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Parrocchia di Santa Maria del Monte Carmelo in Rovereto. Inventario dell'archivio storico (1495 (copia)-1983) a cura di Cooperativa Koinè

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(1)

Parrocchia di Santa Maria del Monte Carmelo in Rovereto.

Inventario dell'archivio storico (1495 (copia)-1983)

a cura di Cooperativa Koinè

Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per i Beni Culturali, in collaborazione con Archivio Diocesano Tridentino

2017

(2)

Premessa

L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati effettuati per incarico e con la direzione della Soprintendenza per i beni culturali, Ufficio beni archivistici, librari e Archivio provinciale della Provincia autonoma di Trento e con la collaborazione dell'Archivio Diocesano Tridentino; la redazione dell'inventario è stata curata da Cinzia Groff, Elena Bertagnolli, Ornella Bolognese e Francesca Tecilla socie della cooperativa Koinè e ultimata nel novembre 2014.

L'intervento è stato realizzato utilizzando il Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Le schede sono state compilate secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.

Relativamente alla descrizione delle singole unità archivistiche sono stati usati i seguenti criteri:

- il titolo originale del documento è riportato tra virgolette;

- nella trascrizione dei titoli si sono ricondotti all'uso moderno i segni d'interpunzione, i segni diacritici, le lettere maiuscole e minuscole e si sono sciolte le abbreviature;

- le ricostruzioni di titoli, di date ed eventuali altre integrazioni sono state indicate tra parentesi quadre;

- di ogni unità archivistica si sono indicati gli estremi cronologici, la definizione archivistica e il numero delle carte.

In particolare per i registri:

- in presenza di più titoli originali, si è scelto quello più significativo, specificandone la posizione solo se esso non appare all'esterno;

- si è riportata, ove presente, la numerazione originaria per carte o per pagine; se assente si è dato il computo delle carte scritte, facendo seguire al numero l'espressione "non numerate" (n.n.);

- la numerazione originaria riferita allo specchio formato da due facciate contrapposte viene espressa mediante la locuzione "carte sinistra - destra" (cc. sd);

- in presenza di una numerazione non omogenea si è indicato il computo totale delle carte scritte, specificando di seguito, tra parentesi tonde, il tipo di numerazione presente (parziale, varia, imprecisa);

- si è indicata tra parentesi la presenza di carte bianche, tranne quelle esistenti in fine registro.

Nelle citazioni, l'unità archivistica è individuata dal nome del fondo, dal nome della serie e dal numero che indica la posizione dell'unità all'interno della serie. Ad ogni unità archivistica è inoltre associata una segnatura, scritta nel margine sinistro in alto e applicata sul pezzo, che indica la collocazione fisica del pezzo all'interno della serie. Questa è costituita da una lettera alfabetica maiuscola diversa per ogni fondo, dal numero corrispondente alla serie, dal numero del pezzo in inventario e, eventualmente, dal numero della busta-contenitore.

Nella descrizione delle unità archivistiche si è fatto ricorso alle seguenti abbreviazioni e sigle:

c., cc. carta, carte recto - verso

cc. sd carte sinistra - destra, cioè con la numerazione originaria riferita allo specchio formato da due facciate contrapposte

n., nn. numero, numeri

n. n. non numerato/e

num. orig. numerazione originale p., pp. pagina, pagine tit. dorso titolo dorso tit. int. titolo interno

ADT Archivio Diocesano Tridentino

Alla fine dell'inventario si trovano indici relativi a: persone, toponimi, istituzioni e cose notevoli. Ad ogni lemma dell'indice sono associati i numeri che indicano la posizione del lemma stesso nell'inventario; tali numeri sono collocati tra parentesi graffe, accanto alle introduzioni e alle unità archivistiche, in alto a destra.

Le voci dell'indice si riferiscono esclusivamente a quanto riportato nel presente inventario, senza ulteriori ricerche e approfondimenti critici.

(3)

Sommario

Parrocchia di Santa Maria del Monte Carmelo in Rovereto, 1495 (copia) - 1983...6

Parrocchia di Santa Maria del Monte Carmelo...9

Ufficio parrocchiale di Santa Maria del Monte Carmelo in Rovereto, 1495 (copia) - 1983...13

Registri dei nati e battezzati, 1787 - 1970...14

Registri dei matrimoni, 1787 - 1971...18

Registri dei morti, 1787 - 1968...20

Indici dei registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti, [1787 - 1845]...22

Registri dei cresimati, 1839 - 1978...23

Stati delle anime, [1872] - sec. XX inizio...25

Registri dei nati fuori parrocchia, 1948 - 1961...27

Registri dei consensi paterni, 1818 - 1842...28

Registri degli sponsali, 1908 - 1929...29

Atti matrimoniali, 1827 - 1842; 1919 - 1964...30

Diari delle messe avventizie, 1827 - 1967...34

Diari delle messe legatarie, 1839 - 1925...40

Registri delle messe "sotto la messa cantata", 1830 - 1863...42

Registri delle messe per le Sante Anime, 1777 - 1886...43

Registri di cassa delle Sante Anime, 1776 - 1868...44

Registri delle elemosine e delle offerte, 1907 - 1962...45

Registri di amministrazione generale, 1906 - 1933...46

Registri di amministrazione dei legati, 1906 - 1946...47

Registri di cassa dell'oratorio, 1907 - 1947...48

Registri degli abbonamenti, 1850 - 1891...49

Registri degli iscritti ad associazioni e opere pie, 1865 - 1909...50

Registri dei verbali delle riunioni della Consulta parrocchiale, 1949 - 1959...51

Protocolli degli esibiti, 1857 - 1864; 1947 - 1968...52

Repertori degli atti, sec. XIX prima metà...53

Carteggio e atti, 1495 (copia) - 1963...54

Chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo...67

Chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo in Rovereto, 1801 - 1962...71

Registri dei pagamenti degli affitti e degli interessi sui capitali, 1801 - 1865...72

Registri di cassa, 1801 - 1932...73

Giornali dei lavori della cappella del cimitero, 1862 - 1864...75

Registri di amministrazione, 1864 - 1883...76

Carteggio e atti, 1825 - 1962...77

Chiesa della Santissima Trinità alle Porte...79

Chiesa della Santissima Trinità alle Porte in Trambileno, 1915 - 1962...81

Registri di amministrazione, 1915 - 1962...82

Carteggio e atti, 1921 - 1957...83

Beneficio Martinelli...84

Beneficio Martinelli in Rovereto, 1630 (copia) - 1883...86

Registri di amministrazione, 1856 - 1883...87

Carteggio e atti, 1630 (copia) - 1883...88

Confraternita del Santissimo Sacramento della chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo...89

Confraternita del Santissimo Sacramento nella chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo in Rovereto, 1607 (copia) - 1962...92

(4)

Registri degli 'instrumenta', 1607 (copia) - 1762 (copia)...93

Registri di amministrazione, 1731 - 1800...94

Registri delle messe per le consorelle defunte, 1801 - 1854...95

Registri dei verbali delle riunioni, 1737 - 1914; 1956...96

Registri dei pagamenti delle quote di iscrizione, 1919 - 1947...98

Carteggio e atti, 1750 - 1962 (con documenti dal 1702)...99

Confraternita del Carmine...100

Confraternita del Carmine nella chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo in Rovereto, 1836 - 1943...102

