Anno 42 16 giugno 2011 N. 90
DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO LA PRESIDENZA DELLA REGIONE - VIALE ALDO MORO 52 - BOLOGNA
Parte seconda - N. 66
BOLLETTINO UFFICIALE
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 9 GIUGNO 2011, N. 774
Approvazione dell’”invito a presentare operazioni di orientamento professionale rivolto a donne adulte con metodologia ‘retravailler’. Risorse di cui al art. 1 lettera a) del decreto
del Ministro delle pari opportunità del 12 maggio 2009” 2
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 9 GIUGNO 2011, N. 775
Rete politecnica regionale approvazione del Piano triennale regionale della formazione
superiore 2011 / 2013 e delle procedure di attuazione 71
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 9 GIUGNO 2011, N. 774
Approvazione dell’”invito a presentare operazioni di orienta- mento professionale rivolto a donne adulte con metodologia
‘retravailler’. Risorse di cui al art. 1 lettera a) del decreto del Ministro delle pari opportunità del 12 maggio 2009”
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Richiamate:
- la deliberazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 38 del 29/3/2011 “Linee di programmazio- ne e indirizzi per il sistema formativo e per il lavoro 2011/2013.
(Proposta della Giunta regionale in data 7/3/2011, n. 296)”;
- la L.R. n. 12 del 30 giugno 2003 “Norme per l’uguaglian- za delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e del- la formazione professionale anche in integrazione tra loro”e s.m;
- la L.R. n. 17 del 1 agosto 2005 “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del lavoro”;
Visti in particolare:
- l’art. 19, comma 3, del Decreto Legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modifi cazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, che ha istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportuni- tà, al fi ne di promuovere le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità;
- il Decreto del Ministro per le Pari Opportunità del 12 mag- gio 2009, art. 1, lettera a), che destina parte delle risorse del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, fi no a
€ 40.000.000,00, alla realizzazione di “un sistema di interventi per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro” e che stabilisce che i “criteri di ripartizione delle risorse, le fi nalità, le modalità attuative nonché il monitoraggio degli interventi realiz- zati” siano defi niti mediante specifi ca intesa ai sensi dell’art. 8, comma 6, della legge 131/2003;
- l’Intesa siglata il 29 aprile 2010 in Conferenza Unifi cata Atto Rep. 26/CU relativa ai “Criteri di ripartizione delle risor- se, le fi nalità, le modalità attuative nonché il monitoraggio del sistema di interventi per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro di cui al Decreto del Ministro per le pari oppor- tunità del 12 maggio 2009 inerente la ripartizione delle risorse del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportuni- tà per l’anno 2009”;
Richiamate le proprie deliberazioni:
- n. 177/2003 “Direttive regionali in ordine alle tipologie di azione ed alle regole per accreditamento degli organismi di for- mazione professionale” e ss.mm.ii;
- n. 105/2010 “Revisione alle disposizioni in merito alla pro- grammazione, gestione e controllo delle attività formative e delle politiche attive del lavoro, di cui alla deliberazione della Giunta regionale 11/2/2008 n. 140 e aggiornamento degli standard for- mativi di cui alla Deliberazione della Giunta regionale 14/2/2005, n. 265” e s.m;
- n. 481/2011 “Aggiornamento elenco degli organismi accre- ditati di cui alla D.G.R. n. 125 del 31 gennaio 2011, e dell’elenco degli organismi accreditati per l’obbligo d’istruzione ai sensi del- la D.G.R. n. 2046/2010”;
- n. 532/2011 “Accordo fra Regione e Province dell’Emilia- Romagna per il coordinamento della Programmazione 2011/2013 per il sistema formativo e per il lavoro (L.R. 12/03 - L.R. 17/05)”;
Viste:
- la legge 13 agosto 2010, n. 136 avente ad oggetto “Piano straordinario contro le mafi e, nonché delega al Governo in ma- teria di normativa antimafi a” e s.m;
- le determinazioni dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture del 18 novembre 2010, n.8 e del 22 dicembre 2010, n. 10 in materia di tracciabilità fi nanzia- ria ex art.3, legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifi che;
Richiamata altresì la deliberazione di Giunta regiona- le n. 1432/2010 “Approvazione programma attuativo previsto dall’intesa sugli interventi di conciliazione siglata in Conferen- za Unifi cata il 29/04/2010”;
Ritenuto di dare attuazione ad un programma regionale uni- tario di cui alla propria deliberazione n. 1432/2010, sopra citata, all’interno del quale le attività oggetto del presente Invito rap- presentano una componente;
Dato atto che il suddetto programma prevede, in attuazione della Finalità specifi ca prevista dall’Intesa, di facilitare il rientro al lavoro di lavoratrici che abbiano usufruito di congedo paren- tale o per motivi comunque legati ad esigenze di conciliazione, un intervento di orientamento professionale rivolto a donne adul- te basato sulla metodologia “Retravailler”;
Ritenuto pertanto di approvare l’Allegato “Invito a presentare operazioni di Orientamento professionale rivolto a donne adulte con metodologia ‘Retravailler’. Risorse di cui al art. 1 lettera a) del Decreto del Ministro delle Pari Opportunità del 12 maggio 2009” parte integrante e sostanziale del presente atto;
Evidenziato che con il suddetto Invito si intende rendere di- sponibili, su tutto il territorio regionale, interventi per facilitare il rientro al lavoro di lavoratrici che abbiano usufruito di congedo parentale o siano uscite dal mercato del lavoro per motivi legati ad esigenze di conciliazione in attuazione della propria delibe- razione n. 1432/2010;
Tenuto conto che le operazioni dovranno essere formulate ed inviate secondo le modalità e nei termini riportati nel succitato Al- legato, ed in particolare che al fi ne di mantenere una dimensione regionale unitaria delle singole attività potranno essere candidate solo operazioni che comprendono la totalità degli interventi pre- visti e la copertura dell’intero territorio regionale;
Dato atto che la valutazione delle operazioni di cui all’Al- legato, verrà effettuato da un Nucleo di valutazione interno all’Assessorato Scuola, Formazione professionale, Università e Ricerca, Lavoro” che verrà nominato con successivo atto del Direttore Generale “Cultura, Formazione e Lavoro”;
Ritenuto di prevedere che al termine della valutazione rela- tiva alle operazioni pervenute, verrà redatta una graduatoria per punteggio conseguito e che sarà approvata e fi nanziata una so- la operazione;
Dato atto che le risorse disponibili per la realizzazione delle iniziative afferenti al presente Invito sono pari a Euro 609.123,00 di cui al Decreto del Ministro per le Pari Opportunità del 12 mag- gio 2009, art. 1, lettera a), Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità;
Richiamate le Leggi Regionali:
- n. 40/2001 “Ordinamento contabile della Regione Emi- la-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27
marzo 1972, n. 4”;
- n. 43/2001 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emila-Romagna” ss.mm;
- n. 14/2010 “Legge fi nanziaria regionale adottata a norma dell’articolo 40 della legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l’approvazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio fi nanziario 2011 e del bilancio pluriennale 2011-2013”;
- n. 15/2010 “Bilancio di previsione della Regione Emi- la-Romagna per l’anno fi nanziario 2011 e bilancio pluriennale 2011-2013”;
Viste le proprie deliberazioni:
- n. 1057/2006 “Prima fase di riordino delle strutture orga- nizzative della Giunta Regionale. Indirizzi in merito alle modalità di integrazione interdirezionale e di gestione delle funzioni tra- sversali”;
- n. 1663/2006 “Modifi che all’assetto delle Direzioni Gene- rali della Giunta e del Gabinetto del Presidente.”;
- n. 2416/2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organiz- zative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008.
Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007” e ss.mm;
- n. 1173/2009 recante “Approvazione degli atti di con- ferimento degli incarichi di livello dirigenziale (decorrenza 1/8/2009)”;
- n. 1377/2010 “Revisione dell’assetto organizzativo di al- cune Direzioni Generali”così come rettifi cata dalla deliberazione n. 1950/2010;
- n. 2060/2010 “Rinnovo incarichi a direttori generali della Giunta regionale in scadenza al 31/12/2010”;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell’Assessore competente per materia;
A voti unanimi e palesi delibera
1) di approvare, per le motivazioni espresse in premessa e qui integralmente richiamate, l’”Invito a presentare operazioni di Orientamento professionale rivolto a donne adulte con metodo- logia “Retravailler”. Risorse di cui al art. 1 lettera a) del Decreto del Ministro delle Pari Opportunità del 12 maggio 2009” Alle- gato parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
2) di dare atto che la copertura fi nanziaria per la realizzazio- ne delle iniziative afferenti al presente Invito sono pari a Euro 609.123,00 di cui al Decreto del Ministro per le Pari Opportu- nità del 12 maggio 2009, art. 1, lettera a), Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità;
3) di stabilire che la valutazione delle operazioni di cui all’Allegato, verrà effettuato da un Nucleo di valutazione inter- no all’Assessorato Scuola, Formazione professionale, Università e Ricerca, Lavoro” che verrà nominato con successivo atto del Direttore Generale “Cultura, Formazione e Lavoro”;
4) di dare atto di prevedere che al termine della valutazione relativa alle operazioni pervenute, verrà redatta una graduatoria per punteggio conseguito e che sarà approvata e fi nanziata una sola operazione;
5) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Uffi ciale della Regione Emilia-Romagna Telematico.
Invito a presentare operazioni di
Orientamento professionale rivolto a donne adulte con metodologia “Retravailler”
Risorse di cui al art. 1 lettera a) del Decreto del Ministro delle Pari Opportunità
del 12 maggio 2009
Indice
A) Riferimenti legislativi e normativi ...
B) Obiettivi generali ...
C) Azioni finanziabili ...
D) Soggetti ammessi alla presentazione delle operazioni...
E) Destinatari...
F) Risorse disponibili e vincoli finanziari ...
G) Modalità e termini per la presentazione delle oeprazioni...
H) Procedure e criteri di valutazione ... . I) Tempi ed esiti delle istruttorie ...
J) Termine per l’avvio delle operazioni ...
K) Descrizione dettagliata della proprietà dei prodotti...
L) Indicazione del foro competente ...
M) Indicazione del responsabile del procedimento ai sensi della legge 241/1990 e s.m.i. ...
N) Tutela della privacy ...
A) Riferimenti legislativi e normativi
Viste:
- la deliberazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n.38 del 29/03/2011 “Linee di programmazione e indirizzi per il sistema formativo e per il lavoro 2011/2013.(Proposta della Giunta regionale in data 07/03/2011, n. 296)”;
- la L.R. n. 12 del 30 giugno 2003, “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro” ed in particolare l’art. 13
“Finanziamento dei soggetti e delle attività” e s.m;
- la L.R. n. 17 del 1^ agosto 2005, “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del Lavoro”;
Richiamate le deliberazioni:
- n. 177/2003 “Direttive regionali in ordine alle tipologie di azione ed alle regole per l’accreditamento degli organismi di formazione professionale” e ss.mm.ii;
- n. 105/2010 “Revisione alle disposizioni in merito alla programmazione, gestione e controllo delle attività formative e delle politiche attive del lavoro, di cui alla Deliberazione della Giunta Regionale 11/02/2008 n. 140 e aggiornamento degli standard formativi di cui alla Deliberazione della Giunta Regionale 14/02/2005, n. 265”e s.m.;
- n.532/2011 “Approvazione di un Accordo fra Regione e Province dell’Emilia-Romagna per il coordinamento della programmazione 2011/2013 per il sistema formativo e per il Lavoro (L.R. 12/03 – L.R. 17/5)”;
Viste in particolare:
- l’art. 19, comma 3, del Decreto Legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n.
248, che ha istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, al fine di promuovere le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità;
- il Decreto del Ministro per le Pari Opportunità del 12 maggio 2009, art. 1, lettera a), che destina parte delle risorse del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, fino a € 40.000.000,00, alla
realizzazione di “un sistema di interventi per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro” e che stabilisce che i “criteri di ripartizione delle risorse, le finalità, le modalità attuative nonché il monitoraggio degli interventi realizzati” siano definiti mediante specifica intesa ai sensi dell’art. 8 comma 6 della legge 131/2003;
- l’Intesa siglata il 29 aprile 2010 in Conferenza Unificata Atto Rep. 26/CU relativa ai “Criteri di ripartizione delle risorse, le finalità, le modalità attuative nonché il monitoraggio del sistema di interventi per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro di cui al Decreto del Ministro per le pari opportunità del 12 maggio 2009 inerente la ripartizione delle risorse del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità per l’anno 2009”;
- la Delibera della Giunta Regionale n. 1432 del 27/09/2010
“Approvazione Programma attuativo previsto dall'Intesa sugli interventi di conciliazione siglata in Conferenza Unificata il 29/04/2010”.
B) Obiettivi generali
Rendere disponibili interventi per facilitare il rientro al lavoro di lavoratrici che abbiano usufruito di congedo parentale o siano uscite dal mercato del lavoro per motivi legati ad esigenze di conciliazione.
Nello specifico si tratta di finanziare interventi formativi rivolti a donne adulte che prevedano il ricorso alla metodologia
“Retravailler” aggiornata disponibili su tutto il territorio regionale riconducibili a quanto previsto dalla sopracitata DGR 1432/2010 - Finalità b) Facilitazione per il rientro al lavoro di lavoratrici che abbiano usufruito di congedo parentale o per motivi comunque legati ad esigenze di conciliazione - Intervento b. 1) Orientamento professionale rivolto a donne adulte con metodologia “Retravailler”.
Tenuto conto con il presente Invito si intende dare attuazione ad un programma regionale unitario all’interno del quale le attività oggetto del presente Invito rappresentano una componente, potranno essere candidate solo operazioni che comprendono la totalità degli interventi previsti e la copertura dell’intero territorio regionale. Pertanto in esito alla procedura di seguito specificata sarà approvata una sola operazione.
