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Critica clandestina?

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Academic year: 2022

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(1)

38 Convegni

Studi umanistici – Philologica

Critica clandestina?

Studi letterari femministi in Italia

a cura di

Maria Serena Sapegno, Ilenia De Bernardis, Annalisa Perrotta

University Press

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Collana Convegni 38

(3)

Critica clandestina?

Studi letterari femministi in Italia Atti del convegno

Sapienza Università di Roma 3-4 dicembre 2015

a cura di

Maria Serena Sapegno, Ilenia De Bernardis, Annalisa Perrotta

2017

S

Serie ilologica

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Critica clandestina?

Studi letterari femministi in Italia Atti del convegno

Sapienza Università di Roma 3-4 dicembre 2015

a cura di

Maria Serena Sapegno, Ilenia De Bernardis, Annalisa Perrotta

2017

S

Serie ilologica

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op rig t 2017

Sapienza Università Editrice iazzale Aldo oro 5 001 5 Roma

editricesapienza it editrice sapienza uniroma1 it

Iscrizione Registro peratori omunicazione n 11420 IS 7 - - 377-037-

ubblicato a novembre 2017

uest opera distribuita

con licenza reative ommons 3 0 di usa in modalità open access.

In copertina o annes ermeer A Lady Writing 1 5 as ington ational aller of Art

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Indice

Introduzione 1

De Bernardis, Perrotta, Sapegno

a critica letteraria femminista dentro o fuori le istituzioni 11 Maria Serena Sapegno (Sapienza Università di Roma)

Il salto di ar armic ael Riflessioni su trent anni

di studi e revisioni 21

Adriana Chemello (Università di Padova)

Studi delle donne e studi di genere niente salto senza rete 35 Tatiana Crivelli (Università di Zurigo)

ritica femminista e critica letteraria italiana il contributo

della Società Italiana delle etterate 47

Laura Fortini (Università di Roma Tor Vergata)

a pagina bianca riluttanza inibizione

e desiderio di essere autrici 1

Sara De Simone (Scuola Normale Superiore di Pisa)

ote su occaccio e il ecameron 77

Fiammetta Cirilli (Sapienza Università di Roma)

ormazione mancata o mancanza di formazione Alla ri scoperta del ildungsroman al femminile Valentina Pinoia (Sapienza Università di Roma)

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esse alla prova autrici migranti trame ricorrenti 7 Anna Belozorovitch (Sapienza Università di Roma)

Riflessioni sulle scritture dell Io fra studi di genere

e post-coloniali 107

Cristina Gamberi (Università di Bologna)

R

Angelic e poco angelicate le donne ariostesc e 125 Sonia Trovato (Università di Verona)

Antigone e le donne enealogie femminili

e disambientazioni di genere 13

Elena Porciani (Seconda Università di Napoli)

a cura perturbante 14

Laura Marzi (Université Paris 8 Vincennes-Saint Denis)

ac ui partorita da me stessa erformance dell identità

nelle pi ce di oliarda Sapienza 1 1

Maria Rizzarelli (Università di Catania)

Agatuzza e le altre onne e racconto orale 175 Marina Sanfilippo (Uned Madrid)

e letterature nel luogo di formazione e ricerca IRS e 1 1 Luisa Ricaldone (Università di Torino)

al carcere alla libertà percorsi femminili dall antifascismo al dopoguerra tra fonti arc ivistic e storiografia letteratura

e didattica 201

E. Malvestito, S. Contini, M. Nicolo, M. Schettino (Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea di Biella e Vercelli)

Insegnare la letteratura italiana con uno sguardo di genere 215 Mariagabriella Di Giacomo (Insegnante, Roma), Annalisa Perrotta

(Sapienza Università di Roma), Rita D. Toti (Insegnante, Latina) Reti e costellazioni di donne dentro e fuori i libri di testo

nel secondo ttocento 233

Loredana Magazzeni (Università di Bologna)

Il sesso dei libri a dimensione del genere nel lavoro editoriale 24 Martina Volpe (Sapienza Università di Roma)

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on la pubblicazione di Tre pièces e soggetti cinematografici di oliarda Sapienza nel 2014 si aggiunge un tassello importante all opera di una scrittrice ingiustamente rimasta nell ombra no a poco tempo fa ma soprattutto si illumina un capitolo fondamentale della sua esperienza artistica a prima vita di Sapienza cos la considera Angelo ellegri- no curatore del volume per distinguerla dalla seconda dedicata alla scrittura infatti legata alla scena e al grande sc ermo ome ormai noto la scrittrice aveva lasciato la Sicilia appena sedicenne ed era ap- prodata a Roma per fre uentare la Regia Accademia di Arte dramma- tica al 1 42 anno del suo esordio con l interpretazione del personag- gio di ina in Così è (se vi pare) no al 1 0 oliarda Sapienza si dedica alla carriera di attrice a teatro e poi al cinema In uest ultimo ambito non poca importanza a per lei l incontro con itto aselli accanto al uale intraprende uell intensa attività di cinematografara come lei stessa la de nisce c e la porta a svolgere ogni ruolo dal doppiaggio all interpretazione dall intensa seppur non accreditata collaborazio- ne alla sceneggiatura all assistenza alla regia di molti lm del compa- gno1 agli anni Sessanta in poi le brevi apparizioni sulla scena anno soltanto una funzione pratica e il teatro e il cinema diventano invece prevalentemente oggetto della sua scrittura come le pièce e i soggetti cinematogra ci dimostrano a carriera di attrice a teatro e al cinema lascia segni profondi anc e nella sua seconda stagione artistica uella dedicata alla letteratura elle pagine dei romanzi infatti il palcosce- nico e lo sc ermo continuano ad essere presenti a nutrire l immagina- rio delle protagoniste e ad o rire loro l orizzonte di fuga dalle prigioni

