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LE EMERGENZE E LE URGENZE ODONTOIATRICHE, LA RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE: LE SOLUZIONI ASSICURATIVE

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Academic year: 2022

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LE EMERGENZE E LE URGENZE ODONTOIATRICHE, LA RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE:

LE SOLUZIONI ASSICURATIVE

Giovanna Gigliotti*

L’evoluzione delle richieste risarcitorie per responsabilità professionale È importante avere conoscenza degli aspetti assicurativi correlati alla responsabilità civile professionale ed in particolare dell’evoluzione, anche in termini statistici, delle richieste risarcitorie nel corso degli anni.

Il fenomeno delle richieste di risarcimento per responsabilità professionale, ha fatto registrare nel tempo una progressione esponenziale.

Tale incremento ha comportato per gli assicuratori perdite economiche estremamente significative, il cui picco può essere indicato in una cifra comunque superiore al 250% dei premi incassati per la categoria di rischio in parola nel corso dell’anno di competenza.

In altre parole, fatto cento l’importo complessivo dei premi incassati a copertura di una determinata annualità, il costo dei sinistri riferibili a quel medesimo periodo è giunto a superare di oltre 250 volte tale importo.

Negli ultimi anni il trend di crescita si è stabilizzato. Attualmente le perdite, ancor che meno significative in termini percentuali, confermano comunque una gestione onerosa, certamente non in linea con quei criteri di economicità e remuneratività che si richiedono a qualsiasi impresa sul mercato, a maggior ragione se quotata in

*Dirigente Assicurativo Unipol Assicurazioni

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borsa, e comunque tale da non consentire il controllo del rischio assicurativo in senso tecnico.

Questa è, in estrema sintesi, la ragione per la quale numerose imprese di assicurazione hanno di fatto cessato l’acquisizione di contratti ed abbandonato questo segmento di mercato.

Questo è il motivo per cui, chi ha deciso di continuare ad operare nel settore della responsabilità civile professionale, lo ha potuto fare solo grazie ad aumento sicuramente esponenziale ma non indiscriminato delle tariffe.

Chi ha scelto di percorrere tale ultima strada, lo ha fatto solo dopo avere studiato le dinamiche del fenomeno, nella convinzione che si poteva/doveva ricercare ed offrire al mercato una chiave di lettura propositiva e non meramente allarmistica.

Si è così giunti ad una segmentazione delle richieste danni e relativi costi dei risarcimenti per le diverse branche della medicina, che ha portato a redigere una sorta di classifica delle categorie di rischio economicamente più onerose, che qui di seguito Vi proponiamo:

· Ostetricia e Ginecologia,

· Chirurgia,

· Pronto soccorso,

· Ortopedia

Come abbiamo detto, ciò che contraddistingue tali specialità sotto il profilo assicurativo è la rilevanza economica del danno in termini assoluti. Tale peculiarità si spiega facilmente qualora si abbiano a mente, da un lato i parametri di valutazione del danno alla persona applicati in sede giudiziale e dall’altro le prestazioni sanitarie che più frequentemente generano richieste risarcitorie.

Posto che l’ammontare dei danni viene determinato sulla base di tabelle i cui valori

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lesione è grave e più aumenta la base di calcolo) e dell’età del paziente (più il paziente è giovane è più aumenta la base di calcolo) risulta di immediata percezione come i maggiori risarcimenti vengano riconosciuti per le lesioni riportate dai neonati al momento della nascita, in conseguenza per esempio di colposo ritardo nell’espletamento del parto.

Al fine di fornirVi elementi concreti di valutazione della dimensione economica dei risarcimenti riconosciuti in Italia per tali tipologie di danni, vi cito un caso certamente eclatante, ma non isolato:

un danno da cerebropatia neonatale è stato valutato in una recente sentenza del Tribunale Civile di Bologna (n. 6751/96 del 16/1/2004) in Euro 4.300.000, oltre interessi e rivalutazione dal momento del fatto (1996).

