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Gli arcobaleni d'altri mondi hanno colori che non so

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Academic year: 2021

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Conclusioni

Gli arcobaleni d'altri mondi hanno colori che non so

Lungo i ruscelli d'altri mondi nascono fiori che non ho.

F. De Andrè, Primo Intermezzo

Questo elaborato si conclude prospettando alcune ipotesi e scenari circa le comunità transnazionali, illustrando prospettive future. Considerate le identità dei transmigranti e le comunità transnazionali come oggetto di studio di questo scritto, è importante evidenziare alcune considerazioni circa il futuro di queste come elementi persistenti alla mutevolezza del contesto considerato.

All’emergere massiccio di contatti tra paesi culturalmente e spazialmente molto distanti, è possibile associare l’esistenza di una realtà che si caratterizza per la sua multietnicità e per la nascita di un concetto di cultura che diviene frammentario, in evoluzione, da ridefinire e contestualizzare. In un panorama fortemente fluido la nascita delle comunità transnazionali sollecita le ipotesi circa le ragioni per cui esse persistano alla distanza e ai profondi cambiamenti strutturali che caratterizzano il nostro millennio.

Le comunità in questione si distinguono infatti quindi per la loro esistenza oltre i confini, che le caratterizza come indipendenti dal luogo e capaci di diffondere i loro prodotti culturali nel tempo, oltre lo spazio nazionale: esse sono quindi adattabili ai diversi scenari culturali con cui si trovano in contatto. La persistenza della comunità, come luogo di condivisione e scambio, si presenta come strategia atta ad eludere le incertezze individuali attraverso modalità di condivisione che propongano un modo di vivere le cultura originaria a distanza: “Il ricorso alla comunità si pone come una possibilità, un tentativo, in grado di rifondare le società spersonalizzate e globalizzate, impaurite e sempre più caratterizzate dall’incertezza (…).”

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Queste comunità, che vivono attraverso quello che T.Faist ha definito terzo spazio, sono quindi originate dai cambiamenti prodotti dalla globalizzazione e sono emerse nella differenziazione anziché nell’omogeneità. Dal momento in cui esse

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Berti F., Per una sociologia della comunità, Franco Angeli, Milano, 2005, p.62

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200 emergono come risposta alla diluizione dei confini e alla frammentarietà culturale, si distinguono per la capacità di rispondere ad un panorama mutevole e in continua definizione, attraverso il quale sono nate e hanno mantenuto i legami che le caratterizzano.

La transterritorialità quindi si propone come sfida per il nuovo millennio: la comunità diviene mezzo di diffusione di elementi di tradizione e ‘spazio’ di condivisione culturale, volto alla nascita dell’identità dei singoli e di gruppo.

L’identità stessa sarà quindi permeata dai caratteri propri delle comunità transnazionali e della realtà del nuovo millennio, quindi costruita secondo processi di identificazione in un panorama vario, multietnico e multiculturale.

È evidente che il mantenimento delle relazioni transterritoriali ad opera dei migranti e la persistenza delle comunità transnazionali come forme sociali atte a creare, oltre che legami e contatti, ambiti di confronto culturale, evidenzia queste come possibile risposta alla disaggregazione portata in molti ambiti dal processo di globalizzazione.

L’identità culturale di un’etnia sarà quindi modellata attraverso il confronto con la comunità transnazionale e l’insieme dei simboli culturali e delle tradizioni che caratterizzano invece il paese di destinazione: nasce uno spazio ibrido, frutto del confronto etnico e della persistenza di elementi culturali di diversa appartenenza.

Ne consegue che il transnazionalismo stesso possa essere considerato non

solo una sfida lanciata dai processi di globalizzazione, ma una prospettiva che

evidenzia le comunità transnazionali e le identità multietniche come persistenti ai

cambiamenti e alla liquidità che caratterizza il contesto descritto: esse si

prospettano come scenari futuri e ‘realtà’ capaci di adattarsi ad panorama fluido e

mutevole, quale è quello in cui sia autoctoni che transmigranti oggigiorno

costruiscono i loro legami e condividono con altri attori sociali il loro universo di

tradizioni e simboli culturali.

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