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Corso MET 2014 Tossicologia Clinica Base

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(1)

Corso MET 2014

Tossicologia Clinica Base

Roberto Melandri

Medicina di Emergenza Urgenza AOU di Ferrara [email protected]

(2)

Veleno o Tossico

Per veleno si intende una sostanza che, assunta da un organismo vivente, ha effetti dannosi temporanei o permanenti, fino a essere letali, attraverso un meccanismo chimico.

Non sono considerate veleni le sostanze che hanno effetti dannosi per azione meccanica (esplosivi, ecc.) o per emissione di radiazioni.

I veleni possono essere sia di origine naturale, sia xenobiotici prodotti da attività antropica. I veleni prodotti da organismi viventi sono anche detti tossine.

L'assunzione di un veleno da parte di un uomo o di un animale si dice avvelenamento. Una sostanza in grado di contrastare l'azione di un veleno è chiamato antidoto o contravveleno.

La disciplina scientifica che studia i veleni e la loro azione è la tossicologia.

Wikipedia

(3)

Xenobiotico

• Una molecola di qualsiasi tipo, di origine naturale o sintetica, estranea a un organismo.

• Esso può esplicare sia la funzione di farmaco sia di veleno tossico.

– Ad esempio gli antibiotici sono xenobiotici in quanto non sono prodotti dall'organismo, e neanche ingeriti normalmente, e quindi ne sono estranei.

– Lo stesso si dica dell'etanolo, pesticidi, additivi alimentari

Wikipedia

(4)

Paracelso (1493-1541), pioniere della tossicologia, laureato in Medicina

all’Università di Ferrara

cioè una dose eccessiva di farmaco è responsabile di effetti tossici

(5)

Epidemiologia

2000 annual report – Toxic Exposure Surveillance System - AAPCC

– 2.168.248 casi di esposizione a tossici riportati da 63 Poison Centers

– 71% non intenzionali

– 92% esposizioni ad un singolo tossico – Orale la via di esposizione più comune

– 75% dei pazienti gestiti sulla scena senza un trasporto all’ED

– 3% trattamento intensivo

– 920 casi fatali (79% intenzionali)

(6)

“Incidenti tossicologici”

• Contatto tra uomo e veleno accertato, ma privo di significativo effetto sulla salute

• Coinvolge PS e CAV per:

– Scarsa coinvolgimento dei medici di famiglia – Scarsa competenza tossicologica degli stessi

In Italia la maggioranza dei medici non ha particolari competenz

In Italia la maggioranza dei medici non ha particolari competenze di e di tossicologia clinica a causa di una carenza nella formazione uni

tossicologia clinica a causa di una carenza nella formazione universitaria.versitaria.

(7)

Intossicazioni in Italia

• 90.000 chiamate / anno Centri AntiVeleni

• 1 caso intossicazione acuta / 100 abitanti / anno

• Pazienti intossicati ricoverati in rianimazione : 0.5 – 5 % del totale dei ricoveri in ICU

Dati Centro Nazionale Informazione Tossicologica Centro AntiVeleni di Pavia (0382 26261 – 24444)

(8)

EBM e Tossicologia Clinica

• La maggioranza della letteratura,

specialmente per gli avvelenamenti inusuali, rimane “case based”

• Case reports

• Studi sull’animale

• Studi su volontari

• Mancano trials adeguati

(9)

Perché i bambini ?

9Curiosità 9Gusto

9Disponibilità

(10)

Le dimensioni del problema - USA

(11)

Le dimensioni del problema - USA

(12)

Le dimensioni del problema in Italia

(13)

Epidemiologia USA

z > 2 milioni di chiamate/anno

z 52% delle chiamate al CAV riguarda i minori di 6 anni

z Picco di incidenza 18 mesi - 3 anni

z < 17 aa costituiscono il 66% delle chiamate e

Il 9% dei decessi per avvelenamento

• Non intenzionali (1-2 anni)

ƒ Atteggiamento esploratore

ƒ bambini > bambine

• Intenzionale (adolescenti)

ƒ Premeditato

ƒ Femmine > ragazzi

Ora di pranzo

Casa dei nonni

Bagno e cucina i locali dove avvengono più spesso

(14)

Considerazioni generali

Caratteristiche degli avvelenamenti in diverse fasce d’età

Adolescente:

- più rare

- ingestione volontaria - sostanze ad alta tossicità - ricorso più tardivo al PS - quadri clinici gravi

Lattante - bambino:

- più frequenti

- esposizione accidentale - sostanze a bassa tossicità - precoce ricorso al PS

- scarse conseguenze cliniche

(15)

Pediatric Toxicology

Top 10 Causes of Death <6yo (1995

Top 10 Causes of Death <6yo (1995--1996)1996)

Tricyclic

Tricyclic AntidepressantsAntidepressants Calcium channel/Beta blockers Calcium channel/Beta blockers

Adrenergic ingestion Adrenergic ingestion

Opioid

Opioid IngestionIngestion Caustic Ingestion (HF) Caustic Ingestion (HF)

Iron Ingestion Iron Ingestion Salicylate

Salicylate compoundscompounds

Toxic Alcohol (methanol, EG) Toxic Alcohol (methanol, EG)

COCO

Hydrocarbon Aspiration Hydrocarbon Aspiration

(16)

Approccio al paziente intossicato: priorità

PALSALS

Sintomi

Anamnesi – E.O.

CAV

Sostanza tossica?

