DIREZIONE DIDATTICA 2° CIRCOLO “G. DI VITTORIO” – UMBERTIDE
“Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, passerà tutta la sua vita a credersi uno stupido” – Albert Einstein
Piano Annuale per l’Inclusione a.s.2019/2020 (aggiornato al 26 giugno 2019) (Il piano annuale per l’inclusione è un allegato del PTOF)
PREMESSA
Come previsto dalla Circolare ministeriale n. 8 prot. n.561 del 06/03/2013 “Direttiva Ministeriale 27/12/2012 Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica – Indicazioni operative”, ogni Istituzione Scolastica è chiamata ad effettuare in ogni anno scolastico, attraverso l’attività del Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI), un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati e a formulare la proposta del “Piano Annuale per l’Inclusività” (PAI), un’ipotesi globale per l’incremento del livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo, che deve essere discusso e deliberato dal Collegio dei Docenti entro il mese di giugno di ogni anno scolastico ed ha lo scopo di fornire un ulteriore elemento di riflessione nella predisposizione del POF dell’anno scolastico successivo.
L’analisi dei punti di forza e di criticità deve contenere i dati relativi solo ed esclusivamente all’anno scolastico in corso (rilevati tra settembre e giugno), mentre gli obiettivi di incremento dell’inclusività indicati faranno riferimento alle proposte operative di miglioramento che si intendono attuare nel prossimo anno scolastico. La redazione del PAI non influisce sull’assegnazione delle risorse di sostegno, in quanto la C.M. 8 del 06/03/13 precisa che “gli Uffici Scolastici regionali assegnano alle singole scuole globalmente le risorse di sostegno secondo quanto stabilito dall’ art 19 comma 11 della Legge n.
111/2011”, e che in ogni caso per le risorse in termini di organico di sostegno si fa riferimento alla C.M. n. 10 del 21/03/13, alla legge 104/1992 e al DPCM 185/2006. Pertanto per l’assegnazione delle risorse in termini di organico di sostegno dovranno essere seguite, come di consueto, le procedure stabilite dalle disposizioni ministeriali, dalla Direzione Generale dell’USR Umbria “Organici docenti di sostegno a.s. 2019/2020. Adeguamento dell’organico di diritto alla situazione di fatto.” e dall’Ambito Territoriale competente. Il PAI, discusso e deliberato dal Collegio dei docenti, sarà depositato agli atti della scuola e reso disponibile per ogni eventuale richiesta da parte degli Uffici Scolastici competenti.
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità (dati aggiornati giugno 2019 riferiti all’anno scolastico 2018/2019)
A. Rilevazione dei BES presenti (dati riferiti all'anno scolastico
2018/2019): n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 16
minorati vista 0
minorati udito 0
Psicofisici
11 (7 scuola primaria e 4 scuola infanzia)
Altro: 104 senza sostegno 5
2. disturbi evolutivi specifici certificati 19
DSA 6
Borderline cognitivo
Disturbi del linguaggio 5
Altro disagio comportamentale relazionale 2
Altro – difficoltà di apprendimento 5
Altro – patologia diabetica 1
ci sono alcuni alunni seguiti dal SIEE ASL1 in attesa di valutazione disturbi evolutivi specifici non certificati 13
Problematiche del linguaggio 10
Problematiche delle abilità verbali
Problematiche della coordinazione motoria
Problematiche dell’attenzione 2
Borderline cognitivo
Altro – ritardo generalizzato 1
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 49
Socio-economico
Linguistico-culturale 30
Disagio comportamentale/relazionale 12
Difficoltà di apprendimento 7
Altro
Totali 97
% su popolazione scolastica 12,0%
N° PEI redatti 11
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
L.104 arrivata durante l’anno scolastico
3 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione
sanitaria L.170 6
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
(altri casi con relazione ASL)
4 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione
sanitaria 21
Per tutti gli alunni con sostegno nell’ a.s. 18/19, è stato redatto il PEI. N. 2 alunni non hanno fatto richiesta di sostegno; per i n. 3 alunni con L.104 arrivata in corso d’anno, sono stati redatti i PDP. Per i n. 6 alunni con L. 170 sono stati redatti i PDP . Per alcuni alunni con o senza certificazione sanitaria, il Consiglio di classe ha ritenuto opportuno non redigere i PDP perché il disagio del bambino o è esclusivamente fisico o non necessità di programmazione personalizzata, ma soltanto di alcuni interventi di potenziamento già previsti nella didattica quotidiana
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate
in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo
Sì Attività laboratoriali
integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
Sì
AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo
Sì Attività laboratoriali
integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
Sì
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo
NO Attività laboratoriali
integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
No
Funzioni strumentali / coordinamento Sì
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
Sì Psicopedagogisti e affini esterni/interni “Progetto di supporto
psicopedagogico” in collaborazione con il Servizio sociale del Comune di Umbertide
Sì ESTERNO
Docenti tutor/mentor Sì
Altro: NO
Altro: NO
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI Sì Rapporti con famiglie Sì
Tutoraggio alunni Sì
