SEZIONE 1
IDENTIFICAZIONE DELLA MISCELA E DELLA SOCIETA'/ DELL'IMPRESA
1.1. Identificatore del prodotto
Nome della miscela:
AMUCHINA PROFESSIONAL DISINCROSTANTE
SGRASSANTE PER SUPERFICI
Codice prodotto: 420017
1.2. Usi identificati pertinenti della miscela ed usi sconsigliati
Usi pertinenti: Disincrostante sgrassante per superfici, quali piastrelle, pavimenti, lavandini, sanitari, vasche da bagno; utilizzabile anche nell’industria alimentare per la pulizia di macchinari e attrezzature.
Usi sconsigliati: Diversi da usi pertinenti.
1.3. Informazioni sul fornitore della scheda dati di sicurezza
Aziende Chimiche Riunite Angelini Francesco A.C.R.A.F. Spa
Indirizzo: Viale Amelia 70 – 00181 Roma
Telefono: 06 780531
Fax: 06 78053291
Persona Competente per la compilazione della Scheda di Sicurezza:
1.4. Numero telefonico di emergenza
Ospedale Città Indirizzo CAP Telefono
Az. Osp. Univ.
Foggia
Foggia V.le Luigi Pinto, 1 71122 800183459
Az. Osp. "A.
Cardarelli"
Napoli Via A. Cardarelli, 9 80131 081-472870
CAV Policlinico
"Umberto I"
Roma V.le del Policlinico, 155 161 06-49978000
CAV Policlinico "A.
Gemelli"
Roma Largo Agostino Gemelli, 8
168 06-3054343
Az. Osp. "Careggi"
U.O. Tossicologia Medica
Firenze Largo Brambilla, 3 50134 055-7947819
CAV Centro Nazionale di Informazione Tossicologica
Pavia Via Salvatore Maugeri, 10
27100 0382-24444
Osp. Niguarda Ca' Granda
Milano Piazza Ospedale Maggiore,3
20162 02-66101029
Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXII
Bergamo Piazza OMS, 1 24127 800883300
SEZIONE 2
IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
2.1 Classificazione della miscela
In accordo con il Regolamento (CE) n. 1272/2008:
Classe di Pericolo Codici di Classe e di categoria di pericolo
Codici di indicazioni
di pericolo Indicazioni di pericolo Corrosione/irritazione della
pelle Skin Corr. 1 H314 Provoca gravi ustioni cutanee e
gravi lesioni oculari Pericoloso per l'ambiente
acquatico Aquatic Chronic 3 H412
Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga
durata
2.2 Elementi dell’etichetta
Elementi dell’etichetta, In accordo con il Regolamento (CE) n. 1272/2008:
Pittogramma
Avvertenza Pericolo
Indicazione di pericolo H314: Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
H412: Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata Consigli di Prudenza
-Prevenzione -Reazione - Conservazione - Smaltimento
P102: Tenere fuori dalla portata dei bambini.
P273: Non disperdere nell’ambiente.
P280: Indossare guanti/indumenti protettivi/Proteggere gli occhi/il viso.
P301+P330+P331: IN CASO DI INGESTIONE: sciacquare la bocca. NON provocare il vomito.
P303+P361+P353: IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE (o con i capelli):
togliersi di dosso immediatamente tutti gli indumenti contaminati. Sciacquare la pelle [o fare una doccia].
P310: Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI/un medico.
P305 + P351 + P338: IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.
Informazioni supplementari:
Contiene (Reg. (CE) 648/2004): tensioattivi non ionici < 5%, profumo, Linalool, Citronellol, Didecyldimonium chloride, Laurylamine dipropylenediamine, Alpha- isomethyl ionone.
Il 13% della miscela è costituito da componenti la cui tossicità acuta inalatoria non è nota.
Precauzioni di sicurezza: Evitare di respirare i vapori/gli aerosol. Evitare il contatto con gli occhi e la pelle.
In caso di consultazione di un medico, tenere a disposizione il contenitore o l'etichetta del prodotto.
Conservare il recipiente ben chiuso, in luogo asciutto, pulito, ben aerato, al riparo dalla
luce solare e da fonti di calore.
Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande.
2.3 Altri pericoli
La miscela soddisfa i criteri per: SI NO
- PBT X
- vPvB X
SEZIONE 3
COMPOSIZIONE / INFORMAZIONE SUGLI INGREDIENTI 3.1 Sostanze: non applicabile
3.2. Miscela - Componenti pericolosi:
Nome Numero
EC
Numero CAS
Conc.%
(p/p)
Classificazione (1272/2008/CE)
Limiti di esposizione
professionale Acido citrico monoidrato
Registrazione REACH n.
01-2119457026-42-XXXX
201-069-1
5949-29-1 (77-92-9
anidro)
10 Eye Irrit. 2, H319 -
Acido solfammico Index n. 016-026-00-0
Registrazione REACH n.
01-2119488633-28;
01-2119846728-23;
01-2119982121-44
226-218-8 5329-14-6 3
Eye Irrit. 2, H319 Skin Irrit. 2, H315 Aquatic Chronic 3, H412
-
Alcoli, C12-13- ramificati e lineari, etossilati
(≥ 2.5 EO) Registrazione REACH n.
non pertinente (polimero)
931-954-4 160901-19-9 0.9
Acute Tox. 4, H302 Eye Dam. 1 H318 Aquatic Chr 3 H412
Limiti di concentrazione specifici (dati propri):
> 10% Eye Dam. 1; H318
> 3-10% Eye Irrit. 2, H319
-
Didecil dimetil ammonio cloruro
(Didecyldimethylammonium chloride)
INDEX n.: 612-131-00-6
230-525-2 7173-51-5 0.75
Acute Tox.3, H301 Skin Corr. 1B, H314 Aquatic Acute 1, H400
(M=10)
Aquatic Chronic 1, H410 (M=1)
-
Isopropanolo (Alcol Isopropilico) Registrazione REACH n:
01-2119457558-25-XXXX INDEX n.: 603-117-00-0
200-661-7 67-63-0 0.3
Flam Liq. 2, H225 Eye Irrit. 2, H319 STOT SE 3, H336
vedi sezione 8
Undecan-1-olo etossilato - 34398-01-1 < 0.25 Acute Tox. 4, H302
Eye Dam. 1, H318 -
Per il significato delle Indicazioni di Pericolo: vedi Sezione 16.
SEZIONE 4
MISURE DI PRIMO SOCCORSO
4.1 Descrizione delle misure di primo soccorso
Contatto con gli occhi: Lavare immediatamente con acqua per almeno 15 minuti sollevando le palpebre superiori ed inferiori; se l’irritazione persiste consultare urgentemente un medico, mostrandogli possibilmente la seguente scheda o l’etichetta del prodotto.