C) Azioni finanziabili
Potranno essere presentate operazioni strutturate in uno o più progetti (tipologia 14. Persone, Formazione permanente)
strutturati in 5 moduli formativi d’aula e 1 modulo di laboratorio della durata di 20 ore ciascuno. L’operazione dovrà contenere 20 edizioni da erogare nella misura di 2 per Provincia e di 3 per le Province di Bologna e Modena. In particolare in fase di presentazione dovrà essere indicata la sede di realizzazione delle attività per ciascuna provincia che deve necessariamente disporre di un’aula informatica con un numero minimo di 10 PC. Per ciascun partecipante dovrà essere realizzata una azione di accompagnamento (tipologia 57 - Accompagnamento, attività ad accesso individuale) finalizzata ad accompagnare il processo di transizione e scelta personale e professionale delle singole persone fornendo alle persone in cambiamento, strumenti attivi di iniziativa personale e di lettura critica dei processi culturali, sociali e produttivi in atto, rafforzandone la consapevolezza rispetto al cambiamento e l’assunzione di una progettualità attiva rispetto a sé come soggetto e rispetto alle richieste del contesto di riferimento.
La formazione dovrà essere progettata ed essere realizzata facendo ricorso alla metodologia Retravailler aggiornata ed erogata da professionalità abilitate all’utilizzo della stessa.
La formazione si rivolge a donne uscite dal mercato del lavoro per esigenze di conciliazione (legate alla presenza di figli minori, genitori anziani, familiari con disabilità), donne sole disoccupate con figli a carico, lavoratrici che rientrano al lavoro dopo un periodo di congedo parentale. Tenuto conto delle finalità degli interventi, delle metodologie da realizzare e delle caratteristiche dei destinatari i percorsi dovranno prevedere un numero massimo di 20 partecipanti.
Le azioni dovranno accompagnare le partecipanti nella ricostruzione dell’esperienza professionale pregressa; nella valorizzazione delle competenze, anche acquisite in contesti informali o non formali; nella individuazione delle risorse e delle criticità personali; nella analisi delle aspettative e delle aspirazioni. In esito all’analisi del piano di realtà e delle compatibilità ciascuna partecipante sarà supportata nella costruzione di un piano di re-inserimento professionale e dovrà acquisire le necessarie tecniche per la ricerca attiva del lavoro.
Nell’operazione dovranno essere esplicitate le misure di conciliazione attivabili per consentire alle destinatarie di frequentare i corsi.
D) Soggetti ammessi alla presentazione delle operazioni
I requisiti di ammissibilità dei soggetti candidati a realizzare le operazioni proposte sul presente Invito, sono quelli previsti dalle delibere della Giunta regionale nn. 177/2003 ss.mm.ii e 105/2010 s.m .
In particolare potranno candidare operazioni organismi accreditati per l’ambito della Formazione superiore ai sensi della normativa regionale vigente o che abbiano presentato domanda di accreditamento per tale ambito al momento della presentazione dell’operazione.
Nello specifico caso connesso alla presentazione di operazioni da parte di organismi misti, quali le Associazioni Temporanee di Impresa, gli stessi dovranno indicare, all’interno del formulario, l’intenzione di costituirsi in A.T.I. indicando specificatamente i ruoli, le competenze e la suddivisione finanziaria dei singoli soggetti nell’ambito della realizzazione dell’operazione presentata. I raggruppamenti temporanei di imprese sono generalmente compatibili con le disposizioni della normativa antitrust nella misura in cui consentono ai soggetti che operano in fasi differenziate di una stessa filiera di poter presentare la propria offerta a gare a cui individualmente non potrebbero partecipare.
E) Destinatari
Donne individuate e inviate dai Servizi per l’Impiego che intendano inserirsi\reinserirsi nel mercato del lavoro (si veda precedente punto C). L’azione di informazione verso i potenziali destinatari sarà attuata dalle Amministrazioni coinvolte.
F) Risorse disponibili e vincoli finanziari
Le risorse pubbliche disponibili per la realizzazione delle iniziative afferenti al presente Invito sono pari a Euro 609.123,00 di cui al Decreto del Ministro per le Pari Opportunità del 12 maggio 2009, art. 1, lettera a), Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità.
G) Modalità e termini per la presentazione delle operazioni Le proposte di operazioni dovranno essere compilate attraverso l’apposita procedura applicativa web, disponibile all’indirizzo http://sifer.regione.emilia-romagna.it e dovranno essere inviate, complete di tutta la documentazione richiesta pena la non ammissibilità, alla Pubblica Amministrazione per via telematica.
Le proposte di operazioni dovranno essere indirizzate alla Regione Emilia-Romagna - Servizio “Programmazione, Valutazione e Interventi regionali nell'ambito delle politiche della formazione e del lavoro” Viale Aldo Moro 38 – 40127 Bologna.
Le operazioni dovranno pervenire improrogabilmente entro e non oltre le ore 12.00 del 28/07/2011, complete di tutta la documentazione richiesta, pena la non ammissibilità.
Dopo l’invio telematico, la richiesta di finanziamento, completa degli allegati previsti, dovrà essere stampata dalla procedura applicativa stessa, firmata dal Legale Rappresentante e in regola con la vigente normativa in materia di bollo.
Tale richiesta di finanziamento dovrà essere spedita a mezzo di raccomandata postale con avviso di ricevimento, (fa fede il timbro postale) a: Regione Emilia-Romagna - Servizio
“Programmazione, Valutazione e Interventi regionali nell'ambito delle politiche della formazione e del lavoro” – Viale Aldo Moro 38 – 40127 Bologna entro il giorno successivo alla presentazione telematica delle Operazioni/Progetti e comunque non oltre il giorno successivo alla scadenza prevista.
Unitamente alla richiesta di finanziamento, il soggetto presentatore dovrà spedire la seguente documentazione:
1. Formulario Operazione in 2 copie cartacee (stampabili a partire dalla procedura applicativa web sopra descritta). Il Formulario Operazione dovrà essere completo di tutti gli allegati (Allegato all'operazione: file testuale disponibile nella sezione modulistica, all’interno dell’area riservata ai Soggetti Attuatori, all’indirizzo: http://sifer.regione.emilia- romagna.it; e, se necessari, gli Allegati reperibili al medesimo indirizzo web).
La documentazione dovrà essere compilata sulla modulistica regionale vigente al momento della scadenza dell'avviso pubblico e visualizzabile in formato pdf nella sezione modulistica, all’interno dell’area riservata ai Soggetti Attuatori,all’indirizzo: http://sifer.regione.emilia-romagna.it - voce “Modulistica Operazione”).
H) Procedure e criteri di valutazione Le operazioni sono ritenute ammissibili se:
- pervenute almeno entro la data di scadenza;
- presentate da soggetto ammissibile;
- compilate sull’apposito formulario;
- coerenti con le azioni di riferimento, con le finalità generali e specifiche del presente bando e con le linee di programmazione regionale;
- complete delle informazioni richieste.
L’istruttoria di ammissibilità viene eseguita a cura del Servizio regionale competente.
Le domande ammissibili sono sottoposte a successiva valutazione.
Le operazioni di valutazione verranno effettuate da un “nucleo di valutazione regionale” interno all’Assessorato nominato con successivo atto del Direttore Generale “Cultura, Formazione e Lavoro”. Sarà facoltà del nucleo di valutazione regionale richiedere chiarimenti e audizioni sui progetti candidati.