1 A tal proposito si rimanda a ardone 2011 e obbato 2011

ac ui partorita da me stessa

erformance dell identità nelle pi ces di oliarda Sapienza

Maria Rizzarelli

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reali o metaforic e c e le tengono rinc iuse ella dialettica fra spazi c iusi e desiderio di a rancamento c e si pu rintracciare anc e se con gradazioni di erenti in tutta l opera narrativa di Sapienza il teatro e il cinema si o rono come i luog i in cui tale irriducibile dialettica trova nella corporeità e nella sicità del personaggio la declinazione pi ambigua e intrigante

ur appartenendo a periodi cronologicamente di erenti2 i testi scritti per il teatro e per il cinema presentano elementi tematici comuni e un impianto drammaturgico molto simile c e permette di analizzare il corpus in funzione della costruzione del personaggio o meglio della personaggia 3 consentendo altres di evidenziare elementi uniformi e costanti rispetto alla scrittura narrativa di Sapienza

1. Per darci in pasto e divorare

A livello tematico il cinema il vero tessuto connettivo c e lega i vari pezzi c e compongono la recente silloge risultando presente in modo pi o meno pervasivo Se in tre soggetti su uattro il uarto infatti il progetto teatrale dell Università di Rebibbia il grande sc ermo tautologicamente l orizzonte in cui si proiettano le parole di oliarda Sapienza nelle tre pièce il mondo della decima musa uello dalla cui immaginazione provengono alcuni personaggi e al cui immaginario guardano altri La grande bugia il primo di uesti testi per il teatro probabilmente4 stato scritto per Anna agnani c e dopo averlo letto ri ut categoricamente di interpretare il ruolo della protagoni- sta a gura di Anna per costruita con un sapiente pastiche in cui convergono elementi della biogra a dell attrice e della vita di Sapien- za porta con s tutto il c t da cui giungono i personaggi c e la cir- condano il suo dramma uello di una stella sul viale del tramonto

2 Riguardo la datazione Angelo ellegrino il curatore dà poc e informazioni e bisognerà ancora indagare pi a fondo le prime due pièces La grande bugia e La rivolta dei fratelli vengono collocate fra la ne degli anni Sessanta e i primi anni Settanta la terza Due signore e un cherubino alla ne degli anni ttanta elle date di composizione dei soggetti cinematogra ci nell introduzione non si dice nulla ma con ogni probabilità risalgono allo stesso periodo dei testi teatrali

3 Si adotta ui il neologismo come una delle categorie critic e di pi recente ac uisizione per la uale non poco deve aver contato il caso di oliarda Sapienza cfr azzanti eonato Sarasini 201

4 Angelo ellegrino nell introduzione alle pièce sostiene c e fu scritto verosimilmente fra la ne della stesura del Filo di mezzogiorno e l inizio dell Arte della gioia fra il 1 e il 1 7 Sapienza 2014 p 11

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Performance dell’identità nelle pièce di Goliarda Sapienza 1 3

integralmente una storia del cinema e per il cinema I due atti della Grande bugia rappresentano infatti la festa c e la grande attrice or- ganizza per comunicare alla sua famiglia d elezione la decisione di ritirarsi dalle scene arrivo del giovane regista Alessandro c e vuole convincerla a interpretare il ruolo della protagonista del suo lm inne- sca un meccanismo di confessioni ricordi rivelazioni dietro alle uali si avverte il tentativo di demisti care e svelare di c e lacrime grondi e di c e sangue il rmamento dello star system anc e nella versione provinciale della oll ood di inecittà Attraverso le parole di Anna c e dic iara la sua volontà di abbandonare uest assurdo campo di battaglia pieno di macc ine per dimagrire ceroni per nascondere la paura la fame la timidezza 5 Sapienza denuncia in modo molto esplicito il sistema coercitivo e morti cante del mestiere del cinema il dispositivo cannibalico c e tormenta il corpo dell attrice c e pirandel- lianamente vuole uscire dalla fatica della carne e vuole mettersi a lato della vita p 24

A o deciso di mangiare angiare a sazietà e lasciarmi in- grassare

e signi ca

A uello c e o detto lasciarmi ingrassare cos come alla mia età si deve essere portare gli occ iali sempre lasciare c e i capelli si mostrino uali sono bianc i ettersi da parte e guardare gli altri on studiare e ripetere a pappagallo le battute degli altri Andare fra la gen- te solo e uando mi fa piacere e non per rappresentanza o deciso di abbandonare il cinema il teatro la televisione p 1

a decisione di Anna in realtà si ripercuote su tutta la sua compa- gnia c e negli anni a goduto del benessere e del successo della pro- pria leader ma il tentativo della protagonista di sfuggire alla prigione di un lavoro c e vuol rubarle la vecc iaia destinato al fallimento non soltanto perc tutti i personaggi la implorano di continuare a lavorare per assicurare gli agi di ognuna delle proprie singole esisten- ze ma perc lei stessa si accorge c e in n dei conti le impossibile rinunciare alla propria vocazione alla recitazione Raccontando per esempio al nuovo arrivato la sua infanzia o re a lui un ennesima ver- sione della storia della sua famiglia e di fronte alle proteste del coro

