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Academic year: 2021

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PROGRAMMAZIONE

DIPARTIMENTO DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE ANNO SCOLASTICO 2020/2021

DOCENTI: ANTA CLAUDIO WRUBL ANNA ZUCCARO LUCIA

COMPETENZE DELLE STUDENTE LICEALE

Vengono prese in considerazione le diverse competenze che lo studente liceale deve acquisire durante il corso di studi con particolare riferimento a quelle digitali, a quelle linguistiche,trasversali tra tutte le discipline e quelle del linguaggio specifico di ogni settore.

Si ricorda inoltre che nell'ottica della circolarità del sapere, va sottolineata ai ragazzi l'unitarietà della conoscenza , pur evidenziando con chiarezza ed esplicitando i nuclei fondanti delle discipline. Per ciò che concerne poi la parte dedicata al tema di "Cittadinanza e Costituzione i docenti sottolineano come tale tematica sia il filo conduttore di tutti i programmi curriculari.

Si concordano le seguenti competenze che lo studente deve aquisire :

 Buona conoscenza della lingua

 Capacità di interpretare un testo ,

 Capacità di comprendere le consegne,

 Capacità di cogliere i rapporti di causa ed effetto.

La metodologia di lavoro utilizzata è la seguente:

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- Lo studio di questa disciplina deve essere motivato evidenziando i problemi della vita associata e del vivere quotidiano, che coinvolgendo l'adolescente lo portano a ricercare soluzioni;

- Si prende spunto da situazioni concrete e contingenti proprie dell'esperienza individuale, familiare e sociale degli studenti;

- Descritto il fenomeno, con la tecnica delle approsimazioni successive, si passa a progressive concettualizzazioni e generalizzazioni;

- Si individuano categorie generali e principi generali,risalendo dal concreto all'astratto;

- Si applicano i principi ricavati a situazioni nuove ,diverse da quelle di partenza;

- Si utilizzano il più possibile i documenti e i testi originali.

- L'ultimo passaggio consiste nel mettere in luce l'aspetto problematico e il dibattito socio-culturale e politico sempre in atto rispetto alle discipline trattate.

Vengono quindi stabiliti gli

Per il secondo biennio si stabiliscono i seguenti obiettivi:

- Approfondimento della conoscenza del linguaggio specifico

- Acquisizione di una corretta coscienza civica per l'inserimento nel contesto sociale politico ed economico.

- Impostazione dello studio della disciplina partendo dal concetto che il diritto in questo indirizzo di scuola non è una materia professionalizzante ,ma diventa un’integrazione culturale,che richiede maggiore spazio per la storia del diritto per le trasformazioni istituzionali e i cambiamenti dei sistemi economici.

Prerequisiti Primo biennio

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per il primo anno : capacità di leggere, comprendere e riassumere un testo;

per il secondo anno: conoscenza di una terminologia specifica di base, esposizione chiara e coerente degli argomenti, saper riconoscere le diverse fonti del diritto, saper riconoscere le diverse capacità dei soggetti del diritto e le diverse forme di Stato, saper distinguere il ruolo svolto da

ciascun operatore economico e individuare le loro interazioni nel circuito economico.

Secondo biennio

comunicare le conoscenze acquisite utilizzando un lessico disciplinare essenziale

ma adeguato al contesto, riconoscere le diverse tipologie di fonti del diritto ed essere in grado di reperirle e consultarle, saper mettere in relazione l’organizzazione sociale di una civiltà con il suo sistema economico.

Finalità della materia

Nel biennio del liceo delle scienze umane , l’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche ha come finalità quella di educare al rispetto delle libertà altrui, alla tolleranza, alla solidarietà e all'uguaglianza nella diversità, valorizzando l’educazione alla convivenza democratica e al senso delle responsabilità sul piano etico e sociale, scientifico, tecnico ed economico, fondato sul rispetto dell’uomo, del cittadino e dell’ambiente. La disciplina dovrà facilitare la comprensione della realtà quotidiana in chiave socio-politica ed in chiave giuridico- economica.

Nel triennio del liceo scientifico sportivo, l'insegnamento del diritto e dell'economia politica risponde alle finalità generali della formazione del cittadino anche dal punto di vista economico finanziario, assicurando l’acquisizione di conoscenze approfondite e competenze specifiche nell’ambito

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delle scienze giuridiche ed economiche con particolare riferimento all’ambito sportivo e alle sue peculiarità.