Corrispondenza tra anamnesi e sintomi?

Decontaminazione – Terapia di supporto Antidoti - Depurazione

(17)

Centro Antiveleni di Pavia - Centro Nazionale di Informazione Tossicologica

Università di Pavia Ospedale - Fondazione Maugeri I.R.C.C.S.

SERVIZIO DI TOSSICOLOGIA

CENTRO NAZIONALE DI

INFORMAZIONE TOSSICOLOGICA CENTRO RICERCHE

Tossicologia Clinica Servizio di Informazione e Consulenza Esperta

Farmacovigilanza Tossicovigilanza Emergenze chimiche

terroristiche Toxi-Care

Centro Antiveleni 0382-26261 24444 (notte, festivi)

[email protected]

Incidenti Chimici

Emergenza Tossicologica Industria - Trasporti

(18)

Vie di esposizione degli avvelenamenti umani

ingestione inalazione contatto altro

76%

10%

6%

8%

(19)

Basic Life Support + Advanced Life Support

Valutazione e mantenimento delle funzioni vitali A: pervietà delle vie aeree

B: respirazione C: circolazione

+

monitorizzazione

(mandatoria se sospetta intox da TCA)

D: disability (esame neurologico) E: esposizione (t° corporea)

Gestione del paziente intossicato

Misure di ordine generale

(20)

MODALITA' DI PRESENTAZIONE DELL'INTOSSICATO

- INSUFFICIENZA DELLE FUNZIONI VITALI - SINTOMI E SEGNI OBIETTIVI:

¾ Respiratori

¾ Cardiovascolari

¾ Metabolici

¾ Neurologici

- ASINTOMATICI

Il soccorso sarà fatto in maniera aspecifica stabilizzando e monitorizzando il paziente; nel contempo si raccoglieranno dati, segni e sintomi che, quando presenti, ci aiuteranno nella comprensione del quadro.

- SINTOMI INQUADRABILI IN SINDROMI DEFINITE Toxidromes

(21)

Common Toxidromes

Normal/

Normal/ ÈÈ Normal/

Normal/ ÈÈ Normal

Normal ÇÇ

Reflex Reflex

Normal Normal Diaphoretic

Diaphoretic DryDry

Diaphoretic Diaphoretic SkinSkin

Normal Normal WetWet

DryDry WetWet

MMMM

Constricted Constricted Constricted

Constricted Dilated

Dilated Dilated

Dilated Pupils

Pupils

ÈÈ ÈÈ

ÈÈ Alert/agitated

Alert/agitated MSMS

Normal/

Normal/ ÈÈ Normal

Normal Normal/

Normal/ÇÇ ÇÇ

BPBP

Normal/

Normal/ ÈÈ Normal

Normal ÇÇ

ÇÇ TempTemp

Normal/

Normal/ ÈÈ ÈÈ

ÇÇ ÇÇ

HRHR

Opiate Opiate Anticholin

Anticholin-- esterase esterase Anti-Anti-

cholinergic cholinergic Adrenergic

Adrenergic

(22)

RESPIRATORIA

Depressione respiratoria

Alcool

Narcotici

Clonidina

Sedativi

Modalità di presentazione

Tachipnea

Amfetamine

Salicilati

CO

Cianosi (non rispondente all’O2 – metaemoglobinemia)

Anilina

Nitriti

Benzocaina

Dapsone

(23)

Insufficienza respiratoria

1. Deficit ventilatorio 2. Ipossiemia

3. Broncospasmo

(24)

Deficit ventilatorio

• Paralisi muscoli respiratori (botulismo, curari, organofosfati, carbamati)

• Depressione drive respiratorio centrale

(barbiturici, clonidina e simpaticolitici, alcools tossici, sedativi-ipnotici, triciclici)

• Trattamento: intubazione e ventilazione

(25)

Ipossiemia

1. Riduzione O2 da gas inerti (CO2, azoto, metano) 2. Riduzione diffusione alveolo capillare O2 da:

• polmonite da aspirazione di materiale gastrico

• polmonite chimica (gas irritanti e idrocarburi)

• ARDS (oppiacei, paraquat, fumi incendio)

• raro edema cardiogeno (bbloccanti, triciclici) 3. Ipossia cellulare (MetaHb, CO, CN, H2S)

(26)

Broncospasmo

• Danno irritativo diretto (aspirazione idrocarburi, inalazione fumi d’incendio e gas irritanti)

• Azione farmacologica (esteri fosforici, βbloccanti)

• Terapia: O2, intubazione, ventilazione,

broncodilatatori, antidoti per esteri fosforici

(27)

CARDIOVASCOLARE

Bradicardia

Digoxina

Narcotici

Organofosfati

CO

Beta-bloccanti

Modalità di presentazione

Tachicardia

Alcool/anfetamine

Atropina/triciclici

Teofillina

Salicilati, Ferro

Cocaina/PCP

Ipotensione

Metaemoglobinemia

CO

Cianuri

Ferro

Narcotici

Barbiturici

Antiipertensivi

Ipertensione

Anfetamine

PCP

TCA

Cocaina

Tachicardia Ventricolare

Anfetamine

Carbamazepina

Cocaina

Digitale

Teofillina

Torsioni di punta

Cisapride

Organofosfati

Terfenadina

Fenotiazina

(28)

Bradicardia / blocco AV

• Colinergici e vagotonici (digitale, organofosfati, carbamati)

• Simpaticolitici (βbloccanti, clonidina, oppiacei)