5 Sapienza 2014 p 4 ora in poi per i testi teatrali di Sapienza si adotteranno le seguenti sigle La grande bugia R La rivolta dei fratelli S Due signore e un cherubino

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degli amici c e ne segnalano la falsità e l accusano di mentire Anna risponde indignata Io non dico bugie Invento p

I ricordi della faticosa vita della star in mezzo alla polvere marcia di palcoscenici marci d estate e d inverno sotto il calore delle lampa- de p 7 si intrecciano al discorso sulla consapevolezza di essere

un animale da teatro e di non potere rinunciare al proprio destino a uesto punto di vista la pièce di Sapienza appare perfettamente coerente rispetto a una delle categorie di tematizzazione della settima arte nella letteratura messe in evidenza da miliano orreale ed ariapaola ie- rini nell antologia di Racconti di cinema da loro curata A proposito della percezione del cinema come Mestieraccio infame uesto il titolo di una delle uattro sezioni ierini evidenzia come la letteratura abbia rac- contato spesso non soltanto il processo di fascinazione e di mitizzazione dell attore ma anc e il dolore le so erenze la fatica c e sta dietro la co- struzione di un lm vivere di cinema signi ca poi lambiccarsi in cerca di un idea o di una parte abdicare alla propria esistenza in nome di una vita ttizia consumarsi dentro un personaggio e soprattutto non saper pi discernere il con ne tra ci c e reale e ci c e non lo Anna si mostra perfettamente consapevole di inventare la sua vita ogni giorno di- nanzi alla platea degli altri tanto da far emergere attraverso il dispositivo metateatrale all interno del uale si colloca uesta sua ultima forse re- cita un sottile lo pirandelliano in cui l esistenza non altro c e il grande spettacolo del mondo o forse semplicemente una grande bugia come lascia intendere il titolo sappiamo di esistere solo perc ci specc iamo negli altri prendiamo coscienza del nostro valore solo se ci confrontiamo con gli altri viviamo per darci in pasto e divorare p

uesta idea dell esistenza o erta in pasto al pubblico in una conti- nua performance del ruolo della prima donna si ripropone a distanza di uasi vent anni7 in Due signore e un cherubino scritto per una perso- naggia in carne ossa arta arzotto c e come Anna agnani ri ut l invito a interpretare se stessa e per iera degli sposti c e nella - gura dell amica di arta iera scrittrice senza grande seguito lascia trasparire tracce autobiogra c e evidenti anc e se esposte attraverso una divertita sfumatura autoironica In modo molto pi lieve rispetto

6 orreale ierini 2014 p 21

7 all introduzione di ellegrino Sapienza 2014 pp 13-14 apprendiamo c e il testo nasce nel 1 7 in seguito all incontro di oliarda Sapienza con arta arzotto c e aveva dato un contributo nanziario per la casa editrice ellicanolibri c e lo stesso anno aveva pubblicato Le certezze del dubbio

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Performance dell’identità nelle pièce di Goliarda Sapienza 1 5

alla Grande bugia anc e ui la dimensione performativa dell esistenza si rivela come uno dei materiali per la costruzione delle scene della dolce vita della Roma degli anni ttanta c e rappresenta lo sfondo su cui si proietta il dramma Il cinema del resto viene esplicitamente evocato in alcune battute come un ingrediente della uotidianità del- le due donne alla cui conversazione a data l intera pièce.

In La rivolta dei fratelli il grande sc ermo si rivela invece un elemen- to costitutivo dell immaginario dei protagonisti c e alla ne del primo atto interpretano la propria vicenda proprio attraverso l analogia con due lm del 1 70 opp sogna un destino tragico come la grassona di Killers della Luna di Miele ic ele e Iv recitano la scoperta del loro amore davanti a un pubblico c e apprezza la performance e commenta divertito intonando la colonna sonora di Love Story

la riprende fra le braccia e la bacia una seconda volta R o ic ele no

sempre più entusiasta ragazzi c e pacc ia sembra di stare al cinema c e lm di piena soddisfazione eno male c e sono venuta

ai ragione opp c e lmone di piena soddisfazione canticchia sulla chitarra il motivo di ove Stor

senza pagare il biglietto R p 13

Il ri esso speculare fra la vita c e si vive e uella c e si osserva sul grande sc ermo un tema dominante in tutta l opera di Sapienza del resto bene ricordarlo uesta declinazione del cinema costituisce l asse portante della narrazione in Io, Jean Gabin il cui titolo anticipa già il senso della Bildung della protagonista a data ai gioc i di identi ca- zione con l attore francese

2. Aggiungi un posto a tavola

ome evidente dun ue il dispositivo drammaturgico progetta- to da Sapienza enfatizza la dimensione nzionale dei personaggi c e

8 Il danzato di arta arco c e scompare dopo le prime battute un regista la protagonista inoltre rimprovera all amica come causa del suo insuccesso di non riuscire a scrivere di cinema di non essere in grado di usare cio il linguaggio pi adatto ai giovani ai uali basta un immagine una luce uno sguardo per capire tutto del procedere del racconto ivi p 1 5

