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Academic year: 2022

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Ministero dell’Interno

Commissione nazionale per il diritto di asilo

Area II – Affari Internazionali e Comunitari – Unità COI

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MODULARIO

INT. - 168 MOD. 17 LC1

Paese Guinea-Bissau

Argomento Situazione socio-politica, sicurezza, diritti umani; regione di Oio.

Parole chiave Sicurezza; diritti umani; regione di Oio; Mansabà Data della risposta 11 dicembre 2017

http://www.un.org/Depts/Cartographic/map/profile/guineabi.pdf (accessed on 28.11.2017)

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Disclaimer:

Il presente rapporto non intende presentare valutazioni di rischio sull’intero paese o su sue singole aree né indicazioni in caso di rimpatrio ma, attraverso informazioni aggiornate rilevate dalle fonti più accreditate , fornire un quadro di eventi recenti distinti per zone e località. Tali informazioni sono relative pertanto al particolare oggetto della ricerca e conseguentemente riguardano esclusivamente gli aspetti esaminati, non avendo gli stessi carattere generalizzato.

Si richiedono informazioni relative all’attuale situazione generale del paese, con particolare riferimento alla provincia di Mansabà.

Situazione generale

1) Sul sito dell’Ufficio per gli affari consolari1 del Dipartimento di Stato degli USA, la sicurezza in Guinea-Bissau è descritta:

“La Guinea-Bissau è uno dei paesi più poveri dell'Africa occidentale e manca di risorse e infrastrutture sufficienti per garantire un ambiente di sicurezza stabile. Dal momento in cui la Guinea-Bissau ha ottenuto l'indipendenza dal Portogallo nel 1974, il paese è stato tormentato da colpi di stato, omicidi politici e una guerra civile. A causa dell'attuale situazione politica, economica e di sicurezza in Guinea-Bissau, tutti i cittadini e le organizzazioni statunitensi dovrebbero porre maggiore attenzione alla propria sicurezza personale. Gli ordigni militari inesplosi e le mine antiuomo rimangono sparse per tutto il paese […].La situazione del crimine in Guinea-Bissau è considerata critica a causa della frequenza dei crimini e della mancanza di risorse per le forze dell'ordine. […] La polizia e il personale di emergenza in Guinea-Bissau mancano delle risorse di base necessarie per rispondere efficacemente alla criminalità e alle situazioni di emergenza. […] I moderni servizi medici sono praticamente inesistenti in Guinea-Bissau […].”

2) Il rapporto dell’Ufficio per la Sicurezza Diplomatica (OSAC2) dell’USDOS sulla situazione della sicurezza e il crimine del 2017 concernente la Guinea-Bissau, riporta alla sezione

‘terrorismo’:

1 Bureau of Consular Affairs - USDOS – Guinea-Bissau, Country information, Last Updated: March 29, 2017, available at https://travel.state.gov/content/passports/en/country/guinea-bissau.html (accessed on 30/11/2017).

2 Bureau of Diplomatic Security (OSAC) - Guinea-Bissau 2017 Crime & Safety Report, 3 October 2017, available at https://www.osac.gov/Pages/ContentReportDetails.aspx?cid=21430 (accessed on 30/11/2017).

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“In Africa occidentale esiste una minaccia regionale del terrorismo transnazionale che potrebbe estendersi alla Guinea-Bissau. L'instabilità di un governo nascente, confini porosi e la mancanza di risorse per far rispettare la legge creano un vuoto che i terroristi potrebbero cercare di sfruttare come luogo di rifugio e di sostegno alle operazioni logistiche regionali.”

A livello politico, la Guinea-Bissau ha avuto 5 diversi governi dal 2015. Le tensioni politiche continuano a verificarsi e l’esecutivo non è in grado di adempiere alle proprie funzioni. La corruzione è diffusa ad ogni livello del governo. Dal punto di vista dell’applicazione delle leggi, il personale di polizia e di emergenza non è sufficientemente addestrato, né opportunamente finanziato per affrontare indagini in maniera indipendente.

