Feb
07
2011
Sondaggio ANDI Delibera su Autonomia Ordinistica
Delibera su Raccomandazioni Cliniche
ASSOCIAZIONE SERVIZI FORMAZIONE CITTADINO SOCIALE SUPPORTO PRIVACY
Il Consiglio Nazionale Andi ha approvato importanti delibere sul
futuro della professione
Si è svolto sabato 5 febbraio a Roma, dopo un intenso venerdì che ha visto le riunioni dell'Esecutivo Nazionale, del Consiglio delle Regioni, del Gruppo di Lavoro sul Futuro della Professione, del Gruppo di lavoro sulla Riforma dei Regolamenti ENPAM e del Servizio Studi ANDI, il Consiglio Nazionale con la partecipazione di oltre 100 Presidenti Provinciali e Regionali della nostra Associazione.
Si sono a lungo discusse due importanti tematiche riguardanti il futuro professionale: l’Autonomia ordinistica della professione odontoiatrica e le “Raccomandazioni cliniche”, predisposte per volontà del Ministero della Salute sulle corrette modalità di esecuzione delle principali prestazioni odontoiatriche.
Sul tema dell’Autonomia ordinistica, dopo un’ampia analisi partita dal Progetto di legge di iniziativa governativa attualmente in discussione al Senato, sono stati presentati i risultati del Sondaggio effettuato tra i Soci (vedi allegato) e si è quindi posta in votazione la delibera allegata, proposta dall’Esecutivo Nazionale, che ha ricevuto i seguenti voti:178 si - 15 no e 12 astenuti. In sostanza l’Associazione si batterà per la piena autonomia della componente odontoiatrica all’interno dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri.
In merito al progetto delle Raccomandazioni cliniche predisposte con la collaborazione di tutte le componenti il mondo odontoiatrico (Università, Società Scientifiche, Commissione Albo Odontoiatri, Associazioni Sindacali di categoria) si è deliberato, con 174 si - 11 no e 17 astenuti, (vedi delibera allegata) di approvare il progetto lasciando comunque tempo alle sezioni provinciali ANDI di trasmettere, entro e non oltre il 25 marzo p.v., osservazioni e proposte di modifica al testo delle Raccomandazioni (scaricabile per i Soci anche sul nostro sito - clicca qui
http://fe-mn-andi.mag-news.it/nl/n.jsp?6o.0_.A.A.A.A
1 di 2 27/12/2011 17.14
per accedere) per renderle più applicabili all’attuale realtà professionale.
Tali osservazioni verranno poi elaborate da un apposito gruppo di lavoro e trasmesse, come richiesto, al Ministero della Salute.
Durante il pomeriggio sono state anche presentate e discusse numerose tematiche attinenti la professione e sulle quali l’Associazione è attivamente impegnata a difendere gli interessi dei Soci: nuova convenzione con Cadiprof, proposte di legge sulle ASO e l’Odontoiatra di famiglia, Codice etico - comportamentale associativo, network ANDI, ecc5
Nel sottolineare la soddisfazione per la grande e costruttiva partecipazione e per l’esito delle votazioni, il Presidente Nazionale Gianfranco Prada ha manifestato la speranza che questo clima positivo sia sempre più presente in ogni consesso associativo.
La Segreteria di Presidenza.
Copyright © ANDI - Associazione Nazionale Dentisti Italiani
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dell'autore, è punita a norma degli articoli 171, 171-bis, 171-ter, 174-bis e 174-ter della menzionata Legge.
http://fe-mn-andi.mag-news.it/nl/n.jsp?6o.0_.A.A.A.A
2 di 2 27/12/2011 17.14
AUTONOMIA DEGLI ORDINI
Analisi del questionario
Algoritmo per il calcolo della dimensione del Campione
n= t P(1-P)2 D2
Legenda
n= dimensione del Campione t= distribuzione
P=prevalenza attesa
D= precisione assoluta desiderata
Consolidamento del Campione
Calcolo della numerosità del campione
t = distribuzione t
Formula: dove: P = prevalenza attesa nella popolazione
D = precisione assoluta desiderata
Prevalenza attesa (P) 0,50 50
Precisione assoluta (D) 0,02 2
Livello di confidenza prescelto
2 2,576
Numerosità del campione 4147
Se il campione consigliato è grande (>5% circa) rispetto alla popolazione da cui viene estratto, la sua numerosità può essere ridotta
Selezionare la numerosità della popolazione
19220 1922
La numerosità del campione può essere ridotta a: 3411
Livello di confidenza 99%
Livello di precisione (errore massimo tollerabile) 0.02
Il calcolo ci fornisce su un universo di 19220 (t) un campione ottimale
di 4147 elementi.