Registri di amministrazione, 1836 - 1876...103

Registri degli iscritti, 1872 - 1913...104

Registri di cassa, 1847 - 1883...105

Carteggio e atti, 1877 - 1943...106

Gruppo uomini di Azione Cattolica...107

Documentazione dell'archivio del Gruppo uomini di Azione Cattolica di Rovereto, 1938 - 1945...109

Registri dei verbali delle riunioni, 1938 - 1945...110

Registri degli iscritti, 1940...111

Comitato pro ricostruzione oratorio maschile...112

Documentazione dell'archivio del Comitato pro ricostruzione oratorio maschile di Rovereto, 1945 - 1946...114

Registri dei verbali delle riunioni, 1945 - 1945...115

Registri di cassa, 1945 - 1946...116

Carteggio e atti, 1945...117

Ospedale da Campo 084...118

Documentazione dell'archivio dell'Ospedale da Campo 084 in Rovereto, 1916 - 1918...119

Registri dei ricoveri, 1916 - 1918...120

Commissione per il camposanto...121

Documentazione dell'archivio della Commissione per il camposanto in Rovereto, 1861 - 1912...123

Registri di cassa, 1863 - 1888...124

Carteggio e atti, 1861 - 1912...125

Stefenelli, famiglia...126

Documentazione dell'archivio privato della famiglia Stefenelli di Rovereto, 1592 - 1715...127

Atti di cause, 1709 - 1715...128

Registri di amministrazione, 1592 - 1600; 1630 - 1631...129

Indici……… 130

(5)

Albero dei soggetti produttori

Parrocchia di Santa Maria del Monte Carmelo, Rovereto, 1787 ottobre 22 -

Assorbe : Chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo, Rovereto, [1319 agosto 13] - 1987 gennaio 24 Assorbe : Chiesa della Santissima Trinità alle Porte, Trambileno, sec. XV fine - 1987 gennaio 24

Chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo, Rovereto, [1319 agosto 13] - 1987 gennaio 24

Gestisce : Chiesa della Santissima Trinità alle Porte, Trambileno, sec. XV fine - 1987 gennaio 24 E' assorbito da : Parrocchia di Santa Maria del Monte Carmelo, Rovereto, 1787 ottobre 22 -

Chiesa della Santissima Trinità alle Porte, Trambileno, sec. XV fine - 1987 gennaio 24

E' gestito da : Chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo, Rovereto, [1319 agosto 13] - 1987 gennaio 24 E' assorbito da : Parrocchia di Santa Maria del Monte Carmelo, Rovereto, 1787 ottobre 22 -

Beneficio Martinelli, Rovereto, 1630 novembre 5 - 1954 luglio 7

Confraternita del Santissimo Sacramento della chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo, Rovereto, [1731 - ante 2004]

Confraternita del Carmine, Rovereto (TN), 1847 luglio 12 - [2004]

Gruppo uomini di Azione Cattolica, Rovereto, [1938 - 1945]

Comitato pro ricostruzione oratorio maschile, Rovereto, 1945 maggio 12 - 1946 gennaio 1

Ospedale da Campo 084, Rovereto, [1916 - 1918]

Commissione per il camposanto, Rovereto, 1861 novembre 13 - [1927]

Stefenelli, famiglia, Rovereto, sec. XVI - sec. XVIII

(6)

superfondo

Parrocchia di Santa Maria del Monte Carmelo in Rovereto, 1495 (copia) - 1983

{1}

registri 105, volumi 2, fascicoli 35; metri lineari 6.5

Storia archivistica

L'archivio storico della parrocchia di Santa Maria del Monte Carmelo, dichiarato di interesse storico dalla Commissione Beni Culturali del 25 luglio 1994, si trovava depositato nella canonica locale dove verrà ricollocato al termine dell'intervento di riordino.

In fase di riordino non si è riscontrata la presenza di un ordinamento precedente, anche se presumibilmente in passato vi era stato qualche tentativo di organizzare la documentazione. Ne è esempio un repertorio redatto nella prima metà del XIX secolo riportante una registrazione parziale della documentazione ricevuta (1). In qualche caso si sono evidenziate delle segnature delle quali si è tenuto conto per l'individuazione di eventuali accorpamenti.

I fascicoli sono contrassegnati da numerazione romana (dall'I al XXXVIII) mentre i documenti riportano una numerazione in cifre arabe. L'utilizzo di questo registro era stato introdotto probabilmente da un amministratore o da un collaboratore del parroco, poiché la scrittura non è riconducibile al sacerdote che in quel periodo reggeva la parrocchia.

Purtroppo a causa della dispersione di quasi tutta la documentazione antica della parrocchia, dovuta ai danni riportati in conseguenza delle due grandi guerre, nonché alle diverse modalità nella raccolta del carteggio adottate negli anni a seguire, il registro diventa uno strumento pressoché inutilizzabile. Su qualche documento presente in archivio è stata evidenziata la presenza della segnatura attribuita in questa fase, ma si tratta di atti ormai collocati in altre pratiche e oggetto di spostamenti attuati in epoche successive.

L'antico archivio, che sicuramente doveva essere costituito da un notevole quantitativo di documentazione, subì notevoli danni dovuti agli eventi bellici. E' dato certo che il borgo di Santa Maria durante la prima guerra mondiale, fu quello più colpito della città. La popolazione, evacuata a Braunau in Boemia, al suo rientro non trovò più nulla di quello che aveva lasciato; anche la canonica e l'archivio furono distrutti dalle bombe (2). In occasione della visita pastorale del 17 gennaio 1924 il parroco don Giuseppe Dalpiaz scrive che "molti atti dell'archivio andarono distrutti in causa della guerra e ne rimasero solo pochi per accidente" (3). Probabilmente gran parte dei registri, soprattutto quelli anagrafici, furono risparmiati perché nascosti in qualche luogo sicuro mentre, per quanto riguarda il carteggio, gran poco si è salvato. Anche la seconda guerra mondiale causò notevoli danni in quanto la canonica, presso la quale si trovava l'archivio, venne completamente distrutta dall'onda d'urto di una bomba lanciata il 24 aprile 1945. In un documento redatto nel 1951, che fotografa la situazione dell'archivio in quel momento, si evidenzia la presenza dei registri che tutt'ora sono presenti e di 17 "teche incomplete" (4).

Lingua

Italiano; latino; tedesco

Criteri di ordinamento e inventariazione

(7)

Come riferimento metodologico generale per l'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio storico della parrocchia di Santa Maria di Rovereto ci si è attenuti a quanto indicato nelle "Direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento e inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi" approvate dalla Giunta provinciale di Trento con deliberazione 29 marzo 1993, n. 3692, parte prima, punto 3, che fa riferimento alla C.M. del Ministero dell'interno n. 39/1966, Direzione generale degli Archivi di Stato, "Norme per la pubblicazione degli inventari".

Il presente lavoro ha comportato tre momenti principali: la schedatura, l'ordinamento e l'elaborazione finale. In fase iniziale sono stati schedati tutti i pezzi rinvenuti nell'archivio parrocchiale rispettando le unità preesistenti. Per quanto riguarda l'ordinamento poiché non è stato possibile ricostruirne uno preesistente, si sono individuate le varie attività svolte dal parroco e le amministrazioni che nella parrocchia operano sotto la sua diretta o indiretta responsabilità. Le valutazioni, le scelte e le operazioni occorse nel presente lavoro di riordino sono state comunque concertate con il direttore dell'Archivio Diocesano Tridentino e con il referente della Soprintendenza per i beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento.