• Depressori di membrana (βbloccanti, triciclici

• Calcio antagonisti

• Trattare solo se PA si riduce (può essere riflesso protettivo se grave ipertensione)

• Atropina, isoproterenolo, pacemaker

• Antidoti: Fab (digitale), glucagone (βbloccanti), NaHCO3 (triciclici), Ca (Calcio antagonisti)

(29)

Prolungamento QRS (> 0.12 sec)

• Farmaci: βbloccanti, clorochina, digitale, tioridazina, triciclici

• Atropina, isoproterenolo, pacemaker

• Antidoti: Fab (digitale), glucagone

(bbloccanti), NaHCO

3

(triciclici), Ca

(Calcio antagonisti)

(30)

Tachicardia

• Simpaticomimetici (anfetamina, cocaina, efedrina)

• Anticolinergici (atropina, fenotiazine, triciclici, antiistaminici)

• Astinenza da alcool e sedativi

• Overdose ormone tiroideo

• Tossici responsabili di ipossia cellulare (MetaHb, CO, CN, H2S)

• Tachicardia senza ipotensione: sedazione ed osservazione

• Se simpaticomimetici: propanololo, esmololo

• Se anticolinergico: fisostigmina

(31)

Aritmia ventricolare (TV, FV, > QT)

• TV, FV: cocaina, anfetamine, idrocarburi, triciclici

• QTc > 0.42 secondi (rischio di TV e

torsione di punta): clorochina, triciclici

(32)

Ipotensione

• Associata a bradicardia: βbloccanti,, clonidina, sedativi ed ipnotici, triciclici,

calcioantagonisti, organofosfati,oppiodi

• Associata a tachicardia riflessa: in genere se c’è perdita di fluidi con vomito e diarrea (es.

funghi) o farmaci responsabili di vasodilatazione

• Riempimento volemico, dopamina,

noradranalina; eventuali antidoti

(33)

Ipertensione

• Anfetamine, cocaina, marijuana, LSD, astinenza da alcool e sedativo-ipnotici

• Nitroprussiato di sodio;

• Se associata tachicardia:

– Propanololo o Esmololo

(34)

METABOLICA

Ipoglicemia

Ipoglicemizzanti orali

Insulina

Beta-Bloccanti

Alcoli

Salicilati

Modalità di presentazione

Ipotermia

Etanolo

Narcotici

CO

Barbiturici

Carbamazepina Iperpiressia

Atropina

SSRI

Amfetamine

Anticolinergici

Antiistaminici

Salicilati

Ferro

Fenotiazine

Teofillina

Cocaina

TCA

Elevato gap anionico

Metanolo

Paraldeide & fenformina

Fe & isoniazide

Glicole etilenico & etanolo

Salicilati Iperglicemia

Tiazidici

Epinefrina

Beta-Adrenergici

Metilxantine

(35)

NEUROLOGICA

Coma

Narcotici

Anticolinergici

CO

Alcoli

Cianuri

TCA

Ipoglicemizzanti

Litio

Salicilati

Modalità di presentazione

Delirio / Psicosi

Alcool

PCP/marijuana

LSD

Convulsioni

Cocaina/Anfetamina

Piombo

Salicilati

Isoniazide

Teofillina

Atropina

Canfora

CO

TCA

(36)

Alterazioni stato di coscienza

• Coma

Valutazione della sua profondità per

decidere gravità e trattamento (IOT se GCS

< 9, ad eccezione di rapida risposta a flumazenil o naloxone)

• Convulsioni

Protezione vie aeree (intubazione e

ventilazione meccanica)

(37)

Coma

• E’ la complicazione grave più frequente

– Da depressori SNC: anticolinergici, barbiturici, benzodiazepine, alcools, neurolettici, sedativo- ipnotici, triciclici

– Da tossici responsabili di ipossia cellulare (MetaHb, CO, CN, H2S)

– Da simpaticolitici: clonidina, oppiacei

(38)

Trattamento alterazione stato di coscienza

• Diagnosi e terapia eventuale ipoglicemia

• Controllo temperatura centrale

• Terapia convulsioni (benzodiazepina, fenitoina, propofol, tiopentale)

• Trattamento ipotermia, ipertermia

• Controllo stato di agitazione

(39)

Che fare?

Di fronte ad un paziente in coma con forte

sospetto di abuso cosa fareste?

(40)

Coma Cocktail

• Tiamina (100mg ev) + Glucosio (50 g ev) + Naloxone (da 0,4 mg fino a 10 mg ev)

– Il suo uso è controverso

– Tiamina e Glucosio privi di significativi effetti dannosi (anche in caso di iperglicemia)

– Naloxone pericoloso se il paziente è un tossicodipendente assuefatto (EPA, astinenza grave, convulsioni).

• Una mancata risposta ad una dose intorno ai 10 mg esclude l’overdose di oppioidi

• Flumazenil (0,2 fino a 0,5 mg ev)

– Sempre se si sospetta presenza di BDZ e si vuole ripristinare la coscienza

– La sua pericolosità (convulsioni) nelle intossicazioni miste (TCA, neurolettici) forse è sopravalutata, ma il suo uso nelle sospette intossicazioni miste è ancora controverso

(41)

DIAMETRO PUPILLARE

Miosi

Colinergici, Clonidina

Oppiacei, Organofosfati

Fenotiazine, Pilocarpina

Sedativi (Barbiturati)

Modalità di presentazione

Midriasi

Antiistaminici

Antidepressivi

Anticolinergici (atropina)

Simpaticomimetici

Anfetamine, Cocaina, PCP

Attenzione!

