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ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO. IL GOVflMIO COSTRtTrO AD KOTTiUB IL DIBATTITO HKULmiTULt

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Pace, Grecia, Vietnam: tutti alle 18 in piazza San Giovanni alia grande protesta delia CGIL

Quotidiano / sped. abb. postale / L. 50

Comitato di solidarieta con i democratici greci

A pagina 11

Anno X L I V / N. 135 / Giovedi 18 maggio 1967

ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA I T A L I A N O

pericolo di guerra

ri\d, di null'altro preoccup.iu.

die d'arrivare in qualche modo alia scadenza elettorale del '68.

e di evitare che lo scoppio del- le interne contraddizioni e I'in- eapacita di risolvere i problemi impongano il riconoscimento del fallimento del centro-sini- stra. La gravita del pericolo sta nell'intreccio esistente tra una situazione internazionale che minaccia di precipitare in una guerra mondiale e una si- tuazione interna, segnata dalla continuazione di una crisi po- litica che si trascina penosa- mente e che impedisce all'Ita- lia. in questa grave ora di ten- sione internazionale. di avere un governo capace di difendere efficacemente gli interessi na 7ionali e di recare il massimo contribute alia salvaguardia dclla pace. 11 pericolo sta nel diffondersi nel paese di un ere- scente malcontento. che non rie- sce a tradursi pienamente, tut tavia. in forza politica. per un senso di sfiducia e di demora lizzazione che prende diversi strati dell'opinione pubblica.

e che d compito nostro denun ciare. contrastare e superare.

II paese attravcrsa un memen- to difficile, di allarmt. confu sione. agitazione. in una atmo sfcra che si e fatta pesantc.

torbida. nervosa. I>e preocctipa zioni per Tacgravamcnto dclla situazione internazionale si in trecciano con quelle suscitate dalla difficile situazione econo- mica e dalla resistenza opposta dallo Stato e dai capitalist! alle Iegittime rivendicazioni delle classi lavoratrici II susseguir ai di disastri e di scandali. dopo i quali nulla cambia e i prin- cipali responsabili restano im puniti. se denuncia i guasli pro- vocati nello Stato e nella so cicta da venti anni di malgo^

\erno democristiano e dalla ma neat a attuazione della Costi tuzione. indica anche la osti nata protema dei gnippi diri genti dc. Se cid pro\oca la c-ondanna e lo sdegno dei mi- gliori, finisce anche col creare negli strati meno combattivi un senso di av\iliTnento e di sfiducia. che pud costituire un grave pericolo per la sorte stessa della democrazia ita- liana.

H modo con cui il centro-sini- stra ha chiuso alia meglio la ultima crisi. con la cosiddetta

« verifica ». indica come la DC.

aiutata da Nenni e dal PSU.

miri a prohmgare I'attuale sta to di cose fino al '68, resisten do a ogni sollecitazione. facen do quadrato attorno ai suoi no mini piu compromessi. impo- nendo ai propri alleati l'accct- tazinne della propria volonta, praticando senza ritegno la po- litica c?2l rimio. rimettendo d o c alia prossima legislature

l'esame dei problemi che gia si ponevano nel 1962.

Non e possibile accettare pas- sivamente che duri per ancora un intiero anno questo progres- sivo sfilacciamento della situa zione. quest'opera di corrosio- ne. di logoramento, con un go verno privo di autorita. palese- mente diviso su ogni questione.

che non ha una linea di po- litica estera perche ne segue diverse. La situazione esigereb- be invece prontezza di azione.

(Segue a pagina 8)

Amendola: appello al Partito e al Paese di fronte all'aggravarsi della situazione internazionale e alle minacce autoritarie

Contra

per difendere la democrazia

unita di

tutte le forze

E' necessario lanciare un allarme ai paese e non permettere che il centro-sinistra trascini fino al '68 una crisi che logora le istituzioni e impedisce all'ltalia di avere un governo di pace II rapporto tra la lotta per la pace e la lotta

per il lavoro - I primi interventi

N e l l a m a t t i n a t a d i ieri il C.C. e la C.C.C. d e l PCI h a n n o a s c o l t a t o u n a r e l a z i o n e d e l c o m p a g n o G i o r g i o A m e n d o l a sul p r i m o p u n l o a l i ' o r d i n e d e l g i o r n o : « La iniziativa u n i l a r i a d e l P a r t i t o d i f r o n t e a l l ' a g g r a v a r s i d e l l a s i t u a z i o n e i n t e r n a z i o n a l e e i n t e r n a ». E* n e c e s s a - rio — ha detto Amendola — lanciare al paese un allarme. che e imposto dai creseenti pericoli che minacciano la pace nel monda. Ma il nostro allarme deriva. nello stesso tempo anche dal fiitto che. in questa grave situazione. il nostro paese viene trascinalo lungo una china pericolosa da un governo e da una inaggioraii7a che vanno alia de-

•PM9VWOTP

TURCHIA

ARABIA SAUDITA

TENSIONE IN MEDIO 0RIENTE

Situazione lesissima nel Medio Orienle. Dodici division! israeliane sono schierate lungo il confine con la Siria. I sirianl accusant) Israele di preparare (con I'appoggio degli Stat) Unit!) un attacco in grande stile e a breve scadenza, ed hanno reagito mobllitando esercito e milizie popolari. L ' E g i l l o ha inviato g r a n d ! quantity di truppe nel Sinai, ed ordinate alle forze dell'ONU di sgombe-

r a r e la f r o n l i e r a A p a g i n a 12 le infnrmazinni

IL GOVflMIO COSTRtTrO AD KOTTiUB IL DIBATTITO HKULmiTULt CHItSTO DAL Kl I DAL PStUP

L'inchiesta sul SIFAR deve far luce sui rapporti governo-forze armate

U THANT E TITO: Ogni giorno piu grave i l pericolo per la pace

• Ogni giorno cresce, nel Vietnam, il pericolo per la pace m ondiale» ha dichiarato 11 presidente Tito, in un discorso pro- nunciato a B e l g r a d e Ed ha aggiunto: « La responsabillta di questa situazione ricade sugli Stall Unit! o"America. L'escalation e le sofferenze inflitte al popolo vietnamita rappresentano un ammonimento per tutte le forze progressiste • . Quasi nelle stesse ore, a New York, U Thant ha nuovamente denunciato la prospettiva di un c confronto milltare che potrebbe metfere in gioco la sopravvivenza stessa dell'umanlta ». Nella foto: i rest! di un villaggio nord-vietnamita colpito da bombardamenti aerei USA.

(A p a g . 12 i servizi)

15 milioni di lavoratori contro i «pieni poteri»

SCI0PER0 GI0ANTESC0 IN FRANCIA

In una Parigi deserta interamente paralizzata senza nemmeno traffico automobilistico unico elemento di vita fe stata la immensa sfilata dalla Bastiglia alia Repubblica con i dirfgenti della sinistra alia testa degli operai al grido:« Carletto, vfeni nell'officina!»