Criteri di
valutazione N. Sottocriteri Max
1. Finalizzazione dell’attività 1.1
Coerenza dell’operazione con i documenti di programmazione, gli atti normativi di riferimento, con gli obiettivi generali del piano di cui alla dgr 1432/2010 e gli obiettivi specifici del presente avviso
10
2.1
Corretta articolazione delle azioni, coerenza dei contenuti ed integrazione tra obiettivi progettuali e strumenti di intervento
10
2.2
Adeguatezza, innovatività, flessibilità delle modalità formative e di
accompagnamento proposte e delle risorse metodologiche e didattiche in relazione alle caratteristiche dei destinatari
15
2.3
Adeguatezza delle risorse strumentali, strutturali e logistiche atte a garantire una risposta tempestiva, coerente e logisticamente adeguata nonché delle risorse professionali offerte in relazione alle specificità degli interventi e dell’utenza da formare/accompagnare
2. Qualità 15 progettuale
2.4
Trasferibilità/impatto dell’esperienza progettuale e arricchimento della metodologia in termini di orientamento al lavoro e alla professionalizzazione, modalità di restituzione dell’esperienza complessiva
20
3. Economicità
dell’offerta 3.1 Parametri di costo 5
Criteri di valutazione
N. Sottocriteri Max
4.1
Qualità delle opzioni organizzative, gestionali e di raccordo
informativo/operativo con i Servizi per l’Impiego
10 4. Rispondenza
dei progetti alle priorità
4.2 Qualità e impatto delle misure di
conciliazione previste 15
Totale 100
Potranno essere ammesse a valutazione solo le operazioni candidate che garantiscono la copertura del numero totale di interventi previsti e dell’intero territorio regionale.
Saranno approvabili le operazioni che riporteranno un punteggio non inferiore a 70/100.
Al termine della valutazione delle operazioni pervenute, verrà redatta una graduatoria delle operazioni approvabili per punteggio conseguito e verrà approvata e finanziata una sola operazione.
I) Tempi ed esiti delle istruttorie
Gli esiti delle valutazioni e delle selezioni delle operazioni presentate saranno sottoposti all’approvazione degli organi competenti, di norma, entro 60 giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione delle candidature, a meno che il numero e la complessità delle operazioni pervenute non giustifichi tempi più lunghi.
La delibere di approvazione che adotterà la Giunta Regionale sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione e sul sito http://www.emiliaromagnasapere.it. Le schede tecniche contenenti i giudizi e le valutazioni espresse per ogni singola operazione saranno consultabili presso la Segreteria del Nucleo di valutazione dai soggetti aventi diritto.
J) Termine per l’avvio delle operazioni
Le operazioni proposte dovranno essere immediatamente cantierabili e pertanto, di norma dovranno, essere avviate entro 30 giorni dalla data di comunicazione del finanziamento salvo eventuali diverse indicazioni contenute nella scheda di approvazione.
Il Soggetto proponente si impegna, a rendere possibile alle persone inviate dai Servizi per l’impiego l’avvio dell’azione di accompagnamento entro 15 giorni.
Successivamente, dopo l’avvio dell’operazione, i singoli progetti corsuali dovranno essere attivati di norma entro 15 giorni dal raggiungimento del numero di persone previste e inviate dal Servizio per l’Impiego.
In ogni caso il soggetto proponente dovrà realizzare le attività in stretto raccordo con i Servizi per l’Impiego.
L’operazione dovrà concludersi entro 24 mesi dall’avvio.
K) Descrizione dettagliata della proprietà dei prodotti
Tutti i prodotti e gli strumenti realizzati, così come i dati e i risultati, sono di proprietà esclusiva della Regione Emilia- Romagna.
L) Indicazione del foro competente
Per tutte le controversie che si dovessero verificare si elegge quale foro competente quello di Bologna.
M) Indicazione del responsabile del procedimento ai sensi della legge 241/1990 e s.m.i.
Il Responsabile del procedimento ai sensi delle L.241/90 è la Dott.ssa Francesca Bergamini Responsabile del Servizio
“Programmazione, Valutazione e Interventi regionali nell'ambito delle politiche della formazione e del lavoro” della Direzione Cultura, Formazione e Lavoro.
Per informazioni è possibile inviare una e-mail all’indirizzo [email protected].
N) Tutela della privacy
Tutti i dati personali di cui l’Amministrazione venga in possesso in occasione dell’espletamento del presente procedimento verranno trattati nel rispetto del D.Lgs. 196/03
“Codice in materia di protezione dei dati personali”. La relativa “Informativa” è parte integrante del presente atto.
INFORMATIVA per il trattamento dei dati personali
1. Premessa
Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. n. 196/2003 - “Codice in materia di protezione dei dati personali” (di seguito denominato
“Codice”), la Regione Emilia-Romagna in qualità di “Titolare”
del trattamento, è tenuta a fornirle informazioni in merito all’utilizzo dei suoi dati personali.
Il trattamento dei suoi dati per lo svolgimento di funzioni istituzionali da parte della Regione Emilia-Romagna, in quanto soggetto pubblico non economico, non necessita del suo consenso.
2. Fonte dei dati personali
La raccolta dei suoi dati personali viene effettuata registrando i dati da lei stesso forniti, in qualità di interessato, al momento della presentazione alla Regione Emilia-Romagna, della proposta di operazione e durante tutte le fasi successive di comunicazione.
3. Finalità del trattamento
I dati personali sono trattati per le seguenti finalità:
a) registrare i dati relativi ai Soggetti titolari e attuatori che intendono presentare richieste di finanziamento alla Amministrazione Regionale per la realizzazione di attività
b) realizzare attività di istruttoria e valutazione sulle proposte di operazione pervenute
c) realizzare attività di verifica e controllo previste dalle normative vigenti in materia
d) inviare comunicazioni agli interessati da parte dell’Amministrazione Regionale
e) realizzare indagini dirette a verificare il grado di soddisfazione degli utenti sui servizi offerti o richiesti
Per garantire l'efficienza del servizio, la informiamo inoltre che i dati potrebbero essere utilizzati per effettuare prove tecniche e di verifica.
4. Modalità di trattamento dei dati
In relazione alle finalità descritte, il trattamento dei dati personali avviene mediante strumenti manuali, informatici e telematici con logiche strettamente correlate alle finalità sopra evidenziate e, comunque, in modo da garantire la sicurezza e la riservatezza dei dati stessi.
Adempiute le finalità prefissate, i dati verranno cancellati o trasformati in forma anonima.
5. Facoltatività del conferimento dei dati
Il conferimento dei dati è facoltativo, ma in mancanza non sarà possibile adempiere alle finalità descritte al punto 3 (“Finalità del trattamento”).
6. Categorie di soggetti ai quali i dati possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di Responsabili o Incaricati
I suoi dati personali potranno essere conosciuti esclusivamente dagli operatori della Direzione Generale Cultura Formazione e Lavoro della Regione Emilia-Romagna individuati quali Incaricati del trattamento.
Esclusivamente per le finalità previste al paragrafo 3 (Finalità del trattamento), possono venire a conoscenza dei dati personali società terze fornitrici di servizi per la Regione Emilia- Romagna previa designazione in qualità di Responsabili del trattamento e garantendo il medesimo livello di protezione.
7. Diritti dell'Interessato
La informiamo, infine, che la normativa in materia di protezione dei dati personali conferisce agli Interessati la possibilità di esercitare specifici diritti, in base a quanto indicato all’art.
