• Non ci sono risultati.

Integrazione 10 - Relazione (2499 KB)

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Integrazione 10 - Relazione (2499 KB)"

Copied!
28
0
0

Testo completo

(1)

Sistema di gestione per la qualità certificato da DNV UNI EN ISO 9001:2008

CERT-12313-2003-AQ-MIL-SINCERT

Sistema di gestione ambientale certificato da DNV UNI EN ISO 14001:2004

CERT-98617-2011-AE-ITA-ACCREDIA

Progettazione ed erogazione di servizi di ricerca, analisi, pianificazione e consulenza nel campo dell’ambiente e del territorio

AZIENDA AGRICOLA MAGGIOLO

ALLEVAMENTO DI POLLI DA CARNE NEL COMUNE DI

CASTELFRANCO VENETO (TV)

Studio di impatto ambientale / Studio per la valutazione di incidenza / Valutazione previsionale di impatto acustico / Autorizzazione Integrata Ambientale

Risposta alle richieste di integrazione di cui alla lettera Prot. n.

2016/0022981 del 14/03/2016 – Punto 1 relativo agli aspetti acustici (ARPAV Treviso e Comune di Castello di Godego)

Maggio 2016

(2)

PAGINA 2 / 28 Maggio 2016

Società proponente

Az. Agricola Maggiolo

Via Bella Venezia 147, Castelfranco

Società responsabile per le risposte alle richieste di integrazione

AMBIENTE ITALIA S.R.L.

Via Carlo Poerio 39 - 20129 Milano tel +39.02.27744.1 / fax +39.02.27744.222 www.ambienteitalia.it

Posta elettronica certificata:

ambienteitaliasrl@pec.ambienteitalia.it

La valutazione previsionale dell'impatto acustico inclusa la presente nota integrativa è stata eseguita:

Ing. Teresa Freixo Santos

Tecnico competente nel campo dell’acustica ambientale riconosciuto con DGR Lombardia

n. 12714 del 3 Dicembre 2010

Dott. Mario Zambrini

Tecnico competente in acustica ambientale riconosciuto con DGR Lombardia

n. 10602 del 23 giugno 2004

(3)

Allevamento di polli da carne del comune di Castelfranco Veneto

COD: 15V055 PAGINA 3 / 28

INDICE

1 RUMORE 4

1.1 Dati di input del modello di simulazione 4

1.2 Livelli di pressione sonora in corrispondenza di recettori collocati nei campi agricoli nel territorio del Comune di Castello di Godego 16 1.3 Funzionamento del sistema di ventilazione nel periodo notturno 17

1.4 Presenza di componenti tonali 20

1.5 Attività accessorie – modalità di funzionamento 27

2 ALLEGATO CARTOGRAFICO 28

(4)

PAGINA 4 / 28 Maggio 2016

1 RUMORE

1.1 Dati di input del modello di simulazione

Come indicato nella relazione previsionale di impatto acustico depositata agli atti, per la stima dell’impatto acustico determinato dalle attività di allevamento è stato utilizzato il software Soundplan (versione 7.4) che utilizza, quale riferimento di calcolo, la norma internazionale ISO 9613-2:1996

“Acoustics – Attenuation of sound during propagation outdoors – Part 2: general method of calculation”

per le sorgenti sonore puntuali. Il metodo di stima proposto dalla norma internazionale ISO 9613, consente di calcolare, in corrispondenza dei recettori acustici, i livelli di pressione sonora associati alla presenza di un insieme di sorgenti sonore1.

Tale modello calcola i livelli di pressione sonora determinati da una o più sorgenti sonore in corrispondenza di un numero potenzialmente infinito di recettori (LAT), al netto delle attenuazioni della pressione sonora che ne influenzano la propagazione; nel caso dell’allevamento oggetto di valutazione il modello considera dunque l’attenuazione determinata dalla barriere (attenuazione determinata dalla presenza di schermi/barriere fisiche tra la sorgente ed il recettore, Abar, ovvero in questo caso prevalentemente dall’orografia del territorio ed i manufatti esistenti), divergenza geometrica (Adiv) (in base all’ipotesi di propagazione del rumore in campo sferico), dall’assorbimento dell’atmosfera (Aatm) ed alla cosiddetta “rugosità” del terreno (Agr).

Come indicato nella relazione previsionale di impatto acustico depositata agli atti, per la stima del contributo dei flussi di traffico indotto dalle attività dell’allevamento, è stato utilizzato lo software Soundplan adottando, quale riferimento di calcolo, il codice NMP – Routes – 96 (sviluppato da SETRA- CERTU-LCP-CSTB) raccomandato dalla Commissione Europea per la determinazione dei livelli sonori generati da traffico veicolare2.

Secondo indicazioni della proprietà, sul lato ovest, il confine della proprietà dell’azienda Agricola Maggiolo è posto lungo la mezzeria del corpo idrico presente sulla stesso lato. Si veda la Mappa

“Inquadramento territoriale - Confine di proprietà da planimetria” (riportata in allegato) dalla quale si evince che il confine della proprietà dell’azienda Agricola Maggiolo è posto a qualche metro oltre la recinzione indicata nelle mappe depositate agli atti. Si precisa, che la recinzione in c.a. ha una altezza di 2,5 m (costituita da 5 pannelli da 0,5 m) e non di 2,0 m come viceversa è stato considerato nelle simulazioni di cui alla relazione tecnica depositata agli atti. I risultati presentati ed esposti nella relazione depositata sono quindi da considerarsi maggiormente cautelativi.

L’analisi dei risultati delle simulazioni di cui alla relazione depositata rimane comunque valida, anche se più cautelativa, sia con riferimento ai recettori acustici nella stessa individuati sia con riferimento all’analisi dei livelli di pressione sonora stimati internamente e lungo il confine (lato interno) della proprietà.

1 Raccomandazione della Commissione del 6 Agosto 2003 concernente le linee guida relative ai metodi di calcolo aggiornati per il rumore dell’attività industriale, degli aeromobili, del traffico veicolare e ferroviario e relativi dati di rumorosità (2003/613/CE).

2 Raccomandazione della Commissione del 6 Agosto 2003 concernente le linee guida relative ai metodi di calcolo aggiornati per il rumore dell’attività industriale, degli aeromobili, del traffico veicolare e ferroviario e relativi dati di rumorosità (2003/613/CE).

