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Giovanni Wegher. works 2015_2020

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Academic year: 2022

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(1)

Giovanni Wegher

works

2015_2020

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Giovanni Wegher è un architetto e artista italiano

Il suo lavoro si esprime attraverso laboratori in cui i partecipanti sono portati ad un’esperienza fisica e mentale in modo da creare una narrazi- one del luogo mediante il progetto.

+

L’indagine sensoriale dei luoghi e dei caratteri morfologici e evocativi del territorio fornisce una chiave di lettura che conduce alla realizzazione di opere in continuità organica con le realtà in cui sono inserite.

Gli elementi archetipici individuano la matrice di ogni progetto che va ad inserirsi nel contesto specifico.

La realtà culturale, il clima, le istanze territoriali, le varie personalità, rendono ogni progetto unico.

La messa in opera del progetto vuol essere un in- vito alla contemplazione dello spazio circostante e una suggestione all’osservazione di diversi orizzon- ti possibili in modo da invitare ad una riflessione più ampia; un atto fuori dalla quotidianità neces- saria allo scopo di innesecare nel visitatore processi che portino più che alla ricerca di se stessi, alla creazione di se stessi.

giowe architettura è uno studio di architettura che nasce nel 2017 come naturale trasformazi- one dell’attività lavorativa precedentemente svolta, che si allarga a collaborazioni e vede la nascita di una rete di professionalità in Italia e all’estero.

+

giowe architettura ha sede a Milano e in Trentino e promu- ove progetti collaborativi pubblici e privati in Italia e all’estero.

Questi progetti sono terreno di ricerca e applicazione sul vivere contemporaneo volti alla realizzazione di bisogni e richieste specifiche da parte di una committenza o una comunità.

A seconda delle necessità il gruppo di lavoro varia il suo organico nel tentativo di sviluppare una specifica soluzione per diversi contesti.

Il risultato è una risposta progettuale che scaturisce da un’osservazione multidisciplinare sul paesaggio nella volontà di creare dei luoghi e delle atmosfere che possano entrare a far parte della memoria collettiva di chi le vive.

camposaz è un workshop di autocostruzione in legno in scala 1:1 E’ nato nel 2013 insieme alle associazioni trentine Aguaz e Campomarzio per promuovere l’interazione tra le diverse discipline e professionalità legate all’ambito della proget- tazione.

+

Il workshop è dedicato a giovani architetti, designers e falegnami di età compresa tra i 18 e i 35 anni i quali duran- te i giorni di campo, vivendo a stretto contatto, dovranno progettare e realizzare fisicamente dei piccoli interventi di valorizzazione del paesaggio, sviluppando delle tematiche predefinite. Il team è formato da 12 partecipanti affiancati da tutor e carpentieri nelle fasi di progettazione e realiz- zazione.

Il progetto è site specific, dunque cambia di volta in volta secondo le condizione della specifica situazione in cui si va ad intervenire. Caratteristica del workshop è la scala umana intesa come scala di progettazione e costruzione del mod- ello 1:1 inserito nel contesto specifico. Il corpo e il lavoro manuale sono intesi quindi come strumenti di espressione e di misura. Il processo prevede che la fase progettuale e quella realizzativa siano in simbiosi costante e procedano parallelamente per gradi.

Obiettivo dell’iniziativa è di condensare in un’unica espe- rienza i processi di progettazione e realizzazione pratica di un’opera, valorizzandone l’intero processo creativo. La condivisione dei saperi e l’adattabilità sono condizioni imprescindibili per la buona riuscita del campo. Camposaz è una “piattaforma” aperta che non ha gerarchie, nè ruoli fissi ma anzi sposa in pieno l’idea di open source dove ognuno liberamente può apportare un suo contributo per lo sviluppo dell’iniziativa che potrà tendere verso direzioni non prestabilite.