9 a favola si svolge nel lontano 1 R p 102 avverte Sapienza nella pagina iniziale in coda all elenco dei personaggi ma la citazione dei due lm o re un indizio per spostare al 1 70 il termine ante quem per la datazione del pezzo

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recitano a soggetto il proprio ruolo e la propria esistenza di fronte a un pubblico spesso presente sulla stessa scena altro polo di uesto modello di teatro rappresentato dal coro dal gruppo da cui emerge e si stacca la gura in primo piano pur rimanendo avvinta nella rete dei legami da cui proviene Al centro di ognuna delle pièce c infatti sempre pi o meno sovraesposta e rappresentata sul palcoscenico la macc ina della tortura dei rapporti familiari on si tratta di legami di sangue bens di famiglie psic ic e uella c e vive nella comune in cui ambientata La rivolta dei fratelli o la famiglia di elezione p 50 c e si stringe attorno ad Anna nella Grande bugia o in ne il gruppo di famiglia in un interno c e un po casualmente si raccoglie nel nale a casa di arta e iera in Due signore e un cherubino a uesto punto di vista La rivolta dei fratelli esibisce sin dal titolo la centralità del tema c e nelle battute dei dialog i dei due atti viene declinato in tutta la sua complessità e ambivalenza I giovani capelloni c e vivono nella villa diroccata in cui il lusso di so tti a rescati traspare dietro al degrado dei muri scrostati sono approdati alla fondazione della comune per fuggire dalle prigioni delle rispettive famiglie Il loro gesto eversivo sembra per riproporre seppur con signi cative varianti lo sc ema oppressivo da cui sono scappati via uesta povera famiglia inven- tata R p 10 si regge su un regolamento ben preciso su rituali rigidamente codi cati c e determinano le condizioni di appartenenza e soprattutto su una divisione di ruoli c e riproduce uelli della fa- miglia tradizionale ro scappato da una prigione ma solo per cadere in una trappola R p 10 ammette sin dall inizio ia Rita eppure i fondatori della comune sembrano consapevoli della di cile scommes- sa su cui fondata la loro convivenza usare i termini della famiglia tradizionale vivendo in modo non tradizionale una s da c e valeva tentare R p 15 Si direbbe c e solo sovvertendo e forzando i ruoli di genere e di parentela l esperimento possa avere ualc e possibi- lità di riuscita solo cio recitando e inventando le proprie parti si pu sperare di ridare signi cato alle parole madre padre glio glia Sembra anzi c e i legami familiari pi usurati possano riac ui- stare senso soltanto nella consapevolezza di una reinterpretazione in c iave nzionale e creativa c e pu anc e capovolgere lo status quo a rigidità dei ruoli codi cati e la disciplina del regolamento viene bilan- ciata e pareggiata dalla libertà d invenzione delle relazioni di parente- la Alessandro il nuovo arrivato introdotto nel gruppo da ia Rita e sottoposto al rituale della presentazione R p 147 accolto come

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Performance dell’identità nelle pièce di Goliarda Sapienza 1 7

glio da amm on c e a abortito diverse volte dic iarando la volontà di non essere madre e c e per dentro la comune si ritrova a prendersi cura di numerosi gli inventati

u non mi piaci ma anc e un glio c e non piace lo si allatta lo stesso Io non sono una buona madre i anno dato ue- sto ruolo perc avevo abortito pi di una volta tutti uesti gli c e loro mi anno dato indica il gruppo mi anno non solo compensato ma anc e fatto capire c e i gli si inventano e c e forse uelli inventati sono gli unici per i uali si possa fare ualcosa R p 15

entro uesta prospettiva cura e procreazione responsabilità in- scindibili e imprescindibili di una femminilità concepita dentro l ordi- ne patriarcale possono essere declinate e riformulate per la fondazio- ne di un esperimento di vita associata Se la complessità e l ambiguità di una possibile nuova concezione della maternità vengono esposte e rappresentate esplicitamente nella Rivolta dei fratelli nelle altre due pièce appaiono con evidenza soltanto in alcuni momenti culminanti dell azione scenica Un azione costruita secondo il paradigma dioni- siaco dell ospite10 cio secondo uno sc ema c e si ripresenta in modo analogo nei tre testi per il teatro all interno del uale irrompe sempre un estraneo capace di innescare un gioco di rivelazioni e smasc era- menti fra i vari personaggi ella Grande bugia e in Due signore e un cherubino dopo un iniziale condizione di ri uto da parte delle rispet- tive protagoniste l ospite viene gradualmente accolto in un abbraccio materno c e ne enfatizza il ruolo e ne stigmatizza la rappresentazione visuale A sancire l inclusione dell estraneo nella famiglia inventata di cui costituisce il cardine fondativo Anna stringe al seno Alessandro in una sorta di cliffhanger c e anticipa la conclusione del dramma

Anna (prendendolo tra le braccia) io far per te tutto uello c e si deve fare (Anna passa il braccio attorno al collo di Alessandro proprio come si fa con un neonato: la mano decisa e tenera a sostenere la nuca. Lo avvicina al seno.

Alessandro sorride beato. Con gesto da contadina si tira fuori un seno – bellissimo e pieno – e lo porge ad Alessandro che lo succhierà chiudendo gli occhi)

(silenzio di tutti, immobili, esterrefatti) p 11.

