PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS
Area dei Servizi Ambientali
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DETERMINAZIONE N.248 DEL 31 AGOSTO 2011
OGGETTO: Autorizzazione preliminare allo scarico finalizzato al riutilizzo delle acque reflue provenienti dall’impianto di depurazione a servizio di una casa agricola residenziale di proprietà della sig.ra Pintus Sabrina, in Comune di Santadi.
PREMESSO che la signora Pintus Sabrina cod. fiscale PNTSRN90T68L682M, ha presentato in data 12.08.2011, prot. n. 21426 domanda di autorizzazione preliminare allo scarico delle acque reflue provenienti dall’impianto di depurazione a servizio di una casa agricola residenziale sito in Comune di Santadi, via Perda Civina, snc
CONSIDERATO che con la documentazione presentata il richiedente ha dichiarato:
− che l’impianto di depurazione verrà realizzato presso il Comune di Santadi in via Perda Civina, al Foglio 502 mappale 329 del Catasto dei terreni del Comune di Santadi.;
− che il depuratore tratta le acque reflue domestiche provenienti dai locali adibiti a civile abitazione, dimensionato per un totale di 5 A.E.;
− che l’approvvigionamento idrico avviene attraverso la condotta dell’acquedotto comunale per un volume dichiarato di 292 m3/anno;
− l’impianto è composto da:
linea acque nere:
- vasca imhoff;
- pozzetto di ispezione;
- impianto di fitodepurazione;
- pozzetto di campionamento;
- serbatoio di stoccaggio acque reflue depurate
le acque grigie, prima dell’invio nella vasca imhoff verranno trattate in un degrassatore.
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VISTO Il D.Lgs n. 152/06 recante Norme in Materie Ambientali, in particolare l’art. 124;
VISTA la Legge Regionale n. 9/06 di conferimento di funzioni e compiti agli enti locali, in particolare l’art. 51;
VISTA la Legge Regionale n. 2/07 (legge finanziaria 2007), in particolare l’art. 15;
VISTA la Direttiva regionale in materia di “Misure di tutela quali – quantitativa delle risorse idriche tramite il riutilizzo delle acque reflue depurate” - D.G.R. n. 75/15 del 10.12.2008;
VISTO il Decreto Presidenziale n. 2 del 04.08.2010 con il quale vengono attribuite all’ing.
Fulvio Bordignon le funzioni di Dirigente delle Aree dei Servizi per il Territorio e dei Servizi Ambientali;
RICHIAMATA la relazione tecnica istruttoria predisposta dall’ufficio competente;
RITENUTO che, sulla base della documentazione trasmessa, della relazione agronomica a firma del tecnico incaricato, del fatto che nella zona non è presente una fognatura pubblica, della tipologia di intervento, sussistono i presupposti per il rilascio dell’autorizzazione preliminare allo scarico finalizzato al riutilizzo delle acque reflue domestiche prodotte nel fabbricato di civile abitazione di proprietà della sig.ra Pintus Sabrina;
tutto ciò premesso, il dirigente dell’Area dei Servizi Ambientali
DETERMINA
1. di autorizzare in via preliminare la signora Pintus Sabrina (PNTSRN90T68L682M) residente in via Oristano, n.50 nel Comune di Santadi (CI) allo scarico finalizzato al riutilizzo delle acque reflue domestiche prodotte dall’impianto di depurazione a servizio del fabbricato di civile abitazione da realizzare in agro del Comune di Santadi, via Perda Civina, snc, in osservanza delle seguenti prescrizioni:
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2. deve essere assicurato il corretto funzionamento dell’impianto di depurazione in tutte le sue fasi, nonché corretta gestione e manutenzione delle strutture e delle infrastrutture annesse dotate di sistemi atti a garantire il rispetto delle misure di igiene e sicurezza;
3. dovranno essere rispettati i limiti allo scarico secondo quanto previsto dalla tabella 1 dell’Allegato 2 alla Direttiva regionale, approvata con DGR del 30.12.2008, n. 75/15 avente come oggetto “Misure di tutela quali-quantitative delle risorse idriche tramite il riutilizzo delle acque reflue depurate, per quanto riguarda i seguenti parametri: Solidi sospesi totali, BOD5, COD, pH, SAR, Fosforo totale, Azoto totale, Azoto ammoniacale, Grassi e olii animali/vegetali, Tensioattivi totali. I limiti per il Fosforo totale e l’Azoto totale dovranno essere rispettivamente di 10 e 35 mg/l;
4. la gestione dei rifiuti derivanti dall’esercizio dell’impianto di depurazione dovrà avvenire nel rispetto del D. Lgs. n. 152/06 parte IV;
5. dovrà essere consentito l’accesso alle strutture al personale deputato al controllo tecnico e qualitativo;
6. dovrà essere notificata a questa Amministrazione qualsiasi variazione dei dati forniti con la documentazione presentata per il rilascio della autorizzazione allo scarico ed in particolare le eventuali variazioni delle caratteristiche qualitative e quantitative dello scarico;
7. la presente autorizzazione preliminare ha una durata di 3 anni a decorrere dalla data del presente atto;
8. lo scarico dovrà essere attivato prima della scadenza della presente autorizzazione;
9. dovrà essere data a questa Amministrazione, comunicazione dell’avvenuta realizzazione dei lavori e dell’ attivazione dello scarico, al fine dell’attivazione della procedura per il rilascio dell’autorizzazione definitiva;
10. l’autorizzazione potrà essere modificata anche prima della scadenza qualora in contrasto con nuove norme in materia;
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11. dovranno essere adottate tutte le suddette prescrizioni, la cui inosservanza comporterà, ai sensi dell’art. 130 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., diffida, sospensione o revoca del titolo abilitativo allo scarico, fatte salve le conseguenti responsabilità di cui agli artt. 133 e 137 dello stesso decreto. Sono fatti salvi i diritti dei terzi e le eventuali autorizzazioni, concessioni, nulla osta o quant’altro necessario previsti dalla normativa vigente.
Il Dirigente F.to Ing. Fulvio Bordignon M. Piredda/ R.P.
G.P.Deidda/ Istr. tecnico