In questo senso, Camposaz vuole sottoporre alla pubblica attenzione la necessità di nuovi punti di vista e di nuovi approcci progettuali attraverso i quali poter reinterpretare aspetti problematici delle realtà urbane locali e favorire lo sviluppo di un’architettura istintiva priva di pregiudizi basata sull’improvvisazione corale condivisa.

Copyright © 2019 | giowe architettura

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Giovanni Wegher

www.giowe.com

giovanni.wegher@gmail.com +39 3403689454

Nato a Trento 16/08/1985 Vive e lavora a Milano

_2019_

Edoardo Tresoldi studio_

Milano

Architetto

_2017-2020_

giowe architettura

Architetto_commissioni e concorsi

_2013-2020_

Giovanni Wegher

Artista

_2013-2020_

Camposaz

Socio fondatore_workshop di autocostruzione

_2012-2018_

Rintala Eggertsson Architects_

Norvegia

Architetto apprendista e collaboratore

_2008_

Erick van Egeraat_

Olanda

Junior architect

_2005_2011_

Politecnico di Milano

Architettura sostenibile

_2004_2020_

Maestro di sci

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Riondolo_ Arte Sella (TN)

2014-2016

Installazione itinerante

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Trentino, Parco Naturale Adamello Brenta (IT) Lago di Tovel_Ottobre 2014

Riondolo e’ un progetto realizzato con l’aiuto di istituzioni, amici e famiglia.

E’ la creazione di un luogo di meditazione e di dialogo, una microarchitettura assemblabile e itinerante, una struttura realizzata interamente in legno, un oggetto riconoscibile nel paesaggio naturale, uno spazio da vivere dentro e fuori, un percorso che si snoda in atmosfere di natura remota

Riondolo esplora la percezione sensoriale dell’ambiente e comunica con un linguaggio simbolico e minimale degli elementi, come un

filtro che scansiona la luce e la realtà e dona forma e spazio nella ricerca di equilibrio tra pieni e vuoti, composizioni armoniche vibranti rivelatrici di impercettibili flussi tra leggerezza e gravita’ e si esprime attraverso il legno, materia naturale e viva esposta ad accogliere una lenta e incontrovertibile erosione biologica

Una creazione volta alla mera esperienza del sole, grandezza luciferina esperienza signifi- cativa di per se stessa una sorta di simbolo di resistenza umana, un punto focale primordiale, un reale incorruttibile pensiero sul nostro posto nell’universo

Riondolo_2014

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Riondolo_2014

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Riondolo_2014

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Riondolo is the construction of a 2,7m x 2,7m x 5m itin- erant structure, able to be assembled and disassembled, kind of traveller collector of fluxes

It is a meditation place, It is a place for a dialogue, it is a place to observe nature

it is the experience of a mental and a physical space into a remote natural landscape

it is a combination between universal knowledge and local craft abilities

it is remembering the center unity between negative and positive forces, between vertical and horizontal attractions it is an object (world2) with sensitive perception of nature (world1)

it is the trasformation of different subtancias, social, economical, spiritual, visible and invisible, into something pure (as much as possible)

in the best wish it travels around several natural places for one year into the national Adamello park in Trentino, Italy in the best wish time grows its meaning, people write thoughs into a logbook, sun rain wind snow hot and cold soake the material, trasportations leave signs

in the best wish it is kind of symbol of human resistance, a focal point of primeval force, uncorrupted way of thinking about our place in the universe

Riondolo_2014

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Riondolo_2014

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Trentino, Parco Artistico Arte Sella (IT) Borgo Valsugana_Settembre 2016

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Tampa_ Camposaz_Brasov (RO)

2015

Installazione permanente

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Tampa_2015

Tampa come combinazione spaziale di due strutture svilup- pate in un processo organico di indagine sensoriale dell’am- biente e dialogo coi caratteri morfologici e le evocazioni paesaggistiche del territorio.

