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DNS Dynamic Updates DNS Dynamic Updates

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

DNS Dynamic Updates DNS Dynamic Updates

Corso di reti di calcolatori e sicurezza a.a. 2005-2006

Prof. Stefano Bistarelli

Irene Beccarini

Irene Beccarini

(2)

Sommario

1. Il servizio DNS

2. L’aggiornamento dinamico:

- Lato client

- Messaggi d’aggiornamento - Lato server

- Problemi

3. Considerazioni conclusive

(3)

Dns: Domain Name System

Database per convertire gli hostname in indirizzi IP

• Immagazzinano record di risorse RR: correlazioni fra gli hostname e le informazioni associate.

RR= (Name, Class, Type, TTL)

A

Indirizzo Ip

NS Server dei nomi di una

zona

CN Nome Canonico

MX

Hostname del mailserver

SOA ( Start of Authority ) Informazioni relative ad una

zona

(4)

DNS ( Segue…)

Database gerarchico e distribuito

• Suddiviso in zone:

Zona = set di records = RRset

Ogni zona può essere composta dalle risorse di un intero dominio, di una parte o di un sottodominio.

edu com

princeton … mit cs ee physics

cisco … yahoo nasa … nsf arpa … navy acm … ieee

gov mil org net uk fr

(5)

DNS ( Segue…)

Name server Secondario:

Ottiene i dati dal name server primario o da un altro name server secondario.

Contiene una copia di sola lettura del database.

Ci può essere più di un server secondario per zona.

Ogni zona può avere 2 o più Name Servers.

• Il server dei nomi che amministra una zona deve essere “autorizzato” per la zona che gli è stata assegnata e funziona da “Start of Authority” per quella zona.

Name Server Primario:

Gestisce le risorse di una zona per la quale è autoritativo.

Ce ne può essere solo uno per zona.

Server Autoritativi

(6)

Come si Come si

aggiornano aggiornano

le tabelle?!

le tabelle?!

(7)

Aggiornamento

Aggiornamento statico:

i contenuti di ciascun DNS sono configurati da un file di

configurazione creato da un responsabile del sistema

Aggiornamento dinamico:

• Permette l’aggiunta, l’eliminazione e la modifica di RR o RRset da una specifica zona mediante uno scambio di messaggi DNS tra un Client DNS e un Server DNS;

• Riduce la necessità di gestione manuale dei record di zona, specialmente per i client che vengono utilizzati in sedi diverse e che utilizzano il DHCP per ottenere un indirizzo IP;

• Rfc 2136.

(8)

Aggiornamento dinamico

Viene richiesto generalmente quando:

• Un indirizzo IP o un nome DNS viene aggiunto, rimosso o modificato;

• Viene attribuito un indirizzo IP tramite DHCP;

• Il lease di un indirizzo IP di una connessione istallata viene modificato o rinnovato dal server DHCP;

Update Request

Response

Client DNS Server DNS

Porta 53

(9)

Lato Client

Client DNS Server DNS

locale Querytype = SOA

SOA

1) Il servizio client invia una domanda di tipo Origine di Autorità utilizzando il nome di dominio del computer.

2) Il server DNS locale

risponde alla query fornendo il record SOA nel quale il client troverà il DNS

primario.

Server DNS primario

Request Update

3) Il client DNS invia una richiesta d’aggiornamento al server primario.

Non ci sono problemi se l’aggiornamento riesce. A volte, però, per alcuni richiedenti, il DNS primario non è raggiungibile a causa di

firewalls o particolari partizioni della rete.

Response

(10)

Lato Client (segue…)

4) Il client invia una nuova richiesta di tipo NS per conoscere i server DNS relativi alla zona specificata nel SOA.

Ne riceve un elenco.

Querytype = NS

Server DNS locale

Servers DNS Client DNS

Client DNS Server DNS

autoritativo Update Request

5) Il client invia la richiesta d’aggiornamento al primo server autoritativo della lista. In caso neanche questo risponda riproverà con tutti gli altri server dell’elenco.

(11)

Lato Client (segue…)

6) Il server autoritativo contattato forwarderà la richiesta al server primario tramite

eventualmente altri server autoritativi

secondari e rimanderà indietro la risposta al richiedente, passando per tutti i server

intermedi intervenuti.

