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17189/09 ans/ans/sp/t 1 DG C II

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(1)

CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA

Bruxelles, 8 dicembre 2009 (16.12) (OR. en)

17189/09

RECH 452 COMPET 518

RISULTATI DEI LAVORI

del: Segretariato generale del Consiglio

alle: Delegazioni

n. doc. prec.: 16127/09 RECH 424 COMPET 486

Oggetto: Orientamenti sulle priorità future della ricerca e dell'innovazione basata sulla ricerca in Europa nell'ambito della strategia di Lisbona per il periodo successivo al 2010 – Conclusioni del Consiglio

Si allegano per le delegazioni le conclusioni del Consiglio relative a orientamenti sulle priorità future della ricerca e dell'innovazione basata sulla ricerca in Europa nell'ambito della strategia di Lisbona per il periodo successivo al 2010, adottate dal Consiglio "Competitività" nella sessione del 3 dicembre 2009.

____________________

(2)

ALLEGATO

Conclusioni del Consiglio relative a orientamenti sulle priorità future

della ricerca e dell'innovazione basata sulla ricerca in Europa nell'ambito della strategia di Lisbona per il periodo successivo al 2010

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

RICORDANDO

– le sue conclusioni del 30 maggio 2008 sul tema "Avviare il processo di Lubiana - Verso la piena realizzazione del SER"1;

– le sue conclusioni del 2 dicembre 2008 sulla definizione di una "Visione 2020 per lo Spazio europeo della ricerca"2che fa parte della prima fase del processo di Lubiana e serve da base per lo sviluppo della futura governance del SER;

– le sue conclusioni dell'1 e 2 dicembre 2008 relative alla programmazione congiunta della ricerca in Europa in risposta alle sfide societali più importanti3;

– le sue conclusioni del 2 dicembre 2008 relative a un partenariato europeo per la cooperazione scientifica e tecnologica internazionale4;

– le conclusioni del Consiglio europeo dell'11 e 12 dicembre 20085, nelle quali chiedeva il varo di un piano europeo per l'innovazione, in collegamento con lo sviluppo del SER e con la riflessione sul futuro della strategia di Lisbona dopo il 2010;

1 Doc. 10231/08.

2 Gazzetta ufficiale C 25 del 31.1.2009, pagg. 1-4.

3 Gazzetta ufficiale C 24 del 30.1.2009, pagg. 3-5.

4 Gazzetta ufficiale C 18 del 24.1.2009, pagg. 11-13.

5 Doc. 17271/1/08.

(3)

– le sue conclusioni del 29 maggio 2009 sull'analisi e la valutazione d'impatto dei programmi quadro di ricerca europei (PQ)6;

– le sue conclusioni del 29 maggio 2009 sui primi passi verso la realizzazione della Visione 2020 per il SER7nelle quali invitava gli Stati membri e la Commissione a impegnarsi maggiormente nel garantire complementarità e sinergie maggiori tra le politiche e gli strumenti comunitari;

– le conclusioni del Consiglio, del 3 dicembre 2009, sul futuro della ricerca, innovazione e infrastrutture in materia di TIC8;

– le conclusioni del Consiglio, del 4 dicembre 2009, intitolate: Verso un'Europa competitiva, innovativa ed ecoefficiente - Contributo del Consiglio "Competitività" al programma di Lisbona per il periodo successivo al 20109;

– le conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 26 novembre 2009, sullo sviluppo del ruolo dell'istruzione in un triangolo della conoscenza perfettamente funzionante.10

1. CONSTATA che le politiche, i programmi e le attività di ricerca a livello europeo comprendono quelli a livello dell'Unione e a livello intergovernativo nonché quelli a livello nazionale/regionale che contribuiscono allo sviluppo generale del SER, e che i paesi terzi sono parimenti coinvolti, ove opportuno e fatte salve modalità particolari, nello sviluppo del SER, riconoscendo al tempo stesso lo stato attuale della cooperazione con i paesi associati al programma quadro.

6 Doc. 10610/09.

7 Doc. 10615/09.

8 Doc. 17190/09.

9 Doc. 17179/09.

10 Doc. 14344/09.

(4)

2. RICONOSCE che, per rispondere in maniera adeguata alle grandi sfide che contribuiscono alla crescita e allo sviluppo sostenibile, di ordine sociale, economico o ambientale, o alla sempre maggiore concorrenza industriale su scala mondiale, l'Europa deve continuare ad aumentare il sostegno che fornisce alla ricerca e all'innovazione basata sulla ricerca a livello sia europeo che nazionale. Nel quadro della strategia dell'UE per la competitività e la crescita per il periodo successivo al 2010 e dell'attuazione del SER sarebbe opportuno prendere in esame un numero ristretto di obiettivi quantitativi e qualitativi ambiziosi, insieme agli indicatori corrispondenti, che rispecchino il riaffermato impegno di trasformare l'UE in una delle principali società basate sulla conoscenza.