Dal nostro corrispondente

PARIGI. 17 Anche se le cifre globali non sono complete, tutti gli osser- vaton convengono nel ritenere che il movimento che ha solle- vato la Francia nelle 24 ore di sciopero generate € il piu po- tente che si sia mat visto in questi anni. II corteo che ha at-

traversato Parigi pet quat- tro ore. contava centinaia di migliaia di manifestanti.

una enorme folia che fino a se- ra ha continuato a sfilare: per avere Video della ampiezza del la manifestazione. si immagini che mentre la testa del corteo arera gia raggiunto la Piazza della Repubblica. alia Bastiglia la coda del corteo ha atteso an- cora tre ore prima di potersi mettere in movimento.

Lo sciopero generale di ten- tiquattro ore in Francia ha co- stituito una grandiosa manife- stazione di potenza dei sinda- cati, della classe operaia. dei giovani, degli insegnantl, dei dipendenti dello Stato. e di ogni ordine e categoria di lavoratori

francesi, contro il governo. e contro i pieni poteri che esso domanderd domani in parla- mento Lo sciopero ha offerto.

al tempo stesso, una eccezio- nale prova dell'unione della si- nistra. e della cornpattezza del- lo schieramento deU'opposizio- ne, che si era gia battuto unito nelle elezioni politiche.

Questo e il fatto piu nuovo. e piu politicamente significativo, di questa gigantesca protesta che, per ventiquattro ore, ha

P A R I G I — Un aspetto della sfilata: suite striscien* si lego* « No al • • t a r t speciaJhi (Telefoto)

fatto esplodere la coUera dei lavoratori francesi: in ogni grande citta di Francia dove si & manifestato. dove i cortex hanno percorso le strode, subi- to dopo i dirigenti sindacati, mardavano, fianco a fianco. i dirigenti dei partiti della sini- stra, t deputati, i consiglierj co- munali. i sindaci. A Parigi, nel- I'immensa fiumana umana che ha percorso per tre ore i gran di boulevards dalla Bastiglta alia Repubblica. Waldeck- Rochet e Jacques Duclos avan- zavano in un'unica Vila con Claude Fuzier dell'ufficio poli- tico della SFIO, con Edouard

Depreux segretario del PSD.

con Claude Bowrdet, con Char- les Hermi. segretario della Fe- derazione deUa sinistra e con numerosi altri dirigenti della Federazione stessa, con t de- putati e i senatori di Parigi.

Per la prima volta, j leaders socialisti hanno preso la testa di un corteo rivendicativo in- sieme ai comunisti, e per la prima volta gli esponenti della Federazione della sinistra ' vi hanno a loro volta partecipato.

Al corteo ha fatto ala ovunque una grande folia di cittadini che hanno espresso la loro »©- lidarieta e il loro appoggio con

incessanti applausL

Lo sciopero e stato totale, uno sciopero di ferro, si po- trebbe dire. Esso non ha regi- strato defezioni tranne in qual- che frangia vnsignificante.

Questa nazxone-chiave dell'oc- cidente europeo i stata, per ventiquattr'ore. completamente paralizzata dalla protesta ope- raia. I treni, gli aerei. t mezzi di irasporto urbani si sono ar restati alia mezzanotte. Ne" gas ni elettricita sono stati erogati per un giorno e una notte. Le grandi fabbriche hanno chiuso t battenti. e cosi le scuole. Nes- sun giornale ha visto la luce, e

sulle edicole. sprangate, e'e un piccolo cartello vergato a mano che dice: c Kiente gior- nali. per oggi».

Persino la agenzta uffictale France Press e entrala in scio pero, alle 17 di ieri pomeng- gio. interrompendo a meta U resoconto svl discorso che il presidente della Repubblica a- teva tenuto ieri all'Eliseo, per

giustificare la procedura adot- tata dal governo nel chiedere i poteri speciali. I forni non han- no sfornato pane, i ristoranti non hanno servito i pasti, i bar sono stati chiasi, o si sono li mitati a vendere alcoolici. I cinema e i teatri hanno in terrotto gli spettacoli.

Parigi e" sembrata una citta cimitero. per ventiquattr'ore.

La stessa circohuione delle au- tomobili si e ridotta a nulla:

per evitare gli imbottigliamen- ti, causati dalla mancanza dei semafori, gli automobilisti so- no restati a casa.

AUe 3 m punte. la valanga umana che si era raccoUa at- torno aUa Bastiglia, e in tutte le vie odiacenti che conducono a Taggiera verso la famosa piazza, si preparava a rotolare verso la piazza deUa Repubbli- ca, in un immenso corteo. che si i snodato, senza interruzio- ne. per tre ore. sotto un unico grido: < No ai pieni poteri >.

Nella massa umana. era pre- sente tutta Parigi: dagli operai agli studenti, dai professori agli impiegati ai projessionisti,

Maria A. Macciocchi

(Segue in ultima pag.)

DC e PSU si rimangiano il rifiuto alia presa in considerazione delle pro-

poste d'inchiesta • Un progetto di legge pre- sentato a Palazzo Ma- dama dai senatori del PCI - Agitata riunione della segreteria sociali- sts - De Martino e Bro dolini attaccano Ferri

Governo e maggioranza, ri- mangiandosi le decisioni pre- se e comunicate ufTicialmente marted) sera, hanno rinuncia- to ad opporsi alia presa in considerazione delle proposte del PCI e del PSIUP suJPin- chiesta parlamentare per il SIFAR. E' stato il ministro Scaglia a dare notizia alia Camera dell'inatteso muta- niento nel pomeriggio di ieri.

dopo che le richieste erano state illustrate dagli on. Bol- drini e Lami (ne riferiamo estesamente in altra parte del giornale). Di conseguenza, le proposte seguiranno il nor- male iter parlamentare, e la Camera dovra discuterle. Ag- giungeremo che la marcia in*

dietro del governo e stata cosl precipitosa da cogliere di sorpresa molti deputati della maggioranza. che cosl si e divisa nel voto. Mentre i socialisti e La Malfa vota- vano a favore dclla presa in considerazione. gran parte dei dc ha espresso voto con- trario e I'altra parte si e astenuta.

Come si ricordera. marte- dl sera il Direttivo del PSU alia Camera, riunito con la partecipazione di Nenni, avc- ra deciso di respingere la presa in considerazione. ren- dendo nota questa posizione attraverso una dichiarazione del suo segretario on. Guer- rini. Lo stesso aveva fatto il Direttivo della DC. addirit- tura con un comunicato uffi- ciale in cui si diceva che la determinazione era stata pre- sa aU'unanimita. alia presen- za del vicesegretario on. Pic- coli. Per il governo. era stato lo stesso Scaglia ad anticipa- r e che si sarebbe opposto al- ia presa in considerazione del- le proposte PCI e PSIUP. Co- me si e arrivati a questo ca- povolgimento di posizione,

«*he costituisce un chiaro smacco politico? Innanzi tut-

to per 1'immediata ed ener- gica reazione del gruppo co- munista. che faceva rilevare

la scorrettezza e la gravita del gesto governativo, volto a colpire i diritti dei parla mentari. e fondato su una giu- stificazione del tutto assurda come quella che Pargomento SIFAR sarebbe stato gia esau- rito col voto contro la mo- zione del PCI. Si sarebbe trat- tato quindi di un abuso che il gruppo comunista non era disposto a subire. Questa fer- mezza aveva le sue ripercjs- sioni sui gruppi della maggio- ranza e sul governo, che ini ziavano allora un € ripensa- mento », socialisti per primi Alia riunione delle Segrete- ria del PSU, tenutasi in mat- tinata, Tin opportunity delta decisione presa la sera prima dal Direttivo dei deputati ve- niva criticata da De Martino (•questo pone 1'esigenza di una direzione corretta del gruppo parlamentare*) c

m. gh.