Contatto con la pelle: Rimuovere immediatamente gli abiti e le scarpe contaminate. Lavare l’area interessata con soluzione sotto acqua corrente fino alla rimozione della miscela (15- 20 minuti). Consultare immediatamente un medico, mostrandogli possibilmente la seguente scheda o l’etichetta del prodotto.
Ingestione: Bere immediatamente molta acqua. Non indurre il vomito, chiamare immediatamente un medico o il centro antiveleno mostrandogli possibilmente la seguente scheda o l’etichetta del prodotto. Non somministrare nulla alla persona se è in stato di incoscienza
Inalazione: Spostare immediatamente la persona all’aria aperta in luogo ben ventilato e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione.In caso di difficoltà respiratorie, praticare la respirazione artificiale e somministrare ossigeno. Consultare immediatamente un medico, mostrandogli possibilmente la seguente scheda o l’etichetta del prodotto.
4.2 Principali sintomi ed effetti sia acuti che ritardati
Sintomi ed effetti acuti e ritardati: Il contatto con gli occhi può causare gravi lesioni oculari e arrossamento.
Il prodotto è corrosivo è provoca gravi ustioni e vescicolazioni sulla pelle.
L’ingestione del prodotto può causare ustioni delle mucose orali e del tratto gastrointestinale.
L’inalazione del prodotto può causare irritazione del naso e della gola, con tosse e mal di gola. Gli eventuali vapori sono caustici per l’apparato respiratorio e possono provocare edema polmonare, i cui sintomi diventano manifesti, a volte, dopo qualche ora. I sintomi di esposizione possono comprendere sensazione di bruciore, tosse, respirazione asmatica, laringite, respiro corto, cefalea, nausea, vomito.
4.3 Indicazione della eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali
Monitoraggio medico: Il medico competente definisce gli esami medici da eseguire al fine di tutelare lo stato di salute dei lavoratori, in conformità con il D.Lgs. 81 del 9/04/2008.
Indicazioni per il medico: In caso d’ingestione, non utilizzare neutralizzanti chimici, ma preferire la diluizione con acqua. Eventualmente effettuare lavanda gastrica, sotto osservazione gastroscopia.
Mezzi per trattamento specifico e immediato sul luogo di lavoro:
In caso di contatto con gli occhi lavare immediatamente con molta acqua.
Predisporre docce e lavaocchi di emergenza.
SEZIONE 5 MISURE ANTINCENDIO
5.1 Mezzi di estinzione
Mezzi di estinzione idonei: Acqua, CO2, polvere chimica, schiuma.
Mezzi di estinzione NON idonei: Non noti 5.2 Pericoli speciali derivanti dalla miscela
Prodotti di combustione pericolosi:
In caso di combustione può produrre fumi tossici contenenti COx, NOx, SOx, HCl.
5.3 Raccomandazioni per gli addetti all’estinzione degli incendi
Raccomandazioni su misure di protezione da adottare e Dispositivi di Protezione Speciali per gli addetti antincendio:
Raffreddare i contenitori e la zona circostante il pericolo con acqua. Indossare apparecchi respiratori autonomi (SCBA), dispositivi di protezione per occhi e volto, stivali, guanti e tute conformi alle pertinenti norme UNI/EN.
Utilizzare i dispositivi indicati nelle massime condizioni di precauzione sulla base delle informazioni riportate nelle sottosezioni precedenti.
SEZIONE 6
MISURE IN CASO DI RILASCIO ACCIDENTALE
6.1 Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza
Per chi non interviene direttamente
Ventilare l’area; rimuovere tutte le possibili fonti di accensione e di calore. In caso di incendio e/o esplosioni evitare di respirare fumi e vapori. Indossare adeguati dispositivi di protezione (vedi sezione 8).
Per chi interviene direttamente
Indossare dispositivi di protezione adeguati (vd. Sezione 8) per minimizzare l’esposizione al prodotto.
6.2 Precauzioni ambientali
In caso di rilascio accidentale o fuoriuscita evitare che la miscela raggiunga gli scarichi e le acque di superficie o sotterranee. Se il prodotto è defluito in un corso d’acqua, nella rete fognaria o ha contaminato il suolo o la vegetazione, avvisare le autorità competenti.
6.3 Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica
Modalità di contenimento e bonifica:
Arrestare la fuoriuscita il più possibile; assorbire il prodotto con materiali assorbenti inerti (es. vermiculite, sabbia o terra), indossando un equipaggiamento protettivo adeguato, e metterlo in un contenitore pulito ed asciutto; lavare l’area con abbondante acqua.
6.4 Riferimento ad altre sezioni
Consultare anche le sezioni 8 e 13.
SEZIONE 7
MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO
7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura
Raccomandazioni per la manipolazione:
Manipolare in locale aerato. Evitare il contatto diretto con il prodotto. Lavare accuratamente le mani dopo l’’uso.
Evitare il contatto con la pelle, con gli occhi e l’inalazione dei vapori/aerosol.
Indossare appropriati dispositivi di protezione individuale (vedi sezione 8).
Tenere la miscela lontano dagli scarichi idrici. Evitare schizzi.
Raccomandazioni di igiene professionale:
Non mangiare, bere e fumare nelle zone di lavoro. Lavare accuratamente le mani dopo l’uso.
Togliere gli indumenti contaminati e i dispositivi di protezione individuale (DPI) prima di accedere alle zone in cui si mangia. Lavare gli indumenti contaminati prima di indossarli nuovamente.
7.2. Condizioni per lo stoccaggio sicuro, comprese eventuali incompatibilità
Le raccomandazioni indicate in questa sezione dipendono dalle proprietà chimico-fisiche descritte nella sezione 9.
Le appropriate misure di gestione dei rischi, da adottare nel luogo di lavoro, devono essere selezionate ed applicate a seguito della valutazione dei rischi effettuata dal datore di lavoro, in relazione alla propria attività lavorativa (in accordo con la direttiva 98/24/CEE, recepita dal D.Lgs. 81 del 9 Aprile 2008 e s.m.i.).
Raccomandazioni per l’immagazzinamento:
Conservare nei contenitori originali, ben chiusi, in un ambiente fresco e ventilato.
Conservare i contenitori lontani da eventuali materiali incompatibili, verificando la sezione 10. Non esporre a fonti di calore, a luce solare diretta. Proteggere dall’umidità. Evitare il surriscaldamento.
7.3. Usi finali particolari
Raccomandazione per l’uso finale come disincrostante sgrassante per superfici: Evitare il contatto diretto con il prodotto.
Indossare dispositivi di protezione adatti per minimizzare il contatto con il prodotto. Non disperdere nell’ambiente.
