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CAPITOLO 4. Quadro progettuale

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Academic year: 2021

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CAPITOLO 4. Quadro progettuale 4.1. Statuto dei luoghi

La nostra area di analisi è individuata nell’UTOE in cui sono comprese parte delle pianure bonificate, tagliate dall’unità territoriale di Collemezzano dal passaggio della ferrovia. Vi sono cioè compresi il centro abitato di Vada, l’insediamento turistico della Mazzanta, il porto industriale e l’area industriale Solvay.

Le risorse coinvolte dagli interventi di progetto sono essenzialmente il sistema degli insediamenti, i sistemi infrastrutturali, parti del paesaggio (es. zone umide) e i “documenti della cultura”.

La risorsa città è qui caratterizzata dall’essere utilizzata soprattutto nei mesi estivi e quindi con fini turistici: quasi la metà delle abitazioni sono utilizzate solo a questo scopo. Essa inoltre è qualitativamente carente di servizi e di immagine, condizione che porta ad un progressivo degrado e perdita di identità. Infatti a Vada è individuabile solo un piccolo nucleo storico che non spiega le effettive origini del paese; i Polveroni diventano un semplice crocevia all’interno di un ampia area agricola; alla Mazzanta, la trasformazione della città contemporanea ha prodotto una città stagionale difficile da riconvertire.

In particolare proprio i centri di Mazzanta e Vada vivono essenzialmente di turismo. Questo prima di tutto provoca una forte pressione sulla costa e sugli abitati soprattutto nei mesi estivi, rendendo i servizi, e in particolar modo i parcheggi, decisamente carenti; questa realtà non può essere del tutto ribaltata, è comunque una situazione che i due centri condividono con altre situazioni costiere. Il fatto però che questi siano centri con una forte presenza di campeggi e aree per roulottes, li rende ancora più legati alla stagionalità. Anche se questa condizione non può essere del tutto cambiata si può cercare di farla funzionare meglio, attraverso un’offerta qualitativamente più alta e articolata per allungare la stagione.

Gli interventi previsti puntano sul riordino dell’area e sul miglioramento dei servizi attraverso:

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- il contenimento dello sviluppo insediativo entro i margini urbanizzati in modo da non costituire saldature fra i centri consolidati;

- la riqualificazione dell’asse Vada – Mazzanta, come asse attrezzato con funzioni e servizi in grado di innalzare la qualità dell’offerta ricettiva;

- la formazione di aree per eventi e manifestazioni, per attrezzature sportive e ricreative, per servizi e attrezzature pubbliche e di uso pubblico per la ricreazione e la socializzazione;

- il riordino e la decongestione dei carichi antropici sulla costa, con la previsione di percorsi pedonali e ciclabili, separando e allontanando il traffico veicolare;

- la realizzazione di aree per parcheggi e sosta veicoli in particolare per le pressioni dei picchi stagionali legati al turismo balneare tramite riqualificazione delle risorse esistenti e nuovi impianti dove compatibile;

- la riorganizzazione qualitativa delle strutture ricettive.

Con tutto ciò si prevede di esercitare un impatto prevalentemente incentivante sui seguenti obbiettivi di riqualificazione economica e sociale del territorio:

- innalzamento della qualità urbana, funzionale e morfologica, finalizzata alla dotazione adeguata di infrastrutture e tecnologie per la facilitazione degli spostamenti agevolando la mobilità tramite qualificazione dei servizi e contenendo il consumo di suolo, la riduzione degli inquinamenti e l’accessibilità ai servizi stessi;

- sostegno allo sviluppo e alla diversificazione economica, promuovendo un turismo di maggior qualità;

- dotazione di servizi e attrezzature adeguati alle attuali domande sociali;

- formazione di un sistema di parchi per le esigenze di tempo libero, didattiche, ricreative, sportive e culturali.

In dettaglio analizziamo gli interventi che sono rivolti alla riorganizzazione dell’intera fascia costiera da Mazzanta e Vada.

È individuata una fascia continua denominata “asse Vada – Mazzanta” che ha lo scopo di dare uniformità funzionale e di immagine agli interventi attuabili anche singolarmente, sia pubblici che privati.