7 del “Codice” che qui si riporta:
1. L’interessato ha diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile.
2. L’interessato ha diritto di ottenere l’indicazione:
a) dell’origine dei dati personali;
b) delle finalità e modalità del trattamento;
c) della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici;
d) degli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi dell’art. 5, comma 2;
e) dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di rappresentante designato nel territorio dello Stato, di responsabili o incaricati.
3. L’interessato ha diritto di ottenere:
a) l’aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l’integrazione dei dati;
b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati;
c) l’attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale
adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato.
4. L’interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte:
a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta;
b) al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.
8. Titolare e Responsabili del trattamento
Il Titolare del trattamento dei dati personali di cui alla presente Informativa è la Regione Emilia-Romagna, con sede in Bologna, Viale Aldo Moro n. 52, cap 40127.
La Regione Emilia-Romagna ha designato quale Responsabile del trattamento il Direttore Generale della Direzione Cultura, Formazione e Lavoro. Lo stesso è responsabile del riscontro, in caso di esercizio dei diritti sopra descritti.
Al fine di semplificare le modalità di inoltro e ridurre i tempi per il riscontro si invita a presentare le richieste, di cui al precedente paragrafo, alla Regione Emilia-Romagna, Ufficio per le relazioni con il pubblico (Urp), per iscritto o recandosi direttamente presso lo sportello Urp. L’Urp è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 in Viale Aldo Moro 52, 40127 Bologna (Italia): telefono 800-662200, fax 051-5275360, e-mail [email protected].
Le richieste di cui all’art.7 del Codice comma 1 e comma 2 possono essere formulate anche oralmente.
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 9 GIUGNO 2011, N. 775
Rete politecnica regionale approvazione del Piano triennale regionale della formazione superiore 2011 / 2013 e delle pro- cedure di attuazione
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Richiamati:
- il regolamento n. 1081/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006, relativo al Fondo sociale europeo e recante abrogazione del regolamento (CE) n. 1784/1999;
- il regolamento n. 396/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 6 maggio 2009 che modifi ca il regolamento n.
1081/2006 relativo al Fondo sociale europeo per estendere i tipi di costi ammissibili a un contributo del FSE;
- il regolamento n. 1083/2006 del Consiglio dell’ 11 luglio 2006, recante le disposizioni generali sul Fondo europeo di svilup- po regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, e che abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999;
- il regolamento n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifi ca il regolamento (CE) n.1083/2006 recante disposizio- ni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione, per quanto riguarda al- cune disposizioni relative alla gestione fi nanziaria;
- il regolamento n. 539/2010 del parlamento Europeo e del Consiglio del 16 giugno 2010 che modifi ca il regolamento n.
1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fon- do europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda la semplifi cazione di talu- ni requisiti e talune disposizioni relative alla gestione fi nanziaria;
- il regolamento n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del re- golamento (CE) n. 1083/06 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo so- ciale europeo e sul Fondo di coesione e del regolamento (CE) n.
1080/06 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fon- do europeo di sviluppo regionale;
- il regolamento 846/2009 della Commissione del 1 settembre 2009, che modifi ca il Reg. n. 1828/2006 che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1083/06 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo re- gionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e del regolamento (CE) n. 1080/06 del Parlamento europeo e del Con- siglio relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale;
- la deliberazione del C.I.P.E. n. 36 del 15/6/2007 (pubblica- ta sulla GU n. 241 del 16/10/2007) concernente “Defi nizione dei criteri di cofi nanziamento nazionale degli interventi socio strut- turali comunitari per il periodo di programmazione 2007/2013”;
- la decisione comunitaria di approvazione del Quadro Stra- tegico Nazionale n. C(2007) 3329 del 13/7/2007;
- il decreto del Presidente della Repubblica del 3/10/2008
“Regolamento di esecuzione del Regolamento (CE) 1083/2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Re- gionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione”
pubblicato sulla Gazzetta Uffi ciale n. 294 del 17/12/2008.
Richiamate altresì:
- la decisione di approvazione C(2007)5327 del 26/10/2007
del “Programma Operativo regionale per il Fondo Sociale Eu- ropeo 2007/2013 – Ob. 2 Competitività e Occupazione da parte della Commissione Europea;
- la deliberazione di Giunta regionale n. 1681 del 12/11/2007 recante “POR FSE Emilia-Romagna obiettivo 2 “Competitività regionale ed occupazione” 2007-2013- Presa d’atto della decisio- ne di approvazione della Commissione Europea ed individuazione dell’Autorità di Gestione e delle relative funzioni e degli Orga- nismi Intermedi”;
- la deliberazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 101 dell’1/3/2007 “Programma Operativo regionale per il Fondo Sociale Europeo 2007/2013 – Ob. 2 Com- petitività e Occupazione. (Proposta della Giunta regionale in data 12/2/2007, n. 159”;
- la deliberazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 38 del 29/3/2011 “Linee di programmazio- ne e indirizzi per il sistema formativo e per il lavoro 2011/2013.
(Proposta della Giunta regionale in data 7/3/2011, n. 296)”.
Viste:
- la L.R. n. 12 del 30 giugno 2003, “Norme per l’uguaglian- za delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e del- la formazione professionale, anche in integrazione tra loro” ed in particolare l’art. 13 “Finanziamento dei soggetti e delle atti- vità” s.m.;
- la L.R. n. 17 del 1 agosto 2005, “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del Lavoro”.
Visti in particolare:
- la legge 17 maggio 1999, n. 144 ed in particolare l’art. 69, che dispone, per riqualifi care e ampliare l’offerta formativa desti- nata ai giovani e agli adulti, occupati e non occupati, nell’ambito del sistema di formazione integrata superiore, l’istituzione del si- stema dell’istruzione e della formazione tecnica superiore (IFTS);
- il regolamento adottato con decreto interministeriale del 31 ottobre 2000, n. 436, recante norme di attuazione dell’articolo 69 della legge n. 144/99 sopracitata;
- la legge 27 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 631, che prevede la riorganizzazione del sistema dell’istruzione e for- mazione tecnica superiore, di cui all’articolo 69 della legge 17 maggio 1999, n. 144, comma 875;
- il decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito, con mo- difi cazioni, dalla legge 2 aprile 2007, n. 40, articolo 13, comma 2, che prevede la confi gurazione degli istituti tecnici superiori nell’ambito della predetta riorganizzazione;
- il DPR 8 marzo 1999, n. 275 “Regolamento recante nor- me in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
- il DPCM 25 gennaio 2008 recante “Linee guida per la ri- organizzazione del Sistema di istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione degli Istituti tecnici superiori” e re- lativi allegati;
Tenuto conto degli Accordi sanciti in sede di Conferenza Unifi cata, ai sensi dell’art. 9, comma 2, lettera c, del decreto le- gislativo 28 agosto 1997, n. 281, con i quali sono stati defi niti linee guida e standard in applicazione del Decreto Interministe- riale 31 ottobre 2000, n. 436, e in particolare:
- l’Accordo del 19 novembre 2002, con il quale sono stati defi niti gli standard minimi delle competenze di base e trasver- sali comuni a tutti i percorsi dell’Istruzione Formazione Tecnica
Superiore (di seguito I.F.T.S.);
- l’Accordo del 29 aprile 2004, con il quale sono stati defi niti gli standard minimi delle competenze tecnico professionali affe- renti alle fi gure professionali dei percorsi dell’I.F.T.S.;
- l’Accordo del 25 ottobre 2004, tra il Ministro dell’Istruzio- ne, dell’Università e della Ricerca, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni, le Province Autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità Montane relati- vo alla certifi cazione fi nale ed intermedia ed al riconoscimento dei crediti formativi.
