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PARTE SECONDA “ANALISI ECONOMICO FINANZIARIA AZIENDALE E SETTORIALE: IL CASO CAMALEONTE S.p.A.” CAPITOLO TERZO “LE PERFORMANCE AZIENDALI” 3.1. Cenni iniziali

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PARTE SECONDA

“ANALISI ECONOMICO FINANZIARIA AZIENDALE E SETTORIALE: IL CASO CAMALEONTE S.p.A.”

CAPITOLO TERZO

“LE PERFORMANCE AZIENDALI”

3.1. Cenni iniziali

Il bilancio d’esercizio è l’espressione della situazione finanziaria patrimoniale ed economica attuale di un’azienda, la sua redazione spinge ad una serie di formulazioni sullo “stato di salute” attuale di qualsiasi entità aziendale, ovviamente per giungere a considerazioni veritiere occorre che il bilancio d’esercizio assolva i vincoli che il Codice Civile impone.

Non è nostra intenzione parlare delle caratteristiche che un bilancio d’esercizio deve avere1, questo capitolo ha esclusivamente lo scopo di fornire un’adeguata presentazione della Camaleonte S.p.A. in termini di crescita, potenzialità, sviluppo: grazie appunto alle informazioni che un prospetto di bilancio può dare.

Le conclusioni a cui giungeremo saranno frutto di uno studio su: Stati Patrimoniali (civilistico e riclassificato col metodo finanziario), Conti Economici (civilistico e riclassificato col metodo a valore della produzione e valore aggiunto) ed infine, col supporto della Nota Integrativa relativi agli esercizi 2006, 2005 e 2004.

Gli schemi civilistici dettati dal legislatore assumono le funzioni da esso imposte, hanno un’utilità propria e specifica che sovente si discosta dalla concezione manifestata delle aziende; infatti, la forma proposta dal codice civile, costringe a considerare lo Stato Patrimoniale come un mezzo per verificare la metodologia di utilizzo degli impieghi rispetto alle varie fonti di finanziamento da cui le risorse sono

1

(2)

attinte e il Conto Economico come un mero elenco di risultati intermedi, volti a verificare la consistenza del reddito prodotto dalla gestione dell’azienda.

Per eseguire uno studio capace di fornire informazioni aggiuntive e utili, occorre distinguere da aspetti dettati dalla normativa civilistica legati alla consistenza del patrimonio e alla creazione di un utile, riclassificando i nostri prospetti di bilancio per meglio cogliere concetti relativi alla gestione aziendale.

La scelta di riclassificare secondo il metodo finanziario è dettata dall’utilità che esso fornisce nella descrizione della composizione del patrimonio aziendale, ne individua infatti la provenienza (chi ha fornito risorse finanziarie) e nelle forme di impiego che esso ha (in termini di forme materiali in cui si traducono le risorse finanziarie)2. Tale metodo assolve il compito di distinguere le fonti in proprie e di terzi (secondo la provenienza) e in fonti a breve termine o a lungo termine in base alla scadenza per il rimborso delle stesse. Gli impieghi invece vengono distinti per la durata della loro presenza nella composizione del patrimonio di impresa, oggi fonte per natura ha tempi di smobilizzo diversi, che spingono a separare il ritorno in forma liquida di un investimento in base all’esercizio, distingueremo così tra Attivo Circolante o Corrente e Attivo Fisso3.

In pratica lo Stato Patrimoniale indaga sul ciclo finanziario della gestione, su i suoi tempi di ritorno in forma liquida e sulla scadenza che le fonti hanno in base alle risorse finanziarie.

La riclassificazione dei bilanci è resa necessaria per renderli funzionali all’analisi economico finanziaria, lo Stato Patrimoniale segue il criterio di realizzabilità dei singoli investimenti, valutando così gli elementi destinati a trasformarsi in forma liquida oltre o entro l’esercizio di competenza, gli impieghi sono stati pertanto raggruppati secondo il grado di liquidità decrescente, vale a dire in relazione alla maggiore attitudine degli stessi a tramutarsi in forma liquida nel breve periodo. Un simile approccio si ha anche col passivo rielaborato in base alla durata breve o lunga delle fonti di finanziamento, che sono state aggregate in relazione al loro grado di esigibilità, distinguendo pertanto le fonti del Capitale Permanente, che risultano vincolate per un periodo superiore a quello convenzionale dell’anno, delle Passività

2

SOSTERO UGO, FERRARESE PIEREMILIO - “ Analisi di Bilancio – Strutture formali, indicatori e rendiconto finanziario ” Giuffrè Editore 2000.

3

Per un’analisi dei criteri di classificazione dei documenti di bilancio si veda: BRUNETTI G. - “La classificazione dei valori in bilancio” a cura di E.Ardemani, volume III, Giuffrè 1984.

(3)

Correnti, per le quali il sostenimento dell’esborso monetario è previsto nel breve periodo.

Per il Conto Economico si è optato per la riclassificazione nella forma scalare del cosiddetto Conto Economico a Valore della Produzione o Valore Aggiunto, in virtù della quantità di informazioni che da questa possono essere tratte ai fini dell’analisi, esso infatti ci permette di individuare e analizzare i risultati intermedi distinguendo le varie gestioni aziendali così esprimere un giudizio sul grado di efficienza tecnico-produttiva e il grado di efficienza commerciale conseguito dall’azienda.

Nel paragrafo seguente vengono inseriti i prospetti patrimoniali sia civilistici che finanziari relativi agli ultimi tre esercizi, per continuare poi con l’analisi dei prospetti economici.

