Prefazione
Negli ultimi anni nel nostro Paese il numero degli allevamenti di pappagalli è notevolmente aumentato; ciò deriva soprattutto dal fatto che attualmente altri animali, oltre al cane ed al gatto, vengono scelti come animali da compagnia.
Tra questi nuovi “pet” sono sicuramente inclusi anche i pappagalli.
Il loro successo nell’allevamento è dovuto anche alla facile riproduttività della maggior parte delle specie (Conzo, 2001) ed alla loro adattabilità alle nostre condizioni climatiche, tanto che in molte città italiane assistiamo anche alla formazione di colonie spontanee nel caso di fughe accidentali (Andreotti et al., 2001).
La scelta dei pappagalli come “pet birds”, invece, deriva dalla loro facile addomesticabilità, dalla loro docilità ed anche per il legame affettivo che in molti casi viene a crearsi col proprietario (Conzo, 2001).
La branca della Medicina Veterinaria che si occupa degli uccelli, una volta improntata principalmente sulle patologie dei volatili da cortile, sta subendo notevoli modifiche come dimostrato dalla presenza di studi sulle principali patologie dei volatili d’affezione e della medicina degli uccelli da gabbia in generale (Conzo et al., 1997;; Conzo et al., 1998; Conzo e Liberti, 1999;
Conzo et al., 2000; Conzo et al., 2001a; Conzo et al., 2001b).
Ciononostante, gli studi riguardanti le parassitosi dei pappagalli risultano ancora piuttosto carenti.
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