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Academic year: 2022

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REPORT

METEOROLOGICO

9-10

settembre 2017

Consorzio LaMMA -

Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale

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EVENTO TEMPORALESCO DEL 9-10 SETTEMBRE 2017

Sinottica ed evoluzione meteo: a partire dal pomeriggio-sera della giornata di sabato 9 settembre una vasta saccatura si approfondisce sul Mediterraneo occidentale (figura 1), richiamando un intenso flusso di correnti da sud, miti ed estremamente umide, su tutti i settori tirrenici e sulla parte orientale del Mar Ligure (figura 2).

Figura 1: temperatura e altezza geopotenziale (500 hPa) alle ore 20 ora locale del 9 settembre (sx) e alle ore 02 ora locale del 10 settembre (dx).

Figura 2: vento a 10 metri alle ore 20 ora locale del 9 settembre (sx) e alle ore 02 ora locale del 10 settembre (dx).

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Tutto ciò favorisce un rapido incremento dell’umidità anche nei bassi strati, come evidenziato dalle mappe della Theta-E a 850 hPa (temperatura potenziale equivalente, buon indicatore della temperatura e del contenuto di umidità delle masse d’aria in questione) (figure 3 e 4).

Figura 3: temperatura potenziale e getto (850 hPa) e geopotenziale (500 hPa) alle ore 20 ora locale del 09 settembre

Figura 4: temperatura potenziale, getto a 850 hPa e geopotenziale a 500 hPa alle ore 02 ora locale del 10 settembre. Si noti l’aria molto calda e umida in arrivo dal mare sulla Toscana.

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Elevati valori di acqua precipitabile (figura 5) testimoniano la presenza di una colonna d’aria decisamente molto umida e quindi potenzialmente molto efficiente in termini precipitativi.

Figura 5: acqua precipitabile alle ore 20 ora locale del 9 settembre (sx) e alle ore 02 ora locale del 10 settembre (dx).

Dalla serata di sabato 9 settembre, l’afflusso di aria più fresca ed associata a vorticità alla media troposfera (figura 6), favorisce condizioni di instabilità sulla nostra regione a partire dalle zone di nord-ovest. Le figure relative alla vorticità mostrano la lenta evoluzione del sistema verso levante.

Figura 6: vorticità alla 500 hPa alle ore 20 ora locale del 9 settembre (sx) e alle ore 08 ora locale del 10 settembre (dx).

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Anche la posizione della “corrente a getto” è tale da favorire l’innesco di sistemi temporaleschi sulla nostra regione come attestato dalla figura 7.

Figura 7: posizione della corrente a getto (250 hPa) relativa alle ore 08 ora locale del 10 settembre.

L’ambiente è inoltre favorevole allo sviluppo di intensi sistemi di precipitazione convettiva localmente persistenti, non solo a causa della lenta evoluzione dell’area depressionaria, ma anche per lo shear dei venti (variazione dell’intensità e della direzione del vento lungo la colonna verticale) ben evidenziato dal “deep level shear “(figura 8) che determina una separazione tra l’area di updraft (correnti ascendenti che alimentano i temporali) e quella di downdraft (correnti discendenti che generano il groppo di vento), favorendo temporali localmente stazionari.

Figura 8: deep level shear alle 02 ora locale del 10 settembre.

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La temperatura del mare solitamente alta in questa periodo dell’anno e gli alti tassi di umidità determinano un ambiente ad alta energia in particolare lungo la costa, come attestato dalla figura 9 che mostra la “cape” (energia disponibile per i temporali) e il lifted index (indice che descrive l’instabilità atmosferica e la velocità con cui si possono generare i sistemi temporaleschi).

Figura 9: cape e lifted index alle 04 ora locale del 10 settembre.

Condizioni favorevoli per lo sviluppo di forti temporali erano comuni anche alle zone interne della regione come attestato dal “severe index” (indice che mostra le aree dove possono svilupparsi temporali molto intensi) in figura 10. In sostanza gli intensi sistemi temporaleschi erano possibili su tutta la Toscana, ma difficilmente localizzabili.

Figura 10: Severe Index alle 09 ora locale del 10 settembre.

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Le zone più colpite dai temporali più intensi e stazionari sono le province di Pisa e Livorno (in particolare le zone costiere e l’immediato entroterra). In particolare sulla provincia di Pisa la maggior parte della pioggia cade tra le 23 e le 02 della notte, mentre nel livornese tra le 02 e le 05 della notte.

Le immagini seguenti del radar nazionale testimoniano l’intensità (colori che vanno verso il rosso) dei fenomeni e la stazionarietà di questi sul livornese.

Figura 11: “risposta” del radar nazionale alle ore 02:00, 02:30, 03:00, 03:30, 04:00, 04:30 ora locale del 10/09/2017

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Figura 12: immagini da satellite nel canale dell’infrarosso termico alle ore 02:00, 02:30, 03:00, 03:30, 04:00, 04:30 ora locale del 10/09/2017

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PRECIPITAZIONI CUMULATE

Tra la sera del 9 settembre e la notte del 10 settembre si registrano massimi fino a 245 mm sul litorale pisano (stazione pluviometrica di Bocca d’Arno), 175 mm a Pisa, 165 mm a Livorno, 245 mm a Valle Benedetta sulle colline a sud-est della città Livorno e 215 mm a Quercianella (vedi figure 13-19).

Figura 13: precipitazione cumulata il giorno 9 settembre 2017

Figura 14: precipitazione cumulata il giorno 10 settembre 2017

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Figura 15: precipitazioni cumulate (ora solare) a Bocca d’Arno (PI).

Figura 16: precipitazioni cumulate (ora solare) a Pisa città

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Figura 17: precipitazioni cumulate (ora solare) a Livorno città

Figura 18: precipitazioni cumulate (ora solare) a Valle Benedetta (LI)

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Figura 19: precipitazioni cumulate (ora solare) a Quercianella (LI)

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Figura 20: fulminazioni osservate tra le 20 ora locale del 09/09/2017 alle ore 01 ora locale del 10 settembre 2017

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Figura 21: fulminazioni osservate tra le 01 e le 05 ora locale del 10 settembre 2017

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