10 er un approfondimento del tema c e si rimanda ad altra occasione cfr almeno usillo 200 pp 15- 0

11 In Due signore e un cherubino una scena analoga e speculare vede utimio il c erubino c e si butta sul seno di arta e le in la una mano nella scollatura

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Il colpo di teatro con cui Anna passa dal ri uto e dall antipatia per Alessandro all abbraccio materno enfatizzato dal ruolo di uest ulti- mo aspirante regista c e vuol girare un lm e dalla caricata dimen- sione metadrammaturgica delle pièce cosicc l accoglienza dell ospi- te nella famiglia d elezione della Grande bugia festeggiata come una nuova nascita e al tempo stesso come una resa alla vocazione attoriale della protagonista u nasci oggi Un glio in vecc iaia e bella par- te Un glio in vecc iaia pu uccidere ma sicuramente l unica cura di bellezza c e possa ringiovanire p a nascita del nuovo glio a come correlazione implicita il rinnovamento dell esperienza materna c e per sembra complicarsi per le allusioni all ambivalente relazione regista-star all interno della uale il processo creativo pare rimbalzare fra le due gure

Al di là degli sviluppi e della moltiplicazione dei sovrasensi c e la coppia Anna-Alessandro assume nella Grande bugia nel piccolo corpus teatrale di Sapienza la gura dell ospite sempre presente e si rivela il vero motore dell azione drammatica attivando con il suo ingresso perturbante una serie di confessioni e svelamenti I protagonisti sono c iamati cos a raccontare la propria storia e nel contempo a indos- sare e nascondere la propria masc era a interrogare e decostruire la propria identità

3. Segreti e bugie

Un altro elemento comune presente nei testi teatrali di Sapienza la concezione della scena come sala operatoria p 7 in cui si porta allo scoperto si illumina e si tenta di estirpare il cancro della menzogna c e ammorba i rapporti umani anc e se ciascuno dei per- sonaggi e delle personagge vive nell invenzione di s e della sua storia messa in atto nella performance orse allora la sala operatoria a cui allude esplicitamente pi volte Sapienza nella Grande bugia anc e e soprattutto una sala parto per restare nella metafora in cui la bugia si rivela invenzione creativa e creatrice

ella Rivolta dei fratelli la cerimonia di accoglienza di Alessandro l ospite delle due pièce a signi cativamente lo stesso nome risponde a un regolamento preciso c e obbliga i membri della comune a raccon-

S p 2 el resto anc e nell Arte della gioia odesta sperimenta entrambe le modalità dell essere madre uella biologica di rando e uella inventata di acopo

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Performance dell’identità nelle pièce di Goliarda Sapienza 1

tare la propria storia e a dare corpo al tempo stesso al proprio perso- naggio Il rito di ri nascita c e nella Grande bugia sembra riservato alle sole gure principali e alle loro relazioni ui interessa un po tutti Il memoriale della fondazione della famiglia viene interrotto dall irruzio- ne della polizia c e enfatizza con un breve intermezzo in cui vengono ric ieste le generalità di alcuni fratelli il processo identitario in corso e anticipa di poco il colpo di scena nale urante tutti e due gli atti i personaggi anno parlato di papà assimiliano la gura dominante e uivalente a uella di Anna e arta c e per in uesta pièce costitu- isce il perno della comunità pur essendo apparentemente assente In realtà assimiliano morto giace nella stanza accanto e il suicidio viene scoperto solo nelle ultime scene Il suo corpo nudo su cui scritta numerose volte la parola vergogna sembra sancire il fallimento della sua vita e di uella dei suoi gli Il gesto plateale c e c iude la comme- dia pare l ultimo atto dello svelamento identitario a cui sono sottoposti i personaggi il tragico coming out di papà assimiliano non importa se si riferisca alla sua omosessualità o alla sua tossicodipendenza viene interpretato dal coro come il verdetto sull esperimento della famiglia inventata uca la bisnonna u dopo il ritrovamento del corpo del padre una didascalia avverte c e i personaggi depongono la masc e- ra dei loro pseudonimi e vengono indicati con il loro nomi a erma

oi abbiamo cominciato a stare insieme come fratelli volevamo essere una società di fratelli senza padre n madre e dovevamo come fratelli condividere tutti le responsabilità psic ic e e nanziarie del gruppo

oi la parola padre salt fuori e l errore R p 174

ic ele gli fa eco manifestando tutto il proprio risentimento nei confronti di assimiliano

Abbiamo cominciato come fratelli e siamo diventati un gregge con a capo un dittatore c e ci dava tutto per appagare il suo narcisismo er essere indispensabile a dovuto fare compromessi su compromessi col mondo a furia di compromessi si vergognato si vergognato perc a ca- pito c e l esperimento fallito i uesto si vergognato Siamo stati dei pazzi illusi non si fa un isola pura in un mare di impurità R p 175

Salvador il deus e mac ina c e compare sulla scena con le ultime battute sembra per ribaltare la situazione angelico ospite c e somi- glia molto al giovane suicida immagine onirica che dice di mare, di lontananza R p 1 1 entra nella villa con una lettera di raccoman-