3. SOTTOLINEA che, nel contesto dell'attuazione della Visione 2020 per il SER e della governance rafforzata di quest'ultimo, come sottolineato nella risoluzione del Consiglio del 3 dicembre 200911, occorre adottare un approccio trasversale rispetto ai vari settori

d'intervento al fine di individuare e affrontare le grandi sfide del nostro tempo, che richiedono un'azione a livello europeo che tenga conto del più ampio contesto internazionale. Per

affrontare tali sfide, è essenziale mobilitare il settore industriale e gli istituti di creazione della conoscenza di varie dimensioni, così come la società civile in genere, adottando sia un

approccio discendente (top-down) che ascendente (bottom-up). È pertanto della massima importanza tenere conto delle seguenti considerazioni principali al momento di elaborare le priorità future della ricerca e dell'innovazione basata sulla ricerca a livello europeo:

a) sarebbe opportuno individuare le attività necessarie per quanto riguarda:

– la ricerca di base, tenendo conto in particolare dell'esperienza della ricerca di frontiera finanziata dal Consiglio europeo della ricerca e di quella del programma

"Tecnologie future ed emergenti" nell'ambito del settimo PQ, contribuendo a dotare l'Europa della conoscenza e delle competenze necessarie per esplorare nuove potenzialità di ricerca e per contribuire a rispondere a sfide impreviste;

11 Doc. 17159/09.

(5)

– l'ulteriore consolidamento e sviluppo di strumenti di collaborazione che

incrementino la ricerca che interessa le imprese, in particolare le PMI, anche sulla base dell'esperienza delle piattaforme tecnologiche europee, dei partenariati pubblico-privato, delle iniziative tecnologiche congiunte, delle iniziative ai sensi dell'articolo 16912e di altri meccanismi pertinenti quali l'Agenzia europea per il coordinamento della ricerca (EUREKA);

– misure incentrate sull'assunzione da parte dell'Europa di un ruolo di primo piano nello sviluppo e nell'attuazione delle tecnologie abilitanti fondamentali;

– misure sotto il profilo dell'offerta e della domanda a sostegno sia dello sviluppo delle imprese che di obiettivi di politica pubblica;

– un migliore e più agevole accesso ai finanziamenti, per esempio valendosi degli strumenti della Banca europea per gli investimenti (BEI) e incoraggiando il capitale di rischio;

– lo sviluppo di una strategia europea per la cooperazione transfrontaliera tra istituti di creazione della conoscenza al fine di promuovere contesti di ricerca e innovazione di livello mondiale che coinvolgano il mondo accademico, della ricerca e

imprenditoriale;

– le infrastrutture di ricerca di livello mondiale, comprese infrastrutture elettroniche, per favorire un'ulteriore crescita della conoscenza e un ulteriore sviluppo della tecnologia e della scienza elettronica, nonché delle strutture dei partner regionali.

Gli Stati membri dovrebbero individuare priorità comuni e modalità per adottare decisioni più efficaci volte ad attuare la tabella di marcia dell'ESFRI,

– le risorse umane, compresa la mobilità dei ricercatori e l'evoluzione delle carriere, – la cooperazione scientifica e tecnologica a livello internazionale e mondiale;

b) sarebbe opportuno dare attuazione al concetto di "triangolo della conoscenza", sviluppando le sinergie tra attività nel campo dell'istruzione13, della ricerca e dell'innovazione14a tutti i livelli e in tutti gli ambiti d'azione pertinenti, anche rafforzando i partenariati fra università e soggetti economici interessati, compresi gli istituti di creazione della conoscenza e gli strumenti di collaborazione per la ricerca industriale. Al riguardo, l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) e le sue comunità della conoscenza e dell’innovazione (CCI) possono fornire un preziosissimo contributo alla realizzazione di quest'obiettivo;

12 Programmi di ricerca e sviluppo avviati da più Stati membri (attuale articolo 185 del trattato).

13 Nel contesto della creazione di uno Spazio europeo dell'istruzione superiore.

14 Nel contesto del piano europeo per l'innovazione.

(6)

c) andrebbe riconosciuto che in numerosi casi la responsabilità della politica in questi ambiti può essere esercitata a livello nazionale/regionale, e che gli approcci individuati dovrebbero essere sufficientemente flessibili per essere adattati alle varie circostanze nazionali.

