U.O.C. Ambiente e Sicurezza
PROCEDURA OPERATIVA
PER L’USO DELLE MASCHERINE CHIRURGICHE
A cura di:
U.O.C. Ambiente e Sicurezza
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Indice
Sommario
Premessa ... 3
Campo di applicazione ... 3
Definizioni ... 3
Uso della mascherina ... 4
Smaltimento della mascherina ... 4
Normativa di riferimento ... 4
Allegato 1: Come indossare, rimuovere e smaltire le mascherine chirurgiche ... 5
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Premessa
Il presente documento ha lo scopo di fornire indicazioni per il corretto uso delle mascherine chirurgiche il cui utilizzo è divenuto obbligatorio nei casi previsti dall’Ordinanza della Regione Lombardia n. 521 del 4 aprile 2020 “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da covid-19”.
Campo di applicazione
Tutti coloro che frequentano gli ambienti dell’Università degli Studi di Brescia sono obbligati ad indossare la mascherina per proteggere le altre persone qualora le modalità di lavoro impongano una distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative.
Definizioni
Coronavirus: ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie acute gravi (SARS, Severe Acute Respiratory Syndrome). Sono virus RNA a filamento positivo, con aspetto simile a una corona al microscopio elettronico.
COVID-19: malattia respiratoria causata dal Coronavirus, definita come sintesi dei termini CO-rona VI-rus D-isease e dell'anno d'identificazione, 2019.
Droplet: con questo termine si indicano le goccioline respiratorie più grosse che, nel caso di soggetti che presentano sintomi come raffreddore e tosse, hanno un’alta carica virale e sono veicolo di infezioni.
Mascherina chirurgica: mascherina monouso approvata dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali per uso come dispositivo medico in base alla normativa nazionale e comunitaria. Essa è formata da un insieme di strati di tessuto non tessuto al fine di non diffondere agenti biologici pericolosi nell’atmosfera circostante.
Virus: organismo non cellulare di dimensioni submicroscopiche incapace di un metabolismo autonomo quindi caratterizzato dalla vita parassitaria endocellulare obbligata. È costituito da un acido nucleico (genoma) rivestito da un involucro proteico (capside).
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Uso della mascherina
È obbligatoria tutte le volte che non si ha la possibilità di mantenere le distanze e il suo scopo è di realizzare una barriera alle goccioline liquide (droplet) che vengono emesse tossendo, starnutendo ma anche semplicemente parlando. Le dimensioni dei droplet sono attorno ai 5 micron e vengono espulsi a distanze fino ad un metro.
La mascherina generalmente viene agganciata alle orecchie per mezzo di una piccola banda elastica oppure legate dietro alla nuca. Può essere dotata di un ferretto in prossimità della zona nasale per consentire, tramite la sua deformabilità, una maggiore aderenza adattandosi al profilo dell’utilizzatore.
Le fessure che inevitabilmente restano permettono il passaggio degli agenti biologici.
Le mascherine, inoltre, non proteggono gli occhi che, assieme alle mucose corporee, rappresentano una delle vie di accesso ai virus.
Le mascherine chirurgiche non sono fatte per proteggere nei confronti di aerosol fini che potrebbero contenere particelle infettanti di piccolissime dimensioni come i virus, tuttavia il loro scopo è limitarne la diffusione contenendo il droplet di chi è già infetto. Dato che le goccioline espulse si depositano sulle superfici circostanti, compresi i vestiti, toccarsi il viso con le mani sporche può essere una causa di contagio poiché i canali di trasmissione più sensibili sono naso, bocca e occhi. È pertanto fondamentale detergere le mani soprattutto se si esce o se si viene in contatto con qualche oggetto proveniente dall’esterno.
Se tocchiamo la mascherina mentre la indossiamo, la portiamo al collo o continuiamo a toglierla e metterla, il suo utilizzo perde di efficacia e si aumenta il rischio di contaminazione a causa dei microrganismi che si sono depositati su di essa.
Rimozione della mascherina
Come da indicazioni dell’OMS la mascherina va sostituita ogni volta che risulta inumidita con il respiro e comunque al termine del turno di lavoro. Deve essere rimossa sciogliendo i lacci o allargando gli elastici prendendola da dietro le orecchie senza mai toccare la parte anteriore e smaltita correttamente.
Normativa di riferimento
UNI EN 14683:2019 (requisiti di performance)
UNI EN ISO 10993-1:2010 (requisiti di biocompatibilità)
Ordinanza della Regione Lombardia n. 521 del 4 aprile 2020 art. 1.5
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Allegato 1: Come indossare, rimuovere e smaltire le mascherine chirurgiche
Maneggiare la mascherina dai lacci e effettuare sempre la corretta disinfezione delle mani prima di toccarla
1. Prima di indossare una mascherina, è necessario lavarsi le mani con un disinfettante a base di alcol o con acqua e sapone
2. Afferrare i lacci superiori e legarli in modo da mantenere il lembo superiore della mascherina sul naso; procedere con i lacci inferiori legandoli dietro alla nuca in modo che aderisca bene al viso
Se dotata di elastici, inserire le dita in entrambi gli elastici e portarli dietro alle orecchie
Modellare la barretta superiore sul naso per ottenere la massima adesione possibile al volto
3. Evitare di toccare la mascherina mentre la si utilizza e, se necessario farlo, pulire prima le mani con un detergente a base di alcool o acqua e sapone
4. Sostituire la mascherina con una nuova non appena è umida e non riutilizzare quelle monouso
5. Per togliere la mascherina: sciogliere i lacci e portare lentamente le mani in avanti evitando di toccare la parte anteriore; gettarla immediatamente in un contenitore chiuso; pulire le mani con un detergente a base di alcool o acqua e sapone