1880 - La sezione del DuÖAV di Tures realizza in sole tre settimane un piccolo ricovero, il rifugio Forcella di Neves, che viene inaugurato festosamente nel mese di agosto. In valle il rifugio era noto come la "Hiang Hitte" (in dialetto "Rifugio dei signori"), a testimonianza di come l'apertura all'alpinismo di quelle montagne avvenne ad opera dei "signori".
1894 - Le difficoltà finanziarie costringono la sezione di Tures a cedere il rifugio alla sezione DuÖAV di Chemnitz. Quest'ultima costruisce accanto al vecchio ricovero un
nuovo rifugio: il rifugio Chemnitzer. L’inaugurazione avviene nel 1895.
1914-1918 - Negli anni di guerra lo Chemnitzer subisce la stessa sorte di altri rifugi: chiuso, abbandonato, depredato, destinato alla rovina.
1928 - La gestione del rfugio passa alla sezione del CAI di Milano, che lo intitola a Giovanni Porro, ufficiale degli alpini caduto sul Monte Nero. La funzionalità del rifugio è di fatto mantenuta quasi esclusivamente grazie
all’impegno della popolazione locale.
1950 - I danni provocati dalla Seconda Guerra Mondiale costringono il CAI di Milano ad effettuare una ristrutturazione, ancora con un notevole contributo della popolazione locale.
1983-1989 - Una nuova ristrutturazione è resa necessaria in seguito ad una serie di atti vandalici. Grazie all’opera di Erich Burgmann e Friedrich Niederkofler vengono realizzate una strada forestale (fino alla Malga Goege) ed una teleferica, grazie alle quali diviene possibile una consistente ristrutturazione. Vengono rinnovate porte, finestre, pavimenti, bagni e cucina. Nel 1989 la vecchia veranda viene demolita per realizzare una più ampia stube con annesso locale di ingresso e sottostante cantina.