3.2. Lo Stato Patrimoniale civilistico e finanziario

STATO PATRIMONIALE CIVILISTICO:

ATTIVO SALDI

2006 2005 2004

A CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI, CON SEPARATA INDICAZIONE DELLA PARTE GIA' RICHIAMATA

B IMMOBILIZZAZIONI:

I IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI: 1COSTI DI IMPIANTO E DI AMPLIAMENTO 2COSTI DI RICERCA, DI SVILUPPO E PUBBLICITA'

3DIRITTI DI BREVETTO INDUSTRIALE E DIRITTI DI UTILIZZAZIONE DELLE OPERE DELL'INGEGNO

4CONCESSIONI, LICENZE, MARCHI E DIRITTI SIMILI 5AVVIAMENTO

6IMMOBILIZZAZIONI IN CORSO E ACCONTI

7ALTRE 3.946,00 8.949,00 16.996,00

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 3.946,00 8.949,00 16.996,00

II IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI:

1TERRENI E FABBRICATI 3.120.022,00 3.240.758,00 3.346.184,00

2IMPIANTI E MACCHINARIO 1.262.771,00 1.650.208,00 2.003.354,00

3ATTREZZATURE INDUSTRIALI E COMMERCIALI 83.046,00 50.895,00 44.952,00

4ALTRI BENI 138.620,00 179.981,00 158.815,00

5IMMOBILIZZAZIONI IN CORSO E ACCONTI 6.000,00

(4)

III IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE, CON SEPARATA INDICAZIONE, PER CIASCUNA VOCE DEI CREDITI, DEGLI IMPORTI ESIGIBILI ENTRO L'ESERCIZIO SUCCESSIVO 1PARTECIPAZIONI a) IMPRESE CONTROLLATE 152.394,00 152.394,00 152.394,00 b) IMPRESE COLLEGATE c) IMPRESE CONTROLLANTI d) ALTRE IMPRESE 29.511,00 23.403,00 23.403,00 181.905,00 175.797,00 175.797,00 2CREDITI

a) VERSO IMPRESE CONTROLLATE

b) VERSO IMPRESE COLLEGATE

c) VERSO CONTROLLANTI

d) VERSO ALTRI 14.854,00 15.004,00 19.689,00

3ALTRI TITOLI

4AZIONI PROPRIE, CON INDICAZIONE ANCHE DEL VALORE NOMINALE COMPLESSIVO

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE 196.759,00 190.801,00 195.486,00

TOTALE ATTIVO IMMOBILIZZATO 4.805.164,00 5.321.592,00 5.771.787,00

C ATTIVO CIRCOLANTE

I RIMANENZE

1MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE E DI CONSUMO 1.670.555,00 645.998,00 365.379,00

2PRODOTTI IN CORSO DI LAVORAZIONE E SEMILAVORATI 1.025.753,00 365.368,00 753.618,00

3LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE

4PRODOTTI FINITI O MERCI 194.541,00 113.532,00 131.921,00

5ACCONTI

2.890.849,00 1.124.898,00 1.250.918,00

II CREDITI, CON SEPARATA INDICAZIONE, PER CIASCUNA VOCE, DEGLI IMPORTI ESIGIBILI OLTRE L'ESERCIZIO SUCCESSIVO:

1VERSO CLIENTI 2.684.918,00 2.457.404,00 2.956.742,00

2VERSO IMPRESE CONTROLLATE 3.718,00 3.718,00 3.718,00

3VERSO IMPRESE COLLEGATE

4VERSO CONTROLLANTI

4-BIS CRREDITI TRIBUTARI 344.198,00 256.517,00 282.144,00

4-TER IMPOSTE ANTICIPATE 2.381,00 7.696,00 15.792,00

5VERSO ALTRI 16.184,00 35.574,00 23.409,00

3.051.399,00 2.760.909,00 3.281.805,00

III ATTIVITA' FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO IMMOBILIZZAZIONI:

1PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE

2PARTECIPAZIONI IN IMPRESE COLLEGATE

3PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLANTI

4ALTRE PARTECIPAZIONI

5AZIONI PROPRIE, CON INDICAZIONE ANCHE DEL VALORE NOMINALE COMPLESSIVO

6ALTRI TITOLI 196.094,00 196.094,00 404.419,00

(5)

IV DISPONIBILITA' LIQUIDE

1DEPOSITI BANCARI E POSTALI 1.305.549,00 2.337.202,00 554.520,00

2ASSEGNI

3DANARO E VALORI IN CASSA 117,00 418,00 566,00

1.305.666,00 2.337.620,00 555.086,00

TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE 7.444.008,00 6.419.521,00 5.492.228,00

D RATEI E RISCONTI, CON SEPARATA INDICAZIONE DEL DISAGGIO SU PRESTITI 1.120,00

TOTALE ATTIVO 12.249.172,00 11.742.233,00 11.264.015,00

PASSIVO SALDI

2006 2005 2004

A PATRIMONIO NETTO

I CAPITALE 1.000.000,00 1.000.000,00 1.000.000,00

II RISERVA DA SOVRAPPREZZO DELLE AZIONI

III RISERVE DI RIVALUTAZIONE

IV RISERVA LEGALE 156.505,00 134.092,00 112.813,00

V RISERVE STATUTARIE

VI RISERVA PER AZIONI PROPRIE IN PORTAFOGLIO

VII ALTRE RISERVE, DISTINTAMENTE INDICATE 1.043.004,00 1.043.004,00 1.043.003,00

VIII UTILE (PERDITE) PORTATI A NUOVO 2.491.909,00 2.066.059,00 1.661.766,00

IX UTILE (PERDITE) DELL'ESERCIZIO 380.259,00 448.262,00 425.572,00

TOTALE PATRIMONIO NETTO 5.071.677,00 4.691.417,00 4.243.154,00

B FONDI PER RISCHI E ONERI:

1PER TRATTAMENTO DI QUIESCENZA E OBBLIGHI SIMILI

2PER IMPOSTE, ANCHE DIFFERITE 521.156,00 492.038,00 252.555,00

3ALTRI

521.156,00 492.038,00 252.555,00

C TRATTEMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO 346.748,00 374.303,00 333.186,00

D DEBITI, CON SEPARATA INDICAZIONE, PER CIASCUNA VOCE, DEGLI IMPORTI ESIGIBILI OLTRE L'ESERCIZIO SUCCESSIVO

1OBBLIGAZIONI 516.457,00 516.457,00 516.457,00

2OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI

3DEBITI VERSO SOCI PER FINANZIAMENTI

4DEBITI VERSO BANCHE 1.778.669,00 2.133.288,00 3.125.031,00

5DEBITI VERSO ALTRI FINANZIATORI

6ACCONTI

7DEBITI VERSO FORNITORI 2.395.449,00 2.117.744,00 1.966.335,00

8DEBITI RAPPRESENTANTI DA TITOLI DI CREDITO

9DEBITI VERSO IMPRESE CONTROLLATE 212.466,00 123.159,00 120.617,00

10DEBITI VERSO IMPRESE COLLEGATE

11DEBITI VERSO CONTROLLANTI

12DEBITI TRIBUTARI 292.746,00 98.155,00 117.334,00

13DEBITI VERSO ISTITUTI DI PREVIDENZA E SICUREZZA SOCIALE 92.080,00 95.358,00 117.393,00

14ALTRI DEBITI 241.545,00 208.882,00 181.607,00

(6)

