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Carne rossa: è vero che fa male?

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Academic year: 2022

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Carne rossa: è vero che fa male?

I tipi di carne rossa più pericolosi sono gli insaccati.

L’allarmismo è compagno indiscusso dei nostri tempi, soprattutto sul cibo ed in particolare sulla carne.

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A proposito di questo, la notizia è su tutti i giornali e la tv ne parla in continuazione : l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha accertato che la carne rossa e alcuni tipi di carne lavorata (per esempio le salsicce e i salumi) sono cancerogeni. Possono dunque portare al cancro.

Vediamo come stanno le cose veramente .

Eravamo a conoscenza da tempo che gli insaccati (salame, wurstel, salsicce) e la carne rossa (quella non di pollo o di tacchino, per intenderci) fossero potenzialmente pericolosa.

Il nuovo studio, però, frutto di oltre 800 verifiche in tutto il mondo, porta certezza e dice che gli insaccati sono sicuramente cancerogeni. La carne rossa, invece, lo è probabilmente , specialmente se contiene conservanti o è stata trattata con processi tipo salatura, affumicatura e cotta alla brace.

Messa così sembra una notizia preoccupante, ma dobbiamo chiarire una cosa fondamentale: lo studio dice che mangiando tutti i giorni 50 grammi di insaccati per tutta la v i t a a u m e n t a n o l e p o s s i b i l i t à d i s v i l u p p a r e u n tumore. Aumento delle possibilità non vuol dire certezza.

Secondo le statistiche, nel mondo ci sono circa 34 mila morti all’anno associabili al consumo eccessivo di insaccati o di c a r n e r o s s a . C o n t r o i l m i l i o n e d i m o r t i c a u s a t i dalle sigarette e i 600 mila morti causati dall’eccesso di alcol.

Pur sembrando eccessivo, viene automatico chiedersi se diventare vegetariani possa essere una soluzione efficace. Ma essere vegetariani (ossia nutrirsi solo di prodotti di origine vegetale) oppure no è una scelta personale. Dobbiamo però seguire una dieta equilibrata e varia che alterni la carne rossa al pesce, alle verdure e ai legumi e alla carne bianca.

La carne rossa contiene vitamine (in particolare la B12, f o n d a m e n t a l e p e r p r o d u r r e i g l o b u l i r o s s i d e l sangue), zinco (ci protegge da molte malattie), ferro (evita l’anemia e fa in modo di mantenerci tonici e non continuamente

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stanchi). Inoltre la carne rossa è molto nutriente ed energetica, dunque deve continuare a restare sulla nostra tavola almeno una volta alla settimana. Senza preoccupazioni.

Vediamo nello specifico a che quantità attenersi secondo il World Cancer Research Fund: non devono essere consumati più di 300 grammi a settimana, senza mai dimenticare le famose cinque porzioni di frutta e verdura per un totale di almeno 400 grammi al giorno. Gli studiosi hanno concluso che il consumo al di sotto dei 500 grammi alla settimana non costituisce un pericolo per la salute.

Conclusione? È ormai certo che un consumo abbondante di carne rossa, soprattutto se lavorata e cotta ad alte temperature, fa salire il rischio di sviluppare molte malattie, in primis il cancro al colon-retto.

Limitate quindi il consumo di proteine animali, specie se avete familiarità con i tumori, e sostituite la carne rossa con pollo oppure con pesce o con proteine vegetali come legumi e soia. Infine, limitate di molto le carni lavorate come i salumi e quelle molto cotte e abbrustolite.

