elettrostaticamente nei punti colpiti da maggior intensità. Sul cilindro si deposita il toner, che viene trasferito a caldo sulla carta
Il plotter
• A penna (piani o a rullo):
– equipaggio mobile con 2 gradi di libertà – una o più penne
– componente orizzontale: movimento penna – componente verticale: movimento penna o
trascinamento rullo
• A matrice di punti:
– ricordano le stampanti a getto d'inchiostro
Memorie a supporto magnetico
• Materiale ferromagnetico (ossido di ferro) depositato su un supporto inerte
• Una corrente positiva o negativa orienta il materiale che costituisce le areole
• La lettura della polarizzazione si ottiene
facendo transitare le areole sotto una spira
Memorie a supporto magnetico
• Vantaggi:
– elevata quantità di dati in poco spazio – permanenza dell'informazione anche in
mancanza di alimentazione
• Si differenziano attraverso la forma del supporto interte:
– dischi flessibili, dischi rigidi, nastri
I dischi magnetici
• Vertiginosa evoluzione negli ultimi anni
• Supporto flessibile (floppy) o rigido (hard) su cui è steso del materiale magnetico con ciclo di isteresi quadrato
• Ruotano a velocità costante; la testina
sfiora la superficie del disco
I dischi magnetici
• Tracce concentriche
• Ogni traccia è suddivisa in settori mediante la
formattazione
• Si può accedere (r/w) solo ad un intero settore:
trasferimento a blocchi
Tracce ocilindri SettoreI dischi magnetici
• Caratteristiche:
– floppy: 5"1/4 o 3"1/2, fino a 1.44 Mb, elevato tempo di accesso, capacità limitata – hard: immersi in gas pressurizzato, alta
velocità, alta tranfser-rate, anche più dischi in parallelo, collegati al bus di sistema
I dischi magnetici
• Parametri caratteristici (dischi rigidi):
– Densità lineare di memorizzazione:
1000-10000 bit/pollice
– Numero di tracce per pollice: 100-300 – Velocità di rotazione: 1200-6000 rpm – Velocità di spostamento del braccio:
5-50 ms per tracce adiacenti 50-150 ms per tutte le tracce
– Velocità di trasferimento: 100kbyte/s - 4 Mbyte/s
I dischi magnetici
• Se la quantità di dati supera la capacità del settore, i programmi di gestione
devono spezzettarli e concatenarli
• Una catena si dice file
• Esiste un indice del disco (FAT) che
contiene le info sui settori allocati e liberi
I nastri magnetici
• Materiale magnetico disposto su nastri di plastica avvolti su bobine
• Informazioni memorizzate in blocchi intercalati da zone non magnetizzate
• Accesso sequenziale
• Applicazioni tipiche: backup o
archiviazione dati
I dischi ottici
• Derivati da CD usati per riproduzioni audio
• Basati su deformazioni permanenti della superficie del supporto (materiale plastico)
• Le variazioni di tensione accumulata su un fotorivelatore consentono di ricostruire
l'informazione
I dischi ottici
• Memorie WORM (Write Once Read Many)
• Esistono dispositivi per la scrittura dei dati
• Elevata capacità: 640 Mbyte, 74 min
• Molto utilizzati per:
– elevata affidabilità – grande capacità
– enorme economicità