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dazione di assimiliano c e invita la propria famiglia ad accogliere il nuovo arrivato apparizione di uest ultimo arresta la diaspora e determina la ricomposizione del gruppo proprio un attimo prima del- la sua disintegrazione Il rito si c iude con un rinnovato atto di fede

assimiliano ci a lasciati per rivelarci uno all altro ora sappiamo allo specc io della sua assenza le nostre debolezze i nostri vizi e ue- sto ci leg erà e ancor pi saldamente ai muri di uesta casa a erma

uca riprendendo il suo ruolo di bisnonna R p 1 3 Il sipario cala sulla famiglia riunita attorno a opp c e dorme come il bambinello in un presepe colorato, inconsueto smagliante R p 1 3

a dialettica fra vita morte e rinascita c e nelle due pièce degli anni Settanta presenta una declinazione seria e a tratti tragica in Due signore e un cherubino assume toni uasi comici in perfetta coerenza con la ci- fra dissacratoria e autoironica di tutta l opera Il sistema dei personag- gi si condensa e si restringe rispetto agli altri testi12 i legami familiari

ad eccezione del nale vengono limitati alla dimensione mononucle- are delle due signore ma in uesto processo di riduzione a due di tutti i possibili rapporti familiari la riscrittura di genere già presente nella Rivolta13 risulta ancor pi evidente o scambio di ruolo nella rela- zione madre-figlia per esempio nel passaggio da una battuta all altra mette in evidenza la dimensione performativa di uelle identità

– i dico la verità arta tu sei stata nella mia infanzia la so- rella c e non o avuto oggi la figlia c e non o potuto avere A volte una piccola figlia assennata e dolce c e ti cura a volte una forte e atti- va ragazzina c e con poc e telefonate ti leva dai guai nei uali la sua mamma sventata s cacciata a volte la piccola bimba buffoncella c e t intrattiene con sc erzi e moine

piano cocciuta e dolce proprio come la bimba c e iera a descritto

S e intanto per non ti sono mai piaciuta eroticamente

a per fortuna arta ensa c e banalità amarsi come aolo e rancesca e nire poi come una coppia ualsiasi oppressa dalla noia della ripetizione

[…]

12 a scelta di limitare l azione a tre soli personaggi pare dettata dalla speranza c e i bassi costi potessero favorire la messa in scena cfr l introduzione di ellegrino in Sapienza 2014 p 14

13 ia Rita ario isnonna u uca ecc A tal proposito cfr il capitolo intitolato La parentela è già da sempre eterosessuale? in utler 2014 pp 1 5-203

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Performance dell’identità nelle pièce di Goliarda Sapienza 171

(abbracciandola stretta stretta) cara cara povera mia piccola iera

(cambiando ruolo, lasciandosi a sua volta prendere fra le braccia e acca- rezzare come una bambina) edi com bello tutto uesto tu lo scam- bieresti per una banale cotta erotica c e nisce in uattro e uattr otto lasciando solo l amaro in bocca S pp 220-221

e uestioni di genere presenti anc e nelle altre pièce ui vengo- no messe a fuoco e discusse con pi insistenza soprattutto dal secondo atto con l ingresso in scena di un ospite c e nel suo corpo e nella sua storia porta con s le contraddizioni e le ambiguità di ogni discorso identitario14 uesta volta la presenza dell estraneo fa esplodere tutte le contraddizioni puntando lo sguardo sui gender troubles di cui si fa portatore il suo desiderio di transizione utimio si sente una donna nascosta sotto uesta massa di muscoli c e l opprime come una pri- gione S p 252 e vuole morire perc non pu realizzare la sua aspirazione alla transessualità invito c e arta rivolge ad utimio a vivere con libertà la sua androginia il suo essere un uomo e una don- na allo stesso tempo S p 274 ricorda la rivendicazione della iden- tità ibrida di odesta mezzo caruso e mezza maredda 15 cio mezzo ragazzo e mezza ragazza il suo ri uto deciso opposto alle alternative del binarismo eteronormativo e sfumature queer di molti soggetti eccentrici 1 presenti nei drammi come nei progetti di lm trovano origine nel bisogno di a ermare la libertà da ogni tipo di categoriz- zazione come del resto era già emerso nelle opere pi strettamente letterarie Il palcoscenico e il grande sc ermo per Sapienza si o rono dun ue in ultima analisi come spazi alternativi al foglio bianco a cui a dare uasi senza soluzione di continuità l inconfondibile vocazio- ne performativa della sua scrittura a proiezione drammaturgica del-

14 Si veda a tal riguardo la tesi di udit utler espressa a proposito del valore parodico delle pratic e culturali del drag e del travestitismo nei confronti della nozione di identità di genere originaria e il relativo potenziale critico e decostruttivo di uelle pratic e discorsive utler 2013 pp 1 4 e ss Anc e i tre soggetti cinematogra ci del resto presentano una profonda coerenza tematica con i risvolti queer dell opera di Sapienza e Le amazzoni per esempio le due protagoniste dell omonima commedia respingono come la odesta dell Arte della gioia, ogni etic etta c e incaselli la propria identità di genere e ogni de nizione c e dia pace alla loro in uieta ricerca nel mare magnum delle preferenze sessuali ata la complessità del discorso si rimanda ad altra occasione un approfondimento del tema

