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RELAZIONE PAESAGGISTICA

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RELAZIONE PAESAGGISTICA

REDATTA SECONDO IL DPCM DEL 1 2 DICEMBRE 2005

I NDICE

1 PREMESSA 1

2 ANALISI DELLO STA TO ATTUALE 1

3 ANALISI DELLO STA TO DI PROGETTO 30

4 VA LUTA ZIONE COMPA TIBILITA ’ PAESA GGISTICA 31

5 SCHEDA RIA SSUNTIVA 34

6 A PPENDICE 1 SIMULA ZIONI FOTOREA LISTICHE 38

1 PREMESSA

L'intervento in oggetto è relativ o al ripristino del corpo stradale della strada pr ov inciale n. 26

“di Samone” interessato da un m ov imento franoso al km 17 +000 in c orrisponden za dell’intersezione c on la S.P. 523 R “di Pa sso Brasa” nel c omune di Guiglia.

La soluzione tecnica per la risolu zione del dissesto in atto prev ede la realizza zione di un interv ento per la riprofilatura del v ersante in frana, che interessa la v iabilità per uno sv iluppo di c irca 60 m , mediante la posa in opera di due ordini barriere di sostegno ad elem enti modulari m etallici ad om brello oltre ad altre opere quali l’installazione della barriera guard-rail, il rafforzamento c orticale della scarpata di m onte e la realizza zione di un muretto m arcastrada per la raccolta delle ac que superficiali.

Il primo ordine, a partire dal ba sso, sarà costituito da n. 1 0 elem enti m etallici. Il sec ondo or dine, post o alla base della scarpata stradale, v edrà l’utilizzo di n. 14 elementi m odulari.

Ognuno degli elem enti di sostegno avrà una dim ensione di 3 ,1 x 3 ,6 m post o orizzontalmente e fissat o ad un ancoraggio della lunghezza di 20 m realizzato in acciaio a doppia fune spiroidale.

L’intervento rientra nel procedim ento per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica ai sensi del D.Lg s. 22 gennaio 2004 n. 42, art. 1 46 in quanto ricade in area classificata com e C2 “Zona di pr otezione ambientale” per quanto riguarda le opere principali di stabilizzazione del v ersante in frana, m entre le opere di c ompletamento (muretto marcastrada e raffor zam ento c orticale) ricadono in “Area C ontigua”.

2 A NALISI DELLO STATO ATTUA LE

Il sit o oggetto d’intervento è ubicato al km 17 +000 della strada prov inciale n. 26 “di Sam one”

in c orrispondenza dell’intersezione con la S.P. 623 R “di Passo Brasa” nel comune di Guiglia.

Il dissest o, causato delle abbondanti piogge del periodo autunnale del 2014, ha interessato l’intero v ersante a v alle della strada prov inciale e tutto il rilevato stradale che, da testim onianze raccolte in loco, era stato realizzato negli anni ’60 attraverso il deposit o di ingenti quantitativ i di terreno

La strada provinciale è stata c osì interessata da un fenom eno grav itativ o che ha causato il dissest o del piano v iabile per un tratto di circa di circa 60 m ; asportando c om pletam ente buona parte della sede stradale e costringendo ad interv enti urgenti di arretramento a m onte per il mantenim ento

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S.P. 26 – Lavori per la r icostruzione del corpo stradale in frana al km 17+000 - Relazione paesaggistica -

in sicurezza del transit o stradale anche se su di una sola c or sia ed a senso unico alternato reg olato da im pianto semaforico.

Nell’autunno dello sc or so anno sono stati appr ontati dei lav ori d’urgenza per la regimazione delle acque sotterranee m ediante la realizzazione di drenaggi pr ofondi. Tale interv ento urgente ed a carattere pr ovvisionale è risultato propedeutico al mantenim ento dell’unica c orsia rimasta in serv izio per il transito v eicolare a sen so unico alternato, regolato da im pianto semaforico. C on un finanziam ento er ogato dal fondo si solidarietà dell’unione europea si intende c on solidare in m odo definitiv o il v ersante di valle e la scarpata stradale e ric ostruire la piattaforma v iabile in m odo da riportare in sicurezza il transit o v eicolare sulle due cor sie.

La tutela am bientale dell’area è disciplinata della Norm e Tecniche di Attuazione della Variante generale al Piano Territoriale del Parco regionale dei Sassi di Roccam alatina appr ov ato c on Delibera C. P. n. 133 del 1 /1 0/2008.

La por zione principale dell’interv ento ricade all’interno del perimetro del Parco Regionale ed interessa un’area classificata C2 “Zona di prot ezione am bientale normale” e disciplinata all’Art. 33 delle N.T.A. In tale c ontest o di salv aguardia son o c om unque c onsentite le m anutenzioni ordinarie e straordinarie alle reti infrastrutturali c om e specificato dal c omma 1 lettera O e dal c omm a 5 dello stesso articolo.

Le opere di c ompletamento quali c ordoli, muretti e interventi di rafforzam ento c orticale sono ubicati in una zona esterna al perim etro del parco classificata com e “Area contigua”. In tale area v ige la disc iplina del PSC /PRG c omunale v igente che c onsente il tipo di interv ento prev ist o in progetto.

