WEBINAR
Ipnosi non verbale
Dott. Giuseppe Regaldo
Quote di partecipazione
(€ IVA COMPRESA)Soci Iscritti al Corso Ipnosi Clinica Non soci
Medici, Odontoiatri e Psicologi 100 90 120
Altre Professioni Sanitarie 80 70 100
Quota associativa Ipnomed facoltativa 100
Quota iscrizione detraibile al 100% (disegno di legge A.S. 2233-B)
www.ipnomed.it
Il docente
Giuseppe Regaldo è medico, specialista in ginecologia ed ostetricia. Ha avuto per decenni la responsabilità della sala parto dell’ospedale Ciriè ASLT04 (TO). Attualmente è consulente per la formazione. Questo reparto è conosciuto per il suo orientamento e tradizione per il parto naturale in posizioni alternative e in acqua e per il parto in ipnosi dal 1991. Formatosi con il prof Granone presso il CIICS ha insegnato in questa struttura dal 1994 al 2015 come responsabile del modulo ginecologi, ostetriche, infermieri. Nel 2016 ha fondato IPNOMED. Nel 2005 professore a contratto per il corso di laurea per ostetriche Università di Pavia dove attualmente insegna ipnosi e tecniche di comunicazione per l’assistenza al travaglio di parto. Dal 2010 è collaboratore per la didattica anche per il corso di Laurea in ostetricia di Torino.
Negli ultimi 13 anni la sua attività didattica è stata incessante con centinaia di corsi di formazione sia in aula che negli ospedali. La sua metodica induttiva è illustrata nel suo libro «Manuale di ipnosi medica rapida» di oltre 500 pagine.
Per il curriculum completo vedi il sito www.ipnomed.it.
Materiale didattico
Saranno disponibili tutte le slide mostrate durante il webinar.
I filmati saranno visibili sulla pagina web della associazione.
Ipnosi non verbale
Vuoi potenziare e velocizzare l’induzione ipnotica? Devi assolutamente conoscere le tecniche non verbali!
Parte integrante dell’ipnosi rapida, possono essere usate anche in modo esclusivo quando dobbiamo ipnotizzare senza dire una sola parola o quando vogliamo produrre un iniziale stato di trance senza comunicarlo.
La prima cosa che si pensa parlando di tecniche non verbali è di usarle senza dover o poter dire una sola parola. In realtà questa necessità si manifesta di rado, ad esempio, quando il soggetto non comprende alcuna delle lingue che noi conosciamo o se non è in grado di sentire la nostra voce. Nella maggior parte dei casi riusciamo comunque a farci capire anche se sacrifichiamo la finezza del linguaggio e la ricchezza dei sinonimi.
In realtà conoscere le tecniche non verbali è molto importante perché in ogni comunicazione verbale, tipica della induzione classica, questa componente è sempre presente ed è determinante. Possiamo dire che è parte integrante della tecnica e può fare la differenza tra un buon ipnologo e un principiante.
Nella proposta didattica di Ipnomed le tecniche non verbali vengono illustrate in una sessione specifica e occorre saper replicare qualunque tecnica tradizionale anche nella sua versione “non parlata”.
Conoscere i meccanismi di funzionamento dello sguardo, dei gesti, del contatto fisico e saper costruire una mimica ed una gestualità appropriata ci consente di velocizzare e potenziare qualunque ipnosi.
In tal modo diventiamo più performanti ed efficaci durante l'induzione tradizionale.
Altrettanto importante è saper gestire le tecniche non verbali quando iniziamo a relazionarci con il soggetto prima di ipnotizzarlo. Infatti, la filosofia di lavoro di Ipnomed prevede di iniziare con una comunicazione ipnotica semplice, basata su alcuni esercizi di respirazione guidata e rilassamento muscolare ma senza preannunciare la nostra proposta di utilizzare l’ipnosi durante le procedure mediche, chirurgiche o psicoterapeutiche. Questa fase che impegna il professionista per 2-3 minuti al massimo è molto gradita al soggetto che ne ricava quasi sempre calma e collaborazione. Nell’80% dei casi però questo semplice prologo, condotto con voce ipnotica e dosando sapientemente la componente non verbale ci permette di osservare un vero e proprio passaggio alla condizione ipnotica, che poi renderà più agevole e soddisfacente la procedura per entrambi.
Le principali tecniche non verbali sono l’imitazione, che sfrutta la potenza dei neuroni a specchio, e la fascinazione, vale a dire l'utilizzo dello sguardo secondo regole particolari.
Molto interessanti perché veloci e potenti sono poi le tecniche che migliorano la coerenza cerebrale, vale a dire la connessione neurologica tra le varie parti del cervello. Basandosi sul presupposto che un cervello in ipnosi risulta meglio collegato, possiamo affermare che le metodiche che collegano meglio tra di loro varie parti del cervello portano il soggetto in una condizione ipnotica. Tra queste le più conosciute e usate sono le tecniche di stimolazione alternata dei due emisferi cerebrali. Non a caso il pendolino rappresenta il luogo comune più diffuso quando si parla di ipnosi. Usato sin fin dagli albori dell'ipnosi e ovviamente sostituito da metodiche meno spettacolari continua avere largo impiego nel settore medico, anche nella sua variante tattile e uditiva.
Molto affascinante è anche lo studio di metodiche che sfruttano i piccoli movimenti oculari ottenuti facendo roteare un oggetto davanti al volto della persona.
Alcune tecniche ultrarapide, basate sul sovraccarico sensoriale, ottengono l’ipnosi in pochi secondi e senza parlare.
Anche al di fuori dell’induzione ipnotica la conoscenza di tutte queste metodiche ci permette poi di amplificare, sino a ottenere una valenza ipnotica, alcuni semplici meccanismi comunicativi della nostra vita di relazione. Ad esempio, chi conosce bene tecnica induttiva basata sulla fissazione dello sguardo utilizzerà meglio lo sguardo durante un normale colloquio per ottenere attenzione e collaborazione.
Le tecniche non verbali sono consigliate a chi pratica già l’ipnosi da tempo e desidera velocizzare o potenziare il processo induttivo. Risultano però affascinanti e divertenti da usare anche per chi si è avvicinato da poco all'arte dell'ipnosi.