SEZIONE 8
CONTROLLO DELL' ESPOSIZIONE / PROTEZIONE PERSONALE
8.1. Parametri di controllo
Valori limite di esposizione professionale comunitari/
nazionali:
Valori limite – 8 ore Valori limite – breve termine *
ppm mg/m3 ppm mg/m3
Alcool isopropilico(11)
Austria 200 500 800 2000
Belgio 200 500 400 1000
Danimarca 200 490 400 980
Finlandia 200 500 250(a) 620(a)
Francia - - 400 980
Germania (AGS) 200 500 400(a) 1000(a)
Germania (DFG) 200 500 400 1000
Irlanda 200 400(b)
Italia - - - -
Polonia - 900 - 1200
Romania 70 600 93(a) 800(a)
Paesi Bassi - - - -
Regno Unito 400 999 500 1250
Spagna 200 500 400 1000
Svezia 150 350 250(a) 600(a)
Svizzera 200 500 400 1000
Ungheria - 500 - 2000
* Per breve termine s’intende un lasso di tempo di 15 minuti, se non altrimenti specificato;
(a) valore medio 15 minuti; (b) periodo di riferimento 15 minuti Valori limite biologici
comunitari/ nazionali:
Non definiti.
Valori limite di esposizione professionale non comunitari:
Alcol isopropilico (11) Valori limite – 8 ore Valori limite – breve termine *
ppm mg/m3 ppm mg/m3
Canada-Ontario 200 400
Canada-Quebec 400 983 500 1230
USA-NISH 400 980 500(a) 1225(a)
USA-OSHA 400 980
ACGIH (2001)(10): TLV – TWA 200 ppm; TLV – STEL: 400 ppm. Notazione A4: non classificabile come cancerogeno per l’uomo.
Valori limite biologici non comunitari:
Alcool isopropilico(12):
Parametro: Acetone nelle urine
Valore: 40 mg/l
Materiale testato: Urina
Tempo di campionamento: fine turno del fine settimana lavorativa Valori DNEL (componenti): Acido solfammico(6)
Lavoratori:
- Esposizione a lungo termine, effetti sistemici, via inalatoria: DNEL: 70.5 mg/m3. -Esposizione a lungo termine, effetti sistemici, via dermale: DNEL: 10 mg/kg peso corporeo/giorno.
Consumatori:
- Esposizione a lungo termine, effetti sistemici, via inalatoria: DNEL: 17.4 mg/m3. - Esposizione a lungo termine, effetti sistemici, via dermale: DNEL: 5 mg/kg peso corporeo/giorno.
- Esposizione a lungo termine, effetti sistemici, via orale: DNEL: 5 mg/kg peso corporeo/giorno.
Alcol isopropilico (13): Lavoratori:
Esposizione lungo termine, effetti sistemici, via inalazione: 500 mg/m³
Esposizione lungo termine, effetti sistemici, via dermale: 888 mg/kg peso corpo/giorno
Consumatori:
Esposizione lungo termine, effetti sistemici, via orale: 26 mg/kg peso corpo/giorno Esposizione lungo termine, effetti sistemici, via dermale: 319 mg/kg peso corpo/giorno
Esposizione lungo termine, effetti sistemici, via inalatoria: 89 mg/m³ Valori PNEC (componenti): Acido citrico(1)
PNEC acqua dolce: 0.44 mg/l PNEC acqua di mare: 0.044 mg/l
PNEC sedimenti d’acqua dolce: 34.6 mg/kg PNEC sedimenti d’acqua di mare: 3.46 mg/kg PNEC suolo: 33.1 mg/kg
Acido solfammico(6) PNEC acqua dolce: 1.8 mg/l PNEC acqua di mare: 0.18 mg/l
PNEC sedimenti d’acqua dolce: 8.36 mg/kg PNEC sedimenti d’acqua di mare: 0.84 mg/kg PNEC suolo: 5 mg/kg
PNEC STP: 20 mg/l Alcol isopropilico (13):
PNEC acqua dolce = 140.9 mg/l PNEC acqua di mare = 140.9 mg/l
PNEC sedimenti (acqua dolce) = 552 mg/kg peso secco PNEC sedimenti (acqua di mare) = 552 mg/kg peso secco PNEC suolo = 28 mg/kg peso secco
PNEC predatori (avvelenamento secondario) = 160 mg/kg cibo PNEC impianto di trattamento delle acque reflue = 2251 mg/L Procedure di monitoraggio
ambientale:
La misurazione delle sostanze nell’ambiente di lavoro deve essere effettuata con metodiche standardizzate (es. UNI EN 689:2018: Atmosfera nell'ambiente di lavoro - Misura dell'esposizione per inalazione agli agenti chimici – Strategia per la verifica della conformità coi valori limite di esposizione occupazionale; UNI EN 482:2015: Esposizione negli ambienti di lavoro - Requisiti generali riguardanti le prestazioni delle procedure per la misura degli agenti chimici) o, in loro assenza, con metodiche appropriate.
8.2. Controlli dell'esposizione
Appropriate misure tecniche di controllo dell’esposizione, da adottare nel luogo di lavoro, devono essere selezionate e applicate a seguito della valutazione dei rischi effettuata dal datore di lavoro, in relazione alla propria attività lavorativa (in accordo con la direttiva 98/24/CE, recepita dal D.Lgs. 81 del 9 Aprile 2008 e s.m.i.). Se, i risultati di tale valutazione, dimostrano che le misure generali e collettive di prevenzione non sono sufficienti a ridurre il rischio, e qualora non si riesca a prevenire l’esposizione alla miscela con altri mezzi, devono essere adottati adeguati dispositivi di protezione individuale, conformi alle pertinenti norme tecniche UNI/EN.
Protezioni per occhi/volto: Indossare occhiali di protezione (rif. Norma EN166). In caso di rischio di spruzzi, indossare occhiali di sicurezza ben aderenti o visiera protettiva. Evitare schizzi.
Protezioni delle mani Indossare guanti impermeabili (es. in gomma butilica, PVC, neoprene) (EN374).
Tenere presenti le informazioni date dal produttore relative alla permeabilità, ai tempi di penetrazione, ed alle condizioni al posto di lavoro (stress meccanico, durata del contatto). Evitare schizzi.
Protezione del corpo: Indossare abiti da lavoro con maniche lunghe e calzature di sicurezza per uso professionale di categoria III (EN 344). Lavarsi con acqua e sapone dopo aver rimosso gli indumenti protettivi.
Protezione respiratoria: In caso di ventilazione insufficiente, usare un apparecchio respiratorio adatto. In caso di manipolazione di grosse quantità, è obbligatorio l’uso di adeguati sistemi di protezione delle vie respiratorie, come respiratore con filtro adatto (EN141); un respiratore autonomo (EN133).