(5)

Allevamento di polli da carne del comune di Castelfranco Veneto

COD: 15V055 PAGINA 5 / 28

Le simulazioni acustiche sono state elaborate adottando i seguenti parametri: numero di riflessioni pari a 3 (utilizzato anche nel calcolo dei livelli di pressione in corrispondenza dei singoli edifici); griglia di calcolo di 10 m di lato; livello di interpolazione massimo di 9x9 (equivalente ad una stima dei livelli per 81 recettori interni alla cella); stima dei livelli di pressione ad una altezza di 4 m dal terreno nel caso delle mappe acustiche ed in corrispondenza dei singoli recettori collocati al piano terreno e/o al primo piano.

Sulla base di tali input il modello è quindi in grado di elaborare e rappresentare le curve isofoniche corrispondenti ad altrettanti livelli di pressione sonora (espressi, in questo caso, come Livello sonoro equivalente ponderato A – LAeq) previsti nell’intorno dell’allevamento di progetto, ovvero determinare il livello di pressione sonora ipotizzabile in facciata ad ogni edificio individuato. Le simulazioni tengono inoltre in considerazione la presenza dei manufatti presenti sul territorio.

Come indicato nella relazione previsionale di impatto acustico depositata agli atti, le principali sorgenti sonore dell’allevamento polli da carne sono costituite dal sistema di ventilazione forzata che garantisce idonee condizioni interne ai capannoni di allevamento. La ventilazione dei capannoni è di tipo artificiale e viene effettuata mediante ventilatori assiali a parete collocati nel lato ovest di ciascun capannone; nel capannone 1, 2 ventilatori sono collocati nella parete laterale (sempre lato ovest).

Il regime di funzionamento dei ventilatori varia in funzione della fase di sviluppo dei capi, del numero presente in ciascun capannone ma principalmente dalle condizioni meteo climatiche variabile chiaramente nell’arco dell’anno.

In ogni caso sia nella situazione attuale che nello scenario di progetto, in particolari condizioni di temperatura e umidità i ventilatori funzionano a pieno regime e tutti contemporaneamente. In entrambi gli scenari, le simulazioni sono state effettuata assumendo, in via cautelativa, il funzionamento di tutti i ventilatori a pieno regime.

Nella tabella che segue si riportano i livelli di pressione sonora (misurati a 2 m di distanze dalla sorgente) garantite dalla casa produttrice Munters relativamente ai modelli di ventilatori in uso nell’azienda agricola Maggiolo.

(6)

PAGINA 6 / 28 Maggio 2016 Livelli di pressione sonora dB(A) a 2 m dalla sorgente

Fonte: Munters, specifiche tecniche dei modelli:

EM/EMS – EDHE/EDSHE-EC air extraction / circulation fan – Declaration of conformity (2013)

Situazione attuale e scenario di progetto - Sorgenti fisse simulate

Capannone Modello EM50

Livello di potenza sonora

dB(A) delle singole sorgenti

Modello ED36HE

Livello di potenza sonora dB(A) delle

singole sorgenti

1 4 88,2 2 95,8

2 8 88,2 - -

3 8 88,2 - -

4 8 88,2 - -

5 8 88,2 - -

Ricostruzione del modello 3D dell’azienda agricola: 5 capannoni con relative sorgenti puntuali (ventilatori assiali a parete); edificio residenziale del proprietario e gestore dell’azienda agricola;

3 manufatti (ricovero materiali e attrezzature agricole)

(immagine 3D non orientata, ruotata per meglio visualizzare la posizione del sistema di ventilazione)

N

1 2 3 4 5

(7)

Allevamento di polli da carne del comune di Castelfranco Veneto

COD: 15V055 PAGINA 7 / 28

I livelli di pressione indicati dalla casa produttrice sono stati convertiti in livelli di potenza sonora associando al ventilatore una propagazione semisferica. Come prima analisi è stato stimato il livelli di pressione sonora a 2 m di distanza di un ventilatore (modello ED36 e modello EM50) collocato nella parete di uno dei 5 capannoni su una superficie riflettente; poiché la sorgente è collocata in una parete, la simulazione è stata effettuata considerando un coefficiente di correzione pari a + 3 dB(A).

In corrispondenza del punto collocato a 2 m la simulazione con un ventilatore ED36HE ha portato ad un livello di pressione sonora pari a 83,1 dB(A) in linea con il dati fornito dalla casa produttrice che chiaramente è stato determinato in condizioni controllate non riproducili.

In corrispondenza del punto collocato a 2 m la simulazione con un ventilatore EM50 ha portato ad un livello di pressione sonora pari a 75,4 dB(A) in linea con il dati fornito dalla casa produttrice che chiaramente è stato determinato in condizioni controllate non riproducili.

In entrambi i casi, comunque, i dati di input, quali livelli di potenza stimati a partire dai livelli di pressione sonora forniti dalle schede tecniche, utilizzati nelle simulazioni sono da ritenersi cautelativi.

Ricostruzione del modello 3D per la verifica della conversione del livello di pressione sonora in livello di potenza sonora

Come da indicazioni del proprietario nonché gestore dell’azienda agricola Maggiolo, nel periodo notturno il funzionamento del sistema di ventilazione viene rimodulato operando a pieno regime il 50%

dei ventilatori istallati nei 5 capannoni sia nella situazione attuale e nello scenario di progetto. le simulazioni riferite al periodo notturno, sono state quindi effettuate eliminando il 50% dei ventilatori presenti in ciascun capannone come indicato nelle immagini di seguito riportate.

(8)

PAGINA 8 / 28 Maggio 2016 Ventilazione dei capannoni

Capannone

Modello EM50 operativi

Modello ED36HE operativi

Ventilatore non operativo nel periodo diurno

1 1 2

2 4 -

3 4 -

4 4 -

5 4 -

Come indicato nella relazione previsionale di impatto acustico depositata agli atti, relativamente al traffico indotto dall’attività di allevamento, nella situazione attuale e nello scenario futuro è stato simulato il traffico indotto dalla normale attività svolta e che si svolgerà nell’azienda agricola considerando il numero massimo di mezzi pesanti che in una stessa giornata arrivano ed escono.

Quindi assumendo un massimo pari a 3 mezzi / giorno nella situazione attuale e 5 mezzi / giorno nello scenario futuro. In via cautelativi tali mezzi sono stati fatti transitare in un breve periodo di 6 ore riferito chiaramente al periodo esclusivamente diurno.