Sul piano comportamentale lo studio delle discipline diritto ed economia politica favorisce la maturazione di valori ed atteggiamenti positivi da parte degli studenti in un ottica di cittadinanza attiva; sul piano cognitivo contribuisce allo sviluppo di strutture concettuali generali che consentono di analizzare istituti giuridici e modelli economici anche complessi, in modo da fornire gli alfabeti socio economici necessari per la comprensione della società attuale, dai contesti locali e nazionali a quelli internazionali.

Lo studio delle discipline giuridiche ed economiche si svolge in stretto collegamento con le altre discipline, in particolare con le scienze umane, con la matematica e la statistica, con la filosofia e la lingua straniera, nell’ottica del superamento di un sapere settoriale puramente nozionistico.

Competenze

Classe prima Scienze Umane

 Utilizzare il linguaggio giuridico essenziale.

 Saper confrontare le norme giuridiche con le altre norme, sociali ed etiche.

 Riconoscere le diverse tipologie di fonti del diritto ed essere in grado di reperirle e consultarle.

 Comprendere l’evoluzione dello Stato moderno dallo Stato assoluto allo Stato democratico.

 Riconoscere e analizzare i principi fondamentali alla base dello Stato democratico e presenti nella nostra Costituzione.

 Utilizzare il lessico dell’economia politica.

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 Riconoscere la natura specifica del problema economico con particolare riguardo ai concetti di ricchezza, reddito, moneta, produzione, consumo, risparmio, investimento, costo, ricavo.

 Comprendere l’evoluzione dell’economia dall’antichità all’epoca moderna.

Effettuare confronti tra i diversi sistemi economici che si sono presentati nella storia.

Classe seconda Scienze Umane

 Utilizzare il linguaggio giuridico essenziale.

 Riconoscere diritti e doveri fondamentali della persona umana in base al dettato costituzionale.

 Comprendere quali sono le principali caratteristiche della nostra forma di Governo istituendo relazioni tra il nostro sistema politico e quello di altri Stati.

 Conoscere le caratteristiche e le funzioni degli organi dello Stato.

 Utilizzare il linguaggio essenziale dell’economia politica in contesti reali.

 Comprendere le dinamiche del mercato.

 Confrontare le diverse forme di mercato individuandone le principali caratteristiche.

 Comprendere la natura dei principali problemi di matrice economica che hanno attraversato le società del passato e che caratterizzano quella attuale: sviluppo, crisi, inflazione, disoccupazione.

Classe terza scientifico sportivo

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 Utilizzare il linguaggio giuridico essenziale.

 Cogliere il collegamento tra la normativa relativa alla famiglia e l’intenzione del legislatore di tutelarne tutti i suoi membri, preoccupandosi soprattutto di quelli che si trovano in una posizione più debole.

 Riconoscere diritti e doveri fondamentali della persona umana in base al dettato costituzionale.

 Saper confrontare le norme giuridiche con le altre norme, sociali ed etiche.

 Riconoscere le diverse tipologie di fonti del diritto ed essere in grado di reperirle e consultarle.

 Utilizzare il lessico essenziale dell’economia politica anche in contesti reali.

 Familiarizzare con il modo di pensare economico apprendendo la logica microeconomica.

 Comprendere le dinamiche del mercato: domanda, offerta ed equilibrio, mettere in relazione la stabilità dell’equilibrio con il laissez-faire.

 Essere in grado di individuare la forma di mercato dei beni utilizzati abitualmente.

Classe quarta scientifico sportivo

 Utilizzare il linguaggio giuridico essenziale.

 Essere in grado di classificare le obbligazioni, comprendendo la rilevanza giuridica di ogni tipologia.

 Essere consapevoli dell’impegno del legislatore a dettare norme chiare ed eque in materia contrattuale.

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 Comprendere i riflessi che detti istituti hanno sui rapporti sociali e sui temi economici.