3) Nel sito del United Nations Integrated Peacebuilding Office in Guinea-Bissau (UNIOGBIS)3, nell’articolo ‘Profondamente preoccupati, i partner della Guinea Bissau chiedono moderazione agli attori politici’ del 21 marzo 2017, si legge:

“Le cinque organizzazioni internazionali, partner nel processo di consolidamento della pace in Guinea-Bissau, noto come il gruppo P5 - Unione africana (UA), la Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (ECOWAS), la Comunità dei paesi di lingua portoghese (CPLP), l'Unione Europea (UE) e le Nazioni Unite (ONU) - si sono incontrate il 15 marzo con il presidente della Guinea Vaz per esprimere la loro preoccupazione e scambiare con lui alcune opinioni sul momento politico nel paese.

[…] Il rappresentante dell'Unione Africana ha detto che i partner sono preoccupati per l'escalation verbale da entrambe le parti, e avverte che ‘la comunità internazionale non tollererà’. Il P5 ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma di aver notato con preoccupazione l'evoluzione della situazione politica nel paese […] Nel suo comunicato, il P5 sottolinea che il clima politico in Guinea-Bissau ‘è sempre più caratterizzato da un aumento delle tensioni politiche e sociali, nonché da un'escalation verbale da parte di attori politici in un contesto di accuse e contro-accuse’. […] I partners della Guinea-Bissau hanno anche ricordato che il Consiglio di sicurezza dell'ONU, il Consiglio per la Pace e la Sicurezza dell'Unione africana e i capi di Stato e di governo dell'ECOWAS 'considerano gli accordi di Conakry il quadro privilegiato per risolvere la crisi in Guinea-Bissau, guidati dal mediatore dell'ECOWAS' […]

Infine, i partner ribadiscono la loro determinazione a continuare a lavorare 'insieme al

3 UNIOGBIS – ‘Deeply concerned, Guinea Bissau partners call on political actors for moderation’, 21 March 2017, available at https://uniogbis.unmissions.org/en/deeply-concerned-guinea-bissau-partners-call-political-actors- moderation (accessed on 30/11/2017).

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popolo della Guinea Bissau, la principale vittima di questa crisi', per contribuire alla stabilità politica e sociale, condizione indispensabile per la pace, la democrazia e lo sviluppo socioeconomico sostenibile.”

4) In un recente articolo (13 settembre 2017) nel sito del United Nations Integrated Peacebuilding Office in Guinea-Bissau (UNIOGBIS)4, si legge:

“Il Presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha rilasciato una dichiarazione sulla situazione in Guinea-Bissau invitando i leader della Guinea-Bissau ad attuare l'accordo di Conakry del 14 ottobre 2016, compresa la nomina di un Primo Ministro di consenso come richiesto dal suddetto accordo. […] Il Presidente del Consiglio di sicurezza ha affermato: ‘Il Consiglio di sicurezza esprime profonda preoccupazione per l'irrisolta impasse politica in Guinea-Bissau a causa dell'incapacità dei suoi leader politici di raggiungere una soluzione duratura e consensuale’ […]

Inoltre, il Consiglio di sicurezza ha espresso preoccupazione per 'gli effetti negativi della crisi politica sulla popolazione civile in Guinea-Bissau e sollecita tutti gli attori politici a mettere gli interessi del popolo della Guinea-Bissau al di sopra di ogni altra considerazione e [...] a rispettare il loro impegno di portare stabilità politica in Guinea- Bissau impegnandosi in un dialogo autentico […] Il Consiglio di sicurezza sottolinea che l'attuazione dell'accordo di Conakry porterà la Guinea-Bissau più vicino alla stabilità politica e rafforzerà la fiducia del pubblico prima delle elezioni’.”

5) Il rapporto ‘Freedom in the World 2017 - Guinea-Bissau’ di Freedom House5 del settembre 2017, fornisce una breve panoramica sulle principali problematiche del paese:

“Le elezioni della Guinea-Bissau del 2014, tenutesi due anni dopo un colpo di stato militare, hanno segnato un significativo miglioramento della governance democratica.

Tuttavia, il paese rimane politicamente fragile, con i mesi successivi alle elezioni segnati dalle divisioni nel partito al governo e dall'ascesa e la caduta di numerosi primi ministri. La corruzione rimane un problema importante, sostenuto dal ruolo di spicco del paese nel traffico internazionale di droga e dalle limitate risorse stanziate dal governo per combatterlo. La violenza e gli omicidi rimangono problemi seri.”

4 UNIOGBIS – ‘UN Security Council calls on Guinea-Bissau leadership to implement Conakry Agreement, including by appointing a consensus Prime Minister’, 13 September 2017

available at https://uniogbis.unmissions.org/en/un-security-council-calls-guinea-bissau-leadership-implement-conakry- agreement-including-appointing (accessed on 30/11/2017).

