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6 giugno, 2016
INDICE
1 INTRODUZIONE ... 1
2 INQUADRAMENTO TERRITORIALE ...3
2.1 STRUTTURA E DINAMICA DEMOGRAFICA...3
2.1.1 Evoluzione demografica...3
2.1.2 Struttura della popolazione ...4
2.1.3 Indicatori demografici di sintesi ...6
2.1.4 Distribuzione della popolazione nel territorio comunale...7
2.2 STRUTTURA E DINAMICA ECONOMICA...9
2.3 STRUTTURA E DINAMICA ABITATIVA...11
2.3.1 Consistenza e caratteristica delle abitazioni ...11
2.3.2 Previsioni demografiche...12
2.4 DESCRIZIONE RETE VIARIA...14
2.5 ZONIZZAZIONE DEL TERRITORIO...25
3 INDAGINI DI TRAFFICO... 28
3.1 RILIEVI DI TRAFFICO...28
3.2 AGGIORNAMENTO RILIEVI AL 2016 ...39
4 ANALISI DELLO STATO ATTUALE DEL SISTEMA DELLA MOBILITÀ... 41
4.1 APPROCCIO METODOLOGICO PER LA COSTRUZIONE DEL MODELLO DI TRAFFICO...41
4.1.1 Rappresentazione del sistema di offerta...41
4.1.2 Modellizzazione delle intersezioni ...42
4.1.3 Scelta del percorso ...45
4.1.4 Calibrazione...46
4.1.5 Stima delle emissioni inquinanti...47
4.1.6 Stima delle emissioni acustiche...49
4.2 CALIBRAZIONE DEL MODELLO...51
4.3 PERFORMANCE DEL SISTEMA DI TRASPORTO E IMPATTO AMBIENTALE...52
5 DEFINIZIONE E VALUTAZIONE DEGLI SCENARI FUTURI ... 56
5.1 SCENARIO “NUOVI INSEDIAMENTI”...56
5.2 SCENARIO “NUOVA ROTATORIA VIA POSTUMIA”...60
5.3 SCENARIO “OLMI SUD” ...63
6 CONCLUSIONI E POLICY ... 67
7 BIBLIOGRAFIA ... 69
INDICE DELLE TABELLE
Tabella 1. Evoluzione e caratteristiche delle famiglie... 5
Tabella 2. Indicatori demografici ... 6
Tabella 3. Distribuzione della popolazione nel comune di San Biagio di Callalta. 1991, 2001 e 2011... 8
Tabella 4. Unità locali per settore di attività economica nei periodi censuari 2001 e 2011... 9
Tabella 5. Imprese attive per settore di attività economica...10
Tabella 6. Abitazioni nel Comune di San Biagio nei periodi censuari 1991, 2001, 2011...11
Tabella 7. Proiezioni della popolazione...13
Tabella 8. Scheda Via Brescia...22
Tabella 9. Scheda Via del Molino ...22
Tabella 10. Scheda Via 1° Maggio ...23
Tabella 11. Scheda Via Postumia (SR 53)...23
Tabella 12. Scheda Via Venezia...24
Tabella 13. Scheda Via Duca d’Aosta ...24
Tabella 14. Scheda Via Matteotti ...25
Tabella 15. Scheda Via Agozzo ...25
Tabella 16. Zonizzazione...26
Tabella 17. Sezioni di Indagine e periodo di rilevazione ...28
Tabella 18. Flussi rilevati mono-direzionali in Veicoli Equivalenti. 2016...30
Tabella 19. Flussi mono-direzionali in Veicoli Equivalenti complessivi. 2016...40
Tabella 20. Fattore correttivo di ripartizione dei flussi di traffico (fd) ...44
Tabella 21. Fattore correttivo dovuto alla larghezza delle corsie e delle banchine(fw) ...44
Tabella 22. LoS in funzione della tipologia di strada e della Velocità ...44
Tabella 23. LoS in funzione del ritardo nelle manovre di svolta...45
Tabella 24. Fattori di correzione per le diverse velocità medie del deflusso...50
Tabella 25. Fattori di correzione per il tipo di superficie stradale...51
Tabella 26. Fattori di correzione per la pendenza longitudinale della strada ...51
Tabella 27. Fattori di correzione per casi limite di traffico ...51
Tabella 28. Coefficiente di determinazione (R2)...52
Tabella 29. Performance rete di trasporto stradale per arco. 2016 ...53
Tabella 30. Performance rete di trasporto stradale per Zona. 2016 ...53
Tabella 31. Emissioni inquinanti per kmq e zona di traffico. 2016 ...54
Tabella 32. Flussi orari in Ingresso (IN) e Uscita (OUT) – CC Tiziano. 2016...57
Tabella 33. Scenario “Nuovi Insediamenti” – Performance rete stradale. 2016 ...57
Tabella 34. Scenario “Nuovi Insediamenti” – Impatto Ambientale. 2016...58
Tabella 35. Scenario “Nuova Rotatoria” – Tempi Medi di Svolta e LoS. 2016 ...60
Tabella 36. Scenario “Nuova Rotatoria” – Performance rete stradale. 2016...61
Tabella 37. Scenario “Nuova Rotatoria” – Impatto Ambientale. 2016 ...61
Tabella 38. Scenario “Olmi Sud” – Performance rete stradale. 2016...63
Tabella 39. Scenario “Olmi Sud” – Impatto Ambientale. 2016 ...63
INDICE DELLE FIGURE
Figura 1. Andamento della popolazione residente (1993-2015)...3
Figura 2. Dinamiche demografiche (1993-2013) ...4
Figura 3. Classi di età della popolazione residente nel 2013 ...4
Figura 4. Andamento della popolazione residente con e senza gli stranieri ...5
Figura 5. Distribuzione della popolazione nel territorio comunale...7
Figura 6. Vista Via Brescia incrocio Via Postumia ... 15
Figura 7. Vista Via Brescia incrocio Via del Molino ... 15
Figura 8. Vista Viale 1° Maggio da Via Postumia ... 16
Figura 9. Vista Via Postumia verso San Biagio di Callalta ... 16
Figura 10. Vista Via Postumia verso Olmi... 17
Figura 11. Vista Via Agozzo da verso Olmi ... 17
Figura 12. Vista Via Postumia/Via Venezia verso Olmi ... 18
Figura 13. Vista Via Venezia verso Nord... 18
Figura 14. Vista Via G. Matteotti verso Olmi ... 19
Figura 15. Vista Via Mignagola verso Nord... 19
Figura 16. Vista Via Postumia/Via Canova verso Olmi... 20