La numerosità del campione può essere ridotta a 3411
La numerosità del Campione analizzato è di 4187
Raccolta Campione
L’universo e’ stato contattao via Newsletter
19.221 UNIVERSO RAGGIUNTO (Soci con email Valorrizzata, Soci Ordinari)
4.187 COMPILAZIONI VALIDE AL 01-02-2011
Le domande
1. Ritieni necessario che la professione
odontoiatrica debba raggiungere la completa autonomia ordinistica, rispetto alla attuale situazione?
2. Vorresti che la completa autonomia ordinistica degli odontoiatri si compia all’interno dell’attuale casa comune dell’Ordine dei medici chirurghi ed odontoiatri, oppure in un Ordine separato da quello dei medici?
3. Saresti disposto a versare una quota annuale di iscrizione all’Ordine più elevata pur di avere un Ordine separato da quello dei Medici?
4. Ritieni l’Ordine professionale, con le attuali regole e l’odierna situazione di crisi
professionale, uno strumento ancora valido e necessario?
5. Ritieni che in futuro l’Associazione debba integrare le funzioni dell’Ordine garantendo la professionalità dei propri iscritti verso i cittadini?
Regione Potenziale di risposta
Risposte al Sondaggio
% di risposta
PIEMONTE 1348 412 30,56%
UMBRIA 397 110 27,71%
FRIULI VENEZIA GIULIA 557 145 26,03%
CALABRIA 227 56 24,67%
EMILIA ROMAGNA 2178 510 23,42%
MARCHE 688 157 22,82%
TRENTO 160 36 22,50%
SARDEGNA 170 38 22,35%
LOMBARDIA 4045 888 21,95%
CAMPANIA 768 166 21,61%
VENETO 1907 404 21,19%
ABRUZZO 563 119 21,14%
PUGLIA 735 149 20,27%
TOSCANA 1916 378 19,73%
LAZIO 1453 269 18,51%
SICILIA 936 166 17,74%
MOLISE 114 20 17,54%
BOLZANO 99 17 17,17%
LIGURIA 856 136 15,89%
BASILICATA 65 8 12,31%
VALLE D'AOSTA 39 3 7,69%
Risposte per Regione - Tabella
Sezione Regionale
con maggior
risposta
Risposte per Regione - Grafico
31%
28%
26%
25%
23% 23% 23% 22%
22% 22% 21% 21%
20% 20%
19% 18% 18% 17%
16%
12%
8%
-4%
0%
4%
8%
12%
16%
20%
24%
28%
32%
Distribuzione delle risposte per area
Area Risposta per area
Nord 2041
Centro 1709
Sud 437
Totale 4187
49%
41%
10%
Risposta per area
Nord Centro Sud
Sezione Provinciale Potenziale di risposta
Risposte % risposte
LECCE 34 13 38%
RIETI 28 10 36%
TORINO 646 230 36%
BERGAMO 408 134 33%
VERCELLI 81 26 32%
PARMA 287 90 31%
NOVARA 208 65 31%
TERNI 111 34 31%
TRIESTE 145 44 30%
TERAMO 116 34 29%
VICENZA 237 68 29%
L'AQUILA 81 23 28%
CREMONA 122 34 28%
LATINA 101 28 28%
ORISTANO 29 8 28%
COMO LECCO 362 99 27%
CROTONE 22 6 27%
COSENZA 70 19 27%
RAGUSA 70 19 27%
REGGIO EMILIA 218 58 27%
PERUGIA 286 76 27%
FORLI' CESENA 151 40 26%
SALERNO 274 72 26%
BRINDISI 73 19 26%
ASCOLI PICENO 150 39 26%
Risposta per Sezione Provinvciale 1/2
Sezione Provinciale
con maggior
risposta
Sezione Provinciale Potenziale di risposta
Risposte % risposte
MANTOVA 135 35 26%
LIVORNO 133 34 26%
VITERBO 83 21 25%
UDINE 275 69 25%
AVELLINO 44 11 25%
VIBO VALENTIA 32 8 25%
RIMINI 177 44 25%
PORDENONE 102 25 25%
SASSARI 45 11 24%
CUNEO 168 41 24%
