© 2010 Cristian Lucisano Editore • Laboratorio di servizi enogastronomici - Sala e Vendita
Laboratorio di servizi enogastronomici Sala e Vendita Modulistica e normativa
Scontrino e ricevuta fiscale 1
Sono tre i documenti fiscali che accompagnano l’acquisto di merci o una prestazione di servizio:
lo scontrino fiscale;
la ricevuta fiscale;
la fattura.
Il commerciante o l’esercente può liberamente scegliere quale docu- mento fiscale emettere.
Quando chi acquista la mer- ce è titolare di partita IVA, il rila- scio della fattura gli permette il re- cupero dell’IVA da lui pagata. In questo caso, chi emette la fattura deve indicare:
il prezzo netto del prodotto;
l’IVA applicata per ogni prodot- to;
il totale dell’imponibile (prezzo totale netto);
l’IVA totale;
la somma del tutto.
L’indicazione sullo scontrino del- lo specifico prodotto acquistato, è una facoltà che alcuni commer- cianti possono adottare, anche in relazione al tipo di misuratore fi- scale utilizzato.
In questi casi, ai fini della valen- za di uno scontrino fiscale anche come garanzia, è buona regola pretendere dall’esercente la spe- cifica, sullo stesso, di ogni singola voce di costo e non del solo TO- TALE.
In alternativa, può essere ri- chiesta l’emissione di singoli scon- trini anche per più acquisti effet- tuati contestualmente, se di rile- vante importo.
Tra gli obblighi fiscali dei commer- cianti e di chi fornisce servizi al pubblico (artigiani, professionisti, eccetera), rientrano quelli con- cernenti l’emissione degli scontri- ni e delle ricevute fiscali, a fronte di cessioni di beni e prestazioni di servizi.
La ricevuta e lo scontrino co- stituiscono l’adempimento docu- mentale più efficace, ancorché non decisivo, per contrastare l’oc- cultamento dei corrispettivi.
Una volta rilasciato il documen- to al cliente, l’operatore è indot- to a registrare l’operazione, nel- la consapevolezza di non poterne nascondere le tracce.
La Guardia di Finanza, nel più ampio contesto della lotta all’eva- sione fiscale, si avvale dei poteri conferiti dalla legge per contrasta- re tutti quei comportamenti non conformi alle regole positivamen- te imposte dal legislatore (manca- to rilascio, emissione irregolare, ecc.).
Un importante ruolo però, può essere svolto anche dal cittadino il quale, oltre a richiedere il docu- mento a fronte del pagamento ef- fettuato, dovrebbe controllare an- che l’esattezza dei dati fiscali ri- portati su tali documenti.
Importante è verificare che l’importo corrisposto sia lo stesso riportato sul documento fiscale. Il prezzo dei beni o servizi, se non diversamente specificato, deve in- tendersi sempre comprensivo di I.V.A.
Quali sono i dati fiscali da ve- rificare?
Proviamo a leggere lo scontrino.
Il documento deve contenere al- cuni elementi necessari, quali:
dati identificativi l’esercente l’at- tività commerciale (denominazio- ne, ditta o ragione sociale o co- gnome e nome);
numero di partita IVA e ubicazio- ne dell’esercizio;
corrispettivi riferiti a ogni singolo prodotto acquistato con i relativi importi totali, eventuali sconti o rettifiche, totale dovuto;
data, ora di emissione e numero progressivo;
logotipo fiscale, seguito da una serie di lettere e numeri.
Proviamo a leggere la ricevuta fi- scale.
Dal 1993 è stato introdotto la ricevuta fiscale unificata (può es- sere utilizzata anche come fattu- ra) che deve contenere:
data e numero progressivo;
dati identificativi dell’esercente (denominazione, ditta o ragione sociale o cognome e nome) e da- ti identificativi del cliente;
quantità, natura e qualità dei be- ni o servizi;
corrispettivi ripartiti per impo- nibile e imposta con la specifica- zione dell’aliquota IVA e totale dovuto.
Lo scontrino e la ricevuta devo- no essere rilasciati al momento del pagamento totale o parziale del corrispettivo.
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Scontrino e ricevuta fiscale 2
Nei casi di prestazioni ultimate ma non ancora determinate nel corrispettivo o comunque quando il pagamento non è ancora avve- nuto, va rilasciata una ricevuta o scontrino provvisori.
Quando vi viene richiesto:
“CON O SENZA RICEVUTA?”
ed il prezzo CAMBIA in funzione della risposta che date, vi stanno chiedendo se volete consentire o meno A LORO di EVADERE LE IMPOSTE.
In questi casi è doveroso chie- dere il documento fiscale, a se-
conda del tipo di prestazione rice- vuta, potrà anche essere dedotta o detratta dal vostro reddito.
Si segnala, infine, che vi posso- no essere soggetti esonerati dal- l’obbligo di emissione dello scon- trino fiscale. Questi assolvono gli obblighi fiscali attraverso ulte- riori modalità. Comunque, anche in questi casi, è legittimo (e con- sigliabile) chiedere il documento (non fiscale, in questo caso) per comprovare l’acquisto o per otte- nere la detraibilità della spesa so- stenuta.
Fonte: sito istituzionale della Guardia di Finanza www.gdf.it