Giulia Ventura

Messina, operazione “Fiori di

Pesco”: duro colpo alla mafia

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MESSINA – I militari del Comando Provinciale Carabinieri di Messina, alle prime luci dell’alba, in questa provincia ed in quelle di Catania, Palermo, Bari e Chieti, nonché nella Repubblica Federale di Germania attraverso gli ordinari canali di cooperazione internazionale, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Messina su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia ed Antiterrorismo, nei confronti di 12 soggetti (10 dei quali sono stati ristretti in carcere e 2 sottoposti agli arresti domiciliari), appartenenti ad una consorteria criminale, egemone nella fascia ionica di questa provincia e collegata alla famiglia mafiosa catanese “Santapaola-Ercolano”, ritenuti responsabili – a vario titolo – di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, danneggiamento seguito da incendio e traffico di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento restrittivo scaturisce da una complessa attività d’indagine, sviluppata sin dal 2013 dalla Compagnia Carabinieri di Taormina, i cui esiti hanno permesso di comprovare l’operatività di un’organizzazione criminale – denominata “Clan Brunetto” – che sottoponeva ad estorsione i titolari di aziende agricole ed i proprietari terrieri della zona, per ottenere il controllo o la gestione delle locali

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realtà imprenditoriali nel settore agro-pastorale.

Le investigazioni, inoltre, hanno consentito di documentare come il sodalizio si approvvigionasse di sostanze stupefacenti mediante la collaborazione di alcuni soggetti, legati alle famiglie mafiose catanesi, incaricati di rifornire periodicamente la consorteria di ingenti quantitativi di marjuana, che venivano poi commercializzati presso le principali “piazze di spaccio” dell’hinterland taorminese.

Dall’inchiesta è, inoltre, emerso come alcuni degli indagati avessero acquisito la disponibilità di un consistente quantitativo di armi da fuoco, necessarie per affermare il controllo criminale nell’area di riferimento.

Tra i destinatari della misura cautelare figurano anche due braccianti agricoli recentemente trasferitisi in Germania e nei cui confronti è stato emesso un Mandato di Arresto Europeo cui è stata data esecuzione con la collaborazione delle Autorità di quel Paese, attivate attraverso l’ufficio Italiano di cooperazione internazionale che funge da collegamento con le forze di polizia dei paesi europei e noto come S.I.re.N.E.

acronimo della sua denominazione inglese “Supplementary Information Request at National Entry”.

Le indagini dei carabinieri venivano avviate nel 2013 allorquando un dirigente sindacale della U.I.L., socio di un cooperativa agricola della Valle dell’Alcantara, denunciava ai militari di Taormina che in piena notte, ignoti malfattori, avevano dato alle fiamme due sue autovetture parcheggiate nei p r e s s i d e l l a p r o p r i a a b i t a z i o n e d i r e s i d e n z a . I l sindacalista, rendendosi collaborativo, riferiva in sede di denuncia di essere stato vittima di un vile atto di natura intimidatoria a carattere estorsivo da parte di sedicenti malviventi del posto che da diverso tempo avanzavano al suo indirizzo richieste di soldi a titolo del cosiddetto “pizzo” e segnalava come tali episodi si fossero verificati anche in danno di altre aziende agricole della zona.

Dalla denuncia dell’imprenditore i militari riuscivano a raccogliere elementi in ordine ad una serie di atti intimidatori nei confronti di altri imprenditori residenti

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nella Valle dell’Alcantara alcuni dei quali denunciati ed altri no.

I riscontri dei Carabinieri permettevano di appurare come gli episodi di danneggiamento posti in essere ai danni di tanti imprenditori della zona fossero riconducibili ad un unico disegno criminoso portato avanti da sconosciuti che stavano colpendo, in quel periodo, commercianti ed imprenditori di Malvagna, Mojo alcantara e Roccella Valdemone.

Altre volte le intimidazioni consistevano nell’ appiccare il fuoco al fondo degli agricoltori distruggendolo, come accaduto a Mojo Alcantara. Talvolta il messaggio intimidatorio poteva arrivare anche attraverso il semplice furto del raccolto di pesche. Oppure poteva bastare la consapevolezza della vittima della provenienza della richiesta come nella vicenda della cessione di un terreno a Castiglione di Sicilia in favore di uno degli associati.

