• Non ci sono risultati.

SIAR - Sistema Informativo delle Attività a Rischio di incidente rilevante

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "SIAR - Sistema Informativo delle Attività a Rischio di incidente rilevante"

Copied!
7
0
0

Testo completo

(1)

Riusabilità del software - Catalogo delle applicazioni: Applicativo Verticale

Applicazione: SIAR - Sistema Informativo delle

Attività a Rischio di incidente rilevante

Amministrazione: Regione Piemonte - Direzione Innovazione, Ricerca ed Università - CRC Piemonte

Referente/i di progetto

Nome e cognome: CRC Piemonte

Indirizzo: C.so Regina Margherita, 174 - 10152 Torino Tel: 011-4324020

e-mail: crcpiemonte@regione.piemonte.it

Descrizione

Il Sistema Informativo delle Attività a Rischio di incidente rilevante (SIAR) è il sistema informativo in materia di attività a rischio di incidente rilevante, per consentire l'archiviazione delle informazioni di carattere anagrafico, amministrativo e tecnico legate agli stabilimenti a rischio, inclusa la gestione delle istruttorie, e fornire strumenti di conoscenza e di disamina del contesto ambientale e territoriale interessato, mediante analisi spaziali di dettaglio eseguite a partire dalle informazioni contenute nella documentazione tecnica e amministrativa fornita dai gestori degli stabilimenti.

Contesto

Per rischio industriale si intende un potenziale effetto negativo derivato da un'attività industriale. La valutazione del rischio e gli interventi necessari alla sua mitigazione sono oggetto della normativa Seveso relativa al controllo dei pericoli di incidente rilevante connessi con determinate sostanze pericolose. A seguito di rilascio, il danno che si origina può essere reversibile o irreversibile e investire un'area più o meno localizzata o un

organismo, con eventuali conseguenze negative anche per le generazioni successive. Questi rilasci sono normalmente conseguenti a eventi incidentali durante lo svolgimento di un'attività industriale o durante il trasporto delle sostanze.

(2)

Originariamente regolata dalla Direttiva 82/501/CEE, detta «Seveso I» dal nome della città italiana investita dalla nube di diossina prodottasi a seguito di un incidente nel 1976, la normativa comunitaria sul rischio industriale è stata per la prima volta recepita a livello nazionale attraverso il DPR 175/88 e successive modifiche. Le sostanze pericolose sono classificate dalla normativa in diverse macrocategorie di pericolo in base alle loro proprietà fisico-chimiche, tossicologiche ed ecotossicologiche (molto tossica, tossica, comburente, esplosiva, infiammabile, pericolosa per l'ambiente acquatico).

Il quadro normativo è stato sostanzialmente modificato dalla successiva Direttiva Comunitaria 96/82/CE, (comunemente denominata Direttiva «Seveso II»), recepita in Italia con il D.Lgs.

334/99 e i relativi decreti attuativi. Il campo di applicazione della Direttiva è ampliato e semplificato al tempo stesso, interessando gli stabilimenti in cui sono presenti, o in cui si reputa possano essere generate, in caso di incidente, sostanze pericolose in quantità uguali o superiori a quelle indicate nell'allegato alla Direttiva. Le sostanze specificate in allegato sono state ridotte da 180 a 50, ma sono accompagnate da un elenco di categorie di sostanze, cosa che conduce, nella pratica, ad ampliare il campo di applicazione. La Direttiva «Seveso II» ha di fatto modificato anche gli adempimenti, le competenze, l'iter e le modalità di effettuazione dei controlli e delle istruttorie tecniche. Attività come la formazione e l'addestramento del personale, il controllo operativo, la progettazione degli impianti e le modifiche che essi subiscono durante il loro ciclo di vita, sono parti integranti e sostanziali di un Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) che deve essere sviluppato in accordo con le linee guida suggerite dal D.M. Ambiente 9 agosto 2000.

La Direttiva 2003/105/CE (Direttiva «Seveso III»), recepita in Italia con il D.Lgs. 238/05, ha esteso il campo di applicazione della Direttiva «Seveso II» includendo le operazioni di lavorazione e di deposito di sostanze minerali prodotte dalle industrie estrattive e contenenti sostanze pericolose e gli impianti di smaltimento degli sterili utilizzati in queste operazioni.

Sono esclusi dal campo di applicazione della direttiva:

le installazioni militari;

i pericoli connessi alle radiazioni ionizzanti;

il trasporto di sostanze pericolose su strada, per ferrovia, per via navigabile o aerea;

il trasporto di sostanze pericolose in condotte al di fuori degli stabilimenti soggetti alla Direttiva;

le discariche di rifiuti.

Data primo rilascio:

Data ultima modifica:

Parametri dimensionali

(3)

Realizzatore CSI-Piemonte

Tipologia applicazione software Custom

Documentazione disponibile

Area applicativa Applicativo Verticale

Procedure amministrative e/o servizi supportati

Gli utenti del servizio sono i dipendenti della Pubblica Amministrazione interessati alla gestione e alla consultazione delle informazioni relative agli stabilimenti Seveso, in particolare Regione, Province, ARPA, VVFF, Prefetture e Comuni.

La sicurezza dei dati è garantita da un accesso sicuro, effettuato tramite certificato digitale, in linea con le normative in materia di trattamento dati, nonché con le indicazioni fornite a livello nazionale dal Codice dell'Amministrazione Digitale, e dall'utilizzo del protocollo https.