 Apprendere il concetto giuridico di impresa, distinguendo fra i diversi tipi di imprese e di società; descrivere le vicende che accompagnano la vita delle imprese con particolare riguardo alla responsabilità d’impresa, agli elementi di gestione economica e al fallimento

 Apprendere il funzionamento del sistema economico a partire dall’impresa come sua cellula costitutiva: funzione della produzione, costo medio e marginale

 Distinguere gli effetti derivanti dalla qualità di socio in una società di capitali rispetto a quelli legati alla partecipazione in una società di persone.

 Cogliere la valenza economica e sociale del terzo settore.

 Collegare la libertà di concorrenza alla tutela delle libertà prevista dalla Costituzione, riconoscere nella società di mercato, la libertà di iniziativa economica, la tutela del consumatore e le misure di garanzia per la concorrenza e il mercato.

 Valutare l’importanza storica e sociale, del lavoro subordinato, sia sotto l’aspetto normativo sia sotto l’aspetto sociale.

 Utilizzare il lessico essenziale dell’economia politica in contesti reali.

 Apprendere la logica macroeconomica e il funzionamento del sistema economico nelle sue diverse manifestazioni: dal mercato del lavoro, al sistema monetario e finanziario, dalla disoccupazione all’inflazione

 Saper cogliere i collegamenti esistenti tra l’organizzazione aziendale e il successo che l’impresa può avere sul mercato.

 Valutare con obiettività gli interventi governativi e parlamentari attuali e in via di attuazione allo scopo di incrementare l’occupazione.

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 Valutare il ruolo del credito svolto dalle banche, fondamentale per la crescita produttiva e occupazionale.

 Valutare gli effetti degli interventi adottati dalle autorità monetarie allo scopo di favorire l’equilibrio non solo economico ma anche sociale.

Classe quinta scientifico sportivo

DIRITTO

Nel quinto anno lo studente analizza i principi della teoria dello stato sapendo riconoscere che essa nel suo evolversi ha sempre interpretato la condizione umana del tempo modellando le istituzioni e la società e riconosce i principi fondamentali alla base dello stato democratico, sociale e di diritto; approfondi- sce il ruolo dello sport nelle varie forme di stato con particolare riferimento a quello ad esso attribuito negli stati totalitari; analizza i poteri e le relazioni in- teristituzionali nell’ambito della forma di governo italiana e conosce a fondo gli organi costituzionali e le relazioni tra gli stessi; esamina i principi fondamentali della responsabilità nell’ambito dello sport dal punto di vista civile e penale e anche sotto il profilo processuale; riconosce e distingue le relazioni intercorren- ti tra giustizia sportiva ed ordinaria; interpreta il ruolo della P.A. ed affronta i temi della sussidiarietà, del decentramento, del regionalismo e della globaliz- zazione; analizza il contesto delle istituzioni internazionali con particolare at- tenzione al processo d’integrazione europea; analizza gli organismi internazio- nali e la loro struttura in materia di governo dello sport; al termine del quinto anno l’allevo riconosce l’importanza del diritto sportivo quale settore di osser- vazione privilegiato per l’analisi delle strategie della globalizzazione e competi- zione, le quali costituiscono il fattore caratteristico del contesto internazionale e dell’evoluzione in atto sul piano squisitamente giuridico.

ECONOMIA QUINTO ANNO

Nel quinto anno l’allievo approfondisce la nozione di azienda ed impresa sotto il profilo economico-aziendale; apprende il marketing dello sport; acquisisce la consapevolezza che alla dimensione agonistica si accompagna quella commer- ciale e professionale caratterizzata da una serie di specifiche attività profit-o- riented e da emergenti fi gure professionali capaci di gestire esigenze e pecu- liarità; acquisisce le competenze gestionali base legate al mondo dello sport business; analizza le esperienze del settore sportivo «allargato» con particolare riguardo alle organizzazioni che si trovano ad operare all’interno della cosiddet-

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ta «convergenza sportiva» quali i produttori di abbigliamento e attrezzature sportive, i vari media più o meno nuovi, le imprese in cerca di comunicazione innovativa tramite sponsorizzazioni o altre forme di comarketing con lo sport e le stesse organizzazioni pubbliche che tramite lo sport cercano di attivare un marketing territoriale di visibilità e accreditamento.