Il luogo di progetto, situato sopra la città di Brasov in Ro- mania, è stato scelto per le sue potenzialità nel tentativo di avviare solidi processi di rigenerazione architettonica e sociale. Per questi motivi le istituzioni locali hanno accon- sentito l’intervento in questo luogo di riserva naturale dalle considerevoli difficoltà logistiche.

Il gruppo internazionale composto da 12 partecipanti ha lavorato a stretto contatto per dieci giorni sul sito di proget- to, intendendo il corpo e il lavoro manuale come strumenti di espressione.

Il processo prevede che la fase progettuale e quella realizza- tiva siano in simbiosi costante e procedano parallelamente e per gradi in modo da trovare soluzioni sempre più coerenti con il luogo.

Il gruppo di progettazione individua la specificità del luogo e indaga gli elementi primari dell’architettura.

Luce, aria e materia naturale donano forma e spazio all’ar- chitettura, geometrie semplici generano soluzioni ricche di versatilità spaziale e rapporti continui tra dentro e fuori, tra intimità e apertura in un dialogo ritmico con la natura circostante.

Il risultato è una struttura che invita a contemplare lo spazio circostante suggerendo diversi orizzonti possibili in modo da invitare il visitatore ad una riflessione più amplia per poi proseguire il cammino.

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Tampa_2015

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Tampa_2015

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Tampa_2015

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Tampa_2015

team

Giovanni Wegher, Massimo Bertoluzza, Iulia Alexandra, Bogdan Barbu , Margherita Vitale, Tatiana Levitskaya, Sinziana Macaveiu, Adina Cristina Costea, Oti Hrebenciuc, Sebastian Apostol, Marianna Landi , Florina Pop, Daniele Demattè, Cezar Cernea, Gabriel Lenghel

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Tara_ Camposaz + WWF_Tarcu Mountains_Armenis (RO)

2017

Installazione permanente

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L’opera si articola sul confine tra una foresta e uno spazio aperto al paesaggio circostante mozzafiato nei Carpazi Meridionali delle Tarcu Mountains, in Romania. La struttura, progettata e costruita in 10 giorni con un team di 32 per- sone provenienti da varie nazionalità, è insieme un esperimento nel campo del legno e la messa in opera di una piccola infrastruttura per un turismo attento e sensibile ai temi della natura e dell’ecologismo.

L’iniziativa è promossa dalla collaborazione tra WWF Romania e Camposaz, organizzazione italiana che promuove la collaborazione tra giovani architetti e designer provenienti da tutto

il mondo per progettare e costruire strutture che valorizzano l’ambiente antropizzato o, come in questo caso il paesaggio incontaminato. Il work- shop è stato realizzato nell’ambito del progetto LIFE-Bison, attraverso il quale WWF Romania e Rewilding Europe con il sostegno del program- ma LIFE dell’Unione Europea, hanno reintrodot- to dal 2013 il bisonte selvatico in questi luoghi, estinto da circa 200 anni.

I visitatori e i locali potranno godere di questo osservatorio naturalistico, sostare e osservare il paesaggio circostante per poi proseguire il cam- mino nella straordinaria vastità di questi spazi incontaminati.

Tara_2017

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Tara_2017

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Tara_2017

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Tara_2017

Team

Giovanni Wegher, Paul Schrijen, Tatiana Levitskaya

Alessandro Chojwa, Cecilia Rendina, Cezar Cernea, Davide Tagliabue, Enrico Tommasini, Magda Vieriu, Maria Luisa Miotto, Marianna Landi, Massimiliano Piffer, Oti Hrebenciuc, Paul Pestisan, Pintea Dan, Paul Rusu, Sebastian Apostol, Tommaso Benassi, Tommaso Lorenzetti, Veronica Sereda, Ioan Moldovan, Kriszti- na Bokos, Ioana Covali, Roxana Bara, Andrei Tache. Gabriel Langhel (Carpenter) wwf team

Oana Mondoc, Mara Cazacu, Mara Cazacu, Bogdan Comanescu, Duncan Heir- meier, Eleonora, Astarte, Georg Messerer, Danu, Matei, Adi Hagatis, Mariana Tantarean.