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Le opere ammesse in tale fascia sono finalizzate all’adeguamento della viabilità tramite la realizzazione di un viale alberato affiancato da percorsi ciclabili e pedonali, ai fini di ottenere spazi liberi dall’edificazione per le visuali, per la dotazione dei parcheggi pubblici e privati, per la dotazione di servizi e di attività tali da vivacizzare il ruolo urbano e rompere l’attuale monofunzionalità dei luoghi. Si tratta di una lunga passeggiata attrezzata, la cui sistemazione ricade nelle diverse aree di intervento.

Gli interventi sono rivolti anche alla riorganizzazione e riqualificazione delle strutture ricettive esistenti, e in particolare dei campeggi, che verranno potenziate in termini di maggiore qualità dei servizi e attenzione all’ambiente. Sono previste aree di sosta per camper realizzate in aree di facile accessibilità distanti dalle zone centrali delle frazioni e collegate al mare con percorsi ciclopedonali.

L’attuazione del villaggio dello sport, di un parco attrezzato e di servizi dovrebbe contribuire alla riqualificazione di tutta l’area. Gli interventi tendono anche ad aumentare la qualità urbana dei singoli centri e a ridefinirne carattere e limiti. Vediamo in dettaglio la nostra area dal momento che costituisce una complessa e fragile porzione di territorio di confine fra la terra ferma ed il mare, che in questo secolo ha subito notevoli modificazioni in seguito all’antropizzazione ed agli usi ancora oggi in atto. I territori costieri dunali e retrodunali, in gran parte occupati da paduli ed acquitrini, sono rimasti scarsamente abitati fino agli inizi del nostro secolo, ma con il migliorare delle condizioni ambientali susseguenti alle bonifiche, con la successiva crescita turistica e la realizzazione di impianti industriali, hanno acquisito particolare importanza, innescando un processo di costante immigrazione ed edificazione. Lungo la costa coesistono condizioni, storiche, ambientali ed usi, che spesso sono in contrasto sia con l’ambiente che li ospita, che fra di loro. Importanti preesistenze storiche, come le Torri ed i Forti, facenti parte della struttura costiera di avvistamento, che fin dal XVI secolo rappresentò la linea difensiva a protezione degli sbarchi e delle scorrerie piratesche, sono in abbandono, oppure sono state riadattati con scarso senso architettonico e poca considerazione storica, per utilizzazioni turistico-ricettive. Stessa sorte è stata riservata ad altri complessi di rilevante valore, come le Ville, le Colonie Marine, i Poderi e le Fattorie, edifici databili dalla fine dell’ottocento sino agli anni trenta del

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nostro secolo, che in tempi non molto remoti hanno assolto ad importanti funzioni sociali e di qualificazione ed organizzazione del territorio. Le strutture edilizie prima ricordate, attorno alle quali, in alcuni casi, si sono sviluppate vere realtà urbane, sono incluse nel sistema delle aree dunali e retrodunali occupate dalla pineta, dal bosco mediterraneo e dalla vegetazione arbustiva tipica di questi ambienti. Le aree dunali coperte dalla vegetazione, spesso sono state considerate di supporto alle attività ed ai bisogni antropici ed utilizzate in modo improvvisato e disorganico, con funzioni che ne hanno compromesso il mantenimento e la rinnovazione.

L’interesse turistico alle aree costiere e la continua e pressante richiesta di edificazione ha fatto sì che l’urbanizzazione, avvenisse in modo incontrollato ed incontrastato, in molti casi in assenza di una pianificazione generale e, nel quasi totale abbandono di canoni estetico architettonici e di rispetto ambientale, in favore di parametri speculativi.

La Mazzanta. È previsto un aumento dei servizi e tutela delle parti

ambientalmente fragili. Gli interventi previsti dal RU sono rivolti alla realizzazione di nuova ricettività specializzata (interventi finalizzati che tentano di produrre pezzi di città), di un parco urbano al confine con Cecina, di completamenti di lotti e di riqualificazione urbana con l’aggiunta di servizi. Inoltre si prevede di frenare l’uso residenziale di tutti i piani terra, realizzare nuovi spazi di parcheggi, anche per l’utilizzo della costa, riqualificare i campeggi esistenti.

Tutti questi interventi contribuiscono al riconfinamento del limite dell’abitato e alla tutela delle zone umide in prossimità di questo.