Controllo dell’esposizione ambientale:
Evitare che il prodotto raggiunga le acque di superficie o sotterranee. Verificare il pH. Smaltire l’acqua di lavaggio secondo le normative nazionali e locali.
SEZIONE 9
PROPRIETA' FISICHE E CHIMICHE
9.1. Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali
Aspetto: Liquido limpido di colore verde
Odore: Floreale
Soglia olfattiva: Dato non disponibile
pH: 1.0-3.0
Punto di fusione/punto di congelamento:
Dato non disponibile Punto di ebollizione iniziale e
intervallo di ebollizione
Dato non disponibile
Punto di infiammabilità Vista l’elevata concentrazione di acqua nella miscela, si può ragionevolmente prevedere che la miscela non sia infiammabile.
Velocità di evaporazione Dato non disponibile Infiammabilità (solidi, gas) Dato non disponibile Limite superiore/ inferiore di
infiammabilità o di esplosività:
Dato non disponibile Tensione di vapore: Dato non disponibile Densità di vapore Dato non disponibile
Densità relativa: 0.980-1.080 g/ml
Solubilità in acqua: Solubile Coefficiente di ripartizione:
n-ottanolo/acqua
Acido citrico: -1.72 (1) Temperatura di autoaccensione: Dato non disponibile Temperatura di decomposizione Dato non disponibile
Viscosità 50-50 cp a 20 °C.
Proprietà ossidanti: Vista l’elevata concentrazione di acqua nella miscela, si può ragionevolmente prevedere che la miscela non sia ossidante.
Proprietà esplosive: Vista l’elevata concentrazione di acqua nella miscela, si può ragionevolmente prevedere che la miscela non sia esplosiva.
9.2. Altre informazioni
Dati non disponibili
SEZIONE 10
STABILITA' E REATTIVITA'
10.1. Reattività
L’acido citrico reagisce con ossidanti, basi, e metalli. L’acido solfammico reagisce violentemente con basi, cloro e acido nitrico fumante. Gli alcoli etossilati reagiscono con forti ossidanti.
10.2. Stabilità chimica
La miscela è stabile nelle normali condizioni di temperatura e pressione e se conservata in contenitori chiusi in luogo fresco e ventilato.
10.3. Possibilità di reazioni pericolose
Nelle normali condizioni di stoccaggio e utilizzo, non si verificano reazioni pericolose.
10.4. Condizioni da evitare
Non esporre a luce solare diretta, a fonti di calore e a elevate temperature.
10.5. Materiali incompatibili
Il prodotto è incompatibile con agenti ossidanti, basi, metalli, composti anionici. Acidi forti o materiali che reagiscono con l`acqua.
10.6. Prodotti di decomposizione pericolosi
Per riscaldamento ad elevate temperature il prodotto può decomporsi liberando fumi e gas tossici contenenti COx, NOx, SOx, HCl.
SEZIONE 11
INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
11.1. Informazioni sugli effetti tossicologici
Vie di esposizione: SI NO
- Inalazione: X
- Ingestione: X
- Contatto con la pelle: X - Contatto con gli occhi: X
Sintomi ed effetti per ciascuna via di esposizione:
- Inalazione: L’inalazione del prodotto può causare irritazione del naso e della gola, con tosse e mal di gola. Gli eventuali vapori sono caustici per l’apparato respiratorio e possono provocare edema polmonare, i cui sintomi diventano manifesti, a volte, dopo qualche ora. I sintomi di esposizione possono comprendere sensazione di bruciore, tosse, respirazione asmatica, laringite, respiro corto, cefalea, nausea, vomito.
- Ingestione: L’ingestione può causare ustioni delle mucose orali e del tratto gastrointestinale.
- Contatto con la pelle: Il contatto cutaneo causa gravi ustioni e vescicolazioni cutanee.
- Contatto con gli occhi: Il contatto con gli occhi causa gravi lesioni oculari, arrossamento.
Gli effetti del prodotto sulla salute umana non sono stati completamente investigati. Vengono di seguito fornite informazioni tossicologiche relative ai componenti pericolosi.
Effetti tossicocinetici (Assorbimento, Distribuzione, Metabolismo, Escrezione):
Acido Citrico: a seguito della somministrazione orale l’acido citrico viene in gran parte ben assorbito e metabolizzato.
L’acido citrico esogeno ed endogeno può essere completamente metabolizzato e serve come fonte di energia.
L’organismo umano produce e metabolizza circa 2 kg di acido citrico ogni giorno. (2)(3)
Acido solfammico: la sostanza può essere assorbita attraverso il tratto respiratorio e gastrointestinale.
Alcoli, C12-13- ramificati e lineari, etossilati (≥ 2.5 EO): si presume che la sostanza sia rapidamente assorbita ed eliminata. (8)
Alcool isopropilico: nell'uomon la sostanza è rapidamente assorbita dai polmoni e dal tratto gastrointestinale, al contrario l'assorbimento per via cutanea è lento. Viene metabolizzata in acetone dall'aldeide deidrogenasi, ma una gran parte è escreta immodificata con l'aria espirata e con le urine. (14)
Informazioni tossicologiche sui componenti pericolosi:
Tossicità acuta: Miscela: In base ai dati disponibili i criteri per la classificazione non sono soddisfatti.
Orale: DL50 (topo) = 5400 mg/kg (OECD 401)
DL50 (ratto) = 3000 mg/kg
(1) (4)
Acido citrico
DL50 (ratto) > 2000 mg/kg (6) Acido solfammico
DL50 (ratto) > 300-2000 mg/kg (8) Alcoli, C12-13- ramificati e lineari, etossilati (≥ 2.5 EO)
DL50 (ratto) = 238 mg/kg (9) Didecil dimetil
ammonio cloruro DL50 (ratto) = 300-2000 mg/kg (16) Undecan-1-olo,
etossilato
DL50 (ratto) = 5840 mg/kg (13) Alcol isopropilico
Dermale: DL50 (coniglio) > 2000 mg/kg (OECD 402) (1) Acido citrico DL50 (ratto) > 2000 mg/kg (OECD 402) (6) Acido solfammico DL50 (coniglio) > 2000 mg/kg (8) Alcoli, C12-13-
ramificati e lineari, etossilati (≥ 2.5 EO) DL50 (coniglio) = 3342 mg/kg
(9) Didecil dimetil ammonio cloruro DL50 (coniglio) = 16.4 mg/kg
DL50 (coniglio) = 12800 mg/kg
(13) (15)
Alcol isopropilico
Inalatoria: CL50 (ratto) > 10000 ppm/6 h (13) Alcol isopropilico
Altri dati: Acido Citrico: la tossicità orale può essere causata solamente dall’ingestione di dosi elevate e concentrate della sostanza. Le irritazioni potrebbero indurre mal di stomaco e vomito continuo.(5) L’iniezione di acido citrico per diverse vie in ratti, topi, e conigli (non sono dati i valori dei dosaggi) causano al sistema nervoso, ai polmoni, alla milza e al fegato effetti che in parte sono attribuibili ad acidosi o carenza di calcio.(3)
Corrosione/irritazione: Miscela: In base al pH estremo, la miscela è considerata corrosiva.