In intossicazioni complesse possono esserci farmaci con effetti opposti sul diametro pupillare

Nelle fasi avanzate di un coma:

midriasi indipendente dalle cause

Cause non tossiche Trauma cranico

Emorragia cerebrale

(42)

Altre manifestazioni oculari

• Nistagmo

– Orizzontale

• Alcool

• Litio

• Carbamazepina

• Solventi

• Meprobamato

• Misto (orizzontale, verticale e rotatorio)

– Fenitoina

(43)

Manifestazioni cliniche complicanti

• Rabdomiolisi, per iperattività muscolare (anfetamine), rigidità, convulsioni,

decubiti prolungati, danno cellulare (CO)

• Anafilassi (reazione antigene-IgE,

pregressa sensibilizzazione); reazione anafilattoide (non IgE mediata)

• Distonia, discinesia, rigidità

(44)

In caso di tossico noto va anche adottato un criterio di giudizio e di azione basato

sulla conoscenza del:

• meccanismo di azione del tossico

• tossicocinetica della tossico

(45)

In funzione del meccanismo di azione le sostanze tossiche si

classificano in:

• funzionali

• lesionali

• dotate di entrambi i

meccanismi di azione

(46)

Tossici funzionali

• Tossicità è direttamente legata al

raggiungimento di una concentrazione critica a livello dell’organo bersaglio o del recettore

• L’intossicazione presenta una durata funzione dell’emivita plasmatica

• I pz possono guarire completamente se non

insorgono complicanze

(47)

Esempi di tossici funzionali

• Litio

– nell’intossicazione acuta la tossicità si manifesta al completamento della fase distributiva

• Farmaci interagenti con la funzione cardiaca

- tutti i pz sintomatici devono essere monitorizzati per almeno 24 ore

- Ca antagonisti: anche pz asintomatici devono essere monitorizzati per almeno 8 ore

(48)

I tossici lesionali

• Comportano danno cellulare organico

• La tossicità dipende dalla concentrazione massimale raggiunta sull’organo bersaglio dopo un determinato tempo dall’esposizione

• Realizzatosi il danno cellulare, anche se tutto il tossico è eliminato, la sintomatologia può non regredire

• La determinazione della concentrazione plasmatica è un ottimo criterio prognostico

(49)

Dosaggio urgente

Non esiste uno screening tossicologico universalmente valido

(50)

Paracetamolo

Rumack

Rumack--MatthewMatthew NomogramNomogramforforAcetaminophenAcetaminophenToxicityToxicity

(51)

Optimum time

Plasma

Actaminophen 4 hours

Salicylates 2-4 hours

Iron 4 hours

Carboxyhemoglobin Immediate

Methemoglobin Immediate

Ethanol 1/2-1 hour

Ethylene glycol 1/2-1 hour

Methanol 1/2-1 hour

Digoxin 4-6 hour

Urine

Marijuana 5-10 days

Amphetamines 48 hours

Barbiturates 24 h-2 wks

Cocaine 2-4 days

Opiates 2 days

PCP 8 days

(52)

DECONTAMINAZIONE DI SUPERFICIE

CUTANEA

RIMOZIONE DI ABITI, GIOIELLI, OROLOGI

RIMOZIONE DI LIQUIDI E SOLIDI VISIBILI

IRRIGAZIONE CON ACQUA O FISIOLOGICA (NON IN CASO DI CALCE VIVA)

ATTENZIONE AL RISCHIO DI ESPOSIZIONE DEL PERSONALE

(53)

DECONTAMINAZIONE DI SUPERFICIE

OCULARE

RIMOZIONE DI LENTI A CONTATTO

RIMOZIONE DI POLVERI CON GARZE

IRRIGAZIONE CON ACQUA O FISIOLOGICA CON RIBALTAMENTO DELLA PALPEBRA

INSTILLAZIONE DI ANESTETICO LOCALE

EVENTUALE VISITA OCULISTICA

(54)

Rimuovere la sostanza prima del suo assorbimento:

• sciroppo di ipecacuana (??)

• lavanda gastrica (?)

• carbone attivato a dose singola

• whole bowel irrigation

•purganti

Decontaminazione negli

avvelenamenti per ingestione

(55)

Sciroppo di Ipecacuana

Nessuna evidenza di miglioramento della prognosi

Ritarda la somm.ne di AC o di antidoto per almeno 2 ore

Non ha un ruolo in ambiente ospedaliero

Da usare solo sotto diretto controllo del CAV Effetti collaterali

Vomito protratto

Sedazione

Diarrea

Bradicardia

Controindicazioni

Alterazione dello stato mentale

Convulsioni

Ematemesi

Ingestione di idrocaburi

Caustici

Precedente uso di antidoti orali or WBI

Età < 6 mesi

Position Statement

American Academy of Clinical Toxicology and European Association of Poison Centers and Clinical Toxicologists.

J Toxicol Clin Toxicol 42: 133-143, 2004

(56)

Lavanda gastrica

• IN PS la maggioranza degli intossicati sono adulti con una overdose orale acuta di farmaci

– Disporre di un sistema efficace di prevenzione dell’assorbimento del tossico potrebbe alleggerire decisamente il management e modificare l’outcome

• Controversie sul ruolo della procedura

– Tuttora nell’immaginario popolare è considerata la

“soluzione” di ogni intossicazione per ingestione

– E’ ancora fortemente incentivata da molti CAV e da molti tossicologi

– Mancano “prove” EBM della sua efficacia.