Richiamate le proprie deliberazioni:
- n. 618/2008 “Integrazione dell’Accordo fra Regione e Province della Regione Emilia-Romagna di cui alla DGR 680/2007 - Poli Tecnici”, in attuazione della delibera di Giunta regionale n. 503/2007”;
- n. 630/2008 “Piano Triennale Regionale dell’offerta di for- mazione alta, specialistica e superiore. Invito a presentare progetti formativi. Invito a presentare candidature per ITS” e ss.mm.;
- n. 532/2011 “Approvazione di un Accordo fra Regione e Province dell’Emilia-Romagna per il coordinamento della pro- grammazione 2011/2013 per il sistema formativo e per il Lavoro (L.R. 12/03 - L.R. 17/5)”;
- n. 1897/2010 “Avvio del processo di costituzione degli ITS (Istituti Tecnici Superiori) tramite l’individuazione delle fonda- zioni di cui al Dpcm 25 gennaio 2008”;
- n. 2047/2010 “Individuazione Istituzioni scolastiche pro- motrici e fondatrici di Fondazioni ITS”;
Richiamate altresì le proprie deliberazioni:
- n. 177/2003 “Direttive regionali in ordine alle tipologie di azione ed alle regole per accreditamento degli organismi di for- mazione professionale” e ss.mm.ii;
- n. 105/2010 “Revisione alle disposizioni in merito alla pro- grammazione, gestione e controllo delle attività formative e delle politiche attive del lavoro, di cui alla Deliberazione della Giunta regionale 11/2/2008, n. 140 e aggiornamento degli standard for- mativi di cui alla Deliberazione della Giunta regionale 14/2/2005, n. 265”s.m;
- n. 936/2004 “Orientamenti, metodologia e struttura per la defi nizione del sistema regionale delle qualifi che” con cui viene approvato il Sistema Regionale delle Qualifi che;
- n. 265/2005 “Approvazione degli standard dell’offerta for- mativa a qualifi ca e revisione di alcune tipologie di azione di cui alla delibera di G.R. n. 177/2003 ” e ss.mm.ii; con cui viene isti- tuita la tipologia d’azione relativa alla Formazione superiore e, contestualmente, vengono approvati gli Standard formativi rife- ribili al Sistema regionale delle Qualifi che;
- n. 1434/2005 “Orientamenti, metodologia e struttura per la defi nizione del sistema regionale di formalizzazione e certifi ca- zione delle competenze” e ss.mm. con cui si approva l’impianto del Sistema regionale di Formalizzazione e Certifi cazione del- le Competenze;
- n. 2166/2005 “Aspetti generali e articolazione della pro- cedura sorgente nel Sistema regionale delle Qualifi che” ss.mm.
ii., che approva la procedura mediante la quale assicurare l’ag- giornamento e la manutenzione del Repertorio regionale delle Qualifi che;
- n. 530/2006 “Il sistema regionale di formalizzazione e certifi cazione delle competenze”, con cui si approvano, conte- stualmente, i ruoli professionali per l’erogazione del Servizio di
Formalizzazione e Certifi cazione delle Competenze e i documen- ti rilasciati in esito a tale processo;
- n. 1372/2010 “Adeguamento ed integrazione degli standard professionali del Repertorio regionale delle Qualifi che”;
- n. 1695/2010 “Approvazione del documento di correlazione del Sistema Regionale delle Qualifi che (SRQ) al Quadro Euro- peo delle Qualifi che (EQF)”;
- n. 481/2011 “Aggiornamento elenco degli organismi accre- ditati di cui alla D.G.R. n. 125 del 31 gennaio 2011, e dell’elenco degli organismi accreditati per l’obbligo d’istruzione ai sensi del- la D.G.R. n. 2046/2010”;
- n. 645/2011 “Modifi che e integrazione alle regole per l’ac- creditamento degli organismi di formazione professionale di cui alla DGR n. 177/2003 e ss.mm.ii”;
Viste infi ne le proprie deliberazioni nn. 2212/2004, 265/2005 Allegato E, 788/2005, 1476/2005, 1719/2006, 335/2007, 1347/2007, 141/2009, 581/2009, 1010/2009, 1888/2010 con cui si approvano le qualifi che che fanno parte del Repertorio regio- nale delle Qualifi che;
Considerata l’esigenza di potenziare, soprattutto nell’ambito delle competenze professionali, tecniche e scientifi che, l’investi- mento sull’innovazione e sul capitale umano, come chiave per creare nuovi saperi e nuovi lavori necessari a rilanciare la com- petitività dell’intero sistema;
Considerato a tal fi ne necessario sviluppare azioni di poten- ziamento del capitale umano orientando le attività verso ambiti prioritari di interesse per il sistema economico, caratterizzati da elevato contenuto innovativo e tecnologico e dall’operare in re- te di soggetti ed istituzioni pubbliche e private, indirizzando gli interventi verso temi chiave per l’innovazione tecnologica ed or- ganizzativa del tessuto produttivo regionale e locale, al fi ne di implementare i risultati della ricerca e le attività di trasferimen- to tecnologico;
Rilevata inoltre l’esigenza di strutturare e consolidare un sistema regionale unitario della rete di relazioni tra i soggetti co- me sopra defi niti, anche strutturate in forme stabili, e della rete dell’offerta di formazione superiore, la cui programmazione è di competenza della Regione, in continuità con il triennio 2008 – 2010 e in coerenza con quanto defi nito nell’Accordo tra Re- gione e Province di cui alla sopra citata deliberazione di Giunta n. 532/2011. La programmazione, realizzazione e valutazione saranno attuate nella piena valorizzazione del partenariato isti- tuzionale e sociale;
Valutata pertanto la necessità di costruire una rete dell’offer- ta di formazione superiore, di seguito Rete Politecnica Regionale, volta a sviluppare le competenze nuove e innovative richieste dal sistema produttivo e rendere disponibili opportunità formative differenziate, integrate e complementari per sostenere l’inseri- mento lavorativo qualifi cato dei giovani, che comprende i percorsi biennali realizzati dagli Istituti Tecnici Superiori, i percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e i percorsi di For- mazione superiore;
Ritenuto, in riferimento agli Istituti Tecnici Superiori, che la costruzione di una rete fondata sulla valorizzazione delle au- tonomie scolastiche e universitarie, degli enti di formazione professionale e delle imprese, nonché sulla collaborazione con gli Enti Locali, renda disponibile un’offerta formativa post diplo- ma che, mettendo in campo eccellenze, esperienze e competenze, possa più effi cacemente rispondere alle necessità di innovazione delle fi liere produttive e degli ambiti settoriali di specializzazio-
ne su cui si fonda lo sviluppo del sistema economico regionale;
Valutato altresì di confermare le scelte di programmazione contenute nel precedente piano triennale per la formazione alta, specialistica e superiore, relativo al triennio 2008-2010, di cui alla propria deliberazione n. 630/2008 sopra citata, in merito al- le aree tecnologiche ed agli ambiti settoriali correlati ai territori provinciali, prioritari per il sistema socio economico regionale, per i quali costituire gli ITS, con particolare riferimento agli am- biti “energia/ambiente” per il territorio di Ravenna e “turismo/
benessere” per il territorio di Rimini;