E RATEI E RISCONTI, CON SEPARATA INDICAZIONE DELL'AGGIO SU PRESTITI 780.179,00 891.432,00 290.346,00

TOTALE PASSIVO 12.249.172,00 11.742.233,00 11.264.015,00

Vediamo come lo schema civilistico dello Stato Patrimoniale4 presenti una forte rigidità nella classificazione sia dell’attivo sia del passivo. Non sono visibili i vari fondi ammortamento e svalutazione crediti che sono già riportati al netto delle rispettive poste.

Il problema principale è la scarsa predisposizione ad esporre la situazione dell’impresa in chiave finanziaria. Gli approcci differenti del civilistico spingono ad individuare aggregati contenenti voci differenti rispetto a tale metodo, si usano infatti aggregati che troveremo anche nel prospetto finanziario ma che non hanno medesima consistenza; le Immobilizzazioni comprendono voci patrimoniali con utilizzo durevole comprendendo anche voci con ciclo finanziario in conclusione con ritorno in forma liquida entro 12 mesi, avremo quindi anche crediti sorti con natura pluriennale ma esigibili entro l’esercizio, e nell’Attivo Circolante poste non durevoli.

STATO PATRIMONIALE FINANZIARIO:

IMPIEGHI: SALDI

2006 2005 2004

CASSA 117,00 418,49 566,21

BANCHE C/C ATTIVO 1.305.666,00 2.337.202,00 554.520,00

TITOLI A BREVE TERMINE 196.094,01 196.094,01 404.418,82

A)LIQUIDITA' IMMEDIATE 1.501.877,01 2.533.714,50 959.505,03

CREDITI VERSO CLIENTI (AL NETTO F. SVALUT.) 2.688.636,00 2.461.122,49 2.960.460,49

CREDITI DIVERSI A BREVE TERMINE 362.763,00 299.786,90 325.203,91

RATEI E RISCONTI ATTIVI ( A BREVE) 1.119,98

B) LIQUIDITA' DIFFERITE 3.051.399,00 2.762.029,37 3.285.664,40

RIMANENZE DI MATERIE PRIME 1.670.555,00 645.997,85 365.379,01

RIMANENZE DI PRODOTTI IN CORSO DI LAV. 1.025.753,00 365.368,40 753.618,40

RIMANENZE DI PRODOTTI FINITI 194.541,00 113.531,79 131.920,63

C) RIMANENZE 2.890.849,00 1.124.898,04 1.250.918,04

D) ATTIVO CORRENTE (A+B+C) 7.444.125,01 6.420.641,91 5.496.087,47

4

(7)

PARTECIPAZIONI 181.905,00 175.797,06 175.797,06

TITOLI A LUNGO TERMINE

CREDITI A LUNGO TERMINE 14.854,00 15.004,00 15.830,39

E)IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE 196.759,00 190.801,06 191.627,45

TERRENI E FABBRICATI (AL NETTO DEI F. DI AMM.TO) 3.120.022,00 3.240.757,68 3.346.183,36

IMPIANTI E MACCHINARI (AL NETTO DEI F. DI AMM.TO) 1.262.771,00 1.713.928,02 2.077.727,20

MOBILI E ARREDI ( AL NETTO DEL F. AMM.TO) 83.046,00 23.875,40 22.868,13

ALTRE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI NETTE 138.620,00 143.279,87 112.524,54

F)IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 4.604.459,00 5.121.840,97 5.559.303,23 MARCHI (AL NETTO DEL FONDO AMM.TO)

BREVETTI (AL NETTO DEI FONDI DI AMM.TO) ALTRE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI NETTE

DISAGGIO SUI PRESTITI 3.946,00 8.948,79 16.996,10

G)IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 3.946,00 8.948,79 16.996,10

H)ATTIVO IMMOBILIZZATO (E+F+G) 4.805.164,00 5.321.590,82 5.767.926,78

ATTIVO NETTO O TOT. IMPIEGHI (D+H) 12.249.289,01 11.742.232,73 11.264.014,25

FONTI: SALDI

2006 2005 2004

DEBITI VERSO FORNITORI 2.607.915,00 2.240.903,37 2.086.951,02

DEBITI VERSO BANCHE A BREVE TERMINE 358.669,00 358.287,97 995.031,12

DEBITI TRIBUTARI 292.746,00 98.154,64 117.334,20

DEBITI DIVERSI A BREVE TERMINE 159.219,60 129.834,60 123.746,47

FONDO GARANZIA PRODOTTI

TFR (QUOTA A BREVE) 174.405,40 174.405,40 175.253,55

MUTUI PASSIVI (QUOTA A BREVE)

RATEI E RISCONTI PASSIVI (A BREVE) 780.179,00 891.432,13 290.346,47

A)PASSIVO CORRENTE 4.373.134,00 3.893.018,11 3.788.662,83

MUTUI PASSIVI (QUOTA A LUNGO TERMINE) 1.420.000,00 1.775.000,00 2.130.000,00

TFR ( QUOTA A LUNGO TERMINE) 346.748,00 374.302,51 333.185,53

FONDO IMPOSTE 521.156,00 492.037,63 252.554,63

ALTRI DEBITI A LUNGO TERMINE 516.456,90 516.456,90 516.456,90

B)PASSIVO CONSOLIDATO 2.804.360,90 3.157.797,04 3.232.197,06

C)MEZZI DI TERZI (A+B) 7.177.494,90 7.050.815,15 7.020.859,89

CAPITALE SOCIALE 1.000.000,00 1.000.000,00 1.000.000,00

RISERVE 3.691.418,00 3.243.155,36 2.817.582,75

UTILI DI ESERCIZI PRECEDENTI

UTILE D'ESERCIZIO 380.259,00 448.262,22 425.571,61

D)PATRIMONIO NETTO 5.071.677,00 4.691.417,58 4.243.154,36

CAPITALE PERMANENTE (B+D) 7.876.037,90 7.849.214,62 7.475.351,42

(8)