(Segue a pagina 2)

Non ancora rivelata la verita sul

caso De Lorenzo

«

Una dichiarazione del gene- rale Ettore MUSCQ a uno dei settimanali italiani di eslrema destra e venuta a confemwre ancor di piu la necessita della inchiesta parlamentare sul SI- FAR che il governo, malgrado la tardiva e confusa accetta- zione della «. presa » in conside-

razione *. si ostiim a voler re- spingere. La dichiarazione — della cui s'mcerita non siamo affatto convinti ma della quale non deve sfuggire il valore po litico nell'attuale momenta —- afferma che fino a quando il Musco fu capo del SIFAR. va- le a dire fino alia sua sastitu- zione nel 1955 con il generale De Lorenzo, tutto filo liscio e i servizi segreti di spwnaggio

e controspionaggio non si oc- cuparono m a t indebitamente della vita degli uovuni pohtici italiani.

La periodizzazwne proposta dal Musco, i cui orientamenti politici sono ben noti. viene a coincidcre con quella gia da tempo offerta dal governo e dal ministro Tremellom. E' quel che conta come punto di par- tenza. A parte infalli la con siderazione che le responsabili- ta politiche inerenti agli anni J95ff-'58 sono gia state da tem- po rivendicate dal ministro Paolo Emilio Taviani, occorre tener presente che ben due ten-

an. t.

(Segue a pagina 2)

Clamorosa testimonianza d i un port a voce di Johnson

FENOALTEA:

esempio di f edelta

agli USA

II «ca-o KtiKxilte.i » njZiJra

~\iljp;>. che a qj«Mo pjnto s devono deJinire ^n^az.onal'. No-i -olo. infatti. \ens?<VK> eonfc-rmat<' tutte le indiscrezofi! vjlla a-d\.:.i civile moti\azK>ni del!e d.mi^ioni dellex amba^eiatorc a Wa«h n?- tosi ma \~eoo svelato. con una brutalita sonza precedent t nella stona dei ranportt tra l'K-iropa occfdentale e gli Stati Unti. che il gesto di Fenoaltea fa parte di un tentatito sed.z:ov> ame r:cano che nsuarda non solo la Ital a ma tutti l pae*;; della parte

«x<r;denta!c del -.occho cont nente.

La fonte di q jo-to nve'.azoni e irv'Ccepibile: si tratia di \\..ham White, noto co'umni-i aTierieano e am co per=onalc ck! pres dente Johru-on In tin art.<o!<> «<r.tto per il \\ash'Tioton Pot W.the M>

=t'cne che f e v m n o di ?"cnoa'.

tea co\ rebbe e.~-^re imitato da tutti fjli amba.sc.aton dei pae-i dell'Europa occidentale negli Sta- ti Un.ti :n modo da far capire ai nspettivi govenu che la cauvi americana nel Vietnam dc\e es- sere sostenuta fino in fondo. II punto di partenza deH'articolo di White e appunto l'esame dello stato dei rapporti tra Europa oc cidentale e America. I paesi eu- rope; vengooo accusal dt condur- re. nei confronti degu' Stati Uniti.

una sorta di doppio giuoco che consisterebbe nell' appoggiarsi a Washington per la loro difesa ma di condannarc Washington per la guerra nel Vietnam. Di qui il n- chiamo all'urgenza del ntorno al- ia solidarieta in nomc della dife- sa colletti\a. E di qui la esalta- zione del gesto compiuto da Fe- noaltea che viene indicato come esempio agli altri ambasciaton europci. L'articolo di White ha fatto e fa scruasone per due ra-

f. om pr.iKi.Ki'.i da un.i part* M -f> dociiDentd la profondita del contra>to tra Europa e America

*iil Vietnam e dall'a'.tra indica che gli Stati Unti sono dispost- a ncorrere a qualsiasi mezzo pe- ri'tabilire il loro comando in Eu ropa. E' difficile pre\edere qua- le <tara il risultato di una talc r.-

\claz;one. Dubitiamo tuttavia. pro- p r i a causa della brutalita con la quale la questione e slzla po sta. che gli Stati Un.U noscano nel loro intento.

Per quanto nguarda r Italia e p.ii che mai e»:dente. dopo lar t.colo d; White, la necessita e la urgenza d. <metterJa con !e tergi

\er^az;oni sul ci-o Fenoaltea. lx) amba=t:ato"e filo americano de\e e-'ere w-titin'o. nel p-u rapido Ciro di tem,*». da tin uonio capace di di-t;nguere ntHtamente gli -n tere^i dell Italia da qjelli degli Stati Un ti. Xei giom: scor<q ab- b amo dato notizia di una mano-

\ra diretta a mantenere Fenoal- tea al -suo posto. Tale mano\Ta de\e essere rapidamente stronca- ta se non si vuole fornire agli at- tuah dirigenti americani la prova che si e disposti a subire qualsia- si cosa. N'essuno. crediamo. nem- meno tra i piu vecchi patiti della

* solidarieta atlantica > puo ac- cettare senz-i reagire che da Wa- shington vengano veri e propri in-

\iti alia sedizione. E ;1 modo piu dignitoso di reagire, nella presente situazione. e quello di richiamare immediatamente il Fe.

noaltea sigmficando al tempo stes- so al go\ emo degli Stati Uniti ch#

lambasciatore italiano nella capi- tate amencana \ienc scelto dal

(Segue in ultima pag.)

(2)

PAG. 27 v i t a I t a l i a n a l ' U n i t d / giovtdi 18 magglo 1967

DALLA 1 PAGINA

SIFAR

da Brotlolini, che attaccava Ferri.

De Martino osservava tra l'altro l'inutilita dl opporsi alia presa in considerazione da parte della Camera, quan- do al Senato, dove questa pro- cedura non esiste, i comuni- stl — come vedremo piii a- vanti — avevano presentato una proposta di legge sullo stesso arfiomento. Anche per De Martino il voto di fiducia al governo stilla mozlone del PCI avrebhe chiuso il discor- so sul SIFAR. Euli ritiene pe- rft che si devono ritenere

«fatti nuovi» le dichiarazio- ni pubblicate dall'Espresso, e d i e il governo su di esse dovrebbe fare una precisa- zione. Nella riunione, Ferri si 6 difeso Invocando Pas- senso dato da Nenni alia de- risione del nirettivo, ma sem- bra che il vicepresidente del Consiglio non ahbia avuto il coraKfiio di assumersi questa responsabilita e ahbia anzi cercato di * minimizzare » la decisione stessa. Quando gli e stato fatto notare che que- sta decisione era stata resa nota dal segretario del grup- po on Guerrini, Nenni ha ad- dirittura dichiarato che lui

« questo Guerrini» non lo co- nosce nemmeno. Purtroppo non 6 il solo: sia l'altro se- pretario Brand! sia il vicepre- sidento De Pascalis hanno no- pato che il Direttivo avesse deciso di opporsi alii presa in considerazinne delle pro- poste PCI e PSHJP K" evi- flontc che a Guerrini — che fra l'altro si era nronunciato insiemc ad Ariosto. contro la decisione — si vuo'o assnena- re la funzione del capro ospiatorio per coprire la brut- ta figura.