(57)

Lavanda gastrica

• Scarse evidenze di efficacia, se non aneddotiche

• Totale inefficacia nei farmacobezoari

• Secondo alcuni favorisce l’assorbimento, spingendo il tossico oltre il piloro

• E’ una procedura time consuming

• Non è priva di rischi

• Richiede una decisa collaborazione

• Richiede una esecuzione precisa e completa

• E’ provato che non ha funzione “educativa”

(58)

FARMACOBEZOARI

(59)

Lavanda gastrica

Da eseguire nell’intossicato con sostanze potenzialmente letali Intervallo utile:

– 60 minuti dall'ingestione (?) Efficacia minore per:

– tossici allo stato liquido (specie a stomaco vuoto) Efficacia maggiore per:

– tossici solidi (specie se in quantità elevata) – dopo pasto copioso

– antidepressivi, Ca-antagonisti (rallentamento transito) – morfina e tallio (pilorospasmo)

– atropina e spasmolitici (diminuita motilità)

– shock o coma (ritardato svuotamento gastrico) – salicilici

(60)

“Controversie” tra “Emrgency Physicians” e tossicologi

• Rosen’s. “Emergency Medicine”. 2006

¾ Gastric lavage is rarely, if ever, indicated (and should be considered only when a patient is seen within a few minutes [less then an hour]

after the ingestion of a highly toxic substance (e.g., calciun channe bloker, cyclic

antidepressant)

• AACT/EAPCCT. Position Statement: Gastric lavage J

Toxicol Clin Toxicol. 2004;42(7):933- 43

¾ Gastric lavage should not be employed routinely

(…)should not be considered unless a patient has ingested a potentilay life-threatening amount of a poison and the procedure can be undertaken within 60 minutes of ingestin

(61)

Complicanze (rare)

• Polmonite da aspirazione (anche in pazienti vigili e senza ingestione di idrocarburi)

• Laringospasmo e desaturazioni O2

• PNX

• Tachicardia ed alterazioni ECG

• Rarissime perforazioni esofago e emorragie gastriche

• Ipernatremia e intossicazione da acqua

(62)

Controindicazioni

• Depressione del livello di coscienza con vie aeree non protette

• Rischio di aspirazione di sostanze con alto potenziale di aspirazione (idrocarburi)

• Ingestione di schiumogeni

• Ingestione di caustici

• Rischio di emorragia o perforazione per

patologie presistenti (varici esofagee,

recente chirurgia)

(63)

Tecnica di esecuzione

Spiegare bene la procedura (necessaria piena collaborazione) ed ottenere un consenso verbale

Disporre di un efficace aspiratore

Se depressione della coscienza: intubare

Porre un boccaglio tra i denti

Paziente in decubito laterale sinistro, possibilmente con testa in basso (piano inclinato di 20°)

Preferibile usare kit in commercio con tubo di 34 Fr

Lubrificare il tubo

Anestesia del faringe (Lidocaina spray)

Non usare sondino naso gastrico che è di calibro insufficiente

Una volta giunti al retrofaringe: chiedere decisamente al paziente di inghiottire e spingere leggermente (non forzare, ma tenere calmo il paziente)

Controllare la posizione della sonda come al solito

Prima di iniziare il lavaggio aspirare se possibile tutto il contenuto gastrico (conservare un campione per il laboratorio)

Riempire con acqua non fredda o tiepida (rischio di ipotermia).

Controllare che il volume refluo sia proporzionale a quello introdotto.

Continuare fino a che l’effluente non è pulito

(64)

decubito laterale sinistro decubito laterale destro

piloro

piccola curvatura grande curvatura

contenuto gastrico contenuto

gastrico

(65)

Dispositivo per Dispositivo per

lavaggio gastrico lavaggio gastrico EASIEASI--LAVLAV

(66)

Ann Emerg Med. 2002 Mar;39(3):273-86.

The role of activated charcoal and gastric emptying in gastrointestinal decontamination: a state-of-the-art review.

Bond GR.

Department of Pediatric Emergency Medicine, Children's Hospital Medical Center and University of Cincinnati, Cincinnati, OH 45229, USA.

[email protected]

Maximum benefit from decontamination is expected in patients who present soon after the ingestion.

Unfortunately, many overdose patients present at least 2 hours after taking a medication, when most of the toxin has been absorbed or has moved well into the intestine, beyond the expected reach of gastrointestinal decontamination.

…..administration of activated charcoal is recommended as soon as possible after emergency department presentation, unless the agent and quantity are known to be nontoxic, the agent is known not to adsorb to activated charcoal, or the delay has been so long that absorption is probably complete.

….Several large comparative studies have failed to demonstrate a benefit of gastric emptying before activated charcoal. Because complications of such 2-step decontamination include a higher rate of intubation, aspiration, and ICU admission, gastric emptying in addition to activated charcoal cannot be considered the routine approach to patients.

However, there are several infrequent circumstances in which the data are inadequate to accurately assess the potential benefit of gastric emptying in addition to activated charcoal: symptomatic patients presenting in the first hour after ingestion, symptomatic patients who have ingested agents that slow gastrointestinal motility, patients taking sustained release medications, and those taking massive or life-threatening amounts of medication. These circumstances represent only a small subset of ingestions.