L’ev oluzione del m ovim ento grav itativ o avvenuta nel 2014, e successiv am ente ripetutasi nel 2015, ha portato alla com pleta asportazione della copertura arboreo/arbustiv a. Attualm ente, anche in seguito ai lav ori urgenti per il drenaggio pr ofondo delle acque ed all’allargam ento a m onte della sede stradale si è in presenza di una pendice a m odesta pensednza nella porzione di v alle c ostitiota da terreno lim oso argilloso c on una discreta c omponente sabbiosa m entre a monte in v ersante risulta più accliv e c on numerosi affioramenti rocciosi.

C om e mostrato nelle tav ole di seguito rappresentate l’area oggetto dell’interv ento appartiene alle zone boscate in quanto ai tem pi dei riliev i la copertura v egetale era presente ed era nel ca so spec ifico c ostituita principalm ente da Pupulus alb a e Rob inia pseudoacacia c on esem plari di dim ensioni significative sv iluppatesi grazie a lla abbondante presenza di um idità nel terreno dovuta alla circolazione sotterranea delle ac que di falda.

Si ev idenzia che la strada prov inciale è situata c ome c onfine dell’area v incolata in una zona di fatt o lontana dagli elementi paesaggistici di pregio oggetto di tutela.

Per m aggiori dettagli sullo stato attuale dell’area di interv ento si rim anda alla docum entazione fot ografica ed agli elaborati progettuali.

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Figura 1: Or tofoto Google Earth (Da ta di acquisizi one delle immagin e: 6/9/2014) con ubi cazi one dei punti di ri pr esa fotografica .

FOTO 1

FOTO 2 FOTO 3

FOTO 4

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Foto 1: Scarpata di m onte in seguito agli interv enti di allargam ento

Foto 2: Dissesto della piattaforma stra dale vista in direzion e Samon e e scar pa ta di valle dopo la r ealizzazione dei dr enaggi pr ofondi

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Foto 3: Di ssesto della piattaforma stra dal e vi sta in dir ezion e bivio con la S.P . 623 di Passo Brasa

Foto 4: Cor po di frana spontan eamen te rinv er dito e pr ofil o di rilasci o in seguito ai lav ori di dr enaggio

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Decret o Legislativ o 22 gennaio 2004, n. 42

Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137

(G.U. n . 45 del 24 febbrai o 2004, s.o. n. 28)

Art . 1 42. Aree tutelate per legge

(articolo così sostituito dall'art. 12 del d.lgs. n. 157 de l 2006, poi modificato dall'art. 2 del d.lgs. n. 63 de l 2008) 1. Son o comun que di inter esse paesaggi stico e sono sottoposti all e disposizi oni di qu esto Ti tol o:

a ) i territori costi eri compr esi in una fascia della pr ofondità di 300 m etri dalla linea di battigia, anch e per i terr eni el evati sul mar e;

b) i ter ritori contermini ai laghi com pr esi in una fa scia della pr ofon dità di 300 metri dalla lin ea di battigia, anche per i terri tori el evati sui laghi ;

c) i fiumi, i torr enti , i corsi d'a cqua iscritti n egli elen chi previsti dal testo uni co dell e disposi zi oni di l egg e sulle a cqu e ed impianti el ettri ci, appr ov ato con r egi o decreto 11 dicem bre 1933, n . 177 5, e l e r elative spon de o pi edi degli argini per una fascia di 150 m etri cia scuna;

d) l e m on tagne per la parte eccedente 1.600 m etri sul liv ell o del mar e per la catena alpina e 1.200 metri sul liv ell o del mar e per la ca tena a ppenninica e per l e isol e;

e) i ghiacciai e i circhi glaciali ;

f) i parchi e l e riserv e nazi onali o r egi onali , n on ché i territori di protezi on e esterna dei parchi;

g ) i territori coperti da foreste e da boschi, ancorch é percorsi o dann eggiati dal fu oco, e quelli sottoposti a vincol o di rimboschimen to, com e definiti dall 'ar ticol o 2, commi 2 e 6, del decreto l egislativo 18 maggi o 2001, n. 227;

h ) l e ar ee a ssegnate alle univ ersità agra rie e l e zone gravate da usi civi ci ; i ) l e zone umide incluse nell 'elenco pr evisto dal d.P .R . 13 mar zo 1976, n . 448;

l ) i vulcani;

m ) l e zon e di inter esse archeol ogi co.

2. La disposizi one di cui al comma 1, l etter e a), b), c), d), e), g ), h ), l ), m ), non si a ppli ca alle ar ee che alla data del 6 settembr e 1985:

a ) eran o delimitate n egli strumenti ur banisti ci, ai sen si del decr eto ministerial e 2 april e 1968, n . 1444, com e zon e territoriali om ogen ee A e B;

b) eran o delimitate negli strumenti u rbanistici ai sensi del decr eto ministerial e 2 april e 1968, n.

1444, com e zon e territoriali om ogen ee div erse dall e zon e A e B, limita tamen te all e parti di esse ri comprese in piani pluriennali di attua zion e, a con dizi one ch e l e rela tive previ si oni sian o sta te concr etamen te realizzate;

c) nei comuni spr ovvisti di tali strumenti, rica devan o n ei centri edifi cati perim etrati ai sensi dell 'a rticol o 18 della l egge 22 ottobr e 1971, n. 865.