4. INVITA pertanto gli Stati membri e la Commissione ad avviare nel 2010, con la consulenza del CREST:

a) un processo aperto e trasparente inteso a individuare le priorità delle future attività europee in materia di ricerca e di innovazione basata sulla ricerca, previa opportuna consultazione dei soggetti interessati nei vari settori, che tenga conto degli elementi indicati nel punto 3;

b) un riesame, a integrazione della valutazione intermedia del 7º PQ e tenendo conto di quest'ultima, degli strumenti concernenti il SER (compresi quelli riguardanti

l'innovazione)15che serva da base per valutare come migliorare e semplificare al meglio il

"paesaggio SER";

e al tempo stesso ad esplorare e considerare:

c) le attività rivolte al futuro ("in prospettiva") per contribuire all'individuazione delle grandi sfide in materia di ricerca e innovazione e delle relative priorità;

d) le sinergie tra il programma quadro, il programma per la competitività e l'innovazione (CIP) e i programmi educativi (compreso in materia di educazione permanente), nonché i programmi di coesione e le attività di programmazione comune (compresa l'iniziativa pilota di programmazione comune della lotta contro le malattie neurodegenerative, in particolare la malattia di Alzheimer). Dovrebbe essere sfruttata anche l'esperienza maturata in settori specifici, ad esempio nel quadro del piano strategico europeo per le tecnologie energetiche (piano SET)16e del coordinamento della ricerca agricola17;

15 "Insieme di strumenti SER".

16 Conclusioni del Consiglio del 28 febbraio 2008 (6326/1/08).

17 Prendendo atto dei progressi compiuti nell'ambito del Comitato permanente della ricerca agricola (CPRA) al fine di rafforzare il coordinamento delle attività di ricerca in questo settore conformemente al suo mandato (17489/09).

(7)

e) le modalità per mobilitare ulteriormente la capacità di ricerca e innovazione in Europa nel quadro delle politiche in materia di ricerca, innovazione e coesione;

f) i risultati della valutazione intermedia del 7º PQ.

5. ACCOGLIE CON FAVORE la comunicazione della Commissione, del 2 settembre 2009, intitolata "Rivedere la politica comunitaria a favore dell’innovazione nella prospettiva di un mondo che cambia"18e

INVITA la Commissione a elaborare le sue prossime iniziative per dar seguito al Consiglio europeo del dicembre 2008 in relazione all'avvio del piano europeo per l'innovazione:

– individuare come l'innovazione possa contribuire ad affrontare le grandi sfide;

– ricercare ulteriori incentivi per accelerare la nascita di mercati propizi all'innovazione, in particolare attraverso partenariati pubblico-privato e un più forte stimolo alla ricerca e all'innovazione basata sulla ricerca proveniente dalla domanda e dagli utilizzatori, compreso in materia di appalti pubblici, mercati di punta e innovazione nei servizi,

prendendo atto del ruolo fondamentale che il settore pubblico può svolgere in tale contesto;

– garantire le sinergie con altre iniziative dell'UE ed europee nei settori della ricerca, dell'innovazione, dell'istruzione e dell'industria, e

– incoraggiare il mondo imprenditoriale, accademico e della ricerca e le autorità

pubbliche ai vari livelli a contribuire all'attuazione di progetti nei settori della ricerca e dell'innovazione.

6. SI COMPIACE della comunicazione della Commissione, del 30 settembre 2009, intitolata

"Preparare il nostro futuro: elaborare una strategia comune per le tecnologie abilitanti fondamentali nell'UE"19, INVITA la Commissione a presentare ulteriori iniziative in questo campo e SI RALLEGRA dell'intenzione della Commissione di elaborare un nuovo piano d'azione per le nanotecnologie per il periodo 2010-201520.

18 Doc. 12905/09.

19 Doc. 13000/09.

20 Doc. 15363/09.

(8)

PRENDE ATTO della comunicazione della Commissione, del 7 ottobre 2009, intitolata

"Investire nello sviluppo di tecnologie a basse emissioni di carbonio (Piano SET)"21e

INCORAGGIA la Commissione e gli Stati membri ad esaminare come accelerare l'attuazione del piano SET, anche in relazione al rafforzamento delle sinergie con il 7º PQ.