Figura 17. Ortofoto area Intervento ... 21
Figura 18. Zonizzazione ... 27
Figura 19. Localizzazione sezioni di rilievo del traffico. 2016... 29
Figura 20. Sezione O... 31
Figura 21. Sezione P... 32
Figura 22. Sezione Q... 33
Figura 23. Sezione R... 34
Figura 24. Sezione S ... 35
Figura 25. Sezione T... 36
Figura 26. Sezione U ... 37
Figura 27. Sezione V ... 38
Figura 28. Localizzazione sezioni di rilievo del traffico. 2014... 39
Figura 29. Parametri geometrici per il calcolo della capacità di una rotatoria... 42
Figura 30. Flussi di traffico Ora di Punta [Veq/h]. 2016 ... 55
Figura 31. Scenario “Nuovi Insediamenti” – Variazione Flussi di traffico Ora di Punta [Veq/h]. 2106... 59
Figura 32. Scenario “Nuova Rotatoria” – Variazione Flussi di traffico Ora di Punta [Veq/h]. 2106... 62
Figura 33. Scenario “Olmi Sud” – Caratteristiche. 2106 ... 65
Figura 34. Scenario “Olmi Sud” – Variazione Flussi di traffico Ora di Punta [Veq/h]. 2106... 66
1 INTRODUZIONE
L’obiettivo dello Studio del Traffico è la valutazione di alcuni scenari prospettici con nuove soluzioni viabilistiche nella frazione di Olmi di San Biagio di Callalta. Tale frazione è attraversata dalla Strada Regionale 53 (Via Postumia), che rappresenta la principale via di accesso a Treviso da Est, ed è inoltre caratterizzata dalla presenza di alcune peculiarità quali l’area commerciale del Centro Tiziano e lo stabilimento industriale della De Longhi.
Come conseguenza, l’area in questione è caratterizzata sia da un traffico di attraversamento da e verso il centro urbano di Treviso, sia da flussi specifici verso le due polarità sopra menzionate con una quota non trascurabile di mezzi pesanti che sono causa sia di congestione in alcune fasce orarie della giornata, sia di riduzione della sicurezza nella circolazione del centro abitato, nonché di un impatto ambientale rilevante in termini di inquinamento acustico e atmosferico.
L’Amministrazione Comunale, intende migliorare tale situazione al fine di garantire una maggiore vivibilità dell’abitato di Olmi, con una serie di interventi puntuali. A tal fine, si è ritenuto necessario effettuare una valutazione approfondita con un modello di simulazione del traffico in grado da un lato di rappresentare la situazione attuale e le relative criticità del sistema, dall’altro di simulare alcuni scenari di breve- medio periodo legati sia all’evoluzione del sistema insediativo, commerciale ed industriale, sia ad alcune progettualità che propongono soluzioni viabilistiche alternative. Tali scenari dovranno comunque prendere in considerazione quanto previsto dal PAT comunale in via di approvazione. In tale contesto, sono state svolte le attività seguenti:
• Inquadramento territoriale della frazione di Olmi di San Biagio di Callalta, analisi socio-economica e descrizione rete viaria attuale;
• Zonizzazione del territorio sulla base dei dati relativi all’ultimo censimento della popolazione e delle abitazioni (2011) e stima della domanda di trasporto per i veicoli leggeri e pesanti;
• Rilievi di flussi di traffico attuali in 8 sezioni stradali, come individuate nella cartografia successiva nei giorni di venerdì (7:00-19:00) mediante attrezzature radar per il rilievo automatico dei veicoli classificati;
• Implementazione di un modello di simulazione del traffico in ambiente Cube per l’area oggetto di studio in grado di stimare gli impatti sul sistema territoriale sulla base degli indicatori seguenti:
− performance del sistema dei trasporti (flussi di traffico, km percorsi, livelli di congestione);
− impatti sull’ambiente (emissioni inquinanti, CO2, emissioni acustiche);
• Calibrazione del modello allo stato attuale mediante i flussi di traffico acquisiti dalle attività di indagine proposte e dai dati già in possesso,
opportunamente aggiornati e integrati allo stato attuale, relativi a misurazioni già fatte di recente nell’area oggetto di studio;
• Definizione, implementazione e simulazione degli scenari relativi sia alla domanda che offerta di Trasporto;
Nelle sezioni successive sono state descritte le attività svolte, organizzando il report in 4 parti, la prima dedicata all’inquadramento e alla zonizzazione del territorio, la seconda alla descrizione delle indagini sul campo e all’aggiornamento dei dati allo stato attuale, la terza all’approfondimento metodologico, alla calibrazione del modello e alla rappresentazione dello stato attuale e l’ultima alla illustrazione degli scenari di simulazione, dei risultati conseguiti e di alcune indicazioni di policy.
2 INQUADRAMENTO TERRITORIALE
2.1 STRUTTURA E DINAMICA DEMOGRAFICA
2.1.1 Evoluzione demografica
Alla fine del 2015 - ultimo dato disponibile da fonte ISTAT - la popolazione residente nel comune di San Biagio di Callalta ammonta a 12.984 abitanti, dato che si pone come base del dimensionamento demografico. Osservando il trend degli ultimi vent’anni si riconosce una crescita continua e particolarmente sostenuta.