3. La disposizi one del comma 1 non si a pplica , al tresì, ai beni ivi indica ti alla l ettera c) ch e la r egi one a bbia ritenuto in tutto o in parte, irrilevan ti ai fini pa esaggistici includendoli in apposito el enco reso pu bblico e comunicato al Minister o. Il Minister o, con pr ovvedim ento m otivato, pu ò con fermare la rilevanza pa esaggistica dei su ddetti beni . Il pr ovv edimento di conferma è sottoposto alle forme di pu bbli cità pr eviste dall 'arti col o 140, comma 4.

4. R esta in ogni ca so ferma la disciplina derivan te dagli atti e dai pr ovv edim enti indi cati all 'ar ticolo 157.

Di seguito son o ra ppr esen tati gli elem enti paesaggistico e culturali desunti dalla car togra fia del si to del Minister o dei Beni e dell e Attività Culturali e del Turi sm o – SITAP

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Figura 2: Aree Vincolate art. 142 D.Lgs n. 42/2004 Comma 1 lettera “f” (i parchi e l e ri serve nazi onali o r egi onali , n on ché i territori di pr otezi on e esterna dei par chi).

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Figura 3: Aree Vincola te ar t. 142 D.Lg s n. 42/2004 Comma 1 lettera “c” ( i fiumi, i torren ti, i corsi d'a cqua iscritti n egli el enchi previsti dal testo unico dell e disposizi oni di l egg e sull e a cqu e ed impianti el ettrici , appr ovato con r egi o decreto 11 dicembre 1933, n . 177 5, e l e r elativ e spon de o pi edi degli argini per una fascia di 150 m etri ci ascuna)

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Figura 4: Aree Vincolate art. 142 D.Lgs n. 42/2004 Comma 1 lettera “g” ( i territori coperti da for este e da boschi , ancor ché per corsi o dann eggiati dal fuoco, e qu elli sottoposti a vincol o di rimboschimento, com e defini ti dall 'articol o 2, commi 2 e 6, del decr eto legi slativo 18 maggi o 2001, n . 227)

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Figura 5: Aree Vin colate a rt. 136 e 157 D.Lgs n. 42/2004 (IT 4040003 SIC-ZP S – Sassi si Roccamala tina e Sant’Andr ea)

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Piano Territ oriale di Coordinament o Prov inciale della Provincia di Modena

Appr ovato con D.C.P. n.46 del 18/03/2009 in vig ore dal 08/04/2009

Figura 6: P.T.C.P. Pr ovincia di Modena 2009 – Estratto della Carta 1.1 – Tu tela paesaggistica e storico culturale

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Figura 7: P .T.C.P. Pr ovincia di Modena 2009 – Estra tto della Carta 1.2 – Tutela dell e risorse na turali

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Figura 8: P .T.C.P. Pr ovincia di Modena 2009 – Estratto della Carta 3.2 – Zon e di pr otezi one delle acque

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Figura 9: P.T.C.P. Pr ovincia di Modena 2009 – Estratto della Carta 4 – A ssetto stru ttural e e sistema insediativ o

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Figura 10: P .T.C.P . Pr ovincia di Modena 2009 – Estra tto della Carta 5.1 – Viabilità di rango pr ovincial e

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Figura 11: P.T.C.P . Pr ovincia di Modena 2009 – Estratto della Carta 5.2 – R ete del tra sporto pubblico

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Figura 12: P .T.C.P. Pr ovin cia di Modena 2009 – Estratto della Carta 7 – Unità di pa esa ggio

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Piano Regolatore Generale del Comune di Guiglia Aggiornato alla var iante sp ecifica ap p rovata con D.C.C. n. 12 del 26/03/2014

Figura 12: P .R.G. Comune di Guiglia – Estratto della Tavola 1 – Zonizzazion e e Par co Regionale

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Figura 13: P.R .G. Comune di Guiglia – Estratto della Tavola 2.2 – Dissesto ed insta bilità

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Figura 14: P .R.G. Comune di Guiglia – Estratto della Tav ola 3.2 – Carta delle tutele e delle vuln erabili tà ambi en tali

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Figura 15: P.R .G. Comune di Guiglia – Estratto della Tav ola 3.3 – Ca rta delle tutele e delle vuln erabili tà ambi en tali – Risor se naturali

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Variant e generale al Piano Territ oriale del Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina

App rovato con Delibera del Consiglio Provin ciale n. 133 del 1/10/2008

Figura 16: P .T. Par co R egi onale Sa ssi R occamalatina – Estratto della Tav ola 11 – Car ta forestale

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Figura 17 : P .T. Parco Regi onale Sassi R occamalatina – Estratto della Tavola 12 – Carta degli ha bita t di inter esse comunitari o

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Figura 18: P .T. Par co R egi onal e Sassi R occamalatina – Estratto della Tav ola 13 – Carta dell e risor se i driche

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Figura 19: P .T. Par co Regi onale Sa ssi R occamalatina – Estratto della Tavola 14 A – Carta dei vincoli sovra or dinati e degli istituti di tutela am bi ental e e territoriale