(9)

Allevamento di polli da carne del comune di Castelfranco Veneto

COD: 15V055 PAGINA 9 / 28

Traffico indotto simulato

Situazione attuale Veicoli Pesanti

Scenario di progetto Veicoli Pesanti

Tipo di flusso Tipo di manto stradale

Numero massimo di mezzi pesanti in arrivo in una giornata

3,0 per rifornimento mangime fino ad una capacità dei silos pari a 85 t

5,0 per rifornimento mangime fino ad una

capacità dei silos pari a 85 t contemporanea allo sfoltimento dei capi

- -

Numero di ore di operatività

(assunzione cautelativa) 6 6 - -

Numero massimo di mezzi pesanti in

entrata / uscita dall’azienda 1,0 1,7

Strada di accesso all’azienda agricola

Velocità media di percorrenza, km/h 30 30 Flusso fluido

continuo

Strada non asfaltata Viabilità principale

Velocità media di percorrenza, km/h 50 50 Flusso fluido

continuo Asfalto poroso

Di seguito si riporta, come indicato nella relazione previsionale di impatto acustico depositata agli atti, le considerazioni alla base del calcolo del traffico indotto dalle attività di allevamento.

Durante il periodo di carico (accasamento) dei capi, sono necessari, attualmente, 2 mezzi per ciclo quando nello scenario di progetto si prevedono circa 6 mezzi per ciclo.

Per il trasporto del mangime sono necessari, attualmente, circa 12 mezzi per ciclo (con autocisterne da 30 t) quando nello scenario di progetto si prevedono circa 30 mezzi per ciclo (sempre con autocisterne da 30 t).

Per il trasporto della pollina prodotta sono necessari, attualmente, circa 2 mezzi per ciclo (con mezzi da 30 t di cui il 70% di portata utile) quando nello scenario di progetto si prevedono circa 5 mezzi per ciclo (sempre da 30 t).

Durante il periodo di scarico dei capi, sono necessari, attualmente, considerando un tipico ciclo misto (come indicato nel quadro di riferimento progettuale di cui allo studio di impatto ambientale depositato agli atti): 2 mezzi per il primo sfoltimento (polli da 1,8 kg); 2 mezzi per il secondo sfoltimento (polli da 2,7 kg) e quindi 6 mezzi per l’ultimo lo scarico dei polli da 3,6 kg. Nello scenario di progetto, considerando sempre lo stesso tipico ciclo misto, saranno necessari: 5 mezzi per il primo sfoltimento (polli da 1,8 kg); 4 mezzi per il secondo sfoltimento (polli da 2,7 kg) e quindi 16 mezzi per l’ultimo lo scarico dei polli da 3,6 kg.

Contemporaneamente è possibile che il trasporto di mangime possa coincidere con il periodo si carico dei capi, essendo quindi possibile che il traffico indotto dall’attività di allevamenti sia pari ad un massimo giornaliero (svolto nel solo periodo diurno) di 3 mezzi pesanti nella situazione attuale e 5 mezzi pesanti nello scenario di progetto.

(10)

PAGINA 10 / 28 Maggio 2016 Situazione attuale e scenario di progetto – trasporto di materie (per ciclo)

Trasporto capi

situazione attuale

scenario di progetto

Mezzi di trasporto inizio ciclo n. capi 39.500 110.000

Mezzi di trasporto n. 2,0 6,0

Mezzi di trasporto fine ciclo al macello

situazione attuale

scenario di progetto

sfoltimento a 1,8 kg n. capi 11.131,8 31.000,0

Mortalità (cautelativamente assente) 0% 11.131,8 31.000,0

Peso vivo kg/capo 1,8 20,0 55,8

Numero di gabbie n. capi per gabbia 48 231,9 645,8

Mezzi di trasporto (160 gabbie / mezzi) n. 2,0 5,0

sfoltimento a 2,7 kg n. capi 7.181,8 20.000,0

Mortalità (cautelativamente assente) 0% 7.181,8 20.000,0

Peso vivo kg/capo 2,7 19,4 54,0

Numero di gabbie n. capi per gabbia 32 224,4 625,0

Mezzi di trasporto (160 gabbie / mezzi) n. 2,0 4,0

sfoltimento a 3,6 kg n. capi 21.186,4 59.000,0

Mortalità (cautelativamente assente) 0% 21.186,4 59.000,0

Peso vivo kg/capo 3,6 76,3 212,4

Numero di gabbie n. capi per gabbia 24 882,8 2.458,3

Mezzi di trasporto (160 gabbie / mezzi) n. 6,0 16,0

Mangime

situazione attuale

scenario di progetto

Fabbisogno di mangime t / ciclo 314,4 839,2

Mezzo di trasporto (autocisterne da 30 t) n. / ciclo 12,0 30,0

Pollina a fine ciclo

situazione attuale

scenario di progetto Produzione di pollina considerando la consistenza

media dell’allevamento e gli sfoltimenti previsti t / ciclo 70,0 (*) 180,0 (*)

Mezzo di trasporto (30 t) n. 3,0 6,0

situazione attuale

scenario di progetto

Mezzi di trasporto complessivi per ciclo n / ciclo 26,0 66,0

Flusso massimo contemporaneo n. / giorno

3,0 per rifornimento mangime fino ad una capacità dei silos pari a 85 t

5,0 per rifornimento mangime fino ad una capacità dei silos pari a 85 t contemporanea allo sfoltimento

dei capi (*) La produzione di pollina indicata in tabella si riferisce, sia nella situazione attuale che nello scenario di progetto, al dato fornito dall’azienda agricola Maggiolo.

La produzione di pollina indicata in tabella si riferisce, sia nella situazione attuale che nello scenario di progetto, al dato fornito dall’azienda agricola Maggiolo che risulta superiore ai quantitativi stimati a

(11)

Allevamento di polli da carne del comune di Castelfranco Veneto

COD: 15V055 PAGINA 11 / 28

partire dai coefficienti indicati nella DGRV n. 2439 dell’8 agosto 2008 “Aggiornamento dell’Allegato F alla DGR 7 agosto 2007” e indicati nello Studio di impatto ambientale depositato agli atti. In ogni caso rimangono valide tutte le elaborazioni di cui allo SIA depositato in quanto l’incremento della produzione di pollina implica soltanto un incremento del numero di mezzi necessari per trasportarla dall’azienda agricola allo stabilimento di Agrifung ed in ogni caso tale incremento di numero di mezzi implica soltanto la necessità di prevedere un giorno in più per il trasporto della pollina nella situazione attuale quando invece il passaggio da 5 a 6 mezzi nello scenario di progetto non comporta alcuna variazione.