Vada: si propone la riorganizzazione e la riqualificazione del centro urbano. La nuova residenza, anche se non prevista dal PS, è ricavata attraverso interventi di completamento dei tessuti urbani. Queste azioni pur contribuendo, insieme alle regole per i tessuti, agli interventi di miglioramento dell’arredo urbano e al riconoscimento di valore testimoniale al nucleo di più antica formazione, alla definizione e perimetrazione del centro abitato, determinano un carico urbanistico residenziale non quantificabile dal PS. Le azioni di trasformazione vanno soprattutto verso l’obbiettivo di aumentare posti letto piuttosto che campeggi per una durata maggiore della stagione turistica e per una migliore ricettività.

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In entrambi i casi quindi gli interventi previsti hanno essenzialmente due obbiettivi: - aumentare la qualità urbana (funzionale e morfologica) dei centri di Vada e Mazzanta per recuperare o attivare identità urbane oggi molto deboli, dato il loro carattere di città balneari;

- riordinare tutte le funzioni legate alle attività turistiche e della balneazione, con un innalzamento delle qualità delle strutture stesse, dei servizi di supporto, di aree a verde e sportive.

In questo modo si dovrebbero garantire migliori condizioni di vita per i residenti stabili, una maggior qualità del turismo e delle attività collegate, un allungamento della stagionalità turistica e un conseguente sviluppo delle attività ad essa connesse.

A questo scopo è stato utilizzato gran parte del dimensionamento per turistico ricettivo e per la formazione del polo sportivo e del parco urbano con l’area per la protezione civile.

Gli interventi producono un aumento dello standard a verde pubblico e parcheggi, essenziali per un’area sottoposta d’estate a una grossa presenza di utenze.

Gli interventi previsti anche se di riordino, di miglioramento della qualità urbana e delle attrezzature ricettive e legate alla balneazione sono suscettibili di indurre un aumento delle presenze sull’area, con conseguente aumento dei consumi, del traffico e del rumore. Gli interventi sulla riorganizzazione dell’asse Vada– Mazzanta, la creazione di nuovi parcheggi opportunamente localizzati per filtrare il traffico e la sosta e la realizzazione di piste ciclabili e pedonali possono contribuire a compensare e migliorare la situazione.

Inoltre la formazione di un sistema di parcheggi a servizio anche della balneazione dovrebbe contribuire a una diminuzione del congestionamento da traffico. Anche la riqualificazione dei campeggi e delle aree attrezzate per camper, insieme ai percorsi pedonali e ciclabili dovrebbero ridurre spostamenti in auto.

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4.2. Rete della mobilità di progetto (TAV. 18)

Dopo l’accurata analisi del territorio che è stata svolta e dopo l’elaborazione delle sintesi interpretative, rappresentate nelle tavole di Valore e Criticità, è stata affrontata la fase di progetto. Quindi la prima parte del progetto è stata indirizzata ad un miglioramento della rete della mobilità attuale.

La frazione di Vada nasce proprio all’incrocio delle due viabilità presenti all’800, lo stradone di Vada e la Via Aurelia, come nodo per il trasporto delle merci. Questa conformazione ha portato ad avere un intenso traffico proprio nel centro del paese: nel periodo invernale l’utenza è prevalentemente caratterizzata da residenti nel Comune che sfruttano comunque intensamente tale viabilità poiché costituisce il collegamento principale per arrivare a Cecina; nel periodo estivo il suo utilizzo diventa ancora più intenso per la grande affluenza di turisti che attraversano il centro abitato di Vada per raggiungere tutte le spiagge lungo la costa compresa tra le due frazioni oggetto di studio.

Diventa quindi importante riqualificare quest’area trasferendo parte del traffico automobilistico nelle aree periferiche, non attraversando più il centro abitato ma aggirandolo per poi tornare sulla viabilità che collega Rosignano a Cecina.

4.2. Itinerari escursionistici e ciclabili di progetto (TAV. 19, 20, 21, 22, 23)

Dallo statuto dei luoghi appare essenziale riqualificare l’asse Vada-Mazzanta in cui sono comunque già presenti tratti di percorsi escursionistici e ciclabili. La riqualificazione turistico-ricettiva è finalizzata a rendere omogenea la distribuzione delle parti di percorsi esistenti. Uno di questi si sviluppa partendo dalle colline delle zone più interne fino ad arrivare all’area archeologica individuata a San Gaetano, per poi percorrere l’antica Via dei Cavalleggeri. È prevista la conclusione di tale percorso che permette di proseguire la passeggiata lungo la strada che costeggia tutta la pineta comunale.

