Progetto Area a rischio (ART. 9)
Prevenzione del disagio e della Dispersione scolastica
A) INFORMAZIONI GENERALI SULLA SCUOLA
Dati Anagrafici della Scuola
Codice Scuola
T P R H 0 2 0 0 0 TIntitolazione IPSEOA "I. e V. FLORIO"
Via: Barresi, 26
Città, CAP e (Prov): 91016 ERICE (Trapani) Telefono: 0923.556001
Fax: 0923.555501
E-mail: [email protected]
Indirizzo web http://www.alberghieroerice.gov.it/
Codice Fiscale Scuola
Dirigente Scolastico Prof. Giuseppa Mandina
B) - Strutture e laboratori specificamente utilizzabili per il progetto
TIPOLOGIA n. di laboratori
CUCINA 2
Sala ricevimenti 2
Laboratorio di pratiche di agenzia
1
Laboratorio di scienze degli alimenti
1
Laboratorio di informatica
2
Laboratorio linguistico 2 Laboratorio di
ricevimento
1
Aula magna/ aula conferenze
1
Aule attrezzate (matematica e fisica e multimediale)
2
C) DOCENTI COINVOLTI
DOCENTI coinvolti nel progetto:
n. 2 tutor per classe dell'area professionalizzante e/o laboratoriale
proff: Masanelli, Tilotta, Ritunno, Stellino, Peraino, Rizzo, Lo Coco, Di Bartolo
d) n. di ore assegnate al progetto
n. 200 ore
IL PROGETTO
TITOLO DEL PROGETTO: Io e il gruppo. il Rischio di diventare grandi
Modello progettuale di riferimento: Prevenzione del disagio e della Dispersione scolastica
N° destinatarie/ i previste/ i (non inferiore a 15)
Tipologia dei/delle destinatari/e
- alunni del primo biennio a rischio di abbandono e dispersione che abbiano necessità di interventi didattici informali e non formali e di approcci affettivo-relazionali non mediati da strategie formalizzate al fine di correggere comportamenti deviati, talvolta borderline, più che con azioni disciplinari sanzionatorie con interventi volti al re-inserimento nella comunità scolastica attraverso lavori socialmente utili.
Motivazione dell’intervento
L’Istituto "I e V. Florio", sito in una zona periferica della città di Erice (Casa Santa), opera in un contesto socio-culturale a rischio di dispersione scolastica. Un'altissima percentuale, superiore al 50% degli studenti proviene dalla periferia della città e dai paesi vicioniori, dove il degrado sociale è in progressivo aumento (fenomeni di criminalità minorile, spaccio di droga, abuso e maltrattamento dei minori, dispersione scolastica).
Inoltre, nel territorio, si registrano numerosi casi di abbandono familiare: una rilevante percentuale degli alunni vive o è assistito, nelle ore pomeridiane, dall’Istituto di Villa Betana o seguito dai servizi sociali del Comune di Erice. La famiglia, dunque, non sempre può contribuire ad un adeguato processo formativo degli alunni.
Per favorire l’integrazione di questi soggetti difficili e con disagi peculiari si è fatto ricorso alle professionalità di assistenti sociali e di operatori specializzati esterni e sono state messe in atto strategie alternative:
Cooperazione con altre agenzie del territorio (Piani Integrati di Rete e Protocolli di Intesa)
Realizzazione progetti P.O.R.; P.O.N.; P.O.F.
Tutoraggio: intervento mirato verso le variabili della personalità e verso i fattori di apprendimento per prevenire disagio, dispersione, devianza.
Integrazione: interventi rivolti a favorire i processi di partecipazione e di collaborazione, regolando la relazionalità e aprendo la via della convivenza democratica.
Didattica Integrativa ( attività laboratoriale).
I risultati dell’indagine e i numerosi casi di degrado che emergono nella gestione di "alunni-problema"
nel quotidiano processo didattico disciplinare hanno spinto la scuola a progettare interventi mirati che prevedano attività didattico-formative di tipo laboratoriale sia in orario curriculare, ma sopratutto in orario extracurriculare al fine di correggere comportamenti deviati, talvolta borderline, più che con azioni disciplinari sanzionatorie con interventi volti al re-inserimento nella comunità scolastica attraverso lavori socialmente utili.
In quest’ottica, il progetto “Io e il gruppo. il Rischio di diventare grandi”, si propone, in continuità con la programmazione curriculare del P.O.F., di orientare gli alunni verso una ricostruzione critica dell’immagine di se stessi, del gruppo e delle dinamiche che governano tale rapporto nell’età adolescenziale, al fine di saper strutturare un’identità del proprio “IO” in relazione al “NOI” tale da permettere l’incontro, ma anche lo scontro costruttivo con se stessi e con gli altri, fondamento per una possibile collaborazione ed interazione pur nell’affermazione indiscutibile del principio dell’unicità della persona.