Server Primario Server DNS

autoritativo

Update Request

Server DNS autoritativo

Update Request

Response Response

Response

(12)

… Bugia !!!

Sarà il Client DHCP, non il Client DSN, ad inviare le richieste d’aggiornamento e a compiere tutte le operazioni precedenti.

Per i client in cui è in esecuzione un sistema operativo che utilizza il DHCP per ottenere il proprio indirizzo IP, il processo è diverso!

Client DHCP Server DHCP

Richiesta IP

Indirizzo IP

Server DNS Update IP

(13)

Dns Update Messages

Additional Data Prerequisite

Update Header Zone

Specifica che il msg è un’aggiornamento Specifica la zona da aggiornare

Records che devono essere presenti Records da aggiungere, eliminare o modificare

Dati aggiuntivi

Contiene:

- i records che sono collegati alla fase d’aggiornamento;

- i records collegati a quelli che devono essere aggiunti.

Sezione Dati Addizionali

(14)

Intestazione

ID

ZoCount

UpCount PrCount

AdCount

QR OpCode Z RCode

ZoCount: #RR sezione Zona

PrCount: #RR sezione Prerequisiti UpCount: #RR sezione Update AdCount: #RR sezione Dati Addizionali

QR

Del client che genera la richiesta di update

0 -richiesta 1 -risposta

OpCode 5 -aggiornamento

Z 0 -riservato a un uso futuro

RCode Codice di risposta

(15)

Sezione Zona

Definisce la zona dei record che devono essere aggiornati tramite un unico record dai campi ( Zname, Ztype, Zclass );

• Tutti i record che devono essere aggiornati devono appartenere alla stessa zona.

Sezione Prerequisiti

Contiene i prerequisiti che devono essere soddisfatti per poter procedere all’aggiornamento. Può essere richiesto che:

- esista o non esista un particolare RRset;

- la zona in questione contenga o meno altri dati.

(16)

Sezione Aggiornamento

Contiene i record da aggiungere o eliminare dalla zona

• Sono possibili 4 operazioni:

Add to an RRset : aggiunge il nuovo record ad una zona

Delete an RRset : elimina tutti i record della zona i cui nome e

tipo sono quelli del record indicato in questa

sezione

Delete all Rrset from a name :

elimina tutte i record della zona con lo stesso nome del

record inserito in questa sezione

Delete an RR : elimina i records

indicati

(17)

Lato server

1. Analisi OpCode:

If OpCode = non valido o non implementato return NOTIMP

Update

request NOTIMP

Client DNS

Server

(18)

2. Controllo Sezione Zona:

If (zcount != 1 || ztype = SOA) return (FORMERR)

return (NOTAUTH)

if (zone-type(zname, zclass) = = Slave) return forward( )

if (zone-type(zname, zclass) = = Master) return update( )

FORMERR (format error)

NOTAUTH (non autorizzato)

La zona da aggiornare deve essere una zona d’autorità.

Deve essere nelle zone d’autorità del server che ha ricevuto la richiesta.

-

se è un NS secondario passa la

richiesta al NSprimario;

-

se è l’NS primario procede all’aggiornamento.

Lato Server (segue…)

(19)

Lato Server (segue…)

3. Analisi Sezione Prerequisiti:

Tutti i prerequisiti devono essere soddisfatti dallo stato corrente della zona.

FORMERR (errori formali)

NOTZONE

I nomi dei record non sono entro la zona che deve essere aggiornata: si può far riferimento solo a record dentro la zona.

NXDOMAIN/

YXDOMAIN

Qualche nome che dovrebbe/non dovrebbe esistere non esiste/esiste

NXRRSET/

YXRRSET

Qualche set che dovrebbe/non dovrebbe esistere non esiste/esiste

Server Primario

(20)

Lato server (segue…)

4. Controllo permesso del richiedente:

E’ implementato solo se a tale protocollo si affianca il Secure DNS Update Protocol.

Il server dà avvio al controllo

Richiedente autorizzato

?

Invia un segnale di rifiuto aggiornamento

!

Dà avvio

all’aggiornamento…

Richiedente non autorizzato

Richiedente non autorizzato REFUSED

(21)

Lato server (Update Section)

5. Prescan:

Si analizza la sezione contenente gli aggiornamenti da operare

NOTZONE

FORMERR

I nomi dei record da inserire non sono nella zona specificata

Il campo TYPE deve essere definito, non sconosciuto e non un tipo di query

(22)

Lato Server (segue…)

6. Update:

Opera gli aggiornamenti indicati in questa sezione in ordine.