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Tara_2017

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Nest_ Camposaz_Val Meledrio (IT)

2018

Installazione permanente

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MELEDRIO 2.0 si manifesta con la volontà di ampl- iare la tipologia del workshop di autocostruzione precedentemente sperimentato dall’associazione Camposaz . In questa edizione sono infatti state coinvolte diverse attività oltre quella architettonica quali artigianato, arte, sport, didattica, ecologia e natura per includerle in un progetto più allargato nella visione di un masterplan che convogli ed inte- gri varie discipline.

Particolare riguardo è stato posto nella ricerca di equilibrio tra le realtà locali ed internazionali.

Data una tematica, l’esperienza si condensa nella dinamica del gruppo di progettazione che auto- costruisce una piccola infrastruttura temporanea in un luogo specifico in un tempo specifico.

In questo modo si vogliono offrire nuovi sguardi

e coltivare relazioni nel campo dell’architettura, dell’arte e delle loro molteplici applicazioni sul terri- torio e nel paesaggio.

NEST è il nome della struttura costruita da Cam- posaz nel 2018 nella Val del Meledrio, nei pressi di Folgarida, in Val di Sole. Il gruppo di lavoro formato da personalità internazionali e locali , carpentieri, architetti, ingegneri, falegnami e artisti.

Il tema di questa edizione è: l’albero; in questo caso due grossi larici intorno a cui è stato costruito un cerchio; una struttura circolare di legno che circo- scrive uno spazio vuoto che, all’occorrenza, può essere al servizio di eventi di varia natura; attività di- dattiche, concerti musicali, o semplicemente luogo di raccolta dove trovare un momento di silenzio per poter ritrovare il proprio dialogo con la natura.

Nest_2018

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Nest_2018

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Nest_2018

Masterplan Meledrio 2.0

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Nest_2018

teamGiovanni Wegher, Paul Schrijen, Daniele Cappelletti, Enrico Tommasini, Tessa Bloembergen, Daniel Gonzalez Sandoval, Fabrizia Cortellini, Sophie Thurner, Nuno Melo Sousa, Asia Valencic, Gudmar Söderin, Eline Hoftiezer, Oliver Savoirani, Elisa Lorenzi, Massimiliano Piffer, Alessandro Betta, Tommaso Benassi, Mathurin. Claudio Moz, Flavio Benedetti, Silvia Dezu- lian, Federico Seppi

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Village_ Camposaz_Biennale Venezia (IT)_Caserma Pepe_Lido di Venezia

2018

Installazione Temporanea

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Village_2018

The workshop organisation Camposaz has built a dormitory for 30 people.

The international team of architects and builders was approached, by French curator Encore Heureux, to take part in their proposal “infinite spaces” for the Venice architecture biennale of 2018. Encore Heureux decided to create an alternative loca- tion for the hosting of their guests. By turning an abandoned barrack on the island of Lido into a collective space to eat, sleep, create and repeat they not only offered their guest a different experience during their visit but also hope to bring new attention en ener- gy to Caserma Guglielmo Pepe.

Camposaz gathered a group of 15 young designers and builders, which designed and build 30 sleeping places in the temporary dormitory of Caserma Pepe. The organisation of Camposaz jump-started the process by giving a short brief: play with the tension between privacy and commu- nity and develop ways for guests to influence their environment. The two available spaces of the caserma, 12,5 m3 of wood, 700 m2 of fabric, 100 wheels, 10.000 screws and 14 days where the only restrictions.