5 Freedom House - ‘Freedom in the World 2017 - Guinea-Bissau’, 1 September 2017, available at http://www.refworld.org/country,,,,GNB,,59c102f910,0.html (accessed on 30/11/2017).

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Diritti umani

6) Nell’ultimo rapporto del Dipartimento di Stato americano - USDOS6 sulla situazione dei diritti umani in Guinea-Bissau, si legge:

“La Guinea-Bissau è una repubblica multipartitica. È governata da un governo democraticamente eletto guidato dal presidente Jose Mario Vaz e dal primo ministro Baciro Dja, del Partito africano per l'Indipendenza della Guinea e Capo Verde (PAIGC). Vaz è entrato in carica nel 2014 dopo un'elezione giudicata libera ed equa dagli osservatori internazionali. Il paese ha sopportato prolungati disordini politici intrapartitici del PAIGC, dopo la destituzione del Primo Ministro Domingos Simoes Pereira dell'agosto 2015 e la successiva rimozione del successore di Pereira, Carlos Correia, del 12 maggio. A differenza degli anni precedenti, il governo ha mantenuto l'autorità sulle forze di sicurezza. Gravi violazioni dei diritti umani sono state:

detenzioni arbitrarie; corruzione dei pubblici ufficiali, esacerbata dall'impunità dei funzionari governativi e dal loro sospetto coinvolgimento nel traffico di droga e violenze e discriminazioni contro donne e bambini. Altre violazioni dei diritti umani hanno incluso: trattamento violento dei detenuti; pessime condizioni di detenzione;

mancanza di indipendenza giudiziaria e del giusto processo; ingerenza nella privacy;

Mutilazioni Genitali Femminili/Escissione (FGM/C); e tratta di esseri umani. Il governo non ha adottato misure efficaci per perseguire o punire i funzionari o altre persone che hanno commesso abusi, sia nei servizi di sicurezza che altrove nel governo. L'impunità è un problema serio.”

7) Il rapporto di Amnesty International7 2016/2017 sulla Guinea-Bissau considera tra le criticità del paese:

“La perdurante crisi politica ha ritardato l'attuazione delle raccomandazioni dell'Esame Periodico Universale (UPR) delle Nazioni Unite del 2015 e ha ostacolato le riforme economiche e sociali. Nessun progresso è stato fatto nel migliorare le condizioni carcerarie. Il sistema giudiziario non ha sempre rispettato il giusto processo ed è stato criticato per incompetenza e corruzione.”

6 USDOS – Country Reports on Human Rights Practices for 2016, Guinea-Bissau, available at http://www.state.gov/j/drl/rls/hrrpt/humanrightsreport/index.htm?year=2016&dlid=265264 (accessed on 30/11/2017)

7 Amnesty International – Guinea-Bisseau 2016/2017, available at https://www.amnesty.org/en/countries/africa/guinea- bissau/report-guinea-bissau/ (accessed on 30/11/2017).

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In ragione della crisi succitata, il Consiglio di sicurezza delle NU, nel febbraio 2017, ha prorogato il mandato della Commissione delle NU per il Consolidamento della Pace (UNIOGBIS) di un ulteriore anno. Il sistema giudiziario è stato descritto ‘triste’ e ‘terribile’ dalla relatrice speciale delle NU sull’indipendenza della magistratura, soprattutto sotto il profilo dell’impunità e della corruzione.

Mansabà (regione di Oio)

La Guinea Bissau è divisa in 8 regioni oltre alla Regione di Bissau; ciascuna regione comprende a sua volta settori; nella regione di Oio è situato il settore di Mansabà.

8) Il sito di Encyclopaedia Britannica8 riporta le seguenti informazioni relativamente alla regione di Oio:

“Oio, regione situata nella Guinea-Bissau centro-settentrionale. E 'stata creata dagli ex concelhos (comuni) di Farim, Bissorã e Mansôa a metà degli anni '70. Il confine di Oio con la regione del Quinará, il suo vicino a sud, è formato dal fiume Gêba, che scorre verso est-ovest.[…]”

9) Alla sezione ‘Responsabilità’ del rapporto 2016/2017 di Amnesty International9 sulla Guinea- Bissau è brevemente riportata una notizia concernente la regione di Oio in controtendenza con la normale situazione del paese:

“Le indagini sulle passate violazioni dei diritti umani, comprese le uccisioni politiche tra il 2009 e il 2012, non hanno avuto progressi. Tuttavia, a maggio il tribunale regionale di Bissorã, nella regione di Oio, ha condannato quattro agenti di polizia che nel luglio 2015 hanno picchiato a morte Tchutcho Mendonça, in loro custodia. Tre agenti sono stati condannati a sette anni e tre mesi di carcere e uno a cinque anni.”