Progetti didattico- educativi a prevalente tematica inclusiva
Sì Altro: Partecipazione ai
GLHO Sì
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI Sì Rapporti con famiglie Sì
Tutoraggio alunni Sì
Progetti didattico- educativi a prevalente tematica inclusiva
Sì Altro:
Altri docenti Partecipazione a GLI
Sì(solo i docenti facenti parte del GLI ) Rapporti con famiglie Sì
Tutoraggio alunni no Progetti didattico-
educativi a prevalente tematica inclusiva
Sì Altro:
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili Sì
Progetti di inclusione / laboratori
integrati sì
Altro:
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su
genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva
Sì Coinvolgimento in progetti di
inclusione Sì
Coinvolgimento in attività di
promozione della comunità educante Sì Altro:
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati sulla disabilità No Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati su disagio e simili No Procedure condivise di intervento
sulla disabilità Sì
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili Sì
Progetti territoriali integrati Sì Progetti integrati a livello di singola
scuola Sì
Rapporti con CTS / CTI Sì
Altro:
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati Sì Progetti integrati a livello di singola
scuola Sì
Progetti a livello di reti di scuole Sì
H. Formazione docenti La formazione è stata effettuata solamente da alcuni docenti
Strategie e metodologie educativo-
didattiche / gestione della classe Sì Didattica speciale e progetti
educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva
Sì Didattica interculturale / italiano L2 Sì Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Sì Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis.
Intellettive, sensoriali…) Sì
Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento
inclusivo X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e X
aggiornamento degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della
scuola X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della
scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; X
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
X Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di
percorsi formativi inclusivi; X
Valorizzazione delle risorse esistenti X
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
X Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei
sistemi scolastici
Parte II – linee guida inclusione e differenziazione ( dal PTOF) Progettazione, accoglienza e inclusione alunni con B.E.S.
Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali (BES)
Progettazione, accoglienza e inclusione alunni con difficoltà di apprendimento/sociali
Per gli alunni che presentino difficoltà di apprendimento, il consiglio di classe:
- informa la famiglia e se necessario la invita a iniziare l’iter diagnostico presso i servizi sanitari
- predispone, in accordo con la famiglia e nei casi specifici con l’ASL/ servizi all’infanzia e/o Servizi sociali un Piano didattico individualizzato e personalizzato; compatibilmente con le risorse, predispone delle attività laboratoriali individualizzate o in piccolo gruppo
Progettazione, accoglienza e inclusione alunni difficoltà specifica di apprendimento(DSA)
Normativa: Legge 170/2010 e Linee guida sui DSA 12 luglio 2011.
La legge 8 ottobre 2010 n°170, riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) .
Le iscrizioni di alunni con DSA, effettuate con modalità on line, devono essere perfezionate con la presentazione alla scuola prescelta, da parte dei genitori, della relativa diagnosi, rilasciata ai sensi della legge n. 170/2010 e secondo quanto previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 24 luglio 2012, sul rilascio delle certificazioni.
Prima dell’ingresso a scuola dell’alunno o in caso di certificazione in corso d’anno è previsto un incontro con i docenti, i genitori e l’Asl/ servizi all’infanzia per predisporre
l’accoglienza e il PDP (Piano didattico personalizzato).
Il Collegio docenti nomina ogni anno un docente referente di circolo, con il compito di coordinare assieme al dirigente scolastico la progettazione degli interventi didattici personalizzati.
Per gli alunni in difficoltà certificate, a garanzia dell’esercizio del diritto allo studio e in vista del conseguimento del loro successo , in raccordo con la famiglia e con le figure ASL di riferimento compatibilmente con le risorse a disposizione la scuola predisporrà un documento, il Piano Didattico Individualizzato (PDP), nel quale verranno formalizzate le azioni didattiche personalizzate, l’eventuale utilizzo di strumenti compensativi e/o le eventuali misure dispensative, nonché adeguate forme di verifica e di valutazione.
Compiti dei docenti di classe( consiglio di classe):
1. Saper riconoscere un possibile DSA (screening dislessia effettuato dai docenti classi prime e seconde)
2. Comunicazione alla famiglia per l’iter diagnostico presso i servizi sanitari (compilazione di apposita scheda di segnalazione sospetto dsa) e in attesa di iniziare una didattica personalizzata attua interventi di aiuto compensativi e misure dispensative
3. La certificazione: rilasciata dalla ASL
4. Predisposizione assieme alla ASL e alla famiglia del PDP (Piano didattico personalizzato)ENTRO NOVEMBRE o entro due mesi dalla certificazione. Il modello concordato con la ASL è stato predisposto dalla commissione Inclusione.