(67)

Carbone Attivato

Dose Singola

• Un processo ossidativo ne aumenta la capacità assorbente

• Agisce anche sulle sostanze inerti

• Riduce la biodisponibilità dei farmaci

• Superficie di assorbimento 950- 2000m2/g

Fino a 1 anno

1g/kg

1-12 anni

25-50 gr

Dosi Raccommandate

Complicanze

Inalazione

Vomito

Costipazione

Controindicazioni

Ingestione di idrocarburi

Sostanze corrosive

Ileo

Position Statement AACT and EAPCCT

J Toxicol Clin Toxicol 2005;43(2):61-87

(68)

Carbone non efficace o controindicato

CHEMICaL CamP

• C Cyanide

• H Hydrocarbon

• E Ethanol

• M Metals

• I Iron

• C Caustics

• L Lithium

• C Camphor

• P Phosphorus

(69)

Whole Bowel Irrigation

• Rimozione meccanica di tossici presenti nel lume intestinale

– Farmaci a rilascio modificato

• particolarmente se presentazione > 2 ore dall’assunzione

– Tossici pericolosi per la vita non adsorbiti dal carbone attivato

• Ca antagonisti, ferro, arsenico, piombo/zinco

– Involucri contenenti droghe (body packer/stuffer)

• Dosi

– 9 mesi-6 anni: 500 ml/hr – 6-12 anni:1000 ml/hr

– >12 anni: 1500-2000 ml/hr

Position Statement AACT and EAPCCT

J Toxicol Clin Toxicol 2004;42(6):843-54.

(70)

Controindicazioni

• Ostruzione intestinale

• Perforazione

• Ileo

• Instabilità emodinamica

• Via aerea compromessa e non protetta

• Cautela nei pazienti debilitati

• Può ridurre l’efficacia del carbone attivato

se somministrato contemporaneamente

(71)

Whole Bowel Irrigation

• tecnica

– sondino naso-gastrico

– soluzioni utilizzate per la pulizia intestinale (polietilenglicole – PEG 4000 (isocolan bust 38.5 g)

– 1 bustina in 500 mL acqua

• adulto 1 - 1,8 L / ora

• bambino 35 mL / kg / ora

fino a dose totale di 4-20 litri in 3-24 ore stop dopo 4 L, se non esce effluente rettale

• end-point: effluente rettale limpido

(72)
(73)

Catartici

Sorbitolo; Mannitolo; MgSO4

Nessuna evidenza che solo o in associazione al carbone riduca la biodisponibilità di un tossico o migliori

l’outcome

Da usare, solo in singola dose, in caso di stipsi da carbone attivato

Complicanze

Nausea

Crampi Addominali

Vomito

Ipotensione

Controindicazioni

Inalazione se vie aeree non protette

Ileo

Ostruzione Intestinale

Position Statement AACT and EAPCCT.

J Toxicol Clin Toxicol 2004;

42(3): 243-53

(74)

sostanza terapeutica usata per neutralizzare l

sostanza terapeutica usata per neutralizzare l’’azione tossicaazione tossica di uno specifico

di uno specifico xenobioticoxenobiotico

N.B.: Salvo rarissime eccezioni deve essere somministrato dopo le altre procedure terapeutiche

Antidoto

(75)

Tossici e Antidoti Comuni

Acetaminophen

Anticholinergics

Anticholinesterase

Benzodiazepine

Beta Blocker

Calcium Channel Blocker

Cyanide

Heparin

Iron

Isoniazid (INH)

Methemoglobinemia

Opiates

Toxic Alcohols

Tricyclic Antidepressants

Warfarin

NN--acetylcysteineacetylcysteine

PhysostigminePhysostigmine

Atropine/PralidoximeAtropine/Pralidoxime

FlumazenilFlumazenil

GlucagonGlucagon

CalciumCalcium

NaThiosulfateNaThiosulfate

ProtamineProtamine sulfatesulfate

DeferoxamineDeferoxamine

Pyridoxine (B6)Pyridoxine (B6)

MethyleneMethylene BlueBlue

NarcanNarcan

Ethanol/FomepizoleEthanol/Fomepizole

BicarbBicarb

Vitamin K, CCPVitamin K, CCP

(76)

Antidoti

Paracetamolo

N-Acetilcisteina 140 mg/kg PO

70 mg/kg ogni 4h per 17 dosi

Anticolinergici

Fisostigmina 0.5 mg IV

• Oppiacei

• Naloxone 0,1 mg/kg

• Organofosfati

• Atropina 0.05-0.1 mg IM or IV

• Pralidossima 25-50 mg/kg IV

Benzodiazepine

Flumazenil 0.01 mg/kg IV

Beta Bloccanti

Glucagone 50 ug/kg IV

Isoniazide

Piridossina 5-10% 1 gr/gr of INH ingerita IV

TCA

NaHCO3 1-2 mEq/kg IV

Warfarin

Vitamin K 1-5 mg IV or IM Complesso Protrombinico

(77)

Nuovi Antidoti

Glucagone

– Beta-bloccanti & Ca-antagonisti

Insulina & glucosio

– Beta-bloccanti & Ca-antagonisti

Octreotide sc o iv (50 mcg sc q 12h) (25 mcg iv) (inibitore della secrezione di insulina)

– Ipoglicemia indotta da Sulfoniluree (efficace anche il diazossido)

Anticorpi Antidepressivi Triciclici – TCA

Nalmefene (Revex)

– Avvelenamento da Oppioidi

Fomepizolo (inibitore di ADH) – Metanolo, Glicole etilenico

(78)

Terapia antidotica con etanolo e fomepizolo

metanolo glicole etilenico

alcool deidrogenasi

aldeide deidrogenasi

acido formico glicolati, ossalati

fomepizolo etanolo

acetilCoA

(79)

Centro Regionale dotazione antidoti RER/AOUFE

Regolamentare la disponibilità di antidoti presso le varie sedi

ospedaliere della RER per gli usi necessari alle strutture di Pronto Soccorso, Medicina di Urgenza e Rianimazione, sensibilizzando le Farmacie delle varie sedi ad un corretto approvvigionamento.