8 Encyclopaedia Britannica – Oio, region Guinea-Bissau, available at https://www.britannica.com/place/Oio (accessed on 29/11/2017).

9 Amnesty International – Guinea-Bisseau 2016/2017, available at https://www.amnesty.org/en/countries/africa/guinea- bissau/report-guinea-bissau/ (accessed on 30/11/2017).

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10) Nel rapporto di FAO/WFP10 per il Consiglio di sicurezza delle NU del giugno 2017 denominato ‘Monitoraggio della sicurezza alimentare in paesi con situazioni di conflitto’ si legge:

“ […] Tuttavia, nella regione di Oio, la situazione nutrizionale è critica, con un tasso GAM (grave malnutrizione generale) del 16,1%, di cui il 12,5% aveva MAM (grave malnutrizione moderata) e il 3,7% SAM (gravissima malnutrizione). A parte la regione di Oio, le altre regioni hanno tassi nutrizionali accettabili - cioè inferiori al 5%. […]”

11) L’Organizzazione A,B,C, Solidarietà e Pace11Onlus, che si occupa di rafforzare il sistema di produzione agricola nella regione Oio, in un documento del 2008 , a conferma della notizia sopra riportata, afferma quanto segue:

“In Guinea Bissau l'agricoltura è la base dell'economia e costituisce circa il 50% del PIL, mentre l'80% della popolazione lavora in questo settore. Ma l'agricoltura continua ad essere tradizionale e di sussistenza, poco mirata al mercato e i contadini, anche se numerosi, sono nella maggior parte vecchi e analfabeti. Inoltre, i rendimenti sono bassi e debole la produttività, mentre le strutture agricole sono arcaiche e le tecniche agricole rudimentali. Anche gli equipaggiamenti sono scarsi e gli investimenti di capitale limitati. […] nella regione Oio l’impatto della povertà è maggiore che nelle altre regioni della Guinea Bissau, il 79% (Bafata 72%, Gabu 66%, Cacheu 64%, Biombo 63%).

Questa Unità COI, nel limitato arco di tempo dedicato alla presente ricerca, non ha trovato informazioni riferibili specificamente alla provincia di Mansabà.

10 FAO/WFP - Monitoring food security in countries with conflict situations, a joint FAO/WFP update for the United Nations Security Council June 2017, Pag. 16 Nutrition situation

available at http://www.fao.org/3/a-i7490e.pdf (accessed on 30/11/2017).

11 A,B,C, solidarietà e pace ONLUS Guinea Bissau: firmato accordo di cooperazione – Oio pag. 6

disponibile in http://www.abconlus.it/documentazione/semestrali/2008-giugno.pdf accesso al sito 6 dic. 2017

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Riepilogo delle fonti

Bureau of Consular Affairs - USDOS – Guinea-Bissau, Country information, Last Updated: March 29, 2017, available at https://travel.state.gov/content/passports/en/country/guinea-bissau.html (accessed on 30/11/2017).

Bureau of Diplomatic Security (OSAC) - Guinea-Bissau 2017 Crime & Safety Report, 3 October 2017, available at https://www.osac.gov/Pages/ContentReportDetails.aspx?cid=21430 (accessed on 30/11/2017).

UNIOGBIS – ‘Deeply concerned, Guinea Bissau partners call on political actors for moderation’, 21 March 2017, available at https://uniogbis.unmissions.org/en/deeply-concerned-guinea-bissau- partners-call-political-actors-moderation (accessed on 30/11/2017).

UNIOGBIS – ‘UN Security Council calls on Guinea-Bissau leadership to implement Conakry Agreement, including by appointing a consensus Prime Minister’, 13 September 2017, available at https://uniogbis.unmissions.org/en/un-security-council-calls-guinea-bissau-leadership-implement- conakry-agreement-including-appointing (accessed on 30/11/2017).

Freedom House - ‘Freedom in the World 2017 - Guinea-Bissau’, 1 September 2017, available at http://www.refworld.org/country,,,,GNB,,59c102f910,0.html (accessed on 30/11/2017).

