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Universit` a degli Studi di Roma ”Tor Vergata”

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Academic year: 2021

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(1)

Universit` a degli Studi di Roma ”Tor Vergata”

Esercitazioni Calcolo II - Docente: Prof. Livio Triolo Tutorato numero 4 (30 Ottobre 2013) Massimi e minimi in pi`u variabili, integrali multipli Esercitatore: dott.Vincenzo Morinelli (morinell@mat.uniroma2.it) 1. Discutere la continuit`a, esistenza di derivate parziali, direzionali e dif-

ferenziabilit`a della seguente funzione

f (x, y) =

( x3+y3

x2+y2 (x, y) 6= (0, 0) 0 (x, y) = (0, 0)

2. Scrivere l’equazione del piano tangente al grafico della funzione in un punto (x0, y0) ∈ R2

f (x, y) = x2+ 2y2

Mostrare che la funzione g(x, y) = pyx3 2 non `e differenziabile e che il piano definito dalle derivate parziali nell’origine non approssima al primo ordine la funzione nell’origine.

3. Determinare i punti stazionari delle seguenti funzioni e stabilire quali di essi sono di massimo e quali di minimo locale:

(a) f (x, y) = x4− 2x2− y4+ 2y2 (b) f (x, y) = x4− 6x2y2+ y4

(c) f (x, y) = x3− 3xy2

(d) f (x, y) = x4+ y4− 2x2 − 2y2 − 2x2y2 (e) f (x, y) = (x2− 1)(y2− 1)

4. Calcolare lo sviluppo di Taylor al secondo ordine nell’origine delle seguenti funzioni:

(a) f (x, y) = ey2−x (b) f (x, y) = x2cos(xy)

(2)

SOLUZIONI 1. f (x, y) =

( x3+y3

x2+y2 se (x, y) 6= (0, 0)

0 se (x, y) = (0, 0) `e continua nell’origine perch`e

|f (x, y)−f (0, 0)| ≤ |x|3

x2+ y2+ |y|3

x2+ y2 ≤ |x| (x2+ y2)

x2+ y2 +|y| (x2+ y2)

x2+ y2 = |x|+|y|(x,y)→(0,0)

→ 0

Inoltre ha entrambe le derivate parziali perch`e ∂f

∂x(0, 0) =

= lim

h→0

f (h, 0) − f (0, 0)

h = lim

h→0

h3

h3 = 1 e analogamente ∂f

∂y(0, 0) = 1; ha anche le derivate direzionali perch`e lim

t→0+

f (th, tk) − f (0, 0)

t =

= lim

t→0+

t3h3 + t3k3

t (t2h2+ t2k2) = h3+ k3

h2+ k2, ma non `e differenziabile perch`e lim

(x,y)→(0,0)

f (x, y) − f (0, 0)− < ∇f (0, 0), (h, k) >

px2+ y2 = lim

(x,y)→(0,0)

x3+ y3− (x + y) (x2 + y2) (x2+ y2)px2+ y2 6= 0 in quanto se x = y vale −2x3

2x2√ 2|x|

x→0→ ± 1

√2

2. Il piano tangente sar`a definito dallo sviluppo di taylor al primo ordine della funzione

Z = f (x0, y0)+ < ∇f (x0, y0), (X − x0, Y − y0) >

= x20+ 2y02+ < (2x0, 4y0), (X − x0, Y − y0) >)

= x20+ 2y02+ 2x0(X − x0) + 4y0(Y − y0) Sar`a quindi

2x0X + 4y0Y − Z + x20+ 2y20− 2x20− 4y02 = 0

Per il secondo punto dell’esercizio il gradiente ∇g(0, 0) = (0, 0) e g(0, 0) = 0 quindi se fosse differenziabile il piano tangente dovrebbe essere il pi- ano z = 0 ma lungo la traiettoria (x(t), y(t)) = (t, t) la condizione di differenziabilit`a

lim

(x,y)→(0,0)

pxy3 2

px2 + y2 = 0 non `e verificata infatti

limt→0

t t√

2 = 1

√2

(3)

3. (a) f (x, y) = x4− 2x2− y4+ 2y2: ∇f (x, y) = 4x3− 4x, 4y − 4y3 si annulla se e solo se x = 0 ∨ ±1 e y = 0 ∨ ±1, dunque abbiamo nove punti critici. La matrice Hessiana `e Hf(x, y) = 12x2− 4 0

0 4 − 12y2

 , dunque l’origine `e un punto di sella perch`e Hf(0, 0) = −4 0

0 4

 ha determinante negativo (ha due autovalori di segno discorde) quindi la forma quadratica associata `e indefinita; analogamente, sono selle anche i quattro punti (1, 1), (1, −1), (−1, 1) e (−1, −1), perch`e Hf(±1, 1) =

= Hf(±, −1) = 8 0 0 −8



. (1, 0) e (−1, 0) sono invece due punti di minimo locale, perch`e Hf(±1, 0) = 8 0

0 4



`e strettamente definita positiva, mentre (0, 1) e (0, −1) sono punti di massimo perch`e Hf(0, ±1) =

= −4 0 0 −8



e la forma quadratica associata `e definita negativa (l’hessiana ha entrambi gli autovalori negativi).