Camposaz gathered a group of 15

young designers and builders, which designed and build 30 sleeping places in the temporary dormitory of Caserma Pepe. The organisation of Camposaz jump-started the process by giving a short brief: play with the tension between privacy and commu- nity and develop ways for guests to influence their environment. The two available spaces of the caserma, 12,5 m3 of wood, 700 m2 of fabric, 100 wheels, 10.000 screws and 14 days where the only restrictions.

The mobile beds are made in a clear cut wooden structure and covered by a translucent fabric. This fabric creates a soft and private inner space with diffuse lighting. Once the solar lights are taken inside the houses them- selves become lanterns. The entrance room of the village provides storage for both visitors and hosts.

The fabric used in both rooms was coloured on site with coffee, and kurkuma. By folding the fabric in the colouring and drying process differ- ent tints of colour appeared creating unique patterns.

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Village_2018

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Participants

Massimiliano Piffer, Tommaso Benassi, Alessandro Chojwa, Mariella Marioky Gentile, Marianna Landi, Cezar Cernea, Davide Tagliabue, Alex Gruk, Elisa Lorenzi, Leonardo Marzotti, Nicola Bonaldo, Maria Luisa Miotto, Elisa Zatta, Oliver Savoira- ni, Enrico Tommasini

Organisation & Tutors

Giovanni Wegher, Veronica Sereda, Paul Schrijen Carpenter

Claudio Moz (carpenter) Sponsor

Rothoblaas Client

Encore Heureux

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Architetto presso Edoardo Tresoldi Studio _ 2019

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© Ph_Roberto conte

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Simbiosi

Arte Sella (TN) Installazione permanente

© Ph_Roberto conte

© Ph_Giacomo Bianchi

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Simone Pallotta Emanuele de Nigris, Giovanni Wegher Edoardo Tresoldi, Luca Boffi, Giacomo Guttuso

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Gharfa

Riyadh_Arabia Saudita

© Ph_Roberto conte

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Tumulto_ Giovanni Wegher_Trentino (IT)

2020_in progress

100 palloni rossi agganciati con un filo agli alberi caduti

disposti in modo da seguire la forma del tornado che ha distrutto la foresta come un campo fiorito in maggio i cuori degli alberi restano sospesi in aria

progetto e fotomontaggio_Giovanni Wegher foto aerea_Cecilia Bozza Wolf

In progress_2020

100 palloni rossi agganciati con un filo agli alberi caduti

disposti in modo da seguire la forma del tornado che ha distrutto la foresta come un campo fiorito in maggio i cuori degli alberi restano sospesi in aria

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Visione concettuale Fotomontaggio: Giovanni Wegher

Le porte del Mediterraneo_ Giovanni Wegher_Sicilia (IT)

2020_in progress

100 metri di muro composto da porte recuperate sul territorio

disposte in modo da seguire la morfologia del terreno e inserite in un contesto paesaggistico di ampio respiro Sono allo stesso un tempo un limite e un invito al passaggio, culturale, simbolico, poetico.

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NOAH’S park_ giowe architettura_Rotterdam (NL)

2019_in progress

with Atelier010 & Tessa Bloembergen

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Una chiatta di 77 metri diventa un giardino sull’acqua con alcuni alberi prelevati da zone di speculazione edilizia nella città di Rotterdam.

Il porto più grande d’Europa accoglie i visitatori che porteranno a casa un souvenir. Un seme di un albero da piantare.

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Casa scura _ giowe architettura_Arte Sella_Trentino (TN)

2018_Proposal

Arte Sella + YACademy (BO)

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Fjord House_ giowe architettura_Nygårdsjøen (NO)

2018_Proposal with Sami Rintala

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Case nella casa _ giowe architettura_Monclassico_Trentino (TN)

2019_Proposal

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Casa Ceole_ giowe architettura_Ceole (TN)

2019_Proposal

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Ponte_ giowe architettura_San Candido (BZ)

2013_competition with studio Lanzinger

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12 Porte_ Camposaz_Geroli_Trentino (TN)

