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Fare politica per l’odontoiatria

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Academic year: 2022

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DENTAL PRESS 3

Fare politica

per l’odontoiatria

Dottor Callioni, cosa ne pensa dell'accorpamento dei Ministeri sancito dal Governo?

Nei punti programmatici elettorali presentati alle com- pagini politiche in lizza, ANDI aveva richiesto singo- larmente e con altre sigle sin- dacali mediche e aderenti a Confprofessioni il manteni- mento del Ministero della Salute. L'ho precisato anche a Cernobbio (nel corso del Workshop 'Economia in odontoiatria', vedi servizio alle pagine 6 e 7, ndr).

Mi sono impegnato nelle scorse settimane attivamen- te, anche rispetto allo stesso Berlusconi, così come sto facendo ora per un proponi- bile disegno di legge ad hoc, come ha precisato nel suo intervento anche il Senatore Cursi sempre a Cernobbio.

L'inserimento del problema salute nel contesto del Ministero del welfare da una chiara lettura sul modo in cui il nuovo Governo ha inten- zione di affrontare tale "pro- blema", ovvero principal- mente in termini economici- stici. Orbene, i primi colloqui diretti con il Ministro del welfare Sacconi in qualche modo mi portano a rivedere le mie convinzioni. Il Ministro si sta dimostrando assolutamente attento e disponibile a recepire le istanze della categoria, e pro- prio in qualità di Ministro del welfare è in grado di proporre una politica complessiva real- mente di sostegno per la cate- goria e per quella "domanda"

che si rivolge ad essa.

Riproporrà al nuovo Ministro l’accordo che stava per essere siglato con il ministro Turco relativamente

al “Progetto tariffe sociali”, poi saltato a causa della crisi politica?

(Il progetto prevedeva tariffe concordate da parte dei dentisti Andi a favore delle fasce di cittadini con redditi bassi e fasce più deboli della popolazione, ndr).

Anzitutto una precisazione.

La richiesta di quell'ipotesi di accordo fu avanzata dal Ministero della Salute attra- verso il Dipartimento della Prevenzione ad ANDI, e non viceversa.

L'iniziativa fu quindi del Ministero rispetto a un'Associazione di categoria fortemente radicata sul terri- torio e in grado di risponde- re in termini di organizzazio- ne e serietà a quell'ipotesi di accordo, che non andò in porto - e questa è la seconda precisazione - non per la caduta di Governo, ma per- chè il secondo Consiglio Nazionale ANDI dedicato a questa tematica si espresse sostanzialmente contrario.

Ne è riprova il fatto che in un primo tempo il Ministro Turco aveva richiesto la firma addirittu- ra per il 17 dicembre 2007, data in cui non avevo ancora interpellato con il primo Consiglio Nazionale la base associativa.

D'altro canto mi sento di rivelare che in piena campa- gna elettorale vi fu un estre- mo tentativo da parte del Governo uscente di rivaluta- re, firmandolo, l'accordo.

L'Associazione, come preci- sato, si era manifestata sostanzialmente molto per- plessa e quindi sostanzial- mente contraria, e comun- que non avrei fornito a chic- chessia delle compagini poli- tiche in lizza un'occasione per "strumentalizzare"

ANDI in piena campagna elettorale. Anche se dalle

dichiarazioni pubbliche di importanti referenti del Pdl il progetto sarebbe stato sostanzialmente bipartisan, stante il forte interessamen- to anche del cosiddetto cen- trodestra.

Per chiudere rispetto al suo quesito, stante quanto sopra scritto, non sarà certamente il sottoscritto ad avanzare proposta alcuna, ma per qualsiasi progettualità dovrà essere la parte governativa a interpellare ANDI.

La scarsa forza politica del mondo medico in generale.

Solo questione di numeri?

Domanda molto interessan- te, perchè la logica dei nume- ri è sì importante ma non suf- ficiente.

Manca il potere contrattuale, nella misura in cui se i medi- ci di medicina generale - che peraltro in questi mesi a loro volta non riescono a chiude- re aspetti delle loro conven- zioni - ospedalieri, notai piut- tosto che maestranze, decido- no di sospendere le recipro- che attività con scioperi, sono evidentemente in grado di determinare un danno

Grazie anche all’impegno del Segretario Culturale Nazionale ANDI, il dottor Nicola Esposito, l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani ha siglato nelle scorse settimane importanti accordi con le mag- giori Società scientifiche del mondo medico, in un’otti- ca di sviluppo della professione in direzione interdisci- plinare.

“Questi importanti accordi si inscrivono nel contesto di una sempre più ricercata ‘medicalizzazione’ della nostra professione - ha spiegato Roberto Callioni - rispetto ai riverberi che le patologie odontoiatriche possono avere nei confronti delle patologie sistemiche

e comunque al fine di valorizzare i ricercati rapporti di Società scientifiche con ANDI”.

In particolare con SIOMMMS (Società Scientifica Italiana dell'Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro) si è siglato un protocol- lo con la finalità di predisporre una strategia comune nei confronti dell'osteonecrosi del massiccio maxillo- facciale indotta da bifosfonati.

La progettualità con FIC (Federazione Italiana di Cardiologia) prevede l'organizzazione congiunta di una serie di corsi teorico-pratici di cardiologia rivolti ai dentisti ANDI.

Importante infine menzionare il protocollo d'intesa tra ANDI e SIRM (Società Italiana di Radiologia Medica), volto a costituire un gruppo di studio sulla radiologia odontostomatologica, che rimarrà attivo sino al 2010.

socialmente tangibile.

Se i dentisti chiudessero per forma di protesta i propri studi rispetto all'ennesima legge penalizzante il settore, chi se la riderebbe probabil- mente sarebbero gli abusivi.

Andrea Peren Roberto Callioni Italian Dental Journal ha chiesto a Roberto

Callioni, alla guida di Andi per il secondo mandato consecutivo e membro del Consiglio Superiore di Sanità (il primo odontoiatra libero professionista chiamato a farne parte) cosa ne pensa su alcuni temi di stretta attualità in politica sanitaria.

PRESTIGIOSI ACCORDI TRA ANDI E SOCIETÀ SCIENTIFICHE

Per la continuità del servizio Gli iscritti ANDI, attraverso il sito internet dell’Associazione (www.andi.it) e compilando un breve modulo online, potranno comunicare i giorni di apertura del loro studio professionale durante il mese di agosto.

L’iniziativa, denominata

“Sorrisi d’agosto”, è giunta alla seconda edizione e si propone di pubblicizzare al grande pubblico dei pazienti (attraverso il sito web www.obiettivosorriso.it - il portale di ANDI dedicato ai pazienti) gli studi odontoiatrici che rimarranno aperti anche nel pieno delle vacanze estive.

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