Condizioni di accesso

In base alle "Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana" la consultazione dei documenti riguarda esclusivamente la documentazione dichiarata di interesse storico. La consultazione di documenti di carattere riservato, relativi a situazioni puramente private di persone, è regolata in termini di legge statale (D. L. 30/6/03 n. 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali") richiamata dal "Testo unico provinciale dei Beni Culturali" (L. P. n. 1/2003). Ai titolari degli archivi viene riservato il giudizio sulla consultabilità dei documenti che possono ledere il riserbo dovuto alle persone e comunque solo ad essi, o ad operatori autorizzati, è concessa la facoltà di accedere alla parte relativa all'anagrafe. Inoltre, in base alle suddette "Intese", la consultazione da parte degli studiosi deve comunque avvenire mediante motivata richiesta da inoltrarsi al titolare dell'archivio tramite l'Archivio Diocesano, il quale dovrà inviare al servizio provinciale competente l'elenco delle autorizzazioni rilasciate.

Condizioni di riproduzione

La riproduzione (fotoriproduzione, microfilmatura, ecc.) dei documenti conservati nell'archivio parrocchiale è consentita previa autorizzazione da parte del titolare dell'archivio stesso, sentito il parere e avuto il consenso dell'incaricato diocesano per gli archivi parrocchiali.

L'Ordinariato consente alla Provincia la microfilmatura dei documenti al fine di costituire copie di sicurezza che saranno conservate presso l'Archivio provinciale

Bibliografia

CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, 1961, p. 649

Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda

BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888

COPPOLA G., GRANDI C. (a cura di), La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze, Bologna, 1989

GRANDI C. (a cura di), La riconta delle anime (1987-2006): il sacro, il sociale e il profano nelle fonti normative confessionali, Atti del convegno (Trento 3-4 aprile 2008), Roma, 2011

(8)

SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze, a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989

Fonti normative

Circolare del Ministero dell'Interno 25 giugno 1966, n. 39, Norme per la pubblicazione degli inventari

Codice di diritto canonico (1983)

Decreto arcivescovile 10 febbraio 1993, istituzione dell'Archivio Diocesano Tridentino

Deliberazione della Giunta provinciale di Trento 29 marzo 1993 n. 3692, Approvazione delle direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento ed inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi (art. 28, comma 2 L.P. 14 febbraio 1992, n. 11)

Deliberazione della Giunta provinciale di Trento 27 agosto 1993, n. 11704, Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana

Legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1, Nuove disposizioni in materia di beni culturali

Codice in materia di protezione dei dati personali, D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196

Norme o convenzioni

La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino.

Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.

Note

(1) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Maria del Monte Carmelo in Rovereto, Repertori degli atti, reg. 1.

(2) Cfr. TAMANINI E., La chiesa di Santa Maria del Carmine e il convento carmelitano a Rovereto. Notizie storiche, Rovereto, 1964, p. 160.

(3) Cfr. ADT, Atti visitali, n. 102.

(4) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 63 C n. 1a.

(9)

Ente

Parrocchia di Santa Maria del Monte Carmelo

{2}

1787 ottobre 22 -

Luoghi Rovereto (TN)

Archivi prodotti

Fondo Ufficio parrocchiale di Santa Maria del Monte Carmelo in Rovereto, 01/01/1495 - 31/12/1983

Storia

La città di Rovereto, situata sulla sinistra della Val Lagarina, ecclesiasticamente dipendente dall'antica pieve di Lizzana, fu per molti secoli una "villa" soggetta ai signori di Castelbarco. Fu proprio un Castelbarco a potenziare le difese della città circondandola di mura. Nel 1460 fu eretta la prima chiesa, quella di San Marco, che ottenne il distacco da Lizzana solo nel 1582 formando in tal modo una parrocchia a se stante i cui confini arrivavano fino al torrente Leno. L'attuale rione di Santa Maria, anticamente identificato come borgo di San Tommaso, continuò ad essere dipendente da Lizzana;

era unito al resto della città solamente dal ponte di Santa Maria, detto anche ponte Forbato. Le celebrazione delle messe e delle funzioni per gli abitanti del borgo, escluso il battesimo, si tenevano nella chiesa di San Tommaso dove il parroco di Lizzana aveva collocato un sacerdote.

Secondo alcuni studiosi già alla fine del XIII secolo doveva essere presente nel borgo un'altra chiesa. Questa venne citata anche nel testamento del nobile Guglielmo Castelbarco del 13 agosto 1319; egli dispose che presso questo edificio venisse istituito un monastero per ospitare alcuni frati dell'ordine dei Minori (1). Nella chiesa e convento si insediarono i frati dell'ordine dei Carmelitani e la chiesa, inizialmente dedicata alla Santissima Vergine Annunziata, venne consacrata dal vescovo Saladino Calamonese, suffraganeo del vescovo di Trento, il primo aprile 1334 (2) che ne cambiò la titolazione in chiesa di Santa Maria del Carmelo (3). Il primo novembre 1437 papa Eugenio IV concesse al convento l'istituzione canonica; l'esecuzione dell'atto ebbe luogo però solo il 17 febbraio 1445 (4). Per molti anni l'amministrazione delle rendite e la celebrazione delle messe rimasero nelle mani dei frati che applicarono le volontà testamentarie del Castelbarco mantenendo in buono stato la chiesa e il convento. Notevole fu l'incremento economico apportato dai frati che seppero amministrare in modo esemplare le rendite della chiesa, accresciutesi in seguito anche alla fondazione di molti legati missari, a lasciti, a donazioni, a compravendite.

Il monastero carmelitano, che fin dalla sua istituzione fu aggregato alla provincia di Bologna, seguì varie vicende di scorporazioni e incorporazioni a questa o a quella provincia fino a giungere al decreto del Governo austriaco del 19 febbraio 1785 che dispose la sua completa soppressione (5).

Le trattative tra il Governo austriaco e il vescovo di Trento per l'erezione della parrocchia di Santa Maria nel borgo di San Tommaso di Rovereto iniziarono subito dopo la soppressione del monastero. L'istituzione formale della parrocchia di Santa Maria del Carmine in Rovereto avvenne il 22 ottobre 1787 (6).

Tutto il patrimonio immobiliare appartenente al convento venne incamerato e successivamente una speciale Commissione, nominata dall'Ufficio circolare di Rovereto, si occupò di bandire aste pubbliche fino alla completa liquidazione di tutto il patrimonio immobiliare. La chiesa passò al Fondo di religione. Al primo parroco don Filippo Chiusole, sostenuto economicamente dallo stesso Fondo di religione, vennero consegnati tutti gli arredi sacri ed i mobili

(10)

appartenenti alla chiesa e gli fu trovato alloggio in un vecchio fabbricato a ridosso della chiesa (7), che ospitò anche i suoi successori fino al 1910 quando il parroco don Giacomo Depellegrin fece realizzare la canonica con annesso ricreatorio (8).

Se la soppressione del convento da un lato diede il via alla nascita della parrocchia di Santa Maria, dall'altro privò la parrocchia di tutto il patrimonio immobiliare che aveva caratterizzato fino a quel momento la sua ricchezza.

Successivamente alla soppressione della confraternita del Santissimo Sacramento con la conseguente attribuzione degli oneri derivanti da legati missari, avvenuta agli inizi del XIX secolo, la situazione economica della parrocchia non migliorò. Gran parte degli introiti che avrebbero dovuto sostenere le celebrazioni delle messe legatarie "furono in parte consumati o diminuiti" e quindi insufficienti per le celebrazioni; nel 1803 il parroco don Giovanni Vincenzo Lutz fu costretto a chiedere all'autorità vescovile una notevole diminuzione degli oneri (9).