Dermale: Acido citrico: lievemente irritante (test su coniglio, OECD 404).(1) Gli effetti locali dell’applicazione della sostanza sulla cute (coniglio) riportati sono: effetti di blanda irritazione riportati da due studi ed effetti non irritanti riportati da un terzo studio nel quale si è testata una soluzione acquosa di acido citrico al 30%. (3)
Acido solfammico: 500 mg della sostanza applicate sulla pelle di coniglio ha causato severa irritazione. Nell’uomo, il contatto subacuto (5 giorni, intemittente) di una soluzione al 4% di acido solfammico ha causato soltanto lieve irritazione. (7)
Alcoli, C12-13 ramificati e lineari, etossilati (≥ 2.5 EO): non irritante sulla pelle di coniglio.(8)
Didecil dimetil ammonio cloruro: severamente irritante per la pelle.(10)
Alcol isopropilico: non irritante (test su coniglio).(13)
Undecan-1-olo, etossilato: non irritante sulla pelle di coniglio. (16)
Oculare: Acido citrico: in un test di irritazione/corrosione acuta svolto su conigli in accordo con le linee guida OECD 405, l’acido citrico è risultato fortemente irritante. (1)(2)
Acido solfammico: causa irritazione (test su coniglio)(6)
Alcoli, C12-13 ramificati e lineari, etossilati (≥ 2.5 EO): effetti irreversibili sugli occhi di coniglio.(8)
Didecil dimetil ammonio cloruro: severamente irritante per gli occhi.(10) Alcool isopropilico: irritante (test su coniglio) (13)
Undecan-1-olo, etossilato: irritante per gli occhi di coniglio. (16)
Sensibilizzazione Miscela: In base ai dati disponibili i criteri per la classificazione non sono soddisfatti.
Cutanea: Acido citrico: in test su coniglio e sull’uomo, ha mostrato un basso potere sensibilizzante.(3)(4)
Alcoli, C12-13 ramificati e lineari, etossilati (≥ 2.5 EO): negativo nel test di massimizzazione sui porcellini d’India.(8)
Didecil dimetil ammonio cloruro: non sensibilizzante (test su cavia porcellus).(9) Alcool isopropilico: non sensibilizzante (test di Buehler su cavia porcellus)(13)
Respiratoria: Dati non disponibili
Effetti CMR: Miscela: In base ai dati disponibili i criteri per la classificazione non sono soddisfatti.
Mutagenicità: Acido citrico: test in vitro (test di Ames, test del micronucleo, test di aberrazione cromosomica su linfociti umani) ed in vivo (test di aberrazione cromosomica su ratti) non hanno evidenziato effetti mutageni.(1)
Acido solfammico: risultato negativo in test in vitro (test di Ames, mutazione genica su cellule di mammifero) ed in vivo (test del micronucleo su cellule somatiche).(6) Didecil dimetil ammonio cloruro: non mutageno in test in vitro (test di ames su Salmonella typhimurium, aberrazione cromosomicae mutazione genica su cellule ovariche di criceto cinese) e in vivo (aberrazione cromosomica in vivo). (9)
Alcol isopropilico: nessuna evidenza di potenziale mutageno in test in vitro e in vivo.
Cancerogenicità: Acido citrico: in uno studio condotto solamente su 20 ratti di sesso maschile cui è stato somministrato acido citrico in soluzione fino al 5% nel cibo (circa 2 g/kg/giorno) nell’arco di due anni non si sono riscontrati effetti cancerogeni. (3)(4)
Alcoli, C12-13- ramificati e lineari, etossilati (≥ 2.5 EO): la sostanza si è rivelata non genotossica, pertanto non ci si deve aspettare un potenziale cancerogeno.(8)
Didecil dimetil ammonio cloruro: in studi di cancerogenesi di 2 anni, su ratti e topi, non sono stati osservati effetti cancerogeni.(10)
Alcool isopropilico: studi su ratti e topi, esposti per via orale, dermale ed inalatoria non hanno evidenziato effetti cancerogeni.(13) IARC classifica l’alcol isopropilico nel Gruppo 3 (agenti non classificabili per la cancerogenicità nell’uomo); ACGIH nel gruppo A4 (non classificabile come cancerogeno per l'uomo).
Tossicità per la riproduzione: Acido citrico: test su animali (ratti, topi, criceti) non hanno evidenziato effetti tossici per la riproduzione.(3)
Acido solfammico: in uno studio di embriotossicità su ratti con somministrazione di 60, 200 e 600 mg/kg/giorno, alla dose più alta nei feti si sono osservati: un aumento del numero di riassorbimenti, leggera riduzione del peso corporeo e ritardo nell’ossificazione dell’ischio, dei corpi vertebrali sacrali e caudali e del metatarso, ma nessuna morte fetale. Si è stabilito un NOAEL di 200 mg/kg. (6)
Alcoli, C12-13- ramificati e lineari, etossilati (≥ 2.5 EO): in studi di tossicità per la riproduzione su due generazioni di ratti, trattati per via orale e dermale, non sono stati osservati effetti tossici per la riproduzione fino a dosi di 250 mg/kg bw/d.
NOAEL (genitori): > 250 mg/kg (in riferimento a peso corporeo e giorno) NOAEL (F1): > 250 mg/kg (in riferimento a peso corporeo e giorno) NOAEL (F2): > 250 mg/kg (in riferimento a peso corporeo e giorno) NOAEL orale: > 50 mg/kg (in riferimento a peso corporeo e giorno)
NOAEL orale femmina gravida: 50 mg/kg (in riferimento a peso corporeo e giorno) NOAEL dermale: > 250 mg/kg (in riferimento a peso corporeo e giorno)
NOAEL dermale femmina gravida: 250 mg/kg (in riferimento a peso corporeo e giorno) In base ai dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti.(8)
Didecil dimetil ammonio cloruro: in studi di tossicità per la riproduzione e per lo sviluppo, condotti su ratti, sono stati osservati effetti negativi, quali alterazioni scheletriche e diminuzione nell’aumento del peso corporeo, alle dosi di tossicità materna.(10)
Alcool isopropilico: studi su ratti e topi, trattati per via orale, nell’acqua da bere, non hanno evidenziato effetti negativi sulla riproduzione e sullo sviluppo.(13)
Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT)- esposizione singola:
Miscela: In base ai dati disponibili i criteri per la classificazione non sono soddisfatti.