15 Sapienza 200 p 201 A tal proposito cfr azzoni 2012 pp 40-41 e Ross 2012 pp 225 e ss

16 fr de auretis 1 pp 11-57

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la sua parola volta ad abbattere le barriere di generi e forme sembra trovare nella scena il luogo pi felice per trasbordare uella incessante e drammatica quête dell identità per la uale a volte sembra risultare troppo stretta persino la proteiforme arc itettura del romanzo Il teatro e il cinema si rivelano allora a tutti gli e etti delle eterotopie nel senso dato da oucault a uesta categoria17 spazi altri contro luog i c e si o rono a Sapienza come le dimensioni pi adeguate alla messa in scena delle aspirazioni anarc ic e e delle a ermazioni di libertà delle sue personagge dei loro scarti dalla norma del vivere civile canonico ed eteronormativo dei loro riti identitari di morte e rinascita dei parti e delle resurrezioni dei racconti della sua scrittura

Bibliografia

A Gli anni e le stagioni: prospettive sul femminismo, politica e storia ne arte della gioia in rovidenti 2012 pp 33-52

Questione di genere. Il femminismo e la sovversione dell’identità trad it S Adamo ari 2013

Fare e disfare il genere a cura di appino trad it appino ilano 2014 pp 1 5-203

S a cura di Cinema e scritture femminili Albano aziale Roma 2011

Goliarda attrice nel/del cinema italiano del secondo dopoguerra in ar- netti 2011 pp 31- 1

A a cura di Oltrecanone. Generi, genealogie, tradizioni uidonia Roma 2014

Soggetti eccentrici ilano 1

a cura di Appassionata Sapienza ilano 2011

Spazi altri. I luoghi delle eterotopie a cura di S accaro trad it S accaro illani ripodi ilano 2011

Il dio i rido Dioniso e le Ba an i nel o e en o ologna 200 Non accreditata. Goliarda Sapienza invisibile protagonista del cinema italiano in ardone ilippelli 2011 pp 10 -11

Goliarda insegnante al Centro Sperimentale di Cinematografia in ar- netti 2011 pp 2-

17 er il concetto di eterotopia si rimanda a oucault 2011 pp 23 e 2 c e oltretutto annovera fra gli esempi di contro-luog i specie di utopie e ettivamente realizzate il cinema e il teatro proprio per la possibilità c e essi o rono di giustapporre dimensioni spaziali apparentemente inconciliabili er l applicazione della categoria di eterotopia alle uestioni di genere messe in campo da Sapienza cfr Ross 2012

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Performance dell’identità nelle pièce di Goliarda Sapienza 173

Il movimento femminista in Italia. Esperienze, storie, memorie Roma 2012

R S S a cura di L’invenzione delle personagge Roma 201

e a cura di Racconti di cinema orino 2014

La porta è aperta. Vita di Goliarda Sapienza alverde atania 2010

a cura di el sogno d essere di oliarda Sapien a Roma 2012 R Identità di genere e sessualità nell’opera di Goliarda Sapienza: finzioni neces-

sariamente queer in rovidenti 2012 pp 232-242

R Goliarda Sapienza’s Eccentric Interruptions: Multiple Selves, Gender Ambi- guities and Disrupted Desires in altrelettere 2012

S S a cura di Identità e differenze. Introduzione agli studi delle donne e di genere ilano 2011

S L’arte della gioia prefazione di A ellegrino postfazione di Scarpa orino 200

S Il vizio di parlare a me stessa. Taccuini 1976-1989 a cura di Rispoli orino 2011

S La mia parte di gioia. Taccuini 1989-1992 a cura di Rispoli orino 2013

S Tre pièces e soggetti cinematografici introduzione e cura di A el- legrino ilano 2014

S Personaggia, personagge Altra modernità 12 11 2014 pp 204-213

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S Coordinatrice

Membri

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Membri A A

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1 roblemi di campionamento nella ricerca sociale Enrica Aureli Cutillo

2 identità culturale di Roma all inizio del terzo millennio Romano Bettini

3 oo ome ard and or ard

A. Lombardo, M. Faraone, M. Melloni, I. Tattoni 4 iving in t e cit

Eugenio Sonnino

5 Applicazioni di analisi statistica dei dati testuali Enrica Aureli Cutillo, Sergio Bolasco

Ra aello org en e la storiogra a del ovecento Ludovico Gatto, Eleonora Plebani

7 Rome and e or it

omparative Urban roblems at t e nd of 20t entur Victor Goldsmith, Eugenio Sonnino

Italia Restaura

Restauro dei onumenti e Recupero Urbano in Italia e in ina Luigi Gazzola

elestino ultura e società Ludovico Gatto, Eleonora Plebani

10 al diritto di voto alla cittadinanza piena Marisa Ferrari Occhionero

11 iornate uropee della acoltà di conomia Donatella Strangio

12 ercato del lavoro e protezione sociale nell Unione uropea

Giuseppe Burgio, Marina Capparucci, Giuseppe Sancetta ed Enrico Todisco 13 oesione sociale e sostenibilità nell Unione uropea

Giuseppe Burgio, Marina Capparucci, Giuseppe Sancetta ed Enrico Todisco 14 a olitica Agricola omune A e la gestione dei disastri ambientali

Il ruolo dell agricoltura Giuseppe Burgio e Simone Vieri

15 Alla maniera di onvegno in ricordo di aria eresa ucidi

Pierfrancesco Fedi, Chiara Silvi Antonini, Paola Mortari Vergara Caffarelli, Alida Alabiso, Daniela Sadun, Francesco Noci e Tullio Aurizi