Rimase così un piccolo capitale a sostentamento del primissario, derivante da un legato, e molte delle messe a carico dell'ente vennero accorpate e in parte affrancate.

La scarsa documentazione di tipo amministrativo presente in archivio non consente di individuare con precisione quali fossero le rendite che sostennero la chiesa nel corso degli anni; è certo comunque che le sue dotazioni fossero piuttosto limitate.

Il 7 giugno 1929 il vescovo di Trento elevò la parrocchia al grado di arcipretura conferendo all'arciprete il titolo di monsignore (10).

Con decreto ministeriale del 30 dicembre 1986 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 gennaio 1987 la parrocchia di Santa Maria del Monte Carmelo è stata dichiarata Persona Giuridica Privata (Trib. di Trento, Reg. Persone Giuridiche n.

480).

ELENCO DEI PARROCI

1787-1792 Filippo Chiusole

1792-1793 Giovanni Antonio Sannicolò (vicario) 1793-1794 Vittorio Weber (provvisore)

1794-1797 Sigismondo Calpestri 1797-1818 Giovanni Vincenzo Lutz 1819-1820 Giovanni Battista Polla 1820 Vigilio Briccio (vicario) 1820-1833 Bartolomeo Oliari 1833-1834 Vigilio Briccio (vicario) 1834-1844 Francesco Guella 1844-1861 Domenico Santuari 1862-1873 Bartolomeo Mattei

1873-1874 Giovanni Martinelli (vicario) 1874-1882 Andrea Molinari

1882-1887 Luigi Keppel

1888 Emilio Visintainer (vicario) 1889-1905 Filippo Tovazzi

(11)

1906-1913 Giacomo Depellegrin 1913-1946 Giuseppe Dalpiaz 1947-1960 Remo Dezulian

1960-1963 Tommaso Chiocchetti (vicario) 1963-1968 Alberto Tomasi

1968-1975 Cornelio Giovanella 1976-1987 Carlo Tisot

1988-2000 Adolfo Scaramuzza 2001-2013 Enrico Finotti

2013- Francesco Scarin

Condizione giuridica

Ente ecclesiastico civilmente riconosciuto

Funzioni, occupazioni e attività

Il termine "parrocchia" (11) deriva dal greco e indica, dal punto di vista etimologico, una qualsiasi circoscrizione territoriale. Nei primi secoli della cristianità fino al basso medioevo il termine venne adottato per indicare le ripartizioni dei territori diocesani in circoscrizioni minori, fenomeno nato in conseguenza del moltiplicarsi nelle diocesi di nuove chiese sotto la spinta delle crescenti esigenze dei fedeli. La consacrazione definitiva del "sistema parrocchiale" si ebbe con il Concilio di Trento che, sulla base della precedente normativa pontificia e conciliare, dettò una nuova e completa disciplina della struttura della Chiesa. I legislatori del Concilio prescrissero che, per la più efficace tutela della cura delle anime affidate ai vescovi, il "populus fidelium" si dovesse distinguere in parrocchie proprie con confini determinati e che a ciascuna di esse venisse assegnato un sacerdote che vi risiedesse, soltanto dal quale i fedeli potevano ricevere i Sacramenti (Sess. XXIV, cap. 13). Si ordinò così che venissero erette parrocchie in tutti i luoghi in cui esse non esistevano e si stabilirono delle norme per assicurare ai parroci un reddito minimo. Il parroco si impegnava a risiedere nel luogo assegnatogli, ad approfondire la conoscenza della comunità dei fedeli attraverso la compilazione e l'accurata custodia dei libri parrocchiali e a partecipare alle adunanze vicariali. I principi enunciati dal Concilio di Trento e successivamente ribaditi nella normativa pontificia sono stati accolti e sintetizzati nel testo del Codice di diritto canonico del 1917. Il can. 216 §1 dispone che il territorio di ogni diocesi debba essere diviso in "distinctas partes territoriales", a ciascuna delle quali "sua peculiaris ecclesia cum populo determinato est assignanda suusque peculiaris rector, tamquam proprius eiusdem pastor, est praeficiendus pro necessaria animarum cura". L'istituzione parrocchiale dunque risulta costituita, oltre che dall'elemento territoriale, da altri tre elementi: un determinato "popolo", una peculiare "chiesa" e un "pastor". Il Codice di diritto canonico del 1983 ha riconosciuto la personalità giuridica della parrocchia espressamente concepita come "Communitas Christifidelium" (CIC 1983, can. 515 §3). Tale riforma è stata recepita sia nell'accordo tra Stato e Chiesa (legge 121/1985) sia nelle disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici (legge 222/1985); le diocesi e le parrocchie acquistano la personalità giuridica civile dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dell'interno che conferisce loro la qualifica di "ente ecclesiastico civilmente riconosciuto".

Contesto generale

(12)

Diocesi di Trento Decanato di Rovereto

Fonti normative

Codice di diritto canonico (1983)

Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi"

Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio

ADT, Atti visitali Bibliografia

TAMANINI E., La chiesa di Santa Maria del Carmine e il convento Carmelitano a Rovereto, Rovereto, 1964

Note

(1) Cfr. TAMANINI E., La chiesa di Santa Maria del Carmine e il convento carmelitano a Rovereto. Notizie storiche, Rovereto, 1964, p. 35-36.

(2) Ibidem, p. 37.

(3) Cfr. l'introduzione al soggetto "Ordine dei Carmelitani, Casa di Santa Maria di Rovereto, Rovereto, 1334 ca.-1785"

e relativo fondo conservato presso l'Archivio Provinciale di Trento.

(4) Cfr. TAMANINI E., La chiesa di Santa Maria del Carmine e il convento carmelitano a Rovereto. Notizie storiche, Rovereto, 1964, p. 40.

(5) Ibidem, p. 97.

(6) Ibidem, p. 124.

(7) Ibidem, p. 127.

(8) Ibidem, p. 158.

(9) Cfr. Chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo, Registri di cassa, reg. 2.

(10) Cfr. TAMANINI E., La chiesa di Santa Maria del Carmine e il convento carmelitano a Rovereto. Notizie storiche, Rovereto, 1964, p. 163.

(11) Cfr. MAURO T., Parrocchia, in Enciclopedia del diritto, XXXI, Milano, Giuffré, 1981, pp. 868-887.

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fondo A

Ufficio parrocchiale di Santa Maria del Monte Carmelo in Rovereto, 1495 (copia) - 1983

{3}

registri 73, fascicoli 25

Soggetti produttori

Parrocchia di Santa Maria del Monte Carmelo, 1787 ottobre 22 -

Modalità di acquisizione e versamento Il fondo è sempre stato di proprietà dell'ente.

Contenuto

La documentazione conservata nel fondo è quella tipica presente in tutte le parrocchie, composta prevalentemente dai registri anagrafici e dai relativi atti, da registri di amministrazione, da carteggio e atti vari.

Lingua

Italiano; latino; tedesco

Incrementi previsti

Si prevede il continuo accrescimento della documentazione in quanto l'ente parrocchia è ancora attivo.

Esistenza e localizzazione delle copie

Presso l'Archivio Diocesano si trovano microfilmati tutti i registri anagrafici (nati e battezzati, matrimoni, morti) dal Concilio di Trento fino alla fine del 1923, data oltre la quale tali registrazioni e certificazioni diventano di competenza comunale.Le registrazioni continuano in parrocchia con il solo valore ecclesiastico.