Dominio applicativo

Il SIAR, che nasce a seguito della Legge Regionale 30 Luglio 1992 n. 32 di attuazione del DPR 175/88, è oggi lo strumento condiviso tra Regione Piemonte, ARPA Piemonte e Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per la gestione delle informazioni relative agli stabilimenti

"Seveso", secondo quanto definito dalle DGR 24-3937 del 2 ottobre 2006 e DGR 28-4851 dell'11 dicembre 2006, e ai cosiddetti "sotto-soglia", ossia gli stabilimenti che

stoccano/trattano sostanze pericolose in quantità inferiori a quelle indicate nell'allegato alla direttiva 96/82/CE; il SIAR permette inoltre la condivisione delle informazioni censite anche con gli altri soggetti della PA interessati, ma a oggi non coinvolti direttamente nel processo di produzione delle informazioni, come Province, Prefetture e Comuni.

Funzione applicativa

Il Sistema è strutturato nelle sezioni riportate di seguito, che presentano informazioni sia di carattere alfanumerico sia di carattere geografico.

Stabilimenti: è la sezione principale che raccoglie le informazioni anagrafiche, amministrative e tecniche sulle aziende registrate, la georeferenziazione degli stabilimenti, ecc.

(4)

Scenari incidentali: riguarda la descrizione degli scenari incidentali, delle frequenze di accadimento, delle aree di danno, delle sostanze coinvolte e i dati geografici associati (rappresentazione dei centri di pericolo, dellearee di danno, ecc.).

Calendario SGS: consente di gestire il calendario di programmazione dei controlli sui Sistemi di Gestione della Sicurezza di competenza regionale, restituito dal sistema sulla base dei dati registrati.

Piano di Emergenza Esterna (PEE): comprende le informazioni amministrative e lo stato di avanzamento, approvazione, efficacia dei Piani di Emergenza Esterna.

Elaborato Rischio di Incidente Rilevante (RIR): comprende le informazioni

amministrative e lo stato di avanzamento, approvazione, efficacia degli Elaborati RIR.

Storico incidentale: sono registrati gli incidenti avvenuti all'interno degli stabilimenti e all'esterno (su strade e ferrovie), il tipo di fenomeno e gli impatti.

In ciascuna sezione è possibile è possibile archiviare documenti in formato pdf in modo da renderli disponibili e consultabili per tutti gli utenti.

Nello schema seguente sono indicati gli enti responsabili delle informazioni caricate per le diverse sezioni.

Grazie alla componente GIS, gli stabilimenti e le relative informazioni (aree di danno, centri di pericolo, ecc.) possono essere rappresentati nel loro contesto geografico e visualizzati insieme agli elementi vulnerabili presenti sul territorio, come corsi d'acqua, strade, ferrovie, scuole, ospedali, ecc.

Architettura software

Il Sistema era originariamente gestito mediante un applicativo implementato in logica client/server. Nel 2005, il sistema è stato riprogettato sul piano tecnologico e adotta:

un sistema di autenticazione degli utenti basato su la certificazione digitale IRIDE (utilizzo del protocollo sicuro https);

interfacce utente di tipo Web-based, operanti in ambiente RUPAR/INTERNET per la parte di gestione dei dati;

(5)

application server su BEA Weblogic;

Componente geografica su ArcIMS;

Architettura hardware

Architettura TLC

Sistemi operativi

Middleware

Linguaggi

Librerie esterne

Protocolli di comunicazione

DBMS Oracle

Case

Standard utilizzati

Tipologia del ciclo di sviluppo

(6)

Portabilità

Affidabilità

Manutenibilità

Funzionalità

Usabilità

Livello di documentazione

Livello di modularizzazione

Iniziative di riuso in corso

Iniziative di riuso realizzate

Punti di forza

Il SIAR raccoglie una base di conoscenze che viene utilizzata dai soggetti interessati della PA con finalità diverse:

supportare la gestione delle istruttorie di autorizzazione delle attività produttive ad alto rischio ambientale e di indirizzo nelle politiche di pianificazione territoriale (Regione);

verificare periodicamente i Sistemi di Gestione della Sicurezza all'interno delle imprese (ARPA);

valutare la compatibilità degli insediamenti produttivi a rischio con la pianificazione urbanistica e garantire la corretta informazione dei cittadini interessati (Comuni);

gestire le situazioni di emergenza (Prefetture, VVFF).

(7)

Elementi di criticità Nessuno

Vincoli Nessuno

Modalità di riuso consigliate

Riferimenti

Documenti correlati

20 di quest’ultimo Decreto, al fine di fronteggiare le conseguenze che possono verificarsi nelle aree esterne allo stabilimento in seguito ad incidenti rilevanti, il

• La verifica e riduzione degli effetti più rilevanti del sisma sugli impianti (da analisi storica: es. mancanza di energia elettrica, riduzione pressione risorsa idrica,

di aver inviato, in formato pdf, le schede di sicurezza delle sostanze pericolose notificate nella Sezione B del Modulo di cui all’allegato 5 del decreto di

22, comma 4°, del decreto legislativo 334/99 e successive modifiche, di seguito sono riportate le informazioni di cui alle sezioni allegate al citato decreto (sezioni da 1 a

4 La soc. ha provveduto all’individuazione dei possibili eventi che potrebbero dare luogo ad incidenti. In relazione alle sostanze trattate dallo stabilimento, gli

Il presente atto è finalizzato a definire le modalità di collaborazione tra la Regione e l'INAIL per lo svolgimento delle attività di controllo

Nelle aziende a rischio di incidente rilevante la Pianificazione di emergenza esterna tiene conto di una strategia d’intervento connessa alla gestione degli effetti

 Livello B - per posti di comando (tipo Table Top) completa: i partecipanti dovranno simulare, all’interno di un centro operativo in stato di attivazione