Figura 1. Andamento della popolazione residente (1993-2015)
Fonte: Elaborazione Sistema Dati Regione Veneto e Istat, 2015
La dinamica della componente naturale registra, nell’ultimo ventennio, un numero di nati costantemente superiore al numero di morti, conseguentemente il saldo naturale è positivo e fornisce un contributo costante alla crescita della popolazione.
L’andamento della componente migratoria, il bilancio tra iscritti e cancellati all’anagrafe comunale, risulta a seconda degli anni positivo o negativo, ma, in particolare negli ultimi anni, è prevalentemente positivo, ad eccezione dell’ultimo dato registrato nel 2014 che segnala un brusco calo demografico, di cui, però, è difficile valutare il trend futuro.
Figura 2. Dinamiche demografiche (1993-2013)
Fonte: Elaborazione Sistema Dati Regione Veneto e Istat, 2015
2.1.2 Struttura della popolazione
Le dinamiche demografiche recenti hanno influito sulla struttura per classi di età della popolazione del Comune di San Biagio di Callalta. La distribuzione dei residenti secondo i dati anagrafici alla fine del 2013 evidenzia la riduzione della fascia 25-34 anni;
risulta invece in aumento il numero di residenti nella classe 45 - 49 anni.
Figura 3. Classi di età della popolazione residente nel 2013
Fonte: Elaborazione Sistema Dati Regione Veneto, 2015
Secondo i dati anagrafici negli ultimi 15 anni il numero medio di componenti per famiglia è sceso, passando da 3,2 a 2,6 componenti per nucleo. Questo processo trova origine nella modificazione di comportamenti sociali riconducibili da un lato all’aumento delle coppie senza figli e all’incremento dei nuclei familiari formati da un genitore e figli, dall’altro si lega all’aumento di nuclei unipersonali costituiti prevalentemente da persone anziane vedove.
Tabella 1. Evoluzione e caratteristiche delle famiglie POPOLAZIONE FAMIGLIE
ANNO
V.A. NUMERI V.A. NUMERI
COMPONENTI PER FAMIGLIA
1991 10.773* 100 3.351 100 3,2
2001 11.421* 106 4.014 119,8 2,8
2011 12.991 120,6 5.122 152,8 2,5
2014 13.032 121,2 5.095 152,1 2,5
Fonte: Elaborazione Sistema Dati Regione Veneto e ISTAT, 2015
L’ammontare degli stranieri residenti è pari nel 2015 a 1.488 unità, con un’incidenza sulla popolazione totale del 12,07%. Osservando il trend temporale dal 2000 al 2015, emerge che il peso sulla popolazione è più che quadruplicato passando dal 2,6% al 11,46%. Si tratta soprattutto di cittadini extracomunitari, provenienti in massima parte dal Marocco e dall’area balcanica (Romania, Albania e Serbia). Da segnalare la significativa presenza di minorenni (oltre il 30%) e di nuovi nati nel comune, nella popolazione straniera.
Figura 4. Andamento della popolazione residente con e senza gli stranieri
Fonte: Elaborazione Sistema Dati Regione Veneto, ISTAT e Comuni Italiani, 2015
2.1.3 Indicatori demografici di sintesi
Al fine di restituire una rappresentazione sintetica della struttura della popolazione sono stati presi in esame una molteplicità di indicatori statistici, tra cui:
• indice di vecchiaia che è un indicatore usato nella statistica demografica per descrivere il peso della popolazione anziana in una determinata popolazione.
Sostanzialmente stima il grado di invecchiamento di una popolazione. Esso si definisce come il rapporto di composizione tra la popolazione anziana (65 anni e oltre) e la popolazione più giovane (0-14 anni); valori superiori a 100 indicano una maggiore presenza di soggetti anziani rispetto ai giovanissimi.
• indice di dipendenza strutturale che è un indicatore di rilevanza economica e sociale. Rappresenta il numero di individui non autonomi per ragioni demografiche (età inferiore a 14 e superiore a 65) ogni 100 individui potenzialmente indipendenti (età 15-64). Un indice di dipendenza totale alto è sinonimo di un numero elevato di ragazzi e anziani di cui la popolazione attiva deve occuparsi complessivamente. Il numero di individui non autonomi sta lentamente aumentando.
• indice di ricambio della popolazione in età attiva che è definito dal rapporto tra coloro che stanno per “uscire” dalla popolazione potenzialmente lavorativa (età 60–64 anni) e il numero di quelli potenzialmente in ingresso sul mercato del lavoro (15-19 anni), moltiplicato per 100. Fornisce un’indicazione della sostituzione generazionale nella popolazione in età attiva. Un valore dell’indice pari a 100 costituisce la soglia di equilibrio, significa cioè che tutti quelli che potenzialmente sono in uscita dal mercato del lavoro sono sostituiti da quelli che vi stanno entrando. Valori inferiori a 100 indicano che le persone potenzialmente in uscita sono meno di quelle in entrata, mentre valori superiori a 100 rilevano che le uscite sono maggiori delle entrate.
L’indice di vecchiaia pone in evidenza il processo di progressivo invecchiamento della popolazione, nel 2013 è infatti pari al 123%. L’indice di dipendenza strutturale evidenzia che 100 persone attive devono farsi carico di circa 52 persone non attive, corrispondenti a 29 anziani e 23 giovani. L’indice risulta in crescita, rilevando un progressivo aumento della quota di popolazione non attiva a carico di quella attiva.
L’indice di ricambio evidenzia che a 100 potenziali ingressi nell’attività lavorativa corrispondono mediamente 119 uscite, anche se tale rapporto sembra in diminuzione.