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Figura 20: P .T. Parco R egi onal e Sassi R occamalatina – Estratto della Tavola 14 B – Carta dei vincoli sovra or dinati e degli istituti di tutela am bi ental e e territoriale

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Figura 21: P.T. Parco R egi onal e Sassi Roccamalatina – Estra tto della Tav ola 15 – Carta del pa trim oni o edilizi o stori co e dei beni culturali e am bi entali

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Figura 22: P .T. Par co R egi onal e Sassi R occamalatina – Estratto della Tavola 16 – Car ta dei val ori pa esaggistici e beni culturali

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Figura 23: P.T. Par co R egi onal e Sa ssi R occamalatina – Estra tto della Tavola 18 – Car ta dell ’a ssetto del terri tori o e zonizzazi on e

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3 A NALISI DELLO STATO DI PROGETTO

Per la stabilizza zione del m ovim ento franoso che ha causato il cedim ento della carreggiata di valle della strada pr ovinciale, la presente progettazione si è orientata sull’utilizzo di una particolare tipologia di elem enti metallici per la stabilizzazione del t erreno.

Tale interv ento prev ede la riprofilatura del versante in frana, che interessa la v iabilità per uno sv iluppo di circa 60 m, m ediante la posa in opera di due ordini barriere di sostegno ad elem enti m odulari m etallici ad om brello.

Il primo ordine, a partire dal ba sso, sarà costituito da n. 1 0 elem enti m etallici. Il sec ondo or dine, post o alla base della scarpata stradale, v edrà l’utilizzo di n. 14 elementi m odulari.

Ognuno degli elem enti di sostegno avrà una dim ensione di 3 ,1 x 3 ,6 m post o orizzontalmente e fissat o ad un ancoraggio della lunghezza di 20 m realizzato in acciaio a doppia fune spiroidale.

La struttura è costituita da un paramento frontale in rete e struttura a trav i m etalliche tipo H E c ollegate a cr oce di S. Andrea, da uno snodo centrale che c onsente una limitata rota zione degli elem enti e unisce il param ento ad un tirante c entrale di c ollegam ento c on un elem ento di ancoraggio, il tutto c om pletato da funi di controventatura che c ollegano il paramento all’elem ento di ancoraggio.

Data la particolare natura dei terreni c oinv olt i dal m ov im ento franoso, è stato individuato quale elem ento di ancoraggio della struttura un tirante m etallico in doppia fune spiroidale Ø 22 mm della lunghezza di m 20.

La soluzione indiv iduata prevede la posa in opera di due ordini di elem enti m etallici in m odo da creare un terrazzam ento su due liv elli che garantisca la stabilità geotecnica del pendio con un angolo di natural decliv io di circa 18°/20°.

Nella realizzazione dell’opera, v erranno mantenuti i drenaggi in trincea realizzati in preceden za che rimarranno al di sotto delle strutture di sostegno.

La tipologia dei sostegni ad “om brello” in progett o presenta le seguenti caratteristiche:

• Struttura piramidale ela stica in acciaio Fe 430;

• Base rettangolare di lat o pari a circa 3 ,1 x 3 ,6 m , c ostituita da una rete in fune di acciaio di diam . 8 cm (rom boidale o ad anelli concatenati) sostenuta da una perim etrale di diam . 16 mm , ancorata su travi H E disposte a croc e di S. Andrea;

• Fu sto c entrale tubolare in acciaio di lunghezza di 3 ml, c ollegato alle trav i H E m ediante un giunto c on cerniera a rotazione lim itata e ancorato a d un tirante in doppia fune spiroidale d'acciaio Ø 22 mm della lunghezza di 20 m ;

• C ontroventi in fune di acciaio di 16 mm , agganciate al tirante di ancoraggio.

L’intervento di stabilizzazione della frana sarà com pletato da un inerbim ento di essenze erbacee rustiche autoct one per circa 2.000 m q e la piantumazione di circa 500 essenze arboreo- arbustive autoct one di m ascheram ento.

Ad integrazione delle opere sopra descritte, si pr ocederà alla ricostruzione del c orpo stradale in m odo da ripristinare il tratto di v iabilità a doppio senso di circ olazione.

Sopra alla barriera stabilizzatrice v errà ric ostruita la scarpata stradale con penden za di circa 18°/20° fin o a raccordarsi c on l’arginello di c ontenim ento della fonda zione stradale, sul quale v errà infissa una nuov a barriera guard-rail.

La barriera guard-rail da installare sarà del tipo LC =127 KJ C lasse H1 (A3 ), in c onform ità a quanto dispost o dal decret o Minister o delle Infrastrutture e dei Trasporti del 21 giugno 2004

“Aggiornam ento delle istruzioni tecniche per la progettazione, l'om ologazione e l'im pieg o delle barriere stradali di sicurezza e le prescrizioni tecniche per le prov e delle barriere di sicurezza stradale”

pubblicat o sulla Gazzetta Ufficiale N. 182 del 5 Agost o 2004.

Sulla scarpata a m onte della carreggiata stradale v erranno applicate funi e chiodature, a c om pletam ento di un sistem a antierosiv o preesistente, c on m aglia 3 ,00 x 3,00 m av ente una superficie

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di circa 15 0 mq (3 ,00 x 5 0,00 m ) e c ostituito da una rete m etallica a doppia t orsione a maglie esagonali.