3.3. Il Conto Economico civilistico e a Valore della Produzione o Valore Aggiunto

Il peso dato ai prospetti economici è principalmente dovuto all’importanza che un’adeguata rappresentazione dell’insieme delle operazioni che determinano la consistenza e l’entità che il reddito ha; per questo motivo molti sono stati gli sforzi profusi per rendere il bilancio, e di conseguenza il Conto Economico, più idoneo a rappresentare la composizione e la formazione del reddito dell’esercizio, nel 1993 col D.Lgs. 127/91 infatti si è avuto la sua impostazione in forma scalare “a valore e costi della produzione”5.

CONTO ECONOMICO CIVILISTICO:

SALDI

2006 2005 2004

A)

1RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 17.287.032,00 13.214.756,00 10.829.851,00

2VARIAZIONI DELLE RIMANENZE DI PRODOTTI IN CORSO

DI LAVORAZIONE, SEMILAVORATI E FINITI 746.131,00 -386.806,00 222.104,00

3VARIAZIONE DEI LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE 4INCREMENTI DI IMMOBILIZZAZIONI PER LAVORI INTERNI 5ALTRI RICAVI E PROVENTI, CON SEPARATA INDICAZIONE DEI

CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO

a) CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO 17.542,00 17.429,00 45.144,00

b) ALTRI RICAVI E PROVENTI 126.342,00 123.419,00 66.586,00

TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE 18.177.047,00 12.968.798,00 11.163.685,00

B)

6PER MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE, DI CONSUMO E DI MERCI 12.567.660,00 6.934.779,00 4.957.587,00

7PER SERVIZI 3.061.692,00 2.750.230,00 2.314.156,00

8PER GODIMENTO DI BENI DI TERZI 1.287,00 2.531,00

9PER IL PERSONALE

a) SALARI E STIPENDI 1.369.803,00 1.350.501,00 1.288.700,00

b) ONERI SOCIALI 387.054,00 398.529,00 413.481,00

c) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO 88.922,00 85.190,00 80.364,00

d) TRATTAMENTO DI QUIESCENZA E SIMILI e) ALTRI COSTI

1.845.779,00 1.834.220,00 1.782.545,00

5

(9)

10AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI:

a) AMMORTAMENTO DELLE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 5.003,00 8.047,00 11.079,00

b) AMMORTAMENTO DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 703.350,00 698.713,00 688.484,00

c) ALTRE SVALUTAZIONI DELLE IMMOBILIZZAZIONI

d) SVALUTAZIONE DEI CREDITI COMPRESI NELL'ATTIVO

CIRCOLANTE E DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE 13.777,00 52.104,00 14.913,00

722.130,00 758.864,00 714.476,00

11VARIAZIONI DELLE RIMANENZE DI MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE, -1.019.820,00 -260.786,00 317.225,00

DI CONSUMO E MERCI

12ACCANTONAMENTI PER RISCHI

13ALTRI ACCANTONAMENTI

14ONERI DIVERSI DI GESTIONE 202.575,00 182.657,00 196.230,00

TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE: 17.380.016,00 12.201.251,00 10.284.750,00 DIFFERENZA (A-B) 797.031,00 767.547,00 878.935,00

C)

15PROVENTI DA PARTECIPAZIONI, CON SEPARATA INDICAZIONE DI QUELLI RELATIVI AD IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE

a) IN IMPRESE CONTROLLATE

b) IN IMPRESE COLLEGATE

c) IN ALTRE IMPRESE

16ALTRI PROVENTI FINANZIARI:

a) DA CREDITI ISCRITTI NELLE IMMOB., CON SEPARATA INDICAZIONEDI QUELLI DA IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE E DI QUELLI DA CONTROLLANTI

1DA IMPRESE CONTROLLATE

2DA IMPRESE COLLEGATE

3DA IMPRESE CONTROLLANTI

4DA CREDITI ISCRITTI NELLE IMMOBILIZZAZIONI 65,00

b) DA TITOLI ISCRITTI NELLE IMMOBILIZZAZIONI CHE NON COSTITUISCONO PARTECIPAZIONI

c) DA TITOLI ISCRITTI NELL'ATTIVO CIRCOLANTE CHE NON 5.528,00 1.675,00 9.592,00

COSTITUISCONO PARTECIPAZIONI

d) PROVENTI DIVERSI DAI PRECEDENTI, CON SEPARATA INDICAZIONE DI QUELLI DA IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE E VERSO CONTROLLANTI

1DA IMPRESE CONTROLLATE

2DA IMPRESE COLLEGATE

3DA IMPRESE CONTROLLANTI

4ALTRI PROVENTI FINANZIARI 32.876,00 7.565,00 447,00

38.404,00 9.240,00 10.104,00

17INTERESSI E ALTRI ONERI FINANZIARI, CON SEPARATA INDICAZIONE DI QUELLI DA IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE E DI QUELLI DA CONTROLLANTI

1VERSO IMPRESE CONTROLLATE

2VERSO IMPRESE COLLEGATE

3VERSO IMPRESE CONTROLLANTI

4INTERESSI E ALTRI ONERI FINANZIARI 106.162,00 103.313,00 154.582,00

(10)

17-BIUTILI E PERDITE SU CAMBI -6.074,00 188,00 2.214,00

TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI -61.684,00 -94.261,00 -146.692,00

D)

18RIVALUTAZIONI:

a) DI PARTECIPAZIONI

b) DI IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO PARTECIPAZIONI

c) DI TITOLI ISCRITTI ALL'ATTIVO CIRCOLANTE CHE NON COSTITUISCONO PARTECIPAZIONI

19SVALUTAZIONI

a) DI PARTECIPAZIONI

b) DI IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO PARTECIPAZIONI

c) DI TITOLI ISCRITTI ALL'ATTIVO CIRCOLANTE CHE NON COSTITUISCONO PARTECIPAZIONI

E)