Profilo di uscita

Lo studente, a conclusione del percorso di studio, dovrà, utilizzare il linguaggio giuridico in diversi contesti, confrontare il diritto con le altre norme, sociali ed etiche, individuare i principi filosofici per la produzione delle norme nelle civiltà antiche e moderne e comprendere come le trasformazioni storiche, economiche, sociali e culturali generano istituzioni giuridiche animate da diverse finalità, conoscere in modo approfondito la Costituzione italiana e comprendere i principi alla base dell’assetto ordinamentale e della forma di governo in Italia, acquisire infine le competenze necessarie per comparare fra loro i principali ordinamenti giuridici, e conoscere le tappe del processo di integrazione in Europa e l’assetto istituzionale dell’Unione Europea. Lo studente dovrà inoltre, padroneggiare il lessico di base e i fondamentali elementi teorici costitutivi dell’economia politica, come scienza sociale che dialoga con le discipline storiche, filosofiche, sociologiche, collegare la disciplina alla storia del pensiero economico, ai fatti salienti della storia economica, all’utilizzo degli strumenti di analisi quantitativa, per fondare le risposte della teoria alle variazioni nel tempo dei fenomeni economici e attualizzarne le risultanze, comprendere la natura dell’economia come scienza in grado di incidere profondamente sullo sviluppo e sulla qualità della

vita a livello globale, indagare le attività della produzione e dello scambio di beni e di servizi e al tempo stesso prendere in considerazione le dimensioni etiche e psicologiche dell’agire umano, che influiscono sull’uso delle risorse materiali ed immateriali.

Per ciò che concerne gli insegnamenti di educazione alla legalità, alla salute e stradale si ricorda che essi fanno parte integrale dei programmi curriculari dei diversi corsi.

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Le verifiche saranno condotte attraverso forme e prove differenti, che diano la possibilità allo studente di superare le oggettive difficoltà che singolarmente l’alunno può incontrare nello svolgimento di una particolare tipologia di prova.Si alterneranno quindi, verifiche scritte e verifiche orali e prove con domande aperte.

Al termine di ogni singolo percorso si provvederà al recupero di quegli alunni che in almeno due tipi diversi di prove abbiano mostrato difficoltà.

In questa fase le prove verranno personalizzate e si fisseranno obiettivi intermedi da raggiungere in tempi diversi.

Definizione di scale comuni di valutazione VOTO 2 Foglio bianco o rifiuto interrogazione orale VOTO 3 Conoscenze quasi inesistenti, forma scorretta VOTO 4 Lacune diffuse e forma poco corretta

VOTO 5 Alcune lacune, errori non gravi, linguaggio settoriale poco accurato

VOTO 6 Conoscenze minime, forma accettabile VOTO 7 Conoscenze adeguate, forma accettabile

VOTO 8 Conoscenze complete ed esaurienti, forma scorrevole e corretta

VOTO 9 Conoscenze approfondite, forma scorrevole e corretta che evidenzi proprietà del linguaggio settoriale

VOTO 10 Conoscenze approfondite, forma scorrevole e corretta ,capacità di sintesi e di rielaborazione

Si stabilisce che le prove di recupero del debito formativo sia per la fine del primo periodo sia per la fine del secondo periodo consisteranno in una verifica orale.

Per gli alunni con DSA si terrà conto dei PDP stilati dal consiglio di classe,

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prevedendo prove scritte con tempi più lunghi e prove orali programmate, tenendo conto più del contenuto che della forma .

Per ciò che concerne i percorsi interdisciplinari, soprattutto nel triennio , si rimanda ai singoli Consigli di Classe la definizione delle tematiche comuni da individuare per svolgere possibilmente in contemporanea gli argomenti comuni a discipline come Scienze umane e Storia e Filosofia, Lingua straniera e matematica .

Per ciò che concerne il Programma di Educazione Civica ,svolto dal Prof. Anta in collaborazione con il Prof. Ponte, si segnala che le Classi coinvolte saranno 1ªA, 2ªA, 3ªA, 4ªA, 1ªB, 2ªB, 3ªB, 4ªB, 5ªB, 3ªC, 1ªI, 2ªI, 3ªI, 4ªI, 5ªI, 1ªS, 2ªS, 3ªS, 4ªS, 5ªS

Gli argomenti di educazione civica individuati per l’anno scolastico 2020- 2021 trattati di concerto con il programma di religione svolto dal Prof. Piero Andrea Ponte saranno i seguenti:

1) I princìpi fondamentali della Costituzione (artt. 1-13) Destinatari: tutte le classi.