USDOS – Country Reports on Human Rights Practices for 2016, Guinea-Bissau, available at http://www.state.gov/j/drl/rls/hrrpt/humanrightsreport/index.htm?year=2016&dlid=265264

(accessed on 30/11/2017)

Amnesty International – Guinea-Bisseau 2016/2017, available at https://www.amnesty.org/en/countries/africa/guinea-bissau/report-guinea-bissau/ (accessed on 30/11/2017).

Encyclopaedia Britannica – Oio, region Guinea-Bissau, available at https://www.britannica.com/place/Oio (accessed on 29/11/2017).

Amnesty International – Guinea-Bisseau 2016/2017, available at https://www.amnesty.org/en/countries/africa/guinea-bissau/report-guinea-bissau/ (accessed on 30/11/2017).

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FAO/WFP - Monitoring food security in countries with conflict situations, a joint FAO/WFP update for the United Nations Security Council June 2017, available at http://www.fao.org/3/a- i7490e.pdf (accessed on 30/11/2017).

A,B,C, solidarietà e pace ONLUS Guinea Bissau: firmato accordo di cooperazione – Regione di Oio pag. 6 disponibile in http://www.abconlus.it/documentazione/semestrali/2008-giugno.pdf accesso al sito 6 dic. 2017

Area II – Unità COI Roma, 11 dicembre 2017

unicoi@interno.it

Disclaimer

Le informazioni fornite sono state ricercate, valutate e analizzate con la massima cura in un arco di tempo limitato. Il documento, tuttavia, non ha la pretesa di essere esaustivo. Il fatto che un evento, una persona o un’organizzazione determinati non siano menzionati nella relazione non significa che l’evento non si sia verificato o che la persona o l’organizzazione non esistano.

Il presente documento non entra nel merito di nessuna particolare richiesta di protezione internazionale o di asilo.

Unità COI

L’Unità COI è parte della Commissione Nazionale per il Diritto di Asilo, Dipartimento delle Libertà Civili e Immigrazione, del Ministero dell’Interno. Il suo ruolo è di ricercare, compilare e produrre informazioni sui paesi dei richiedenti asilo ad uso esclusivo delle Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale e della magistratura nell’ambito dei provvedimenti di competenza.

Tutti i prodotti COI vengono compilati sulla base di un ampio spettro di materiali affidabili prodotti da fonti di informazioni esterne e sono elaborati seguendo le Linee Guida UE per la produzione di COI, la metodologia EASO per la produzione di rapporti COI e la guida EASO

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sulle richieste COI. L’Unità COI non è responsabile per l’accuratezza, attualità, imparzialità ed equilibrio delle informazioni fornite da fonti esterne consultate. Sono basati su informazioni pubblicate o divulgabili (molti sono anche accessibili dal Portale COI EASO). Non contengono nessuna opinione o posizione del Ministero dell’Interno, ne sul merito di una specifica domanda di protezione internazionale.

Il Decreto Legislativo n.25 del 28 gennaio 2008 (art. 5, 8, 27 co1bis) fornisce la base per la produzione, da parte della Commissione Nazionale, di informazioni precise e aggiornate sulla situazione socio-politico-economica dei paesi di origine dei richiedenti asilo/protezione internazionale da mettere a disposizione delle Commissioni Territoriali e degli organi giurisdizionali. Detto testo prevede anche che Commissioni Territoriali e giudici possano richiedere tali informazioni ove “necessarie a integrazione del quadro probatorio prospettato dal richiedente”.

L’Unità COI, nell’ambito delle informazioni che offre, non può tuttavia dare una valutazione sul livello generale di rischio in un paese (o zone specifiche dello stesso) o se vi sussista sufficiente protezione per specifici gruppi o individui. La COI non costituisce valutazione del rischio. Sta a decisori e giudici trarre dalle informazioni fornite conclusioni legate al caso specifico e una valutazione sul rischio passato e futuro.

L’Unità COI non può inoltre effettuare indagini su singoli richiedenti nel corso dell’intero procedimento di asilo. In linea di massima, la verifica di documentazione presentata (che non può essere effettuata direttamente da questa unità) non va richiesta a meno che non sia considerata assolutamente essenziale. In tali casi, si stabilisce con il Ministero degli Affari Esteri se tale verifica possa essere realizzata.

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