20PROVENTI CON SEPARATA INDICAZIONE DELLE PLUSVALENZE DA ALIENAZIONI I CUI RICAVI NON SONO ISCRIVIBILI AL N°5)

a) PLUSVALENZE E ALIENAZIONI

b) PROVENTI STRAORDINARI 1.327,00 128.334,00

1.327,00 128.334,00 21ONERI CON SEPARATA INDICAZIONE DELLE MINUSVALENZE DA

ALIENAZIONI, I CUI EFFETTI CONTABILI NON SONO ISCRIVIBILI AL N°14), E DELLE IMPOSTE RELATIVE A ESERCIZI PRECEDENTI

a) MINUSVALENZE DA ALIENAZIONI

b) IMPOSTE RELATIVE A ESERCIZI PRECEDENTI

c) ONERI STRAORDINARI 4.447,00

TOTALE PROVENTI E ONERI STRAORDINARI 1.327,00 128.334,00 -4.447,00 RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 736.674,00 801.620,00 727.796,00

22IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO, CORRENTI, DIFFERITE 356.415,00 353.358,00 302.224,00

E ANTICIPATE

23UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 380.259,00 448.262,00 425.572,00

Il conto economico presenta una serie di aspetti aggiuntivi da sottolineare. Esso raggruppa i componenti di reddito in aggregati significativi, individuando così risultati intermedi e aggregati parziali. Inoltre esprime i valori dei ricavi e dei costi al netto degli abbuoni, degli sconti e dei resi.

Altra peculiarità è che indica solamente le variazioni tra le rimanenze iniziali e finali, distinguendo quelle derivanti dai processi di trasformazione svolti dall’impresa e quelle di beni che non ne hanno subita alcuna.

(11)

Espone, infine, le poste relative alla gestione finanziaria all’interno sia della classe dei proventi e oneri finanziari e sia nelle rettifiche di valore di attività finanziarie.

CONTO ECONOMICO A VALORE DELLA PRODUZIONE E VALORE AGGIUNTO:

SALDI

2006 2005 2004

1RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 17.287.032,00 13.214.756,00 10.829.851,00

2VARIAZIONI DELLE RIMANENZE DI PRODOTTI IN

CORSO DI LAVORAZIONE, SEMILAVORATI E FINITI 746.131,00 -386.806,00 222.104,15

3VARIAZIONE DEI LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE

4INCREMENTI DI IMMOBILIZZAZIONI PER LAVORI INTERNI

5ALTRI RICAVI E PROVENTI ( SE RELATIVI ALLA GESTIONE CARATTERISTICA)

a) CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO 7.909,23 5.910,00 48.565,86

b) ALTRI RICAVI E PROVENTI 10.621,64 12.074,91 585,98

TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE 18.051.693,87 12.845.934,91 11.101.106,99

6PER MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE, DI 12.567.660,00 6.934.779,00 4.957.587,00

CONSUMO E DI MERCI

7PER SERVIZI 3.061.692,00 2.750.230,00 2.314.156,00

8PER GODIMENTO DI BENI DI TERZI 1.287,00 2.531,00

11VARIAZIONI DELLE RIMANENZE DI MATERIE -1.019.820,00 -260.786,84 317.225,00

PRIME, SUSSUDIARIE, DI CONSUMO E MERCI

14ONERI DIVERSI DI GESTIONE ( SE RELATIVI ALLA 192.740,51 176.115,21 123.804,00

GESTIONE CARATTERISTICA)

TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE ESTERNI 14.802.272,51 9.601.624,37 7.715.303,00 VALORE AGGIUNTO 3.249.421,36 3.244.310,54 3.385.803,99

9PER IL PERSONALE

a) SALARI E STIPENDI 1.369.803,00 1.350.501,00 1.288.700,00

b) ONERI SOCIALI 387.054,00 398.529,00 413.481,00

c) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO 88.922,00 85.190,00 80.364,00

d) TRATTAMENTO DI QUIESCENZA E SIMILI

e) ALTRI COSTI

1.845.779,00 1.834.220,00 1.782.545,00

MARGINE OPERATIVO LORDO 1.403.642,36 1.410.090,54 1.603.258,99

10AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI ( SE RELATIVI ALLA GESTIONE CARATTERISTICA)

a) AMMORTAMENTO DELLE IMMOB. IMM. 5.003,00 8.047,00 11.079,00

b) AMMORTAMENTO DELLE IMMOB. MAT. 703.350,00 698.713,00 688.484,00

c) ALTRE SVALUTAZIONI DELLE IMMOB.

d) SVALUTAZIONE DEI CREDITI COMPRESI NELL'ATTIVO

CIRCOLANTE E DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE 13.777,00 52.104,00 14.913,00

(12)

12ACC.TI PER RISCHI (SE RELATIVI ALLA GEST. CARATT.)

13ALTRI ACC.TI (SE RELATIVI ALLA GESTIONE CARATT.)

AMM.TI E ACC.TI GESTIONE CARATTERISTICA 722.130,00 758.864,00 714.476,00

RISULTATO OP.VO DELLA GEST. CARATT. 681.512,36 651.226,54 888.782,99

15PROVENTI DA PARTECIPAZIONI, CON SEPARATA INDICAZIONE DI QUELLI RELATIVI AD IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE

a) IN IMPRESE CONTROLLATE

b) IN IMPRESE COLLEGATE

c) IN ALTRE IMPRESE

16ALTRI PROVENTI FINANZIARI:

a) DA CREDITI ISCRITTI NELLE IMMOB.NI, CON SEPARATA INDICAZIONE DI QUELLI DA IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE E DI QUELLI DA CONTROLLANTI

1DA IMPRESE CONTROLLATE

2DA IMPRESE COLLEGATE

3DA IMPRESE CONTROLLANTI

4DA CREDITI ISCRITTI NELLE IMMOBILIZZAZIONI 65,00

b) DA TITOLI ISCRITTI NELLE IMMOBILIZZAZIONI CHE NON COSTITUISCONO PARTECIPAZIONI

c) DA TITOLI ISCRITTI NELL'ATTIVO CIRCOLANTE CHE 5.528,00 1.675,00 9.592,00

NON COSTITUISCONO PARTECIPAZIONI

d) PROVENTI DIVERSI DAI PRECEDENTI, CON SEPARATA INDICAZIONE DI QUELLI DA IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE E VERSO CONTROLLANTI