(b) f (x, y) = x4 − 6x2y2 + y4 ∇f (x, y) = (4x3 − 12xy2, 4y3− 12x2y) i punti stazionari sono soluzioni del sistema ∇f (x, y) = (0, 0)

 4x3− 12xy2 = 0

4y3− 12x2y = 0 , 4x(x2− 3y2) = 0

4y(y2− 3x2) = 0 ha come unica soluzione (x, y) = (0, 0). La matrice hessiana Hf(x, y) = 12x2− 12y2 −24xy

−24yx 12y2− 12x2

 che in (0, 0) `e identicamente nulla. La forma bilineare associata

`e quindi semidefinita e non si pu´o dedurre la natura dell’origine.

Bisogna studiare la funzione localmente: per z ≡ x2 e u ≡ y2 (ovviamente z e u saranno positivi) la funzione diventa f (z, u) = z2− 6uz + u2 che si pu`o riscrivere f (z, u) = z2− 6uz + 9u2− 9u2+ u2 = (z − 3u)2− 8u2. Ora `e facile vedere che lungo la retta per u = 0 la funzione `e positiva mentre lungo z = 3u `e negativa. Ne deduciamo che l’origine `e di sella.

(c) f (x, y) = x3− 3xy2: ∇f (x, y) = 3x2− 3y2, −6xy si annulla solo in (0, 0): la matrice Hessiana Hf(x, y) =

 6x −6y

−6y 6x



`e identi- camente nulla nell’origine, quindi non ci d`a informazioni: tuttavia f (0, 0) = 0 e f 1

n, 0



= 1 n3 e f



−1 n, 0



= − 1

n3 quindi assume vicino l’origine sia valori positivi che negativi da cui (0, 0) `e punto

(4)

di sella.

(d) f (x, y) = x4+ y4− 2x2 − 2y2 − 2x2y2, ∇f (x, y) = (4x3 − 4x − 4xy2, 4y3− 4y − 4x2y) i punti stazionari sono determinati dal sis- tema ∇f (x, y) = (0, 0)

 4x3− 4x − 4xy2 = 0, 4y3− 4y − 4x2y = 0

Il sistema `e verificato se e solo se 4x x2− y2− 1 = 0 = 4y y2− x2− 1, dunque in (0, 0), (±1, 0) e (0, ±1). Essendo Hf(x, y) =

= 12x2− 4y2− 4 −8xy

−8xy 12y2− 4x2− 4



, abbiamo che Hf(0, 0) =

= −4 0 0 −4



e quindi (0, 0) `e un punto di massimo locale, men- tre Hf(±1, 0) =  8 0

0 −8



e Hf(0, ±1) =  −8 0 0 8



, dunque gli altri quattro punti sono tutti di sella.

(e) f (x, y) = (x2 − 1)(y2 − 1), ∇f (x, y) = (2x(y2− 1), 2y(x2 − 1)) i punti stazionari ∇f (x, y) = (0, 0) saranno

 2x(y2− 1) = 0 2y(x2− 1) = 0

che ha soluzione nei punti (0, 0), (±1, ±1),(±1, ∓1). la matrice Hessiana `e Hf(x, y) =  2(y2− 1) 4xy

4xy 2(x2− 1)



e Hf(0, 0) =

 −2 0 0 −2



la matrice `e definita negativa quindi (0, 0) `e punto di massimo locale. Hf(±1, ±1) =  0 4

4 0



la matrice ha deter- minante negativo quindi i punti (1, 1) e (−1, −1) sono di sella.

Hf(±1, ∓1) =

 0 −4

−4 0



ed ancora una volta essendo il deter- minante negativo i punti (1, −1),(−1, 1) sono di sella.

4. Lo sviluppo di Taylor al secondo ordine di una funzione di 2 variabili nell’oridine assume al forma

f (x, y) = f (0, 0)+ < ∇f (0, 0), (x, y) > +1

2 < (x, y), Hf(0, 0)(x, y) > +o(|(x, y)|2)

(5)

(a) ∇f (x, y) = (−ey2−x, 2yey2−x), Hf(x, y) =

 ey2−x −2yey2−x

−2yey2−x 4y2ey2−x



ora ∇f (0, 0) = (−1, 0), Hf(x, y) =  1 0 0 0



e f (x, y) = 1+ <

(−1, 0), (x, y) > +12 < (x, y), 1 0 0 0

  x y



> +o(x2 + y2) = 1 − x + x22 + o(x2+ y2)

(b) f (x, y) = x2cos(xy)+y22, ∇f (x, y) = (2x cos(xy)−x2y sin(xy), −x3sin(xy)+

y), Hf(x, y) = (2 − x2y2) cos(xy) − 4xy sin(xy) −3x2sin(xy) − x3y cos(xy)

−3x2sin(xy) − x3y cos(xy) x4cos(xy) + 1



ora ∇f (0, 0) = (0, 0), Hf(0, 0) =  2 0 0 1



lo sviluppo di Taylor di f in (0, 0) sar`a f (x, y) = 2x22+y2 + o(x2+ y2)

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