MACERATA 120 29 24%
MODENA 388 93 24%
BELLUNO 71 17 24%
SIRACUSA 55 13 24%
PESARO URBINO 180 42 23%
TREVISO 340 79 23%
AREZZO 147 34 23%
NUORO 13 3 23%
TRAPANI 126 29 23%
ALESSANDRIA 127 29 23%
CATANZARO 44 10 23%
PADOVA 394 89 23%
TRENTO 160 36 23%
ISERNIA 27 6 22%
REGGIO CALABRIA 59 13 22%
Risposta per Sezione Provinciale 2/2
Sezione Provinciale Potenziale di risposta
Risposte % risposte
BRESCIA 554 121 22%
PIACENZA 138 30 22%
FOGGIA 137 29 21%
SAVONA 114 24 21%
PAVIA 319 67 21%
VARESE 343 72 21%
PRATO 163 34 21%
GROSSETO 101 21 21%
SIENA 116 24 21%
CALTANISSETTA 59 12 20%
GORIZIA 35 7 20%
RAVENNA 135 27 20%
ANCONA 238 47 20%
PISA 199 39 20%
SONDRIO 77 15 19%
ASTI 57 11 19%
CAGLIARI 83 16 19%
PESCARA 323 62 19%
LA SPEZIA 94 18 19%
BOLOGNA 625 118 19%
BARI 377 71 19%
FIRENZE 598 112 19%
CASERTA 107 20 19%
NAPOLI 309 57 18%
LUCCA 207 38 18%
Sezione Provinciale Potenziale di risposta
Risposte % risposte
MILANO LODI 1724 311 18%
PALERMO 265 47 18%
VENEZIA 334 59 18%
BENEVENTO 34 6 18%
VERONA 453 79 17%
BOLZANO 99 17 17%
MASSA CARRARA 94 16 17%
ROMA 1161 197 17%
FERRARA 59 10 17%
ENNA 24 4 17%
ROVIGO 78 13 17%
PISTOIA 158 26 16%
BIELLA 61 10 16%
FROSINONE 80 13 16%
CAMPOBASSO 87 14 16%
GENOVA 559 86 15%
TARANTO 114 17 15%
CATANIA 107 15 14%
AGRIGENTO 80 10 13%
POTENZA 32 4 13%
MATERA 33 4 12%
MESSINA 150 17 11%
IMPERIA 89 8 9%
AOSTA 39 3 8%
CHIETI 43 1 2%
Analisi delle risposte per età
Fasce di Età
Numero di Risposte
fino a 30 anni 228
Da 31 a 45 958
da 46 a 55 1739
Da 56 a 70 1219
oltre 70 43
228; 5%
958; 23%
1739; 42%
1219; 29%
43; 1%
Numero di Risposte
fino a 30 anni Da 31 a 45 da 46 a 55 Da 56 a 70 oltre 71
1. Ritieni necessario che la professione odontoiatrica debba raggiungere la completa autonomia ordinistica, rispetto alla attuale situazione?
37% 55%
8%
Sì No Non so
1. Ritieni necessario che la professione odontoiatrica debba raggiungere la completa autonomia ordinistica, rispetto alla attuale situazione?
Risposte %
Sì 2306 55%
No 1563 37%
Non so 318 8%
Totale Complessivo 4187
318
1563
2306
0 500 1000 1500 2000 2500
Non so No Sì
Regione SI NO NON SO
ABRUZZO 73 37 9
BASILICATA 6 1 1
BOLZANO 10 7 12
CALABRIA 32 24 0
CAMPANIA 106 47 0
EMILIA ROMAGNA 293 182 36
FRIULI VENEZIA GIULIA 79 45 20
LAZIO 139 107 21
LIGURIA 59 66 10
LOMBARDIA 482 356 59
MARCHE 84 64 9
MOLISE 15 4 1
PIEMONTE 199 163 48
PUGLIA 84 52 12
SARDEGNA 17 19 2
SICILIA 102 57 7
TOSCANA 224 127 26
TRENTO 21 12 3
UMBRIA 48 49 13
VALLE D'AOSTA 1 1 0
VENETO 232 143 29
1. Ritieni necessario che la professione odontoiatrica debba raggiungere la completa autonomia ordinistica, rispetto alla attuale situazione?
Distribuzione delle risposte (SI – No – NON SO) in Pila per Regione
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
NON SO NO SI
1. Ritieni necessario che la professione odontoiatrica debba raggiungere la completa autonomia ordinistica, rispetto alla attuale situazione?