Tabella 2. Indicatori demografici
ANNO % 0-14 % 15-64 % 65+ ABITANTI INDICE DI
VECCHIAIA INDICE DI
DIPENDENZA INDICE DI RICAMBIO
1997 14,1% 70,4% 15,45% 11.291 109,5% 42,0% 94,6%
2002 14,7% 68,6% 16,7% 11.428 113,4% 45,7% 119,1%
2010 15,7% 67,3% 17,0% 13.279 108,5% 48,6% 125,4%
2013 15,4% 65,9% 18,8% 13.093 123,1% 51,8% 119,1%
Fonte: Elaborazione Sistema Dati Regione Veneto e ISTAT, 2015
2.1.4 Distribuzione della popolazione nel territorio comunale
Il territorio comunale comprende, oltre al centro di San Biagio di Callalta, diverse frazioni di cui Olmi è la più popolata, dove, dai dati del censimento 2011, risiede il 28,6% della popolazione, segue San Biagio con il 19,8% pari a 2.584 abitanti residenti.
Ci sono, inoltre, numerose località abitate di piccole dimensioni e case sparse distribuite in modo non omogeneo sull’intero territorio.
Figura 5. Distribuzione della popolazione nel territorio comunale
Fonte: Elaborazione Propria su dati ISTAT, 2015
Dall’analisi della distribuzione dei residenti per località abitate, risulta che, al censimento del 2001, oltre il 67,9% degli abitanti risiede nei centri, l’11,6% nei nuclei e nelle case sparse il rimanente 20%. Nel periodo intercensuale è aumentato il numero di residenti nei centri e diminuito quello nei nuclei e nelle case sparse.
Nel 2011, i dati del censimento, confermano la situazione descritta nel 2001: il centro di San Biagio e la località Olmi sono quelle più popolose e nei dieci anni hanno conosciuto un incremento della popolazione di circa il 25%; vi è stato inoltre un calo generale di residenti nelle località minori, così come registrato nel periodo intercensuale, ad eccezione dell’abitato diffuso che ha registrato un lieve aumento dell’abitato.
Se da un punto di vista statistico il quadro si presenta come una realtà caratterizzata da una consistente diffusione insediativa, la lettura urbanistica restituisce, anche in termini quantitativi, una immagine concentrata della popolazione nelle frazioni maggiori e nei nuclei storici. L’analisi del processo evolutivo degli insediamenti derivato dalla ricostruzione delle carte IGM dell’ultimo secolo conferma questa valutazione.
Tabella 3. Distribuzione della popolazione nel comune di San Biagio di Callalta.
1991, 2001 e 2011
LOCALITÁ 1991 2001 VARIAZIONI
1991/2001 2011 VARIAZIONI 2011/2001 V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %
SAN BIAGIO 1.609 14,9 2.004 17,5 395 24,5 2.584 19,8 580 28,9
BOCCA CALLALTA 479 4,4 518 4,5 39 8,1 581 4,5 63 12,2
CAVRIÈ 666 6,2 681 6,0 15 2,3 852 6,5 171 25,1
FAGARÈ 423 3,9 496 4,3 73 17,3 550 4,2 54 10,9
ROVARÈ 320 3,0 492 4,3 172 53,8 526 4,0 34 6,9
OLMI- SAN FLORIANO 2.386 22,1 2.962 25,9 576 24,1 3720 28,6 758 25,6
SAN MARTINO 107 1,0 158 1,4 51 47,7 153 1,2 -5 -3,2
SANT'ANDREA DI B. 347 3,2 312 2,7 -35 -10,1 322 2,5 10 3,2
SPERCENIGO 134 1,2 149 1,3 15 11,2 139 1,1 -10 -6,7
BAGNON 306 2,8 0 0,0 -306 -100,0 0 0,0 0 0,0
BORGO VERDE 185 1,7 165 1,4 -20 -10,8 168 1,3 3 1,8
BOSCO 78 0,7 59 0,5 -19 -24,4 52 0,4 -7 -11,9
CAIN ORBO 45 0,4 0 0,0 -45 -100,0 0 0,0 0 0,0
CALBASSA 53 0,5 56 0,5 3 5,7 46 0,4 -10 -17,9
CA' LION 32 0,3 26 0,2 -6 -18,8 21 0,2 -5 -19,2
CASE BONETTO 44 0,4 32 0,3 -12 -27,3 20 0,2 -12 -37,5
CASE COLDELLA FORLIN 50 0,5 46 0,4 -4 -8,0 32 0,2 -14 -30,4
CASE LORENZON 39 0,4 38 0,3 -1 -2,6 37 0,3 -1 -2,6
CRETA 37 0,3 29 0,3 -8 -21,6 31 0,2 2 6,9
FOSSA 42 0,4 57 0,5 15 35,7 39 0,3 -18 -31,6
LEVADA 37 0,3 55 0,5 18 48,6 50 0,4 -5 -9,1
MOMESSO 37 0,3 44 0,4 7 18,9 44 0,3 0 0,0
NERBON 148 1,4 206 1,8 58 39,2 200 1,5 -6 -2,9
PARTISIONI 107 1,0 91 0,8 -16 -15,0 69 0,5 -22 -24,2
SAN FRANCESCO 63 0,6 60 0,5 -3 -4,8 39 0,3 -21 -35,0
SANTA CATERINA 61 0,6 54 0,5 -7 -11,5 54 0,4 0 0,0
SANTA MENNA 25 0,2 24 0,2 -1 -4,0 16 0,1 -8 -33,3
TREVISAN 21 0,2 35 0,3 14 66,7 33 0,3 -2 -5,7
MATTEOTTI - PASCOLI 170 1,6 195 1,7 25 14,7 203 1,6 8 4,1
ZANETTE 29 0,3 32 0,3 3 10,3 42 0,3 10 31,3
ZONA IND. OLMI 64 0,6 28 0,2 -36 -56,3 12 0,1 -16 -57,1
ZONA IND. S. BIAGIO 57 0,5 0 0,0 -57 -100,0 0 0,0 0 0,0
CASE SPARSE 2.577 23,9 2.335 20,4 -242 -9,4 2.386 18,3 51 2,2
TOTALE 10.780 100,0 11.439 100,0 659 6,1 13.021 100,0 1.582 13,8 Fonte: Elaborazione dati ISTAT
Qualora si passi dall’analisi della consistenza della popolazione alla densità, espressa in termini di abitanti per chilometro quadrato, si evidenzia un primo dato urbanistico interessante: emergono le aree dove la popolazione è più concentrata, San Biagio e Rovarè.