Il terreno scavato e mov im entato per la realizzazione dell’opera, verrà interam ente riutilizzato in cantiere per il riem pim ento della strutture metalliche a sost egno delle gradonature e relativ i rinfianchi, che saranno realizzati ricreando pendenze di v ersante c om patibili c on le zone circostanti.

La v olum etrie di terreno naturale mancanti, necessarie alla riprofilatura del v ersante, stim ate in circa 13 00 m c, saranno recuperate, prev ia analisi dei param etri chimic o-fisic i e relativ a autorizza zione, da aree di prestit o.

I lav ori in progett o prev edono quindi:

- Realizza zione di pista di lav or o

- Perforazione e gett o dei tiranti in doppia fune spir oidale ad interasse di circa 3 .60 m

- Posizionam ento e c ollegamento degli elementi stabilizzatori m etallici prefabbricati al fine di realizzare due paratie c on gradonatura interm edia

- Riem pim ento c on materiale terroso delle strutture m etalliche e ripr ofilatura del versante - Ric ostruzione del c orpo stradale

- Rifacim ento della pavim entazione stradale

- Posizionam ento della barriera di sicurezza bordo laterale

- Realizza zione di un cordolo di contenim ento a m onte della carreggiata stradale di altezza 5 0 cm per la raccolta delle ac que superfic iali

- C om pletam ento di un sistema antierosiv o preesistente m ediante la realizzazione di chiodature della lunghezza di 2,00 m e la posa di funi m etalliche di contenimento

4 VA LUTAZIONE COMPATIBILITA’ PAESA GGISTICA

Alla luce del pr ogetto in esam e e del c ontest o am bientale che lo ospita si v engono ad indiv iduare due liv elli am bientali a loro v olta suddivisi globalm ente in sei com ponenti:

1 ) Am biente naturale a) Atm osfera

b) Am biente idrico c) Suolo e Sott osu olo d) Ec osistema

e) Rumore e v ibrazioni

2) Am biente socio - econ om ico

f) Benessere sociale e Qualità della v ita.

L'analisi di inserim ento am bientale viene svolta, stante la brev e durata del cantiere, solo per la fa se di opera realizzata.

L’esame dell’inserim ento paesaggistic o dell’intervento è infine facilitato dalle sim ulazioni grafiche tridimensionali (rendering) del progett o.

Am bient e naturale - a) Atm osfera

La qualità dell'aria ed il clim a dell'area oggetto di studio n on son o soggetti ad im patti.

Infatti non è prev ist o un aumento significativo del traffic o veic olare.

L'entità' dell’interv ento non è quindi tale da produrre dei mutam enti sull'atm osfera.

Dal punto di vista climatico la tipologia dell’intervento e la sua modesta entità n on generano dei cambiam enti in area v asta.

Am bient e naturale - b) Am bient e idrico

Il pr ogetto prevede la regimazione delle acque m eteoriche.

I tiranti triv ellati previsti sono realizzati senza uso di bentonite e/o additivi al fine di

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preservare la zona da un possibile inquinamento delle acque sotterranee.

L’im patto su questa c om ponente è quindi lim itato attraverso gli interv enti di m itigazione prev isti (tiranti realizzati senza uso di bent onite) quindi n on c ostituisce un elem ento negativ o dell’interv ento, m a anzi si m igliora la regimazione delle ac que superficiali.

La v olum etria di terreno prevista per le opere di riprofilatura del versante, pari a circa 1300 m c sarà oggetto di analisi chimica e di documentazione autorizzativ a come prevista dalla normativ a v igente in materia di “Terre e r occe da scav o”.

Am bient e naturale - c) Suolo e Sottosuolo

L’intervento, una v olta eseguito, non influenza questa c om ponente am bientale.

Infatti non sono previste v ariazioni sulla destinazione d’uso delle aree, ma solo un ripristino delle stesse alterate a seguito dell’ev ento franoso che ha interessato il corpo stradale.

La protezione del suolo dall’erosione v errà eseguita attrav erso la realizza zione di scarpate a bassa pendenza e la sem ina di essen ze rustiche autoctone, c ome previst o nel progett o, oltre alla realizzazione di un sistema antierosivo nella scarpata di m onte a maggiore pendenza.

Am bient e naturale - d) Ecosist ema

L’area ad interv ento di c onsolidam ento del c orpo stradale c om pletato presenterà una riqualificazione sia in t erm ini geometrici della piattaforma stradale che della sistemazione della scarpata di v alle.

Non si prev edon o im patti su flora e fauna.

L'im patto su questa com ponente ambientale porterà ad un m iglioram ento in quanto n on sarà necessario pr ocedere al taglio di nessun esem plare arboreo od arbustiv o in quanto l’area, in seguito agli ev enti franosi, risulta denudata e priva di v egetazione. E’ prev ista la m essa a dim ora di 5 00 essen ze arboreo/arbustiv e autoctone c on funzione antierosiva, di ricostruzione della com pagine v egetazionale e di m ascheramento.

