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SINTESI GRUPPO 2 LIVELLI ESSENZIALI. Diamo per scontato il quadro attuale: dai LIVEAS ai livelli essenziali (328/00 modifica titolo V 42/09)

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1 SINTESI GRUPPO 2 – LIVELLI ESSENZIALI. Diamo per scontato il quadro attuale: dai LIVEAS ai livelli essenziali (328/00 – modifica titolo V – 42/09)

A cura di LIVIANA MARELLI – esecutivo nazionale CNCA con delega alle politiche minorili e per le famiglie

Situazione attuale ..cosa sta avvenendo …

Emerge una preoccupante situazione di dismissione dei servizi e delle prestazioni. La contrazione delle risorse incide sulla qualità/presenza dei servizi ed è evidente il progressivo impoverimento (dei servizi tutela, dei servizi specialistici/abuso, degli interventi di prevenzione , di cura, di reinserimento..

I servizi si chiudono (centri diurni, servizi infanzia, sostegno familiare, centri aggregativi, ma anche comunità..) Anche al Nord.: con numeri importantissimi .. Precarietà, provvisorietà, , welfare

emergenziale,…una situazione grave di carenza (dal progetto di presa in carico delle persone a prestazioni parcellizzate..)

La qualità dei servizi è in calo. Anche per la dissennata politica del “ribasso del prezzo”. Questo interroga anche la qualità del lavoro degli operatori. Vogliamo continuare a parlare di “lavoro buono” e non vogliamo che il terzo settore sia il luogo della dequalificazione e del lavoro nero. Questo va combattuto!

Con forza

La questione politica Le priorità

La definizione dei livelli essenziali è prima di tutto una QUESTIONE POLITICA ed in tal senso va assunta:

esigibilità dei diritti – universalità – omogeneità su tutto il territorio nazionale/non discriminazione - con risorse certe, durature nel tempo, atte a sostenere le azioni, i servizi, le prestazioni che rendono esigibili i diritti.

La definizione dei livelli essenziali deve dunque assumere priorità nell’agenda politica.

Anche i LEA seppur definiti con provv. 2008 non sono mai stati applicati. Qui erano previsti LEA riferiti al BENESSERE dell’infanzia e dell’adolescenza, disattesi

..occorre cioè riconoscere che il sistema di welfare è motore di sviluppo e non un costo…

La questione Risorse e dell’allocazione delle risorse è PRIORITARIA, DERIMENTE, NON PIU’ RINVIABILE Dobbiamo proprio dare per scontato e accettare ..che le risorse non ci siano? Non si tratta di sottovalutare la crisi! E neppure di pretendere senza capacità di discernimento..ma forse occorre cominciare a discutere sulle priorità di allocazione delle risorse economiche del Paese e affermare che il benessere dei piccoli e’

una priorità irrinunciabile per una società civile e democratica.

Una proposta: era stato richiesto e sottoscritto che le risorse ricavate dall’aumento età pensionale donne PI andasse ad incrementare le risorse per i servizi di cura..va sostenuto

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2 Gli ambiti di intervento

Cosa occorre governare

Non si tratta di essere rigidamente attaccati a modelli pregressi. Il cambiamento fa parte della storia. A patto che i processi di cambiamento siano rigorosamente ancorati a

- Livelli essenziali

- Governance certa (sussidiarietà verticale: STATO con compiti di definizione dei livelli essenziali–

Regioni con compiti programmatori/legislativi - comuni con compiti gestionali). Oggi è la governance ad essere compromessa a causa delle scelte centralizzatrici del governo di centrodestra.tendenza che oggi è confermata

- È ormai evidente a tutti che il PIL non può essere più calcolato solo sui tassi di crescita produttiva ma devono essere considerati anche gli standard di benessere e di salute della popolazione in particolare dei più piccoli

- Risorse certe, adeguate e continuative per permettere una programmazione a medio termine(non improvvisazione, con risorse incerte e a cadenza annuale! siamo sempre in emergenza!)

- Modalità certe di monitoraggio anche per evitare che i diritti siano esigibili solo in base alla realtà territoriale in cui i cittadini vivono (principio di non discriminazione)

- Reale integrazione delle politiche (sanitarie, educative, sociali, assistenziali) delle risorse (connessione/razionalizzazione/corresponsabilità) – dei luoghi (Stato-regione-comuni-- commissione parlamentare-osservatorio-garanti- conferenza stato/regioni..)

- Un rapporto di sussidiarietà con il terzo settore/società civile di corresponsabilità e non di delega (permanenza della titolarità pubblica)

Occorre cioè un pensiero strategico articolato e gestito ai diversi livelli. La situazione attuale è confusa, frammentata, disarticolata..

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3 Un’ipotesi di articolazione/definizione

dei livelli essenziali cosa è emerso dal gruppo

La definizione dei livelli essenziali ha come riferimento la CRC (ratifica in italia 1991) e la Costituzione (art.117).

il gruppo ha tenuto presente ed apprezzato il documento delle regioni (molto ben articolato e già ad una buona elaborazione) e il documento/proposta di “batti il cinque” ritenendo possano essere “buoni strumenti di lavoro” tra loro integrabili.

Il lavoro del gruppo si è articolato – seppur in modo ancora da approfondire – intorno alle AREE PREVISTE DALLA CRC ed in tale contesto ha indicato alcune importanti priorità.