Le tabella che seguono riportano la scansione temporale delle attività tipicamente svolte nell’ambito di un ciclo di allevamento nella situazione attuale e nello scenario di progetto. La scansione temporale delle attività si base chiaramente sul regime alimentare, sul ciclo biologico associato al peso di vendita dei polli e sulla portata dei mezzi di trasporto.

Situazione attuale – tipico ciclo misto (per ciclo)

numero di capi

Scorta di Mangime

Mezzi per trasporto mangime

Mezzi per trasporto polli

inizio / fine ciclo

Mezzi per trasporto pollina

Totale mezzi massimo / gg

85,0 3,0 3,0

1 19.750 84,4 1,0 1,0

2 39.500 83,3 1,0 1,0

3 39.500 82,2 -

4 39.500 81,1 -

5 39.500 79,9 -

6 39.500 78,8 -

7 39.500 77,7 -

8 39.500 76,6 -

9 39.500 75,4 -

10 39.500 74,3 -

11 39.500 71,2 -

12 39.500 68,2 -

13 39.500 65,1 -

14 39.500 62,0 -

15 39.500 58,9 -

16 39.500 55,9 -

17 39.500 52,8 -

18 39.500 49,7 -

19 39.500 46,6 -

20 39.500 43,6 -

21 39.500 40,5 -

22 39.500 32,6 -

23 39.500 24,7 -

24 39.500 16,8 -

25 39.500 8,9 -

26 39.500 1,0 -

(12)

PAGINA 12 / 28 Maggio 2016 numero di

capi

Scorta di Mangime

Mezzi per trasporto mangime

Mezzi per trasporto polli

inizio / fine ciclo

Mezzi per trasporto pollina

Totale mezzi massimo / gg

27 39.500 78,1 3,0 3,0

28 39.500 70,2 -

29 39.500 62,3 -

30 39.500 54,4 -

31 39.500 46,5 -

32 39.500 38,6 -

33 39.500 30,7 -

34 39.500 22,8 -

35 39.500 14,9 -

36 28.368 9,2 2,0 2,0

37 28.368 3,5 -

38 28.368 82,9 3,0 3,0

39 28.368 77,2 -

40 28.368 71,5 -

41 28.368 65,9 -

42 28.368 60,2 -

43 28.368 54,5 -

44 28.368 48,8 -

45 28.368 43,2 -

46 21.186 35,2 2,0 2,0

47 21.186 27,3 -

48 21.186 19,3 -

49 21.186 11,4 -

50 21.186 3,4 -

51 21.186 80,5 3,0 3,0

52 21.186 72,5 -

53 21.186 64,6 -

54 21.186 56,7 -

55 21.186 48,7 -

56 21.186 40,8 -

57 21.186 32,8 -

58 13.506 27,8 2,0 2,0

59 5.826 25,6 2,0 2,0

60 - 25,6 2,0 2,0

61 2,0 2,0

62 1,0 1,0

Totale numero

di mezzi 12,0 12,0 3,0 27,0

(13)

Allevamento di polli da carne del comune di Castelfranco Veneto

COD: 15V055 PAGINA 13 / 28

Scenario di progetto – tipico ciclo misto (per ciclo)

numero di capi

Scorta di Mangime

Mezzi per trasporto mangime

Mezzi per trasporto polli

inizio / fine ciclo

Mezzi per trasporto pollina

Totale mezzi massimo / gg

85,0 3,0 3,0

1 18.333 84,5 1,0 1,0

2 36.667 83,4 1,0 1,0

3 55.000 81,9 1,0 1,0

4 73.333 79,8 1,0 1,0

5 91.667 77,2 1,0 1,0

6 110.000 74,0 1,0 1,0

7 110.000 70,9 -

8 110.000 67,8 -

9 110.000 64,6 -

10 110.000 61,5 -

11 110.000 52,9 -

12 110.000 44,4 -

13 110.000 35,8 -

14 110.000 27,2 -

15 110.000 18,7 -

16 110.000 10,1 -

17 110.000 1,6 -

18 110.000 78,0 3,0 3,0

19 110.000 69,4 -

20 110.000 60,9 -

21 110.000 52,3 -

22 110.000 30,3 -

23 110.000 8,3 -

24 110.000 71,3 3,0 3,0

25 110.000 49,3 -

26 110.000 27,3 -

27 110.000 5,3 -

28 110.000 68,3 3,0 3,0

29 110.000 46,3 -

30 110.000 24,3 -

31 110.000 2,3 -

32 110.000 65,3 3,0 3,0

33 110.000 43,3 -

34 110.000 21,3 -

35 94.640 2,4 2,0 2,0

36 79.280 68,5 3,0 2,0 5,0

37 79.000 52,7 1,0 1,0

(14)

PAGINA 14 / 28 Maggio 2016 numero di

capi

Scorta di Mangime

Mezzi per trasporto mangime

Mezzi per trasporto polli

inizio / fine ciclo

Mezzi per trasporto pollina

Totale mezzi massimo / gg

38 79.000 36,9 -

39 79.000 21,1 -

40 79.000 5,3 -

41 79.000 74,5 3,0 3,0

42 79.000 58,7 -

43 79.000 42,9 -

44 68.760 29,1 2,0 2,0

45 59.000 7,0 2,0 2,0

46 59.000 69,9 3,0 3,0

47 59.000 47,7 -

48 59.000 25,6 -

49 59.000 3,5 -

50 59.000 66,4 3,0 3,0

51 59.000 44,2 -

52 59.000 22,1 -

53 59.000 85,0 3,0 3,0

54 51.320 65,7 2,0 2,0

55 43.640 49,4 2,0 2,0

56 35.960 35,9 2,0 2,0

57 28.280 25,3 2,0 2,0

58 20.600 17,6 2,0 2,0

59 12.920 12,7 2,0 2,0

60 5.240 10,8 2,0 2,0

61 - 2,0 2,0

62 2,0 2,0

63 2,0 2,0

64 2,0 2,0

Totale numero

di mezzi 30,0 31,0 67,0

L’analisi dei livelli ambientali nella situazione attuale e nello scenario di progetto ovvero del cambiamento legato all’ampliamento del numero di capi allevati è stata fatta a partire dai risultati delle seguenti simulazioni:

 Periodo diurno (assunto cautelativamente dalle 6.00 alle 19.00):

o Situazione attuale: funzionamento a pieno regime di tutti i ventilatori istallati nei 5 capannoni; traffico indotto massimo e pari a 1 mezzo all’ora in transito nella viabilità di accesso all’azienda agricola e nella viabilità principale per un numero di giorni totale pari a 3 giorni per ciclo produttivo (si stima che, per ciclo produttivo, ci sia movimento di

(15)

Allevamento di polli da carne del comune di Castelfranco Veneto

COD: 15V055 PAGINA 15 / 28

mezzi pesanti per un totale pari a circa 13 giorni di cui 9 con un numero di mezzi totale al giorno inferiore a quello simulato).

o Scenario progetto: funzionamento a pieno regime di tutti i ventilatori istallati nei 5 capannoni; traffico indotto massimo pari a 1,7 mezzi all’ora in transito nella viabilità di accesso all’azienda agricola e nella viabilità principale per un giorno per ciclo produttivo (si stima che, per ciclo produttivo, ci sia movimento di mezzi pesanti per un totale pari a circa 31 giorni di cui 30 con un numero di mezzi totale al giorno inferiore a quello simulato).

 Periodo serale (dalle 19.00 alle 22.00)

o Situazione attuale e di progetto: funzionamento a pieno regime di tutti i ventilatori istallati nei 5 capannoni sia nella situazione attuale e nello scenario di progetto.

Assenza di traffico indotto.

 Periodo notturno (dalle 22.00 alle 6.00)

o Situazione attuale e di progetto: come da dichiarazioni del proprietario nonché gestore dell’azienda agricola Maggiolo, funzionamento a pieno regime del 50% dei ventilatori istallati nei 5 capannoni sia nella situazione attuale e nello scenario di progetto.

Assenza di traffico indotto.

Sia la situazione attuale che lo scenario di progetto sono da considerarsi cautelativi in quanto, come indicato più volte, il traffico di mezzi pesanti è limitato a solo alcune giornate e per un numero di mezzi al giorno, nella maggior parte dei casi, inferiore a quello simulato. Il regime di funzionamento dei ventilatori dipende delle condizioni meteo climatiche.

Simulazione delle sorgenti nell’arco delle 24 ore – stato attuale

PD (6.00 alle 19.00) PS (19.00 alle 22.00) PN (22.00 alle 6.00)

ore 13 3 8

Capannoni 5 5 5

Ventilazione 100% dei ventilatori 100% dei ventilatori 50% dei ventilatori

Traffico indotto 100% - 1,0 v/h 0% 0%

Valori limiti applicati PD PN (cautelativamente) PN

Simulazione delle sorgenti nell’arco delle 24 ore – scenario futuro

PD (6.00 alle 19.00) PS (19.00 alle 22.00) PN (22.00 alle 6.00)

ore 13 3 8

Capannoni 5 5 5

Ventilazione 100% dei ventilatori 100% dei ventilatori 50% dei ventilatori

Traffico indotto 100% - 1,7 v/h 0% 0%

Valori limiti applicati PD PN (cautelativamente) PN

(16)

PAGINA 16 / 28 Maggio 2016

1.2 Livelli di pressione sonora in corrispondenza di recettori collocati nei campi agricoli nel territorio del Comune di Castello di Godego

Con la presente nota integrativa, si analizzano i livelli di pressione sonora in corrispondenza di potenziali recettori acustici collocati a Ovest del confine della proprietà di Cesare Maggiolo. L’analisi è stata effettuata con riferimento al periodo diurno in quanto è in tale periodo che si può ipotizzare la presenza di persone nei campi agricoli confinanti con la proprietà aziendale.

Stando ai risultati delle simulazioni effettuate si possono trare le seguenti conclusioni:

 nella situazione attuale, e con riferimento sia alle giornate durante le quali non si registrano movimenti di mezzi in entrata e in uscita dall’azienda agricola, che alle giornate durante le quali tali movimenti avvengono, il contributo dell’attività di allevamento, risulta variare, in corrispondenza dei singoli recettori collocati a ovest del confine della proprietà (da C1 a C15), tra 54,5 e 61,0 dB(A).

 Nello scenario di progetto (anche in questo caso indipendentemente dall’ipotizzare o meno movimenti di mezzi in entrata / uscita) il contributo dell’attività di allevamento risulta invariato rispetto alla situazione attuale in corrispondenza dei singoli recettori collocati a ovest del confine della proprietà (da C1 a C15); tale risultato è spiegabile in quanto in corrispondenza di tali posizioni il contributo del sistema di ventilazione prevale sul contributo del traffico indotto, non comportando dunque l’incremento di traffico ipotizzabile in situazione di progetto un parallelo incremento dei livelli di pressione sonora.

 Stando ai risultati delle simulazioni effettuate si può dunque ragionevolmente ritenere che il valore limite di immissione, riferito al periodo diurno (pari a 60 dB(A)), risulti sostanzialmente rispettato in corrispondenza dei recettori collocati nei campi agricoli immediatamente a ovest del confine della proprietà; giova ricordare in proposito che, al netto delle presenze occasionali, i recettori potenzialmente esposti saranno gli operatori agricoli impegnati in lavorazioni sui campi in questione; ne consegue che difficilmente la presenza di recettori potrà eccedere le 8 ore nel periodo diurno.

(17)

Allevamento di polli da carne del comune di Castelfranco Veneto

COD: 15V055 PAGINA 17 / 28

c1 c2 c4 c5 c6 c7 c8 c9 c10 c11 c12 c13 c14 c15

PD / PS attuale e di progetto (senza traffico indotto) 61,0 61,0 61,0 60,5 59,5 57,5 54,5 60,0 60,0 59,5 59,5 58,5 57,0 55,0 PD attuale (livello ponderato sulle ore con traffico indotto) 61,0 61,0 61,0 60,5 59,5 57,5 54,5 60,0 60,0 59,5 59,5 58,5 57,0 55,0 PD di progetto (livello ponderato sulle ore con traffico

indotto) 61,0 61,0 61,0 60,5 59,5 57,5 54,5 60,0 60,0 59,5 59,5 58,5 57,0 55,0

Vli PD 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60

0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0

dB(A)

Contributo dell'allevamento nel periodo diurno (con e senza traffico indotto) e nel periodo serale (senza traffico indotto) (funzionamento sistema di ventilazione alla massima potenza)

I dati sono stati arrotondati per eccesso a 0,5.