Comunque il « ripensamen- to » dei socialist'! metteva in allarme la DC. Di mil una riu- nione a palazzo Chlgi. nelle prime ore del pomerigpin. cui nartecioavano Moro, Npnni Tremelloni. Scaflia, Zanihd- li. De Mirtino. Ferri e altri esponpnti dpi centrosinistra.

p php si cnnrhideva con la de- cisione di far macrhina in- diptro Naturalmente. i ran- presentnnt1 dpi pruppi di maggioranza tcnevano a far sapere chp questa decisione non modifica affatto la loro oninione rontraria alio svol- pimento di un'inchiesta par- lamentare. e analopamenfp si romportava il troverno attra- verso Scaplia. Si sarobbe in- somnia ritpnuto opportuno ri- snettare la prassi parlamen- tare, tanto piu che. come ha detto in particolare De Pa- scalis « l'analopa proposta di leege prcsentata dal PCI al Senato va dirpttamente in commissione: rapione per cui si sarphhp creata tra 1 due rami del Parlamento una si- tuazione assurdi » Resta il fatto che fino a dodici ore pri- ma nueste esipenze di ' ri- spptto» per le prerogative del Parlamento non erano sta- te ritenute determinanti, e governo e maggioranza, sta- bilendn di opporsi alia presa in considerazinne, avevano automaticamentp trasfnrma- to un gesto formale in un caso politico. II loro voltafac- cia e dunque l'ammissione di un insuecesso politico. D P I resto c noto che in una par- te del PSU. specialmente do- po le notizie apparse sul- I'Espre.wo. 1'atteggiamento di Moro. Nenni e Tremelloni non godeva buona aeco- glipnza

Divcrsi deputati socialisti avevano anzi fatto sapere che. ncl caso di un voto se- greto sulla presa in conside- razione delle proposte PCI e PSIUP. cssi non avrebbpro potuto parantire la loro ade- sinne alle indicazioni del Di- rettivo. Anche di questo si 6 parlato nclla riunione di Pa- lazzo Chici. nplla quale Mo- ro e Scaglia hanno addirittu- ra prospettato la possibility che il governo ponesse iin'al- tra volta la questione di fidu- cia. scontrandosi perd con un rifiuto di De Martino e molte perplessitn da parte di Nen- ni. Dopo un certo dibattito. si giungeva infine alia decisio- n e di far marcia indietro.

Intanto. al Senato il grup- po del PCI ha presentato un discpno di legge che chiede la istituzione di una com mi s- sione di inchiesta parlamenta- r e sulle vicende del STFAR.

Sulla base della proposta co- munista, di cui e prime fir- matario II compagno Umber- t o Terracini, la commlssione dovra essere composta dai membri della commlssione Difesa del Senato e dovra ac- certare l'attivita del SIFAR a partire dal 1949. Non esisten- do a Palazzo Madama la pro- cedure della • presa In consi- derazione», la proposta di legge andra direttamente alia commissione Difesa. Alia eommissione Difesa della Ca- mera, Invece. il presidente Caiati ( d c ) ha annunciato la decisione del minlstro Tre- melloni di non accettare la richiestj del gruppo comuni- sta per u n dibattito sulle nuo-

• e circostanze emerse a pro- posito del SIFAR e del luglio 1994. Questa decisione e sta- ta fermamente contestata dai compagni D'Alessio e Fasoll.

De Lorenzo

tativi di ricorso aWinterrento outoritario delle Forze Annate nella vita politico italiana si sono verificati nel periodo del- le « cosiddette » deri«iofli del SIFAR: nel I960 in rapporto alia questione Tambronl e nel 1964 in rapporto aUa grave crt- si di passaggio dal primo al mcoudo oovemo Moro di cen- ] +• tMttra. Alia luce di tale

periodizzazione e dei fatti qui richiamati insostenibile appare pertanto la pretesa del gover- no di contenere entro I Umitl dell'avvenuta inchiesta ammi- nistrativa diretta dal generale Beolchini la prepotente e dram- matica materia politico della intiera questione.

Noi ci siamo sempre rifiutati di credere alia test dell'infor- tunio nel quale il governo sa- rebbe incorso aprendo la que- stione delle * deviazioni » del SIFAR e lasciandosela poi scop-

piare inavvedutamente nelle mani. Dietro tutta la vicenda sta, in realla, una lotta politi- co di grande portata nella at- tuale situazione: lotta politico della quale non si osano anco- ra confessare i termini reali e al centro della quale si tro- va non tanto il metodo da se- guire per correggere determi- nate t deviazioni » dei seruizi militari di informazione e con- trospionaggio, quanta la dxre- zione e la collocazione nazwna- le e internazionale delle Forze Armate italiane.

II bamlolo che pertanto oc- corre far riemergere dalla in- tricata matassa riguarda si il passato («deviazini ^ del SIFAR. comportamento delle Forze Armate durante la svol- ta Tambroni. spauracchio del

€ colpo di stato > nel luglio del 1964). ma riguarda ancor piii il presente: vale a dire il modo come il governo in soli 14 mesi ha mutato opinio- ne sul generale Giovanni De Lorenzo e i veri motivi di tale mutamento di opinione.

tl governo non vuole I'in- chirsta parlamentare sul SI- FAR snltanto perche lo * sta- to di diritto > aarebhe stato ri- stqbilito con le misure e le assicurazioni fornite da Tre- melloni e soltanto perche non si pud consetitire di mettere in piazza i segreti militari?

Non di questo si tratta.

Una inchiesta sul SIFAR toccherebbe questioni politiche molto piu ampie e metterebbe in chiaro problem! passati e presenti della gestione delle cose militari italiane. sui quali nel governo non vi d unita e che costituiscono oggi. ncll'in fuocato 19fi7, motiro di scan- tro assai dura all'interno della maggioranza di centra-sinistra Non ad altro pud avere fatto allusione il cosegretaria del PSU. Francesco De Martino quando ieri ha affermato che la questione delle «deviazio- ni » del SIFAR e chiusa ma che sulla sua scia sono venuti

alia ribalta fatti nuovi sui qua- li il governo non pu6 tacere.

La grande stampa di infor- mazione e piu cautamente an- che II Popolo si sono affannati ieri nel tentativo di svuotare le

* testimonianze » de/Z'Espresso.