Rilevato che, a seguito di ulteriori precisazioni sulle aree tec- nologiche di cui all’art. 7 del sopra citato DPCM 25 gennaio 2008 e sui relativi ambiti settoriali, fornite dal Ministero dell’Istruzione successivamente all’approvazione del citato piano triennale per la formazione alta, specialistica e superiore 2008-2010, si ren- de necessario precisare che l’area tecnologica di riferimento per il territorio di Rimini è denominata “Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali-Turismo”, in luogo di “Nuove tecno- logie per il made in Italy”, prevista per tale territorio nel citato piano triennale per la formazione alta, specialistica e superiore 2008-2010;
Considerato che nel periodo di validità del precedente piano triennale, ovvero entro il 31/12/2010:
- sono stati costituiti 7 Istituti Tecnici Superiori per le se- guenti aree tecnologiche:
- Mobilità sostenibile (Piacenza);
- Nuove tecnologie per il made in Italy- sistema agroalimen- tare (Parma);
- Nuove tecnologie per il made in Italy- sistema meccanica (Reggio Emilia);
- Nuove tecnologie per il made in Italy- sistema meccani- ca (Modena);
- Nuove tecnologie per il made in Italy- sistema meccani- ca (Bologna);
- Tecnologie della informazione e della comunicazione (For- lì-Cesena);
- Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali-Tu- rismo (Ferrara);
- non si sono verifi cate tutte le condizioni per la costituzione, entro il 31/12/2010, degli ITS, pur ricompresi nella programma- zione regionale 2008-2010, per le seguenti aree tecnologiche:
- Effi cienza energetica (Ravenna)
- Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali-Tu- rismo (Rimini);
Ritenuto pertanto necessario completare la rete regionale de- gli ITS, svolgendo le procedure richieste per l’istituzione degli ITS programmati nelle aree tecnologiche:
- Effi cienza energetica (Ravenna);
- Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali-Tu- rismo (Rimini);
Valutato altresì che, a seguito dell’approvazione del decreto interministeriale sulle norme generali concernenti i diplomi degli ITS e relative fi gure nazionali di riferimento, di cui agli articoli 4, comma 3 e 8 comma 2 del più volte citato DPCM 25 gennaio 2008, la Regione, nell’ esercizio della propria competenza di pro- grammazione dell’offerta formativa, provvederà ad attribuire ad ogni ITS le fi gure nazionali di rispettiva competenza e contestual- mente chiederà agli ITS la presentazione del piano triennale di
attività, predisposto secondo le indicazioni della programmazio- ne regionale ed in relazione alle tipologie di intervento indicate nel DPCM 25 gennaio 2008, allegato a), punto 4;
Considerato inoltre che l’offerta di percorsi IFTS e di percor- si di formazione superiore è complementare e integrativa delle opportunità offerte e fi nalizzata a sostenere lo sviluppo della cul- tura tecnica, tecnologica, scientifi ca e professionale;
Considerato altresì che l’offerta nel suo insieme deve co- erentemente sviluppare competenze scientifiche, tecniche e professionali in chiave interdisciplinare quale strumento per dare spazio allo sviluppo di soluzioni con elevato grado di crea- tività applicabili e necessarie a sostenere la crescita del sistema economico e produttivo guardando al lavoro nelle indicazioni co- munitarie di “nuovi lavori” e “nuovi e migliori posti di lavoro”;
Ritenuto pertanto strategica la predisposizione di un Piano regionale triennale della Rete Politecnica Regionale, concertato e condiviso nelle sedi previste dalla normativa vigente con tutti i soggetti interessati, che determina il quadro di riferimento di ta- le fi liera formativa per il periodo 2011-2013;
Dato atto che in merito al “Piano triennale regionale della formazione superiore Rete Politecnica regionale 2011 – 2013”
allegato A) al presente provvedimento, già previsto in termini di obiettivi generali dalle sopra citate “Linee di programmazio- ne e indirizzi per il sistema formativo e per il lavoro 2011/2013”
e defi nito in termini di competenze di attuazione nel sopra cita- to “Accordo fra Regione e Province dell’Emilia-Romagna per il coordinamento della programmazione 2011/2013 per il siste- ma formativo e per il Lavoro”, sono state espletate le procedure di concertazione sociale previste dalla L.R. 12/2003 e dalla L.R.
17/2005 sopra richiamate, e che lo stesso è stato pertanto discusso e concordato, acquisendo il parere favorevole, nelle sedute della Commissione regionale tripartita (art. 51 L.R. 12/03, art. 6 L.R.
17/05) del 19/5/2011 e 27/5/2011;
Valutato opportuno approvare il “Piano triennale regiona- le della formazione superiore Rete Politecnica regionale 2011 – 2013” - allegato A) e, in attuazione del Piano medesimo, l’”In- vito a presentare percorsi di IFTS e di formazione superiore da realizzare con il contributo del Fondo Sociale Europeo - Asse Ca- pitale Umano”, allegato B), e l’”Invito a presentare candidature per la costituzione degli Istituti Tecnici Superiori (ITS)”, allega- to C), quali parti integranti del presente atto;
Dato atto che:
- l’approvazione del citato Piano triennale regionale è condizione preliminare per la partecipazione della Regione Emilia-Romagna all’assegnazione delle risorse nazionali, rese disponibili dal Ministero delle Pubblica Istruzione e dal Mini- stero dello Sviluppo Economico quale cofi nanziamento per la realizzazione dei piani regionali di cui al più volte citato DPCM 25 gennaio 2008;
- a tal fi ne, il Piano triennale regionale della formazione su- periore Rete Politecnica regionale 2011– 2013, successivamente all’approvazione, sarà inviato al Ministero della Pubblica Istru- zione e, in formato elettronico, anche all’Agenzia nazionale per il sostegno dell’autonomia scolastica, come previsto dal DPCM 25 gennaio 2008;
- la Regione Emilia-Romagna sostiene la realizzazione del Piano con risorse del POR FSE 2007-2013 per un importo com- plessivo per il triennio pari a euro 18.000.000,00, sul segmento IFTS e formazione superiore;
- la Regione Emilia-Romagna sostiene inoltre l’avvio degli
ITS per le aree tecnologiche “Effi cienza energetica” (Ravenna) e
“Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali-Turismo”
(Rimini) che, a seguito dell’approvazione delle candidature pre- sentate ai sensi del presente atto, potranno realizzare le attività dall’a.f. 2011-2012, rendendo disponibili risorse regionali pari a euro 600.000,00 nelle more dell’approvazione della programma- zione nazionale 2011/2013 e del relativo fi nanziamento;
Tenuto conto che le operazioni a valere sull’Invito di cui all’Allegato B) e le candidature da presentare a valere sull’In- vito di cui all’Allegato C) dovranno essere formulate ed inviate secondo le modalità e nei termini riportati negli allegati citati;
Dato atto che la valutazione delle operazioni di cui all’Alle- gato B) e la valutazione delle candidature di cui all’Allegato C) verrà effettuata da un Nucleo di valutazione interno all’Asses- sorato Scuola, Formazione professionale, Università e Ricerca, Lavoro che verrà nominato con successivo atto del Direttore Ge- nerale “Cultura, Formazione e Lavoro”;
