• Non ci sono risultati.

Missione efficienza (pdf)

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Missione efficienza (pdf)"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

26

Missione efficienza

di Gianni Silvestrini

Direttore scientifico Kyoto Club e responsabile del gruppo di lavoro sull’efficienza energetica degli Stati generali della green economy

I certificati bianchi sono destinati a diventare il principale strumento per l’efficienza energetica. Per questo motivo va rapidamente definito un obiettivo al 2020 pari almeno a 11 Mtep/a, il valore indicato nelle proposte dell’Autorità dell’energia elettrica e il gas. Sul vasto fronte della riqualificazione energetica dell’edilizia esistente, occorre che le normative in via di definizione sulle rinnovabili termiche e sui nuovi certificati bianchi si affianchino e potenzino lo strumento delle detrazioni fiscali (50- 55%), estendendo i benefici al comparto pubblico con accorgimenti che consentano di superare il limite del Patto di stabilità L’efficienza energetica rappresenta il prin- cipale strumento per ridurre le emissio- ni climalteranti, oltre che per aumentare l’indipendenza energetica, per favorire la creazione di imprese e per incrementare l’oc- cupazione. Rappresenta un pilastro, spesso sottovalutato nella percezione pubblica, del- la green economy. È una delle aree che più fa- cilmente consentono azioni win-win sul lato economico ed ambientale e per questo risul- ta particolarmente efficace in un periodo di crisi. L’Italia è considerata abbastanza “effi- ciente” nell’impiegare l’energia, ma questa virtuosità ha visto solo lievi miglioramenti nell’ultimo ventennio al contrario della mag- gior parte dei Paesi europei. Fortunatamente l’Europa, con una serie di direttive, ha im- posto una serie di misure, come gli standard sulle emissioni di CO

2

per le automobili, eti- chette per gli elettrodomestici, certificazioni per gli edifici. Con l’ultima direttiva sull’ef- ficienza energetica, approvata alla fine del 2012, si impone un’accelerazione alle politi- che di innalzamento dell’efficienza in modo

da consentire di avvicinarsi all’obiettivo di ridurre del 20% i consumi di energia rispetto all’andamento tendenziale al 2020. Il rilan- cio delle politiche dell’efficienza potrà con- tribuire fortemente a un rilancio dell’econo- mia ed è quindi interessante mettere a fuoco quali sono i settori imprenditoriali coinvolti.

Si possono distinguere tre aree di imprese il cui business ruota attorno all’efficienza energetica. Il primo raggruppamento è mol- to ampio perché include aziende che nella loro offerta accludono anche soluzioni ad alta efficienza, come elettrodomestici, au- tomobili, motori elettrici, edifici, caldaie.

Nel secondo gruppo sono invece incluse le imprese i cui prodotti sono essenziali per le politiche di risparmio, come i produttori di materiali isolanti, led, inverter, cogenera- tori, recuperatori di calore, veicoli elettrici.

Infine, nel terzo gruppo sono classificabili

le aziende e i professionisti la cui attività

è direttamente legata all’efficienza, come

Esco, certificatori energetici, progettisti, in-

stallatori, produttori di software e di sistemi

di controllo per smart grid. Gli ultimi due

gruppi dipendono in modo significativo dal-

le normative e dagli incentivi che vengono

predisposti e sono quindi i più interessati

all’adozione di provvedimenti legati all’effi-

cienza. Definire i contorni delle realtà pro-

duttive legate all’efficienza, come si vede,

non è semplice. Anche grazie agli impegni

internazionali sul clima, è sempre più ampio

il numero di piccole aziende come di grandi

multinazionali che qualificano la propria at-

tività sul versante della green economy. L’area

green tende ad espandersi in relazione alla

virtuosità delle politiche dei vari Paesi e al

crescere del prezzo dell’energia. Passando

alle politiche sull’efficienza, va sottolineato

che finora è mancata in Italia una politica

STORIA DI COPERTINA

(2)

27 formiche 75 — novembre 2012

«È necessaria un’azione di governo in grado di rimuovere le barriere,

iniziando dalla difficoltà di accesso al credito, che al momento impedisce l’ingresso a questo enorme

giacimento energetico virtuale»

organica in questo campo. Sono stati attiva- ti diversi strumenti, ma raramente con una prospettiva di stabilità e di lungo periodo. Le detrazioni fiscali del 55% per la riqualifica- zione energetica nell’edilizia hanno registra- to risultati interessanti, ma limitati sostan- zialmente alla sostituzione di infissi, caldaie e alla installazione di collettori solari. Lo strumento dei certificati bianchi, legato ad obiettivi di risparmio che devono essere ot- tenuti dalle aziende distributrici di energia, ha ottenuto discreti risultati. L’etichettatura degli elettrodomestici è stata molto efficace, portando a una radicale trasformazione del mercato, con lo spostamento delle vendite verso prodotti di classe A, A+, A++. Grazie alle norme europee sui consumi, la media delle emissioni delle vetture nuove vendute in Italia è scesa dai 146,5 gCO

2

/km del 2007 ai 130 dei primi 9 mesi del 2011.