5. Predisporre attività di accoglienza e attuare strategie educativo-didattiche di potenziamento, di aiuto compensativo e misure dispensative
6. Definizione di criteri e modalità di valutazione personalizzati (consiglio di classe)
LA PROGETTAZIONE PER
L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI DISABILI
Nel II Circolo di Umbertide la filosofia dell’integrazione si è delineata e maturata negli anni e attualmente viene perseguita dall’istituzione scolastica nel Piano dell’Offerta Formativa, rappresentando un elemento didattico fondante, frutto di un percorso che appartiene a tutti i docenti e non solo a coloro che in questo settore sono specialisti.
Tutto questo dà un valore aggiunto a tutti gli interventi di integrazione messi in atto che nascono dalla sinergia delle varie discipline e si aprono ad un dialogo anche con le altre istituzioni e servizi del territorio, al fine di costruire un progetto in grado di assicurare a ciascun bambino la possibilità di esprimersi e di migliorare al massimo le proprie capacità esistenziali. Tutto ciò nel pieno rispetto dell’originalità di ciascuno, dei suoi stili cognitivi, delle sue strategie di apprendimento e del suo patrimonio cognitivo e affettivo.
La normativa in vigore prevede questo iter per la redazione del PEI.
Il punto di partenza è la diagnosi funzionale
È redatta dal’ASL di riferimento dagli operatori dell’ASL
Condivisa “in primis “dai genitori
Consiste nella descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psicofisico dell’alunno.
Essa evidenzia le carenze e le potenzialità.
Costituisce il documento che consente al Dirigente Scolastico di richiedere la nomina di Insegnanti specializzati di sostegno
sulla base della D.F. viene formulato il profilo dinamico funzionale
Assume le indicazioni della D.F.
È definito dopo un primo periodo di inserimento scolastico, dai docenti delle classi in cui l’alunno è inserito, dall’insegnante di sostegno, con la collaborazione della Famiglia e l’apporto degli operatori ASL
Indica le caratteristiche fisiche/psichiche/sociali e affettive dell’alunno e pone in evidenza:
Le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap;
i punti di forza,le capacità che l’alunno possiede e che vanno sollecitate,
sviluppate, rafforzate
Sulla base del P.D.F. viene messo a punto un Progetto educativo individualizzato (PEI) E’ formulato sulla base del P.D.F. degli insegnanti della classe e di sostegno, con la collaborazione della Famiglia, degli Operatori A.S.L. e con la consulenza di esperti esterni.
Indica tutti gli interventi specificamente previsti per l’alunno.
A partire dall'anno scolastico 2016/2017) si è sperimentato un modello di PEI che tiene conto dell'ICF (classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute) in cui viene posta una maggiore attenzione all'interazione tra il soggetto e il contesto e si valuta il funzionamento globale del bambino.
Evidenzia i punti di contatto tra la progettazione di classe e quella individualizzata esplicitando in modo dettagliato la metodologia e le attività proposte alla classe finalizzate alla condivisione e costruzione collettiva del sapere ( Progettazione Integrata).
Per poter stendere un Progetto “integrato e globale” vengono individuati gli ambiti d’intervento fondamentali per una programmazione personalizzata:
- ambito psico-motorio - ambito linguistico
- ambito logico matematico
- ambito antropologico comportamentale - sociale
In particolare contiene :
La valutazione iniziale degli
insegnanti e dell’ A.S.L.;
Gli obiettivi da raggiungere (a medio e lungo termine);
Gli interventi della scuola e le modalità di utilizzo delle ore di sostegno;
Gli eventuali supporti sanitari, sociali e riabilitativi dell’A.S.L.;
Gli eventuali interventi del
Comune in cui l’alunno risiede;
Gli interventi di collaborazione della famiglia.
Prevede momenti di verifica della progressione verso le mete prefissate aperti alla famiglia e all’apporto degli Operatori A.S.L.
Individuati i bisogni del bambino e messo a punto un P.E.I. personalizzato, la scuola si organizza per :
Individuare il gruppo classe più idoneo ad accogliere il bambino in situazione di handicap;
Ottimizzare l’impiego delle risorse umane e professionali interne disponibili anche
elaborando progetti di plesso (utilizzando delle ore di contemporaneità degli insegnanti curricolari e delle ore dell’insegnante di sostegno) e gli eventuali interventi di personale esterno (operatori del servizio civile ), in raccordo con i servizi sociali del Comune.
Esperire modalità organizzative della giornata variabile e flessibile;
Strutturare un orario scolastico che sia funzionale all’alunno sulla base di tempo- scuola, terapie, risorse interne( insegnante di sostegno, di classe, collaboratori scolastici), risorse esterne( operatori socio-assistenziali)
“Proporre attività di piccolo gruppo utilizzando diverse metodologie didattiche (ad es.
cooperative learning, o peer-education) funzionali agli obiettivi da raggiungere”;
Potenziare e organizzare la disponibilità e l’uso di strumenti, sussidi, materiale, spazi necessari allo svolgimento dell’attività educativa;
Intensificare e migliorare l’uso delle tecnologie didattiche multimediali.