Garantire agli operatori dell’emergenza una tempestiva informazione sulle sedi dove poter reperire antigeni rari e sulle modalità per farlo.

Garantire agli operatori dell’emergenza una informazione su rischi e benefici di un trattamento antidotico.

Definire una epidemiologia regionale delle intossicazioni acute con lo scopo prevalente di adeguare la allocazione ed il corretto

dimensionamento delle scorte nelle varie sedi.

Identificare nella Farmacia della AOUFE il Centro Regionale di

dotazione e fornitura di antigeni rari il cui impiego clinico possa essere differito di un tempo compatibile con il trasporto degli stessi.

Delibera RER GPG/2011/632

(80)

http://antidoti.ospfe.it/

(81)
(82)

“Incidenti tossicologici”

• Contatto tra uomo e veleno accertato, ma privo di significativo effetto sulla salute

• Coinvolge PS e CAV per:

– Scarsa coinvolgimento dei medici di famiglia – Scarsa competenza tossicologica degli stessi

In Italia la maggioranza dei medici non ha particolari competenze di tossicologia clinica per evidenti carenze formative

http://antidoti.ospfe.it/

(83)
(84)
(85)
(86)
(87)
(88)

Misure di ordine generale

Depurazione Depurazione

Aumentare l’eliminazione dall’organismo:

• carbone attivato a dosi multiple

• diuresi forzata alcalina

• emodialisi

• emoperfusione

• plasmaferesi

• emofiltrazione

(89)

Tecnica

• per os o via sondino naso- gastrico

• carbone 2,5 - 5 g / ora in continuo

Precauzioni

• controllare la peristalsi e l’alvo

• associare catartico al bisogno

Multiple dosi di carbone/dialisi gastrointestinale

(90)

Multiple dosi carbone

• Può incrementare la eliminazione di alcuni tossici anche se non sembra in grado di ridurre morbilità e mortalità

• Da considerare solo in caso di ingestione di quantità pericolose per la sopravvivenza di:

– Cabamazepina, dapsone, fenobarbital, chinino e teofillina

Forse efficace anche se:

– Amitriptilina, digoxina, disopiramide, nadololo, fenilbutazone, fenitoina, piroxicam e sotalolo

L’uso nelle intossicazioni da salicilati è controverso Position Statement AACT and EAPCCT

J Toxicol Clin Toxicol 1999;37(6): 731-51

(91)

Controindicazioni

• Via aerea intatta o protetta

• Ostruzione intestinale o ileo

L’uso concomitante di catartici non ha evidenze scientifiche e deve essere evitato soprattutto nei bambini piccoli per il rischio di disidratazione e alterazioni elettrolitiche Position Statement

AACT and EAPCCT

J Toxicol Clin Toxicol 1999;37(6): 731-51

(92)

Diuresi alcalina

• Salicilati

• Fenobarbital

• Clorpropamide

• Rabdomiolisi

(93)

Emodialisi

• Tossici con basso legame proteico

– < 75 %)

• Peso molecolare < 500 d

• Solubili in H2O

• Volume distribuzione < 1 l/kg

Efficacia comprovata per: litio, salicilati, alcoli

Avvelenamenti severi

Insufficienza renale

Aumenta l’eliminazione di 8-10 volte

Corregge l’equilibrio elettrolitico ed acido-base

(94)

Emoperfusione

• Tossici con elevato legame proteico

• Farmaci idrosolubili

• In parte anche per tossici liposolubili

• Inefficace se Volume di Distribuzione elevato

Efficacia comprovata per:

– carbamazepina, fenitoina, fenobarbital, teofillina

(95)

intervallo

(96)

Dove c’è fuoco c’è fumo

prodotti tossici della combustione

• Asfissianti ambientali

• CO2, Metano, Deprivazione O2

• Asfissianti chimici

• CO, Cianuro di idrogeno, Solfuro di idrogeno, Ossido di azoto

• Irritanti (caustici per reazione locale)

– Alta solubilità in H2O (lesione vie aeree superiori)

• Acroleina, Diossido di zolfo, Ammoniaca, Cloruro di idrogeno – Solubilità intermedia (vie aeree superiori e medie)

• Cloro, Isocianati

– Scarsa solubilità (lesioni polmonari)

• Ossidi di azoto, Fosgene (lana, PVC e altre plastiche) Il fosgene causa lesioni polmonari ritardate (OBI)

Danno termico delle strutture sopraglottidee possibile ostruzione

(97)

Dati epidemiologici USA

Incendi = 5000 morti /anno (US) 80% dei morti = inalazione fumi

«Tutti sappiamo che il fumo uccide più persone delle fiamme e che respirarlo non è opportuno»

Rob Schnepp, Chief of EMS and Special Operations for the Alameda County Fire Department