Tale progetto intende offrire agli alunni e ai genitori la possibilità di vivere una scuola “altra”, capace di sostenere le aspettative di una società in continuo cambiamento, caratterizzata dal benessere e dai consumi che causano spesso malesseri legati a bisogni affettivi profondi e a valori simbolici e relazionali
Finalità prioritaria del progetto è, dunque, arginare il fenomeno del disagio e della dispersione scolastica ( il risultato atteso è di abbassare di almeno 3 punti percentuale il tasso di dispersione) intervenendo laddove l’azione educativa è carente e offrendo occasione di crescita nella sfera cognitiva, affettiva e sociale; al tempo stesso si intende favorire la partecipazione attiva dei genitori approfondendo i rapporti scuola-famiglia e le dinamiche relazionali/generazionali genitori-figli con un modulo volto specificatamente alla partecipazione dei genitori con i figli a momenti laboratoriali programmati.
Finalità generali:
Saper riconoscere il valore delle norme per una convivenza democratica
Stimolare e favorire la partecipazione attiva degli alunni per migliorare l’iter di socializzazione
Saper analizzare e intervenire sulla presenza della illegalità, della criminalità e della violenza, anche verbale, nel contesto quotidiano scolastico
Obiettivi di progetto:
Prevenire il fenomeno della dispersione scolastica e della devianza minorile
Promuovere campagne di sensibilizzazione delle problematiche delle devianze minorili
Intervenire efficacemente sul disagio per promuovere comportamenti corretti e socialmente condivisibili.
Obiettivi formativi specifici e risultati attesi
Obiettivi specifici:
Approfondire la conoscenza e l’accettazione di sé, rafforzando l’autostima, anche apprendendo dai propri errori
Conoscere e rispettare se stessi e gli altri
Conoscere le molteplici forme di diversità (sessuale, fisica, psichica, culturale e generazionale)
Comprendere le modalità relazionali da attivare con coetanei, adulti e il l’Altro in genere
Conoscere le proprie potenzialità nell’interagire positivamente con l'Altro ( coetaneo, diversamente abile, adulto)
Rispettare i ruoli istituzionali.
Obiettivi specifici: “Work experience e attività laboratoriale (cucina e sala)
Promuovere la costruzione di saperi spendibili anche nel contesto extrascolastico
Stabilire un continuum tra l’esperienza formativa scolastica e professionale
Saper organizzare la possibilità di sperimentare capacità propositive, organizzative, decisionali
Sviluppare capacità in merito al team working
Sviluppare capacità di concertazione, condivisione, collaborazione all’interno di un contesto lavorativo
Promuovere conoscenze nell'ambito dei servizi enogastronomici e alberghieri con strategie di intervento informale
Risultati attesi:
Buone capacità di ascolto come elemento essenziale della comunicazione
Buone capacità di accettare la diversità come risorsa per uno scambio costruttivo
Positivo grado di maturità nell’assumersi responsabilità personali in attività che richiedono assunzione di compiti
Buone capacità nell’esprimere le proprie opinioni nel rispetto dell’identità altrui
Buone capacità di acquisire modelli socio-comportamentali positivi
Buone capacità di autocontrollo dell’emotività e dell’aggressività
Buon livello di accettazione di sé
Rafforzamento dell’autostima
COERENZA DEL PERCORSO PROGETTUALE Articolazione e contenuti del progetto
Il progetto, che si inserisce in un percorso formativo annuale è articolato in moduli, fondamentalmente riconducibili ad una fase osservativa e di analisi del problema ( azione A), una tecnico-pratico da espletarsi presso l'Istituto IPSEOA esclusivamente con gli studenti grazie al supporto del tutor individuale (Azione B) che ha come finalità di far acquisire conoscenze e competenze che facilitano l’inserimento nel settore dell'enogastronomia; una di coinvolgimento delle famiglie per un'azione coerente ed efficace da concordare con i genitori degli studenti a rischio di abbandono e/o di dispersione scolastica per ri-motivare allo studio e al rispetto delle regole ( azione C) ed infine una (Azione D) di re-inserimento degli studenti nel contesto classe:
Azione a) OSSERVAZIONE ( C. di C)
La prevenzione della devianza minorile
Analisi del contesto sociale a rischio di dispersione e di devianza minorile
Comportamenti deviati: individuazione di cause (miseria, ignoranza, degrado ambientale, disagio familiare, maltrattamenti, difficoltà socio-economiche
Azione b) INTERVENTO FORMATIVO LABORATORIALE ( TUTOR ASSEGNATO AL SINGOLO ALUNNO)
La funzione delle norme e delle regole
Il valore giuridico del divieto