Verranno attivate:
forme di collaborazione con la famiglia.
partnership con i servizi sociali per attuare iter riabilitativi (logopedia, fisioterapia, ecc…) per i quali verranno definiti i tempi e i luoghi.
forme di intervento educativo-assistenziale in favore degli alunni più gravi.
forme di collaborazione con I Servizi sociali del Comune per la presenza aggiuntiva di personale di assistenza che operano in continuità con l’intervento educativo condividendo strategie e metodologie didattiche.
Nel nostro Circolo didattico, a partire dall'anno scolastico 2016/2017 il PEI viene redatto su base ICF così come previsto nel decreto 66/2017.
E’ ancora in fase di approvazione il Decreto Legislativo 66/2017 che introduce delle significative novità nel percorso di riconoscimento della disabilità che riguardano anche la documentazione necessaria agli interventi di sostegno.
Sulla base della documentazione fornita dall’ASL si ipotizza di elaborare i documenti previsti da tale decreto.
In particolare l’iter prevede:
Il punto di partenza è:
IL PROFILO DI FUNZIONAMENTO che è redatto secondo i criteri del modello bio-psico- sociale della classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute(icf). Tale documento è prodotto dall’Unità di Valutazione Multidisciplinare. Il Profilo di Funzionamento è il documento propedeutico e necessario alla predisposizione del Progetto Individuale e del Piano Educativo Individualizzato (PEI), definisce le competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali necessarie per l’inclusione scolastica, è redatto con la collaborazione dei genitori e con la partecipazione di un rappresentante dell’amministrazione scolastica, è aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione e in presenza di nuove e sopravvenute condizioni.
Sulla base del PROFILO DI FUNZIONAMENTO viene redatto il PROGETTO INDIVIDUALE dal competente Ente locale, su richiesta e con la collaborazione dei genitori. Le prestazioni, i servizi e le misure previste sono definite anche in collaborazione con le istituzioni scolastiche.
Il PEI è elaborato e approvato dai docenti contitolari o dal consiglio di classe, con la
partecipazione dei genitori o dei soggetti che ne esercitano la responsabilità, delle figure professionali specifiche interne ed esterne all’istituzione scolastica che interagiscono con la classe e con l’alunno con disabilità nonché con il supporto dell'unità di valutazione multidisciplinare, tiene conto della certificazione di disabilità e del Profilo di Funzionamento, individua strumenti e strategie, modalità didattiche e di coordinamento degli interventi. Deve essere redatto all’inizio di ogni anno scolastico e aggiornato in presenza di nuove e sopravvenute condizioni.
VALUTAZIONE PER GLI ALUNNI DISABILI
Per quanto riguarda la valutazione, soprattutto con gli alunni più gravi, verrà privilegiato uno strumento descrittivo in grado di evidenziare il potenziale di sviluppo e di apprendimento. Questo permetterà una valutazione globale e formativa dell’alunno in cui verranno privilegiati gli aspetti qualitativi e individuate le potenzialità su cui operare”.
INCLUSIONE DEGLI ALUNNI “STRANIERI”
Da alcuni anni, un cospicuo gruppo di bambini stranieri (circa il 21%), comunitari ed extracomunitari, non italofoni, eterogeneo per età, provenienza geografica e livelli diversi di conoscenza della lingua italiana, frequenta la nostra scuola.
L’istituto si è organizzato per individuare modalità di accoglienza e di intervento adeguate alle richieste, non sempre facilmente prevedibili, dei bambini stranieri o comunque non italofoni. L’insegnante referente per l’inclusione affianca il dirigente nei progetti di intervento al fine di dare risposte concrete ai bisogni e alle aspettative di ciascun bambino e delle loro famiglie; sostiene gli insegnanti coinvolti nel lavoro di integrazione e individualizzazione. La scuola, inoltre, si avvale della professionalità del personale docente presente nel Circolo e di Enti e Associazioni del territorio.
L’obiettivo che ci proponiamo è soddisfare il diritto degli alunni all’educazione e all’istruzione, operando perché essi raggiungano un livello di autonomia e di competenze culturali quanto più elevato possibile.
Tutti i docenti e il personale scolastico, a vario titolo, orientano il loro comportamento e il loro lavoro nell’impegno concreto alla formazione di cittadini aperti alla diversità e alle
“culture altre”, si attivano per la realizzazione di una educazione interculturale, attraverso la promozione e lo sviluppo negli alunni di:
● personalità attente e sensibili, rispettose dell’altro,
● capacità di riflessione obiettiva, pronta all’autocritica,
● disponibilità alla convivenza costruttiva
● conoscenze rispetto alle tradizioni, alla cultura dei paesi di origine dei compagni stranieri.
Protocollo di accoglienza e di inserimento:
Iscrizioni
I minori stranieri vengono iscritti, in qualsiasi momento scolastico, alla classe corrispondente all’età anagrafica o ad una classe immediatamente precedente o successiva, tenuto conto:
a) dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno;
b) dell’accertamento delle competenze possedute;
c) del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di provenienza,
adeguatamente documentato;
d) del titolo di studio eventualmente posseduto.