2.2 STRUTTURA E DINAMICA ECONOMICA
Delle 1044 unità locali registrate nell’ultimo censimento ISTAT del 2011, il 27,4%
sono adibite al commercio e il 18,2% ad attività manifatturiere; seguono in ordine decrescente per incidenza sul totale delle attività economiche, il settore delle costruzioni (15,5%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (7,7%), le attività immobiliari (5,7%) e le attività di servizi di alloggio e ristorazione (5,5%).
Tabella 4. Unità locali per settore di attività economica nei periodi censuari 2001 e 2011
2001 2011 2001-2011
ATTIVITÀ ECONOMICHE
U.L. % U.L. % Var. Ass, Var. %
Agricoltura, silvicoltura e pesca 14 1,4% 5 0,5% -9 -64,3%
Attività manifatturiere 214 21,7% 190 18,2% -24 -11,2%
Fornitura di acqua reti fognarie, attività di gestione dei
rifiuti e risanamento 5 0,5% 2 0,2% -3 -60,0%
Costruzioni 158 16,0% 162 15,5% 4 +2,5%
Commercio all'ingrosso e al dettaglio riparazione di
autoveicoli e motocicli 273 27,7% 286 27,4% 13 +4,8%
Trasporto e magazzinaggio 50 5,1% 41 3,9% -9 -18,0%
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 42 4,3% 57 5,5% 15 +35,7%
Servizi di informazione e comunicazione 12 1,2% 22 2,1% 10 +83,3%
Attività finanziarie e assicurative 17 1,7% 17 1,6% 0 0,0%
Attività immobiliari 32 3,2% 59 5,7% 27 +84,4%
Attività professionali, scientifiche e tecniche 72 7,3% 80 7,7% 8 +11,1%
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle
imprese 18 1,8% 25 2,4% 7 +38,9%
Istruzione 4 0,4% 7 0,7% 3 +75,0%
Sanità e assistenza sociale 24 2,4% 25 2,4% 1 +4,2%
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e
divertimento 3 0,3% 9 0,9% 6 +200,0%
Altre attività di servizi 48 4,9% 57 5,5% 9 +18,8%
Totale 986 100% 1044 100% 58 -
Fonte: dati ISTAT
Insieme questi settori rappresentano il 79,9% del totale; il rimanente 20,1% è costituito dai trasporti e magazzinaggio (3,9%), dal noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (2,4%), sanità e assistenza sociale (2,4%), servizi di
informazione e comunicazione (2,1%), attività finanziarie e assicurative (1,6%) e altre attività e servizi per un totale di 7,7% delle unità locali censite.
Le attività economiche che hanno registrato un aumento rispetto ai due censimenti precedenti riguardano principalmente le attività immobiliari (+84,4%), i servizi di informazione e comunicazione (83,3%) e l’istruzione (+75%). Le attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento registrano un incremento del +200% ma tale dato deve essere rapportato al valore assoluto che passa da n. 3 a n. 9 unità locali. In particolare per le attività immobiliari si osserva un notevole incremento sia in termini di valore assoluto che in percentuale sul numero complessivo di unità locali censite. Invece, le attività agricole hanno registrato una riduzione delle unità locali nel periodo che intercorre tra il 2001 e il 2011 (-64,3%).
Tabella 5. Imprese attive per settore di attività economica Imprese attive per settori economici 2015 % 2015
Agricoltura, silvicoltura e pesca 298 21,2%
Estrazione di minerali 1 0,1%
Attività manifatturiere 219 16%
Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata - - Acqua, reti fognarie, gestione rifiuti, etc 4 0,1%
Costruzioni 208 15%
Commercio, riparazioni veicoli e moto 314 22,3%
Trasporto e magazzinaggio 38 2,7%
Alloggio e ristorazione 72 5,1%
Servizi di informazione e comunicazione 15 1,6%
Attività finanziarie e assicurative 32 1,2%
Attività immobiliari 57 4,7%
Attività scientifiche e tecniche 31 2,2%
Noleggio, agenzie di viaggi, servizi di supporto 26 1,8%
Istruzione 5 0,2%
Sanità e assistenza sociale 9 0,3%
Attività artistiche, sportive e di intrattenimento 13 0,5%
Altre attività di servizi 63 5%
Imprese non classificate 0 0,0%
Totale 1.405 100%
Fonte: Camera di Commercio di Treviso
Il numero degli addetti risulta in costante crescita, ad esclusione dei settori dell’agricoltura, silvicultura e pesca (-68,4%), del trasporto e magazzinaggio (-34,6%), della sanità e assistenza sociale (-6,3%) e delle attività finanziarie ed assicurative (- 3,3%). La concentrazione maggiore, nel 2011, si registra nel settore manifatturiero (44,9%) e nel commercio (20,1%).
Mediamente le unità locali al 2011 occupano 4 addetti, con un incremento di
quasi un’unità rispetto al censimento del 2001. Le unità locali dell’industria manifatturiera, significativamente più grandi rispetto a quelle degli altri settori, hanno mediamente 10,7 addetti. Per il settore terziario l’indice analizzato è mediamente di 3 addetti per unità locale, senza particolari variazioni a livello di singoli settori rispetto ai censimenti precedenti.
In base ai dati della Camera di Commercio di Treviso, nel 2015 risultano insediate nel comune di San Biagio di Callata 1.405 aziende. Delle Unità locali complessivamente registrate nel 2015, il 21,2% afferisce al settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, il 16% alle attività manifatturiere, il 22,3% al commercio e il 15% alle costruzioni.