2) I diritti della famiglia e i diritti sociali nella Costituzione Destinatari: tutte le classi.

3) Approfondimento degli articoli della Costituzione in cui sono delineati i rapporti tra Stato e Chiesa (art. 7) e il tema della libertà religiosa (artt. 8 e 19).

Destinatari: classi quarte e quinte

4) Matrimonio civile, concordatario e canonico

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Destinatari: tutte le classi.

5) Traendo spunto dalla Costituzione (art. 29) e dal codice civile (artt. 143, 144, 147) si approfondirà il tema della famiglia intesa non solo come

“società naturale fondata sul matrimonio”.

Destinatari: tutte le classi.

6) Cittadinanza italiana e cittadinanza europea Destinatari: tutte le classi.

7) Cristianesimo e Stato: un breve excursus storico-politico dei due concetti Destinatari: tutte le classi.

8) La norma giuridica e la norma religiosa; differenze e analogie Destinatari: tutte le classi.

9) I reati giovanili più diffusi: un breve vademecum per acquisire maggiore consapevolezza

Destinatari: tutte le classi.

10) Traendo spunto dalla lettura di una delle più significative riflessioni tratte da “Dei delitti e delle pene” di Cesare Beccaria” si approfondirà (a mò di dibattito) il tema della pena di morte.

Destinatari: tutte le classi

11) Eutanasia: delitto o diritto?

Destinatari: il triennio

12) “Etica della convinzione” ed “etica della responsabilità” nell’ottica del processo di secolarizzazione

Destinatari: il triennio

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I temi proposti potranno subire modifiche o essere integrati durante l’anno scolastico.

LINEE GUIDA PER L'INSEGNAMENTO DELL'EDUCAZIONE CIVICA

In applicazione della legge 20 agosto 2019, n. 92 recante “Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica”, al fine di sviluppare “la conoscenza e la comprensione delle strutture e dei profili sociali, economici, giuridici, civici e ambientali della società” (articolo 2, comma 1 della Legge), nonché ad individuare nella conoscenza e nell’attuazione consapevole dei regolamenti di Istituto, dello Statuto delle studentesse e degli studenti, nel Patto educativo di corresponsabilità, un terreno di esercizio concreto per sviluppare “la capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente e consapevolmente alla vita civica, culturale e sociale della comunità” (articolo 1, comma 1 della Legge), si prevede che l’orario dedicato a questo insegnamento non possa essere inferiore a 33 ore per ciascun anno di corso. Ogni disciplina è, di per sé, parte integrante della formazione civica e sociale di ciascun alunno.

Aspetti contenutistici e metodologici

I nuclei tematici dell’insegnamento, e cioè quei contenuti ritenuti essenziali per realizzare le finalità indicate nella Legge, sono già impliciti negli epistemi delle discipline. Per fare solo alcuni esempi, “l’educazione ambientale, sviluppo ecosostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari” e la stessa Agenda 2030, cui fa 2 riferimento l’articolo 3, trovano una naturale interconnessione con le Scienze naturali e con la Geografia; l’educazione alla legalità e al contrasto delle mafie si innerva non solo della conoscenza del dettato e dei valori costituzionali, ma anche della consapevolezza dei diritti inalienabili dell’uomo e del cittadino, del loro progredire storico, del dibattito filosofico e letterario. Si tratta dunque di far emergere elementi latenti negli attuali ordinamenti didattici e di rendere consapevole la loro interconnessione, nel rispetto e in coerenza con i processi di crescita dei bambini e dei ragazzi nei diversi gradi di scuola. Nel rispetto dell’autonomia organizzativa e didattica di ciascuna istituzione scolastica, le Linee guida si sviluppano intorno a tre nuclei concettuali che costituiscono i pilastri della Legge, a cui possono essere ricondotte tutte le diverse tematiche dalla stessa individuate:

1.COSTITUZIONE, diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà La conoscenza, la riflessione sui significati, la pratica quotidiana del dettato costituzionale rappresentano il primo e fondamentale aspetto da trattare. Esso