1DA IMPRESE CONTROLLATE

2DA IMPRESE COLLEGATE

3DA IMPRESE CONTROLLANTI

4ALTRI PROVENTI FINANZIARI 32.876,00 7.565,00 447,00

38.404,00 9.240,00 10.104,00

18RIVALUTAZIONI:

a) DI PARTECIPAZIONI

b) DI IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO PARTECIPAZIONI

c) DI TITOLI ISCRITTI ALL'ATTIVO CIRCOLANTE CHE NON COSTITUISCONO PARTECIPAZIONI

19 a) DI PARTECIPAZIONI

b) DI IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO PARTECIPAZIONI

c) DI TITOLI ISCRITTI ALL'ATTIVO CIRCOLANTE CHE NON COSTITUISCONO PARTECIPAZIONI

10AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI ( SE RELATIVI ALLA GESTIONE PATRIMONIALE)

a) AMMORTAMENTO DELLE IMMOB. IMM.

b) AMMORTAMENTO DELLE IMMOB. MAT.

c) ALTRE SVALUTAZIONI DELLE IMMOBILIZZAZIONI

d) SVALUTAZIONE DEI CREDITI COMPRESI NELL'ATTIVO CIRCOLANTE E DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE

(13)

12ACC.TI PER RISCHI (SE RELATIVI ALLA GESTIONE PATRIMONIALE)

13ALTRI ACCANTONAMENTI ( SE RELATIVI ALLA GESTIONE PATRIMONIALE)

5ALTRI RICAVI E PROVENTI ( SE RELATIVI ALLA GESTIONE PATRIMONIALE)

a) CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO

b) ALTRI RICAVI E PROVENTI

14ONERI DIVERSI DI GESTIONE ( SE RELATIVI ALLA GESTIONE PATRIMONIALE)

PROVENTI NETTI DELLA GEST. PATRIMONIALE 38.404,00 9.240,00 10.104,00 RISULTATO OPERATIVO 719.916,36 660.466,54 898.886,99

17INTERESSI E ALTRI ONERI FINANZIARI, CON SEPARATA INDICAZIONE DI QUELLI VERSO IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE E VERSO CONTROLLANTI

1VERSO IMPRESE CONTROLLATE

2VERSO IMPRESE COLLEGATE

3VERSO IMPRESE CONTROLLANTI

4INTERESSI E ALTRI ONERI FINANZIARI 106.162,00 103.313,00 154.582,00

106.162,00 103.313,00 154.582,00

17-BIS UTILI E PERDITE SU CAMBI -6.074,00 188,00 2.214,00

ONERI FINANZIARI 100.088,00 103.501,00 -156.796,00 RISULTATO LORDO DI COMPETENZA 619.828,36 556.965,54 742.090,99

20PROVENTI CON SEPARATA INDICAZIONE DELLE PLUSVALENZE DA ALIENAZIONI I CUI RICAVI NON SONO ISCRIVIBILI AL N°5)

a) PLUSVALENZE E ALIENAZIONI 13.100,00 10.530,00 25.146,76

b) PROVENTI STRAORDINARI 113.580,38 240.667,14 37.431,87

126.680,38 251.197,14 62.578,63

21ONERI CON SEPARATA INDICAZIONE DELLE

MINUSVALENZE DA ALIENAZIONI, I CUI EFFETTI CONTABILI NON SONO ISCRIVIBILI AL N°14), E DELLE IMPOSTE RELATIVE AD ESERCIZI PRECEDENTI

a) MINUSVALENZE DA ALIENAZIONI

b) IMPOSTE RELATIVE A ESERCIZI PRECEDENTI

c) ONERI STRAORDINARI 9.834,49 6.541,79 76.873,08

9.834,49 6.541,79 76.873,08

RISULTATO DELLA GEST. STRAORDINARIA 116.845,89 244.655,35 -14.294,45

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 736.674,25 801.620,89 727.796,54

22IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO, CORRENTI, 356.415,00 353.358,00 302.224,00

DIFFERITE E ANTICIPATE

(14)

3.4. Andamento della gestione

L’analisi dei dati dei bilanci relativo agli esercizi in esame ed il loro confronto reciproco, consente di cogliere anzitutto una serie di spunti riguardo la crescita del volume d’affari o del fatturato realizzata che conferma la tendenza positiva degli ultimi esercizi.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono infatti incrementati di circa il 30% solo nel 2006, grazie all’incremento del fatturato del pellame finito sia sul mercato interno sia su quelli d’oltre confine. Tale crescita è in larga parte associabile agli investimenti effettuati dalla società negli ultimi anni sulla struttura produttiva (dovuti principalmente al nuovo stabilimento in possesso di una capacità produttiva maggiore), sul prodotto e sulla rete di vendita; risultati che assumono ancora più rilievo se si raffrontano a quelli riguardanti il settore nazionale o del comparto conciario locale in particolare.

L’aumento del fatturato viene in buona parte destinato alla copertura dei “Costi per materie prime e sussidiarie”, l’incremento di approvvigionamenti sia di pellami sia di prodotti necessari per le varie fasi della lavorazione si associa alla crescita dei volumi di produzione ed è in parte dovuto all’incremento dei prezzi di alcune tipologie di pellami sui mercati d’acquisto.

Il risultato positivo dell’area caratteristica conferma un equilibrio economico e reddituale ormai consolidato da parte della società, occorre inoltre rilevare l’ulteriore diminuzione del saldo negativo dell’area finanziaria nell’ultimo anno, ottenuta grazie ad un’esposizione a breve nei confronti delle banche praticamente assente, vista la solidità aziendale anche dal punto di vista patrimoniale e finanziario. Detto saldo negativo è principalmente dovuto agli interessi passivi sul mutuo a lungo termine per il finanziamento della costruzione del fabbricato industriale dell’azienda dove attualmente ha sede.

Nella Nota Integrativa risulta la descrizione del rapporto con la controllata6 dalla quale risultano crediti e debiti visibili in bilancio, questi sono dovuti esclusivamente a rapporti di fornitura di materie o di servizi inerenti l’attività tipica aziendale.