Nell’ambito delle attività manifatturiere, i settori che concentrano la quota maggiore di unità locali sono: fabbricazione e lavorazione di prodotti in metallo con un peso del 30%; fabbricazione mobili 14,4%; industrie del legno 8,3%; macchinari ed apparecchiature nca 8,3%.
2.3 STRUTTURA E DINAMICA ABITATIVA
2.3.1 Consistenza e caratteristica delle abitazioni
Le abitazioni al censimento del 2001 ammontano a 4.356 unità. Di queste 4.003 (87,48%) sono occupate. Le abitazioni vuote sono pari al 8,1% e corrispondono a 353 unità. Nel 2011 si è registrato un incremento degli alloggi pari al 25%, giustificato da un aumento sia degli alloggi occupati, censiti a 4.968 unità, che degli alloggi non occupati, pari a 884 unità.
Tabella 6. Abitazioni nel Comune di San Biagio nei periodi censuari 1991, 2001, 2011
ABITAZIONI 1991 2001 2011
V.A. % V.A. % V.A. %
ABITAZIONI OCCUPATE 3.349 89,7 4.003 91,9 4.968 84,9 ABITAZIONI NON OCCUPATE 384 10,3 353 8,1 884 15,1 TOTALE 3.733 100,0 4.356 100,0 5.852 100.0 Fonte: dati ISTAT
Per quanto concerne la distribuzione delle abitazioni, si osserva che il 70% delle case si trova nei centri abitati, l’11,3% nei nuclei abitati e il 18,7% sparso sul territorio comunale.
Il numero di alloggi per edificio è un indicatore “virtuale” in quanto si riferisce a tutti gli edifici, comprende anche quelli con destinazioni diverse da quelle abitative, ha quindi una funzione di analisi delle differenze tra le singole zone. Nell’intero comune si contano mediamente 1,3 alloggi per edificio, tale media è condizionata da Olmi, San Biagio, Rovarè e Fagarè dove la media raggiunge quasi la quota di due alloggi per edificio, mentre nelle altre frazioni è inferiore alla media e nella zona agricola è circa pari a uno.
2.3.2 Previsioni demografiche
Per il futuro di San Biagio di Callalta le tendenze demografiche degli ultimi anni evidenziano una continua e progressiva crescita.
Nella redazione del Piano di Assetto del Territorio sono state effettuate delle stime demografiche utilizzando diverse metodologie, illustrate nei punti seguenti:
• 1. primo scenario: metodo della “Proiezione Lineare” (interesse semplice):
questo metodo presuppone che la variazione storica della popolazione sia stata costante nell’unità di tempo (andamento lineare) e si presume che essa rimanga tale anche nel tempo futuro. Le variabili che entrano in gioco sono il tempo (variabile indipendente) e la popolazione (variabile dipendente dal tempo).
Se l’andamento è lineare (variazioni costanti nell’unità di tempo), noti la popolazione Po all'anno di partenza della proiezione e l’incremento medio annuo ∆a è possibile ricavare la popolazione Pt dopo t anni, con la seguente espressione:
Pt = Po+ t ∆a
• 2. secondo scenario: metodo della “Analisi delle componenti”: tale metodo tiene conto del fatto che la variazione della popolazione non dipende da un insieme omogeneo, infatti considera le variazioni di aspetti particolari all'interno del complesso della popolazione e, in particolare, considera separatamente la variazione dovuta ai fattori naturali e quella dovuta ai fattori sociali. In questo caso, i dati da considerare sono il numero dei nati e il numero morti, dai quali ricavare i tassi di natalità (Tn) e di mortalità (Tm) cui va sommata la differenza algebrica tra immigrati (I) ed emigrati (E). La formula è la seguente:
Pt = Pt-1 (1+ Tn - Tm) + I – E iterandola si ha:
Pt = Po * (1 + Σ (Tn – Tm) /N)t + Σ (I- E) /N * t
Pt = popolazione all’anno d’arrivo, Po = popolazione all’anno di partenza, t = anni della proiezione, N = numero di anni della serie storica considerata, Tn = tasso di natalità (num. dei nati / pop.), Tm = tasso di mortalità = num. Dei morti / pop.
• 3. terzo scenario: metodo di “Hamilton e Perry”: questo metodo empirico (di sopravvivenza delle coorti semplificato) si basa sull'ipotesi che il rapporto tra due fasce di età (coorti) consecutive -p.e. tra la coorte [15-20] e la coorte [20- 25]- rimanga invariato nell'arco temporale di ampiezza uguale (o multipla) a quello della coorte considerata (p.e. arco temporale uguale a 5,10,15 anni) e, quindi, proietta le singole coorti. I dati necessari sono quelli relativi alla popolazione suddivisa in fasce di età omogenee (p.e. ogni 5 anni oppure ogni
10 anni) di due annualità distanti tra loro di 5 o 10 anni (p.e. 1981-’86, 1981-
‘91). Ovviamente per la prima coorte [1-9] non è possibile procedere nella stessa maniera (in quanto non esiste la coorte precedente), in questo caso si utilizza il tasso di natalità Tn (medie decennali).
Per le proiezioni si utilizzano i dati del decennio dal 2004 al 2013 in quanto più realistici soprattutto in funzione della presenza degli stranieri che è sempre in aumento.
Oltre a contribuire ad un significativo incremento del saldo sociale, queste famiglie presentano tradizionalmente una attitudine maggiore ad avere figli delle famiglie italiane.