7. PRENDE ATTO dei progressi compiuti nei primi due anni, illustrati nella comunicazione sui progressi realizzati nell'attuazione del settimo programma quadro di ricerca europeo (7º PQ)22 e ATTENDE CON INTERESSE i risultati della valutazione intermedia del 7º PQ.

8. PRENDE ATTO dell'esame delle strutture e dei meccanismi del Consiglio europeo della ricerca del luglio 2009 nonché delle risposte del consiglio scientifico del CER e della

Commissione23. Il Consiglio li discuterà approfonditamente e all'inizio del 2010 elaborerà un parere politico sulle raccomandazioni contenute nell'esame nonché sul loro follow-up.

9. RICONOSCENDO i progressi già compiuti in materia di semplificazione amministrativa, SOTTOLINEA la necessità di realizzarne di nuovi, anche in vista di una gestione più efficace, affinché i programmi quadro dell'UE possano contribuire pienamente all'attuazione di una strategia per il periodo successivo al 2010, SI COMPIACE dell'intenzione della Commissione di presentare, nella primavera del 2010, una comunicazione sulla semplificazione che

dovrebbe contribuire a tradurre l'impegno politico in nuove norme semplificate, tenendo conto delle specificità del settore della ricerca, e CONVIENE che:

– è necessario un riesame del quadro di finanziamento dell'UE al fine di mettere a punto un approccio per la gestione del finanziamento della ricerca che sia aperto ai rischi e fondato sulla fiducia, e che sostenga gli obiettivi politici dell'UE; a tal fine sarà necessario anche il sostegno del Parlamento europeo e degli Stati membri;

21 Doc. 14230/09.

22 Doc. 9374/09.

23 Comunicazione della Commissione "Consiglio europeo della ricerca – Affrontare la sfida dell’eccellenza a livello mondiale", 15052/09.

(9)

– le norme previste dai programmi quadro in materia di partecipazione dovrebbero essere rivedute per garantire la necessaria coerenza;

– le raccomandazioni contenute nell'esame delle strutture e dei meccanismi del CER dovrebbero essere poste in atto tenendo conto della risposta della Commissione;

10. INVITA la Commissione, se del caso insieme agli Stati membri, a:

– perseguire attivamente un'ulteriore riduzione degli oneri amministrativi, continuando ad attuare le raccomandazioni contenute nella valutazione del sesto programma quadro e informando periodicamente il Consiglio sulle misure adottate;

– presentare un'analisi dei costi/benefici dell'approccio attuale in materia di controlli finanziari che tenga conto degli oneri amministrativi a carico dei beneficiari e dell'UE;

– migliorare ulteriormente il funzionamento dei nuovi strumenti e delle nuove iniziative del 7º PQ (ad es. il CER, le iniziative tecnologiche congiunte e il meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi), nonché delle agenzie esecutive interessate, alla luce dei risultati dell'esame dei loro progressi;

– migliorare ulteriormente gli approcci alla valutazione ex-post indipendente dei programmi quadro24;

– elaborare proposte di revisione del regolamento finanziario tenendo conto delle specificità del settore della ricerca.

24 Conclusioni del Consiglio, del 30 maggio 2008, concernenti la relazione speciale n. 9/2007 della Corte dei conti europea sulla "Valutazione dei programmi quadro comunitari in materia di ricerca e sviluppo tecnologico (RST) — L’approccio della Commissione potrebbe essere migliorato?"(9096/08).

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11. INVITA infine la Commissione a esaminare in particolare gli ulteriori aspetti seguenti, al fine di attuare il 7º PQ al pieno delle sue potenzialità, migliorarne l'impatto e dar forma al SER:

– promozione delle interazioni tra industria e mondo accademico (compresi gli organismi pubblici di ricerca), miglioramento della partecipazione delle PMI e rafforzamento delle azioni a favore del trasferimento di conoscenze destinate a migliorare la diffusione e l'utilizzo dei risultati della ricerca;

– miglioramento della risposta alle grandi sfide, ad es. mediante l'attuazione di iniziative trasversali, come inviti a presentare proposte multitematici, e il proseguimento delle piattaforme tecnologiche europee, integrate dalle piattaforme sociali, al fine di sviluppare i piani di ricerca nei pertinenti settori, nonché mediante attività sulle tecnologie future ed emergenti;

– sviluppo di ulteriori collegamenti e sinergie con altre politiche e iniziative dell'UE, come il programma quadro per la competitività e l'innovazione (CIP), le politiche di coesione, i programmi educativi, il piano europeo di ripresa economica e il programma europeo di ricerca agricola;

– realizzazione di ulteriori progressi in materia di semplificazione e di gestione efficace.

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