II Cnrriere della Sera le ha de- finite «testimonianze > pro- venienti da parlamentari del I'opposizione pensando in tal modo di svalutarne la portata oggettiva. A parte il fatto che Vargomento si condanna da si in rapporto alia precisione dei fatti riportati da Parri. da Anderlini e da Schiano. si de- ve ricordare che quest'ultimo pur non essendo parlamentare in carica $ un qualificato e- sponente del partita di Nenni e di Saragat e che pertanto la sua voce non viene dalla op- posizione ma dalla maggio- ranza.

II Popolo ha preferito definir- le € testimonianze indirette >.

Non resta dunque che passare attraverso il loro tramite al- I'accertamento diretto dei fat- ti. E i fatti. come s'2 detto. si riproponoono oggi nella loro in- separable intierezza dal 1955 ad oggi: vale a dire fino alia defenestrazione del generale Giovanni De Lorenzo e anche fino alia attuale condotta poli tica di questo generate il qua-

le. da un lata, ricorre in Con- siplio di Stato contro li deci- sione del gorerno e. dall'altro.

si allinea al governo per smeit- tire cose che solo un compro- messo da lui raggiunto col go- rerno stesso pud aver consi- al'mto di mettere in ombra.

La vosizione del ministro Tremelloni. tra le altre. si av- via a diventare la piii indifen- dibile.

Eali si trora nella scomoda posizione di chi deve togliere le castaqnp dal fuoco col de- stino ineriiabile di non riu- scirci e anzi di complicare an cor piii tutta la situazione. Eali ha colpito De Ijorenzo. ma mal grado le pesanti accuse rivolte al generate non $ stato in gra- do o non ha roluto trarne al- cuna m'tsura disciptinare a suo carico. Stando cosi le cose sa- rd ancorc lui, Tremelloni. a dorere in breve tempo toglie- re il De Lorenzo dalla posizia ne di < disponibilitA» nella ovale i vemtto a trovarsi per

rnrestrrlo di miori incarichi.

non cerio *ecnndnri. inerenH al suo alto grado. Ce ne quanta ba*ta per affermare che in tal modo si vuole addirit tura fare strame della corret- tezza e della legalifd democra tica. dorendosi eridentemente occvltare dietro tale comporta- mento il vero centro politico della questione.

La battaalia per Vurgenza da usare nella procedura di di scussione delle due proposte di inchiesta sul SIFAR del PCI e del PSIUP. e la battaalia perchi nel corso di tale df scassione la veritA sul pnssa- to venga intieramente alia lu- ce in funzione del presente.

riresthanno pertanto net pros simi giorni una importanza fondamentale.

Siamo in grado di affermarp che la questione del SIFAR con tutto cid che ne & derivato

$ stata segvlta con grande at- tenzione dai piu all'uopo qua- lificati ambienti militari e po- litici americanl, francesi, in glesi e tedeschi occidentall.

Questa i la reale dimensione del fatti che sono sul tappeto.

S I F A R " dibattito sulla « presa in considerazione »

J

" delle proposte del PCI e del PSIUP

Boldrini illustra alia Camera I'esigenza dell'inchiesta

L'intervento del compagno Lami (PSIUP): «I fatti di questi giorni sono la conferma clamorosa di pressioni che si esercitaco anche dall'esterno sul-

la vita politica del nostro Paese »

La Camera ha votato, a grande maggioranza, la « pre- sa in considerazione » delle pro- poste di inchiehta parlamenta- re sul SIFAR presentate dal PCI e dal PSIUP. La votazio ne, che si e svolta in un'aula affollata ed elettrizzata dalle notizie filtrate circa la marcia indietro decisa da DC e PSU e i contrasti insorti nello stesso gruppo dirigente socialista, si e avuta dopo gli interventi del compagno BOLDRINI per il

PCI e del compagno LAMI per il PSIUP. primi firmatari della proposta stessa, e dopo la laconica e impacciata dichia- razione dell'on. SCAGLIA. mi- nistro per i rapporti con il Parlamento, il quale, dopo ave- re riaffermato che il governo si oppone all'inchiesta parla- mentare. per quanto riguarda la fase procedurale ha detto di non ritenere di opporsi, « an- che per rispetto della consuetu- dine ».

Era stato reso noto. invece, che Moro e la DC, ma anche una parte del gruppo dirigente del PSU. avevano deciso di rompere clamorosamente con la consuetudine. indicando ai loro rispettivi gruppi di nega- re la « presa in considerazione i della proposta, in modo da sof- ffit-are I'iniziativa dell'opposi- zione di sinistra, evitando un dibattito La votazione. per al- zata di mano. ha dato i seguen- M risultati: hanno votato a fa- vore. in modo compatto. comu- nisti. socialisti proletari. socia- listi unificati e repubblicani (1'on. La Malfa aveva chiesto di parlare ma il presidente Bucciarelli Ducci, richiamando- si al regolamento. glielo ha im- pedito); una parte del gruppo democristiano ha votato a fa- vore e una parte contro; ana- loga diversita di atteggiamen- to si e notata anche nelle de- stre. -"-- -

II dibattito si era iniziato con l'intervento del compagno on.

BOLDRINI. Egli ha affermato che i motivi che in preceden- za avevano indotto i comunisti a chiedere la Commissione d'in . chiesta sono oggi piii che mai validi. sia per gli sviluppi che ha avuto il dibattito parlamen- tare sul SIFAR alia Camera e al Senato. sia per la stessa richiesta di approfondire le in- dagini formulata da certi set- tori della maggioranza per at- ti specifici dei servizi segreti

— mi riferisco, ha detto Bol- drini. alle dichiarazioni di La Malfa sulla questione di Ra- venna e alio stesso odg appro- vato dalla maggioranza — sia per le testimonianze che si ag- giungono alle precedenti gia no- te. come quella del generale Musco.

Tutti questi elementi impon- gono che si arrivi rapidamente a un'inchiesta che appuri ogni responsabilita. Per questo la proposta di legge comunista chiede specificatamente: 1) di raccogliere elementi di cono- s c e w a suH'inquisizione politica e sulla discriminazione svilup- pata dal SIFAR nei confronti di parlamentari. uomini di go- verno e cittadini; 2) di valutare I'uso di certi fondi segreti de- stinati al finanziamento di uo- mini politic!, a giomali e enti vari e non per compiti speci- fic! di istituto.

D parlamentare comunista ha quindi accennato alle re- centi rivelazioni dell'« Espres- so > che impongono un'indagi- ne su come alcuni important!

organi dello Stato. che hanno assunto responsabilita politiche dirette e indirette ed extra istituzionali. abbiano potuto contrapporsi alle istituzioni de- mocratiche. e la ricerca di correttivi di fondo per impe- dire che si possa determinate.

in futuro. un simile stato di fatto. La Camera — ha prose- guito Boldrini — non pud sot- trarsi a questo dovere. dal mo- mento che essa stessa e chia- mata a tutelare i diritti di molti deputati. ingiustamente schedati dal STFAR. e dal mo mento che e chiama** anche a tutelare gli stessi dintti dei cittadini colpiti da queste atti-

vita eversive L'inchiesta che i comunisti propongono. e che potrebbe essere demandata al- ia Commissione Difesa, servi- rebbe a tranqirillizzare 1'opl- nione pubblica. a tagliare cor- to a tutte le polemiche, a di- fendere il prestigio e rautorita delle Istituzioni democratiche.