Tabella 7. Proiezioni della popolazione
Anno Popolazione (31/12) Delta Saggio di variazione annua Nati Morti Tasso di natalità Tasso di mortalità Tn-Tm Saldo Naturale Saldo Sociale Saldo Totale
1994 11.130 94 0,0085 90 86 0,008 0,008 0 4 90 94
1995 11.215 85 0,0076 98 90 0,009 0,008 0,001 8 77 85
1996 11.248 33 0,0029 118 97 0,011 0,009 0,002 21 12 33
1997 11.291 43 0,0038 105 87 0,009 0,008 0,002 18 25 43
1998 11.291 0 0 121 99 0,011 0,009 0,002 22 -22 0
1999 11.320 29 0,0026 117 99 0,01 0,009 0,002 18 11 29
2000 11.397 77 0,0068 133 94 0,012 0,008 0,003 39 38 77
2001 11.421 24 0,0021 109 69 0,01 0,006 0,004 40 39 79
2002 11.428 7 0,0006 102 88 0,009 0,008 0,001 14 -7 7
2003 11.672 244 0,0214 127 95 0,011 0,008 0,003 32 212 244
2004 11.876 204 0,0175 113 92 0,01 0,008 0,002 21 183 204
2005 12.229 353 0,0297 135 84 0,011 0,007 0,004 51 302 353
2006 12.487 258 0,0211 144 92 0,012 0,007 0,004 52 206 258
2007 12.810 323 0,0259 178 90 0,014 0,007 0,007 88 235 323
2008 13.081 271 0,0212 138 92 0,011 0,007 0,004 46 225 271
2009 13.157 76 0,0058 151 90 0,012 0,007 0,005 61 15 76
2010 13.279 122 0,0093 136 75 0,01 0,006 0,005 61 61 122
2011 12.991 -288 -0,0222 128 81 0,001 0,006 0,004 47 -116 -69
2012 13.066 75 0,0057 134 102 0,01 0,008 0,002 32 43 75
2013 13.093 27 0,0021 124 94 0,01 0,007 0,002 30 -3 27
Media 1994-2013 102,85 0,009 125 90 0,01 0,008 0,003 35 81 117 Media 2004-2013 142,1 0,012 138 89 0,01 0,007 0,004 49 115 164
Proiezione Lineare
(interesse semplice) Analisi delle
componenti Hamilton e Perry
Valore assoluto 14.514 14.764 14.256
Delta fine 2013 1.421 1.671 1.163
Fonte: Elaborazione Propria su dati ISTAT
Come parametro di riferimento per il dimensionamento riteniamo coerente assumere il dato medio fra i tre valori suesposti. Quindi, analizzato il periodo decennale fine 2013 - inizio 2024, quale scenario intermedio per il dimensionamento del PAT, nel periodo decennale, si assume la media aritmetica delle tre diverse proiezioni: l’ipotesi elaborata dal piano comunale è quindi che la popolazione residente all’inizio del 2024, sia di 14.511 abitanti ed il relativo incremento demografico sia pari a 1.418 abitanti.
2.4 DESCRIZIONE RETE VIARIA
La frazione di Olmi di San Biagio di Callalta (TV) è attraversata dalla Via Postumia Ovest (SR 53), la quale caratterizza il sistema di accessibilità della stessa frazione. In particolare:
• da Est, i flussi provengono da Via Postumia Ovest (SR 53) che è una strada ad una corsia per senso di marcia, caratterizzata da flussi di traffico sostenuti che raccorda non solo il Comune di San Biagio di Callalta, ma anche Oderzo e Motta di Livenza a Treviso e al casello autostradale di Treviso Sud, per poi proseguire svoltando a dx su via Brescia;
• da Sud, i flussi provengono da via Matteotti (SP 60) che collega l’area con la frazione di Spercenigo e si innestano presumibilmente sulla rotatoria di accesso al Centro sulla Via Postumia Ovest (SR 53) per poi proseguire su via Brescia e da Via Agozzo per quelli provenienti dal Casello Autostradale di Treviso Sud;
• da Ovest, l’accesso avviene sempre da Via Postumia Ovest (SR 53) fino alla rotatoria su via Agozzo;
• da Nord, l’accessibilità avviene dall’abitato di Mignagola, attraverso l’omonima via e Viale 1° Maggio con il sottopasso ferroviario sulla linea Treviso- Portogruaro;
Le immagini successive illustrano, mediante una rappresentazione tridimensionale le caratteristiche e il contesto in cui sono inserite le principali arterie stradali che costituiscono la viabilità dell’area di intervento e sulle quali sono state effettuate le rilevazioni dei flussi di traffico.
Figura 6. Vista Via Brescia incrocio Via Postumia
Fonte: Google Hearth, 2014
Figura 7. Vista Via Brescia incrocio Via del Molino
Fonte: Google Hearth, 2014
Figura 8. Vista Viale 1° Maggio da Via Postumia
Fonte: Google Hearth, 2014
Figura 9. Vista Via Postumia verso San Biagio di Callalta
Fonte: Google Hearth, 2014
Figura 10. Vista Via Postumia verso Olmi
Fonte: Google Hearth, 2014
Figura 11. Vista Via Agozzo da verso Olmi
Fonte: Google Hearth, 2014
Figura 12. Vista Via Postumia/Via Venezia verso Olmi
Fonte: Google Hearth, 2014
Figura 13. Vista Via Venezia verso Nord
Fonte: Google Hearth, 2014
Figura 14. Vista Via G. Matteotti verso Olmi
Fonte: Google Hearth, 2014
Figura 15. Vista Via Mignagola verso Nord
Fonte: Google Hearth, 2014
Figura 16. Vista Via Postumia/Via Canova verso Olmi
Fonte: Google Hearth, 2014
Studio di Traffico per Olmi di San Biagio di Callalta (TV) 21
Figura 17.Ortofoto area Intervento nte: www.viamichelin.it, 2014
Al fine di determinare gli impatti sulla viabilità del traffico è necessario in prima istanza rilevare le caratteristiche geometriche e funzionali delle tratte stradali che interessano l’area. Le tabelle seguenti riportano i dati relativi a Via Brescia, Via del Molino, Via 1° Maggio, Via Postumia, Via Venezia, Via Duca d’Aosta, Via Matteotti e Via Agozzo.