Il Clan era ben organizzato anche nei reati contro il patrimonio. E’ stato documentato ad esempio che due degli indagati, con estrema semplicità, si procuravano un veicolo rubato sul mercato illegale catanese, una Suzuki bianca, venendo poi ripresi dalle telecamere di videosorveglianza di un distributore di benzina posto lungo l’asse autostradale che da Catania porta a Mojo Alcantara. Da quel veicolo sarebbe poi stata smontata l’intera carrozzeria per rimontarla su un’analoga vettura riciclando così il veicolo rubato.

Le operazioni di intercettazione, telefonica ed ambientale, si sono rivelate fondamentali ed hanno permesso di ricostruire anche le dinamiche interne al sodalizio.

Determinante nell’operazione è risultato essere il coraggio, la determinazione e la collaborazione dimostrata dagli imprenditori che in piena sinergia con la Magistratura di Messina e con l’Arma dei Carabinieri hanno permesso di assicurare alla giustizia 12 pericolosi malviventi.

La loro opera ha permesso agli inquirenti, di respingere il fenomeno criminale che aveva trovato spazio nella Valle dell’Alcantara e comuni limitrofi. Si auspica che altri imprenditori possano con celerità rivolgersi alla magistratura

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inquirente e all’Arma dei Carabinieri in modo da poter mettere fine al fenomeno, purtroppo ancora presente, delle estorsioni sul territorio. Gli stessi imprenditori denunciando hanno permesso il brillante risultato, frutto di un certosino lavoro di squadra, e che ha saputo, ridare la libertà a loro stessi che da tempo si vedevano costretti a pagare con i loro sacrifici “il pizzo” al sol fine di non avere minacce e ritorsioni ulteriori.

Bologna, scontri evento Ramelli: chiesto rinvio a giudizio per tre persone

BOLOGNA – La sera del 28 giugno la Polizia si scontrò a Bologna con un gruppo di manifestanti del collettivo Làbas, che stavano protestando contro un’iniziativa organizzata in u n a s a l a p u b b l i c a d e l q u a r t i e r e S a n t o S t e f a n o , l a presentazione di un fumetto su Sergio Ramelli, l’attivista politico di estrema destra ucciso a Milano nel 1975.

Ora per quei tafferugli la Procura ha chiesto il rinvio a

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giudizio per tre persone, accusate dal procuratore Giuseppe Amato e dai Pm Antonello Gustapane e Antonella Scandellari di concorso in resistenza a pubblico ufficiale aggravata. I tre imputati, di 50, 49 e 31 anni, difesi dall’avvocato Simone Sabattini, rispondono il primo di aver spintonato un funzionario della Questura, il secondo di un pugno al volto ad un poliziotto e il terzo per un calcio ad uno scudo.

I manifestanti, una cinquantina, erano usciti da una caserma occupata in via Orfeo, poco lontana dalla sede dell’iniziativa e nel frattempo sgomberata. Furono dispersi con un paio di cariche.

Venezia, sfiammata dal terreno spavento tra i passanti

VENEZIA – Alle 10.45 del 19 novembre, i Vigili del fuoco del Comando, sono intervenuti lungo strada Nova in campo San Felice, per una sfiammata provocata da un probabile corto di

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un cavo da 10.000 volt, interrato sotto la strada.

La sfiammata, alta più di un metro, è sfogata all’esterno attraverso le fessure dei massegni. Nessun ferito, ma grande spavento tra i passanti in quel momento molti numerosi. La squadra degli operatori lagunari giunti sul posto,ha isolato la zona è assicurato la sicurezza fino all’intervento dei tecnici.

Le operazioni di soccorso sono terminate alle 13.00.

Napoli – Shakhtar Donetsk:

corse metropolitane straordinarie

NAPOLI – Su richiesta della Regione Campania, committente del servizio, Trenitalia farà circolare treni metropolitani della Linea 2 oltre il consueto orario di termine del servizio.