Abbiamo comunque potuto osservare come il costo medio registrato negli ultimi anni non sia mai stato al di sotto dei 2.000.000 €, al netto di interessi e rivalutazioni; importi questi ultimi spesso assai significativi, considerati i tempi medi della giustizia, che indicano in circa 10 anni la durata media di un contenzioso di tale natura.

Quanto si è venuti sin qui dicendo, non può certo farci dimenticare le molteplici conseguenze biologiche da invalidità permanente, anche gravi e gravissime, correlate a condotte colpose o presunte tali contestate ai sanitari nell’esercizio di professioni particolarmente delicate e complesse quali le diverse branche della chirurgia ovvero la medicina d’urgenza, fino all’epilogo più nefasto rappresentato dall’exitus del paziente.

Analisi del rischio in odontoiatria

Come abbiamo visto ogni specialità ha le proprie peculiarità e /o gradi di pericolosità intrinseca. In quanto tale si presta per uno studio statistico, volto a quantificare il rischio probabilistico di incorrere in un’azione di responsabilità

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professionale, a causa di una errata prestazione sanitaria foriera di danni per il paziente.

La ricerca che vi sottoporrò è stata sviluppata ad hoc sui dati più recenti a disposizione della Compagnia assicuratrice Unipol inerenti al rischio odontoiatrico.

Il campione esaminato è costituito da circa 2000 contratti di responsabilità civile professionale di medici odontoiatri.

L’indagine statistica è relativa all’andamento di tale campione negli anni 2002- 2003-2004 (per il 2004 si è proceduto con una proiezione a fine anno).

Il primo dato statisticamente rilevante attiene la rilevazione del numero delle richieste danni, che ha fatto registrare un trend di crescita sostanzialmente stabile, corrispondente a circa il 5% del portafoglio osservato.

Senza entrare nel merito della tipologia dei danni, e limitandoci ad un ragionamento meramente statistico, registriamo che:

· il 15%, ma si sono osservate punte fino al 18%, delle richieste nell’anno di denuncia non ha alcun seguito né risarcitorio né giudiziale;

· un altro 15% si conclude con la liquidazione dei danni nell’ambito dell’annualità della richiesta risarcitoria e quindi dell’apertura del sinistro. Si tratta di casistica per la quale si può ragionevolmente presumere la fondatezza delle richieste sotto il profilo della colpa professionale, anche grazie all’espresso riconoscimento dell’errore da parte dello stesso professionista; sussistenza di danni economicamente contenuti; volontà delle parti di trovare una soluzione amichevole.

· Il restante 70% non trova una soluzione nell’arco dell’anno. Ci troviamo in presenza delle fattispecie più complesse, per la quali si pone l’esigenza di procedere con approfondimenti istruttori, sia in punto responsabilità (an) , che in termini di nesso causale ed ammontare dei danni (quantum). Il costo medio presunto di tale fascia di danni, significativa sotto il profilo questa volta numerico, ammonta attualmente a 15.000€.

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Le considerazioni che possono essere tratte da questa pur sintetica analisi sono decisamente eloquenti vanno nel senso di ritenere la responsabilità professionale, connessa allo svolgimento della odontoiatria, rischio statisticamente gestibile sotto il profilo assicurativo.

La casistica esaminata evidenzia infatti assai raramente richieste risarcitorie particolarmente elevate; il rischio di decesso è molto contenuto, così come non si rilevano casi di gravi invalidità permanenti.

Risultano in altre parole assai limitate e/o quasi assenti quelle tipologie di danno più onerose, che non consentono una giusta mutualità nella tenuta dei costi tecnici assicurativi.

Per tali motivi l’Odontoiatria può essere inserita a ragione tra le categorie specialistiche a minor rischio, derivandone come conseguenza immediata per il Cliente la possibilità di fruire di tariffe decisamente più contenute, rispetto alle altre categorie professionali.

