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Servizio Segreteria e Affari legislativi

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Academic year: 2022

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Servizio Segreteria e Affari legislativi

40127 Bologna - viale Aldo Moro, 50 - tel. (051) 527.5714 - 527.5270 - fax (051) 527.5420 e-mail: segraula@regione.emilia-romagna.it

REGIONE EMILIA-ROMAGNA - ASSEMBLEA LEGISLATIVA ATTO DI INDIRIZZO – RISOLUZIONE

Oggetto n. 5056 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere, nelle sedi preposte, gli opportuni adeguamenti della legislazione nazionale e regionale affinché il volontariato possa esplicare la funzione di veicolo di cittadinanza attiva e inclusione sociale e a promuovere l'analisi di un sistema di rendicontazione del rimborso delle spese sostenute dalle associazioni. A firma dei Consiglieri: Marani, Garbi, Piva, Paruolo, Mumolo, Casadei, Pariani, Moriconi, Zoffoli, Riva, Luciano Vecchi (Prot. AL/2014/0023081 del 10 giugno 2014)

RISOLUZIONE

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Premesso che

il volontariato è quella attività gratuita di aiuto, di sostegno e di impegno sociale messa in atto da soggetti privati che promuovono gli scopi della solidarietà, dell’altruismo e della coesione sociale;

la Regione Emilia-Romagna ha adottato nel 2005 la legge regionale 12 che, nel quadro delle disposizioni nazionali dettate dalla L. 266/91, istituisce i registri provinciali e regionali del volontariato e detta la disciplina applicabile alle organizzazioni di volontariato;

il volontariato può essere operato individualmente o in associazioni organizzate di livello provinciale o regionale, i numeri che si desumono dai registri cui sono iscritte le associazioni testimoniano l’importanza ed il ruolo dello stesso nella valorizzazione del capitale sociale del nostro territorio;

secondo il registro regionale, le organizzazioni di volontariato di rilevanza regionale, in Emilia- Romagna, sono oltre 46, 2.901 invece sono le associazioni attive nei territori provinciali, di cui 1.670 si occupano di sanità e di assistenza sociale;

al contempo numerosissime sono le organizzazioni che impiegano l’aiuto volontario degli anziani, mantenendoli attivi nella nostra società, di gran valore, un esempio tra i tanti, è l’esperienza del

“Nonno vigile” che è un ottimo strumento per la promozione della sicurezza in tante parti del nostro territorio regionale;

i rapporti tra le organizzazioni di volontariato e le amministrazioni locali sono oggi prevalentemente disciplinati da convenzioni, che regolamentano la compartecipazione dell’associazionismo al welfare locale.

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Considerato che

ultimamente avanzano alcune polemiche, anche attraverso gli organi di stampa, circa le convenzioni che regolamentano il rapporto tra numerose amministrazioni locali e talune organizzazioni di volontariato;

in particolare uno dei punti più controversi risiede nel sistema di rendicontazione dei rimborsi spese regolato da una disciplina del volontariato dettata dalla legislazione nazionale attraverso la legge 266/91 e della conseguente legge regionale 12/2005, sistema che andrebbe notevolmente semplificato al fine di sgravare il volontariato da procedure burocratiche che rischiano di limitare lo stesso nella sua piena realizzazione di soggetto attore di inclusione sociale.

Valutato che

occorre perseguire con forza e determinazione la promozione del volontariato quale strumento di inclusione sociale, cittadinanza attiva e sussidiarietà, salvaguardando le attività che oggi sono garantite attraverso lo strumento delle convenzioni che offrono nell’intero territorio regionale servizi a migliaia di cittadini;

é necessario sostenere, ampliare le possibilità, donare protagonismo a tutte quelle persone che scelgono liberamente di dedicare parte del proprio tempo agli altri;

occorre promuovere norme che favoriscano la semplificazione amministrativa, la riduzione del costoso carico burocratico imposto alle associazioni dagli attuali strumenti legislativi.

Tutto ciò premesso e considerato impegna la Giunta

a sostenere in tutte le sedi preposte gli opportuni adeguamenti della legislazione nazionale e regionale perché il volontariato possa esplicare appieno la propria funzione di veicolo di cittadinanza attiva e inclusione sociale;

a promuovere a tal fine, insieme ai rappresentanti delle associazioni e degli enti locali, l’analisi di un sistema di rendicontazione del rimborso delle spese sostenute maggiormente appropriato alla natura e al ruolo sociale del volontariato.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 10 giugno 2014

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