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serie A 1

Registri dei nati e battezzati, 1787 - 1970

{4}

registri 11

Contenuto

I registri dei battesimi insieme a quelli dei matrimoni furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91-97 del "Rituale Romanum"

emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei battezzati vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili e anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione in modo da "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno), con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile. In base al decreto del 2 luglio 1825 (Raccolta delle leggi provinciali, volume 63, p.

114) nel periodo austriaco il curatore d'anime era tenuto ad inserire nel registro dei nati il nome della levatrice che assisteva al parto. Fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i Comuni, il parroco mantenne la funzione di ufficiale di stato civile; da quella data le registrazioni nelle parrocchie continuano ma con solo valore ecclesiastico.

La serie è formata da 11 registri che riportano le registrazioni delle nascite e dei battesimi avvenuti nella parrocchia di Santa Maria di Rovereto a partire dall'anno 1787. I registri sono strutturati a tabella prestampata nella quale sono registrati, secondo le disposizioni governative, le generalità del battezzato, "il tempo della nascita" (anno, mese, giorno e ora), il luogo di nascita, il giorno del battesimo, i nomi dei genitori, del ministro battezzante e dei padrini, e la condizione sociale di questi ultimi. Alcuni registri riportano inoltre il nome della levatrice (mammana) che ha assistito al parto. Per quanto riguarda la rilevazione degli estremi cronologici si specifica che viene sempre segnalata come prima data quella riferita alla nascita e come ultima quella riferita al battesimo.

A 1.1 {5}

"Nati dal 1788 al 1824"

1787 novembre 4 - 1824 ottobre 14

All'inizio: annotazione del parroco Giovanni Vincenzo Lutz relativa all'avvenuto confronto dei registri dei nati, battezzati, matrimoni e morti della parrocchia con i registri di stato civile del Municipio, 1815 dicembre 19.

Italiano

(15)

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 288, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

A 1.2 {6}

"Nati. 1824-1845"

1824 ottobre 27 - 1845 dicembre 30 Italiano

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 196, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n.

Segnature precedenti: II

A 1.3 {7}

"Nati. 1846-1872" (tit. dorso) 1846 gennaio 1 - 1873 febbraio 20 Italiano

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 195, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n.

A 1.4 {8}

"Nati. 1873-1901"

1873 gennaio 16 - 1901 dicembre 22 (1) Italiano

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 217, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n.

Segnature precedenti: Volume IV Note

(1) Le registrazioni dal 16 gennaio al 20 febbraio 1873 sono riprese dal registro precedente.

A 1.5 {9}

"Nati. 1902-1921"

1902 gennaio 3 - 1922 gennaio 1 Italiano

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 203, con indici alfabetici a rubrica all'inizio n.n.

Segnature precedenti: V

A 1.6 {10}

"Nati 1919. Registrati"

1919 gennaio 22 - 1920 giugno 25

Nati e battezzati parte anche nell'ospedale militare e nell'ospedale civico di Rovereto le cui registrazioni sono state riportate anche nel registro precedente.

Alle cc. 61-64: "Exhibitenprotokoll", registro di protocollo in lingua tedesca per la maggior parte relativo a circolari e comunicazioni, secolo XX primo quarto.

(16)

Italiano, tedesco

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 64 (bianche le cc. 28-60)

A 1.7 {11}

"Nati. 1922-1935"

1922 gennaio 6 - 1936 gennaio 6 Italiano

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 291, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

Segnature precedenti: Vol. VI

A 1.8 {12}

"Nati. 1936-1941 inclusive"

1936 gennaio 2 - 1942 gennaio 11 Italiano

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 211 (bianche le cc. 34v.-35r.), con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

Segnature precedenti: VII

A 1.9 {13}

"Nati. 1942-6/51"

1942 gennaio 4 - 1951 luglio 1 Italiano

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 320, con indice alfabetico a rubrica alle cc. 293-320 Segnature precedenti: VIII

A 1.10 {14}

"Nati dal 29.6.1951 al 28.4.1957. Santa Maria. Volume IX"

1951 giugno 29 - 1957 aprile 28

Altre denominazioni: "IX. Nati. 1951-1957" (tit. dorso) Italiano

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 239, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

Segnature precedenti: Vol. IX

A 1.11 {15}

"Nati e battezzati in Santa Maria Maggi[or]e del Ca[r]mine. Rovereto"

1957 aprile 20 - 1971 gennaio 31 Italiano

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 250, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

(17)

serie A 2

Registri dei matrimoni, 1787 - 1971

{16}

registri 5

Contenuto

I registri dei matrimoni, insieme a quelli dei battesimi, furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91- 97 del "Rituale Romanum"

emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; i libri dei matrimoni infatti vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione e si ordinò di "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno) con la legge imperiale del 20 aprile 1815 ed il decreto del 21 agosto 1815 della Commissione aulica centrale d'organizzazione veniva restituito ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i Comuni. Se durante la dominazione austriaca il matrimonio celebrato in chiesa aveva validità civile e al parroco veniva richiesta un'attenzione particolare nella produzione degli atti necessari per la celebrazione e la registrazione del sacramento (Cfr. Codice civile austriaco, § 80), negli anni tra l'annessione al Regno d'Italia e il Concordato del 1929 stipulato tra la Santa Sede e l'autorità politica, i riti civile e religioso venivano celebrati separatamente. Con la legge n. 847 del 27 maggio 1929 lo Stato italiano riconobbe la validità civile del matrimonio celebrato secondo le norme di diritto canonico ed il curatore d'anime è tenuto alla notificazione dell'avvenuta celebrazione al Comune, per la sua trascrizione nei registri anagrafici.

La serie è formata da cinque registri che riportano le registrazioni dei matrimoni avvenuti nella parrocchia di Santa Maria di Rovereto a partire dall'anno 1787. I registri sono strutturati a tabella prestampata e riportano, secondo le disposizioni governative, la data del matrimonio, le generalità degli sposi, del ministro celebrante, dei testimoni e la condizione sociale di questi ultimi.

Gli ultimi due registri sono compilati secondo le norme concordatarie.

A 2.1 {17}

"1787. Libro dei matrimoni di Santa Maria"

1787 novembre 25 - 1851 agosto 30

Altre denominazioni: "Matrimoni. 1787-1851" (tit. dorso) Italiano

(18)

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 231, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

Segnature precedenti: III; I

A 2.2 {18}

"Matrimoni al 1851-1909"

1851 ottobre 15 - 1909 novembre 11 Italiano

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 198, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

Segnature precedenti: II

A 2.3 {19}

"Matrimoni. 1910-1941" (tit. dorso) 1910 gennaio 22 - 1941 novembre 29

Non sono presenti registrazioni per il periodo 1915 aprile 7-1919 febbraio 24.

Italiano

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 198 (bianca la c. sd 32), con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

Segnature precedenti: III

A 2.4 {20}

"Matrimoni dal 1942 al 1958"

1942 gennaio 8 - 1958 novembre 15 Italiano

Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 475, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

Segnature precedenti: IV

A 2.5 {21}

"Matrimoni parrocchia di Santa Maria - Rovereto. 1958-1971"

1958 novembre 19 - 1971 dicembre 9 Italiano

Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 489, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

Segnature precedenti: Volume V

(19)

serie A 3

Registri dei morti, 1787 - 1968

{22}

registri 5

Contenuto

I registri dei morti vennero resi obbligatori insieme ai registri dei cresimati e agli "stati delle anime" dal "Rituale Romanum" di Paolo V nel 1614, nel quale si stabilivano anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § "Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur"). Tale normativa trovò applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei morti vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione e si ordinò di "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno) con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile, che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i Comuni. Da quel momento le registrazioni nelle parrocchie continuano ma con solo valore ecclesiastico.