Considerato che in riferimento alle operazioni candidate in risposta all’Invito di cui all’Allegato B), al termine delle istrut- torie relative alle operazioni pervenute, verranno redatte delle graduatorie di operazioni in ordine di punteggio conseguito nel- le modalità nello stesso specifi cate;
Considerato altresì che, al termine delle istruttorie relative alle candidature pervenute, secondo quanto previsto all’allegato C), verranno redatte graduatorie in ordine di punteggio consegui- to nelle modalità nello stesso specifi cate;
Dato atto che per garantire la piena attuazione del Piano trien- nale l’Invito di cui all’allegato B) prevede tre scadenze a valere rispettivamente sugli anni 2011, 2012, 2013 al fi ne di rendere disponibile annualmente l’offerta di percorsi di istruzione e for- mazione tecnica superiore e di formazione superiore;
Valutato che la sperimentalità delle previste modalità di at- tuazione renda necessario accompagnare l’implementazione con adeguate valutazioni in itinere dell’effi cacia delle stesse al fi - ne di migliorare l’offerta; il monitoraggio e la valutazione di realizzazione e di risultato che accompagnerà in itinere la pro- grammazione permetterà pertanto di restituire esiti anche parziali nelle sedi del confronto istituzionale, al fi ne di individuare even- tuali modifi che e integrazioni da apportare negli anni successivi al 2011 alle specifi che di cui all’allegato B);
Dato atto che le operazioni di cui all’Allegato B) troveran- no copertura nell’ambito del Programma Operativo Ob. 2 – FSE – 2007/2013 per un importo complessivo di Euro 6.000.000,00 di cui al POR FSE Asse IV Capitale Umano, per ciascun anno di programmazione pari complessivamente a Euro 18.000.000,00 per il triennio 2011-2013;
Viste:
- la legge 13 agosto 2010, n. 136 avente ad oggetto “Piano straordinario contro le mafi e, nonché delega al Governo in ma- teria di normativa antimafi a” e succ.mod.;
- le determinazioni dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture del 18 novembre 2010, n.8 e del 22 dicembre 2010, n. 10 in materia di tracciabilità fi nanzia- ria ex art.3, legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifi che;
Richiamate le Leggi Regionali:
- n. 40/2001 “Ordinamento contabile della Regione Emi- la-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4”;
- n. 43/2001 “Testo unico in materia di organizzazione e di
rapporti di lavoro nella Regione Emila-Romagna” ss.mm;
- n. 15/2010 “Bilancio di previsione della Regione Emi- la-Romagna per l’anno fi nanziario 2011 e bilancio pluriennale 2011-2013”;
- n. 14/2010 “Legge fi nanziaria regionale adottata a norma dell’articolo 40 della legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l’approvazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio fi nanziario 2011 e del bilancio pluriennale 2011-2013”;
Viste le proprie deliberazioni:
- n. 1057/2006 “Prima fase di riordino delle strutture orga- nizzative della Giunta regionale. Indirizzi in merito alle modalità di integrazione interdirezionale e di gestione delle funzioni tra- sversali”;
- n. 1663/2006 “Modifi che all’assetto delle Direzioni Gene- rali della Giunta e del Gabinetto del Presidente”;
- n. 2416/2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organiz- zative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008.
Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007” e ss.mm;
- n.1173/2009 recante “Approvazione degli atti di conferimen- to degli incarichi di livello dirigenziale (decorrenza 1/8/2009)”;
- n. 1377/2010 “Revisione dell’assetto organizzativo di alcu- ne Direzioni Generali” così come rettifi cata dalla deliberazione n. 1950/2010;
- n. 2060/2010 “Rinnovo incarichi a direttori generali della Giunta regionale in scadenza al 31/12/2010”;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell’Assessore competente per materia;
A voti unanimi e palesi delibera
1) di approvare, per le motivazioni espresse in premessa e qui integralmente richiamate, il “Piano triennale regionale del- la formazione superiore Rete Politecnica regionale 2011–2013”, allegato A) e, in attuazione del Piano medesimo, l’”Invito a pre- sentare percorsi di IFTS e di formazione superiore da realizzare con il contributo del Fondo Sociale Europeo - Asse Capitale Umano” allegato B), e l’”Invito a presentare candidature per la costituzione degli Istituti Tecnici Superiori (ITS)” allegato C), quali parti integranti del presente atto;
2) di dare atto che il “Piano triennale regionale della for- mazione superiore Rete Politecnica regionale 2011 – 2013”, a seguito dell’approvazione, sarà inviato al Ministero della Pubblica Istruzione e, in formato elettronico, anche all’Agenzia naziona- le per il sostegno dell’autonomia scolastica come previsto dal DPCM 25 gennaio 2008, in premessa citato;
3) di dare atto che la copertura fi nanziaria complessiva delle azioni di cui all’Allegato B) è prevista nell’ambito del Programma Operativo FSE Asse IV Capitale Umano per un importo comples- sivo di Euro 6.000.000,00 per ciascun anno di programmazione, pari complessivamente a euro 18.000.000,00 per il triennio 2011- 2013;
4) di dare atto altresì che la Regione Emilia-Romagna sostiene l’avvio degli ITS per le aree tecnologiche “Effi cienza energetica”
(Ravenna) e “Tecnologie innovative per i beni e le attività cul- turali-Turismo” (Rimini) che, a seguito dell’approvazione delle candidature presentate ai sensi del presente atto, potranno realiz-
zare le attività dall’a.f. 2011-2012, rendendo disponibili risorse regionali pari a euro 600.000,00 nelle more dell’approvazione della programmazione nazionale 2011/2013 e del relativo fi nan- ziamento;
5) di dare atto inoltre che, a seguito dell’approvazione del decreto interministeriale sulle norme generali concernenti i diplo- mi degli ITS e relative fi gure nazionali di riferimento, di cui agli articoli 4, comma 3 e 8 comma 2 del DPCM 25 gennaio 2008, la Regione, nell’ esercizio della propria competenza di program- mazione dell’offerta formativa, provvederà ad attribuire ad ogni ITS le fi gure nazionali di rispettiva competenza e contestual- mente chiederà agli ITS la presentazione del piano triennale di
attività, predisposto secondo le indicazioni della programmazio- ne regionale ed in relazione alle tipologie di intervento indicate nel DPCM 25 gennaio 2008, allegato a), punto 4;
6) di stabilire che l’esame delle operazioni di cui all’Allega- to B) e delle candidature di cui all’Allegato C) verrà effettuata da un Nucleo di valutazione interno all’Assessorato Scuola, For- mazione professionale, Università e Ricerca, Lavoro che verrà nominato con successivo atto del Direttore Generale “Cultura, Formazione e Lavoro”;
7) di pubblicare la presente deliberazione, unitamente agli Allegati A), B) e C) parti integranti e sostanziali della stessa, nel Bollettino Uffi ciale della Regione Emilia-Romagna Telematico.