A evento sportivo concluso, le corse straordinarie partiranno d a l l a s t a z i o n e d i C a m p i F l e g r e i v e r s o P i a z z a Garibaldi/Gianturco a intervalli di circa 10 minuti, fino al completo deflusso dei tifosi.

Non sono previste corse aggiuntive in direzione Pozzuoli.

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I biglietti del treno si potranno acquistare anche nella biglietteria di Campi Flegrei e saranno controllati a terra da personale ferroviario che, in collaborazione con la Polfer, i n d i r i z z e r à i v i a g g i a t o r i v e r s o l e b a n c h i n e d e l l e metropolitane in partenza.

Sarà ammesso a bordo solo chi esibirà regolare biglietto di viaggio che è preferibile procurarsi in anticipo per evitare affollamenti o attese prolungate allo sportello.

La fermata di Piazza Leopardi sarà chiusa dalle 22.30.

Velletri, Festa dell’Albero:

un ulivo a tutte le scuole

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VELLETRI (RM) – Una Festa dell’Albero diffusa quella che si appresta a vivere Velletri martedì 21 novembre quando in tutto il Paese sarà celebrata la simbolica festa dedicata all’ambiente e alla natura. L’amministrazione di Velletri, su proposta dell’assessorato all’Ambiente, e in collaborazione con la Volsca Ambiente e alcune associazioni, ha previsto la consegna di un albero in tutte le scuole. Un ulivo che sarà piantato nei giardini delle scuole.

L’idea è scaturita da un confronto con le associazioni “ATS Natura Matura”, “Camminiamo per Velletri” e “Amici del Monte Artemisio” che hanno offerto il loro supporto logistico;

associazioni perlopiù dedicate alla valorizzazione della natura e del patrimonio boschivo, in particolare l’ATS Natura Matura che gestisce il Rifugio del Monte Artemisio e che comprende le principali realtà veliterne che si occupano di ecologia, educazione e ambiente.

«Un coinvolgimento corale – dichiara l’assessore all’Ambiente Luca Masi – che intende portare la Festa dell’Albero in tutte le scuole per ricordare ai ragazzi l’importanza di prendersi cura dell’ambiente anche solo accudendo l’albero di ulivo che vedranno ogni giorno crescere nei giardini delle loro scuole.

Un gesto simbolico che è stato possibile grazie alla fattiva collaborazione della Volsca Ambinete e delle associazioni:

”ATS Natura Matura”, “Camminiamo per Velletri” e “Amici del Monte Artemisio” che ringrazio per il prezioso contributo».

Velletri, celebrazioni

giornata contro la violenza

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alle donne: nasce viale 25 novembre

VELLETRI – A Velletri, in occasione delle celebrazioni per la

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Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si terranno sabato prossimo, sarà inaugurato un viale di villa Ginnetti che prenderà il nome di viale 25 novembre. Un luogo simbolo, dunque, che avrà lo scopo primario di ricordare le donne di ogni parte del mondo vittime di violenza e un monito per riflettere e reagire a questo grave problema sociale e culturale. L’iniziativa è stata promossa dallo SPI CGIL lega Velletri-Lariano, con lo SPI Roma Sud Pomezia Castelli e la Camera del Lavoro Territoriale, in collaborazione con il l’amministrazione comunale di Velletri, la Commissione Pari Opportunità e l’Istituto di Istruzione Statale Superiore Cesare Battisti di Velletri.

A tenere a battesimo il nuovo viale dedicato alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne il sindaco Fausto Servadio, l’assessore alla Pubblica Istruzione Luca Masi, il presidente della Commissione Pari Opportunità Romina Trenta, il Dirigente scolastico del Cesare Battisti Eugenio Dibennardo, Tiziana Latini AUSER Comprensoriale, Claudio Avvisati, Segretario Generale SPI Roma sud Pomezia Castelli, Silvia Ioli, Segretaria Generale CdLT Roma sud Pomezia Castelli, Tina Balì Segreteria CGIL Roma e Lazio, Ernesto Rocchi, Segretario Generale SPI Roma e Lazio, Lucia Rossi Segretaria SPI CGIL Nazionale.