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contiene e pervade tutte le altre tematiche, poiché le leggi ordinarie, i regolamenti, le disposizioni organizzative, i comportamenti quotidiani delle organizzazioni e delle persone devono sempre trovare coerenza con la Costituzione, che rappresenta il fondamento della convivenza e del patto sociale del nostro Paese. Collegati alla Costituzione sono i temi relativi alla conoscenza dell’ordinamento dello Stato, delle Regioni, degli Enti territoriali, delle Autonomie Locali e delle Organizzazioni internazionali e sovranazionali, prime tra tutte l’idea e lo sviluppo storico dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite. Anche i concetti di legalità, di rispetto delle leggi e delle regole comuni in tutti gli ambienti di convivenza (ad esempio il codice della strada, i regolamenti scolastici, dei circoli ricreativi, delle Associazioni…) rientrano in questo primo nucleo concettuale, così come la conoscenza dell’Inno e della Bandiera nazionale.

2.SVILUPPO SOSTENIBILE, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio L’Agenda 2030 dell’ONU ha fissato i 17 obiettivi da perseguire entro il 2030 a salvaguardia della convivenza e dello sviluppo sostenibile. Gli obiettivi non riguardano solo la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali, ma anche la costruzione di ambienti di vita, di città, la scelta di modi di vivere inclusivi e rispettosi dei diritti fondamentali delle persone, primi fra tutti la salute, il benessere psicofisico, la sicurezza alimentare, l’uguaglianza tra soggetti, il lavoro dignitoso, un’istruzione di qualità, la tutela dei patrimoni materiali e immateriali delle comunità. In questo nucleo, che trova comunque previsione e tutela in molti articoli della Costituzione, possono rientrare i temi riguardanti l’educazione alla salute, la tutela dell’ambiente, il rispetto per gli animali e i beni comuni, la protezione civile.

3.CITTADINANZA DIGITALE Alla cittadinanza digitale è dedicato l’intero articolo 5 della Legge, che esplicita le abilità essenziali da sviluppare nei curricoli di Istituto, con gradualità e tenendo conto dell’età degli studenti. Per

“Cittadinanza digitale” deve intendersi la capacità di un individuo di avvalersi consapevolmente e responsabilmente dei mezzi di comunicazione virtuali.

Sviluppare questa capacità a scuola, con studenti che sono già immersi nel web e che quotidianamente si imbattono nelle tematiche proposte, significa da una parte consentire l’acquisizione di informazioni e competenze utili a migliorare questo nuovo e così radicato modo di stare nel mondo, dall’altra mettere i giovani al corrente dei rischi e delle insidie che l’ambiente digitale comporta, considerando anche le conseguenze sul piano concreto. L’approccio e l’approfondimento di questi temi dovrà iniziare fin dal primo ciclo di istruzione: con opportune e diversificate strategie, infatti, tutte le età hanno il diritto e la necessità di esserne 3 correttamente informate. Non è più solo una questione di conoscenza e di utilizzo degli strumenti tecnologici, ma del tipo di approccio agli stessi; per questa ragione, affrontare l’educazione alla cittadinanza digitale non può che essere un impegno professionale che coinvolge tutti i docenti contitolari della classe e del Consiglio di classe. Le presenti Linee guida provvedono ad individuare i traguardi di competenze, non già previsti, integrando, in via di prima applicazione, il Profilo delle competenze

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al termine del primo ciclo di istruzione e il Profilo educativo, culturale e professionale dello studente, a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione allegato al decreto legislativo n.

226/2005, rinviando all’a.s. 2022/2023, la determinazione dei traguardi di competenza e degli obiettivi specifici di apprendimento dell’insegnamento trasversale dell’Educazione civica al termine della scuola primaria e secondaria di primo grado, degli obiettivi specifici di apprendimento dei Licei (D.M. n. 211 del 7/10/2010), dei risultati di apprendimento degli Istituti tecnici (direttive del 2010 e 2012) e degli Istituti professionali (D.M. n.766 del 23/8/2019).

La prospettiva trasversale dell’insegnamento di educazione civica

La trasversalità dell’insegnamento offre un paradigma di riferimento diverso da quello delle discipline. L’educazione civica, pertanto, supera i canoni di una tradizionale disciplina, assumendo più propriamente la valenza di matrice valoriale trasversale che va coniugata con le discipline di studio, per evitare superficiali e improduttive aggregazioni di contenuti teorici e per sviluppare processi di interconnessione tra saperi disciplinari ed extradisciplinari. Il Collegio dei Docenti ha provveduto nell’esercizio dell’autonomia di sperimentazione di cui all’art. 6 del D.P.R. n.275/1999, ad integrare nel curricolo di Istituto gli obiettivi specifici di apprendimento/risultati di apprendimento delle singole discipline con gli obiettivi/risultati e traguardi specifici per l’educazione civica utilizzando per la loro attuazione l’organico dell’autonomia.