È possibile già prevede un andamento in linea con gli altri esercizi anche per il 2007, gli ottimi risultati tendono a confermarsi.

6

(15)

3.5. L’analisi per indici

La riclassificazione e l’elaborazione dei prospetti di bilancio permette di formulare dei giudizi, sia pur sintetici, sulla redditività (aspetto economico della gestione), sulla solidità (aspetto patrimoniale) e sulla liquidità (aspetto finanziario) della società, con riferimento al triennio oggetto di osservazione.

ANALISI PER INDICI:

INDICI DI REDDITIVITA': 2006 2005 2004

R.O.E.=Reddito Netto/Patrimonio Netto 7,49% 9,55% 10,03%

R.O.E. gestione caratteristica=Reddito Operativo/Mezzi Propri 13,44% 13,88% 20,95%

R.O.I.=Reddito Operativo/Capitale Investito 5,88% 5,55% 7,89%

R.O.S.=Reddito Operativo/Fatturato 4,16% 4,92% 8,17%

ROTAZIONE CAPITALE INVESTITO=Fatturato/Capitale Investito 141,35% 112,80% 96,57%

INDICI DI STRUTTURA: 2006 2005 2004

MARGINE DI STRUTTURA ########## ########## ##########

(Mezzi Propri+Passività Consolidate-Attivo Immobilizzato)

QUOZIENTE DI STRUTTURA 164,00% 147,50% 129,60%

(Mezzi Propri+Passività Consolidate/Attivo Immobilizzato)

RIGIDITA' IMPIEGHI 39,22% 45,32% 51,21%

(Attivo Immobilizzato/Capitale Investito)

ELASTICITA' IMPIEGHI 60,78% 54,68% 48,79%

(Attivo Circolante/Capitale Investito)

TASSO DI INDEBITAMENTO 141,52% 150,29% 165,46%

(Mezzi di Terzi/Patrimonio Netto)

COPERTURA IMMOBILIZZI 61,01% 67,80% 77,16%

(Attivo Immobilizzato/Capitale Permanente)

ONEROSITA' INDEBITAMENTO 13,90% 14,45% 16,26%

(Oneri Finanziari/Reddito Operativo)

COSTO CAPITALE DI CREDITO 5,63% 4,41% 4,63%

(16)

COSTO MEDIO DEI MEZZI DI TERZI 1,39% 1,47% -2,23% (Oneri Finanziari/Mezzi di Terzi)

INCIDENZA ONERI E PROVENTI STRAORDINARI E FISCALI 61,35% 80,48% 57,35%

(Reddito Netto/Risultato Lordo di Competenza)

INDICI DI LIQUIDITA' E DELLA SITUAZIONE FINAN 2006 2005 2004

MARGINE DI TESORERIA 180.142,00 ########## 456.507,00

(Liquidità Differita+Liquidità Immediata-Passività correnti)

QUOZIENTE DI LIQUIDITA' PRIMARIO 104,00% 136,03% 112,05%

(Liquidità Differita+Liquidità Immediata/Passività correnti)

MARGINE DI DISPONIBILITA' ########## ########## ##########

(Attivo Corrente/Passivo Corrente)

QUOZIENTE DI DISPONIBILITA' 1,71 1,65 1,45

(Attivo Corrente/Passivo Corrente)

LIQUIDITA' TOTALE 37,17% 45,10% 37,69%

(Liquidità Differita+Liquidità Immediata/Capitale Investito)

AUTONOMIA FINANZIARIA 41,40% 39,95% 37,67%

(Mezzi Propri/Capitale Investito)

INDEBITAMENTO CORRENTE 35,70% 33,15% 33,64%

(Passività Correnti/Capitale Investito)

INDEBITAMENTO PERMANENTE 64,30% 66,85% 66,38%

(Mezzi Propri+Passività Consolidate/Capitale investito)

QUICK RATIO 34,34% 65,08% 25,33%

(Liquidità Immediate/Passività Correnti) INDICI DI DURATA MEDIA

DURATA MAGAZZINO= Magazzino/Fatturato x 365 n.d. 31 42

INDICE DI ROTAZIONE DEL MAGAZZINO n.d. 11,7 8,7

DURATA CREDITI VS CLIENTI n.d. 68 99

(Cred.vs clienti/fatturato x 365)

DURATA DEBITI VS FORNITORI n.d. 83 104

(17)

3.5.1. Gli indici di redditività

Gli spunti offerti dagli indicatori generano informazioni relative alla gestione aziendale, il numero di indicatori forniti dalla dottrina economico-aziendale e dalla pratica professionale assolvono funzioni piuttosto consistenti legate al controllo, con diversi gradi di approfondimento, degli andamenti aziendali. Non entrando nel merito delle varie classificazioni7 che indicatori possono assumere, possiamo comunque affermare come sia necessario considerare per una corretta analisi di bilancio quelli che sono definiti indicatori indispensabili che andremo di seguito ad evidenziare insieme ai cosiddetti indicatori di dettaglio rivolti più che altro ad approfondire specifici aspetti della gestione.

L’analisi parte valutando la capacità dell’impresa di generare risultati in ottica reddituale soddisfacenti; nel caso specifico vediamo che l’indicatore per eccellenza, il ROE (Return On Equity)8, è visto nella doppia accezione sia generico sia caratteristico9. La differenza tra i due quozienti (che, ricordiamo, possono essere interpretati come tasso di redditività del capitale proprio e indicando il livello a cui viene commisurata la base di remunerazione del capitale di rischio) è dovuta principalmente alle imposte individuabili in Conto Economico, e sarebbe potuta risultare maggiore se il saldo dell’area straordinaria (in particolare, per contributi pregressi NIP10) non avesse più che compensato quello negativo dell’area finanziaria (percentualmente su livelli minimi rispetto al giro d’affari).