Durante la cerimonia di intitolazione gli studenti del Cesare Battisti di Velletri leggeranno alcuni brani. Coinvolgere anche le giovani generazioni nella cultura del rispetto di sé e degli altri, nella consapevolezza che il cammino fatto dalle donne nel secolo scorso per la conquista dei loro diritti non può essere fermato. Questo il leitmotiv che nei giorni precedenti il 25 novembre porterà lo SPI a incontrare gli studenti del Cesare Battisti, per parlare non solo di violenza ma di diritti di genere, delle conquiste e delle battaglie che le donne, ancora oggi, devono portare avanti nel mondo del lavoro e nella società.

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Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: centinaia le iniziative in tutta Italia

Sabato prossimo ricorrerà la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La ricorrenza del 25 novembre venne istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. La data del 25 novembre fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell’incontro femminista latino-americano e dei Caraibi, tenutosi nella capitale Colombiana nel 1981. E la data in ricordo del brutale assassinio, che avvenne nel 1960, delle tre sorelle Mirabal considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.

Il 25 novembre 1960, infatti, le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono

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bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. Con l’istituzione di questa giornata, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha quindi invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica in quel giorno.

Tanti gli eventi organizzati sia in campo internazionale che nazionale

In Italia solo dal 2005 alcuni centri antiviolenza e Case delle donne hanno iniziato a celebrare questa giornata. Ma negli ultimi anni anche istituzioni e vari enti come Amnesty International festeggiano questa giornata attraverso iniziative politiche e culturali. Nella Capitale, secondo i dati della Questura, nel 2007 manifestarono 40mila donne contro la violenza sulle donne. E questa data segnò una prima grande attenzione mediatica sull’argomento. Nel 2016, il 26 novembre, il movimento delle donne, con la sigla Nonunadimeno manifesta a Roma contro la violenza sulle donne vedendo una imponente partecipazione che è stata stimata in circa 200mila rappresentanti del gentil sesso. Dal 2006 la Casa delle donne per non subire violenza di Bologna promuove annualmente il Festival La Violenza Illustrata, unico festival nel panorama italiano interamente dedicato alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

Ormai centinaia di iniziative in tutta

Italia vengono organizzate in occasione

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del 25 novembre per dire no alla violenza di genere in tutte le sue forme

A Milano il 25 novembre alle 16 Musica con il coro gospel di detenute della Casa Circondariale di San Vittore (Oltre le mura) dirette da Sara Bordoni, in collaborazione con Auser Regionale Lombardia e Rebirth Italy, con Jo Squillo, Giusy Versace, Marta Marangoni – DUxDU, Reading di poesia con Mariella Cuoccio, Antonella Iannili, Katia Catalano, Marianna Culosi, Adele Affini, Rosalia Meggiolaro. Alle 18 on piazza del Duomo Flash mob Nazionale con Jo Squillo e Giusy Versace, Lorena Cacciatore, Ginger Bender, le poetesse e le Associazioni contro la violenza sulle donne.

A Roma, sempre per il 25 novembre, attesa la manifestazione organizzata dalla sigla Nonunadimeno che promette di bissare il successo dello scorso anno: “Inonderemo di nuovo le strade di Roma, per lanciare un messaggio chiaro: non ci fermeremo finché non saremo libere dalla violenza maschile e di genere in tutte le sue forme.” In provincia di Roma, presso la biblioteca comunale di Anguillara, alle ore 10.00 la ricorrenza sarà celebrata con un convegno. Anguillara assistette al tragico evento di Federica Mangiapelo rimasta vittima di femminicidio.