Acido citrico: potrebbe causare irritazione delle vie respiratorie superiori; nessuna evidenza di effetti tossici sistemici nelle condizioni di un’esposizione professionale rilevante.(5)
Alcoli, C12-13- ramificati e lineari,etossilati (≥ 2.5 EO): non è tossico per organo bersaglio a seguito di esposizione singola.(8)
Alcool isopropilico: è irritante per l'apparato respiratorio. A forti concentrazioni causa depressione del SNC con narcosi.(14)
Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT)- esposizione ripetuta:
Miscela: In base ai dati disponibili i criteri per la classificazione non sono soddisfatti.
Acido citrico: NOAEL = 1200 mg/kg bw/d (studio di 2 anni su ratti, somministrazione orale nella dieta). Principali effetti nocivi osservati: alterazioni nei valori ematici e nelle cinetiche di assorbimento/escrezione dei metalli.(3)(4)
Acido solfammico: NOAEL = 10000 ppm, equivalente a 1000 mg/kg (studio di 90 giorni, su ratti, somministrazione orale nella dieta). Principali effetti negativi osservati:
ritardo nella crescita, lieve riduzione nel consumo di cibo, aumento del peso di diversi organi (6)
Alcoli, C12-13- ramificati e lineari, etossilati (≥ 2.5 EO): in uno studio su ratti della durata di due anni, NOAEL orale = 50 mg/kg (in riferimento a peso corporeo e giorno).
Organi bersaglio: cuore, fegato, rene. Sintomi: aumento limitato del peso corporeo, aumento dei pesi relativi degli organi. (8)
Didecil dimetil ammonio cloruro: in uno studio di 90 giorni, su ratti, trattati per via orale, sono stati osservati effetti avversi, quali una maggiore incidenza nella riduzione di glicogeno epatico e la contrazione della milza. In uno studio di 90 giorni, su ratti, trattati per via dermale, non è stato riscontrato nessun effetto sistemico.(10)
Alcool isopropilico: l’esposizione a lungo termine all’alcool isopropilico per via inalatoria, causa depressione del sistema nervoso centrale e lesioni renali. La sostanza sgrassa la cute e può provocare secchezza e screpolature.(14)
Pericolo in caso di aspirazione: In base all’uso della miscela non sono previsti pericoli di aspirazione
Ragione della mancata classificazione:
La mancata classificazione della miscela in una determinata classe di pericolo è dovuta alla mancanza di dati, alla disponibilità di informazioni/dati inconcludenti o non sufficienti per la classificazione secondo i criteri stabiliti nelle normative citate nella presente scheda di sicurezza.
SEZIONE 12
INFORMAZIONI ECOLOGICHE
12.1. Tossicità
Il prodotto può causare effettivi negativi agli organismi acquatici, a seguito dell’abbassamento del pH del corso d’acqua ricevente. Il valore di pH risultante dipende dalla capacità tampone del comparto acquatico e dalla concentrazione di prodotto.
Gli effetti ambientali del prodotto non sono state completamente investigati. Vengono di seguito fornite informazioni ecotossicologiche relative ai componenti pericolosi.
Tossicità per organismi acquatici:
Tossicità per i pesci: CL50 (Leuciscus idus) = 440–760 mg/l/96 ore (1) Acido citrico CL50 (Pimephales promelas) = 70.3 mg/l/96 ore (OECD 203)
NOEC (Danio rerio) ≥ 60 mg/l/34 giorni (OECD 210)
(6) Acido solfammico
CL50 (Cyprinus carpio, Carpa) > 1 mg/l/96 ore; Prova a flusso continuo; Linee Guida 203 per il Test dell'OECD
EC10 (Pimephales promelas) = 0.21 mg/l; mortalità
(8) Alcoli, C12-13- ramificati e lineari, etossilati (≥ 2.5 EO)
CL50 (Pimephales promelas) = 0.19 mg/l/96 ore NOEC (Danio rerio) = 0.032 mg/l/34 giorni
(9) Didecil dimetil ammonio cloruro CL50 (Pimephales promelas) = 9640 mg/l/96 ore (13) Alcol isopropilico
CL50 = 1-10 mg/l/96 ore (16) Undecan-1-olo,
etossilato Tossicità per gli
invertebrati
CE0 = 80 mg/l, EC100 = 120 mg/l, “esposizione a lungo termine in acqua dolce”
CE0 = 1206 mg/l, EC50 = 1535 mg/l, EC100 = 2083 mg/l (neutralizzato)
(1) (3)
Acido citrico
CE50 (Daphnia magna) = 71.6 mg/l/48 ore (OECD 202) NOEC (Daphnia magna) = 19 mg/l/21 giorni (OECD 211)
(6) Acido solfammico
CE50 (Daphnia magna) > 1 mg/l/48ore; Prova statica; OECD TG 202
(8) Alcoli, C12-13- ramificati e lineari, etossilati (≥ 2.5 EO)
CE50 = 0.062 mg/l/48 ore NOEC = 0.010 mg/l/21 giorni
(9) Didecil dimetil ammonio cloruro CE50 (Daphnia Magna) > 10000 mg/l/48 ore (13) Alcol isopropilico CE50 daphnia = 1-10 mg/l/48 ore
(16) Undecan-1-olo,
etossilato Tossicità per le alghe: CE0 (Scenedesmus Quadricauda) = 640 mg/l, 8 giorni
NOEC = 425 mg/l/8 giorni
(1) (3)
Acido citrico
CE50 (Scenedesmus subspicatus) = 48 mg/l/72 ore (OECD 201) NOEC = 18 mg/l/72 ore (tasso di crescita)
(6) Acido solfammico
CE50 (Desmodesmus subspicatus) > 1 mg/L /72 ore; Prova statica;
OECD TG 201;
(8) Alcoli, C12-13- ramificati e lineari, etossilati (≥ 2.5 EO)
CE50 (Pseudokirchneriella subcapitata) = 0.026 mg/l/96 ore (9) Didecil dimetil ammonio cloruro Concentrazione limite accettabile (Toxicity threshold) = 1700
mg/l/8 giorni
(13) Alcol isopropilico
Tossicità per i microorganismi:
Concentrazione limite accettabile (Toxicity threshold) = 1050 mg/l/16 ore
(13) Alcol isopropilico
CE50 fango attivo = 140 mg/l; Inibitore di respirazione (8) Alcoli, C12-13- ramificati e lineari, etossilati (≥ 2.5 EO)
CE50 fango attivo = 11 mg/l/3 ore (OECD TG 209) (9) Didecil dimetil ammonio cloruro 12.2. Persistenza e degradabilità
Biodegradabilità della miscela: > 90%.