Criteri d’inserimento Si terrà conto:
• del numero degli alunni per classe
• della presenza di altri alunni stranieri in classe
• delle problematiche rilevanti nella classe
• dell’età anagrafica dell’alunno
• di un primo accertamento di competenze e abilità
Per la ripartizione degli alunni stranieri nelle classi/plessi, si dovrà evitare la costituzione di gruppi in cui risulti predominante la presenza di alunni stranieri.
Allo scopo di assicurare agli alunni stranieri le migliori modalità di accoglienza e di inserimento scolastico, la scuola organizza ogni genere di iniziativa finalizzata a promuovere il successo scolastico degli allievi stranieri, in particolare:
-L’inserimento fin da subito degli alunni non italofoni nella classe di appartenenza, nel rispetto dell’età anagrafica e del percorso scolastico precedente;
-l’azione quotidiana di tutti i docenti di classe attenta a promuovere una relazione positiva, l’educazione alla cittadinanza, la valorizzazione e il rispetto delle culture dei paesi di origine degli alunni non italofoni;
-scelte collegiali sul piano metodologico e didattico che privilegino l’apprendimento cooperativo, il tutoring fra alunni, il rinforzo della didattica laboratoriale, l’utilizzo delle nuove tecnologie, la personalizzazione dei percorsi educativi;
-la collaborazione dei docenti esperti, la socializzazione delle esperienze e delle
“buone pratiche”, l’elaborazione di materiali di supporto per gli insegnanti e di utilizzo per gli studenti;
-la progettazione e la realizzazione di laboratori di lingua 2 per la prima alfabetizzazione e l’acquisizione della lingua italiana (lingua di contatto),per lo sviluppo delle competenze linguistico -comunicative, che permettono di socializzare con i pari, di esprimere le proprie esigenze e di comprendere le situazioni di vita quotidiana (l’italiano della e per la comunicazione);
-la progettazione di interventi di potenziamento della lingua italiana per avviare gli alunni alla lingua dello studio, che richiede tempi lunghi e interventi didattici mirati, sviluppo delle abilità di studio, necessarie per comprendere le lezioni, per accedere ai manuali di studio, sostenere un’interrogazione e svolgere un compito scritto (l’italiano per lo studio), in quanto “l’attenzione ai bisogni dei discenti non può limitarsi al periodo di accoglienza e inserimento, ma deve estendersi alla fase successiva, durante la quale l’alunno necessita di transitare da uno stadio di sopravvivenza comunicativa a quello di modalità espressive più complesse, connesse all’esposizione dei saperi, su cui si fonda l’effettiva parità di opportunità formative e la reale integrazione degli alunni non italofoni;”
ACCOGLIENZA E INCLUSIONE ALUNNI ADOTTATI
Per quanto riguarda l’accoglienza e l’inserimento degli alunni adottati si prende come
riferimento il Documento “LINEE D’INDIRIZZO PER FAVORIRE IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI ADOTTATI” (Dicembre 2014) dove, per un numero significativo di bambini adottati vengono evidenziate aree critiche quali: difficoltà di apprendimento, difficoltà psico-emotive, scolarizzazione nei Paesi di origine, presenza di bambini con BES e DSA, apprendimento dell’italiano come L2, identità etnica. Dalla lettura del Documento si evincono chiarimenti importanti e determinanti per ciò che concerne la considerazione adottiva del bambino che può andare da un estremo di alta problematicità ad un altro di pieno e positivo adattamento .Nello stesso documento si trovano anche preziose indicazioni per quanto riguarda le buone prassi in merito all’ambito amministrativo, comunicativo -relazione e alla continuità con riferimento ai ruoli spettanti a tutte le componenti dagli URS, ai dirigenti scolastici, dagli insegnanti referenti d’istituto, ai docenti, alle famiglie e al MIUR. La scuola partecipa al Progetto pilota P.I.P.P.I, in rete con altre scuole e i servizi sociali territoriali. La scuola aderisce al Protocollo di Intesa 2017 in materia di inserimento scolastico del bambino tra Regione Umbria, l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria, il Comune di Perugia, il Comune di Terni, il Comune di Città di Castello, il Comune di Foligno, l’USL Umbria 1, l’USL Umbria 2, il C.A.R.E. - Coordinamento delle associazioni familiari adottive e affidatarie in rete. La finalità del protocollo è stabilire una prassi concordata tra le Istituzioni e tutti i soggetti pubblici e privati del territorio interessati alla tematica dell’adozione nazionale e internazionale, per favorire l’accoglienza e l’inserimento nella scuola dei bambini/ragazzi adottati, facendo riferimento alle "Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio dei ragazzi adottati”.