La serie è costituita da cinque registri che riportano le registrazioni dei morti della parrocchia di Santa Maria di Rovereto a partire dal 1787.

I registri sono strutturati a tabella prestampata e riportano, inizialmente in latino e successivamente in italiano, la data della morte, le generalità del defunto, con la religione, il sesso e l'età, la malattia o la causa della morte.

A 3.1 {23}

"Libro morti in Santa Maria"

1787 ottobre 19 - 1843 dicembre 31

All'inizio: annotazione di mano dell'arciprete Filippo Chiusole relativa alla benedizione solenne del cimitero "ai Ronchi", 1789 novembre 22.

Italiano, latino

Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 392, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

Segnature precedenti: II

A 3.2 {24}

(20)

"Morti dal 1844 al 1885"

1884 gennaio 2 - 1886 febbraio 23

A c. 48: annotazione della benedizione del cimitero "ai Ronchi" concessa dall'Ordinariato il 23 settembre 1848, 1848 ottobre 29.

Italiano

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 372, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n.

Segnature precedenti: II

A 3.3 {25}

"Morti. 1886-1909"

1886 gennaio 2 - 1909 dicembre 15 (1) Italiano

Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 359, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n.

Segnature precedenti: III Note

(1) Le registrazioni dal 2 gennaio 1886 al 23 febbraio 1886 sono riprese dal registro precedente.

A 3.4 {26}

"Morti. 1910-1941"

1910 gennaio 1 - 1941 dicembre 24 Italiano

Registro; carta, legatura in tela con intarsi in pelle, pp. 658, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

Segnature precedenti: IV

A 3.5 {27}

"Morti dal 1942 al 1968"

1941 dicembre 31 - 1968 dicembre 28 Italiano

Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 496 (bianche le pp. 1-2), con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

Segnature precedenti: Vol. IV

(21)

serie A 4

Indici dei registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti, [1787 - 1845]

{28}

registri 1

Contenuto

La serie è costituita da un registro, diviso in parti a seconda della tipologia (nati, morti, matrimoni), riportante in ordine alfabetico i nominativi seguiti dai riferimenti alle date e alle pagine dei registri corrispondenti. E' riconducibile ai primi due registri dei nati e battezzati, al primo registro dei morti e al primo dei matrimoni.

A 4.1 {29}

"Repertorio dei nati, morti e matrimoni dall'anno 1787 fino al 1843"

[1787 - 1845]

Altre denominazioni: "Nati, morti, matrimoni. 1787-1843. Indice" (tit. dorso) Italiano

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 102 n.n.

(22)

serie A 5

Registri dei cresimati, 1839 - 1978

{30}

registri 4

Contenuto

I registri dei cresimati vennero resi obbligatori insieme ai registri dei morti e agli "stati delle anime" dal "Rituale Romanum" di Paolo V nel 1614, nel quale si stabilirono anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § "Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur"). In realtà nella diocesi di Trento i registri dei cresimati furono compilati con sistematicità solo a partire dal secolo XIX.

La serie è formata da quattro registri sui quali sono riportati i nomi dei cresimati con l'annotazione delle date di nascita, e del ricevimento del sacramento, con i nomi dei genitori e dei padrini.

A 5.1 {31}

"Registro de' cresimati della parrocchia di Santa Maria del Carmine in Rovereto. 1889 e seguenti anni"

1839 settembre 21 - 1914 giugno 23

Altre denominazioni: "Cresima. 1839-1918" (tit. dorso)

All'inizio: annotazione del parroco don Domenico Sartori che segnala l'assenza di registrazioni di cresima nella parrocchia anteriormente alla compilazione di questo registro, s.d.

Italiano

Registro a rubrica; carta, legatura in mezza pelle, cc. 86 n.n.

A 5.2 {32}

"Registro cresimati della chiesa di Santa Maria Rovereto dal 1919 al 1949"

1919 agosto 6 - 1949 ottobre 30

Altre denominazioni: "Cresima. 1919-1949" (tit. dorso) Registro a rubrica; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 99 Segnature precedenti: Volume II

A 5.3 {33}

"Registro cresimati dal 1950 al 1961"

1950 aprile 30 - 1961 maggio 14

Altre denominazioni: "Cresima. 1950-1962" (tit. dorso) Italiano

Registro a rubrica; carta, legatura in mezza tela, cc. sd 148 Segnature precedenti: Volume III

(23)

A 5.4 {34}

"Cresimati. 1963-1979"

1963 maggio 5 - 1978 febbraio 25 Italiano

Registro a rubrica; carta, legatura in mezza tela, cc. 98 Segnature precedenti: IV

(24)

serie A 6

Stati delle anime, [1872] - sec. XX inizio

{35}

registri 2

Contenuto

Il "Liber Status animarum" (o Anagrafe) era un registro che permetteva al parroco di conoscere in modo esatto la composizione, la situazione anagrafica e l'impartizione dei Sacramenti delle famiglie sottoposte alla sua cura al fine di facilitare il suo compito di sacerdote e di ufficiale di stato civile. La compilazione degli stati delle anime venne raccomandata, insieme a quella dei registri dei cresimati e dei morti, dal "Rituale Romano" di Paolo V nel 1614.

Successivamente diversi concilii e sinodi ordinarono che durante la Quaresima di ogni anno questi libri venissero aggiornati. Queste disposizioni non furono applicate diligentemente nelle parrocchie della diocesi di Trento: prima del XIX secolo infatti si sono conservati pochi registri di questo tipo nonostante le frequenti sollecitazioni provenienti anche dalle autorità civili. Molti sono i vescovi tridentini che, negli atti delle visite pastorali, richiamano l'attenzione su questa lacuna; il vescovo Celestino Endrici in occasione della sua prima visita pastorale nella diocesi stilò un formulario in cui si richiedeva, tra l'altro, e per la prima volta in forma esplicita, di segnalare la presenza in parrocchia degli "Status animarum" o "Anagraphes". Nel 1917 il Codice di diritto canonico li rese obbligatori, lasciando alle disposizioni dei vari Ordinari il compito di introdurli e di stilare anche nuovi e più semplici metodi di compilazione.

La serie è formata da due registri, compilati a partire dal 1872, sui quali sono registrati in ordine alfabetico, per cognome, gli appartenenti alle famiglie facenti parte della parrocchia di Santa Maria.

Bibliografia

BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, p. 52 Foglio diocesano per la parte italiana dell'arcidiocesi di Trento, VII (1905), p. 239

SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze, a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989

Fonti normative

Codice di diritto canonico (1983)

A 6.1 {36}

"Anagrafi della popolazione soggetta alla parocchia di Santa Maria del Carmine in Rovereto. Anno del Signore 1872 (1)"

[1872] (con integrazioni e aggiunte fino al 1887)

Altre denominazioni: "Anagrafe popolazione. 1872" (tit. dorso) Italiano

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 172, con indice delle lettere alfabetiche all'inizio Note

(25)

(1) "1872": cassato.