CLASS TYPE RDATA Operazione

---

ANY ANY empty Delete all RRsets from a name ANY rrset empty Delete an RRset

NONE rrset rr Delete an RR from an RRset zone rrset rr Add to an RRset

SERVFAIL

Se interviene qualche guasto del sistema

l’aggiornamento viene bloccato e si ripristina la situazione di partenza

-

Non è possibile cancellare SOA o NS records se sono alla radice della zona;

-

Non è possibile aggiungere un nuovo record SOA.

NOERROR

(23)

Lato server: caratteristiche

• Risposta:

alla fine dell’aggiornamento il server invia un msg con il codice di risposta alla porta UDP sorgente del richiedente o alla connessione TCP aperta dello stesso.

ID

(specificato nella richiesta)

QR = 1 OpCode

( della richiesta) Z RCode Zcount

( della richiesta) PRCount ( della richiesta )

UPCount ( della richiesta )

AdCount ( della richiesta )

Possono semplicemente essere settati a 0

(24)

Lato Server: caratteristiche ( segue…)

Il processo di update assicura:

• Stabilità:

- Ogni modifica viene subito memorizzata;

- Il servizio DNS non usa meccanismi per rilasciare o eliminare definitivamente i record che non vengono aggiornati o i nomi che diventano inattivi.

• Zone esattamente identificabili: tramite un SOA SERIAL ( numero della copia

originale della zona ) che viene aggiornato:

- ad ogni operazione di update ; - al cambiamento di qualsiasi nome della zona;

- dopo un periodo prestabilito.

• Sequenzialità: due operazioni, di cui una dipende dall’altra, non possono essere processate insieme.

(25)

Problemi

1. Richieste duplicate di modifica:

Una serie di aggiornamenti in sequenza sugli stessi dati potrebbe lasciare la zona in uno stato indefinito.

E’ possibile specificare nella sezione prerequisiti un record della tabella che vogliamo aggiornare che useremo come “marker RR”. Se è assente non si potrà dare vita all’aggiornamento.

Nella sezione update (dove vengono inseriti i record da modificare) andremo a cancellare il record che abbiamo segnato come marker e ad aggiungerne uno nuovo.

Se dovesse arrivare un’altra richiesta duplicata, non si potrebbe dare avvio all’update in quanto la tabella non conterrebbe ormai più il marker originale.

(26)

Problemi

2. Ordine delle richieste d’aggiornamento:

Le richieste d’aggiornamento potrebbero arrivare al server in un ordine diverso da quello di invio.

E’ possibile ovviare a questo problema usando valori crescenti per i “marker RR” tramite la sincronizzazione operata su una base temporale visibile da un certo set di richiedenti.

(27)

Problemi (segue…)

Un metodo per ovviare ad entrambi i problemi e assicurare un ottimo ciclo di

multitransazioni “lettura-modifica-scrittura” è creare un messaggio contenente tra i prerequisiti il record SOA della zona da aggiornare.

Se la transazione avrà successo, dopo l’aggiornamento il SOA SERIAL risulterà incrementato:

- Non è possibile ripetere lo stesso aggiornamento perché i prerequisiti non sono più soddisfatti (richieste duplicate di modifica)

- Non è possibile che quegli stessi dati da modificare siano già stati alterati da altri precedentemente.

Se così fosse stato l’update non avrebbe potuto aver luogo perché il valore del SOA SERIAL non sarebbe stato quello contenuto nel record SOA dei prerequisiti (ordine delle richieste).

(28)

Osservazioni

E’ lasciato alla discrezione del richiedente l’utilizzo di un trasferimento UDP o TCP:

Qualora necessiti di un accurato codice di risposta è bene che inizi la transazione usando il TCP.

Tutti i server forwarder useranno di conseguenza il TCP per il trasferimento della richiesta e della risposta.

• Qualora il richiedente decida di usare l’UDP i server forwarder potranno usare l’ UDP o il TCP.

(29)

Riferimenti

- www.dns.net

- www.microsoft.com - www.cefriel.it

- http://bertola.eu.org

- www.wikipedia.org

(30)

Grazie Grazie

dell’attenzione!

dell’attenzione!

Riferimenti

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