E' stato detto da piu parti

— ha concluso Boldrini — che c non bisogna lasdare nulla di intentato ncrche la demo crazia italiana sia al di fuori di qualsiasi scspetto»: ebbe ne. ognuno di voi deve ora con fermare con i fatti la validita di questa affermazione.

Ha quindi preso la parola il compagno LAMI. H deputato del PSIUP si 6 subito allacciato al clamoroso fatto nuovo ri- velato dall'Espreiso, alle suc-

cessive testimonianze rese da Parri e da altre personality po litiche, alle dimissioni delPam- basciatore a Washington, Fe- noaltea, domandando al gover- no: quali sono gli interessi e le responsabilita che si sono voluti coprire sino ad oggi?

Quale rapporto intercorre tra le attivita del SIFAR e i nuo- vi fatti di questi giorni? Que- sti ultimi — ha detto — sono la conferma clamorosa delle ingerenze e pressioni che si esercitano anche dall'esterno sulla vita politica del nostro paese.

Con il si alia c presa in considerazione». le proposte di inchiesta parlamentare sul SIFAR. presentate dal PCI e dal PSIUP, passeranno ora all'esame della Commissione Difesa. la quale le discute- ranno esprimendo il proprio parere; dopo di che le proposte passeranno in aula.

POCHE ORE DI PIOGGIA

HANNO RIMESSO

^ B H H H l l M i l l M i l l M r

IN CRISI MEZZA CITTA'

IE TEAM- DEL Gionm 3

F I R E N Z E — Via delle Porte Nuove viclno al parco delle Cascine allagata da 15 centimetri d'acqua (Telefoto Ansa - « l ' U n i t a >)

NUMEROSI ALLAGAMENTI A FIRENZE

A sei mesi dal tragico 4 novembre il nubifragio provoca ore di incubo

Non hanno funzionato le fognature — Zone senza acqua potabile — Centinaia di chiamate per i vigili — Proteste nei confronti del Comune e del governo: i lavori piu urgenti fermi da mesi — La popolazione di Brozzi scende in strada e scac- cia I'impresa che vuole eseguire solo lavori superficial! — Attacco socialista alia DC per I'inerzia di Palazzo Vecchio

NelTAteneo di Cagliari

Successo delle sinistre unite alle elezioni universitarie

Dalla nostra redazione

CA6UARI. 17.

Una netta avanzata e un sue- cesso senza precedenti delle si- nistre e il risultato delle elezio- ni universitarie per il rinnovo dei Consigli di facolta e dell'In- terfacolta nell'ateneo cagliarita- no. Eccone. in breve, il bilanoo nei suoi dati piu significativi:

l'UGI passa nell'Interfacolta da 7 a 12 seggi; lieve flessione del- l'lntesa (da 9 a 8 seggi). aumen to dei gruppi studenteschi indi- pendonU di sinistra; totale scorn parsa dei fascisti che non con- quistano neanche un seggio. Di conseguenza nella maggtor parte delle facolta si formeranno mag- gioranze di sinistra, come pure all'ORUC dove si raggiungera

Taccordo tea UGI. Intesa e to- dipendenti dl sinistra che com- plessivamente detengono oltre 25 seggi contro i 15 delTAgi e t sei dei cattotici di destra.

D soddisfacente risultato e do- vuto in gran parte al fatto che m motte Tacolta i gruppi della sTiistra laica hanno presentato una lista comune con la s-justra catiolica. Ancora un dato impor- tante: mai come ora gli swdonu di tutte le facolta hanno aderito strettamente ai prob'.emi de! di- ritto alio studio e alia rivendxa zione di una maggiore decnocra-

tizzazione delle attuali strutture scolasUche*

* La vittoria della sinistra e in particolare dell'UGI — ha det- to il compagno Cogodi dirigente della commissione studentesca — e il risultato del lavoro di orien- tamento che la nostra associazio- ne ha svolto facolta per facolta

in tutti questi mesi. Poss'amo di- re cioe che la riforma dell'Orga- nLsmo ha dato i risultati sperati.

Le elezioni hanno confermato inoltre la oossibilita di Drosegui- re su questo terreno. rafforzan- do l'unita tra l'UGI. Ilntesa e gli indipendenti di sinistra >.

c Queste elezioni — ha detto U compagno Ligas segretario rego- naJe della FGCI — hanno nba- dito come l'unita delle sinistre porti a risultati estremamente positivi, soprattutto quando si realizza a livello di lotta politica e di massa. ET quanto si e ve- nficato nell'ateneo cagl'antano.

Le agitazioni di febbraio ed il lavoro di orientamento che ne e seguito in tutte le facolta. hanno avuto come obiettivo costante il rigetto del piano Gui e alio stes- so tempo prefiguravano una nuo- va struttura universltar.a. In questa piattaforma comune c*e stata la convergenza di un largo schieramento di forze po'.itiche che va dai cattolki ai comunislL

g. p.

Dalla nostra redazione

FIRENZE. 17 Dopo il nubrijragio di ieri e dopo una notte d'ansia, sui muri delle case, in molte zone della cittd. sono rtcomparsi i segni scuri dell'acqua stagnante. Squa- dre di vigili del fuoco sono an- cora impegnate a pompare Vac- qua dagli scantinati e dagli ap- partamenti al piano terra, nella zona di S. Jacopino e in altri punti -della cittd e della peri- feria.

Intanto, a Brozzi. la popola- zione — dopo una notte passata nell'acqua e sotto Vincubo di una ennesima inondazione — e scesa ancora nelle strode per protesta- re vigorosamente contro i re- sponsabili di questo incredibile stato di cose: nuove barricate sono state erette nelle stradine sconnesse e impantanate di que- sta disgraziata frazione del co- mune di Firenze. mentre il mal- contento cresce con impeto.

Gli operai promessi ieri dal sindaco erano giunti stamani sul posto. ma non per riprendere i lorori di costruzione della fo gnatura (che erano stati inter- rotti. per mancanza di fondi, cosi si dice, molto tempo fa) bensi per sistemare in qualche modo le buche apertesi nelle strode: un atto questo che la po- polazione ha piudicato di irrtsio- ne e che ha respinto. rimandan- do a casa gli operai ed insce- nando una nuora clamorosa for- ma di protesta.