A 6.2 {37}

Anagrafe

sec. XIX fine - sec. XX inizio

Altre denominazioni: "Aggreg[azione] alla Mad[onna] del Carmine dal 1847-72" (tit. dorso)

"Elenco degli aggregati alla pia Unione dell'abitino del Carmine eretta nella parrocchia di Santa Maria del Carmine in Rovereto l'anno 1847" (1)

All'inizio: decreto di erezione canonica e dei capitoli della confraternita dell'abitino del Carmine, 1847 luglio 12 (copia); 1847 luglio 25 (copia)

Italiano

Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 28 n.n.

parzialmente a rubrica Note

(1) Il titolo è stato cassato e le prime carte del registro, sulle quali presumibilmente si trovavano i nomi degli iscritti, sono state strappate e risultano mancanti.

(26)

serie A 7

Registri dei nati fuori parrocchia, 1948 - 1961

{38}

registri 1

A 7.1 {39}

"Nati fuori parrocchia. 1948-49"

1948 gennaio 26 - 1961 febbraio 17

Altre denominazioni: "Registro: nati fuori parrocchia di Santa Maria dal 1 gennaio 1948 al ***" (tit, int.) Registrazioni di nascite avvenute fuori parrocchia e all'estero.

Italiano

Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 40, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

Segnature precedenti: I

(27)

serie A 8

Registri dei consensi paterni, 1818 - 1842

{40}

registri 1

Contenuto

La serie è composta da un unico registro sul quale sono riportate le verbalizzazioni redatte davanti al parroco e a due testimoni dei consensi paterni al matrimonio dei figli ancora minorenni (cioè che non avevano compiuto il 24° anno d'età).

Bibliografia

BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 168-169

A 8.1 {41}

"Protocollo dei consensi prestati dai padri, tutori e giudici per i matrimoni dei minorenni unito al registro dei matrimoni IV"

1818 agosto 5 - 1842 dicembre 28

All'inizio, incollate: circolari ecclesiastiche e civili relative alle celebrazioni di matrimoni e ai consensi ai minori, 1818 aprile 18;

1818 giugno 9.

Italiano, tedesco

Registro; carta, legatura in carta, cc. 21 n.n.

(28)

serie A 9

Registri degli sponsali, 1908 - 1929

{42}

registri 2

Contenuto

Papa Pio X nel decreto "Ne temere" stabilì che dal giorno di Pasqua del 1908 la promessa di matrimonio per essere valida dovesse essere fatta per iscritto, alla presenza del parroco oppure di due testimoni e firmata dai due fidanzati.

Tutto questo allo scopo di impedire problemi o controversie che potevano nascere in seguito ad accordi segreti e di evitare litigi o inimicizie tra persone e famiglie. Il decreto era anche in sintonia con il Codice civile austriaco che stabiliva inoltre che la promessa di matrimonio non imponeva alcun obbligo legale né a contrarre il matrimonio né a versare quanto era stato pattuito, nel caso uno dei due fidanzati mancasse alla promessa.

Bibliografia

Foglio diocesano per la parte italiana dell'arcidiocesi di Trento, n. III (1908)

A 9.1 {43}

"Registro sponsali dal 1908 al ***"

1908 aprile 16 - 1924 agosto 23

Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 86 n.n.

A 9.2 {44}

"Sponsali"

1925 gennaio 25 - 1929 agosto 1 Italiano

Registro; carta, legatura in tela, cc. 25 n.n.

(29)

serie A 10

Atti matrimoniali, 1827 - 1842; 1919 - 1964

{45}

fascicoli 16

Contenuto

La serie si compone di 16 fascicoli che contengono la documentazione relativa alle pratiche dei matrimoni celebrati nella parrocchia. Va segnalata la lacuna dal 1843 al 1918, dovuta alla dispersione dei documenti durante il primo conflitto mondiale.

Gli atti, prodotti dagli enti ecclesiastici o civili e dai futuri sposi, variano per genere e quantità a seconda delle epoche e dei governi. Si possono trovare, per esempio, certificati di battesimo e di cresima, esami di religione, attestati di avvenute pubblicazioni, dispense vescovili da impedimenti, permessi politici e militari, consensi paterni. Il permesso politico, introdotto nel Tirolo con il decreto della Cancelleria aulica del 12 maggio 1820, veniva rilasciato dal Comune e doveva dimostrare che lo sposo fosse in grado di mantenere una famiglia mediante l'esercizio di un'attività o fosse garantito da una paga giornaliera. Ai parroci era vietato benedire i matrimoni di coloro che non lo avessero presentato.

In seguito alla legge n. 847 del 27 maggio 1929, la documentazione di ogni matrimonio viene raccolta nel bifoglio

"Esame dei contraenti", consistente nelle domande da farsi agli sposi secondo il can. 1020 del Codice di diritto canonico, e comprende anche la notificazione al comune dell'avvenuta celebrazione da parte del parroco con la relativa attestazione della sua registrazione nei registri anagrafici comunali.

A 10.1 b. 1 {46}

Atti matrimoniali 1827 - 1842 Italiano, tedesco

Fascicolo; carta, cc. 600 n.n.

A 10.2 b. 2 {47}

Atti matrimoniali 1919 - 1923 Italiano, tedesco

Fascicolo; carta, cc. 789 n.n.

A 10.3 b. 3 {48}

Atti matrimoniali 1924 - 1934 Italiano, tedesco

Fascicolo; carta, cc. 813 n.n.

(30)

A 10.4 b. 4 {49}

Atti matrimoniali 1935 - 1938 Italiano

Fascicolo; carta, cc. 639 n.n.

A 10.5 b. 5 {50}

Atti matrimoniali 1939 - 1943 Italiano

Fascicolo; carta, cc. 834 n.n.

A 10.6 b. 6 {51}

Atti matrimoniali 1944 - 1947 Italiano

Fascicolo; carta, cc. 1047 n.n.

A 10.7 b. 7 {52}

Atti matrimoniali 1948 - 1950 Italiano

Fascicolo; carta, cc. 1190 n.n.

A 10.8 b. 8 {53}

Atti matrimoniali 1951 - 1952 Italiano

Fascicolo; carta, cc. 997 n.n.

A 10.9 b. 9 {54}

Atti matrimoniali 1953 - 1954 Italiano

Fascicolo; carta, cc. 1049 n.n.

(31)

A 10.10 b. 10 {55}

Atti matrimoniali 1955 - 1956 Italiano

Fascicolo; carta, cc. 1101 n.n.

A 10.11 b. 11 {56}

Atti matrimoniali 1957 - 1958 Italiano

Fascicolo; carta, cc. 847 n.n.

A 10.12 b. 12 {57}

Atti matrimoniali 1959

Italiano

Fascicolo; carta, cc. 464 n.n.

A 10.13 b. 13 {58}

Atti matrimoniali 1960 - 1961 Italiano

Fascicolo; carta, cc. 734 n.n.

A 10.14 b. 14 {59}

Atti matrimoniali 1962

Italiano

Fascicolo; carta, cc. 391 n.n.

A 10.15 b. 15 {60}

Atti matrimoniali 1963

Italiano

Fascicolo; carta, cc. 433 n.n.

(32)

A 10.16 b. 16 {61}

Atti matrimoniali 1964

Italiano

Fascicolo; carta, cc. 463 n.n.

(33)

serie A 11

Diari delle messe avventizie, 1827 - 1967

{62}

registri 22

Contenuto

L'autorità ecclesiastica centrale predispose l'uso di tre diari per la registrazione delle messe: il diario per le messe legatarie, quello per le messe avventizie e il diario personale del sacerdote e ne stilò le norme per la loro compilazione. I diari delle messe avventizie, con quelli delle messe legatarie, dovevano essere custoditi in sacrestia, come stabilito da una comunicazione ai decani del 14 agosto 1804 redatta dal vicario generale del vescovo di Trento Simone Albano Zambaiti che riprendeva quanto enunciato nell'enciclica 'Quamvis iterato' del 4 gennaio 1774. Tali disposizioni vennero confermate dal vescovo Francesco Saverio Luschin nel 1825 (Costituzioni diocesane, 1 marzo 1825). Nei diari delle messe avventizie dovevano essere annotati il numero progressivo delle messe celebrate, la data della celebrazione, l'intenzione e il nome del ministro celebrante.