Fasce di Età No Non so Sì
Totale risposte
Fino a 30 anni 91 27 110 228
Da 31 a 45 246 93 619 958
da 46 a 55 676 131 932 1739
Da 56 a 70 543 64 612 1219
Oltre 70 7 3 33 43
Totale complessivo 1563 318 2306 4187
1. Ritieni necessario che la professione odontoiatrica debba raggiungere la completa autonomia ordinistica, rispetto alla attuale situazione?
40%
12%
48%
Fino a 30 anni
26%
64% 10%
Da 31 a 45
39%
7%
54%
Da 46 a 55
45%
5%
50%
Da 56 a 70
16%
7%
77%
Oltre 70 No Non so
Sì
2. Vorresti che la completa autonomia ordinistica degli odontoiatri si compia all’interno dell’attuale casa comune dell’Ordine dei medici chirurghi ed
odontoiatri, oppure in un Ordine separato da quello dei medici?
2. Vorresti che la completa autonomia ordinistica degli odontoiatri si compia all’interno dell’attuale casa comune dell’Ordine dei medici chirurghi ed odontoiatri, oppure in un Ordine separato da quello dei medici?
Risposte %
Ordine Con i Medici 3270 78%
Ordine Senza i Medici 917 22%
Totale Complessivo 4187
917
3270
0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 Senza Medici
Con Medici
22%
78%
Senza Medici Con Medici
2. Vorresti che la completa autonomia ordinistica degli odontoiatri si compia all’interno dell’attuale casa comune dell’Ordine dei medici chirurghi ed
odontoiatri, oppure in un Ordine separato da quello dei medici?
Regione CON MEDICI SENZA MEDICI
ABRUZZO 86 33
BASILICATA 6 2
BOLZANO 9 8
CALABRIA 43 13
CAMPANIA 131 35
EMILIA ROMAGNA 400 110
FRIULI VENEZIA GIULIA 110 35
LAZIO 220 49
LIGURIA 114 22
LOMBARDIA 683 205
MARCHE 122 35
MOLISE 13 7
PIEMONTE 336 76
PUGLIA 112 37
SARDEGNA 35 3
SICILIA 131 35
TOSCANA 278 100
TRENTO 31 5
UMBRIA 90 20
VALLE D'AOSTA 3
VENETO 317 87
2. Vorresti che la completa autonomia ordinistica degli odontoiatri si compia all’interno dell’attuale casa comune dell’Ordine dei medici chirurghi ed
odontoiatri, oppure in un Ordine separato da quello dei medici?
Distribuzione delle risposte (CON MEDICI – SENZA MEDICI) in Pila per Regione
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
SENZA MEDICI CON MEDICI
2. Vorresti che la completa autonomia ordinistica degli odontoiatri si compia all’interno dell’attuale casa comune dell’Ordine dei medici chirurghi ed
odontoiatri, oppure in un Ordine separato da quello dei medici?
Fasce di Età
Ordine con i Medici
Ordine senza i
Medici Totale risposte
Fino a 30 anni 175 53 228
Da 31 a 45 644 314 958
da 46 a 55 1406 333 1739
Da 56 a 70 1016 203 1219
Oltre 70 29 14 43
Totale complessivo 3270 917 4187
3. Saresti disposto a versare una quota annuale di iscrizione all’Ordine più elevata pur di avere un Ordine separato da quello dei Medici?
3. Saresti disposto a versare una quota annuale di iscrizione all’Ordine più elevata pur di avere un Ordine separato da quello dei Medici?
Risposte %
No 2958 71%
Sì 812 19%
Non so 417 10%
Totale Complessivo 4187
417
812
2958
0 500 1000 1500 2000 2500 3000
Non so Sì No
71%
19%
10%
No Sì Non so
3. Saresti disposto a versare una quota annuale di iscrizione all’Ordine più elevata pur di avere un Ordine separato da quello dei Medici?