Acido Citrico: prontamente biodegradabile in un test svolto secondo l’OECD 301B (97% in 28 giorni).(1) E’ rapidamente degradato nelle acque di scolo o di superficie e nel suolo.(3)
Acido sulfammico: in ambiente acido, si idrolizza rapidamente in idrogeno solfato di ammonio.
Alcoli, C12-13- ramificati e lineari, etossilati (≥ 2.5 EO): rapidamente biodegradabile, > 60 %; 28 d; aerobico; OECD TG 301 B. (8)
Didecil dimetil ammonio cloruro: non prontamente biodegradabile.(10)
In atmosfera l’Alcol isopropilico subisce degradazione fotochimica, in seguito all’attacco dei radicali OH. Non persiste sulla superfice del suolo a causa della rapida evaporazione in aria. Non si prevede che l’isopropanolo persista in habitat acquatici considerando che in test di biodegradazione aerobica in acqua è biodegradata rapidamente.(13)(14)
Undecan-1-olo, etossilato e Sale di ammonio quaternario etossilato: prontamente biodegradabili. (16)
12.3. Potenziale di bioaccumulo
Acido Citrico: il valore BCF stimato di 3.2 l/kg ed il valore log Pow di -1,72 suggeriscono un basso potenziale di bioaccumulo negli organismi acquatici. (1)
Acido solfammico: logPow = 0(6), ci si aspetta un basso potenziale di bioaccumulo negli organismi acquatici.
Alcoli, C12-13- ramificati e lineari, etossilati (≥ 2.5 EO): improbabile potenziale di bioaccumulo. (8)
Sulla base del valore del coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua o del fattore di bioaccumulo, si prevede che il Didecil dimetil ammonio cloruro (LogKow = 2.59) non sia biaccumulabile.
Alcool isopropilico: sulla base del valore del coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua (logPow = 0.05), non ci si aspetta un potenziale di bioaccumulo negli organismi acquatici. (13)(14)
Il potenziale di bioaccumulo degli Alcoli etossilati cresce con il diminuire del numero di unità etossiliche e l’aumentare della lunghezza della catena idrocarburica: si prevede che Undecan-1-olo, etossilato, presenti un basso potenziale di bioaccumulo. (17)
12.4. Mobilità nel suolo
Acido citrico: sulla base della solubilità in acqua ed i bassi valori di Kow, si stima che l’acido citrico presenti mobilità nel suolo.
Acido solfammico: è miscibile con l'acqua e può disperdersi nei sistemi idrici.
Alcoli, C12-13- ramificati e lineari, etossilati (≥ 2.5 EO): Adsorbimento/Suolo; Koc: > 5000; QSAR; immobile, forte assorbimento sul suolo.(8)
Il Didecil dimetil ammonio cloruro ha mostrato un’elevata capacità di adsorbimento sul suolo e sui sedimenti; è immobile nel suolo.(10)
Alcool isopropilico: ha il potenziale per percolare attraverso il suolo, considerato il suo basso adsorbimento al suolo (OECD, 1997). Alta mobilità al suolo. Volatilizza da superfici umide. Non adsorbe a sedimenti e solidi sospesi. (14) Sulla base del valore stimato di Koc (coefficiente di assorbimento relativo al carbonio organico), si prevede che Undecan- 1-olo, etossilato presenti moderata mobilità nel terreno (Log Koc da 3,82 (C11 E10) a 4.14 (C12 EO10)). (17)
12.5. Risultati della valutazione PBT e vPvB
Relazione sulla sicurezza chimica e valutazione PBT: non effettuata.
12.6. Altri effetti avversi
Non si prevedono altri effetti avversi.
SEZIONE 13
CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO
13.1. Metodi di trattamento dei rifiuti
Riferirsi alle disposizioni comunitarie/nazionali/locali in materia di smaltimento rifiuti.
Codice Elenco Rifiuti
Tipologia rifiuti
Prodotto inutilizzato 16 03 05* Rifiuti organici, contenenti sostanze pericolose Contenitori contenenti residui di
prodotto 15 01 10* Imballaggi contenenti residui di sostanze
pericolose o contaminati da tali sostanze Componente plastica contenitori
vuoti 15 01 02 Imballaggi in plastica
SEZIONE 14
INFORMAZIONI SUL TRASPORTO
- Numero ONU: 3265
- Nome di spedizione ONU: LIQUIDO ORGANICO CORROSIVO, ACIDO, N.A.S.
ADR RID
Classe, codice, gruppo: 8 C3 III Classe, codice, gruppo: 8 C3 III N° identificazione del pericolo: 80 N° identificazione del pericolo: 80
Quantità Limitate (QL): 5 L Quantità Limitate (QL): 5 L Codice Restrizione Gallerie: (E)
IMDG IATA
Classe: 8 Classe: 8
Gruppo d'Imballaggio: III Gruppo di Imballaggio: III
Quantità Limitate (QL): 5 L Etichetta di pericolo: Corrosivo
N° scheda EmS: F-A, S-B Codice Erg: 8L
Inquinante Marino: NO Passeggeri e cargo: (QUANTITA’ LIMITATA) P.I.: Y841; quantità netta max /imballaggio: 1 L;
Passeggeri e cargo: P.I.: 852; quantità netta max /imballaggio: 5 L;
Solo cargo: P.I.: 856; quantità netta max /imballaggio: 60 L.
SEZIONE 15
INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE
Si riportano in questa sezione le altre informazioni sulla regolamentazione della miscela che non sono già state fornite nella scheda di sicurezza.
15.1 Disposizioni legislative e regolamentari su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela
- Direttiva 89/391/CEE del Consiglio, del 12 giugno 1989, concernente l’attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro e successivi SMI e recepimenti nazionali.
- Direttiva 89/686/CEE del Consiglio, del 21 dicembre 1989, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai dispositivi di protezione individuale e successivi SMI e recepimenti nazionali
- Direttiva 98/24/CE del Consiglio (7 aprile 1998) “sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro (quattordicesima direttiva particolare ai sensi dell’articolo 16, paragrafo 1, della direttiva 89/391/CEE) e successivi SMI e recepimenti nazionali.
Restrizioni d'uso raccomandate (per componente): Nessuna.
Miscela che contiene sostanza in Autorizzazione: Nessuna.
15.2. Valutazione della sicurezza chimica
Non effettuata.