1.3 Funzionamento del sistema di ventilazione nel periodo notturno

Come indicato al paragrafo precedente 1.1, secondo quanto dichiarato dal titolare dell’azienda il sistema di ventilazione funzionerà al 50%, ovvero mantenendo operativi alla massima potenza il 50%

dei ventilatori presenti su ciascun capannone.

Stanti le simulazioni effettuate in corrispondenza dei singoli recettori ubicati nel Castello di Godego, il contributo dell’azienda agricola alla formazione dei livelli di pressione risulta variare tra 35,0 e 44,5 dB(A), potendosi dunque ragionevolmente escludere che per ragioni imputabili all’esercizio dell’allevamento intensivo venga superato il valore limite pari a 50 dB(A) di cui alla classe acustica III nella quale sono inseriti tutti i recettori ubicati in tale comune. Nessun cambiamento è atteso tra la situazione attuale e quella di progetto, visto che il sistema di ventilazione già presente nella situazione attuale non subirà modifiche nello scenario di progetto, non essendo per tanto ipotizzabile che il differenziale subisca delle variazioni per cause imputabili all’esercizio dell’allevamento intensivo (laddove i livelli residui e i livelli ambientali vengano determinati ad un funzionamento equivalente del sistema di ventilazione ovvero ad un funzionamento fino al 50% della potenzialità complessiva).

Stante le simulazioni effettuate in corrispondenza dei singoli recettori ubicati nel comune di Castelfranco Veneto, il contributo dell’azienda agricola alla formazione dei livelli di pressione risulta variare tra 14,0 e 43,0 dB(A), potendosi dunque ragionevolmente escludere che per ragioni imputabili

(18)

PAGINA 18 / 28 Maggio 2016 all’esercizio dell’allevamento intensivo venga superato il valore limite pari a 50 dB(A) di cui alla classe acustica III nella quale sono inseriti tutti i recettori ubicati in tale comune. Nessun cambiamento è atteso tra la situazione attuale e quella di progetto, visto che il sistema di ventilazione già presente nella situazione attuale non subirà modifiche nello scenario di progetto, non essendo per tanto ipotizzabile che il differenziale subisca delle variazioni per cause imputabili all’esercizio dell’allevamento intensivo (laddove i livelli residui e i livelli ambientali vengano determinati ad un funzionamento equivalente del sistema di ventilazione ovvero ad un funzionamento fino al 50% della potenzialità complessiva).

GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 F 2 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1

12 12 13 13 14 14 15 15 16 16 17 17 17 18 18 19 19 20 20 21 21

PN attuale (ventilazione al 50%) 40,5 41,0 35,0 39,0 40,5 41,0 41,5 42,5 38,0 39,0 40,5 42,0 43,5 42,0 43,5 39,5 40,5 40,0 41,0 44,0 44,5 PN progetto (ventilazione al 50%) 40,5 41,0 35,0 39,0 40,5 41,0 41,5 42,5 38,0 39,0 40,5 42,0 43,5 42,0 43,5 39,5 40,5 40,0 41,0 44,0 44,5

Vli PN 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50

- 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0

dB(A)

Contributo dell'allevamento nel periodo notturno (funzionamento sistema di ventilazione al 50%).

Recettori nel Comune di Castel Godego

(19)

Allevamento di polli da carne del comune di Castelfranco Veneto

COD: 15V055 PAGINA 19 / 28

GF GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1

1 2 2 3 3 4 4 5 5 5n 5n 5o 5o 6 6 7 7 8 8 9n 9n 9o 9o 10 10 11 11

PN attuale (ventilazione al 50%) 31,5 32,5 32,5 30,5 32,5 24,0 27,5 22,0 24,5 28,5 30,5 29,0 31,0 30,0 30,0 25,5 26,5 27,0 28,5 27,5 29,0 27,0 29,0 26,5 27,0 25,5 27,5 PN progetto (ventilazione al 50%) 31,5 32,5 32,5 30,5 32,5 24,0 27,5 22,0 24,5 28,5 30,5 29,0 31,0 30,0 30,0 25,5 26,5 27,0 28,5 27,5 29,0 27,0 29,0 26,5 27,0 25,5 27,5

Vli PN 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50

- 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0

dB(A)

Contributo dell'allevamento nel periodo notturno funzionamento sistema di ventilazione al 50%).

Recettori nel Comune di Castelfranco Veneto (da 1 a 11)

GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1 GF F 1

22 22 23 23 24 24 25 25 26 26 26 26 28 28 29 29 30 30 31 31 32 32 Az_

M Az_

M s_1 s_1 s_2 s_2 PN attuale (ventilazione al 50%) 35,0 35,0 34,5 35,0 32,0 33,5 27,0 33,0 32,0 32,0 32,0 32,0 29,5 32,0 32,0 32,0 29,5 32,0 32,0 32,0 32,0 32,0 41,5 43,0 19,0 20,0 14,0 17,0 PN progetto (ventilazione al 50%) 35,0 35,0 34,5 35,0 32,0 33,5 27,0 33,0 32,0 32,0 32,0 32,0 29,5 32,0 32,0 32,0 29,5 32,0 32,0 32,0 32,0 32,0 41,5 43,0 19,0 20,0 14,0 17,0

Vli PN 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50

- 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0

dB(A)

Contributo dell'allevamento nel periodo notturno funzionamento sistema di ventilazione al 50%).

Recettori nel Comune di Castelfranco Veneto (da 22 a 32, azienda agricola, scuole s1 e s2)

I dati sono stati arrotondati per eccesso a 0,5.

(20)

PAGINA 20 / 28 Maggio 2016

1.4 Presenza di componenti tonali

Ai sensi del DM 16/03/1998” Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico”, art.