L’indicazione forte è di favorire una più ampia partecipazione delle forze sociali e dei cittadini. Risorsa indispensabile per la costruzione di un modello di welfare

Misure generali di attuazione dei diritti dell’infanzia

Attuazione CRC

Monitoraggio nazionale /banca data con critieri omogenei nazionali (minori fuori famiglia, minori maltrattati e abusati,..)

Principi generali

Vita e sviluppo, non discriminazione,

partecipazione, superiore interesse del minore

Riferimenti trasversali

Diritti civili e libertà nome,identità,libertà,protezione

privacy,accesso alle

informazioni

- Diritti dei minorenni stranieri.

- Non discrimanzione

- Diritto all’identità, alla storia, alla cultura, allo’educazione. alla cittadinanza per i minorenni stranieri

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4 Ambiente familiare

Famiglia, responsabilità genitori, protezione bambini senza/fuori famiglia, adozione, affido, protezione abuso e maltrattamento..

- Sostegno alle famiglie (in particolare fragili). Diritto alla famiglia per tutti i bambini/ragazzi

- Servizi sociali territoriali adeguati (organici – specializzazione) - Definizione standard comunità di tipo familiare (obiettivo

anche del PDA). Sul piano qualitativo – educativo –relazionale - Sostegno agli affidi e adozioni (per evitare fallimenti)

- Misure di conciliazione (anche per i padri, con tempi aggiuntivi al congedo di maternità)

- Attenzione adolescenza (cura dei processi evolutivi/disagio psichico)

Salute e assistenza Sanità, disabilità,salute e servizi sanitari, standard di vita adeguati

- Bilancio di saluteintegrato

- Nascita sicura (per ridurre le differenze di mortalità neonatale ed infantile tra nord/centro sud del Paese)

- Pediatra di base (fino 18 anni) - Inserimento disabili (scuola, lavoro) - Cura degli stili di vita sani (obesità….)

- Vaccinazioni obbligatorie (estensione 2 tipi:

antipneumococcica e la meningococco – antipapilloma virus per combattere tumore cervice uterina)

- Lotta al dolore e cure paliative per bambini e adolescenti - Cura/presa in carico del disagio psichico: es autismo - Cura dei servizi H di prossimità (reparti di ginecologia..)

- Malattie rare (contaminazione da sostanze, ecc.).

aggiornamento dell’elenco delle malattie rare per sostenere la cura

- Nuovi comunitari: occorre vengano ridefiniti i diritti di base per la presa in carico (nascita, cure pediatrice..) oggi non garantite e spesso assolte dal volontariato (che non può essere delegato a sostituire lo Stato)

- Sostegno alla rete dei CF oggi estremamente ridotta per quanto riguarda assistenza alle mamme ai neonati, e agli adolescenti

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5 Educazione, tempo libero,

attività culturali

Educazione, tempo libero, cultura

- Implementare servizi per l’infanzia (generalizzazione scuola infanzia )

- Cura della qualità dei servizi educativi ( la scuola a tempo pieno..)

- Promuovere la piena attuazione autonomia scolastica con riferimento a standard di funzionamento

- Investire nella formazione in servizio dei docenti e di tutti gli operatori del settore

- Adeguare l’edilizia scolastica al rispetto dei tempi delle esigenze e dei diritti di cui i bambini sono portatori

- Programmi integrati sociosanitari educativi che mettano al centro il bisogno del minore disabile in tutti gli ambiti della sua vita

- Rinforzare la cura della “scuola in H” per garantire il diritto all’educazione dei bambini durante la degenza (una scuola di qualità! Con spazi adeguati)

- Garantire educazione scolastica domiciliare per i bimbi con patologie che impediscono la frequenza scolasticaFortemente penalizzata per mancanza di risorse. Diritto all’istruzione

Misure speciali di tutela Immigrazione,sfruttamento sessuale/lavorativo minori e giustizia, dipendenze

- Riforma della giustizia minorile (tribunale per i minorenni e per le relazioni familiari)

- Giustizia minorile: superiore interesse del minore (tempi rapidi, centralità dell’educazione e dei percorsi di inclusione/mediazione penale..)

- Dipendenza (alcol, droga, gioco d’azzardo, internet)

- Servizi adeguati per numero e competenze specialistiche per minori abusati e maltrattati

- Servizi specialistici adeguati (le NPI chiudono!) Mantenere questa priorità nell’agenda politica.

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6 Come continuare

Gli impegni

Riaprire la questione del “Patto di stabilità”. Va affrontata la questione con il governo Monti per rivedere il patto di stabilità come prevede il “decreto salva italia” in modo da evitare che sia compromessa

definitivamente la possibilità dei comuni di dare servizi (impedire la chiusura dei servizi, in particolare per l’infanzia).

continuare ad aprire/sostenere riflessioni pubbliche. Tenere altro il dibattito su questi temi (non è un

“problema” degli addetti ai lavori, ma è una questione del Paese tutto)

continuare il lavoro di affinamento (a partire da quanto già prodotto) per arrivare a costruire LA PROPOSTA DEI LIVELLI ESSENZIALI su cui impegnare il governo e le istituzioni(in particolare Regioni e comuni)

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