La serie è formata da 22 registri.

Bibliografia

BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 382-386

A 11.1 {63}

"Diarium missarum ab anno 1827-1833" (tit. dorso) 1827 settembre 1 - 1832 dicembre 31

Altre denominazioni: "Adversaria omnium sacrorum quae facta sunt a die prima septembris an. 1827 in hac ecclesia Sanctae Mariae Roboreti ab omnibus sacerdotibus parquae cum inscriptione applicationis ad sensum litterarum pastoralium celsissimi et reverendi episcopi. Datum 1 Martii [...]"

Latino

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 167 n.n.

A 11.2 {64}

"Diarium missarum ab anno 1833-38" (tit. dorso) 1833 gennaio 1 - 1837 dicembre 31

Altre denominazioni: "Adversaria sacrorum quae facta sunt in ecclesia B. M. Virginis Monte Carmelo. MDCCCXXXIII et IIII".

Latino

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 173 n.n.

(34)

A 11.3 {65}

"Diarium missarum ab anno 1838 ad '42 ex." (tit. dorso) 1838 gennaio 1 - 1841 dicembre 31

Altre denominazioni: "Adversaria sacrorum quae fiunt ad S. Mariae Carmeli Roboreti"

Latino

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 98 n.n.

A 11.4 {66}

"Diarium missarum ab anno 1842-45" (tit. dorso) 1842 gennaio 1 - 1845 agosto 25

Latino

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 182 n.n.

A 11.5 {67}

"Diarium missarum ab anno 1845-51" (tit. dorso) 1845 agosto 26 - 1851 giugno 14

Latino

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 274 n.n.

A 11.6 {68}

"Diarium missarum ab anno 1851-57" (tit. dorso) 1851 giugno 25 - 1857 aprile 11

All'inizio, sulla carta di guardia: annotazioni di nominativi di sacerdoti (chierici), di cantanti (tenore, basso, basso profondo, cantante assoluto) e di organisti.

Latino

Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 276 n.n.

A 11.7 {69}

"Diarium missarum ab anno 1857-60" (tit. dorso) 1857 aprile 12 - 1860 aprile 21

Altre denominazioni: "Diarium missarum celebratarum in ecclesia parrocchiali S. Mariae Carmelitanae Roboreti a die prima anni 1857 usque ad diem 21 aprilis 1860"

Latino

Registro; carta, legatura in mezza pelle , cc. 196 n.n.

A 11.8 {70}

"Diarium missarum ab anno 1868-76"

(35)

1868 gennaio 1 - 1875 dicembre 31 Latino

Registro; carta, legatura in carta, cc. 343 n.n.

A 11.9 {71}

"Diarium missarum 1877-78 e 79" (tit. dorso) 1877 gennaio 1 - 1879 dicembre 31 Latino

Registro; carta, legatura in carta, cc. 117 n.n. (1) Note

(1) Tra le registrazioni delle messe del 1878 e quelle del 1879 ci sono alcune carte bianche.

A 11.10 {72}

"Diarium missarum"

1900 giugno 14 - 1908 agosto 9 (1)

Tra il 18 e il 19 giugno 1908 annotazione dell'inaugurazione della preziosa opera del presbiterio.

Latino

Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 63 n.n.

Note

(1) Le ultime registrazioni del luglio e agosto 1908 si trovano sulla carta di guardia.

A 11.11 {73}

"Diarium missarum"

1908 luglio 31 - 1914 dicembre 31

Altre denominazioni: "Diarium missarum celebratarum in ecclesia S Mariae Virginis de Monte Carmelo Roboreti a die 31 mensis Iulii anni 1908 ad die 16 mensis Iulii anni 1914". (tit. int.)

Latino

Registro; carta, legatura in tela, cc. 119 n.n.

A 11.12 {74}

"Diarium missarum pro ecclesia parrochiali Beatae Mariae Virgini de Monte Carmelo (di contà) (1) Rovereto. 1919- 1923"

1919 ottobre 1 - 1923 dicembre 31 Altre denominazioni: "Diarium" (tit. int.) Latino

Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 69 n.n.

Note

(1) Lettura incerta.

(36)

A 11.13 {75}

"Diarium missarum. 1924-1930"

1924 gennaio 1 - 1930 gennaio 5

Annotazione relativa all'elevazione della chiesa ad arcipretale, alla nomina del nuovo arciprete don Giuseppe Dalpiaz e alla benedizione del nuovo organo, 1929 ottobre 29.

Latino

Registro; carta, legatura in tela, cc. 101 n.n.

A 11.14 {76}

"Missarum diarium ad usum ecclesiae archibresbiterali B. M. V. de Monte Carmelo Roboreti civitatis, ab anno Domini MCMXXX usque ad annum MCMXXXV" (tit. int.)

1930 gennaio 1 - 1935 agosto 31 Latino

Registro; carta, legatura in tela, cc. 95 n.n.

A 11.15 {77}

"Diarium missarum. 1935-1941"

1935 settembre 1 - 1941 febbraio 27 Latino

Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 82 n.n.

A 11.16 {78}

"Diarium missarum. 1941-1946"

1941 gennaio 1 - 1946 gennaio 7 Latino

Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 72 n.n.

A 11.17 {79}

"Diarium missarum"

1947 maggio 25 - 1951 ottobre 4

Altre denominazioni: "Diarium missaum celebratarum in ecclesia S. Mariae Carminis Roboreti ab 25 maggio 1947 ad 4.10.1951" (tit. int. prestampato)

Latino

Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 79 n.n.

(37)

A 11.18 {80}

"Diarium missarum"

1951 ottobre 5 - 1954 dicembre 3

Altre denominazioni: "Diarium missarum celebratarum in eccllesia chiesa arcipretale S. Maria del Carmelo Rovereto ab 5.10.1951 ad 3.12.1954" (tit. int.)

Latino

Registro; carta, legatura in mezza tela, cc.

A 11.19 {81}

"Diarium missarum"

1954 gennaio 4 - 1983 giugno 9

Altre denominazioni: "Diarium missarum celebratarum in ecclesia oratorio Asilo Clementino Vannetti" (tit. int.) Italiano

Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 31 n.n.

A 11.20 {82}

"Diarium missarum"

1958 maggio 18 - 1961 agosto 3

Altre denominazioni: "Diarium missarum celebratarum in ecclesia-oratorio Santa Maria Rovereto a die 18 maggio 1958 ad 3.8.1961" (tit. int.)

Latino

Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 80 n.n.

A 11.21 {83}

"Diarium missarum"

1961 agosto 4 - 1964 ottobre 6

Altre denominazioni: "Diarium missarum celebratarum in ecclesia S. Maria Maggiore del Carmine Rovereto a die 4.8.1961 ad 6-10-1964" (tit. int.)

Latino

Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 76 n.n.

A 11.22 {84}

"Diarium missarum"

1964 ottobre 9 - 1967 agosto 17

Altre denominazioni: "Diarium missarum celebratarum in ecclesia-oratorio Santa Maria - Rovereto, a die 9 ottobre 1964-***" (parzialmente prestampato)

Latino

(38)

Registro; carta, legatura in tela, cc. 75 n.n.

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