• Non ci sono risultati.

Riassunto“Funzionalizzazione ed applicazione di carbon nanohorns e di carbon onions”

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Riassunto“Funzionalizzazione ed applicazione di carbon nanohorns e di carbon onions”"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

Riassunto

“Funzionalizzazione ed applicazione di carbon nanohorns e di carbon onions”

Dalla scoperta della microscopia a scansione a sonda (SPM) nel 1980 a quella del fullerene, molti sono stati i premi Nobel nel campo delle Nanotecnologie. Diverse compagnie, attualmente, hanno investito fondi in questo settore. Ma cosa sono le Nanotecnologie?

La parola e’utilizzata per descrivere diversi tipi di ricerca dove le dimensioni caratteristiche sono dell’ordine dei nanometri. I principali approcci impiegati nell’assemblaggio del materiale sono:

“top-down” (dal più grande al più piccolo) e “bottom-up” (dal più piccolo al più grande). Il primo consiste nel ridurre le dimensioni della struttura fino alla nanoscala. Il secondo, proposto per la prima volta nel 1959 da Richard Feyman nel congresso dell’American Physical Society, consiste nel partire da strutture nanometriche per realizzare dei sistemi più grandi attraverso assembly o self- assembly. Attualmente, i principali strumenti, per caratterizzare e manipolare nano strutture, sono SEM (Microscopia a Scansione Elettronica) TEM (Microscopia a Trasmissione Elettronica), AFM (Atomic Force Microscopy) e STM (Microscopia a corrente di Tunnelling).

Nanotubi, fullerene e recentemente carbon nanohorns (CNHs) e carbon onions (multishell fullerene, CNOs) sono considerati buoni candidati per applicazioni in differenti settori delle nanotecnologie.

CNOs e CNHs sono due nuove forme allotropiche di carbonio, scoperte rispettivamente da Ugarte nel 1992 e da Iijima nel 1999, che hanno attratto l’attenzione di molti ricercatori. Negli ultimi tre anni, diversi studi sono stati riportati sui CNHs mentre i CNOs sono ancora largamente inesplorati.

I pristine carbon nanohorns (p-CNHs) e CNOs (p-CNOs) non sono solubili nei comuni solventi organici ma, per studiare le loro potenziali applicazioni nel campo delle scienze dei materiali, è necessario migliorarne la solubilità.

Il primo aspetto, preso in considerazione in questa tesi di dottorato, riguarda la funzionalizzazione e la caratterizzazione dei CNHs. A tale proposito, è stato sintetizzato un amminoacido impiegato nella reazione di ciclo addizione 1,3-dipolare. Reazioni di amidazione e di addizione nucleofila, inoltre, hanno portato alla sintesi dei due primi sistemi in cui CNHs fungono da elettron accettori e la porfirina da elettron donatori al fine di studiare il trasferimento elettronico tra la porfirina ed CNHs. Successivamente, sia i CNOs di 5 nm (N-CNOs) che di 20 nm di diametro (A-CNOs) sono stati presi in considerazione e paragonati. Dato che gli N-CNOs risultano più reattivi, sono stati utilizzati nella sintesi di nuovi sistemi in cui CNOs fungono da elettron accettori ed il ferrocene da elettron attrattore. Per la prima volta, sono state eseguite delle misure di fotofisica e di elettrochimica del derivato ottenuto.

(2)

La tesi è divisa in 4 capitoli. Il primo riguarda una descrizione panoramica delle diverse forme allotropiche del carbonio, in paricolare nanotubi e fullereni. Tecniche come arco elettrico, ablazione con laser di grafite e la deposizione mediante vapore chimico sono descritte brevemente. Quindi tre diversi approcci per funzionalizzare le nanoparticelle di carbonio sono riportati in dettaglio.

Nel secondo capitolo sono stati introdotti i CNHs, le loro proprietà ed applicazioni ed un confronto tra i nanotubi e CNHs. Infine tre differenti studi sono stati affrontati:

• Funzonalizzazione mediante cicloaddizione 1,3-dipolare per migliorare la solubilità dei CNHs;

• Funzionalizzazione dei CNHs attraverso addizione nucleofila e reazione con la porfirina;

• Funzionalizzazione dei CNHs mediante amidazione e reazione con la porfirina.

Il trasferimento elettronico tra porfirina e CNHs è stato discusso.

Nel terzo capitolo sono stati introdotti e confrontate le proprietà dei diversi tipi di CNOs.

Successivamente e’ stato descritto uno studio relativo alla:

• Funzionalizzazione mediante cicloaddizione 1,3 dipolare e reazione con l’acido carbossilico del ferrocene.

L’nterazione elettronica tra il ferrocene ed i CNOs è stata studiata.

Tutti i dettagli sperimentali sono descritti nel quarto capitolo.

Dottoranda Coordinatore del Collegio dei Docenti Carla Tiziana Cioffi

Riferimenti

Documenti correlati

Robustness: different measures of institutional quality Tables 10 and 11 present the IV regressions that explain income per capita in terms of distance to the equator, de facto

Di recente, una categoria di composti recanti uno spezzone β-dichetoacido (I) è stata indipendentemente individuata da ricercatori della Shionogi e della Merck come una nuova

Il reste, néanmoins, à signaler que, d’une part, pratiquement l’ensemble des migrants européens - installés en Algérie au cours de la période coloniale - sont rentrés vers

Questa mancanza di ruolo della classe dirigente cittadina nello sviluppo della città ebbe una parte fonda- mentale nel determinare le distorsioni che hanno

due to the presence of carboxylic moieties on the surface, indi- cating the functionalization of the CNOs with the benzoic acid units (Figure S3 in the Supporting Information)..

DiPPF diphosphine displayed high activity in the N-alkylation of amines with commercial-grade primary alcohols via a borrowing hydrogen reaction. This ruthenium

The fluorescence spectrum recorded using different excitation wavelengths of an aqueous solution of NCDs-1 is shown in figure 5.2..

The previous section discusses the fact that a partitioning technique based only on the size in bytes of the input dataset does not properly capture the complexity of a spatial