Questa notte Firenze e i cen- tri limiirofi sono stati tnfatti svl- Vorlo della ensi. A mezzanotle molte strode sono state allagate dall'acqua fuoriuscita dalle fo- gne: sono ricomparsi i hlocchi stradali in vtaitt punti della cit- td: sono stati interrotti i colle- oamenti. la luce nella zona delle Cure e a S. Jacopino se n'i an- data; t vigili del fuoco — chia- mati da decine di posti — hanno dovuto chiedere rinforz't a qvelh di Prato. mentre i torrcnti che attraversar.o gli abitati erano ' gonfi come non si era mai visto,

Respinti gli emendamenti del PCI

Nessun miglioramento alia legge ospedaliera

Una serie di no di Mariotti e della maggioranza — Oggi il voto sul trattamento economico dei previdenziali • Una inferrogazione di Macaluso sulle frodi alimenfari

Ieri alia Camera il compagno MACALUSO. illustrando linter- rogazione presentata con il com- pagno D'Alessio sul tenia scot- tante delle frodi alimentari. ha chiesto che la RAI-TV. di cui nessuno dimentica U clamoroso infortunio di avere propagandas agli italiani il «buon vino Fer- rari >. poi risultato composto da acqua sporca e zucchero. non si presti piu a queste indebite truffe che vanno a danno della salute pubblica. Prima di accettare la pubblicita la RAI-TV ha il da vere di far accertare dalle auto- rita competenti la serieta delle ditte e la genuinita dei prodotti

n sottosegretario on. MAZZA ha risposto che da parte del mi- nistero della sanitl e in prepa- razione un disecrno di legge per regolamentare la pubblidtA di

so^tanze e bevande alimentari.

II compagno on. PAGUARAM (PCI) ha quindi sollecitato il mi- nistro per il turismo. Corona, ad inter\enire per porre rimedio al verificarsi di numerose disdette delle prenotazioni per la stagione che sta per iniziare da parte di agenzie che operano ne] mercato inglese per l'invio di turisti di quel paese nella riviera adria- tica

In conclusione della seduta di ieri la Camera ha esaminato gli articoli del disegno di legge sul trattamento economico dei previ- denziali: gli emendamenti del PCI e del PSIUP sono stati re-

linti e oggi ci sara il voto con- lusivo. Inftnc c iniziata la pre- sentazione degli emendamenti alia legge ospedaliera: un emenda- mento sui rapporti universlti- spii

clu

ospedali e stato illustrato da]

compagno Luigi BERLINGUER.

uno sugli ospedali reiigiosi dal compagno GUIDL uno dal com- pagno PASQUAUCCHIO sui fi nanziament; statali e uno dalla compagna MARCELLA BOIXIA- NI sui manicomi.

Tutti que^i emendamenti. che tendevano a mittliorare la legge.

sono stati respinti dal ministro Manotti e dalla maggioranza.

L'emendamento presentato dal compagno on. MONASTERIO ten dente a limitare agli ospedali ecelesia^tici < attualmente esi- stenti > le disposizionj di favore ora vigenti. in modo che even- tual altri ospedali di quel tipo possano rientrare sotto le norme piu democratiche della nuova legge. e stato resDinto a ^cruti- nio segreto (171 si contro 184 no).

. ,/ . "- - *

neanche durante I'allutfione del 4 novembre.

II Mugnone era cresauto d»

cinque metri (contro i due nor- mali) e si temeva che potessc stranpare da un momento al- l'altro.

Preoccupati di quanto stava avvenendo sotto i nostri occhi abbiamo telefonato al Gemo ci- vile: ci hanno risposto che la situazione non destava alcuna preoccupazione. Erano le 23.

Tornati nelle zone piu esposte ai pericoli dei torrenti che at- traversano la cittd (alle Cure.

a Novoli. alle Casc'tna, vicino alia caserma dell'Aeronautica).

le nostre preoccupazioni non so- no svanite.

Fatto sta che, se nella cittd i guai maggiori sono venuti dal- le fogne. che hanno riversato Vacqua nelle strode, negh scan- tinati ed anche in qualche abi- tazione. a Sesto Fiorentino. a Molm Depiano e alia Sieci. le instdie piu gravi sono venule dallo straripamento di quet tor- renti (come il Rimagwo a Se- sto) che a tutt'oopi si trovano nelle condizioni in cui <i trorn- vano dovo tl 4 novembre.

Se dunque Firenze non e~ stata nuovamente inondata (e I'Arno, questa notte. era assai minaccio- so) cid e dovuto soprattutto al latto che tl nubijraqio e ccssato.

Ma il sole di quest'opgi non ha lugalo le nubi minacciose che si addensano sul futuro di Firenze.

Basta injatti un po' di pioggia per mettere in crist la cittd. per causare danni alle persone e al- le cose. Perche? La risposta e semphee e suona condanna per il governo ed anche per chi, co- me Bargellini e coloro che nella Giunta (It Palazzo Vecchio ne con- dtvidono gli indirizzi. accettando snpmamente la < teoria del len- zuolo* dei van Colombo. Carh e amici, che certo non pud andar bene per una cttla che ha bisa gno di risorgere su basi nuove.

La risposta. dicevamo. i sem- plice: fino ad oggi non s\ e fat- to niente o quasi. L'orgia di mi- honi promessa dai van ministrt (Moro in prima persona) non e'e stata. e le opere di sistemazionc degli aroint dell'Arno e dei sum affluenti. deUe strode, delle fch gne. ecc. sono state perflate avan- ti con una lentezza etasperante.

Alcune di queste opere addirit- Utra (spaOette sui ponti. ecc.) non sono ancora iniziate, men- tre per quanto conceme alcur.i gross* problemi della cittd ( ac- quedotto e case) non si registra- no iniziative degne dt rilievo:

basti pensare al fatto che solo un lerzo dei lavon assolutamen- le tndispensabili per la rete del- I'acquedotto sono attualmente m corso.

Per le case (molte persone non sono rientrate nei loro alloggi e sono in attesa di sistemazione) anche la politica di acquisti di alloggi sul mercato — tanto ca- va al sen. Maier e a Bargellini.

che la considera addirittura co- me il c volano * per risotvere il problema dell'edilizia cittadma!

— ha fatto faUimento. poichi non i pensabile risclcere i problemi di Firenze attraverso lo stanzia- mento di un miliardo o due se tali atti non si accordano con un piano piii vasto — come i detto nel documento presentato dai co- ni'fnii di quartiere ai orupvi par- lamentari — che * ulihzzando tut.

te le arte della 167 e tutti i flnan- ziamenti sinora zersati dai lavo- ratori fiorentini, arrivi a coprire le necessitd corrispondentl a cir- ca 12 mila alloggi sulla base di quanto richiesto dal convegno dei sindacati CGIL. C1SL. VIL >.

Non si e fatto niente o quasi:

e questa una realtd incontesta- ble chm gli stessi partHi della

coalizione di centrosinistra non si nascondono.

Proprio ieri. infatti. la maggio- ranza del comitato direttivo del PSU approvava un documento di severa critico nei confronti del sindaco e della DC. responsabili dell'immobihsmo di Palazzo Vec- chio.

A questo attacco socialista — che rivcla una presa di coscien- za della gravitd della situazione e della incapacita deH'dmmini strazione comunale ad aUronta- re i problemi della rinascita. co- me e stato piii volte indicalo dal PCI. particolarmente durante il dibattito consiliare sulle « scuse » di Bargellini a Johnson per I'ac- coglienza riservata dai democra- lici fiorentini ad Humplirej/ — ha fatto eco una nota del quin- dicinale della sinistra dc t Po- litico » nella quale si attaccano con sarcasmo le posizioni < bolte- gate» e «qualunquisliche» di coloro — e tra questi *Politica>

include Bargellini — che stanno ad mdicare come, purtroppo. la Grccia non e lontana. ma e * an- che tra noi »

.4 queste battutc polemiche ha replicaio il segretarto provmcia- le della DC. Bulini. accusando i socialisti (ed anche qualche as- setsore del suo Partito) di am- t-ismo e chwdendo una « vcrtfi- ca ». che. ncl caso m questione potrebbe anche portare alia c cri- si >. Vedremo net prossimi gior- ni gli sviluppi di questa sttuazia ne che. al di la degli obbietlivi elettoralislici di questa o quella forza di centrosinistra. ha g<A mostralo chiaramente tl fa'.limen- to dell'espenenza Bargellini.