Tabella 8. Scheda Via Brescia
Funzione Strada comunale
Corsie per senso di marcia 1
Sensi di marcia 2
Corsie riservate No
Linee autobus No
Sosta su strada No
Lunghezza 500 m
Larghezza carreggiata 7 m – 6 m
Capacità 900 (veq/ora) – 800 (veq/ora)
Marciapiedi Parzialmente
Spartitraffico No
Piste ciclabili No
Illuminazione Si
Tortuosità Si
Intersezioni/accessi 6
Fonte: elaborazioni Sistemi Operativi, 2016
Tabella 9. Scheda Via del Molino
Funzione Strada di quartiere
Corsie per senso di marcia 1
Sensi di marcia 2
Corsie riservate No
Linee autobus No
Sosta su strada Si, verso Via Postumia
Lunghezza 300 m
Larghezza carreggiata 4 m
Capacità 500 (veq/ora)
Marciapiedi No
Spartitraffico No
Piste ciclabili No
Illuminazione No
Tortuosità No
Intersezioni/accessi 1
Fonte: elaborazioni Sistemi Operativi, 2016
Tabella 10. Scheda Via 1° Maggio
Funzione Strada comunale
Corsie per senso di marcia 1
Sensi di marcia 2
Corsie riservate No
Linee autobus No
Sosta su strada Si
Lunghezza 350 m
Larghezza carreggiata 6 m
Capacità 800 (veq/ora)
Marciapiedi Si
Spartitraffico No
Piste ciclabili No
Illuminazione Si
Tortuosità No
Intersezioni/accessi 6
Fonte: elaborazioni Sistemi Operativi, 2016
Tabella 11. Scheda Via Postumia (SR 53)
Funzione Strada extraurbana
Corsie per senso di marcia 1
Sensi di marcia 2
Corsie riservate No
Linee autobus Si
Sosta su strada No
Lunghezza 500 m da Via 1° Maggio a Via Brescia Larghezza carreggiata 7,50 m
Capacità 1200 (veq/ora)
Marciapiedi Si
Spartitraffico No
Piste ciclabili No
Illuminazione Si
Tortuosità No
Intersezioni/accessi 14
Fonte: elaborazioni Sistemi Operativi, 2016
Tabella 12. Scheda Via Venezia
Funzione Strada di quartiere
Corsie per senso di marcia 1
Sensi di marcia 2
Corsie riservate No
Linee autobus No
Sosta su strada Si, verso Via Postumia
Lunghezza 500 m
Larghezza carreggiata 4 m
Capacità 500 (veq/ora)
Marciapiedi No
Spartitraffico No
Piste ciclabili No
Illuminazione Si
Tortuosità No
Intersezioni/accessi 6
Fonte: elaborazioni Sistemi Operativi, 2016
Tabella 13. Scheda Via Duca d’Aosta
Funzione Strada comunale
Corsie per senso di marcia 1
Sensi di marcia 2
Corsie riservate No
Linee autobus No
Sosta su strada Si
Lunghezza 1000 m
Larghezza carreggiata 6 m
Capacità 800 (veq/ora)
Marciapiedi No
Spartitraffico No
Piste ciclabili No
Illuminazione No
Tortuosità No
Intersezioni/accessi 1
Fonte: elaborazioni Sistemi Operativi, 2016
Tabella 14. Scheda Via Matteotti
Funzione Strada comunale
Corsie per senso di marcia 1
Sensi di marcia 2
Corsie riservate No
Linee autobus No
Sosta su strada Si
Lunghezza 750 m
Larghezza carreggiata 6 m
Capacità 800 (veq/ora)
Marciapiedi Si
Spartitraffico No
Piste ciclabili Si
Illuminazione Si
Tortuosità Si
Intersezioni/accessi 10
Fonte: elaborazioni Sistemi Operativi, 2016
Tabella 15. Scheda Via Agozzo
Funzione Strada extraurbana
Corsie per senso di marcia 1
Sensi di marcia 2
Corsie riservate No
Linee autobus No
Sosta su strada No
Lunghezza 1500 m da rotonda Via Rizzo Larghezza carreggiata 7,50 m
Capacità 1200 (veq/ora)
Marciapiedi No
Spartitraffico No
Piste ciclabili No
Illuminazione No
Tortuosità No
Intersezioni/accessi 6
Fonte: elaborazioni Sistemi Operativi, 2016
2.5 ZONIZZAZIONE DEL TERRITORIO
In primo luogo è stato necessario effettuare la zonizzazione del territorio al fine di definire le zone di Origine e Destinazione degli spostamenti sia interne all’abitato di Olmi che esterne. Per la suddivisione si è fatto riferimento come base di partenza alla
ripartizione in sezioni censurarie del territorio comunale adottata nell’ultimo Censimento della Popolazione e dei Servizi del 2011. Le sezioni riferite all’abitato di Olmi sono state poi ulteriormente suddivise o aggregate a seconda delle caratteristiche dei polarità di generazione e attrazione degli spostamenti. La tabella e la cartografia successiva riportano la suddivisione del territorio in 14 zone complessive,.di cui 8 zone interne e 6 zone esterne.
Tabella 16. Zonizzazione
N° Nome N° Nome
1 Nord-Ovest 9 De Longhi 2 Archiutti 10 Mignagola
3 Sud-Ovest 11 San Biagio di Callalta 4 Campo Sportivo 12 Spercenigo
5 Scuole 13 Cendon
6 Sud-Est 14 Treviso 7 CC Tiziano
8 Est
Fonte: elaborazioni Sistemi Operativi, 2016
Studio di Traffico per Olmi di San Biagio di Callalta (TV) 27
Figura 18.Zonizzazione 1 2 3
4
5 6
7 8
9 10 11 12 13
14 nte: elaborazioni Sistemi Operativi, 2016