2019

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12 porte_2019

© Ph_Sara Favargiotti

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_2019_

Edoardo Tresoldi studio

Arte Sella_Proposta Progetto Tumulto

Associazione Camposaz_Geroli (Trentino)_progetto 12 porte Proposte progettuali associazione Camposaz:

Lincoln, USA Sant’Angelo, Toscana Capannori, Toscana

Proposta progettuale di una casa a Ceole, Comune di Arco, Trentino _2018_

Corso di alta formazione_Bologna_Yac accademy+ artesella + marlegno. Progetto Casa scura Progetto preliminare comune di NYGARDSJOEN (Norvegia). Architetto Sami Rintala.

Progetto preliminare comune di Croviana_ Area Ontaneta.Val di Sole, Trentino.

Associazione Camposaz_ progetto Meledrio 2.0

Associazione Camposaz. Organizzazione progettazione e costruzione -Biennale di Venezia

-Ghent, Belgio

-Facoltà di architettura di Firenze -Meledrio 2.0, Val di Sole

Progetto di una villa, Rotterdam, Olanda Lavori di grafica

_2017_

Associazione Camposaz. Organizzazione progettazione e costruzione -Borgo Serrucce (Ripoli)

-Roccamonfina (Caserta)

-Carpazi del sud. Cliente WWF (Romania) -Lisbona (Portogallo)

LMA, studio di architettura, Milano, 4 mesi

Allestimento mostra lavori Camposaz presso Comune di Dimaro Folgarida Progetto NOAH’S PARK (Rotterdam - Olanda)

Proposta di un info point al comune di Ossana (Val di Sole) Lavori di grafica

_2016_

Socio fondatore associazione culturale Camposaz

Associazione Camposaz. Organizzazione progettazione e costruzione -Rotterdam (Olanda)

-Canal San Bovo (Val di Primiero, Trentino) Progetto di un teatro galleggiante (Parigi, Francia) Workshop con Sami Rintala, Mercato di Vienna (Austria) Intallazione in ARTE SELLA del progetto “riondolo”

Progetto pilota di varie strutture ricettive (Trentino)

_2015_

Camposaz. progettazione e costruzione -Chioggia

-Brasov, Tranylvania (Romania) -Siror, Val di Primiero (Trentino)

Progetto Cantiere aperto, Installazione, Via Padova, Milano Idea e grafica marchio “bolfin”

Lavori di scenografia, Parigi.

_2014_

Camposaz. progettazione e costruzione -Transacqua, Val di Primiero

Realizzazione progetto “riondolo”

Realizzazione progetto Cittadella (Padova) con Campomarzio Idea e grafica, comunicazione “Biocesta del Gusto” Trento _2013_

Lavoro presso studio norvegese Rintala Eggerston Progettazione e costruzione - Conception, Cile

Progetto e realizzazione di uno spazio per lavorare, Monclassico, Trentino Progettazione e ideazione progetto “riondolo”

Camposaz - progettazione e costruzione -Tonadico, Trentino

Concorso per una passerella pedonale - San Candido, Alto Adige _2012_

Lavoro presso studio norvegese Rintala Eggerston Progettazione e costruzione - Porto, Portogallo Progettazione e costruzione - Gallarate, Italia

Progettazione e costruzione di un espositore per gioielli, Paola Miarai, Milano Intensa attività di pittura

_2011_

Laurea magistrale, architettura, Politecnico di Milano - 109/110 Studio di fattibilità Parco, Monclassico, Trentino

Partecipazione workshop Miniera , Milano _2010_

Intensa attività di pittura _2009_

Laurea triennale, architettura, Politecnico Milano studio Erick van Egeraat. Budapest. Ungheria - 6 mesi _2008_

Programma Erasmus, Budapest, Ungheria 11 mesi _2004_

Diploma liceo Scientifico Galileo Galilei, Trento

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Giovanni Wegher

works

2015_2020

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