Un altro modello per
l’evoluzione delle popolazioni
N0 = numero iniziale di prede ● ● ● P0 = numero iniziale di predatori
Prede senza predatori: la variazione delle prede ΔN’ nel tempo Δt è direttamente proporzionale al loro numero iniziale:
ΔN’ = AN0Δt (A costante >0) N cresce esponenzialmente
Predatori senza prede: la variazione dei predatori è direttamente proporzionale al loro numero iniziale (ma ha un segno negativo):
ΔP’ = – CP0Δt (C costante >0) P cresce esponenzialmente
Prede e predatori: gli incontri tra le due specie portano a una diminuzione di prede e a un aumento di predatori.
Nel caso più semplice, queste variazioni sono direttamente proporzionali al prodotto N0P0 :
ΔN’’ = –BN0P0Δt ΔP’’ = DN0P0Δt (B, D costanti >0)
Traduzione in linguaggio matematico
prede con cibo illimitato, assenza di predatori crescita esponenziale: ΔN’ = AN0Δt (con A>0)
cibo limitato la disponibilità di cibo per ciascun individuo è influenzata (negativamente) dalla popolazione totale
1- Prede con cibo limitato, senza predatori
l'equazione iniziale va modificata:
ΔN’ = (AλN
0) N
0Δt ( A, λ costanti >0)
1. A–λN
0=0 N=N
0=cost.
2. AλN
0>0 N→A/λ (>N
0)
3. A–λN <0 N→A/λ (<N )
Confronto tra i due modelli di crescita
secondo il MODELLO LINEARE una popolazione di individui, isolata, senza vincoli esterni (cibo illimitato, no predatori)
aumenta esponenzialmente secondo la formula xn = (1+a)nx0
esistono altri modelli che descrivono una evoluzione diversa.
Un modello interessante e’ quello basato sulla curva logistica.
• Nel 1934 il biologo russo Georgyi F. Gause (1910-1986) propose un esperimento di coltura di un protozoo con cui evidenziò i i limiti del modello lineare.
• popolazione di partenza: 5 protozoi
• tempo di osservazione: 6 giorni
• tasso di crescita iniziale : ~ 231%
• con il passare del tempo la crescita rallentò progressivamente
• popolazione finale stabile ~ 375 individui.
• comportamento in evidente contrasto con quanto previsto
dal modello lineare.
la previsione del modello lineare era la seguente:
modello lineare
0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000
0 1 2 3 4 5 6 7 8
giorno
individui
giorno popolazione
0 5
1 17
2 55
3 181
4 600
5 1987
6 6576
Invece, i risultati ottenuti erano rappresentati da una curva del tipo:
Una spiegazione plausibile è quella che imputa il rallentamento della crescita alla “saturazione” dell’ambiente di coltura.
Prede in competizione per il cibo, senza predatori
ΔN = N
1– N
0= (AλN
0) N
0Δt ( A, λ costanti >0)
AλN
0>0 N→A/λ (>N
0)
• facciamo un esercizio sul foglio elettronico:
• partendo da :
ΔN = N1 – N0 = (AλN0) N0 Δt ( A, λ costanti >0) scriviamo:
1) N1 = N0 +(AλN0) N0 Δt 2) N2 = N1 +(AλN1) N1 Δt 3) N3 = N2 +(AλN2) N2 Δt ...
...
...
• rappresentiamo l’andamento della popolazione in funzione del tempo
• confrontiamo con il modello lineare ΔN = N1 – N0 = AN0Δt
scriviamo:
1) N1 = N0 +AN0 Δt 2) N2 = N1 +A N1 Δt 3) N3 = N2 +A N2 Δt ...
...
...
Questa evoluzione è descritta da una curva del tipo:
nota con il nome di curva logistica
At At
e N N
A
e t AN
N
0 0
0
) ) (
(
“… dobbiamo ammettere che la crescita del numero degli individui di una specie in un ambiente limitato non potrebbe essere indefinita, ma che, man mano che il numero degli individui cresce, i coefficienti si modifichino. Beninteso, questo effetto potrà
esseretrascurato fino al momento in cui il numero degli individui non abbia sorpassato certi limiti;”
V. Volterra – U. D’Ancona : Le associazioni biologiche