Traduzione di Raffaella Migliori
Fisioterapista U.O. Medicina Fisica e Riabilitazione Ricercatore EBN
L’ESERCIZIO FISICO NELLE DONNE SOTTOPOSTE A TERAPIA ADIUVANTE PER CANCRO DELLA MAMMELLA
.1ABSTRACT
Background
Un enorme database di ricerca clinica sulla terapia adiuvante per il cancro ha verificato un miglioramento negli esiti del cancro della mammella, sia per le recidive che per il tasso di mortalità.
D’altra parte la terapia adiuvante, con agenti quali la terapia ormonale, la chemioterapia e la radioterapia, ha un impatto sulla qualità della vita dovuto ad effetti sostanziali a breve e lungo termine.
Obiettivi
Valutare l’impatto degli esercizi aerobici e di resistenza, effettuati durante il trattamento di terapia adiuvante, sugli effetti a questa correlati, quali deterioramento fisico, stanchezza, stress psicologico e psicosociale, modificazioni morfologiche e biologiche.
Strategia di ricerca
Abbiamo esaminato il Cochrane Breast Cancer Specialialised Register (16 luglio 2004) ed i seguenti databases elettronici: MEDLINE (dal 1966 al 2004), SPORTDiscus (dal 1975 al 2004), EMBASE (dal 1988 al 2004), CINHAL (dal 1982 al 2004), PsycINFO (dal 1872 al 2003), SIGLE (dal 1880 al 2004), ProQuest Digital Dissertations (dal 1861 al 2004) ed il Conference Paper Index (dal 1973 al 2004). Inoltre abbiamo vagliato la bibliografia di rilevanti revisioni e trilas clinici ed abbiamo passato in rassegna riviste importanti.
Criteri di selezione
Abbiamo incluso trials randomizzati e non randomizzati che analizzassero esercizi aerobici o di resistenza o entrambi, in donne sottoposte a terapia adiuvante per il cancro della mammella.
Raccolta ed analisi dei dati
Due autori, indipendentemente, hanno estratto i dati e valutato la qualità e l’adeguatezza metodologica del training-stimolo seguendo una serie di criteri standardizzati. È stata fatta la meta- analisi dei dati riguardanti l’allenamento fisico, la stanchezza e l’aumento di peso, utilizzando un modello random-effects.
Risultati principali
Nove trials che includevano 452 donne hanno incontrato i criteri di inclusione. La Meta-analisi per l’allenamento cardiorespiratorio (che includevano 207 partecipanti) hanno suggerito che l’esercizio migliora l’allenamento cardiorespiratorio (SMD 0.66, 95% CI 0.20 a 1.12). La Meta-analisi per la stanchezza (317 partecipanti) hanno trovato un miglioramento statisticamente non significativo per le partecipanti al gruppo sottoposto ad esercizio fisico rispetto a quello di controllo (SMD -0.12, 95% CI -0.37 a 0.13), lo stesso per la meta-analisi sull’aumento di peso (147 partecipanti) (SMD - 1.11, 95% CI -2.44 a 0.22). Le evidenze per altri esiti rimangono limitate. Effetti avversi (linfedema
1 Markes M, Brockow T, Resch KL. Exercise for women receiving adjuvant therapy for breast cancer. Cochrane Database of Systematic Reviews 2006, Issue 4.
e tendinite della spalla) sono stati osservati in due trials. I risultati riportati da trials non controllati e randomizzati sono simili a quelli dei trial controllati e randomizzati e non sembrano produrre alcun bias. Questa revisione si basa su un piccolo numero di trias con un considerevole grado di etereogeneità clinica rispetto ai trattamenti adiuvanti per il cancro ed agli interventi di esercizio fisico.
Conclusioni degli autori
L’esercizio fisico, durante il trattamento adiuvante per il cancro della mammella, può essere considerato come un intervento di auto-cura di supporto, che migliora l’allenamento fisico e, di conseguenza, la capacità di attuare le attività della vita quotidiana che, durante il trattamento, può essere ulteriormente compromessa dall’inattività. I miglioramenti riguardanti l’affaticamento sono ambigui e mancano le evidenze che l’esercizio fisico migliori gli altri effetti collaterali del trattamento. Poiché gli interventi con esercizio fisico (per i partecipante sedentari) richiedono cambiamenti del comportamento, le strategie per modificare il comportamento dovrebbero costituire i paletti di tali interventi. Inoltre, dati i possibili effetti a lungo termine, è richiesta, una valutazione a lungo termine.
Riassunto
Esercizio per le donne che ricevono una terapia adiuvante per il tumore alla mammella
In passato ai pazienti malati di cancro veniva di solito raccomandato di riposare ed evitare lo sforzo fisico. Attualmente, invece, si afferma che l’eccessivo riposo e la mancanza di attività fisica potrebbero provocare un grave de-condizionamento e, di conseguenza, ridurre la funzionalità fisica.
Inoltre, le donne sottoposte a chemioterapia o radioterapia come trattamento adiuvante per il cancro della mammella comunemente fanno esperienza di effetti collaterali debilitanti. Uno dei maggiori effetti collaterali della terapia radiante è la stanchezza, effetti collaterali comuni della chemioterapia sono nausea e vomito, stanchezza, aumento di peso e disturbi dell’umore. Questi effetti secondari interferiscono con le attività quotidiane come il prendersi cura di sé o il ritorno al lavoro. E’ stato riportato che l’esercizio fisico migliora le condizioni di base nelle persone con una serie di malattie croniche.
Questa revisione ha valutato l’esercizio fisico come un mezzo per contrastare diversi effetti collaterali indotti dai trattamenti per il cancro (chemioterapia e terapia radiante). Sono stati inclusi nove trials clinici controllati con un totale di 452 partecipanti. I risultati suggeriscono che l’esercizio fisico può migliorare la funzione fisica anche durante il trattamento per il cancro. Anche la stanchezza potrebbe essere diminuita con l’esercizio, tuttavia vi sono evidenze insufficienti sia per concludere ciò, sia per dimostrare gli effetti dell’esercizio sugli esiti quali disturbi dell’umore, funzione immunitaria ed aumento di peso. Peraltro vi è una mancanza di evidenze sui danni causati dall’esercizio fisico effettuato durante il trattamento adiuvante per il cancro.