Parte III – Obiettivi di incremento dell’inclusività (anno scolastico 2019/2020)
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Nel II Circolo di Umbertide la filosofia dell’inclusione, maturata negli anni ed esplicitata in azioni concrete nel Piano dell’Offerta Formativa, rappresenta un elemento didattico fondante, frutto di un percorso che appartiene a tutti i docenti e non solo a coloro che in questo settore sono specialisti.
Tutto questo dà un valore aggiunto a tutti gli interventi di inclusione messi in atto che nascono dalla sinergia delle varie discipline e si aprono ad un dialogo anche con le altre istituzioni e servizi del territorio, al fine di costruire un progetto in grado di assicurare a ciascun bambino la possibilità di esprimersi e di migliorare al massimo le proprie capacità esistenziali. Tutto ciò nel pieno rispetto dell’originalità di ciascuno, dei suoi stili cognitivi, delle sue strategie di apprendimento e del suo patrimonio cognitivo e affettivo.
Dirigente Scolastico dott.ssa Angela Monaldi Gestisce tutto il sistema
Cura i rapporti con il SIEE ASL 1, organizzando incontri per periodici per la verifica e l’individuazione di prassi inclusive
E’ corresponsabile delle decisioni relative all’individuazione e alla strutturazione dei percorsi personalizzati rivolti agli alunni con BSE.
Coordina il GLI
Individuati i bisogni formativi del personale scolastico, organizza la formazione Supervisiona l’operato della Commissione Inclusione alunni disabili e/o BSE G.L.I.
È composto dal Dirigente Scolastico, da una rappresentanza dei docenti di sostegno e da una rappresentanza dei docenti curricolari; Responsabile SIEE ASL1 e Servizi Sociali del Comune
Analizza la situazione complessiva dell’Istituto con riferimento alle strutture, alle risorse umane e materiali, agli alunni in situazione di disabilità e BSE
Discute e formula proposte per la stesura del “ Piano Annuale per l’inclusione” e l’assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche. In particolare:
a) propone il PAI (NB: giugno);
b) adatta il PAI sulla base delle risorse di sostegno effettivamente assegnate dall’USR e il DS dispone le
assegnazioni definitive (settembre)
c) propone al Collegio dei Docenti una programmazione degli obiettivi da perseguire e delle attività da porre in essere, che confluisce nel PAI;
d) rileva tutti i BES;
e) gestisce i documenti (PEI, PDP etc);
f) coordinamento generale
Commissione Inclusione alunni disabili (GLH)
Componenti: Dirigente scolastico, docenti di sostegno e gli insegnanti con alunni BES;
Operatori SIEE ASL1 e Servizi Sociali del Comune Organizza orari funzionali ai bisogni degli alunni
Coordina e predispone interventi specifici per gli alunni con BES
Elabora modelli comuni per la progettazione e documentazione dei percorsi formativi
Elabora modelli condivisi di valutazione, rispondenti alla necessità di descrivere in modo personalizzato gli obiettivi e/o traguardi raggiunti dagli allievi, da allegare al documento ministeriale
Coordinamento commissione:
Supporto al Dirigente Scolastico, alla segreteria e ai colleghi nel coordinamento delle azioni di accoglienza, produzione di modelli comuni per la progettazione, documentazione dei percorsi formativi, verifica e valutazione dell’azione didattico educativa per gli alunni BSE Partecipa a corsi di formazione/aggiornamento per migliorare la qualità dell’inclusione Referente inclusione alunni con BES-DSA-alunni non italofoni
Supporto al Dirigente Scolastico, alla segreteria e ai colleghi nel coordinamento delle azioni di accoglienza, produzione di modelli comuni per la progettazione, documentazione dei percorsi formativi, verifica e valutazione dell’azione didattico educativa per gli alunni BES Azione di monitoraggio bimestrale per una visione sistemica della situazione, in continua evoluzione, volta alla gestione e distribuzione delle risorse da destinare alle sezioni/classi con alunni BES
Gestione di tutte le informazioni riguardanti gli alunni BES: nuove situazioni di difficoltà segnalate, supporto ai docenti nella compilazione dei PDP
Collabora con i docenti nell’esame, adattamento, elaborazione di strategie e materiali per il recupero.
Verifica la progettazione, l’attivazione e i risultati degli interventi nelle varie scuole attraverso un monitoraggio periodico ed un aggiornamento degli esiti.
Individua strategie di integrazione degli alunni stranieri.
Cura e monitora costantemente le azioni didattiche svolte nell’ambito di progetti destinati al recupero delle difficoltà degli alunni non italofoni ( ex. Art. 9; Progetto Cosmopolis, Progetto Dispersione).
Elabora, con il Ds, i progetti per concorrere all’ottenimento di finanziamenti europei e/o regionali, comunali, ecc. rivolti al raggiungimento dell’inclusione scolastica
Rendiconta al collegio docenti accogliendo eventuali sollecitazioni e proposte.
Responsabile progetto “Una scuola inclusiva”.
Partecipa a corsi di formazione/aggiornamento, relaziona in incontri di formazione interni all’istituto.
