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Clima, il gruppo Visegrad contro le “zero emissioni” al 2050. Kyoto Club, il voto non impedirà comunque il raggiungimento dell’obiettivo

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www.kyotoclub.org

Giacomo Pellini, Clementina Taliento (Ufficio stampa Kyoto Club) • tel. 06 485539 – 06 4882137 • fax 06 48987009 • e-mail:

g.pellini@kyotoclub.org, c.taliento@kyotoclub.org

Comunicato stampa Roma, 21 giugno 2019

Clima, il gruppo Visegrad contro le “zero emissioni” al 2050. Kyoto Club, il voto non impedirà comunque il raggiungimento dell’obiettivo.

Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca ed Estonia si oppongono in Consiglio europeo sull'obiettivo di un'Europa “climaticamente neutrale” entro il 2050. Gianni Silvestrini: “Sono già molti i paesi Ue impegnati per la neutralità climatica, anche Gruppo Visegrad si assocerà alla battaglia”

Nuova sfida all’UE: in occasione dell’ultimo Consiglio europeo, i governi dei paesi del Gruppo Visegrad (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, ma non la Repubblica Slovacca) con l’aggiunta dell’Estonia, si sono dichiarati contrari ad inserire nei programmi dell’Unione l'obiettivo di puntare a zero emissioni e ad un’economia

“climaticamente neutrale” nei paesi membri entro il 2050.

“Dopo che, sia la Commissione che il Parlamento della UE, si erano dati l'obiettivo di un'Europa a zero emissioni nette entro il 2050, ieri nel Consiglio europeo si è registrata l’opposizione da parte dei paesi dell’Est, con l’eccezione della Slovacchia guidata dalla Presidente ecologista e anticorruzione slovacca, Zuzana Caputova”.

Sono le parole del Direttore scientifico di Kyoto Club, Gianni Silvestrini: secondo lo scienziato, il voto di ieri non impedirà comunque di raggiungere l’obiettivo. Molti paesi sono infatti decisissimi a perseguire la neutralità climatica entro i prossimi 30 anni. Altri paesi anche prima: la Finlandia si è data come scadenza limite il 2035. È dunque probabile – conclude Silvestrini - che in una fase successiva, con qualche sostegno per favorire l’uscita dal carbone e lo sviluppo delle rinnovabili, anche l’area di Visègrad si assocerà nella battaglia contro la crisi climatica.

La dichiarazione sui cambiamenti climatici del Consiglio europeo era particolarmente attesa soprattutto in vista del vertice sull’azione per il clima convocato dall’Onu per il 23 settembre 2019. Nella bozza del testo finale il riferimento alle “zero emissioni” è stato sostituito con richiamo all’impegno nel raggiungimento degli obiettivi previsti dall’Accordo di Parigi.

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