10, il riconoscimento di componenti tonali (CT) di rumore “si effettua un'analisi spettrale per bande normalizzate di 1/3 di ottava. Si considerano esclusivamente le CT aventi carattere stazionario nel tempo ed in frequenza. Se si utilizzano filtri sequenziali si determina il minimo di ciascuna banda con costante di tempo Fast. Se si utilizzano filtri paralleli, il livello dello spettro stazionario è evidenziato dal livello minimo in ciascuna banda. Per evidenziare CT che si trovano alla frequenza di incrocio di due filtri ad 1/3 di ottava, possono essere usati filtri con maggiore potere selettivo o frequenze di incrocio alternative. L'analisi deve essere svolta nell'intervallo di frequenza compreso tra 20Hz e 20 kHz . Si è in presenza di una CT se il livello minimo di una banda supera i livelli minimi delle bande adiacenti per almeno 5dB . Si applica il fattore di correzione KT come definito al punto 15 dell'allegato A, soltanto se la CT tocca una isofonica eguale o superiore a quella più elevata raggiunta dalle altre componenti dello spettro. La normativa tecnica di riferimento è la ISO 266:1987.” (ndr ovvero dalla ISO 266:2003 trasposta in Italia dalla UNI ISO 266:2007). E ancora “Se l'analisi in frequenza svolta con le modalità di cui al punto precedente, rileva la presenza di CT tali da consentire l'applicazione del fattore correttivo KT nell'intervallo di frequenze compreso fra 20 Hz e 200 Hz , si applica anche la correzione KB così come definita al punto 15 dell'allegato A, esclusivamente nel tempo di riferimento notturno.”

Come indicato nella relazione previsionale di impatto acustico depositata agli atti, la restituzione del clima sonoro attuale nel periodo diurno è stata effettuata mediante la realizzazione di n. 2 misure fonometriche di durata pari a 20 e 30 minuti in corrispondenza di n. 2 punti di rilevamento interni all’area dell’allevamento:

 Punto 01 (scheda Maggiolo_01) – punto di misura localizzato a circa 21 m dai ventilatori del capannone 1 (lato ovest); durante i 30 minuti della misura solo il sistema di ventilazione del capannone 1 è stato mantenuto in funzionamento. Durante il periodo di misura è sorvolata l’azienda agricola, un aereo.

 Punto 02 (scheda Maggiolo_02) – punto di misura localizzato a circa 6 m dal portone frontale (lato est) del capannone 1; durante i 20 minuti della misura solo il sistema di ventilazione del capannone 1 è stato mantenuto in funzionamento. Durante il periodo di misura non sono state rilevate sorgenti esterne all’azienda.

(21)

Allevamento di polli da carne del comune di Castelfranco Veneto

COD: 15V055 PAGINA 21 / 28

Ricostruzione del modello 3D dell’azienda agricola: punti di misura fonometrica

(immagine 3D non orientata, ruotata per meglio visualizzare le strutture e il punto di rilevamento)

Come indicato nella relazione previsionale di impatto acustico depositata agli atti, le misure sono state effettuate in conformità con le specifiche definite dal D.M. Ambiente 16 marzo 1998”. In particolare, le misure sono state effettuate posizionando il microfono, munito di cuffia antivento, ad un’altezza di 1,5 m dal piano di campagna. Durante il periodo di svolgimento delle misure, non sono state rilevate precipitazioni e la velocità del vento era inferiore a 5 m/s. Le misure sono state effettuate con uno fonometro integratore di precisione in classe 1 con filtri e microfoni conforme a quanto richiesto dal DM 16/03/1998 (conformi alle specifiche tecniche IEC 61672-1:2002 Class 1; IEC 60651-2001, 60804-2000 e ANSI S1.4 – 1983 Tipo 1/3, 1/1 Filtro di Ottave; S1.11-1986 Tipo 1C; IEC61260-am1-2001 Class 1).

Dall’analisi dello spettro di frequenze in terzi d’ottava delle due misure (effettuate entrambe utilizzando filtri per 1/3 d’ottava con costante fast) si può evincere quanto segue:

 Maggiolo_01. La ricerca di componenti totali come bande di 1/3 d’ottava il cui livello supera almeno di 5 dB il livello delle due bande adiacenti e il confronto dello spettro dei minimi con le curve isofoniche ISO/2013, ha escluso la presenza di componenti tonali nella misura effettuata a circa 21 m dal sistema di ventilazione del capannone 1. Si ripropone il grafico con evidenziazione dello spettro dei minimi e delle curve isofoniche ISO/2013.

MISURA 01

MISURA 02

N

(22)

PAGINA 22 / 28 Maggio 2016

 Maggiolo_02. La ricerca di componenti totali come bande di 1/3 d’ottava il cui livello supera almeno di 5 dB il livello delle due bande adiacenti e il confronto delle spettro dei minimi con le curve isofoniche ISO/2013, ha escluso la presenza di componenti tonali ha escluso la presenza di componenti tonali nella misura effettuata a circa 6 m dal portone frontale (lato opposto al sistema di ventilazione) del capannone 1 (capannone con pulcini e il sistema di ventilazione in funzionamento). Si ripropone il grafico con evidenziazione dello spettro dei minimi e delle curve isofoniche ISO/2013.

 Si esclude pertanto la necessità di applicare un fattore correttivo alle simulazioni effettuate.

Si riportano ancora le schede di rilevamento dalle quali si possono visualizzare i principali indicatori associati a ciascuna misura.

(23)

Allevamento di polli da carne del comune di Castelfranco Veneto

COD: 15V055 PAGINA 23 / 28

(24)

PAGINA 24 / 28 Maggio 2016

(25)

Allevamento di polli da carne del comune di Castelfranco Veneto

COD: 15V055 PAGINA 25 / 28

(26)

PAGINA 26 / 28 Maggio 2016

(27)

Allevamento di polli da carne del comune di Castelfranco Veneto

COD: 15V055 PAGINA 27 / 28

1.5 Attività accessorie – modalità di funzionamento

Le principali sorgenti sonore di un allevamento intensivo di polli da carne sono - come ampiamente argomentato - riconducibili:

 alla necessità di disporre e fare funzionare un adeguato sistema di ventilazione che consenta, in alcune condizioni meteoclimatiche, di mantenere un adeguato livello di benessere per gli animali;

 al traffico indotto ovvero ai mezzi che necessariamente devono entrare in azienda per caricare e scaricare i capi a inizio e fine ciclo, per rifornire il mangime durante il ciclo di allevamento e infime per trasportare la pollina a fine ciclo. Episodicamente, altri mezzi potranno entrare in azienda per scaricare i capi deceduti o consegnare i medicinali.

Il più consistente contributo delle attività di allevamento è quindi legato alla presenza di sorgenti puntuali quali sono i ventilatori già oggetto di valutazione e alle sorgenti mobili quali i sono i veicoli pesanti che nella situazione attuale percorrono le strade di accesso all’azienda.