Funzione strumentale Curricolo-Qualità e Valutazione- Registro elettronico-Invalsi
Organizza contesti adeguati e tutela i diritti degli alunni BSE durante lo svolgimento delle prove INVALSI
Coordina la commissione Valutazione e Qualità
Attraverso il monitoraggio e l’ autovalutazione delle attività, verifica i risultati delle azioni inclusive evidenziando punti di forza e criticità per avviare progetti/attività di miglioramento.
Le funzioni strumentali lavorano in stretto rapporto tra loro con una costante attenzione al supporto di quei docenti coinvolti nel processo di inclusione.
Consigli di classe
Individuano in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative.
Elaborano, attivano e verificano i PDP per DSA E BES Condividono i PDP con le famiglie (patto formativo) Redigono le linee generali dei PEI
Elaborano, specialmente per gli alunni disabili particolarmente gravi, la progettazione integrata che prevede momenti di lavoro condiviso con la classe.
Collegio dei docenti a) su proposta del GLI:
- delibera il PAI nel mese di giugno;
- definisce obiettivi e attività per essere inseriti nel PAI nel mese di settembre;
b) Nel P.O.F. esplicita:
- un concreto impegno programmatico per l’inclusione...;
- criteri e procedure di utilizzo “funzionale” delle risorse professionali presenti...;
- l’impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello territoriale.
Personale ATA
Collabora con i docenti al buon andamento del PAI.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Condivisione delle buone pratiche nel percorso di autoformazione Formazione sul cooperative learning
Formazione per i docenti che accolgono in classe alunni adottati
Formazione tiflodidattica per i docenti di sostegno e curricolari che accolgono in classe alunni non vedenti.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Tutti gli alunni riconosciuti hanno diritto ad uno specifico piano:
a) Piano Educativo Individualizzato ex. Art.12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni con disabilità a cui si fa riferimento per la valutazione. Individuati i bisogni del bambino e messo a punto un P.E.I. personalizzato, la scuola si organizza per :
Individuare il gruppo classe più idoneo ad accogliere il bambino in situazione di handicap;
Ottimizzare l’impiego delle risorse umane e professionali interne disponibili anche elaborando progetti di plesso (utilizzando delle ore di contemporaneità degli insegnanti curricolari e delle ore dell’insegnante di sostegno) e gli eventuali interventi di personale esterno (operatori del servizio civile ), in raccordo con i servizi sociali del Comune.
Esperire modalità organizzative della giornata variabile e flessibile;
Strutturare un orario scolastico che sia funzionale all’alunno sulla base di tempo- scuola, terapie, risorse interne ( insegnante di sostegno, di classe, collaboratori scolastici), risorse esterne( operatori socio-assistenziali)
Ricercare forme di raggruppamento degli alunni sempre più adeguate e funzionali agli obiettivi da raggiungere;
Potenziare e organizzare la disponibilità e l’uso di strumenti, sussidi, materiale, spazi necessari allo svolgimento dell’attività educativa;
Intensificare e migliorare l’uso delle tecnologie didattiche multimediali.
Verranno attivate:
forme di collaborazione con la famiglia.
partnership con i servizi sociali per attuare iter riabilitativi (logopedia, fisioterapia, ecc…) per i quali verranno definiti i tempi e i luoghi.
forme di intervento educativo-assistenziale in favore degli alunni più gravi.
forme di collaborazione con I Servizi sociali del Comune per la presenza aggiuntiva di personale di assistenza che operano in continuità con l’intervento educativo condividendo strategie e metodologie didattiche.
Per quanto riguarda la valutazione, soprattutto con gli alunni più gravi, verrà privilegiato uno strumento descrittivo in grado di evidenziare il potenziale di sviluppo e di
apprendimento al fine di evitare notazioni quantitative e riduttive.
b) Piano Didattico Personalizzato per gli alunni DSA secondo quanto previsto dalla L.170 del 8/10/2010 e le relative Linee guida del 12/07/2012
c) Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni BSE secondo quanto previsto dalla Direttiva BSE e CTS 27/12/29012 e Circolare applicativa n.8 del 6/03/2013
Strategie di valutazione
- tener conto degli obietttivi previsti nel piano personalizzato - tener conto del punto di partenza dell’alunno
- valutazione formativa - valutazione autentica
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Docenti di sostegno
Supportano i docenti della classe in attività inclusive, progettazione didattica integrata:
lavori di piccolo gruppo, apprendimento cooperativo, attività di tutoring, attività individuali relative abilità da sviluppare per migliorare la relazione tra compagni
Servizio civile
Supportano i docenti di classe, se idonei, nelle stesse attività condotte dai docenti di sostegno; in caso contrario, collaborano secondo quanto organizzato dai docenti
Sostegno linguistico L2
Attivazione di percorsi di apprendimento/approfondimento della lingua italiana secondo i bisogni degli alunni, in accordo con i docenti di classe/sezione
Pari
Sostengono i compagni in difficoltà, consapevoli degli obiettivi (relativi a conoscenze,abilità e competenze) che è necessario raggiungere
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti
ASAD/ Lucignolo
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
Le famiglie vengono coinvolte nell’elaborazione del PEI e dei PDP con una condivisione dei punti di forza e delle criticità presentate. I genitori, per mezzo del rappresentante di classe, inoltre organizzano momenti di
Inclusione anche extra-scolastici.