Quale impulso si potrebbe dare alle politiche per l’efficienza?

I certificati bianchi sono destinati a diven- tare il principale strumento per l’efficienza energetica. Per questo motivo va rapidamen- te definito un obiettivo al 2020 pari almeno a 11 Mtep/a, il valore indicato nelle proposte dell’Autorità dell’energia elettrica e il gas.

Sul vasto fronte della riqualificazione ener- getica dell’edilizia esistente, occorre che le normative in via di definizione sulle rinno- vabili termiche e sui nuovi certificati bianchi si affianchino e potenzino lo strumento delle detrazioni fiscali (50-55%), estendendo i be-

nefici anche al comparto pubblico con accor-

gimenti che consentano di superare il limite

del Patto di stabilità. Va inoltre fatto un salto

di qualità, accompagnando agli interven-

ti prevalenti sul singolo alloggio interventi

radicali di riqualificazione di interi edifici e

di aree urbane degradate, sfruttando anche

il Piano città. Per quanto riguarda la nuova

edilizia, occorre accompagnare il settore del-

le costruzioni affinché sia preparato rispet-

to agli impegnativi obiettivi europei di fine

decennio, quando gli edifici dovranno essere

a consumi energetici fossili quasi azzerati,

fissando una riduzione dei consumi energe-

tici per gli edifici costruiti dopo il 2014 del

30% rispetto a quanto prevede la normativa

attuale. Uno degli aspetti più critici è quello

dell’accesso alle risorse finanziarie, per cui

va favorita l’integrazione tra tutte le soluzio-

ni. In sostanza, si devono utilizzare le risorse

dei privati e quelle pubbliche, valorizzare il

ruolo dei fondi pensione e degli istituti di

credito, potenziare i fondi di garanzia e di

rotazione, rafforzare le Esco, utilizzare l’ob-

bligo di risparmio energetico delle aziende

di distribuzione. Tutto ciò non succederà

spontaneamente, malgrado alcuni pregevoli

tentativi da parte di privati in atto. Serve una

regia dall’alto in grado di mettere insieme

tutti gli elementi del puzzle. Ci vuole cioè

una azione di governo in grado di rimuovere

le barriere, ad iniziare dalla difficoltà di ac-

cesso al credito, che al momento impedisce

l’ingresso a questo enorme giacimento ener-

getico virtuale. Alcune esperienze straniere,

in particolare negli Usa e in Gran Bretagna,

possono fornire spunti positivi per la defini-

zione di un ruolo attivo del governo italiano.

Riferimenti

Documenti correlati

Secondo il V Rapporto Enea sull’Efficienza Energetica, i risultati conseguiti dall’Italia hanno permesso il raggiungimento del 32% dell’obiettivo di risparmio al

15.00 – Norme, agevolazioni e strumenti per l’efficienza energetica Mauro Conti - Coordinatore Gruppo di Lavoro Finanza Kyoto Club. 15.15 – 16.00 Le novità per rinnovabili

E’ forse sottostimato a causa di statistiche ancora imprecise soprattutto per quanto concerne l’uso delle biomasse.. Sempre ai fini del raggiungimento degli obiettivi

Piano energetico regionale approvato con Deliberazione del Consiglio regionale 02/12/2003 n.43; Piano regionale qualità aria approvato con Deliberazione del Consiglio

SIEGFRIED CAMANA, Presidente ANAB - Associazione Nazionale Architettura Bioecologica PIETRO NOVELLI, Regione Toscana, Responsabile P.O. Sostenibilità dello

10:00 Il progetto Life ORGANIKO – Le dimensioni tecnologica e legislativa per l’edilizia, le rinnovabili e l’efficienza energetica per il biologico - Roberto

Non sono ammesse le spese per mezzi di trasporto targati (ad eccezione dei mezzi all'interno dei quali si svolge una fase del ciclo di produzione). Non sono ammesse le spese

Alvaro Sànchez Mirales -Coordinatore REDREAM / Comillas University Madrid Edoardo Zanchini -Vicepresidente Legambiente. GB Zorzoli -Presidente Onorario Coordinamento FREE