Nondimeno, nel seguito del presente paragrafo si descrivono, come richiesto e con riferimento ad ogni ciclo di allevamento (si consideri che nella situazione attuale in un anno si posso fare circa 4,4 ciclo e nello scenario di progetto circa 4,3 cicli all’anno considerando i periodi di vuoto sanitario e i giorni necessari per la pulizia dei capannoni), le ulteriori attività necessarie al carico / scarico dei mezzi che - puntualmente e per un breve periodo della giornata - potrebbero portare ad un modesto incremento dei livelli di pressione sonora all’interno dell’azienda, senza peraltro che oltre i confini della proprietà si abbiano cambiamenti significativi ovvero che possano portare al superamento dei valori limiti relativi al periodo diurno.

 Il carico del mangime nei singoli silos richiede da circa 7 a 15 minuti (in funzione della capacità totale e/o residuale del silos). Il carico avviane direttamente dall’autocisterna al silos.

Complessivamente nella situazione attuale vengono impiegati circa 12 mezzi da 30 t per rifornire l’azienda del mangime necessario per un ciclo di allevamento, per un tempo di carico totale pari a circa 5 ore complessive concentrate in quattro giornate per ogni ciclo. Nello scenario di progetto ci vorranno circa 30 mezzi da 30 t per rifornire l’azienda del mangime necessario per un ciclo di allevamento, per un tempo di carico totale pari a circa 12 ore complessive distribuite in circa 10 giorni per ogni ciclo.

 La pulizia del capannone a fine ciclo richiede l’impiego – per una durata di circa 2 ore - di un piccolo trattore agricolo che porti la pollina sul piazzale esterno e quindi la carichi, impegnando circa 1 ore, sul mezzo di trasporto di Agrifung. Quindi sono necessarie 10 ore per pulire i 5 capannoni alle quali si aggiungono circa 3 ore per caricare i 3 mezzi di trasporto da 30 t nella situazione attuale; e circa 6 ore per caricare i 6 mezzi di trasporto da 30 t nello scenario di progetto. Complessivamente quindi nella situazione attuale ci voglio 13 ore complessive per ogni ciclo per pulizia e carico della pollina, quando nello scenario di progetto ci vorranno circa 16 ore complessive per ogni ciclo.

(28)

PAGINA 28 / 28 Maggio 2016

 L’accasamento dei pulcini richiede circa 35 minuti per ogni capannone. Nella situazione attuale l’accasamento dei 39.500 pulcini avviene in una o due giornate (anche se non interamente dedicate all’accasamento) in quanto possono accedere nell’azienda un mezzo alla volta. Nello scenario futuro si prevede che l’accasamento richieda fino a 6 giorni (anche se non interamente dedicate all’accasamento).

 Il carico dei polli avviene in tre momenti: due sfoltimenti corrispondenti al raggiungimento del peso medio di circa 1,8 kg e 2,7 e quindi il carico finale al raggiungimento di 3,6 kg. Nella situazione attuale, il primo e il secondo sfoltimento richiedono circa 1 ora per ogni capannone, e il carico finale circa 3,5 ore per capannone; quindi il primo e il secondo sfoltimento richiedono circa 1 giornata ciascuno (anche se non interamente dedicate al carico) e l’ultimo circa 3 giornate. Nello scenario di progetto, il primo e il secondo sfoltimento richiedono circa 3 ora per ogni capannone e il carico finale circa 6 ore per capannone; quindi il primo e il secondo sfoltimento richiedono circa 2 giornate ciascuno e l’ultimo circa 8 giornate.

2 ALLEGATO CARTOGRAFICO

Inquadramento territoriale - Confine di proprietà 1:1.000

Inquadramento territoriale - Confine di proprietà 1:2.000

Inquadramento territoriale - Confine di proprietà da planimetria 1:1.000

Mappa acustica - Periodo diurno nello scenario di progetto - Giornate con traffico indotto dalle attività di

allevamento - Sistema di ventilazione al 100% 1:1.000

Mappa acustica - Periodo diurno nello scenario di progetto - Giornate con traffico indotto dalle attività di

allevamento - Sistema di ventilazione al 100% 1:3.500

Mappa acustica - Periodo diurno nello scenario di progetto - Giornate con traffico indotto dalle attività di

allevamento - Sistema di ventilazione al 100% 1:10.000

Mappa acustica - Periodo notturno nello scenario di progetto - Sistema di ventilazione al 50% 1:1.000

Mappa acustica - Periodo notturno nello scenario di progetto - Sistema di ventilazione al 50% 1:3.500

Mappa acustica - Periodo notturno nello scenario di progetto - Sistema di ventilazione al 50% 1:10.000

Riferimenti

Documenti correlati

Al fine di completare la documentazione integrativa richiesta si è ritenuto opportuno interpellare il Distretto Idrografico delle Alpi Orientali entro il quale ricade

La presente nota accompagna i documenti ad integrazione e aggiornamento della documentazione presentato in data 11.08.2017 alla Provincia di Treviso, reattivamente all’avvio

IL PRESENTE DOCUMENTO NON POTRÀ ESSERE COPIATO, RIPRODOTTO O ALTRIMENTI PUBBLICATO, IN TUTTO O IN PARTE. OGNI UTILIZZO NON AUTORIZZATO SARÀ PERSEGUITO A NORMA

Nello specifico tali rifiuti vengono conferiti in impianto, eventualmente selezionati e cerniti, e quindi trattati a mezzo di cesoia/trancia per una loro

Secondo quanto stabilito dalla norma, “per le manovre prioritarie, si devono mantenere all'interno dell'intera  area  di  intersezione  Ie  medesime  condizioni 

IL PRESENTE DOCUMENTO NON POTRÀ ESSERE COPIATO, RIPRODOTTO O ALTRIMENTI PUBBLICATO, IN TUTTO O IN PARTE.. OGNI UTILIZZO NON AUTORIZZATO SARÀ PERSEGUITO A NORMA

L’azien da uti lizza un quanti tativo di sostanze pericolos e superiore alle soglie previs te dal DM 2 72/2014, del tipo DISINFETTANTI e GASOLIO: viene di

Al fine di ridurre l’azoto totale escreto e conseguentemente le emissioni di ammoniaca pur rispondendo alle esigenze nutrizionali degli animali, è BAT utilizzare una