Da alcuni anni, in collaborazione con i servizi sociali del Comune di Umbertide, presso il nostro Istituto è presente il “PUNTO D’ASCOLTO”, un sostegno psicopedagogico per insegnanti e genitori, che intende dare l’opportunità di rivolgersi ad uno psicopedagogista, in uno spazio interno alla scuola, a genitori ed insegnanti, in tempi brevi e gratuitamente. Il consulente è infatti a disposizione di coloro che desiderino un incontro con un esperto di relazioni e comunicazione, tenuto al segreto professionale.
Il colloquio può essere un’occasione per confrontarsi con un esperto su diversi problemi:
• tematiche interne alla sfera delle relazioni e alla percezione di sé o degli altri;
• problematiche relative a difficoltà di apprendimento e concentrazione, metodo di studio;
• difficoltà di rapporto tra genitori e figli;
• difficoltà di gestione delle emozioni e del comportamento;
• difficoltà di relazione fra docenti e alunni o problematiche particolari.
L’attività che si svolge non mira tanto a fornire una diagnosi o una terapia ma una
consulenza, un aiuto al /genitore/docente/alunno ad inquadrare e valutare il problema, con un incoraggiamento e un orientamento nella ricerca delle possibili soluzioni.
Il Punto d’Ascolto è gestito dal Dott. Giuseppe Chiefa ( Psicopedagogista -Ufficio della Cittadinanza) che è a disposizione delle famiglie e degli insegnanti secondo il calendario affisso presso la sede centrale.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
Nell’elaborazione/revisione del curricolo si terranno in considerazione:
- Contenuti irrinunciablili ( saperi essenziali)
- Obiettivi minimi , finalizzati alla crescita della persona e ad una complessa e generale autonomia personale e culturale)
- Ricerca e laboratorialità nei metodi didattici - Metacognizione
- Interdiscinarietà - Intercultiralità
- Competenze di cittadinanza Valorizzazione delle risorse esistenti
Miglioramento del raccordo e dell’organizzazione:
- ISEE ASL 1
- Piattaforma nazionale anagrafe alunni h
- Valorizzazione delle competenze dei docenti, in particolare di quelli formati sulla Dislessia, Tiflodidattica e Didattica dell’italiano come L2
- Collaborazione tra docenti curricolari e di sostegno - Utilizzo TIC
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
Per poter attivare , monitorare, verificare e valutare gli esiti di un progetto di inclusione sarebbero necessarie:
Risorse umane
Oltre la formazione dei docenti che si ritiene indispensabile:
- Un minor numero di alunni per classe, risolvibile con la presenza di un docente di sostegno per ogni classe ad alto numero di alunni e con alunni DSA e BES
- Un numero maggiore di ore di sostegno nelle classi con alunni disabili Risorse materiali e tecnologiche
- Materiali specifici per l’avvio dello studio delle discipline, con approccio multisensoriale (prevalente tattile)
- Carte geografiche in rilievo
- Schede per l’educazione all’immagine : dal concreto alla rappresentazione bidimensionale
- Biblioteca con sezione specifica di libri Braille - Sintesi vocale
- Software didattici e riabilitativi
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Aggiornato e Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 26/06/2019, come allegato al PTOF 2016/2019
Organico di sostegno (per l'anno scolastico 2019/2020):
Per l'anno scolastico 2019/2020 si hanno 13 alunni della scuola primaria di cui 5 in situazione di gravità (Legge 104, art. 3, comma 3) e 3 alunni della scuola dell'infanzia in situazione di gravità. Tutti gli alunni in situazione di gravità necessitano del rapporto 1 a 1 dell’insegnante di sostegno oltre al personale di assistenza fornito dall’amministrazione comunale. Per tale motivo si chiedono:
- Numero 9 insegnanti scuola primaria (di cui 5 con rapporto 1 a 1 per gli alunni con L.104 art. 3 , comma 3)
- Numero 3 insegnanti scuola dell’Infanzia per i tre alunni con L. 104, art. 3, comma 3 - Servizio di assistenza alunni disabili e/o con BES (gravi)
Per gli alunni in situazione di particolare gravità si chiederà l’attivazione del servizio di assistenza scolastica.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO Angela Monaldi
NOTA AL 9 LUGLIO 2019
In data 8 luglio 2019, è pervenuta l’iscrizione di un alunno con disabilità (L. 104 art.3- c.1) alla classe IV della scuola primaria di Lisciano Niccone; pertanto ad
integrazione dell’organico di sostegno di cui sopra si richiedono ulteriori 12 ore di sostegno.