Il secondo itinerario escursionistico interessa invece la zona caratterizzata dai prati umidi, area protetta e che necessita di una immediata valorizzazione. Il percorso, dopo aver attraversato l’area di interesse paesaggistico, dopo una

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tratto di interruzione, prosegue verso la costa per raggiungere le spiagge e la passeggiata ancora attraverso la pineta delle Gorette. Il progetto consiste nell’eliminazione dell’interruzione creando un percorso unico tale da invogliare il turista a percorrere l’intera area.

Per quanto riguarda i percorsi ciclabili sono state distinte quattro diverse tipologie in base alle dimensioni della carreggiata della viabilità su cui si interviene e a seconda del tipo di traffico veicolare:

- Pista ciclabile nel tratto di strada che collega le frazioni di Vada e Mazzanta: è stata scelta una pista ciclabile monodirezionale ricavata direttamente sulla carreggiata ma separata dal traffico veicolare tramite aiuole. Per questa tipologia di pista ciclabile il grado di permeabilità risulta basso, quindi è consigliata la sua realizzazione su strade di scorrimento o interquartierali. In questo caso si tratta della strada che collega due centri abitati: Vada e Mazzanta. Da entrambi i lati della carreggiata sono realizzati percorsi pedonali separati dalla pista ciclabile tramite gradino. Si prevede infine la trasformazione di questa strada in un viale alberato dotato di zone di sosta per rendere più piacevoli i percorsi pedonali e ciclabili.

- Pista ciclabile nel tratto di strada che attraversa il centro abitato della frazione Mazzanta: è stata scelta una pista ciclabile monodirezionale ricavata direttamente sulla carreggiata, separata dal traffico veicolare tramite segnaletica orizzontale e attraverso l’utilizzo di bitume colorato per la pavimentazione. Per questa tipologia di pista ciclabile il grado di permeabilità risulta elevato, quindi è consigliata la sua realizzazione su strade di quartiere o interzonali. In questo caso si tratta della strada che attraversa il centro abitato della Mazzanta: è stata scelta questa tipologia per motivi di spazio disponibile. Da entrambi i lati della carreggiata sono realizzati anche percorsi pedonali separati dalla pista ciclabile tramite gradino. Si prevede infine la trasformazione di questa strada in un viale alberato dotato di zone di sosta per rendere più piacevoli i percorsi pedonali e ciclabili.

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- Pista ciclabile nei tratti di strada secondari: è stata scelta una pista ciclabile bidirezionale ricavata direttamente sulla carreggiata, ma dove possibile ad un livello inferiore; la pista è separata dal traffico veicolare tramite aiuole. Il grado di permeabilità risulta basso. In questo caso è stata prevista la realizzazione di tale tipologia su strade secondarie che attraversano la campagna con lo scopo di incentivarne l’utilizzo come itinerari escursionistici grazie proprio all’isolamento dal traffico veicolare. Da un lato della carreggiata è stato realizzato anche un percorso pedonale separato dal traffico veicolare tramite aiuola. Si prevede infine la realizzazione di aree di sosta ombreggiate per rendere più piacevoli i percorsi pedonali e ciclabili.

- Pista ciclabile in località San Gaetano: è stata scelta una pista ciclabile bidirezionale ricavata ad un livello superiore rispetto al piano di campagna; la pista percorre un tratto di territorio rurale non aperto al traffico veicolare, quindi il problema della permeabilità è inesistente. Questo tratto di pista ciclabile si stacca da quello già esistente sulla via Aurelia per condurre gli utenti verso il Parco Archeologico di San Gaetano. La sua realizzazione ha lo scopo di creare un nuovo itinerario escursionistico sfruttando il suo isolamento dal traffico veicolare. Da un lato della carreggiata è stato realizzato anche un percorso pedonale individuato da una diversa pavimentazione. Si prevede infine la realizzazione di zone di sosta ombreggiate presso “Il Palazzo”, edificio destinato ad attività a servizio del Parco Archeologico.

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