Irene Tagliente

Catania, scommesse illegali:

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sequestrate 13 agenzie

CATANIA – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nell’ambito delle attività di contrasto al gioco e alle scommesse illegali, hanno intensificato i controlli nello specifico settore, scoprendo 13 centri scommesse irregolari ubicati in vari quartieri della città (Librino, Zia Lisa, Picanello, San Cristoforo, Nesima, San Gregorio) nonché in provincia di Catania (Misterbianco, Gravina di Catania, Aci Catena, Aci Castello).

Le operazioni, frutto di un costante controllo economico del territorio, hanno portato al sequestro di oltre 80 apparati elettronici ( personal computer, modem, monitor, lettori ottici, TV) e a denunciare all’Autorità Giudiziaria etnea i 13 gestori per esercizio abusivo di pubbliche scommesse sportive, reato previsto dall’art. 4 della L. 401/89 (che prevede la pena della reclusione da 6 mesi a 3 anni).

In un caso, un internet point, pur essendo affiliato ad un allibratore legale autorizzato ad operare tramite web, parallelamente accettava scommesse su un sito illegale, utilizzando dei conti gioco che anziché essere intestati ai

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clienti appartenevano ai titolari del centro scommesse.

In altri interventi, le Fiamme Gialle hanno scovato dei punti scommesse completamente abusivi, collegati a siti di allibratori esteri, privi di concessione statale, celati all’interno di esercizi commerciali quali cartolerie o bar.

Le ispezioni hanno consentito di identificare oltre 70 soggetti presenti all’interno delle varie agenzie abusive, tra i quali anche 3 minori di anni 18 e diverse persone con precedenti di polizia.

L’attività di raccolta delle scommesse rappresenta un settore di particolare attenzione per la Guardia di Finanza sia per il danno che provoca all’Erario e agli operatori regolari, sia perché numerose indagini di polizia giudiziaria svolte dai Reparti del Corpo hanno dimostrato che può essere s fruttato per finalità di riciclaggio di denaro da parte della criminalità organizzata.

Napoli, colpo al clan Russo:

43 arresti

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NAPOLI – Carabinieri e Polizia di Stato stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Napoli a carico di 43 persone accusate, a vario titolo di associazione di tipo mafioso e di reati aggravati dall’art. 7.

Contestati associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, alla detenzione e spaccio di droga e alla detenzione e porto di armi. Nel corso delle indagini operate su due filoni investigativi, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, sono state messe in luce – secondo quanto riferiscono le forze dell’ordine – le attività del clan camorristico dei “Lo Russo” operante nell’area Nord del capoluogo campano e sono state accertate le responsabilità degli affiliati in ordine al traffico e spaccio di stupefacenti e individuati narcotrafficanti che operavano sfruttando canali di fornitura esteri. Sequestrato l’arsenale

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del clan, con il rinvenimento di un fucile mitragliatore 5 fucili e 6 pistole, 3 giubbotti antiproiettile e centinaia di munizioni.

Venezia, protesta migranti Cona: 220 ricollocati

VENEZIA – Sono 220 stamane i richiedenti asilo del centro di accoglienza di Conetta (Venezia) che sono stati già ricollocati in altre strutture del Veneto, dopo la protesta da alcuni giorni attuata per le condizioni in cui verserebbe, secondo i migranti, l’ex base. Al momento, sottolinea il prefetto Carlo Boffi, sono 19 gli stranieri tuttora ospitati nel patronato di Gambarare di Mira in attesa di essere destinati a un’altra struttura. Il malcontento non sembra essere scemato, non solo tra coloro, circa 800, che sono rimasti nella base di Conetta. Alcuni dei migranti ricollocati nel trevigiano e a Jesolo non hanno gradito la soluzione trovata per il loro alloggio e chiedono di poter tornare nella ex base.

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