Il ROI (Return On Investiment)11 traccia una lieve flessione, soprattutto nel 2005 per poi assestarsi intorno al 6%, esso esprime il tasso di redditività del capitale investito nella gestione caratteristica, è determinabile anche moltiplicando l’indice di redditività alle vendite (R.O.S.) e il tasso di rotazione del capitale investito. Considerando il Risultato Operativo risentiamo dell’influenza della gestione patrimoniale, questa pressoché invariata negli anni annovera al suo interno operazioni con la Dolmen S.p.A, questa azienda adiacente alla nostra è amministrata dai medesimi soci, ma senza

7

Per approfondimenti vedere: FRANCO ZORNET – “ Tecniche di analisi dei bilanci ” EBC 1992. 8

Il ROE in estrema sintesi ci dice che per ogni 100€ di capitale investito si ha una remunerazione pari al valore ottenuto, nel nostro caso nel 2006 pari a 7,49€.

9

Il ROE caratteristico indica che su 100€ di capitale investito, la remunerazione è 13,44€ (anno 2006) se si considera la sola gestione caratteristica. È una sorta di risultato potenziale che si verificherebbe in assenza della gestione Extra-caratteristica.

10

Individua il Patto Territoriale per il nuovo insediamento; vedi capitolo 7. 11

(18)

rappresentare un gruppo aziendale, risulta scontato quindi che fra le due aziende si eseguano operazioni comuni e partecipative per raggiungere un reciproco vantaggio. È facilmente riscontrabile come il costo delle materie prime abbia subito negli anni un forte incremento e un peso sempre maggiore sul costo del venduto, nonostante un elevato saldo positivo di rimanenze sia di materie prime sia di semilavorati e prodotti finiti e un aumento consistente dei ricavi di vendita, il 2006 si è visto registrare una flessione in termini operativi (vedi Margine Operativo Lordo), una flessione comunque bilanciata da una migliore gestione patrimoniale e finanziaria specialmente a riguardo alla gestione dei crediti verso clienti, si afferma inoltre come la riduzione, dell’ultimo anno, dell’utile di esercizio sia principalmente attribuibile alla gestione extra caratteristica. Il 2005 risente positivamente di quasi 120000 € di sopravvenienze attive, dovute al pagamento di una quota del Patto Territoriale, non verificatesi l’esercizio successivo, addirittura il 2004 ha avuto saldo negativo nella gestione straordinaria, compensata però da una gestione operativa capace di produrre un reddito superiore di oltre il 20% degli esercizi successivi, con inoltre un volume di fatturato inferiore.

3.5.2. Gli indici di struttura

Lo studio svolto esegue un approccio rivolto a verificare la consistenza del patrimonio aziendale in relazione alla natura delle voci che lo compongono; per questo si richiede l’ausilio di uno Stato Patrimoniale Finanziario in quanto permette di distinguere le voci in base al tempo di ritorno in forma liquida, su queste basi è possibile giungere a conclusioni sul livello di equilibrio finanziario e patrimoniale dell’azienda.

La struttura della società consente, infatti, di far fronte agli investimenti di lungo periodo (nel 2006 l’attivo immobilizzato rappresentava il 39,22%) con il Passivo Permanente (nel 2006 uguale al 64,30%, di cui il 22,89% rappresentato da passività consolidate e il 41,41% da mezzi propri). Pertanto, parte delle stesse fonti vengono impiegate dalla società per finanziare una parte importante dell’Attivo Circolante. Si veda a tal proposito il valore assunto dal quoziente di struttura sia in termini percentuali sia in valore assoluto.

Possiamo concludere che la situazione ha subito un sostanziale miglioramento apprezzando un livello di solvibilità aziendale ad ottimi livelli, è intuibile dalle mie parole come la situazione negli esercizi antecedenti al 2004 non fossero performanti come quelli oggi riscontrabili, ma neanche catastrofici come per molte imprese del

(19)

distretto è avvenuto, tutto dovuto ai motivi, già enunciati, legati ad una forte crisi del settore.

3.5.3. Indici di liquidità e della situazione finanziaria

Per quanto già esposto, il giudizio sulla situazione di liquidità e finanziaria, intesa come solvibilità della società, non può che essere positivo.

Si vuole evidenziare, infatti, come il margine e il quoziente di disponibilità presentino valori più che positivi, così come il margine di tesoreria e il quick ratio12. Elementi che dimostrano il conseguimento dell’equilibrio finanziario nel breve termine, cioè la capacità della società di far fronte ai propri debiti a breve con crediti a breve anche escludendo il magazzino.

È importante vedere come l’autonomia finanziaria ha visto crescere la propria quota di circa 4 punti, ulteriore conferma che la situazione attuale permette un inferiore accesso al finanziamento esterno grazie ad un livello di utile capace di generare l’autofinanziamento.

3.5.4. Indici di durata media

Il magazzino di un’azienda e la serie di operazioni che concernono la sua gestione porta a considerare i tempi medi di giacenza delle scorte nel magazzino, si è constatato che il magazzino prodotti finiti presenti tempi ristrettissimi in quanto si lavora su commessa; quindi si parla esclusivamente di magazzino materie prime e semilavorati.

L’indice di durata del magazzino ci indica la velocità con cui le scorte abbandonano il magazzino, tanto più è alta tanto più è efficiente la gestione delle scorte ed il relativo impegno finanziario; dai dati a disposizione si vede un forte calo dei giorni di giacenza di ben 11 giorni ( da 42 a 31 giorni ).

Si riscontra inoltre come l’indice di rotazione del magazzino individui un discreto miglioramento nella politica di gestione delle scorte. Tale parametro esprime il

12

Il Quick Ratio determina la capacità dell’azienda di far fronte alle passività correnti con le liquidità immediate, la totale copertura è pressoché impossibile, le politiche di dilazione verso i clienti non

(20)

numero di volte in cui, nel periodo considerato, il magazzino si è svuotato permettendo all’impresa di recuperare fondi investiti nelle scorte.

Un’elevata rotazione indica che le merci acquistate durante l’esercizio sono rimaste in magazzino per un breve periodo, indirettamente questo significa che vi è stata un’accelerazione delle vendite. Tale dato può risentire in maniera rilevante delle strategie attuate dall’impresa.

Una diminuzione consistente è riscontrabile anche negli indici di durata per i debiti e crediti, le cause di questo comportamento sono difficili da individuare, poiché possono derivare sia da politiche aziendali di approvvigionamento e di vendita diverse o da condizioni oggettive del mercato a quest’ultime è più corretto imputare tali variazioni.

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