Le soluzioni assicurative

Mi auguro che le informazioni sin qui fornite possano per Voi costituire un valido strumento di riflessione sull’importanza di potere fruire di un’adeguata protezione assicurativa, che possa garantire il Vostro patrimonio da possibili conseguenze economiche negative, scaturenti da vertenze sia giudiziali che stragiudiziali.

I prodotti attualmente presenti sul mercato offrono forme di copertura estremamente ampie che, oltre alla garanzia connessa ai rischi propri dell’attività di Odontoiatra in senso stretto, comprendono la gestione più complessiva dello studio, anche per quanto attiene i rapporti con dipendenti e semplici collaboratori.

Le polizze, riferite al rischio della responsabilità civile professionale, richiamano infatti nell’oggetto “L’esercizio dell’attività di medico Odontoiatra” e garantiscono la responsabilità civile <<… verso terzi – pazienti, per i danni corporali e/o materiali

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subiti in conseguenza di un comportamento colposo causato durante l’esecuzione della prestazione professionale>>.

È altresì garantita la responsabilità conseguente ai danni patiti dai propri dipendenti in occasione dell’attività svolta, all’interno dello studio professionale, nello svolgimento delle incombenze.

In genere nella garanzia base sono altresì compresi i danni conseguenti a:

· effettuazione di interventi chirurgici ambulatoriali,

· uso di apparecchiature in genere, anche elettriche,

· impiego di apparecchi a raggi x,

· attività medica esercitata nell’ambito del servizio di pronto soccorso,

· danni di natura estetica e fisionomica conseguenti ad interventi diversi da quelli di chirurgia estetica,

· la responsabilità civile derivante all’assicurato per il fatto colposo o doloso commesso dai collaboratori o dipendenti,

· conduzione e proprietà dei locali adibiti a studio professionale,

· errato trattamento dei dati personali - Tutela della Privacy.

Risulta invece di norma esclusa l’implantologia, che può essere compresa con pattuizione ad hoc e pagamento del relativo sovra premio.

Ambito di operatività della garanzia assicurativa

È importante sapere che le garanzie assicurative sono sottoposte ad alcuni vincoli temporali di operatività. Nel caso della responsabilità professionale, l’ipotesi più frequente è riferita alle richieste di risarcimento presentate per la prima volta all’Assicurato durante il periodo di validità della garanzia assicurativa, dunque in vigenza di polizza, purché il comportamento colposo e/o presunto tale sia stato posto in essere non oltre tre anni prima dalla data di effetto della garanzia

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Si tratta di una vera e propria retroattività della validità assicurativa, che trova un unico limite nella prova che l’Assicurato, al momento della stipula della polizza, fosse già a conoscenza di richieste risarcitorie o comunque di circostanze o situazioni tali da potere ingenerare future richieste. Per tale motivo, al momento del perfezionamento del contratto di assicurazione, viene richiesta una espressa sottoscrizione in merito a tale specifica circostanza.

Al momento della cessazione della polizza, cessa anche l’operatività della garanzia.

Le eventuali richieste risarcitorie pervenute al medico in data successiva, dovranno essere inoltrate al nuovo assicuratore. Qualora invece la cessazione della copertura assicurativa sia dovuta alla cessazione dell’attività, potrà essere attivata, dietro pagamento di un extra premio, la cosiddetta garanzia postuma.

Conclusioni

Volendo riassumere in poche battute i contenuti di queste nostre riflessioni, possiamo senz’altro affermare che, le risultanze della nostra indagine statistica, consentono di ritenere l’esercizio dell’Odontoiatria tra le branche mediche meno rischiose sotto il profilo squisitamente assicurativo.

Le tariffe applicate per la garanzia base risultano conseguentemente abbastanza contenute, salvo estensioni particolari quali, ad esempio, l’implantologia che da sola produce un incremento notevole del premio di riferimento.

Per avere garanzia di poter accedere ad un’articolazione contrattuale di reale tutela si consiglia di privilegiare la stesura di testi concordati tramite l’associazione professionale, ferma la libertà di adesione di ciascun Professionista.

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