Comportamenti corretti e responsabili nelle varie situazioni di vita Azione c) ATTIVITA' LABORATORIALE GENITORI/FIGLI
Stimolare e favorire la partecipazione attiva dei genitori/alunni per migliorare i rapporti scuola- famiglia e genitori-figli
Migliorare il dialogo tra le parti SCUOLA/FAMIGLIA
intervenire per superare le discarsie generazionali nel dialogo tra genitori e figli
prevenire il disagio sociale
Sviluppare la sicurezza individuale e la capacità di integrarsi con gli altri
Azione d) RE-INSERIMENTO NEL CONTESTO CLASSE ( TUTOR+ C.di c.+ compagni di classe)
racconto emozionale dello studente sull'esperienza fatta e condivisione con i compagni e i docenti
D2) Linee metodologiche - Utilizzazione di materiali didattici e risorse tecnologiche METODOLOGIE FORMATIVE:
simulazioni
Interventi di Ricerca-azione
Role play
Apprendimento collaborativo
Attività laboratoriali (laboratorio di gastronomia ed educazione alimentare)
metodo dell'osservazione partecipante Materiali didattici:
Materiale di facile consumo
Materiale per esercitazioni
Modalità di valutazione dell’apprendimento
Il processo di apprendimento verrà monitorato dal gruppo di docenti coinvolti direttamente nei percorsi progettuali in orario curriculare ed extracurriculare e dai docenti dei Consigli di Classe attraverso schede di osservazione sistematiche attestanti nella fase iniziale, in itinere e nella fase finale i livelli di apprendimento raggiunti dagli allievi valutabili nel prodotto, nel processo di lavoro, nelle acquisizione di conoscenze, nel lavoro di gruppo, nelle seguenti aree socio-cognitive: Socializzazione, Partecipazione, Conoscenze e Competenze.
Sarà stabilita una scala progressiva di livelli (da 1 a 5) in base alla quale sarà effettuata la certificazione delle competenze acquisite dagli studenti nel processo formativo.
OUT PUT O PRODOTTO FINALE:
Indicatori:
Livello di conseguimento da parte degli studenti delle finalità e competenze indicati nel progetto
Superamento di situazioni conflittuali e demotivanti causate da condizioni di disagio ed i malessere
Superamento di difficoltà relazionali intra e interpersonali Strumenti:
Griglie di auto-osservazione
Self-monitoring
Griglie di osservazione dei comportamenti cognitivi e sociali degli allievi
Strumenti per le analisi delle dinamiche di gruppo PROCESSO DI LAVORO:
Indicatori:
Capacità di rappresentare e ricostruire il processo operativo seguito
Coinvolgimento nelle attività didattico-formative e interiorizzazione dei contenuti progettuali
Sviluppo di motivazioni in grado di sostenere una partecipazione attiva alle iniziative progettuali
Assiduità di partecipazione Strumenti:
Griglie di auto-osservazione
Self-monitoring
Griglie di osservazione dei comportamenti cognitivi e sociali degli allievi
Strumenti per le analisi delle dinamiche di gruppo ACQUISIZIONE CONOSCENZE:
Indicatori:
livello di conoscenza e acquisizione degli obiettivi e delle finalità del progetto
livello di conoscenza e approfondimento dei contenuti proposti nei singoli percorsi progettuali Strumenti:
Griglie di auto-osservazione
Self-monitoring
Griglie di osservazione dei comportamenti cognitivi e sociali degli allievi
Strumenti per le analisi delle dinamiche di gruppo
Tests strutturati e non
Verifiche finali LAVORO DI GRUPPO:
Indicatori:
Capacità di rispettare norme di vita sociale (regole, ruoli e vincoli)
Capacità di contribuire al raggiungimento di risultati positivi nel lavoro di gruppo
Capacità organizzative e comunicative all’interno del gruppo
Capacità di sviluppare il senso della cooperazione
Capacità di stabilire relazioni controllate e costruttive
Assunzione di responsabilità in merito ai tempi e alle modalità di realizzazione dei prodotti Strumenti:
Griglie di autoosservazione
Self-monitoring
Griglie di osservazione dei comportamenti cognitivi e sociali degli allievi
Strumenti per le analisi delle dinamiche di gruppo
D4) Modalità di monitoraggio e di valutazione di processo
Al monitoraggio è affidata la sorveglianza dell’intero processo di orientamento-formazione con il compito di fornire dettagli in termini di coerenza, efficienza ed efficacia delle attività svolte rispetto agli obiettivi prefissati. Saranno somministrati:
Questionario sul grado di interesse e utilità percepita di ciascun modulo
Schede di valutazione dei docenti
Rilevazione delle presenze dei soggetti interessati per ciascuna azione
I docenti dovranno compilare un questionario indicando sia il grado di pertinenza del loro intervento rispetto agli obiettivi del modulo che il grado di apprendimento e le competenze acquisite dai singoli allievi.