Di seguito si riportano a tit olo esem plificativo alcune specie v egetali che saranno utilizzate per l’intervento in esam e, desunte dall’” Elenco di spec ie arboree ed arbustiv e autoctone o naturalizzate in Em ilia -Rom agna per im pieghi forestali” redatto dalla Regione Emilia-Romagna. C onsiderata la fascia altitudinale dell’intervento in progetto (c ollina) si dovranno utilizzare le seguenti specie:

Acer cam pestre (Acero cam pestre) Acer monspessulanum (Acero m inore) C ornus sanguinea (Sanguinello) C orillus av ellana (Nocciolo) Frangula alnus Miller (Frangola) Fraxinus excelsior (Frassino maggiore) O strya carpinifolia (Carpino nero) Populus alba (Pioppo bianco) Populus trem ula (Pioppo tremolo) Prunus av ium (Ciliegio selvatico) Quercus cerris (C erro)

Spartium junceum (Ginestra odorosa) Tam arix gallica (Tam erice comune) Viburnum lantana (Lantana)

Infine, ulteriori m itigazioni prev iste c onsist ono nel rinv erdim ento del param ento di v alle degli elem enti stabilizzatori m etallici, c omunque poc o v isibili sia dalla S.P. 623 che dalla S.P. 26.

Quest’ultim i, essendo c ostituiti da due trav i metalliche e da un pannello di rete metallica accoppiato ad una biostuoia, permettono alla v egetazione, inizialm ente erbacea, di sv ilupparsi con siderata la presen za diretta del terreno di riporto.

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Il paramento del primo ordine di elem enti stabilizzatori sarà c omunque interrato oltre la m età della propria altezza (3 ,1 m ) e al term ine dei lavori si proc ederà c on la sem ina del param ento di entrambi gli ordini dei terreni c on un m iscuglio rustico di specie autoct one.

Am bient e naturale - e) Rum ore e vibrazioni

Le em issioni di rum ore e v ibrazioni n on v ariano sensibilmente rispett o alla situazione attuale in quanto n on si hanno m odifiche geom etriche sostanziali della piattaforma stradale e quindi il traffic o non subisce v ariazioni rispetto a quello attuale.

Am bient e socio - economico - f) Benessere sociale e Qualità della vita.

Le dimensioni dell’interv ento e la sua tipologia n on creano particolari im patti, ma anzi perm ettono il ripristino delle c ondizioni di fruizione in sicurezza dell’arteria stradale elim inando il senso unico alternato attualmente presente a causa dei fenom eni di dissest o che interessano il c orpo stradale.

In oltre l’inserimento paesaggistic o dell’intervento progettuale, c ome si ev ince dalle fot ografie di interv enti simili e dalla definizione fotografica dell’intervento, tende a ripristinare e riqualificare il c ontesto am bientale dopo i fenom eni franosi.

L'im patto am bientale dell'opera su questo c om ponente è quindi posit iv o.

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5 SCHEDA RIASSUNTIVA

1. RICHIEDENTE:

Provincia di Modena

pers ona fis ica società im pres a ⌧ ente

2. TIPOLOGIA DELL'OPERA E/O DELL'INTERVENTO:

S.P. 26 di Samone

Lavori per la ricostruzione del corpo stradale

stradale in frana al km 17+000 al bivio con la S .P. 623 R Comune di Guiglia

3. OPERA CORRELATA A:

edificio

area di pertinenza o intorno dell'edificio lotto di terreno

⌧ s trade, cors i d'acqua territorio aperto

4. CARATTERE DELL’INTERVENTO:

temporaneo o s tagionale

⌧ perm anente ⌧ a) fisso b) rim ovibile

5.a DESTINAZIONE D'USO del manufatto es istente o dell'area interess ata (s e edificio o area di pertinenza)

residenziale ricettiva/turis tica industriale/artigianale agricolo comm erciale/direzionale ⌧ altro viabilità provinciale ;

5.b USO ATTU ALE DEL SUOLO (s e lotto di terreno)

urbano agricolo bos cato naturale non coltivato

⌧ altro viabilità provinciale ;

6 CONTESTO P AESAGGISTICO DELL'INTERVENTO E / O DELL'OPERA:

centro s torico area urbana area periurbana

territorio agricolo insediam ento spars o insediamento agricolo

⌧ area naturale

7. MORFOLOGIA DEL CONTESTO P AES AGGISTICO cos ta(bassa/alta) am bito lacus tre/vallivo pianura ⌧ vers ante (collinare/montano)

altopiano/promontorio piana valliva (m ontana/collinare) terrazzam ento crinale

8. UBICAZIONE DELL'OPERA E / O DELL'INTER VENTO:

a) es tratto s tradario con indicazione precis a dell’edificio, via, piazza, n. civico VEDI LA PRES ENTE RELAZIONE ( Estratto CTR)

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b ) docum entazione fotografica VEDI LA PRES ENTE RELAZIONE

c) es tratto tavola PRG e relative norme che evidenzino l'intorno s u cui si intende intervenire VEDI LA PRES ENTE RELAZIONE

d) es tratto degli s trumenti di pianificazione paesis tica e dei vincoli ambientali VEDI LA PRES ENTE RELAZIONE

9. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

Per la documentazione fot ografica si rimanda alla pagine precedenti della presente relazione

10a. ESTREMI DEL PROVVEDIMENTO MINISTERIALE O REGIONALE DI NOTE VOLE INTERESSE PUBBLICO DEL VINCOLO PER IMMOBILI O AREE DICHIARATE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO

(art. 136 - 141 - 157 D.Lgs . n. 42/2004):

cos e immobili; ville, giardini, parchi;

com plessi di cose immobili; bellezze panoramiche.