11 gruppo comunista ha chiesto mlanto la convocaztone urgenle del Consigho comunale. per ri-

rendicare misure di pronto m- lerrento e — come d-ce un do cunwnlo del comitato cittadmo del PCI. difjuso questa "era -~

per t un chiarimentn immediate della situazione e delle respon- sabilita ».

L'.4T7imi7Ti.«frort<7nc proviiciale ha convocato per domani una riunione dei sindaci dei comum del arcondario.

Marcello Lazzerini

I demolifori dell'Enciclica

I

L QUOTIDIANO padronale piu accreditato — 24 Ore — ha inaugurato una specie di ru- brics culturale in cui vari do- centi di politica economica si cimentano nella demolizione del- I'F.nciclica, paragrafo per Para"

grafo. Non siam certo noi gli avvocati difensori della Populo- rtitn progressto, ma gli occhi per lepgere ce li abbiamo, c i « fo- pliettoni » pubblicati in tcrza pa- gina da 24 Ore ci hanno incu- riosito e divcrtito

C'c un tratto comune, nello smantellamcnto a piu voci del documento papale: le « leggi del- reconomia » vengono ribadiie in contrapposto alle leggi della mo- rale. Infatti negli editoriali, cor- sivi, cl/eviri e « fogliettoni » di 24 Ore, non si fa die ripeterc all'incirca: parole same, ma la re.ilta si impone. Vienc atler- inato che i inessapgi tcologiu non servono aU'economia: die si sistcma basato sul profitto pn- vato e sacrosanto e non gia « nu- laugurato »; che, in fatto ill pro prieta privata, la Rerum Sou rum del secolo scorso era piu accettabile della Populorum pro- gressio di due mesi fa.

Bisogna certo distinguere fra economisti ed economisti. Cjuelh che su 24 Ore chiosano con acidita IT'nciclica, son quasi tut ti dei santoni della teoria cl.n sica, prima di Keynes, ciiv di mi capoialdo del peiiMero bor glicie che da allora guida la po litica economica dei governi u nitalistici, c che e fra le tonti itpiratrici dell'Knciclic.i ->te^A M.i non basta dire che le ton futa/ioni di 24 Ore sono penoie perche « vecchic ».

Le barbe lunghe della dottri- na economica italiana hanno una ragione in piii per scendere in campo contro questa lincidu.i, la quale condanna il sistem.i ba sato sul profitto priv.uo e sul le concentrazioni monopohstkli*.- Intatti non e'e soltanto II nutli ca. C'e anche il fatto che — *.o inc disse Costa all'assemblea del la Conlindustria — in Italia il profitto e « impopolare ». bianio in un paese in cui piii vivace e la lotta politica dei lavoraton e della siniitra, nei confronti tlel- l'attuale meccanismo di sviluppo tutto fondato sul profitto priva to. Ecco allora che la scien/.i economica parruccona (quella the uomini come Carli non Dcguono) spczza una lancia in favore del- la bandiera agitata da Costa e cnticata dalla Chiesa.

Ma nessuna demolizione a puntate dcU'Hnciclica, nessun ri- chiamo alle « leggi ccononuthc ».

riuscira a renderc popolarc quel logoro vcssillo.

Aris Accornero

Assistenza INAM

a contadini pensionati

e disoccupoti

Li legge che estende I'assi- stenza ma!att;a ai pensionati co- loni. mezzadri, co'tivatori diretti, disoccupati e sospesi dal lavoro e stata approvata dennitivamente dalla Commissione Lavoro della Camera, n prowedimento diver- ra esecutivo nej prossimi giorni con la pubblicazione sulla Gaz- zetta Ufficiale. Nel solo settore agricok). interessa 953 mila col- tivatori diretti e 385 mila coloni e mezzadri

Gli ooeri dcrivanti saranno coperti con un aggravamento dei contributi dei contadini e con il prclevamento di 35 miliardi annui dal fondo per i'assistenza ai lavoratori tubercolotia". I co- munisti hanno condannato viva- cemente queste proposte gover- native. E' stato respinto un emendamento dei nostri parla- mentari. Ma con la maggioran- za non hanno votato alcuni so- cialisti e il d c . Scalia.

TV e notizie pericolose

L

A DIREZIONE c la rcda zione del Telcgwrnalc con- tinuano a intenderc l'informa- zione in modo del tutto parti- colare: disunguono lc notizie in

« pericolose » e « non pericolo- se », in « sconvenienti • c « con- venient! »; passano soltanto le scconde e omettono le prime. Gli italiani che si hmitasscro a guar- dare soltanto il Telcgiornale, in questi giorni, che cosa saprebbc- IO della violcnta polemica in cor- so sui «coipo di Stato» del '64 ? Se pensiamo a quel che il Telcgtornale avrebbc potuto fare, di sua iniziativa, in riteri- mento a questo dibattito, ci vengono addirittura le vertigini:

basta dire che avremmo potuto vedere i « testimom » citati dai giomali di'ieri comparire in pri- ma persona dinanzi allc tclcca- mcre per sostencre lc loro ai- fermazioni sui fatti. Ma lascu- mo andarc: questa, alio stato delle cose, e famatelevisione.

Tuttavia, d lelegtornale avreb- bc potuto quanto meno rifcrirc indirettamcnte sui termini dell i questione, come stanno facendo tutti i quotidiam. Ii invece no.

Silenzio assoluto o qualche smo/

zitata notizia, sccondo il sistcma seguito gia per l'« affarc • de.

SIFAR. Gcncralmcnte, di quette cose il Telcgtornale parla soltan- to quando le questioni giungono in Parlamento o vengono citate net comunicati governativi, giun- gendo a volte a dar notizia di smentite che si riferiscono a fatti di cui i telespetiatori non sono mai stati informati. E poi, di tanto in tanto, i settimanah televisivi mandano anche in on da servi/i nei quali si lamenta che gli italiani « non si interes sano di politica ». C'c poco da Iamcntarsi: se dovessero rcgolar- si sul Telegiornale soltanto avreb- bero ben poco di che interes- sarsi!

D'altra parte, i m convenient! » silenzi vengono osservaii anche quando le notizie vengono pas- sate con rilievo. Pensiamo al modo nel quale l'altra sera e stata riferita U conferenza stam pa di De Gaulle: rilievo alia no tizia, Glmato sulla conferenza, esatto riassunto delle posiziom del presidente francese sul MEC e sulla politica interna. Unica, netta omissione: il rifcrimento testuale di De Gaulle alio « scan- dalo» dell'tntervento americaoo nel Vietnam. Giornalismo isjtto in casa, inaomma. -

Giovanni Ctoanto

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