1 Una storia delle scienze per i nuovi saperi iscussioni e ricerc e Guglielmo Rinzivillo

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17 volution uations and aterials it emor

Daniele Andreucci, Sandra Carillo, Mauro Fabrizio, Paola Loreti, Daniela Sforza 1 ducation and Researc it out orders

Benedetta Cassani and Federica Mazzarelli 1 limpses of Indian istor and Art

Re ections on t e ast erspectives for t e uture Tiziana Lorenzetti and Fabio Scialpi

20 iorgio azzic elli uomo e lo scienziato Autori vari

21 Attuazione e sostenibilità del diritto alla salute Roberto Nania

22 picurisme et Scepticisme

Stéphane Marchand & Francesco Verde

23 I musei di c imica e la c imica nei musei della scienza Luigi Campanella e Valentina Domenici

24 igital umanities

rogetti italiani ed esperienze di convergenza multidisciplinare a io iotti

25 Atti della iornata in ricordo di ederico a Mario Tiberi

2 Information ec nologies for pigrap and ultural eritage roceedings of t e irst A International onference

Sil ia rlandi, a aella San i, ittore asarosa, Pie ro Maria i o 27 ltre i con ni

Studi in onore di iuseppe urgio

Raimondo Cagiano de Azevedo, Claudio Cecchi, Angela Magistro iorgio Milanetti, i seppe San etta, Dona ella S rangio

2 ovità nella ricerca arc eologica a eio

agli studi di o n ard- er ins alle ultime scoperte Roberta Cascino, Ugo Fusco, Christopher Smith

2 a letteratura e il male

Atti del onvegno di rancoforte 7- febbraio 2014 Gianluca Cinelli e Patrizia Piredda

30 a acoltà di Scienze dell Università di Roma dall Unità alla prima guerra mondiale

iornata di lavoro e discussione Enrico Rogora

(25)

31 aul elan in Italia

Un percorso tra ricerca arti e media 2007-2014 Atti del convegno Roma 27-2 gennaio 2014 Diletta D redi , a illa Miglio, ran es a i arri 32 er un corpus dei pavimenti di Roma e del azio

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34 dizioni ritic e igitali igital ritical ditions dizioni a confronto omparing ditions

Paola Italia e Claudia Bonsi 35 a famiglia da concepire

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3 igital and raditional pigrap in onte t

roceedings of t e A 201 International onference

Sil ia rlandi, a aella San i, ran es o Ma rini, Pie ro Maria i o 37 I iloso del diritto alla Sapienza tra le due uerre

Atti del onvegno Internazionale Roma 21 e 22 ottobre 2014 Gianpaolo Bartoli

3 ritica clandestina

Studi letterari femministi in Italia

Atti del convegno - Sapienza Università di Roma 3-4 dicembre 2015 Maria Serena Sapegno, Ilenia De Bernardis, Annalisa Perrotta

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Convegni 38

Studi umanistici – Philologica

Q

uesto volume pone una domanda provocatoria, chiama in causa l’idea di clandestinità almeno in due diverse accezioni:

una clandestinità subita, nel mancato riconoscimento di legittimità istituzionale e una clandestinità cercata ed esibita, nel rifiuto pro- grammatico di riconoscere all’istituzione un potere legittimante.

In entrambi i casi si tratta di un dialogo mancato, che ormai mostra i suoi limiti e i danni provocati, una peculiarità italiana che configu- ra un grave ritardo rispetto agli altri paesi europei ed extraeuropei.

Soprattutto nella distanza tra una tradizione e una pratica di studi ricca e consolidata, la critica femminista e di genere in Italianisti- ca, e la sua presenza e visibilità istituzionale nei luoghi di forma- zione e di ricerca.

Le studiose che contribuiscono al volume – attive nei diversi cen- tri universitari italiani (Roma, Bari, Torino, Padova, Venezia, Cata- nia, Pisa, Bologna, Napoli) e stranieri (Barcellona, Zurigo, Madrid, Parigi) – offrono contributi originali, di respiro internazionale e frutto di una competenza ed esperienza pluriennale nel vasto campo degli studi di genere e del femminismo, ad ulteriore testi- monianza concreta della maturità di questi studi.

Maria Serena Sapegno insegna Letteratura italiana e Studi di genere presso la Sapienza Università di Roma. La sua ricerca si centra soprattutto sulla letteratura del Rinascimento, la scrittura politica e utopica, i testi delle donne e la costruzione della tradi- zione nazionale. È tra le fondatrici del Laboratorio di Studi fem- ministi “Sguardi sulle differenze” della Sapienza.

Annalisa Perrotta è ricercatrice di Letteratura italiana presso la Sapienza Università di Roma. Si occupa di letteratura cavalleresca del Medioevo e del Rinascimento, di Studi di genere e di didattica della letteratura. È tra le organizzatrici del Laboratorio di Studi femministi “Sguardi sulle differenze” della Sapienza.

Ilenia De Bernardis è ricercatrice di Letteratura italiana presso l’Università IULM di Milano. I suoi interessi di ricerca sono rivolti prevalentemente alla letteratura italiana del Settecento nei suoi rapporti con le letterature europee, alle origini del romanzo mo- derno, alla critica letteraria in una prospettiva di genere e alla scrittura delle donne.

www.editricesapienza.it

Opera diffusa in modalità open access e sottoposta a licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale Non opere derivate (CC BY-NC-ND), 3.0 Italia

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