i m o n a
r i s t i n a l e o n o r a
i s a & u c i a a o l a
PRESENTA…
S C E
L L
P
IL GRUPPO
Dal libro “L’interazione tra pari nei processi di apprendimento”
Ipotesi e obiettivo dello studio
Identificare gli elementi che intervengono nella discussione tra pari quando si
realizza un conflitto.
la corrispondenza tra apertura cognitiva e cooperazione.
nella discussione tra pari gli individui, cercando di
convincere gli altri, operano una meta‐riflessione sul proprio punto di vista.
la dinamica tra discussione, presa di decisione e accordo genera conoscenze qualitativamente superiori.
EDUCARE ALLA DISCUSSIONE
Attraverso la discussione in classe che rappresenta lo sviluppo socio‐cognitivo dell’alunno.
Risolvere il conflitto in maniera cooperativa, cercando di salvaguardare la coesione del gruppo.
Saper negoziare le diverse posizioni.
NEL GRUPPO
Luogo di crescita formativa.
Tra i membri è presente una coscienza dell’interdipendenza e del destino comune, che permette di cogliere somiglianze e differenze.
Il rischio della sua dissoluzione è elevato.
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COME AFFRONTARE IL CONFLITTO?
Attraverso la LEADERSHIP ricoperta dal Conduttore ‐ Leader:
Può essere interno o esterno al gruppo
È il super partes capace di orientare il gruppo nei momenti di crisi facilitando la comunicazione.
Ha competenze organizzative e psicologiche date dall’esperienza e non ha un ruolo intrusivo.
Sollecita i vari membri del gruppo a prendere in considerazione i vari punti di vista senza eludere il conflitto.
Invita i componenti a non ragionare in termini di sconfitta‐vittoria.
Conflitto: IMPORTANZA COSTRUTTIVA
Non ha necessariamente un’accezione negativa
Può essere il presupposto di apprendimento
Origina nell’individuo tensioni intra‐individuali e relazionali aiutandolo nello sviluppo della sua identità (Lewin).
Le dinamiche psicologiche (caratterizzate dai dubbi) che emergono al termine del conflitto sono evidenziate nella teoria della DISSONANZA
COGNITIVA.
CONFLITTO ≠ DISSONANZA
è una rottura non ricomponibile è connessa all’impegno ed è la se non lo si affronta, altrimenti porta chiave di volta nel cambiamento
soluzioni originali cognitivo
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IL
CAMBIAMENTO COGNITIVO
E’ CARATTERIZZATO DA TRE MOMENTI:1. Momento pre‐decisionale: equilibrio tra le due scelte 2. Momento di decisione: interruzione dell’equilibrio
3. Momento post‐decisionale: si produce lo stato di dissonanza che se vissuto in libertà induce un cambiamento cognitivo, altrimenti porta all’accordo forzato.
Il conflitto socio‐cognitivo, se socialmente stimolato,diventa generatore di nuove conoscenze, è strumento di progresso e non prescinde dalle
regolazioni relazionali né da uno stato di dissonanza cognitiva.
Si attiva negli individui ad alta flessibilità:
Usano numerose regole retoriche
rimangono meno competitivi e neutri
sono meno legati al focus della discussione
Progetti di ricerca
Sono stati realizzati dei verbali di 10 focus realizzati in presenza di un conduttore:
2 con bambini di scuola primaria 6 con studenti di scuola superiore 2 con studenti universitari
FOCUS SCUOLA PRIMARIA
INIZIO Æ discussione sulle rappresentazioni che i bambini avevano della figura del capo come leader del gruppo.
OBIETTIVO Æ utilizzare la situazione per procurare un cambiamento nei partecipanti (passaggio da conoscenze ingenue a visioni critiche e
articolate).
FINE Æ saper utilizzare lo schema dell’esempio per far capire il proprio punto di vista creando una negoziazione delle idee, arrivando così ad una visione funzionalista (i bambini non vedono più il capo come unico
elemento di comando, ma come un ruolo da definire a seconda delle
situazioni). 8
FOCUS SCUOLA SUPERIORE
INIZIO Æ analisi dei rapporti tra differenze di genere e gli ambiti di scelta scolastici e professionali in base al sesso.
OBIETTIVO Æ abbandonare gli stereotipi per assumere la prospettiva del punto di vista dell’altro (apertura empatica).
FINE Æ Passare dalla visione particolare e personale a quella generale, modificando gli strumenti cognitivi, giungendo ad una visione collettiva più articolata.
Si deduce che i membri del gruppo iniziano la loro discussione
ancorandosi a stereotipi in modo da ricevere consensi. Creatasi l’empatia nel gruppo iniziano, invece, ad emergere punti di vista soggettivi, arrivando ad una comunicazione autentica e a un accordo.
FOCUS UNIVERSITA’
INIZIO Æ analisi del processo di costruzione dell’identità in adolescenza e nei giovani, prendendo in considerazione gli ambiti più rilevanti, tra cui quello religioso.
OBIETTIVO Æ partendo dalle personali rappresentazioni della religione, arrivare ad una disponibilità di confronto e rispetto della altre posizioni.
FINE Æ creare un generale consenso derivante dalle nuove conoscenze acquisite grazie al conflitto socio‐cognitivo precedentemente generatosi. Si arriva così alla consapevolezza dell’importanza di maturare scelte religiose responsabili, frutto di valutazioni personali.
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CONCLUSIONI
¾ Conflitto = opposizione di forze all’interno di un gruppo di lavoro.
¾ Esso sviluppa nuove conoscenze derivanti dalla dinamica di “discussione‐presa di decisione‐accordo” che si instaura nel gruppo.
¾ Il risultato è migliore se c’è cooperazione, reciproca tolleranza e rispetto.
¾ Le discussioni tra pari, inoltre, risultano particolarmente efficaci poiché i diversi punti di vista vengono espressi senza che nessuno prevalga sull’altro.