SEZIONE 16 ALTRE INFORMAZIONI
Revisioni:
REV ED Motivazione Data 01 00 Prima edizione secondo l’allegato I del Regolamento 453/2010/EU 30/11/2010
01 01 Modifica sezioni 3, 8, 15, 16 30/07/2012
01 02 Modifica sezioni 2-16 per l’adeguamento all’Allegato II del Regolamento 453/2010/EU 30/07/2014
01 03 Modifica sezioni 2, 3 e 16 01/06/2015
01 04 Modifica sezione 14 e riemissione della revisione 03 già sospesa, per adeguamento formale al
Regolamento 830/2015/EU 07/07/2015
01 05 Modifica sezioni 2 (in accordo con il Regolamento (UE) N. 2016/918), 3, 4, 8, 9, 11, 12, 13
(aggiunta codice CER) e 16. 22/02/2018
02 00 Modifica sezioni: 2, 3, 8, 9, 11, 12, 16 per modifica formulazione e aggiornamento dati sui
componenti 06/06/2019
Fonti Bibliografiche:
(1) Acido citrico, Dossier di registrazione ECHA, https://echa.europa.eu/it/registration-dossier/-/registered-dossier/15451/1, last modified 03-Aug-2018
(2) Citric acid, Final Report On the Safety Assessment of Citric Acid, Inorganic Citrate Salts, and Alkyl Citrate Esters as Used in Cosmetics - March 27, 2012
(3) UNEP Publications, SIDS Initial Assessment Report for 11th SIAM (Orlando, Fla., January 2001), Citric Acid
(4) Acido citrico, OECD SIDS Initial assessment report (2000)
(5) GESTIS Substance database, Citric acid
(6) Acido solfammico,, Dossier di registrazione ECHA, https://echa.europa.eu/it/registration-dossier/-/registered- dossier/14842/1, last modified 14 feb 2018
(7) Gestis Substance dataset, Sulfamidic acid
(8) SDS SAFOL 23E 6,5-90% Versione: 8.00 Data di revisione 17.11.2015, dal fornitore a monte della catena di approvvigionamento
(9) Didecildimetilammonio cloruro, SDS Bardac 22 Rev.9 del 25/05/2015
(10) Didecildimetilammonio cloruro, Risk Assessment, US EPA (2006)
(11) Gestis International limit values
(12) ACGIH 2018 TLVs and BEIs
(13) Isopropanolo, Banca Dati ECHA, https://echa.europa.eu/it/registration-dossier/-/registered-dossier/15339/1
(14) Isopropanolo, Banca Dati del Ministero della Salute; Scheda di sicurezza Versione 1.2.3., Data Rev.09/08/2018
(15) Isopropanolo, Banca Dati ChemID plus
(16) Evidol 201, Scheda di sicurezza del 19/2/2015, revisione 2, dal fornitore a monte della catena di approvvigionamento
(!7) Alcoli etossilati, HERA Human and Environmental Risk Assessment (2007)
Abbreviazioni e acronimi
- ACGIH: American Conference of Governmental Industrial Hygienists - ADME (Assorbimento, Distribuzione, Metabolismo, Escrezione)
- ADR: Accordo europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose su strada - BCF: fattore di bioaccumulo
- BEI : Biological Esposure Indices (Indici di esposizione biologica)
- CAS: Chemical Abstract Service (division of the American Chemical Society - CLP: Classification, Labelling and Packaging
- CMR: (sostanze) Cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione
- CL50- concentrazione che determinala morte del 50% degli individui in saggi di tossicità acuta per esposizione ambientale - CE50 La concentrazione effettiva di una sostanza che causa il 50% della risposta massima.
- CrE50: CE50 in termini di riduzione del tasso di crescita.
- DL50- dose letale mediana che determina la morte del 50% degli individui in saggio.
- DNEL: Derived Non Effect Level (Livello di dose senza effetto derivato) - DPI: Dispositivi di Protezione Individuale
- EINECS: Inventario europeo delle sostanze chimiche commerciali esistenti - EPA: US Environmental Protection Agency
- GHS: Sistema globale armonizzato per la classificazione ed etichettata tura delle sostanze chimiche - IARC: International Agency for Research on Cancer
- IATA: Codice internazionale per il trasporto aereo di merci pericolose - IDLH:
- IMDG: Codice internazionale per il trasporto marittimo di merci pericolose - IUPAC: International Union of Pure and Applied Chemistry
- LOEL: livello più basso che ha determinato effetti osservabili (Lowest Observed Effect Level) - N.A.: non applicabile
- N.D.: non disponibile
- NOAEL: dose senza effetto avverso osservabile (No Observed Adverse Effect Level) - NOAL: No Observed Adverse Level (Livello di dose osservato senza effetti) - NTP: National Toxicology Program
- OEL: Limite di esposizione occupazionale (Occupational Exposure Limit) - OSHA: Occupational Safety and Health Administration
- PBT: Persistenti, Bioaccumulabili e Tossiche
- PNEC (Predicted Non Effective Concentration = Concentrazione prevista senza effetti) - RID: Accordo europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose per ferrovia - STEL : Short Term Exposure Limit, limite di esposizione per esposizioni brevi (15 minuti)
- TLV/TWA: concentrazione media ponderata nel tempo, su una giornata lavorativa convenzionale di otto ore e su 40 ore lavorative settimanali
- vPvB: molto Persistente e molto Bioaccumulabile
Informazioni relative alla salute, alla sicurezza, e alla protezione dell'ambiente in accordo con il Regolamento (CE) N. 1272/2008 sui componenti pericolosi
Elenco indicazioni di pericolo:
H225 Liquido e vapori facilmente infiammabili.
H302 Nocivo se ingerito.
H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
H315 Provoca irritazione cutanea.
H318 Provoca gravi lesioni oculari.
H319 Provoca grave irritazione oculare.
H336 Può provocare sonnolenza o vertigini.
H410 Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
H412 Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
H410 Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
Indicazioni sull'addestramento
Attenersi a quanto previsto dalla Direttiva 98/24/CE e successivi SMI e recepimenti nazionali.
Classificazione e procedura utilizzata per derivarla a norma del regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) in relazione alle miscele:
Classificazione a norma del regolamento (CE) n. 1272/2008: Procedura di classificazione:
Skin Corr. 1, H314 pH estremo della miscela
Aquatic Chronic 3, H412 Metodo di calcolo
Classificazione del rifiuto costituito dal prodotto inutilizzato e criteri utilizzati per derivarla, a norma del Regolamento (UE) N. 1357/2014 e del Regolamento (UE) 2017/997:
Classificazione a norma del Regolamento (UE) N. 1357/2014: Criteri di classificazione:
HP 8 - Corrosivo In base alle proprietà fisico-chimiche della miscela (pH estremo)
Classificazione a norma del Regolamento (UE) N. 2017/997: Criteri di classificazione:
HP14 100 × Σc (H410) + 10 × Σc (H411) + Σc (H412) ≥ 25 %
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