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COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO GIOVANILE LA PERSONA AL CENTRO IL DISAGIO NEGLI APPRENDIMENTI E LA DISPERSIONE SCOLASTICA

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Academic year: 2022

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COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO GIOVANILE

LA PERSONA AL CENTRO

IL DISAGIO NEGLI APPRENDIMENTI E LA DISPERSIONE SCOLASTICA

Sede: ITG A. Gallo Aversa Relatore: D.S. Salvatore Ferrara

Corsista: Prof. Luigia Palmieri

(2)

Introduzione

Il corso si è tenuto presso l’ITG A. Gallo di Aversa.

Il relatore D.S. Salvatore Ferrara ha introdotto il disagio giovanile volendo sottolineare che sarebbe stato opportuno sostituire il termine prevenzione col termine promozione del benessere.

Il D.S. per far comprendere il senso del disagio ha messo alcuni corsisti in una situazione disagevole per poi fornire adeguati spunti atti per arrivare alla soluzione.

Questo al fine di comprendere meglio l’essenza dello stato di

disagio.

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Ascolto

L’ascolto è la fase più importante.

Può essere suddiviso in tre fasi : 1)Ascolto autentico;

2)Accettazione dell’altro;

3)Accoglienza.

Nella fase di ascolto, il docente deve tener presente i vari tipi di linguaggio che un alunno può usare. Egli sostiene che oltre a porre attenzione al linguaggio verbale , bisogna osservare il linguaggio della mimica e della gestualità per poter comprendere se il racconto sia vero o meno. Nella maggior parte dei casi il disagio si manifesta con una

discordanza tra linguaggio mimico e verbale.

Durante la fase di ascolto, l’adulto fa uso della prossemica, di brevi cenni del capo in segno di assenso, di voce bassa, di parafrasi del racconto e infine mostra i propri sentimenti.

(4)

Triangolo di Karpman

Il relatore si è soffermato sulla teoria e triangolo di Karpman : E’ importante educare al senso di responsabilità.

La relazione d’ascolto è inquinata, secondo Karpman, dalla volontà di voler aiutare

Coscienza che chiunque decide di aiutare può diventare allo stesso tempo salvatore, vittima e carnefice.

Come posso aiutare l’altro?

Come lo posso aiutare ascoltando in modo empatico?

La competenza e la consapevolezza del saper ascoltare sono tecniche che si acquistano quando esse diventano un modo di essere.

(5)

Triangolo di Karpman

(6)

Il Coping

Esso è l’insieme di strategie mentali e comportamentali messe in atto per fronteggiare situazioni normali o eventi stressanti.

Sono state identificate due dimensioni principali :

La strategia centrata sul problema “Problem-Focused”, come ad esempio

adoperarsi nel modificare la situazione oppure prevenendo o riducendo la fonte dello stress;

La strategia centrata sulle emozioni “ Emotion-Focused”, volta a ridurre i disturbi affettivi e psicologici che accompagnano la percezione dello stress, come l’atto di prendere le distanze dalla situazione e cercare opportuno sostegno sociale.

Esiste una ulteriore dimensione, identificata come Evitamento “ Avoidance- Oriented”.

Essa è un’altra dimensione che prevede comportamenti quali la fuga di fronte a situazioni stressanti.

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Coping Proattivo

 Viene attuato prima di incontrare eventi stressanti.

Serve a minimizzare l’ammontare complessivo dello stress.

 Aumenta il numero di opzioni possibili per affrontare lo stress e preservare le risorse personali come

tempo, energia e azione.

(8)

Possibili risposte allo stress

 Lotta

 Fuga

 Bugia

 Silenzio

 Suicidio

(9)

Osservazione Diretta Gruppo Classe

A tale scopo, con l’aiuto della coordinatrice di classe, ho osservato le dinamiche relazionali all’interno di un

gruppo classe per comprendere ed intervenire nella situazione di difficoltà e disagio dell’alunno G.G. del terzo anno professionale. Alla prima osservazione del gruppo classe si sono evidenziate complicità ed

interazioni con alcuni membri del gruppo, i quali lo

sostenevano nelle ripetizioni orali e nell’organizzazione di test pratici.

L’alunno G.G. si sente accettato dal gruppo e conosce i

suoi limiti cognitivi.

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Osservazione Diretta alunno G.G.

Attraverso l’uso di :

 Lezioni frontali dialogate

 Dispense cartacee

 Test di lavoro

 Mappe concettuali

Si sono rilevati punti di forza su cui far leva per

facilitare l’apprendimento.

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Scheda di Osservazione n. 1a

 Tali schede hanno portato alla sintesi del profilo individuale di G.G.

Si sono evidenziati i punti di debolezza.

Partendo dall’organizzazione nel gestire il materiale

scolastico, passando per l’organizzazione del lavoro,

osservando la carenza di ordine nella scrittura e nelle

operazioni matematiche, difficoltà nell’uso del libro

di testo e della necessità di un tempo maggiore per

portare a termine le varie consegne.

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Scheda di Osservazione n. 1b

G.G. non riesce a stare seduto per molto tempo e ha una scarsa capacità di attenzione.

G.G. si sottrae alla lettura ad alta voce; ha difficoltà di

comprendere parole complesse; ha difficoltà di riassumere un testo; dimentica di usare le maiuscole; non riesce a

autocorreggere gli errori di ortografia.

Nella scrittura dettata, la stessa parola la si ritrova esatta e scorretta nello stesso testo.

Ha difficoltà con le figure geometriche e con i numeri.

Ha difficoltà a scrivere sequenze di numeri dettati.

Non ricorda le tabelline; confonde le operazioni.

Nelle lingue straniere aumentano tutte le difficoltà e mostra

maggior impaccio ed insicurezza.

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Scheda di Osservazione 1c

Si sono evidenziati i punti di forza:

 G.G. predilige il testo narrativo, predilige l’orale.

 Risolve con l’intuito situazioni problematiche.

 Rispettoso delle regole della classe, dell’Istituto,

educato e cordiale con tutti.

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Scheda di Osservazione n. 2

 Si sottolineano i punti all’interno del gruppo classe, evidenziando :

 Interazione verbale tra gli alunni;

 Atteggiamento nei confronti del lavoro;

 Atteggiamento nei confronti del lavoro dei compagni;

 Atteggiamento nei confronti del materiale didattico;

 Dinamica del lavoro di gruppo.

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Scheda di Osservazione n. 3

Si sono evidenziati i punti di forza dell’alunno G.G. su cui far leva per migliorare il suo rendimento.

Le discipline che predilige :

Storia

Religione

Antologia

Geografia

Arte

Altra attività preferita è quella di organizzare il lavoro di classe nella suddivisione dei compiti.

Tra gli hobby extrascolastici ama allestire composizioni floreali e presepi e possiede una inclinazione a colorare.

Il gruppo di classe è un punto di forza perché supportato da due compagni di classe per materie pratiche e teoriche.

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Scheda di Osservazione n. 4

G.G. necessità di tempi aggiuntivi rispetto ai compagni.

Mappe concettuali, sintesi, sussidi fotografici, facilitano la memorizzazione e il ripristino delle cose apprese.

Importante è l’aiuto che l’alunno riceve dal gruppo classe sia come membro ben accetto che come membro

integrato.

Attività individuali extrascolastiche : G.G. è

quotidianamente impegnato nelle attività parrocchiali

dove svolge il compito di allestire e servire la liturgia, il

presepe e addobbi floreali.

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