La contitolarità dell’insegnamento e il coordinamento delle attività La Legge prevede che all’insegnamento dell’educazione civica siano dedicate non meno di 33 ore per ciascun anno scolastico. In via ordinaria esse sono svolte, nell’ambito della declinazione annuale delle attività didattiche, da uno o più docenti della classe o del Consiglio di Classe cui l’insegnamento è affidato con delibera del Collegio dei docenti su proposta degli stessi docenti della classe o del consiglio di classe. Qualora invece, ricorrendo le necessarie condizioni di invarianza di organico, l’insegnamento dell’educazione civica dovesse rientrare nell’utilizzo della quota di autonomia del 20%, configurandosi così uno spazio apposito nell’ambito dell’orario settimanale alla stregua delle discipline del curricolo, ciò non dovrà comunque pregiudicare la trasversalità e la corresponsabilità collegiale dell’insegnamento all’interno del team docente e del Consiglio di Classe. Qualora il docente abilitato nelle discipline giuridico- economiche sia contitolare nel Consiglio di Classe, gli sarà affidato l’insegnamento di educazione civica, di cui curerà il coordinamento, fermo restando il coinvolgimento degli altri docenti competenti per i diversi obiettivi/risultati di apprendimento condivisi in sede di programmazione dai rispettivi Consigli di classe. Qualora il docente abilitato nelle discipline giuridico-economiche sia presente in organico dell’autonomia ma non sia già contitolare del Consiglio di Classe, potrà assumere il coordinamento della disciplina per una o più classi, fatta salva la necessità che in esse si crei uno spazio settimanale in cui, anche in compresenza con altri docenti, possa

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procedere alla didattica dell’educazione civica all’interno della quota oraria settimanale, o all’interno della quota di autonomia eventualmente attivata, nelle modalità approvate dal Collegio dei docenti. Ricorrendo questa casistica, il coordinatore dell’educazione civica, in quanto titolare di un insegnamento aggiuntivo, entra a far parte a pieno titolo del Consiglio o dei Consigli di Classe in cui opera. Nel caso in cui non vi siano nell’istituto docenti abilitati all’insegnamento delle discipline giuridicoeconomiche, l’insegnamento di educazione civica sarà attribuito in contitolarità a più docenti, competenti per i diversi obiettivi/risultati di apprendimento condivisi in sede di programmazione dai rispettivi Consigli di classe. Il coordinamento sarà affidato ad uno dei docenti contitolari dell’insegnamento. Nel tempo dedicato a questo insegnamento, i docenti, sulla base della programmazione già svolta in seno al Consiglio di classe con la definizione preventiva dei traguardi di competenza e degli obiettivi/risultati di apprendimento, potranno proporre attività didattiche che sviluppino, con sistematicità e progressività, conoscenze e abilità relative ai tre nuclei fondamentali sopra indicati, avvalendosi di unità didattiche di singoli docenti e di unità di apprendimento e moduli interdisciplinari trasversali condivisi da più docenti. Avranno cura, altresì, di definire il tempo impiegato per lo svolgimento di ciascuna azione didattica, al fine di documentare l’assolvimento della quota oraria minima annuale prevista di 33 ore.

La valutazione

La Legge dispone che l'insegnamento trasversale dell'Educazione civica sia oggetto delle valutazioni periodiche e finali previste dal D. Lgs. 13 aprile 2017, n. 62 per il primo ciclo e dal DPR 22 giugno 2009, n. 122 per il secondo ciclo. I criteri di valutazione deliberati dal collegio dei docenti per le singole discipline e già inseriti nel PTOF dovranno essere integrati in modo da ricomprendere anche la valutazione dell’insegnamento dell’educazione civica. In sede di scrutinio il docente coordinatore dell’insegnamento formula la proposta di valutazione, espressa ai sensi della normativa vigente, da inserire nel documento di valutazione, acquisendo elementi conoscitivi dai docenti del team o del Consiglio di Classe cui è affidato l'insegnamento dell'educazione civica.