Regione NO SI NON SO
ABRUZZO 76 17 26
BASILICATA 5 2 1
BOLZANO 9 1 7
CALABRIA 36 8 12
CAMPANIA 123 16 27
EMILIA ROMAGNA 371 33 106
FRIULI VENEZIA GIULIA 95 22 28
LAZIO 167 44 58
LIGURIA 108 10 18
LOMBARDIA 630 96 162
MARCHE 117 12 28
MOLISE 13 3 4
PIEMONTE 306 30 76
PUGLIA 105 12 32
SARDEGNA 31 1 6
SICILIA 110 19 37
TOSCANA 262 45 71
TRENTO 26 3 7
UMBRIA 91 7 12
VALLE D'AOSTA 2 1 0
VENETO 275 35 94
3. Saresti disposto a versare una quota annuale di iscrizione all’Ordine più elevata pur di avere un Ordine separato da quello dei Medici?
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
NON SO SI NO
Distribuzione delle risposte (SI – No – NON SO) in Pila per Regione
3. Saresti disposto a versare una quota annuale di iscrizione all’Ordine più elevata pur di avere un Ordine separato da quello dei Medici?
Fasce di Età No Non so Sì Totale risposte
Fino a 30 anni 187 22 19 228
Da 31 a 45 622 135 201 958
da 46 a 55 1211 169 359 1739
Da 56 a 70 913 86 220 1219
Oltre 70 25 5 13 43
Totale complessivo 2958 417 812 4187
4. Ritieni l’Ordine professionale, con le attuali regole e l’odierna situazione di crisi professionale, uno strumento ancora valido e necessario?
4. Ritieni l’Ordine professionale, con le attuali regole e l’odierna situazione di crisi professionale, uno strumento ancora valido e necessario?
Risposte %
Sì 2403 57%
No 1111 27%
Non so 673 16%
Totale Complessivo 4187
673
1111
2403
0 500 1000 1500 2000 2500
Non so No Sì
27% 57%
16%
Sì No Non so
4. Ritieni l’Ordine professionale, con le attuali regole e l’odierna situazione di crisi professionale, uno strumento ancora valido e necessario?
Regione NO SI NON SO
ABRUZZO 41 56 22
BASILICATA 2 5 1
BOLZANO 5 10 2
CALABRIA 15 38 3
CAMPANIA 52 89 25
EMILIA ROMAGNA 130 309 71
FRIULI VENEZIA GIULIA 42 76 27
LAZIO 77 151 41
LIGURIA 26 87 23
LOMBARDIA 226 515 147
MARCHE 48 86 23
MOLISE 6 12 2
PIEMONTE 85 244 83
PUGLIA 50 82 17
SARDEGNA 6 25 7
SICILIA 37 103 26
TOSCANA 107 208 63
TRENTO 13 16 7
UMBRIA 34 53 23
VALLE D'AOSTA 1 2 0
VENETO 108 236 60
4. Ritieni l’Ordine professionale, con le attuali regole e l’odierna situazione di crisi professionale, uno strumento ancora valido e necessario?
Distribuzione delle risposte (SI – No – NON SO) in Pila per Regione
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
NO SI NON SO
4. Ritieni l’Ordine professionale, con le attuali regole e l’odierna situazione di crisi professionale, uno strumento ancora valido e necessario?
Fasce di Età No Non so Sì Totale risposte
Fino a 30 anni 60 51 117 228
Da 31 a 45 249 190 519 958
da 46 a 55 475 256 1008 1739
Da 56 a 70 323 168 728 1219
Oltre 70 4 8 31 43
Totale complessivo 1111 673 2403 4187
5. Ritieni che in futuro l’Associazione debba integrare le funzioni dell’Ordine garantendo la professionalità dei propri iscritti verso i cittadini?
5. Ritieni che in futuro l’Associazione debba integrare le funzioni dell’Ordine garantendo la professionalità dei propri iscritti verso i cittadini?
Risposte %
Sì 3116 74%
No 696 17%
Non so 375 9%
Totale Complessivo 4187
375 696
3116
0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500
Non so No Sì
74%
17%
9%
Sì No Non so
5. Ritieni che in futuro l’Associazione debba integrare le funzioni dell’Ordine garantendo la professionalità dei propri iscritti verso i cittadini?
Regione NO SI NON SO
ABRUZZO 19 97 3
BASILICATA 2 5 1
BOLZANO 2 11 4
CALABRIA 8 45 3
CAMPANIA 17 141 8
EMILIA ROMAGNA 98 364 48
FRIULI VENEZIA GIULIA 25 105 15
LAZIO 39 206 24
LIGURIA 24 101 11
LOMBARDIA 147 657 84
MARCHE 20 128 9
MOLISE 5 14 1
PIEMONTE 57 318 37
PUGLIA 26 113 10
SARDEGNA 3 31 4
SICILIA 22 125 19
TOSCANA 64 281 33
TRENTO 6 23 7
UMBRIA 12 85 13
VALLE D'AOSTA 3 0 0
VENETO 97 266 41
5. Ritieni che in futuro l’Associazione debba integrare le funzioni dell’Ordine garantendo la professionalità dei propri iscritti verso i cittadini?