Es tremi del provvedimento di tutela e motivazioni in ess o indicate

Aree Vincolate art. 136 e 157 D.Lgs n. 42/2004 (IT 4040003 SIC-ZPS – Sassi si Roccamalatina e Sant’Andrea)

10b. PRESENZA DI AREE TUTELATE PER LEGGE (art. 142 del D.Lgs . n. 42/2004):

territori cos tieri; territori contermini ai laghi;

fium i, torrenti, cors i d'acqua; montagne s up. 1200/1600 m;

ghiacciai e circhi glaciali; ⌧ parchi e riserve;

territori coperti da foreste e bos chi; univers ità agrarie e usi civici;

zone umide; vulcani;

zone di interesse archeologico.

11 NOTE DESCRITTIVE DELLO STATO ATTUALE DELL'IMMOB ILE O DELL'AREA TUTELATA

Il s ito oggetto di intervento è ubicato al km 17+000 della s trada provinciale n. 26 “di Samone”, nel comune di Guiglia. La strada provinciale è stata interessata da un fenom eno gravitativo che ha causato un disses to del piano viabile in pross imità del bivio con la S.P. 623 di Pass o Brasa per una lunghezza di circa 60 m . Ques to fenomeno è stato caus ato dall’evoluzione di un fenom eno franoso che ha coinvolto il vers ante di valle fino ad interess are l’intera corsia di valle della s trada esis tente. Per garantire il trans ito s u alm eno una cors ia si è proceduto alla realizzazione di un allargamento a m onte e l’is tutuzione di un sens o unico alternato regolato da im pianto sem aforico.

12. DESCRIZIONE SINTETIC A DELL’INTERVENTO E DELLE CARATTERIS TICHE DELL'OPERA.

Per la s tabilizza zione del movimento franoso la progettazione si è orientata sull’utilizzo di una particolare tipologia di elementi metallici per la stabilizza zione del terreno.

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Tale intervento prevede la riprofilatura del vers ante in frana, che interessa la viabilità per uno s viluppo di circa 60 m, m ediante la posa in opera di due ordini barriere di sos tegno ad

elem enti modulari metallici ad ombrello.

Il primo ordine, a partire dal basso, s arà cos tituito da n. 10 elem enti m etallici. Il s econdo ordine, pos to alla bas e della s carpata s tradale, vedrà l’utilizzo di n. 14 elementi modulari.

Ognuno degli elementi di sos tegno avrà una dimens ione di 3,1 x 3,6 m posto orizzontalmente e fiss ato ad un ancoraggio della lunghezza di 20 m realizzato in acciaio a doppia fune

s piroidale.

La s truttura è cos tituita da un param ento frontale in rete e s truttura a travi metalliche tipo HE collegate a croce di S. Andrea, da uno snodo centrale che cons ente una limitata rotazione degli elementi e unisce il param ento ad un tirante centrale di collegamento con un elemento di ancoraggio, il tutto completato da funi di controventatura che collegano il paramento all’elemento di ancoraggio.

Data la particolare natura dei terreni coinvolti dal movimento franos o, è s tato individuato quale elemento di ancoraggio della s truttura un tirante m etallico in doppia fune spiroidale Ø 22 mm della lunghezza di m 20.

La soluzione individuata prevede la pos a in opera di due ordini di elem enti m etallici in modo da creare un terrazzam ento su due livelli che garantis ca la s tabilità geotecnica del pendio con un angolo di natural declivio di circa 18°/20°.

Nella realizzazione dell’opera, verranno mantenuti i drenaggi in trincea realizzati in precedenza che rim arranno al di sotto delle s trutture di s os tegno.

L’intervento di s tabilizzazione della frana sarà com pletato da un inerbim ento di ess enze erbacee rus tiche autoctone per circa 2.000 mq e la piantum azione di circa 500 ess enze arboreo- arbus tive autoctone di mas cheram ento.

Ad integrazione delle opere s opra des critte, si procederà alla ricos truzione del corpo s tradale in modo da ripris tinare il tratto di viabilità a doppio senso di circolazione.

Sopra alla barriera stabilizzatrice verrà ricos truita la s carpata s tradale con pendenza di circa 18°/20° fino a raccordars i con l’arginello di contenim ento della fondazione stradale, s ul quale verrà infiss a una nuova barriera guard-rail.

La barriera guard-rail da installare s arà del tipo LC=127 KJ Class e H1 (A3), in conform ità a quanto dis posto dal decreto Ministero delle Infras trutture e dei Tras porti del 21 giugno 2004

“Aggiornam ento delle is truzioni tecniche per la progettazione, l'om ologazione e l'impiego delle barriere s tradali di s icurezza e le pres crizioni tecniche per le prove delle barriere di s icurezza s tradale” pubblicato s ulla Gazzetta Ufficiale N. 182 del 5 Agos to 2004.