Tali elementi conoscitivi sono raccolti dall’intero team e dal Consiglio di Classe nella realizzazione di percorsi interdisciplinari. La valutazione deve essere coerente con le competenze, abilità e conoscenze indicate nella programmazione per l’insegnamento dell’educazione civica e affrontate durante l’attività didattica. I docenti della classe e il Consiglio di Classe possono avvalersi di strumenti condivisi, quali rubriche e griglie di osservazione, che possono essere applicati ai percorsi interdisciplinari, finalizzati a rendere 5 conto del conseguimento da parte degli alunni delle conoscenze e abilità e del progressivo sviluppo delle competenze previste nella sezione del curricolo dedicata all’educazione civica. Per gli anni scolastici 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023 la valutazione dell’insegnamento di educazione civica farà riferimento agli obiettivi /risultati di apprendimento e alle competenze che i collegi docenti, nella propria autonomia di sperimentazione, avranno individuato e inserito nel curricolo di istituto. A partire dall’anno scolastico 2023/2024 la valutazione avrà a riferimento gli obiettivi specifici di apprendimento per i Licei e i risultati di apprendimento per gli Istituti tecnici e

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professionali definiti dal Ministero dell’istruzione. In sede di valutazione del comportamento dell’alunno da parte del Consiglio di classe, si possa tener conto anche delle competenze conseguite nell’ambito del nuovo insegnamento di educazione civica, così come introdotto dalla Legge, tanto nel primo quanto nel secondo ciclo di istruzione, per il quale il D. Lgs. n. 62/2017 nulla ha aggiunto a quanto già previsto dal D.P.R. n. 122/2009. Il voto di educazione civica concorre all’ammissione alla classe successiva e/o all’esame di Stato e, per le classi terze, quarte e quinte, all'attribuzione del credito scolastico.

Caratteristiche del Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione (D. Lgs. 226/2005, art. 1, c. 5, Allegato A), riferite all’insegnamento trasversale dell’educazione civica

Conoscere l’organizzazione costituzionale ed amministrativa del nostro Paese per rispondere ai propri doveri di cittadino ed esercitare con consapevolezza i propri diritti politici a livello territoriale e nazionale.

Conoscere i valori che ispirano gli ordinamenti comunitari e internazionali, nonché i loro compiti e funzioni essenziali Essere consapevoli del valore e delle regole della vita democratica anche attraverso l’approfondimento degli elementi fondamentali del diritto che la regolano, con particolare riferimento al diritto del lavoro. Esercitare correttamente le modalità di rappresentanza, di delega, di rispetto degli impegni assunti e fatti propri all’interno di diversi ambiti istituzionali e sociali. Partecipare al dibattito culturale. Cogliere la complessità dei problemi esistenziali, morali, politici, sociali, economici e scientifici e formulare risposte personali argomentate. Prendere coscienza delle situazioni e delle forme del disagio giovanile ed adulto nella società contemporanea e comportarsi in modo da promuovere il benessere fisico, psicologico, morale e sociale. Rispettare l’ambiente, curarlo, conservarlo, migliorarlo, assumendo il principio di responsabilità.

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Adottare i comportamenti più adeguati per la tutela della sicurezza propria, degli altri e dell’ambiente in cui si vive, in condizioni ordinarie o straordinarie di pericolo, curando l’acquisizione di elementi formativi di base in materia di primo intervento e protezione civile. Perseguire con ogni mezzo e in ogni contesto il principio di legalità e di solidarietà dell’azione individuale e sociale, promuovendo principi, valori e abiti di contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie. Esercitare i principi della cittadinanza digitale, con competenza e coerenza rispetto al sistema integrato di valori che regolano la vita democratica. Compiere le scelte di partecipazione alla vita pubblica e di cittadinanza coerentemente agli obiettivi di sostenibilità sanciti a livello comunitario attraverso l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Operare a favore dello sviluppo eco-sostenibile e della tutela delle identità e delle eccellenze produttive del Paese. Rispettare e valorizzare il patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni.

Novi ligure 30 novembre ’20 I Docenti

Anta Claudio Wrubl Anna Zuccaro Lucia

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