(98)

48%

95% 87%

98%

87%

21%

34%

58%

35%

47%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Dupont Plaza Hotel fire Happy Land Social Club Fire Manchester Aircraft Fire Mayland Fire Deaths Glasgow Fire Deaths

Morti %

Alarie Y. Crit Rev Toxicol. 2002;32:259-289

Morti : 97 87 54 530 199

Fumi da incendio: CO e CN

(99)

Anamnesi

• Intossicazione da CO da considerare in tutti i pazienti esposti al fumo

– Particolarmente in caso di perdita di coscienza o di decessi concomitanti

• Presenza di plastica, seta, naylon aumenta il rischio di tossicità da CN

• Presenza di solventi domestici, smacchiatori per vernici, liquidi per il lavaggio a secco, lana, PVC, plastica, rischio tossicita da fosgene

(100)

Cianuro

• Combustione da sostanze azotate

– Lana, seta, vinile, poliuretano, plastiche

• Complessa gli ioni ferrici della catena respiratoria inibendo la fosforilazione ossidativa

– Metabolismo anaerobio – Lattato

– Pulsossimetria nella norma

(101)

Page 101

Il cianuro nei fumi da incendio

• Il cianuro non si trova perchè non si cerca

• La letteratura sulla gestione dell’inalazione di fumi da incendio è scarsa.

• Il rischio diffuso e ben riconosciuto è quello del CO (anche se l’esposizione contemporanea a CO e CN è frequente

• Mancanza di conoscenza (comunità medico- scientifica / opinione pubblica)

• Mancanza di dati epidemiologici

(102)

Segni biologici di intossicazione da cianuro

La concentrazione plasmatica del lattato è correlata con la concentrazione di cianuro nel sangue.

L’intossicazione da cianuro è determinata da:

Concentrazione di cianuro nel sangue ≥ 39 µmol/l e livello dell’acido lattico ≥ 8 mmol/l

MA non può essere misurata a livello preospedaliero

NON E’ POSSIBILE ASPETTARE I RISULTATI PER INIZIARE IL TRATTAMENTO ANTIDOTICO

(103)

Elementi clinici di intossicazione da cianuro

Sintomi Segni

• Cefalea

• Confusione

• Dispnea

• Oppressione toracica

• Nausea

• Stato mentale alterato (confusione, disorientamento)

• Attacchi convulsivi

• Coma

• Midrasi

• Difficoltà respiratoria (tachipnea (precoce), bradipnea (tardiva)

• Cambiamenti nella pressione sanguigna

(Ipertensione (precoce) o ipotensione (tardiva)

• Collasso cardiovascolare

• Vomito

• Fuliggine

Concentrazione plasmatica del lattato >

8mmol/l

(104)
(105)

CO

• Prodotto da combustione incompleta di materiale organico

• Responsabile dell’80% della mortalità per inalazione da fumo

• Grande affinità per l’Hb (250 volte > di O2)

• Sposta a sn la curva di dissociazione dell’Hb

• Si lega ai citocromi mitocondriali riducendo l’utilizzazione dell’O2

• Causa perossidazione dei lipidi (danno SNC)

(106)

Sindrome post intervallare

• Danni neuropsichiatrici ritardati

– Da 2 a 240 giorni

– Incidenza variabile e difficilmente correlabile alla concentrazione di CoHb (disomogeneità delle casistiche)

• Dal 2% al 50%

– Probabilmente incidenza minore con OTI

• Mancano dati EBM

• Indicazione estremamente controversa

(107)

Page 107

CO e CN Toxidrom

CO CN

Stato mentale alterato

Perdita di conoscenza transitoria

Stato mentale alterato

Perdita di conoscenza

Frequenza respiratoria normale

Frequenza respiratoria alterata (Bradipnea, Apnea)

Pressione sanguigna normale

Ipotensione (collasso cardiovascoalare)

Debole incremento della concentrazione plasmatica del lattato

No correlazione lattati/COHb

Forte incremento della

concentrazione plasmatica del lattato (+++)

Correlazione lattati/ livello di CN

(108)

L’O e il CO

• Tempo di dimezzamento del CO

– 300’ in AA

– 90’ in O2 maschera reservoir – 30’ in OTI (O2 100% a 1,4 atm)

• L’indicazione all’OTI è ancora controversa

– Non dati EBM

– Per lo più consigliata in caso di:

• Perdita di coscienza, sincope

• Coma

• Convulsioni

• Acidosi grave (pH < 7,1)

• Anomalie neuropsicologiche

• Sofferenze fetali

• Ischemia miocardica

• COHb > 25% (per alcuni 40%), nelle gravide 10-15%

(109)

Il problema dell’OTI

• Spesso lontana o in altra Azienda

• Non esente da rischi

• Controindicata in caso di PNX

• Mancanza di scale obiettive per classificare la gravità

– Un livello di CoHb misurato in PS può non essere rappresentativo del massimo livello raggiunto

– Non sembra esserci una correlazione chiara tra COHb e le condizioni attuali del paziente

(110)

Droghe d’abuso

(111)

Le nove droghe e il nuovo mercato

• Designer drugs

• Dark Web

– Tor

• Hidden service

– Silk Road (chiuso)

– Black Market Reoladed – Sheep Market

• NSP (ancora non inserite nelle tabelle di cui al DPR 309/90)

– Smart drugs

• Smartshops

• Eco Drugs

• Energy Drink

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