Sulla scarpata a m onte della carreggiata s tradale verranno applicate funi e chiodature, a completamento di un sis tema antieros ivo preesis tente, con maglia 3,00 x 3,00 m avente una s uperficie di circa 150 m q (3,00 x 50,00 m) e cos tituito da una rete metallica a doppia tors ione a m aglie es agonali.

Il terreno s cavato e movimentato per la realizzazione dell’opera, verrà interamente riutilizzato in cantiere per il riempimento della s trutture m etalliche a sos tegno delle gradonature e relativi rinfianchi, che s aranno realizzati ricreando pendenze di vers ante com patibili con le zone circos tanti.

La volumetrie di terreno naturale mancanti, necess arie alla riprofilatura del vers ante, s timate in circa 1300 m c, s aranno recuperate, previa analis i dei parametri chim ico-fis ici e relativa autorizza zione, da aree di pres tito.

I lavori in progetto prevedono quindi:

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- Realizzazione di pis ta di lavoro

- Perforazione e getto dei tiranti in doppia fune spiroidale ad interasse di circa 3.60 m

- Pos izionam ento e collegam ento degli elem enti s tabilizzatori m etallici prefabbricati al fine di realizzare due paratie con gradonatura intermedia

- Riempimento con materiale terros o delle s trutture m etalliche e riprofilatura del vers ante - Ricostruzione del corpo stradale

- Rifacim ento della pavimentazione s tradale

- Pos izionam ento della barriera di s icurezza bordo laterale

- Realizzazione di un cordolo di contenimento a m onte della carreggiata s tradale di altezza 50 cm per la raccolta delle acque superficiali

- Com pletam ento di un s is tema antierosivo preesis tente m ediante la realizzazione di chiodature della lunghezza di 2,00 m e la pos a di funi metalliche di contenim ento -

VEDI PROGETTO ALLEGATO

13. EFFETTI CONSEGUENTI ALLA RE ALIZZAZIONE DELL'OPERA:

La realizza zione delle opere previs te in progetto perm ette la riapertura in sicurezza dell’infras truttura viaria nel ris petto del contes to ambientale.

Infatti sia ha:

- cromatismi: le barriere metalliche di contenimento risultano poco vis ibili dalla sede s tradale di riferim ento ed inoltre s aranno mas cherate da un s istem a di piantumazione e s em ina di essenze autoctone rus tiche.

- sagoma: ricos truzione e rettifica del corpo s tradale;

- movimenti di terreno/sbancamenti: le opere di m ovim ento del terreno sono limitate alla realizzazione delle pis te di im pos ta dei sis temi di consolidamento e al loro riem pimento per la riprofilatura del vers ante.

Vedi inoltre la documentazione di progetto ed in particolare la documentazione fotografica di seguito riportata.

14. MITIGAZIONE DELL'IMP ATTO DELL'INTERVENTO

L’intervento, com e sopraccitato, non comporta un forte im patto, ma anzi perm ette la

riapertura in sicurezza dell’infras truttura viaria nel ris petto del contesto am bientale; risolvendo il forte impatto negativo che il senso unico alternato attuale o, ancor peggio, la chiusura della s trada a causa del progredire del fenom eno franos o porta all’am biente s ocio-economico.

Le mitigazioni previste consis tono nel rinverdimento della s carpata di valle con ess enze autoctone arboree ed arbustive e dalla sem ina di un mis cuglio rus tico di specie autoctone aventi, oltre alla funzione di mas cheram ento, anche quella antierosiva e di cons olidamento corticale.

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6 APPENDICE 1

DOCUM ENTAZIONE FOTOGRAFICA

Foto 5: Cor po di frana e tracciato stra dale visto dal bivi o con la S.P . 623 (in vi ola i tra ccia ti dei due gra doni dov e verrann o posa ti gli el ementi stabili zza tori metallici

Foto 6: Cor po di frana e tracciato stra dal e, vista in dir ezion e del bivi o con la S.P. 623 (in vi ola i tracciati dei du e gra doni dov e v errann o posa ti gli el emen ti stabili zza tori metallici

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Foto 7 : Esem pi o di interv en to con el emen ti stabilizzatori metallici r ealizzato sulla S.P . 28 in l ocalità Cadignan o in comune di Lama Mocogn o. N ell ’interv ento in pr ogetto è previ sta la piantumazi one di essen ze a rboreo- ar bustive au tocton e rustiche av enti la funzi on e di ma sch eram ento.

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Foto 8: Esem pio di interv ento con elementi sta bilizza tori m etalli ci r ealizza to sulla S.P. 28 in l ocalità Cadignan o in comun e di Lama Mocogn o SIMULA ZION E DI MA SCHERA MENTO VEGETA LE. N ell ’interv ento in pr og etto è pr evista la piantumazi one di essenze arbor eo-ar bustiv e autocton e ru stiche aven ti la funzi on e di masch eramen to.

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Foto 7 : Esem pi o di interv en to con el emen ti stabilizzatori metallici r ealizzato sulla S.P . 28 in l ocalità Cadignan o in comun e di Lama Mocogn o DETTA GLIO. Nell ’in terv en to in pr og etto è pr evista la piantumazion e di essen ze ar bor eo-ar bustive autoctone rusti ch e av enti la funzi on e di m ascheram ento.

Riferimenti

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