Distribuzione delle risposte (SI – No – NON SO) in Pila per Regione
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
NO SI NON SO
5. Ritieni che in futuro l’Associazione debba integrare le funzioni dell’Ordine garantendo la professionalità dei propri iscritti verso i cittadini?
Fasce di Età No Non so Sì Totale risposte
Fino a 30 anni 32 30 166 228
Da 31 a 45 150 96 712 958
da 46 a 55 283 160 1296 1739
Da 56 a 70 227 89 903 1219
Oltre 70 4 0 39 43
Totale complessivo 696 375 3116 4187
associazione nazionale dentisti italiani
Consiglio Nazionale ANDI Roma 5 febbraio 2011‐02‐07
Ogd. N. 1 Autonomia Ordinistica
Il Consiglio Nazionale ANDI,
‐ a seguito della presentazione del Progetto di Legge di iniziativa governativa “Sperimentazioni cliniche ed altre disposizioni in materia sanitaria”, comprendente la realizzazione dell’Autonomia ordinistica della professione odontoiatrica;
‐ a seguito dell’analisi su aspetti giuridici ed economici elaborati da consulenti appositamente incaricati;
‐ a seguito della consultazione della base associativa avvenuta tramite sondaggio indirizzato ai Soci;
‐ a seguito del dibattito svoltosi sia a livello periferico che nazionale
D E L I B E R A
che l’Associazione si impegni a perseguire la realizzazione della piena autonomia della componente odontoiatrica nell’ambito dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri.
associazione nazionale dentisti italiani
Consiglio Nazionale ANDI Roma 5 febbraio 2011
Ogd. N. 2 Raccomandazioni Cliniche
Il Consiglio Nazionale ANDI, preso atto che:
‐ In data 26 ottobre 2010 il Ministero della Salute ha inviato alla associazioni di categoria (ANDI, AIO, ADI) le Raccomandazioni cliniche in ambito odontoiatrico, elaborate a seguito degli incontri avvenuti presso il Ministero stesso il 23.07.2009 ed il 1.10.2009 ai quali hanno preso parte tutte le rappresentanze del mondo odontoiatrico italiano (Ministero, Associazioni, CAO, CIC, Società Scientifiche, Università), con la seguente motivazione: “quanto sopra si rende necessario anche in considerazione della crescente tendenza verso una riduzione generalizzata ed incontrollata degli onorari professionali (ndr : LOW COST) ,cosa questa che potrebbe tradursi nell’erogazione di prestazioni odontoiatriche di livello qualitativo più basso e con conseguenti situazioni non facilmente gestibili, con danno alla salute del cittadino‐paziente” (doc. del 08.06.2009).
‐ Ad ANDI, Associazione di categoria più rappresentativa con oltre 23000 iscritti, viene richiesta dal Ministero la “verifica della pratica applicabilità delle raccomandazioni cliniche al mondo professionale” (doc. del 26.10.2010).
‐ Tale applicabilità era già stata discussa e concessa alle “Linee Guida CIC/ANDI” che dal 1999 rappresentano un utile riferimento per la professione.
A seguito dell’analisi effettuata da un apposito gruppo di lavoro associativo, della trasmissione delle Raccomandazioni Cliniche alle Sezioni, delle osservazioni pervenute, del dibattito avvenuto,
D E L I B E R A
ANDI recepisce l’iniziativa Raccomandazioni Cliniche come utile indicazione per un’erogazione di prestazioni odontoiatriche di buon livello, a tutela della qualità dell’odontoiatria italiana. Le ritiene applicabili alla libera professione, qualora siano rispettate le seguenti considerazioni :
1. L’ elaborato proposto non deve essere interpretato come una linea guida, in quanto non formulato in tal senso ed è da considerare ancora perfezionabile nella forma e nei contenuti per essere pienamente applicabile all’attuale realtà professionale.
2. Devono essere tenute in considerazione le allegate richieste di modifica elaborate dai componenti il Gruppo di lavoro sulle raccomandazioni cliniche, anche in base alle segnalazioni pervenute dalle sezioni ANDI Provinciali.