Il tutor avrà l’incarico di redigere periodicamente schede concernenti le attività dei singoli docenti (con particolare riferimento alla capacità di coinvolgere il gruppo classe e alle metodologie didattiche utilizzate), il grado di interesse e di coinvolgimento degli alunni e le difficoltà emerse.
Gli indicatori utilizzati per il monitoraggio fisico saranno i seguenti:
Efficacia degli interventi:
Tasso di abbandono (n. di soggetti che iniziano il corso/n. di soggetti che lo portano a termine)
Tasso di frequenza (n. ore frequentate/n. ore previste)
Tasso di successo (n. di coloro che concludono il corso)
Tasso di efficienza didattica (n. di ore previste per attività laboratoriali curriculari ed estracurriculari/n. di ore effettivamente realizzate)
Capacità di attrazione dell’iniziativa:
Coerenza tra le aspettative degli alunni/genitori e i risultati ottenuti
Capacità di coinvolgere i beneficiari previsti:
Analisi delle caratteristiche del gruppo selezionato rispetto al gruppo target individuato nel progetto
Mutamenti psico-sociali dei soggetti coinvolti:
Cambiamenti nella percezione di se stessi
Cambiamenti negli atteggiamenti nei confronti degli altri
Cambiamenti degli atteggiamenti nei confronti del territorio
La valutazione dell’output da parte dell’Istituzione scolastica non deve limitarsi a considerare il risultato finale dell’azione formativa, ma deve soprattutto prendere in considerazione “come” il processo formativo si svolge, ponendo attenzione agli aspetti gestionali, organizzativi, di collaborazione con altri Enti ed Istituzioni e di contesto esterno. Il controllo della gestione si prefigge di:
Intervenire su eventuali disfunzioni emerse
Organizzare processi e strategie atti a migliorare la qualità del servizio erogato
Informare tutti i soggetti coinvolti dei risultati ottenuti
Gli indicatori di valutazione sono riportati nei seguenti reports:
INDICATORI DI VALUTAZIONE DEL PROCESSO:
CONSIGLIO DI CLASSE:
Livello di condivisione dell’idea-progetto
Grado di conoscenza e condivisione di metodologie e contenuti
Grado di flessibilità del progetto
Grado di condivisione del progetto
Grado di efficienza del progetto ( interazione continua, reperimento materiali, interscambio competenze, monitoraggio e valutazione in itinere, verifica finale)
COLLEGIO DEI DOCENTI:
Livello di condivisione del progetto
Grado d’interessamento al progetto nelle varie fasi ( richieste periodiche sull’andamento del progetto e valutazione sulla ricaduta didattica curriculare, livello di supporto operativo ed informativo)
Grado di condivisione dell’impostazione metodologica del progetto
Grado di efficienza ( partecipazione attiva, suggerimenti operativi metodologici, valutazione globale del processo attraverso il risultato finale)
Assegnazioni di incarichi su rilevazione di specifiche competenze
DIRIGENTE SCOLASTICO:
Grado di conoscenza del progetto
Grado di risposta alle richieste del gruppo di lavoro
Grado di assunzione di responsabilità rispetto al progetto
Grado di pianificazione delle risorse umane e dei materiali
Grado di sostegno all’implementazione della metodologia
Grado di promozione dei rapporti con l’extrascuola CONSIGLIO D’ISTITUTO:
Livello di attivazione di rapporti con l’extrascuola
Livello di attivazione di sinergie tra le varie componenti
Tempestività nel deliberare spese e visite GENITORI:
Grado di partecipazione nella fase progettuale
Livello di disponibilità ad un coinvolgimento nella gestione ( mediatori culturali, competenze professionali/operative, collegamenti con l’esterno)
Grado di partecipazione e frequenza nei rapporti scuola-famiglia EXTRASCUOLA:
Grado di partecipazione al progetto di altri enti e istituzioni
Grado di divulgazione dei risultati del progetto tramite i mass-media
Grado di collaborazione di esperti e testimoni
Livello di ricaduta sul territorio
Modalità di informazione e pubblicizzazione
(indicare, modalità, attori, strumenti, tempi, risorse, target, collegamenti, prodotti, ecc.)
Comunicazioni scritte alle famiglie, riunioni informative sugli obiettivi e le finalità del progetto, i contenuti e le metodologie dell’intervento stesso