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Usa-Cina, un importante accordo per ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Kyoto Club: "Si tratta di un passo che va nella direzione giusta. Necessaria una maggiore ambizione"

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www.kyotoclub.org

Clementina Taliento (Ufficio stampa Kyoto Club) • tel. 06 485539 – 06 4882137 • fax 06 48987009 • e-mail: ufficio stampa@kyotoclub.org Comunicato stampa

Roma, 12 Novembre 2014

Usa-Cina, un importante accordo per ridurre le emissioni di gas a effetto serra.

Kyoto Club: “Si tratta di un passo che va nella direzione giusta. Necessaria una maggiore ambizione che faccia puntare su rinnovabili, efficienza energetica, economia verde”

I più grandi inquinatori mondiali, Usa e Cina, hanno lanciato un importante segnale, un accordo che definisce nuovi target di riduzione delle emissioni di gas serra. Un commento di Kyoto Club.

Sul fronte climatico arriva un importante accordo tra Stati Uniti e Cina per ridurre le emissioni di gas a effetto serra: dagli USA un impegno di ridurre del 26-28% le emissioni entro il 2025, da Pechino un impegno a diminuire il picco delle emissioni entro il 2030.

Questo storico accordo rappresenta un segnale importante che potrebbe incoraggiare un nuovo accordo globale sul clima al 2015.

"Un accordo la cui importanza non può essere sottovalutata: anche in vista della Convenzione ONU sui cambiamenti climatici di Parigi, che si terrà a dicembre del prossimo anno, e della firma del nuovo Trattato globale successivo al Protocollo di Kyoto – sottolinea Sergio Andreis, direttore di Kyoto Club.

Rispetto ai ripetuti allarmi del mondo scientifico, però, - continua Andreis - gli impegni di riduzione delle emissioni firmati a Pechino restano modesti e i tempi troppo lunghi se si considera la gravità delle conseguenze dei cambiamenti climatici, che anche in Italia si manifestano con sempre maggiore intensità.

Un passo nella direzione giusta, quindi, ma che necessita di maggiore ambizione e, da parte

dell’Unione Europea, di maggiore coraggio nel dimostrare alle altre regioni del pianeta che le fonti

rinnovabili, l'economia verde, l'efficienza energetica e l'uso efficiente delle risorse rappresentano

delle alternative già praticabili, con potenziali enormi per economia, occupazione e riduzione delle

diseguaglianze e la qualità della vita."

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